LA RADIOATTIVITA AMBIENTALE IN PIEMONTE. Rapporto anni
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- Vito Vincenzo Speranza
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1 DIPARTIMENTO TEMATICO RADIAZIONI LA RADIOATTIVITA AMBIENTALE IN PIEMONTE Rapporto anni
2 RETI LOCALI DI MONITORAGGIO DEI SITI NUCLEARI
3 La Regione Piemonte ospita sul proprio territorio tre siti nucleari presso i quali hanno sede 4 impianti rappresentativi di tutto il ciclo del combustibile nucleare: impianto ex FN-SO.G.I.N. di Bosco Marengo impianto EUREX-SO.G.I.N. di Saluggia, Deposito Avogadro di Saluggia e Centrale Nucleare E. Fermi - SO.G.I.N. di Trino. E opportuno ricordare, anche in considerazione delle evidenze fornite nell ultimo periodo dalle indagini radiologiche ambientali, che presso il sito di Saluggia ha sede il complesso industriale Sorin.
4 Impatto ambientale prodotto Pur avendo cessato la produzione, presso gli impianti sono in atto alcune attività legate alla loro gestione in sicurezza ed alle prime operazioni di decommissioning o propedeutiche ad esso. Queste attività producono un impatto ambientale di tipo radiologico che, seppure non comparabile con quello relativo alla fase di esercizio, non può essere trascurato. Principalmente l impatto è correlabile a: scarico autorizzato di effluenti radioattivi liquidi scarico autorizzato di effluenti radioattivi aeriformi possibili eventi anomali o incidentali presenza di rifiuti radioattivi e combustibile nucleare irraggiato
5 Rifiuti radioattivi presenti Tutti gli impianti ospitano depositi temporanei di stoccaggio di rifiuti radioattivi solidi e, nel caso dell impianto EUREX di Saluggia, anche di rifiuti radioattivi liquidi derivanti dall esercizio pregresso. In particolare in Piemonte è stoccato il 69% dei rifiuti radioattivi presenti sul territorio nazionale Campania 5% Basilicata 7% Rifiuti radioattivi: stim a attuale Toscana 5% Lombardia 3% Lazio 11% Piem onte 69% Emilia Romagna 0%
6 Combustibile nucleare irraggiato presente Nelle piscine di stoccaggio della centrale E. Fermi di Trino e del Deposito Avogadro di Saluggia è ancora presente del combustibile nucleare irraggiato. A seguito di un accordo intergovernativo tra Italia e Francia tutto il combustibile irraggiato sarà a breve trasferito all impianto di La Hague (F) per il riprocessamento
7 Attività svolte da Arpa Piemonte La sorveglianza presso i siti nucleari viene effettuata da Arpa Piemonte attraverso la gestione di reti di monitoraggio radiologico ambientale ordinarie e straordinarie secondo quanto previsto dall art.104 del D.Lgs 230/95 e ss.mm.ii. lo svolgimento di attività di controllo puntuale svolte in collaborazione con ISPRA in attuazione del Protocollo operativo tra Arpa Piemonte e Apat siglato in data 16 giugno 2005.
