Il Keisuke: Sono un ottimo studente e il senso della mia vita è studiare.

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1 1.1. Ognuno di noi si può porre le stesse domande: chi sono io? Che cosa ci faccio qui? Quale è il senso della mia esistenza, della mia vita su questa terra? Il Keisuke: Sono un ottimo studente e il senso della mia vita è studiare. Penna Rossa: Ognuno può porsi queste domande e ognuno di noi si darà risposte diverse. Ognuno si sentirà unico nel suo modo di essere; unico, ma anche parte di un insieme di persone unite fra loro per una caratteristica comune Hai cercato risposte a queste domande? O forse le ritieni inutili, stupide, e quindi non val la pena perderci tempo? Meglio vivere senza problemi, evitare difficoltà e rischi, soddisfatti di quello che si ha? Il Keisuke: Io penso che le mie risposte siano totalmente inutili o/e stupide. Penna Rossa: Ho cercato risposte a queste domande. Secondo me per vivere una vita serena bisognerebbe darsi una risposta alle domande che ti vengono poste, ma senza crearsi troppe difficoltà quando non si trova una risposta e accettare quello che si ha. Agnese: Chiunque sviluppa con l adolescenza il pensiero e l immaginazione è solito porsi queste strane domande esistenziali. Non sono affatto domande inutili, ma spesso sono domande che moltiplicano l angoscia e l ansia; che poi alla fine non sono poi sentimenti tanto negativi perché stimolano alla vita. Anonimo 1: Fino ad ora mi sono già posta queste domande, ma non ho mai cercato una risposta, in quanto non mi è mai sembrato necessario e non ne ho mai trovata una soddisfacente. Ne ho sentite tante, ma nessuna di queste mi è mai sembrata adatta. Non avendone cercate e nemmeno trovate, ho deciso di prendere la vita come viene e di non pormi domande del genere, per evitare problemi. Mi piace credere all esistenza di un altra vita dopo la morte, forse per la ricerca di una speranza. La fine mette paura a tutti, e anche a me, e magari è per questo che molte persone come me non vogliono risposte. Io sono soddisfatta della mia vita e sto bene così, non me la sento ancora di affrontare risposte che potrebbero farmi vivere con l ansia. I tre moschettieri: Sì, abbiamo cercato delle risposte, ma ce n erano troppe e non sapevamo quale era quella giusta. Probabilmente ce n è più di una giusta Non sono inutili, sono importanti, sono più grandi di noi e per questo non ci troviamo all altezza di poter rispondere. In alcuni casi è giusto accontentarsi di ciò che si ha, ma è nell indole umana affrontare i problemi. Anonimo 2: Ho cercato delle risposte alle domande sopra, ma da una parte ho trovato troppe risposte che però mi hanno portato a pormi altre mille domande, ma da un altra parte tra le risposte che ho dato non ce n era una che fosse abbastanza soddisfacente. Secondo me è meglio affrontare le difficoltà piuttosto che vivere una vita superficiale Scamt: Sicuramente la maggior parte della gente si è posta la domanda: Chi sono io? e l hanno risolta a livello personale in quanto individui con determinate caratteristiche e non in quanto uomini (esseri umani). Il senso dell esistenza? E sopravvivere, riuscire a raggiungere la vita che si sogna, il modello che ha da sempre posto la nostra società. Ci sono risposte? Delle risposte vere e proprie non ci sono. Ognuno ha dentro di sé la verità. 1

2 Bicocca_Village: Sì, le ritengo molto utili perché mi aiutano a capire quali scelte fare nella mia vita e trovarne la filosofia. Secondo me è meglio porsi delle domande per ampliare i propri orizzonti. Luigi: No, non ne ho trovate. Gigem: No, non ci siamo mai posti queste domande, pur non ritenendole inutili. Si può essere soddisfatti di quello che si ha, ma per come siamo fatti noi umani siamo sempre alla ricerca di qualcosa di migliore Ma ci sono risposte a queste domande o devo affermare a priori che è inutile cercare, per il semplice fatto che risposte non ce ne sono? Il Keisuke: E inutile. Penna Rossa: Sicuramente a ogni domanda esiste una risposta. A volte le risposte arrivano subito, mentre altre risposte arrivano dopo che si ha vissuto un certo periodo di tempo. Agnese: Io sono dell idea che l obbiettivo dell uomo, del singolo individuo, è la felicità. Poi se uno trova la felicità, e quindi la motivazione della propria esistenza, facendo gare di balli argentini in Polonia, piuttosto che partecipando alla vita sociale di una comunità, non rovo molta differenza. Se ognuno di noi fosse felice con se stesso, sono certa che riuscirebbe anche a relazionarsi meglio col resto del mondo e a fare del bene agli altri. Quindi forse non è fondamentale pensare cosa avverrà dopo, almeno io non vorrei saperlo, sicuramente chiederselo è legittimo. Se venissimo soddisfatti nel conoscere anche sotto questo punto di vista allora davvero vivere non avrebbe poi tanto senso. Trovo giusta l insoddisfazione, almeno parziale, perché spinge sempre ad arrivare un passo in là. Anonimo 1: Non è inutile cercare, ma a mio parere è impossibile conoscere una risposta I tre moschettieri: Le risposte ci sono, ma sono talmente tante che è come se non ce ne fossero. E incredibile perché anche gli uomini non sanno rispondere alla domanda chi sono (infatti non sappiamo risponder alla prima domanda). Anonimo 2: Penso che ci siano delle risposte, ma è molto difficile trovarle e la maggior parte delle persone non riescono a trovarle. Bicocca_Village: Ci sono delle risposte, ma non sono confermabili empiricamente. Luigi: Non le ritengo stupide, però sono domande più grandi di noi. Gigem: Non c è una risposta unica, può essere una riflessione soggettiva. 2

