DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2012
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- Gennara Meli
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1 DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2012 Imprese nel complesso In Lombardia, nel primo trimestre del 2012 le anagrafi camerali registrano un saldo negativo di unità. Alla fine di marzo risultano iscritte imprese delle quali attive. Le cancellazioni al netto dei provvedimenti d ufficio sono state , a fronte di nuove iscrizioni. Il tasso di crescita che ne consegue - calcolato sullo stock iniziale delle imprese registrate - è pari al -0,2% ed è determinato da un tasso di natalità del 2,1% e di mortalità del 2,3%. Imprese attive e saldo demografico in Lombardia - 1 trimestre Saldo demografico Imprese attive Il grafico sopra riportato visualizza l andamento dello stock delle imprese attive e il saldo demografico al primo trimestre degli ultimi otto anni. Il saldo demografico è calcolato dalla differenza delle nuove iscrizioni e delle cessazioni avvenute nel trimestre in esame. Dal 2009 il dato delle cessazioni è calcolato al netto dei provvedimenti d ufficio - in quanto atti privi di ogni significato economico - i quali però vanno necessariamente ad influire sullo stock di fine periodo. L andamento delle consistenze a fine marzo, dopo il rapido aumento degli anni dal 2007 al 2009 e alla leggera flessione del 2010, appare tutto sommato stabilizzarsi. Il saldo demografico, tradizionalmente negativo nei primi tre mesi dell anno e caratterizzato da tassi di natalità e di mortalità più elevati, è il peggiore degli ultimi tre anni. A livello territoriale, le province lombarde presentano tassi di crescita tutti negativi ad eccezione di Milano (+0,3%) ed il dato peggiore è il -1% di Cremona e Sondrio. Como, Monza e Pavia presentano la più alta natalità relativa (2,3%), seguite da Brescia (2,2%) e da Bergamo, Lodi e Varese (2,1%) pari alla media regionale. Cremona, Mantova e Sondrio, con l 1,7%, sono invece le province nelle quali la natalità risulta più bassa, se- 1
2 guite da Milano (2,0%). La mortalità è massima a Lodi (3%), seguita da Como e da Lecco, Pavia e Sondrio al 2,7%. Natalità e mortalità aziendale - 1 trimestre 2012 Provincia Cremona ,0 1,7 2,6 Bergamo ,5 2,1 2,6 Brescia ,2 2,2 2,4 Como ,5 2,3 2,8 Lecco ,7 2,0 2,7 Lodi ,9 2,1 3,0 Mantova ,7 1,7 2,4 Milano ,3 2,0 1,8 Monza Brianza ,0 2,3 2,3 Pavia ,4 2,3 2,7 Sondrio ,0 1,7 2,7 Varese ,5 2,1 2,6 Lombardia ,2 2,1 2,3 Come visto, la provincia di Cremona è caratterizzata dal tasso di crescita più basso della regione ed il grafico visualizza bene tale trend in contrazione, mostrando la fase di riduzione della consistenze delle imprese attive che si ripete ormai da tre anni, dopo altrettanti caratterizzati invece da aumenti. Come già riferito a proposito del dato regionale, non è particolarmente preoccupante il dato negativo del saldo trimestrale particolarmente soggetto all andamento stagionale, anche se si osserva che il valore assoluto è nettamente il più alto degli ultimi anni, nonostante a partire dal 2009 escluda, come per la Lombardia, le cessazioni d ufficio. Imprese attive e saldo demografico - 1 trimestre Saldo demografico Imprese attive La provincia di Cremona è caratterizzata da un tasso di crescita pari al -1%, de- 2
