PROTOCOLLO PER L INDIVIDUAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO E LA PREVENZIONE DEL DISAGIO
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- Gianleone Galli
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1 ISTITUTO COMPRENSIVO DI ROVEREDO IN PIANO Via A.Cojazzi, Roveredo in Piano (Pordenone) tel fax pnic82300r@istruzione.it PROTOCOLLO PER L INDIVIDUAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO E LA PREVENZIONE DEL DISAGIO Il nostro bisogno primario è che qualcuno ci faccia fare quello che siamo in grado di fare (R.W. Emerson) Questo Protocollo va ad integrare le Linee guida per l individuazione precoce delle difficoltà di apprendimento e la prevenzione del disagio, redatte dal gruppo interistituzionale comprendente le Istituzioni scolastiche statali e paritarie dell Ambito Urbano 6.5 di Pordenone, gli operatori dell Ambito, l ASS. 6 - Struttura operativa complessa - Neuropsichiatria Infantile di Pordenone e il Centro Regionale di Orientamento. Le Linee Guida, adottate dal Collegio Docenti dell Istituto Comprensivo di Roveredo in Piano in data , dettano i principi generali cui le scuole intendono ispirarsi in materia di individuazione e prevenzione delle difficoltà di apprendimento, stabiliscono prassi condivise, definiscono i compiti della Commissione per la Prevenzione delle Difficoltà di Apprendimento e del Disagio che opera all interno degli Istituti. Il Protocollo definisce in modo più puntuale, per ogni anno di scolarità degli/delle allievi/e (quindi dai 3 ai 14 anni), le azioni che gli insegnanti mettono in atto qualora individuino una situazione di difficoltà. Il Progetto Interistituzionale si pone l obiettivo generale di prevenire, individuare e gestire efficacemente le situazioni di difficoltà di apprendimento; più nello specifico, punta inoltre a identificare precocemente situazioni a rischio di DSA (Disturbi Specifici dell Apprendimento), in modo che la segnalazione di tali situazioni alle famiglie consenta di rivolgersi tempestivamente ai Servizi Specialistici, per poter arrivare a una eventuale diagnosi (che è di competenza esclusiva dei Servizi, e non della scuola) entro la fine della II classe della scuola primaria (per la dislessia) ed entro la fine della III classe della scuola primaria (per la discalculia). Questi sono infatti i termini temporali prima dei quali non è possibile effettuare una diagnosi; ma sono anche i termini che sarebbe auspicabile non oltrepassare, per evitare a un alunno/a molti anni di scuola eccessivamente difficoltosi
2 Normativa di riferimento Legge 08/10/2010 n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico (art. 3) 1. La diagnosi dei DSA è effettuata nell ambito dei trattamenti specialistici già assicurati dal Servizio sanitario nazionale ( ) ed è comunicata dalla famiglia alla scuola di appartenenza dello studente. Le regioni nel cui territorio non sia possibile effettuare la diagnosi nell ambito dei trattamenti specialistici erogati dal Servizio sanitario nazionale possono prevedere ( ) che la medesima diagnosi sia effettuata da specialisti o strutture accreditate. 2. Per gli studenti che, nonostante adeguate attività di recupero didattico mirato, presentano persistenti difficoltà, la scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia. 3. È compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, sulla base dei protocolli regionali di cui all articolo 7, comma 1. L esito di tali attività non costituisce, comunque, una diagnosi di DSA. DPR n. 122/2009 Regolamento per la valutazione degli studenti nelle scuole di ogni ordine e grado (art. 10): detta disposizioni specifiche in merito allo svolgimento delle attività didattiche e alla valutazione degli studenti con DSA. Nota MIUR 7 ottobre 2008, prot. 4226/P4 : in merito al Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD), ribadisce che nessuna diagnosi può essere effettuata attraverso la somministrazione all interno delle scuole di test o di questionari. Nota USR Emilia-Romagna prot. n : fornisce suggerimenti operativi in materia di DSA. CM n. 28: prevede l utilizzo di strumenti dispensativi e compensativi per gli alunni con diagnosi di DSA in occasione degli Esami di Stato conclusivi del Primo Ciclo d Istruzione (ribadita da CM prot. 4674, CM n. 51/2009, OM n. 40/2009, Nota MIUR prot. n. 5744, CM n. 49/2010). Nota MIUR prot. 4099/A/4: prevede l utilizzo di strumenti dispensativi e compensativi per gli alunni con diagnosi di DSA (ribadita da Nota MIUR prot. 26/A e CM prot. 4674). Dlgs n. 59/2004: prevede la personalizzazione dei piani di studio come modalità per assicurare il perseguimento delle finalità della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado.
