Le regioni a confronto: gli indicatori per la programmazione e la prevenzione

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1 Le regioni a confronto: gli indicatori per la programmazione e la prevenzione Roberta Crialesi, Istat Roma, 10 luglio 2014

2 Il percorso dell indagine Lavoro condiviso con esperti di Regioni, dell Agenas e del Ministero della Salute per la: revisione del questionario Obiettivo principale: possibilità di monitorare i principali indicatori di salute, comportamenti e atteggiamenti su stili di vita e prevenzione, sull accesso ai servizi sanitari nel tempo Ampliamento di alcune aree tematiche e introduzione di nuovi temi per colmare esigenze informative emergenti progettazione del disegno campionario Fornire stime a livello regionale e sub-regionale (Aree Vaste Aggregati di ASL, ove possibile per ASL) per rispondere alle esigenze di programmazione sanitaria e non a livello sia locale che nazionale Possibilità di applicare metodi di stima per piccole aree (ASL) Gruppo di lavoro-smart

3 Il quadro dei contenuti informativi Dati anagrafici Famiglia di origine (NEW) Formazione Lavoro Disturbi, malattie o incidenti Invalidità Condizioni generali di salute Stato di salute percepito Malattie croniche o di lunga durata Difficoltà permanenti nelle attività quotidiane Salute dei denti Visite mediche Accertamenti diagnostici Servizi ospedalieri Day hospital Interventi chirurgici Servizi sanitari di riabilitazione Assistenza domiciliare Altri servizi Spese sanitarie NEW) Opinioni su alcuni servizi di pubblica utilità Consumo di farmaci Terapie non convenzionali Prevenzione generale Vaccinazione antinfluenzale Prevenzione femminile Peso, statura, dieta Attività fisica Consumo di tabacco Gravidanza, Parto, Allattamento Metodi contraccettivi NEW) Aiuti e Situazione economica della famiglia Partecipazione alla vita sociale NEW) Difficoltà di bambini e ragazzi in alcune attività della vita quotidiana NEW)

4 Il disegno campionario dell indagine E stato studiato un disegno campionario che, oltre i domini tradizionali delle indagini Multiscopo (Italia, 5 Ripartizioni territoriali, Regioni) preveda un dominio a livello subregionale - denominato Area Vasta (AV), nonché le ASL come dominio di stima (le ASL più piccole sono state accorpate). Le Aree Vaste sono aggregati territoriali di interesse per la programmazione sanitaria a livello locale, individuate in collaborazione con esperti di settore delle Regioni, sulla base di un criterio di ampiezza demografica, dipendente da un vincolo di numerosità campionaria complessiva e di rappresentatività del campione. Le 67 Aree Vaste individuate sono aggregazioni di Aziende Sanitarie Locali (ASL). Solamente nel caso della regione Marche, le Aree Vaste sono state definite accorpando le due province del Nord e le due del Sud.

5 Distribuzione regionale della popolazione, del campione di famiglie e dei comuni per Aree Vaste. Anni Regioni Numero Aree vaste Comuni campione Famiglie campione teorico Famiglie campione per area vasta: minimo Famiglie campione per area vasta: massimo Individui popolazione Individui intervistati Piemonte Valle D'Aosta- Vallèe d'aoste Liguria Lombardia Bolzano-Bozen Trento Veneto Friuli Venezia Giulia Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia

6 Tassi di risposta dell'indagine REGIONI Campione famiglie teorico Campione famiglie eleggibili Campione famiglie realizzato Tasso di risposta su famiglie eleggibili Tasso di mancata risposta per rifiuto per mancato contatto per altro motivo Piemonte ,1% 8,1% 12,1% 1,7% Valle d'aosta ,7% 5,1% 17,0% 1,2% Lombardia ,7% 3,5% 12,1% 1,3% Bolzano ,2% 8,4% 12,1% 1,9% Trento ,3% 3,1% 9,5% 1,2% Veneto ,9% 6,6% 9,0% 2,1% Friuli-Venezia Giulia ,0% 4,5% 8,5% 1,1% Liguria ,2% 7,4% 12,8% 1,9% Emilia-Romagna ,0% 7,8% 10,8% 1,5% Toscana ,8% 5,4% 10,1% 1,7% Umbria ,7% 4,6% 8,8% 0,9% Marche ,8% 6,3% 8,8% 1,2% Lazio ,6% 8,3% 18,8% 1,3% Abruzzo ,2% 4,0% 9,7% 1,1% Molise ,0% 1,7% 4,9% 0,5% Campania ,3% 3,9% 9,1% 0,8% Puglia ,8% 4,0% 6,5% 0,7% Basilicata ,7% 2,3% 4,5% 0,5% Calabria ,1% 3,0% 7,5% 0,4% Sicilia ,4% 4,4% 9,2% 1,0% Sardegna ,7% 5,6% 12,5% 1,2% ITALIA ,3% 5,7% 10,7% 1,3%