3 terminato da una mortalità del 2,6% e da una natalità dell 1,7%. Il saldo negativo di 298 imprese è determinato dalle 515 nuove iscrizioni e dalle 813 cessazioni. Al 31 marzo 2012, alla Camera di commercio di Cremona risultano registrate imprese attive 1. Natalità e mortalità aziendale - 1 trimestre Anno Tasso di Tasso di crescita natalità ,0 1,6 1, ,3 2,4 2, ,4 2,9 3, ,5 2,7 3, ,1 1,8 1, ,3 2,1 2, ,3 2,2 2, ,0 1,7 2,6 Tasso di mortalità Considerando le imprese registrate in base alla loro natura giuridica, nel primo trimestre 2012, solo le società di capitali sono caratterizzate da un saldo positivo che significa, con 38 imprese in più, un tasso di crescita dello 0,8%. Calano invece di 334 imprese, pari al 2%, le ditte individuali, le quali presentano tipicamente un maggior ricambio imprenditoriale determinato da un tasso di natalità e mortalità rispettivamente pari a 1,9% e 3,8%. Natalità e mortalità aziendale per forma giuridica - 1 trimestre 2012 Anno Società di capitali ,8 1,7 0,9 Società di persone ,1 1,3 1,4 Imprese individuali ,0 1,9 3,8 Altre forme ,4 1,3 0,9 Totale ,0 1,7 2,7 Riguardo all attività economica esercitata, il commento alla natimortalità è ostacolato dal ragguardevole numero delle imprese non classificate. Si tratta cioè di imprese, tipicamente società, che vengono iscritte, ma alle quali non viene immediatamente attribuito alcun codice di attività economica esercitata. Queste sono infatti 196, pari al 38% del totale delle nuove iscrizioni. Con il successivo perfezionamento della loro posizione, tali imprese si distribuiranno nei prossimi trimestri nelle varie sezioni di attività, alterando i dati di stock, ma ovviamente senza però costituire più alcuna nuova iscrizione. Pertanto nell analisi della dinamica imprenditoriale per settore economico occorre tener ben presente questa sottostima delle nuove registrazioni che infatti rende negativi i saldi demografici di quasi tutti i settori economici. Ciò è evidenziato dalla tavola seguente che esclude le at- 1 La somma algebrica delle iscrizioni e delle cessazioni avvenute può non coincidere esattamente con la differenza tra le consistenze ad inizio e fine trimestre, a causa dei particolari trasferimenti di imprese tra province che modificano gli stock, senza tuttavia dar luogo a nuove i- scrizioni e/o cancellazioni. 3
4 tività numericamente poco significative, i cui dati comunque vengono riportati nell allegato statistico. Natalità e mortalità per sezione d attività economica 1 trimestre 2012 Cessazioni al netto dei provvedimenti d ufficio Registrate A Agricoltura, silvicoltura e pesca C manifatturiere F Costruzioni G Commercio ingrosso e dettaglio; riparazioni H Trasporto e magazzinaggio I Servizi di alloggio e ristorazione J Servizi di informazione e comunicazione K finanziarie e assicurative L immobiliari M professionali, scientifiche e tecniche N Servizi alle imprese S Altre attività di servizi NC Imprese non classificate TOTALE Considerando l intero stock presente in archivio, le imprese registrate, ma non classificate in base all attività economica esercitata, sono 820 e costituiscono il 2,7% del totale. Tra i settori d attività più consistenti, presentano il più elevato ricambio aziendale le attività professionali, scientifiche e tecniche, i servizi alle imprese, le costruzioni ed i servizi di informazione e comunicazione. Natalità e mortalità per sezione di attività economica - 1 trimestre 2012 Tassi % calcolati sulla consistenza delle imprese registrate a inizio trimestre Tasso di ricambio A Agricoltura, silvicoltura e pesca -2,1 0,5 2,6 3,2 C manifatturiere -0,7 1,2 1,8 3,0 F Costruzioni -1,8 1,5 3,2 4,7 G Commercio ingrosso e dettaglio; riparazioni -1,9 0,9 2,8 3,8 H Trasporto e magazzinaggio -0,5 1,0 1,5 2,6 I Servizi di alloggio e ristorazione -2,2 0,7 2,9 3,7 J Servizi di informazione e comunicazione -1,6 1,4 3,1 4,5 K finanziarie e assicurative -1,2 0,9 2,2 3,1 L immobiliari -1,1 0,4 1,5 1,8 M professionali, scientifiche e tecniche -0,5 2,3 2,8 5,1 N Servizi alle imprese -1,5 1,7 3,2 4,8 S Altre attività di servizi -1,9 1,1 3,0 4,1 NC Imprese non classificate +22,9 25,8 2,9 28,7 TOTALE -1,0 1,7 2,6 4,3 Soprattutto a causa dei motivi già evidenziati legati alla non attribuzione del codice statistico d attività, la natalità relativa è al di sotto della media complessiva in quasi 4
5 tutti i principali settori d attività: è più alta solo nelle attività professionali, scientifiche e tecniche (2,3%), e appena al di sotto nei servizi alle imprese (1,7%) e nelle costruzioni (1,5%). Relativamente alla consistenza delle imprese registrate, si ha un elevata mortalità, oltre il 3%, nelle costruzioni, nei servizi alle imprese e nei servizi di informazione e comunicazione. Si collocano al di sotto del dato medio solo le attività manifatturiere, i trasporti e le attività immobiliari. Per cercare di individuare l effettivo significato economico dei movimenti demografici del vari settori, si sono rapportati i valori della natimortalità già presentati, alla loro consistenza sul totale delle imprese iscritte 2. Si è così potuto osservare che, nel presente trimestre, come d altronde succede ormai da diversi trimestri, hanno manifestato una natalità ben più bassa rispetto alla loro effettiva incidenza, il settore dell agricoltura, seguito dalle alle attività immobiliari e dal commercio. Al contrario, i settori dell edilizia e delle attività immobiliari hanno visto una quota delle nuove iscrizioni superare quella degli stessi rispetto al totale, seguiti dalle attività professionali, dai servizi alle imprese a dalle attività manifatturiere. Sul versante delle cessazioni, costruzioni e commercio hanno mostrato una mortalità più alta rispetto all effettiva incidenza, mentre il contrario avviene per le attività manifatturiere, le immobiliari ed i trasporti. Imprese artigiane Nel primo trimestre del 2012 le anagrafi camerali lombarde subiscono una diminuzione di imprese e lo stock di fine periodo è costituito da imprese attive. Le iscrizioni nel periodo considerato sono state contro cessazioni, al netto dei provvedimenti d ufficio. L artigianato lombardo è caratterizzato da una situazione demografica di sostanziale stabilità, descritta da un tasso medio di crescita regionale pari al - 0,7%, determinato da un tasso di natalità del 2,5% e di mortalità del 3,2%. Natalità e mortalità aziendale nell artigianato - 1 trimestre 2012 Provincia Cremona ,4 2,0 3,4 Bergamo ,2 2,3 3,5 Brescia ,7 2,5 3,2 Como ,9 2,9 3,8 Lecco ,2 2,3 3,5 Lodi ,7 2,4 4,1 Mantova ,3 1,9 3,1 Milano ,2 2,7 2,5 Monza Brianza ,0 2,6 3,6 Pavia ,0 2,5 3,5 Sondrio ,0 2,2 3,2 Varese ,0 2,7 3,6 Lombardia ,7 2,5 3,2 Il maggior tasso di natalità (2,9%) si registra a Como, seguito da Milano e Varese, quello minore a Mantova (1,9%) e Cremona (2%); l incidenza delle cancellazioni è 2 Il procedimento operativamente seguito è consistito nel calcolare, per ogni settore economico, la differenza tra le quote percentuali delle iscrizioni (o cessazioni) e delle consistenze delle imprese registrate. 5
