SICUREZZA E PREVENZIONE DEI RISCHI CONNESSI ALLE ATTIVITA DI ASSISTENZA
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- Gabriela Franceschini
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1 SICUREZZA E PREVENZIONE DEI RISCHI CONNESSI ALLE ATTIVITA DI ASSISTENZA Prof. Gabri Brambilla Dipartimento di Medicina del Lavoro Università di Milano
2 Evoluzioni del concetto di «salute»:
3 Evoluzioni del concetto di «salute»
4 PERICOLO Proprietà o qualità intrinseca (IMMODIFICABILE!) di un determinato fattore (materiali, attrezzature, metodi e pratiche di lavoro) aventi il potenziale di causare dei danni. RISCHIO = PERICOLO Ø Il RISCHIO è come noi gestiamo il PERICOLO in sé!
5 Ø Ferrari Parcheggiata: Rischio = 0 da 300 Km/h
6 Ø Ferrari Nel deserto del Nevada: Rischio = 0,002 da 300 Km/h
7 Ø Ferrari In Via Montenapoleone: Rischio = esponenziale da 300 Km/h
8 RISCHI Ø FISICI * rumore e vibrazioni * radiazioni ionizzanti e * microclima non ionizzanti * pressione atmosferica * illuminazione scarsi! * polveri * fumi * nebbie Ø CHIMICI * gas * vapori scarsi! Ø BIOLOGICI * virus * batteri Ø FATICA FISICA * spostamento di pazienti * effettuazione di movimenti incongrui e/o ripetuti * mantenimento prolungato di posture fisse * necessità di assumere posizioni viziate
9 RISCHI Ø ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO * tempi, ritmi e carichi di lavoro * rapporti gerarchici, autoritarismo * mancanza di autonomia professionale * monotonia, ripetitività * eccesso di responsabilità o deresponsabilizzazione * mancanza gratificazione, frustrazione, dequalificazione * inadeguatezza delle mansioni * paura di perdere il posto di lavoro * difficoltà di inserimento nel gruppo, ecc...
10 QUALI RISCHI nel vostro lavoro? Ø Rischio biologico Ø Movimentazione manuale dei carichi Ø Stress e burn out
11 RISCHIO BIOLOGICO PROFESSIONALE elementi di legislazione Decreto legislativo n 81 del 9 Aprile 2008 Attuazione dell articolo 1 della Legge 3 agosto 2007, n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro TITOLO X - ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni;
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14 Riferimenti legislativi Le modifiche e le integrazioni al decreto legislativo 81/ 08 articolo 28 La risoluzione del consiglio dell Unione Europea del 3 Giugno 2002 Nuova strategia comunitaria per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro (2002 / C161 / 01).
15 Ø MALATTIA PROFESSIONALE = contratta durante e/o a causa dell attività lavorativa svolta. Ø INFORTUNIO SUL LAVORO = Evento lesivo avvenuto per causa violenta, in occasione di lavoro, da cui sia derivata la morte od un'inabilità permanente al lavoro assoluta o parziale ovvero un'inabilità temporanea assoluta per un tempo maggiore della rimanente parte della giornata o del turno nel quale si è verificato. Ø INFORTUNIO IN ITINERE = Si tratta di infortuni avvenuti nel tragitto tra sede del lavoro e abitazione, salvo il caso di interruzione o deviazione del tutto indipendente dal lavoro o, comunque, non necessitate. Se non c'è un servizio di mensa aziendale la voce comprende anche lo spostamento dal luogo di lavoro a quello del pasto.
16 RISCHIO BIOLOGICO
17 RISCHIO BIOLOGICO = trasmissione di malattie infettive - Tre modalità di infezione: Ø 1. nosocomiale propriamente detta (dall'ambiente ai pazienti oppure crociata tra pazienti) Ø 2. occupazionale (da paziente infetto ad operatore) Ø 3. da operatore infetto a paziente Principali rischi: TBC, HBV e HCV, HIV
18 TRASMISSIONE DA PAZIENTE AD OPERATORE Via EMATICA: ü HCV ü HBV ü HIV Via AEREA: ü TBC ü BRUCELLOSI ü MENINGITE MENINGOCOCCICA Via ORO-FECALE: ü SALMONELLA spp ü HAV
19 LA PREVENZIONE IMMUNOPROFILASSI PRECAUZIONI STANDARD PROFILASSI POST - ESPOSIZIONE
20 PRECAUZIONI STANDARD Ø SERVONO A RIDURRE IL RISCHIO DI INFORTUNI CARATTERIZZATI DALL ESPOSIZIONE PARENTERALE, MUCOSA O DELLA CUTE NON INTEGRA DEGLI OPERATORI SANITARI AL SANGUE O AD ALTRI LIQUIDI BIOLOGICI DEGLI ASSISTITI
21 PRECAUZIONI STANDARD Ø LAVAGGIO DELLE MANI E CURA DELLA CUTE INTEGRA Ø UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (divise, camici, guanti, visiera paraschizzi, ) Ø CORRETTO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI
22 HBV Ø VIRUS: DNA - inattivato a 100 per 15 min. resiste nell ambiente esterno per oltre 7 gg. Ø FONTE: ü malato ü Portatore (HBsAg POSITIVO)
23 HBV Ø MODALITA DI TRASMISSIONE: l puntura, taglio, splash Ø PREVENZIONE: l precauzioni standard l vaccinazione l immunoglobuline specifiche
24 PROFILASSI VACCINALE HBV Ø DM del 27/05/1991: vaccinazione obbligatoria per tutti i nuovi nati Ø DM 20/11/2000: protocollo per gli operatori sanitari. 3 dosi ai tempi 0, 1 e 6 mesi con controllo della risposta anticorpale (anti-hbsag) dopo giorni. Una dose di rinforzo è prevista se non c è risposta anticorpale. Ø All operatore sanitario che non vuole sottoporsi a vaccinazione e ai non responders si praticherà profilassi post esposizione con immunoglobuline specifiche
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