7 Il file di microdati semplificato Principali obiettivi Agevolare la diffusione dell utilizzo dei risultati dell indagine per le politiche a livello locale, anche avvalendosi delle esperienze maturate nella precedente edizione Facilitare la comparazione tra aree territoriali (interregionali e intraregionali) fornendo un set di indicatori sintetici condivisi Garantire la comparabilità con il 2005 Rispondere al mandato delle regioni fornendo il dettaglio territoriale pianificato per la programmazione locale (Aree Vaste/ASL)

8 Il file di microdati semplificato Principali caratteristiche Selezione o ricostruzione di nuove variabili: per facilitare l uso, da parte di utenti esperti delle principali variabili di interesse con formati uniformi Predisposizione di strumenti per la comparazione tra aree territoriali (TR conterrà i coefficienti per la standardizzazione) Costruzione di indicatori/indici sintetici Indice di condizione abitativa Indice di stato fisico (PCS), indice di stato piscologico (MCS), indice di salute mentale (MHI) Presenza di limitazioni funzionali Indice di cronicità Indice ADL Indice di consumo di servizi Indici su prevenzione e stili di vita..

9 Primi confronti sulla precisione di stime a livello di ASL Distribuzione degli errori relativi percentuali di stime per Asl, anni 2005 e 2012 Stima Prevalenza di individui che hanno effettuato almeno una visita specialistica a pagamento Errore relativo % Indagine 2005 Errore relativo % Indagine 2012 Minimo Mediana Massimo Minimo Mediana Massimo 7,6 18,2 46, Prevalenza di individui obesi 6,8 16,2 66,

10 Primi confronti sulla precisione di stime a livello di ASL Distribuzione delle Asl per classe di errore relativo %, anni 2005 e 2012 Stima Classe di errore Numero di ASL Indagine 2005 Numero di ASL Indagine 2012 Prevalenza di individui che hanno effettuato almeno una visita specialistica a pagamento <=16, ,5-33, <=33,3 7 3 <=16, Prevalenza di individui obesi 16,5-33, <=33,3 5 2

11 Le regioni a confronto Alcuni esempi di indicatori a livello regionale

12 Persone di 65 anni e più per presenza di multicronicità e salute percepita per regione. Anni 2005 e 2013 tassi standardizzati per 100 persone MULTICRONICI ITALIA Piemonte Valle d'aosta- Vallèe d'aoste Liguria Lombardia -Bolzano-Bozen Trento Veneto 2013 Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna SALUTE PERCEPITA (MALE O MOLTO MALE) ITALIA Piemonte Valle d'aosta- Vallèe d'aoste Liguria Lombardia -Bolzano-Bozen -Trento 2005 Veneto 2013 Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Aumentano le disuguaglianze territoriali nel tempo per effetto di miglioramenti nel Centro Nord e peggioramenti nel Mezzogiorno

13 Indice di stato fisico e indice di stato psicologico delle persone di 14 anni ed oltre per regione. Anno 2013 punteggi medi standardizzati Indice di stato fisico (PCS) Indice di stato psicologico (MCS) Indice di stato fisico 51,1 a 51,4 (7) 51 a 51,1 (1) 50,8 a 51 (2) 50,1 a 50,8 (6) 49,2 a 50,1 (4) Indice di stato psicologico 49,4 a 50,4 (5) 49,3 a 49,4 (1) 49 a 49,3 (6) 48,6 a 49 (4) 47,9 a 48,6 (4) Netto gradiente Nord-Centro-Mezzogiorno per l indice PCS, meno evidente per l indice MCS, con valori comunque più elevati della media in molte regioni del Nord