8 Cos è una rete locale di monitoraggio? Studio radioecologico Individuazione vie critiche e gruppi critici della popolazione Individuazione matrici ambientali ed alimentari considerate come indicatori locali Individuazione punti di campionamento e frequenza Scelta dei metodi analitici adeguati Definizione dei livelli di riferimento Valutazioni ambientali Valutazione della Dose Efficace ai gruppi critici della popolazione
9 SITO NUCLEARE DI BOSCO MARENGO (AL)
10 Attività di monitoraggio Nel corso degli anni la rete di monitoraggio del sito di Bosco Marengo è stata modificata ed adeguata. In particolare, in relazione all avvio delle operazioni di decommissioning previste per l anno 2009, alla fine dell anno 2008 è stata rivalutata la adeguatezza della rete di monitoraggio in essere. Dall analisi è emersa la sola necessità di integrare la rete con una postazione per il campionamento in continuo del particolato atmosferico. Rete di monitoraggio radiologico sito nucleare di Bosco Marengo (AL) Anni Numero campioni Acqua di falda Acqua potabile Acqua superficiale Ortaggi e cereali Sedimenti/limo Suoli Particolato atmosferico Scarichi
11 Risultati delle misure Nel corso degli anni, nelle matrici alimentari ed ambientali campionate nell ambito della rete di monitoraggio, non sono state evidenziate alterazioni nei rapporti isotopici rispetto all Uranio naturale: pertanto la presenza di Uranio è attribuibile alla radioattività naturale e non è direttamente riconducibile alle attività dell impianto. Solo nei sedimenti del Rio Lovassina campionati nel punto di immissione della condotta di scarico degli effluenti radioattivi liquidi è stata rilevata una contaminazione da Uranio che, per i valori di arricchimento, è riconducibile ai rilasci dell impianto. Uranio nel suolo imperturbato (punto BS01)- sito di Bosco Marengo Anni Bq/kg U-234 U-235 U anno 2006 anno 2007 anno 2008 U-238 U-235 U-234 anno 2009
12 Operazioni di trasporto del combustibile nucleare non irraggiato Nel periodo gennaio novembre 2006 si sono svolte le operazioni di trasferimento verso la Germania di tutto l Uranio naturale, impoverito ed arricchito ancora presente sul sito. Durante le operazioni Arpa ha predisposto un monitoraggio radiologico ambientale straordinario ed ha effettuato controlli come Ente Terzo. Materiale Quantità (t) Attività (GBq) Modalità di trasporto Uranio naturale 22,31 563,63 stradale Uranio impoverito 15,85 237,53 stradale Uranio arricchito 8,83 622,46 stradale
13 Monitoraggio radiologico ambientale straordinario In occasione dei trasporti in particolare è stato posizionato un campionatore in continuo di particolato atmosferico. Le misure non hanno mai evidenziato superamenti dei livelli di screening. Andamento delle misure di screening (attività alfa e beta totale) e di Be-7 nel particolato atmosferico durante le operazioni di trasferimento del combustibile fresco dal Sito di Bosco Marengo 0,1 0,01 Bq/m3 0,001 0,0001 0, /01/06 30/06/06 Alfa totale ritardata Beta totale ritardata Screening Alfa Screening Beta Be-7
14 Controlli di Ente Terzo Arpa Piemonte è stata individuata come Ente Terzo, organismo super partes, con il compito di certificare il rispetto dei limiti fissati dalla IAEA per il trasporto di materie radioattive. Le misure eseguite hanno consentito di verificare l ampio rispetto di tali limiti. Grandezza Limite sulla superficie dell imballaggio Limite a 1 m dalla superficie dell imballaggio Limite a 2 m dalla superficie verticale del veicolo di trasporto Contaminazione trasferibile alfa 0,4 Bq/cm Contaminazione trasferibile beta 4 Bq/cm Rateo di dose 2 msv/h 0,1 msv/h 0,1 msv/h