3 Azioni da mettere in atto nei diversi anni di scolarità SCUOLA DELL INFANZIA I e II anno (bambini/e di 3 4 anni): Monitoraggio situazioni di difficoltà Non sono a disposizione della scuola strumenti specifici di monitoraggio e/o di valutazione delle difficoltà di apprendimento per bambini di 3 4 anni. Gli insegnanti che dovessero rilevare situazioni di difficoltà potranno (come da Linee Guida): 1) osservare il/la bambino/a per un congruo periodo di tempo; 2) se la situazione di difficoltà permane e si ritiene che meriti di essere segnalata, darne comunicazione al DS mediante la scheda allegata alle Linee Guida e attenersi alle sue indicazioni. La comunicazione alla famiglia, data l età, può anche essere fatta suggerendo di consultarsi con il pediatra di famiglia. Gli indicatori da osservare con attenzione nei primi due anni di scuola dell infanzia sono elencati nei materiali del Protocollo osservativo di rete per la scuola dell infanzia (sezione 2 osservazione). III anno (bambini/e di 5 anni): Screening generalizzato per l individuazione precoce delle difficoltà di apprendimento Tempi e modalità 1) SETTEMBRE OTTOBRE: compilazione questionario IPDA da parte degli insegnanti di sezione (per tutti i bambini della sezione); 2) NOVEMBRE DICEMBRE: somministrazione prove di approfondimento materiale IPDA (per i bambini che hanno riportato un punteggio basso). In seguito alla valutazione delle prove e previa comunicazione preventiva al DS, la famiglia viene informata della presenza di una situazione di difficoltà e degli interventi di recupero che saranno messi in atto (si veda anche il modello di segnalazione contenuto nel Protocollo osservativo di rete per la scuola dell infanzia). 3) GENNAIO MAGGIO: predisposizione interventi di recupero delle abilità risultate carenti in base alle prove di approfondimento (possono essere rivolti a tutta la sezione), in particolare attività sistematiche di potenziamento delle abilità
4 metafonologiche (le prove di approfondimento e altro materiale sono a disposizione nel raccoglitore disponibile presso ogni plesso); 4) MAGGIO: nuova somministrazione prove di approfondimento mirate (per i bambini che avevano riportato un punteggio basso al questionario IPDA). Se l intervento didattico non produce risultati apprezzabili, si segnala la situazione al procedere. In caso di invio ai servizi, sarà utilizzato il modello concordato con l Ambito SNPI. Alle famiglie verrà consegnato il modello di invio unitamente a un modello di segnalazione della persistenza di una situazione di difficoltà (si veda il modello di comunicazione contenuto nel Protocollo osservativo di rete per la scuola dell infanzia). SCUOLA PRIMARIA I II classe: Individuazione precoce delle difficoltà di apprendimento 1) Gli insegnanti di classe compilano, per i bambini in difficoltà, il questionario osservativo di approfondimento della dott.ssa Zoia (valutazione di I livello). Il questionario orienta nella scelta delle prove di approfondimento (per le prove di approfondimento a disposizione della scuola, si veda il raccoglitore disponibile presso ogni plesso). 2) In base agli esiti del questionario, gli insegnanti di classe somministrano prove di approfondimento (valutazione di II livello). Le prove orientano a interventi didattici specifici. 3) Viene predisposto un intervento didattico mirato, possibilmente in collaborazione con la famiglia. In seguito alla valutazione delle prove e previa comunicazione preventiva al DS, la famiglia viene informata della presenza di una situazione di difficoltà e degli interventi di recupero che saranno messi in atto (si veda il modello di segnalazione contenuto nel Protocollo osservativo di rete per la scuola primaria). 4) Se l intervento didattico non produce risultati apprezzabili, si segnala la situazione al procedere. In caso di invio ai servizi, sarà utilizzato il modello concordato con l Ambito SNPI. Alle famiglie verrà consegnato il modello di invio unitamente a un modello di segnalazione della persistenza di una situazione di difficoltà (si veda il modello di comunicazione contenuto nel Protocollo osservativo di rete per la scuola primaria).
5 III IV V classe: Individuazione ulteriore di difficoltà di apprendimento 1) Non essendo a disposizione della scuola strumenti osservativi per bambini dalla III classe in su, non è possibile procedere a una valutazione di I livello. Si possono solo somministrare prove di approfondimento (valutazione di II livello; per le prove di approfondimento a disposizione della scuola, si veda il raccoglitore disponibile presso ogni plesso). Le prove orientano a interventi didattici specifici. 2) Se l intervento didattico non produce risultati apprezzabili, si segnala la situazione al procedere. In caso di invio ai servizi, sarà utilizzato il modello concordato con l Ambito SNPI. Alle famiglie verrà consegnato il modello di invio unitamente a un modello di segnalazione della persistenza di una situazione di difficoltà (si veda il modello di comunicazione contenuto nel Protocollo osservativo di rete per la scuola primaria). SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO I II III classe: Individuazione ulteriore di difficoltà di apprendimento 1) Non sono attualmente a disposizione della scuola né strumenti osservativi né prove di approfondimento. L individuazione di situazioni di difficoltà si basa sull attenta osservazione dei docenti. 2) Viene predisposto un intervento didattico mirato, possibilmente in collaborazione con la famiglia (per il materiale a disposizione della scuola si veda il raccoglitore disponibile presso ogni plesso). 3) Se l intervento didattico non produce risultati apprezzabili, si segnala la situazione al procedere. NOTA CONCLUSIVA: i questionari osservativi e/o le prove di approfondimento citati nel presente documento si qualificano come materiale esclusivamente didattico - valutativo (non diagnostico - clinico), per cui il loro utilizzo non necessita di particolari autorizzazioni.
6 Tale materiale serve all insegnante unicamente per predisporre interventi didattici. Come tutto il resto della documentazione didattica, viene conservato nel registro personale e l insegnante ne è responsabile. Una eventuale segnalazione di difficoltà si effettua in base alla considerazione che uno o più interventi didattici non abbiano portato risultati apprezzabili, non in base a test che siano stati somministrati. Roveredo in Piano, 28 febbraio 2012
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