14 Persone di 65 anni e più con limitazioni funzionali per regione. Anni 2005 e 2013 tassi standardizzati per 100 persone Puglia, Sicilia, Sardegna e Campania le regioni con oltre il 25% di anziani con limitazioni funzionali In Piemonte e Liguria diminuiscono da oltre il 19% a circa il 15,0%

15 Livello di copertura della prevenzione dei tumori femminili per le donne nelle fasce di età raccomandate per regione. Anno 2013 (per 100 persone) Pap-test anni nei 3 anni precedenti l intervista 24,347,555,740,650,536,3 47,7 46,6 38,939,713,2 13,2 3,2 30,4 37,425,415,6 13,811,1 7,6 12,1 3,9 Di Propria iniziativa Medico Specialista Medico Generico Programmi Screening Mammografia anni nei 2 anni precedenti l intervista 64,7 44,9 53,549,1 45,938,7 49,846,9 40,333,9 32,7 43,916,5 19,5 29,4 19,5 34, ,2 8,5 10,5 10,9 4,9 22,6 In tutte le regioni il tasso di copertura è sempre più alto per il pap-test che per la mammografia ed è sempre più elevato al Nord rispetto al Centro e al Mezzogiorno Nel Nord in generale la copertura è garantita grazie ad una maggiore diffusione dei programmi di screening Di Propria iniziativa Medico Specialista Medico Generico Programmi Screening

16 Persone di 18 anni e più per controllo del colesterolo per regione. Anno 2013 (tassi standardizzati per 100 persone) Mai effettuato (18-64 anni, 65 anni e più) Effettuato negli ultimi 12 mesi (65 anni e più) Piemonte Valle d'aosta Liguria Lombardia Bolzano-Bozen Trento Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Piemonte Valle d'aosta Liguria Lombardia Bolzano-Bozen Trento Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Maschi Femmine Il 14,8% degli adulti non ha mai controllato il colesterolo (18,7% tra anni e 3,2% negli anziani) L 81% degli anziani lo ha controllato nei 12 mesi precedenti l intervista (80,5% negli uomini, 81,5% nelle donne)

17 Persone di 14 anni e più fumatori precoci e forti fumatori per regione. Anni 2005 e 2013 (tassi standardizzati per 100 persone) Fumatori precoci Forti fumatori Piemonte Valle d'aosta Liguria Lombardia Bolzano-Bozen Trento Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Piemonte Valle d'aosta Liguria Lombardia Bolzano-Bozen Trento Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna 2005 Toscana 2013 Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Rispetto al 2005 rimane stabile la quota di fumatori abituali (da 19,4% a 19,1%) e diminuiscono in maniera significativa i forti fumatori (da 38,1% a 31,2%)

18 Persone di 18 anni e più sovrappeso o obese per sesso e regione. Anno 2013 (tassi standardizzati per 100 persone) Sovrappeso Obesi Piemonte Valle d'aosta Liguria Lombardia Bolzano-Bozen Trento Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Piemonte Valle d'aosta Liguria Lombardia Bolzano-Bozen Trento Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna maschi Toscana femmine Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna maschi femmine Secondo la classificazione dell Oms dell Indice di massa corporea, la maggioranza della popolazione adulta è in condizione di normopeso (51,2%), il 34,3% è in sovrappeso, l 11,2% è obeso e il 3,2% è sottopeso.