15 Attività di controllo Scarico di effluenti radioattivi liquidi Arpa Piemonte, in accordo con ISPRA (già Apat) e con l Esercente, effettua controlli sistematici sui campioni di effluenti liquidi al fine di verificare il rispetto della formula di scarico e indagini ambientali specifiche in occasione di ogni scarico. L impegno della formula di scarico per gli effluenti radioattivi liquidi viene valutato in funzione delle analisi eseguite sui campioni prelevati prima di ogni scarico. L arricchimento medio degli scarichi è pari a circa il 2%. Anno Uranio totale scaricato (kg) Impegno formula di scarico ,287 1,45% ,289 1,44% ,118 0,6% ,397 6,67% (corrispondente a 2% della vecchia formula)
16 SITO NUCLEARE DI SALUGGIA (VC)
17 Attività di monitoraggio Presso il sito di Saluggia, in aggiunta alle attività di monitoraggio ordinario del sito, è in atto dall anno 2004 il monitoraggio straordinario dell acqua di falda superficiale. Nel corso degli anni la rete di monitoraggio è stata modificata ed adeguata. Rete di monitoraggio radiologico sito nucleare di Saluggia (VC) Anni Numero campioni Acqua potabile Acqua di falda Acqua superficiale Sedimenti/limo Suoli Latte Ortaggi e cereali Erba Particolato atmosferico Scarichi
18 Risultati delle misure I dati relativi alle misure effettuate hanno evidenziato, nel tempo, la lieve contaminazione di alcune matrici ambientali, imputabile alle attività svolte dagli impianti del Comprensorio nucleare. In particolare si è riscontrata: la presenza di Co-60 in alcuni campioni di suolo (già riscontrata negli anni precedenti ed imputabile all incidente occorso in Sorin nell anno 1986) la presenza di Sr-90, Co-60, Cs-137 e H-3 nell acqua di falda superficiale imputabili ad anomalie impiantistiche (sono state individuate fonti di contaminazione diverse) I valori della contaminazione sono comunque molto bassi e la dose alla popolazione si è sempre mantenuta al di sotto dei limiti fissati dalla normativa vigente
19 Nr. analisi spettrometria gamma Nr. analisi alfa e beta totale Nr. analisi Sr Nr. analisi H Correlazione tra concentrazione Sr-90, Co-60 e soggiacenza falda in RP4/7 01/12/ /04/ /08/ /12/ /04/ /08/2009 0,250 2,00 Correlazione tra concentrazione Sr-90 e soggiacenza falda nel pozzo SPB 0,200 2,50 01/01/ /05/ /09/ /01/ /05/ /09/ /01/ /05/ /09/2009 0,6000 0,5500 0,5000 0,4500 2,00 2,50 Bq/l 0,150 0,100 3,00 3,50 4,00 m p.c. 0,4000 3,00 0,050 4,50 0,3500 Bq/l 0,3000 0,2500 3,50 m p.c. 0,000 01/12/ /04/ /08/ /12/ /04/ /08/2009 5,00 0,2000 4,00 Sr-90 RP4/7 Co-60 RP4/7 Soggiacenza 0,1500 0,1000 4,50 0,0500 0, /01/07 01/05/07 01/09/07 01/01/08 01/05/08 01/09/08 01/01/09 01/05/09 01/09/09 5,00 Sr-90 SPB Soggiacenza
20 Operazioni di trasporto del combustibile nucleare irraggiato Nel periodo maggio-luglio 2007 si sono svolte le operazioni di trasferimento del combustibile nucleare irraggiato presente nella piscina di stoccaggio dell impianto EUREX dall impianto stesso alla piscina del Deposito Avogadro. Tali operazioni si sono rese necessarie in seguito alla situazione di criticità determinatasi in relazione alla parziale perdita di contenimento della piscina dell impianto EUREX e della conseguente contaminazione da Sr-90 dell acqua di falda superficiale. Durante le operazioni Arpa ha predisposto un monitoraggio radiologico ambientale straordinario ed ha effettuato controlli come Ente Terzo. Le misure eseguite hanno consentito di escludere episodi di contaminazione ambientale ed il rispetto dei limiti di trasporto