6 invece più alta a Lodi (4,1%) e Como (3,8%), e più bassa a Milano e Mantova. Natalità e mortalità aziendale nell artigianato - 1 trimestre Anno ,8 1,4 3, ,5 2,0 3, ,5 3,3 3, ,8 2,8 3, ,0 2,3 3, ,6 2,6 3, ,4 2,0 3,4 A Cremona il primo trimestre del 2012 ha fatto registrare un ulteriore calo ed al 31 marzo si contano imprese artigiane attive, risultato delle 205 iscrizioni e delle 344 cessazioni avvenute nel periodo. Il tasso di crescita che descrive tale situazione risulta pari a -1,4%, con il 2% di natalità ed il 3,4% di mortalità. Dati questi che tutto in sommato non si discostano significativamente da quelli dello stesso periodo degli anni scorsi e che, occorre ricordarlo, sono normalmente negativi nel primo trimestre, in quanto è proprio in questo periodo dell anno che si concentrano le cessazioni. Natalità e mortalità nell artigianato per forma giuridica - 1 trimestre 2012 Cessazioni al netto dei provvedimenti d ufficio Tassi % Anno Società di capitali ,9 3,8 1,9 Società di persone ,9 1,1 2,0 Imprese individuali ,7 2,2 3,9 Cooperative ,0-20,0 Consorzi Totale ,4 2,0 3,4 Considerando la forma giuridica delle imprese artigiane, essendo caratterizzate per lo più dalla piccolissima dimensione, è evidente la preponderanza delle ditte individuali e delle società di persone, che costituiscono la quasi totalità (97%) delle aziende artigiane cremonesi. Nel periodo in esame la contrazione demografica interessa entrambe queste nature giuridiche: le imprese individuali calano dell 1,7% e le società di persone dello 0,9. Sono invece in lieve aumento le società di capitali che crescono di 6 unità pari all 1,9% del totale. Nell artigianato è del tutto ininfluente il fenomeno delle imprese non classificate per attività economica esercitata, ma nonostante questo, praticamente tutte le attività presentano saldi negativi. Quasi il 70% del totale è costituito da imprese attive nelle attività manifatturiere e nelle costruzioni. Nel primo trimestre 2012 quest ultima sezione d attività, come risulta dalla tavola che riporta solo le attività più numerose dell artigianato cremonese (per il dato completo si rimanda all allegato statistico), è quella caratterizzata dal più alto numero sia di nuove iscrizioni (86) che di cancellazioni (172), ed il saldo che ne consegue è responsabile del 62% del totale. 6
7 Natalità e mortalità nell artigianato per sezione di attività - 1 trimestre 2012 Cessazioni al netto dei provvedimenti d ufficio Regi- strate C manifatturiere F Costruzioni G Commercio; riparazioni di veicoli H Trasporto e magazzinaggio I Servizi di alloggio e ristorazione M professionali, scientifiche e tecniche N Servizi alle imprese S Altre attività di servizi Totale Come già anticipato, i tassi di crescita sono negativi quasi dovunque ed è positivo solo quello delle poco rappresentate attività professionali (+4%). I peggiori si riscontrano nel commercio (-2,3%), seguito da costruzioni (-1,9), pubblici esercizi (-1,7) e servizi alle persone (-1,6). Le attività professionali presentano il maggiore tasso di natalità (+4,9%), seguiti dai pubblici esercizi (+3,3%), ma questi ultimi conoscono un tasso di mortalità del 5% che è il peggiore, ma superiore al 4% è anche quello delle riparazioni di veicoli. Tassi di natalità e mortalità nell artigianato per attività - 1 trimestre 2012 Tassi % calcolati sulla consistenza delle imprese registrate a inizio trimestre C manifatturiere -0,4 2,1 2,5 F Costruzioni -1,9 1,9 3,8 G Commercio; riparazioni di veicoli -2,3 1,8 4,1 H Trasporto e magazzinaggio -0,7 1,8 2,5 I Servizi di alloggio e ristorazione -1,7 3,3 5,0 M professionali, scientifiche e tecniche +2,4 4,9 2,4 N Servizi alle imprese -0,8 2,4 3,3 S Altre attività di servizi -1,6 1,6 3,1 Totale -1,4 2,0 3,4 7