19 Persone di 18 anni e più obese per sesso e regione. Anni 2005 e 2013 (tassi standardizzati per 100 persone) Maschi Femmine Piemonte Valle d'aosta Liguria Lombardia Bolzano-Bozen Trento Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Piemonte Valle d'aosta Liguria Lombardia Bolzano-Bozen Trento Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna 2005 Toscana 2013 Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna L obesità è in aumento sia rispetto al 2000 (+18%), che al 2005 (+10%) Tra il 2005 e il 2013, negli uomini è passata da 10,8% a 12,1% e nelle donne da 9,3% a 10,3%

20 Attività fisica nel tempo libero Le raccomandazioni dell OMS Secondo l OMS l'inattività fisica rappresenta il quarto fattore di rischio per la mortalità globale e nel 2010 ha pubblicato le raccomandazioni sui livelli di attività fisica protettivi per la salute (Health Enhancing Physical Activity - HEPA) specifici per bambini, ragazzi, adulti e anziani, sulla base di evidenze scientifiche che hanno dimostrato gli effetti benefici sullo stato di salute prodotti da una attività fisica di moderata intensità, svolta con regolarità 5-17 anni 60 minuti al giorno di attività fisico-sportiva da moderata a intensiva (da svolgere nei diversi ambiti della vita quotidiana anni 150 minuti di attività fisico-sportiva moderata a settimana, 75 minuti di attività fisico-sportiva intensiva a settimana Una combinazione equivalente di attività fisico-sportiva intensiva e moderata 65 e più Stesse quantità raccomandate per gli adulti (con particolare attenzione alla pratica di attività fisico-sportive più adatte per questa fascia d età) Fonte: WHO (2010) Global recommendations on Physical Activity for Health

21 Persone di 5 anni e più che praticano attività fisica raccomandata dall OMS per sesso e regione. Anni 2005 e 2013 (tassi standardizzati per 100 persone) Maschi Femmine Piemonte Valle d'aosta Liguria Lombardia Bolzano-Bozen Trento Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Piemonte Valle d'aosta Liguria Lombardia Bolzano-Bozen Trento Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna 2005 Toscana 2013 Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna In aumento la percentuale di persone che praticano attività fisica nel tempo libero Negli uomini da 22,8% a 25,3% e nelle donne da 14,3%% a 16,2%

22 Persone che nei 3 mesi precedenti l'intervista si sono sottoposte a trattamenti di riabilitazione per regione. Anni 2005 e 2013 (tassi standardizzati per 100 persone) Il 4,4% della popolazione ha usufruito di prestazioni di riabilitazione nei tre mesi precedenti l intervista, in lieve aumento rispetto al 2005 (4,1%)

23 Persone che hanno effettuato visite specialistiche e accertamenti (nelle 4 settimane precedenti l intervista) e persone ricoverate (nei 3 mesi precedenti l intervista) per regione. Anno 2013 (per 100 persone) Elevata variabilità territoriale nel ricorso alle prestazioni extra ospedaliere, con valori dei tassi più elevati al Centro-Nord (in particolare in Lombardia, Emilia- Romagna, Toscana e Lazio) e più bassi nel Mezzogiorno, con l eccezione della Sardegna

24 Modalità di spesa per l ultima visita specialistica per regione. Differenza (tassi standardizzati per 100 persone) Aumenta la quota di coloro che hanno pagato il ticket (da 17,5% a 22,3%), mentre è diminuita la quota di coloro che hanno pagato interamente (da 47,2% a 43,2%)

25 Modalità di spesa per l ultimo accertamento specialistico per regione. Differenza (tassi standardizzati per 100 persone) Aumenta di 4,5 punti percentuali la quota di persone che ha pagato interamente (da 20,5% a 25,0%) e diminuisce la quota di persone che non hanno pagato (da 46,6% a 42,3%)

26 Persone che hanno rinunciato a prestazioni sanitarie (visite mediche, accertamenti specialistici, interventi chirurgici) o all acquisto di farmaci pur avendone bisogno negli ultimi 12 mesi per regione. Anno 2013 (tassi standardizzati per 100 persone) L 11% della popolazione ha dichiarato di aver rinunciato ad almeno una prestazione erogabile dal Servizio sanitario pubblico (5,6% per motivi economici)

27 Conclusioni File standard disponibile da OGGI su un ampio set di variabili Rilasci successivi (entro la fine dell anno): Completamento e rilascio File Standard su tutte le variabili Costruzione e rilascio File di microdati semplificato Proseguimento della sperimentazione Smart e applicazioni alle stime per ASL Collaborazione su obiettivi specifici di ricerca applicata Piano di follow up delle indagini salute 2000, 2005, 2013 Rapporto Salute.Numero Zero a cura degli Uffici territoriali Istat

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