3 1.4. Molti han dato delle risposte (l ateismo, il buddismo, l induismo, l islam ). Anche Gesù ha la sua risposta: è una fra le tante, che vale come le altre, o ha qualcosa di diverso? Il Keisuke: per me è l Islam. Penna Rossa: Molti han dato delle risposte, ma secondo me quella di Gesù è più importante perché se decido di seguire una persona, quella persona è più importante rispetto alle altre. Agnese: Per fare un paragone con le altre religioni dovrei prima conoscerle e conoscere a fondo anche il Cristianesimo Bicocca_Village: Secondo me la risposta data da Gesù è una tra le tante perché i valori di ogni credo sono diversi. Luigi: Vale come le altre perché è una scelta che si fa ed è frutto di un ragionamento. Gigem: Per un cristiano la parola di Gesù dovrebbe avere un significato diverso e più importante Ecco una prima risposta alle domande poste sopra: una vita oltre la morte, un aldilà di cui parla il cristianesimo (come d altronde anche altre religioni), è illusione come l isola. La speranza in una vita eterna è un aspettative proiettata verso il nulla. E anche questa la tua convinzione? Penna Rossa: La mia convinzione è che ci sia un altra vita dopo la morte, ma solo perché sono cresciuta con questa convinzione. I tre moschettieri: No, la mia convinzione è che ci sia qualcosa dopo la morte; secondo noi, credere in questo ci fa vivere meglio, con una prospettiva. Bicocca_Village: Secondo me non è un aspettativa proiettata verso il nulla, ma quello che c è oltre può essere diverso dalle mie aspettative. Luigi: no, è una cosa che nella vita dell uomo c è sempre stata. Gigem: No, non è la mia convinzione. Io sono la vita io ho la vita io do la vita Delirio di onnipotenza? Megalomania? 3.1. Se la risposta è no, perché? Che cosa differenzia il Dott. Merrick da Gesù di Nazareth? Che cosa è questa vita che Gesù di Nazareth dice di avere e di poter dare? Penna Rossa: La risposta è no, perché il Dottor Merrick donava la vita per business uccidendo altre persone, mentre Gesù donava la vita per il bene altrui, senza uccidere nessuno. 3

4 Anonimo 1: La differenza fra il Dott. Merrick e Gesù è che il primo uccide per dare la vita mentre Gesù non ha mai ucciso nessuno. Inoltre la vita che dona Gesù, non è qualcosa di concreto, ma una speranza astratta che ci dà la possibilità di mantenere attiva la voglia di vivere. I tre moschettieri: Perché Merrick dona (vende) la vita per i soldi, mentre Gesù dona la vita per amore. La differenza è che Merrick uccide una vita per farne continuare un altra, mentre Gesù non toglie niente a nessuno. Anonimo 2: Comunque Merrick per dare la vita doveva fare del male, mentre Gesù non fa del male a nessuno. Luigi: No, perché il dottore uccide per dare vita, mentre Gesù no. Gigem: Noi rispondiamo no, perché siamo cristiani Se la risposta è sì, perché tanta gente crede ad un megalomane? Si è caduti in una illusione? In una madornale truffa? Siamo tutti plagiati? Il Keisuke: Per me è no, perché è una bruttissima truffa. Agnese: A sedici anni è difficile credere a tutto quello che dice il Vangelo. Per ora per me è sufficiente essere convinta che qualcosa sopra di me esiste, che ho qualcuno da fissare dal basso. Bicocca_Village: Non rispondo né no né sì. Penso che la gente creda in Gesù per bisogno di sicurezza e paura dell ignoto. Come prima non possiamo saperlo se è illusione o meno finché non verrà il giorno. Quindi potremmo essere stati tutti plagiati. SINTESI Non sono domande inutili, ma possono creare ansia e angoscia. Non sono domande inutili, ma sono più grandi di noi e vi sono troppe risposte. Sono domande utili perché mi aiutano ad impostare la mia vita. Bisogna cercare una risposta, ma non sempre la si trova. Non è inutile cercare, ma è impossibile conoscere una risposta. Mi piace credere in una vita dopo la morte. La mia convinzione è che ci sia un altra vita dopo la morte, ma solo perché sono cresciuta con questa convinzione. Il senso della vita è realizzare la vita che si sogna. 4

5 Le risposte possono arrivare col tempo. Per fare un paragone con le altre religioni dovrei prima conoscerle e conoscere a fondo anche il Cristianesimo Molti han dato delle risposte, ma secondo me quella di Gesù è più importante. Per un cristiano la parola di Gesù dovrebbe avere un significato diverso e più importante. La risposta data da Gesù è una tra le tante. Penso che la gente creda in Gesù per bisogno di sicurezza e paura dell ignoto. A sedici anni è difficile credere a tutto quello che dice il Vangelo. Per ora per me è sufficiente essere convinta che qualcosa sopra di me esiste, che ho qualcuno da fissare dal basso. Merrick per dare la vita doveva fare del male, mentre Gesù non fa del male a nessuno. La vita che dona Gesù, non è qualcosa di concreto, ma una speranza astratta che ci dà la possibilità di mantenere attiva la voglia di vivere. 5