8 - ALLEGATO STATISTICO - Natalità e mortalità aziendale per sezione di attività economica 1 trimestre 2012 Provincia di Cremona - Cessazioni al netto dei provvedimenti d ufficio Registrate A Agricoltura, silvicoltura e pesca B Estrazione di minerali da cave e miniere C manifatturiere D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore E Fornitura di acqua F Costruzioni G Commercio ingrosso e dettaglio; riparazioni H Trasporto e magazzinaggio I Servizi di alloggio e ristorazione J Servizi di informazione e comunicazione K finanziarie e assicurative L immobiliari M professionali, scientifiche e tecniche N Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese P Istruzione Q Sanità e Assistenza sociale R artistiche, sportive, di intrattenimento S Altre attività di servizi NC Imprese non classificate TOTALE Natalità e mortalità aziendale per sezione di attività economica 1 trimestre 2012 Provincia di Cremona Tassi % calcolati sulla consistenza delle imprese registrate a inizio trimestre Sezione di attività economica ATECO 2007 Tasso di ricambio A Agricoltura, silvicoltura e pesca -2,1 0,5 2,6 3,2 B Estrazione di minerali da cave e miniere C manifatturiere -0,7 1,2 1,8 3,0 D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore +2,0 4,0 2,0 6,0 E Fornitura di acqua F Costruzioni -1,8 1,5 3,2 4,7 G Commercio ingrosso e dettaglio; riparazioni -1,9 0,9 2,8 3,8 H Trasporto e magazzinaggio -0,5 1,0 1,5 2,6 I Servizi di alloggio e ristorazione -2,2 0,7 2,9 3,7 J Informazione e comunicazione -1,6 1,4 3,1 4,5 K finanziarie e assicurative -1,2 0,9 2,2 3,1 L immobiliari -1,1 0,4 1,5 1,8 M professionali, scientifiche e tecniche -0,5 2,3 2,8 5,1 N Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese -1,5 1,7 3,2 4,8 P Istruzione - 1,8 1,8 3,6 Q Sanità e Assistenza sociale - 1,0 1,0 2,0 R artistiche, sportive, di intrattenimento +0,6 2,6 2,0 4,7 S Altre attività di servizi -1,9 1,1 3,0 4,1 NC Imprese non classificate +22,9 25,8 2,9 28,7 TOTALE -1,0 1,7 2,6 4,3 8
9 Natalità e mortalità aziendale nell artigianato per sezione di attività - 1 trimestre 2012 Provincia di Cremona Cessazioni al netto dei provvedimenti d ufficio Registrate A Agricoltura, silvicoltura e pesca B Estrazione di minerali da cave e miniere C manifatturiere E Fornitura di acqua F Costruzioni G Commercio ingrosso e dettaglio; riparazioni H Trasporto e magazzinaggio I Servizi di alloggio e ristorazione J Informazione e comunicazione L immobiliari M professionali, scientifiche e tecniche N Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese P Istruzione Q Sanità e Assistenza sociale R artistiche, sportive, di intrattenimento S Altre attività di servizi NC Imprese non classificate TOTALE Natalità e mortalità aziendale nell artigianato per sezione di attività - 1 trimestre 2012 Provincia di Cremona Tassi % calcolati sulla consistenza delle imprese registrate a inizio trimestre Sezione di attività economica ATECO 2007 A Agricoltura, silvicoltura e pesca -6,3-6,3 B Estrazione di minerali da cave e miniere C manifatturiere -0,4 2,1 2,5 E Fornitura di acqua F Costruzioni -1,9 1,9 3,8 G Commercio ingrosso e dettaglio; riparazioni -2,3 1,8 4,1 H Trasporto e magazzinaggio -0,7 1,8 2,5 I Servizi di alloggio e ristorazione -1,7 3,3 5,0 J Informazione e comunicazione - 11,8 11,8 L immobiliari -500,0-500,0 M professionali, scientifiche e tecniche +2,4 4,9 2,4 N Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese -0,8 2,4 3,3 P Istruzione Q Sanità e Assistenza sociale R artistiche, sportive, di intrattenimento -3,5-3,5 S Altre attività di servizi -1,6 1,6 3,1 NC Imprese non classificate +166,7 166,7 - TOTALE -1,4 2,0 3,4 9
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