21 Attività di controllo Scarico di effluenti radioattivi liquidi Arpa Piemonte, in accordo con ISPRA (già Apat) e con l Esercente, effettua controlli sistematici sui campioni di effluenti liquidi al fine di verificare il rispetto della formula di scarico e indagini ambientali specifiche in occasione di ogni scarico. L impegno della formula di scarico per gli effluenti radioattivi liquidi viene valutato in funzione delle analisi eseguite sui campioni prelevati prima di ogni scarico. Impianto Eurex- SO.G.I.N. Complesso Sorin Deposito Avogadro Impegno formula di scarico anno ,006% 0% (nessuno scarico) 0% (nessuno scarico) Impegno formula di scarico anno 2007 Impegno formula di scarico anno 2008 Impegno formula di scarico anno % (nessuno scarico) 0,03% 0,05% 0% (nessuno scarico) 0% (nessuno scarico) 0% (nessuno scarico) 0% (nessuno scarico) 0% (nessuno scarico) 0,32%
22 Attività di controllo Altre attività di controllo sono state eseguite in occasione di: Operazioni di svuotamento della piscina di stoccaggio del combustibile nucleare irraggiato Interventi sulla condotta di scarico degli effluenti radioattivi liquidi Sorin-Avogadro
23 IL SITO NUCLEARE DI TRINO
24 Attività di monitoraggio Anche presso il sito di Trino nel corso degli anni la rete di monitoraggio è stata modificata ed adeguata. Rete di monitoraggio radiologico sito nucleare di Trino (VC) Anni Nnumero campioni Acqua potabile Acqua di falda Acqua superficiale Sedimenti/limo Suoli Latte Ortaggi e cereali Erba Particolato atmosferico Fall out Scarichi Torino, dicembre
25 Risultati delle misure I dati relativi alle misure effettuate non hanno evidenziato, nel tempo, la contaminazione di matrici ambientali e alimentari imputabile alle attività svolte dall impianto nucleare. Solo occasionalmente, nei sedimenti del fiume Po prelevati a valle della Centrale sono state riscontrate tracce di Cs-137 e di Co-60 riconducibili agli scarichi di effluenti radioattivi liquidi. Cs-137 Sedimenti Po TF02 Trino (VC) Anni Bq/kg / / / / / / / / / / / / /2009 TF02
26 Attività di controllo Scarico di effluenti radioattivi liquidi Arpa Piemonte ha sempre effettuato indagini ambientali specifiche in occasione di ogni scarico. Inoltre, a partire dall anno 2009, in accordo con ISPRA e con SO.G.I.N. effettua controlli sistematici sui campioni di effluenti liquidi al fine di verificare il rispetto delle formule di scarico. L impegno della formula di scarico per gli effluenti radioattivi liquidi viene valutato in funzione delle analisi eseguite sui campioni prelevati prima di ogni scarico. Anno Impegno formula di scarico ,4% (dati Sogin) ,3% (dati Sogin) ,6% (dati Sogin) ,6% (dati Arpa)
27 VALUTAZIONI DOSIMETRICHE
28 La Dose Efficace è la grandezza fisica a cui si riferiscono i limiti di legge. In particolare, il D.Lvo 230/95 e s.m.i. fissa un limite di 1 msv/anno per i membri della popolazione: tale limite tiene conto del solo contributo relativo alla radioattività di origine artificiale ed esclude dal computo anche le esposizioni mediche. Inoltre è fissato in 10 µsv/anno il limite per la non rilevanza radiologica. Il calcolo della dose efficace alla popolazione deve tener conto di tutte le possibili modalità di esposizione. In particolare: Ingestione Inalazione Irraggiamento
29 In questo rapporto sono state calcolate e messe a confronto: la Dose Efficace media alla popolazione piemontese la Dose Efficace ai gruppi critici della popolazione residente intorno agli impianti nucleari E opportuno sottolineare che la Dose Efficace ai gruppi critici è un contributo che va sommato alla dose media della popolazione piemontese.
