Pronti al cambiamento potrebbe essere il motto di questo passo dove

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1 Giosuè 1:1 Dopo la morte di Mosè, servo del SIGNORE, il SIGNORE parlò a Giosuè, figlio di Nun, servo di Mosè, e gli disse: 2 «Mosè, mio servo, è morto. Àlzati dunque, attraversa questo Giordano, tu con tutto questo popolo, per entrare nel paese che io do ai figli d'israele. 3 Ogni luogo che la pianta del vostro piede calcherà, io ve lo do, come ho detto a Mosè, 4 dal deserto, e dal Libano che vedi là, sino al gran fiume, il fiume Eufrate, tutto il paese degli Ittiti sino al mar Grande, verso occidente: quello sarà il vostro territorio. 5 Nessuno potrà resistere di fronte a te tutti i giorni della tua vita; come sono stato con Mosè, così sarò con te; io non ti lascerò e non ti abbandonerò. 6 Sii forte e coraggioso, perché tu metterai questo popolo in possesso del paese che giurai ai loro padri di dar loro. 7 Solo sii molto forte e coraggioso; abbi cura di mettere in pratica tutta la legge che Mosè, mio servo, ti ha data; non te ne sviare né a destra né a sinistra, affinché tu prosperi dovunque andrai. 8 Questo libro della legge non si allontani mai dalla tua bocca, ma meditalo, giorno e notte; abbi cura di mettere in pratica tutto ciò che vi è scritto; poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai. 9 Non te l'ho io comandato? Sii forte e coraggioso; non ti spaventare e non ti sgomentare, perché il SIGNORE, il tuo Dio, sarà con te dovunque andrai». Pronti al cambiamento potrebbe essere il motto di questo passo dove affrontiamo un momento critico della storia del popolo ebraico che sta cambiando guida, sta entrando nella terra promessa e, come in ogni momento di cambiamento sente la tensione del passaggio dal vecchio al nuovo, dal certo all incerto. Sarebbe forse limitativo leggere questo momento solo come un passaggio delle consegne tra quello che rappresentava Mosè, e ciò che veniva messo nelle mani di Giosuè, cioè una vocazione che Dio rivoge al figlio di Nun per essere esempio e sostegno per il suo popolo. 1

2 Certo per Giosuè, che pure è uomo maturo e nel pieno delle proprie energie, sente il peso e la preoccupazione di un nuovo ruolo, ma nella realtà quello che gli viene chiesto non è assolutamente una novità. Siamo allora di fronte al cambiamento nella continuità, una frase questa che potrebbe sembrare contraddittoria, ma così non è! Oggi quanti cambiamenti viviamo? Il sociologo Zygmunt Bauman ha elaborato una ricca riflessione sulla società liquida, cioè su un mondo non solo soggetto a continui cambiamenti ma anche a costanti adeguamenti da parte di ciascuno di noi. Mentre Bauman ci fa riflettere su una società che è diventata talmente mutevole perché è il frutto di tutte le nostre differenti sensibilità noi non possiamo fare a meno di leggere queste cose agli occhi della fede e del nostro modo di essere chiesa. Le sollecitazioni che ci arrivano da fratelli e sorelle provenienti da altre nazioni e da altri continenti non sono le sole che abbiamo ricevuto. Oggi si pongono nuovi temi etici che riguardano il rapporto con il nostro corpo, come l accanimento terapeutico o il testamento biologico, le relazioni di coppia, le adozioni, le dipendenze e chissà quanto altro ancora. Ma questa è vita, queste sono le scelte e le problematiche che ogni società attenta a quello che succede percepisce. Allora vediamo che lo sfondo del testo è un conforto ed una rassicurazione bene oltre i nostri timori. 2

3 Il popolo ebraico è di fronte alle paure dell ignoto un nuovo capo una nuova terra una nuova relazione con il mondo esterno, ma se ci fermiamo ad una lettura superficiale del testo non ci accorgiamo delle paure del popolo perché leggiamo solo le rassicurazioni di Dio che, come al solito, non ci manda allo sbaraglio ma ci fornisce sempre gli strumenti per affrontare anche le scelte più difficili. Dio promette a Giosuè, ma lo promette anche a ciascuno di noi Io non ti lascerò e non ti abbandonerò. Le parole di Dio non sono una novità perché Lui già in passato ha manifestato la sua fedeltà verso Israele ed anche questa volta non si smentisce. Nella relazione tra Dio e l umanità, tra Dio ed Israele sono stati rinnovati dei patti, o meglio Dio ha continuato a rinnovare il proprio patto con noi sino ad oggi. Certo il momento più solenne di questo rinnovamento per noi cristiani è stato quello che ha bagnato il legno della croce con il sangue del Cristo, ma proprio in virtù di quel patto ancora oggi possiamo metterci di fronte al Signore nonostante le nostre cadute e le nostre diffidenze. La risposta di Dio è costantemente: Io non ti lascerò e non ti abbandonerò, anche se questa non è una risposta scontata. Nell invito che Dio sta facendo a Giosuè scopriamo veramente perché Io non ti lascerò e non ti abbandonerò non è una risposta scontata. 3

4 Se Giosuè è invitato a meditare sulle parole della legge significa che lui deve ascoltare la Parola di Dio, quindi la chiave di lettura del nostro testo è l ascolto, un buon ascolto che porterà ad una buona riuscita. Medita su quello che il Signore dice non è un atto legato ad una qualche magia, ma è l indicazione per avere più chiara la strada che abbiamo davanti, non è una cartina stradale dove ogni strada ed ogni sentiero sono tracciate quanto piuttosto una bussola che non ci fa mai perdere l orientamento. Sostanzialmente l invito di Dio non è quello di iniziare un cammino basandoci sulle nostre forze o le nostre capacità di adattarci un togliere od un aggiungere, ma semplicemente un sapere ascoltare. Noi oggi, come Giosuè allora, siamo sulla soglia simbolica di una nuova terra. Non ci tocca conquistarla perché è già nostra ma sicuramente tocca a noi e alle nuove generazioni cambiarla profondamente, ma a differenza di una certa teologia che ritiene la promessa di Dio ci è data per trasformare la società, noi siamo chiamati a riflettere sulla fede che trasforma l essere umano da peccatore perduto in peccatore rigenerato. Da questo si avrà anche il cambiamento sociale verso una società più equa e rispettosa, ma l evento sociale non sarà altro che la conseguenza della trasformazione che la fede in Gesù Cristo ha prodotto in ognuno di noi. 4

5 Nello sperare in questo abbiamo bisogno di coraggio e di onestà verso noi stessi, ma non dimentichiamo che questo progetto, nonostante sia più grande di noi è sostenuto e guidato dalle parole che Dio ha rivolto a Giosuè: Non ti lascerò e non ti abbandonerò. 5