30 Dose efficace media alla popolazione piemontese Relativamente alla radioattività di origine artificiale i contributi principali sono attribuibili al Cs- 137 (incidente di Chernobyl) ed allo Sr-90 (esplosioni nucleari in atmosfera anni del secolo scorso). Dose annuale alla popolazione piemontese da radionuclidi artificiali 0,077 msv 3,7% 0,4% 95,9% Irraggiamento di Cs-137 dal suolo Ingestione di Cs-137 Ingestione di Sr-90
31 Dose efficace ai gruppi critici della popolazione residente intorno agli impianti nucleari Sito di Bosco Marengo 10 Stima dose equivalente - Sito di Bosco Marengo (AL) Anni Contributi medi alla dose efficace - sito di Bosco Marengo coltivazioni locali 15% acqua potabile 10% 1 microsv/anno acqua di falda superficiale 24% 0 acqua superficiale 51% Inalazione Ingestione
32 Sito di Saluggia Stima dose equivalente - Sito di Saluggia (VC) Anni Contributi medi alla dose efficace - sito di Saluggia sedimenti (Sr-90, Pu- 238, Pu-239/240) 3% suolo 0% particolato atmosferico 2% acqua potabile 3% acqua di falda 5% microsv/anno 1 0 fagioli 5% ortaggi 6% latte 26% acqua superficiale 29% acqua di falda irrigazione (Sr-90) 14% coltivazioni locali mais 7% Inalazione Ingestione Irraggiamento Sito di Trino Stima dose equivalente - Sito di Trino (VC) Anni Contributi medi alla dose efficace - sito di Trino 1 ortaggi 10% suolo 1% particolato atmosferico 3% acqua potabile 5% acqua di falda 5% microsv/anno acqua di falda irrigazione (Sr-90) 12% 0 latte 48% coltivazioni locali riso, mais 16% Inalazione Ingestione Irraggiamento
33 Confronto tra la Dose Efficace media alla popolazione piemontese e la Dose efficace ai gruppi critici di popolazione residente intorno agli impianti nucleari Relativamente al contributo della sola radioattività di origine artificiale si osserva che: la dose media per il cittadino piemontese risulta essere di circa 77 µsv/anno la dose ai gruppi critici dei tre siti nucleari è inferiore a 10 µsv/anno
34 Per mettere a confronto questi due risultati è necessario tenere conto delle seguenti considerazioni: per quanto riguarda i gruppi critici della popolazione è stato stimato, seppure con ipotesi di calcolo estremamente cautelative, il solo contributo dovuto ai rilasci degli impianti il contributo dovuto agli effluenti radioattivi rilasciati dagli impianti nucleari nell ambiente circostante gli impianti stessi è assai contenuto e tende a confondersi con il contributo dovuto ai residui del fallout di Chernobyl anche nelle zone circostanti gli impianti è apprezzabile il contributo dovuto al fall-out di Chernobyl e, considerando i risultati delle misure dettagliate nel rapporto, questo non si distingue dai possibili rilasci degli impianti
35 benché cautelativamente la presenza di Cs-137 e di Sr-90 negli alimenti sia stata attribuita in toto agli impianti, le aree pianeggianti in cui si trovano i siti nucleari piemontesi sono quelle dove la ricaduta radioattiva di Chernobyl è stata più contenuta (almeno un ordine di grandezza inferiore ai luoghi montani che invece contribuiscono al valor medio della popolazione piemontese) Confronto della concentrazione di Sr-90 nel latte 0,07 0,06 0,05 0,04 Bq/kg 0,03 0,02 0, Saluggia Trino cascina canavese Centrale del latte di Torino
36 i valori di concentrazione di Cs-137 nei suoli misurati nell'ambito delle reti locali di monitoraggio sono inferiori al valore medio piemontese e non distinguibili dal contributo dell'incidente di Chernobyl nella valutazione della dose da irraggiamento esterno, in via cautelativa, si è attribuita agli impianti una frazione della dose dovuta al Cs-137 presente nei suoli, tenendo conto anche dei fattori di occupazione, delle vie critiche e della distribuzione della contaminazione se tutto il Cs-137 presente nei suoli fosse stato attribuito agli impianti, poiché come abbiamo visto la dose da irraggiamento rappresenta il contributo maggiore alla Dose Efficace da radioattività artificiale, quest ultima sarebbe comunque risultata inferiore alla media regionale
37 A fronte delle considerazioni appena formulate si può concludere che, allo stato attuale, gli individui dei gruppi critici della popolazione ricevono una Dose Efficace annua comparabile con quella ricevuta dagli altri cittadini piemontesi
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