RELAZIONE TECNICA di PREVENZIONE INCENDI
|
|
- Marilena Ferrari
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2 COMUNE di PONTELATONE Provincia di Caserta Permesso di Costruire, in variante allo strumento urbanistico, per la realizzazione di una struttura commerciale nel Comune di Pontelatone alla località Barignano, ai sensi dell art. 8 del D.P.R. 160/2010 Committente: sig. Pietro Tamburrino RELAZIONE TECNICA di PREVENZIONE INCENDI PREMESSA La struttura commerciale in progetto, ai fini della prevenzione incendi presenterà le seguenti attività di cui al DPR n.151 del 01 agosto 2011: - cucina di ristorante alimentata a gas GPL di potenzialità termica totale pari a circa 250 kw, attività individuata al punto 74.1/A del DPR 151/2011; - deposito gas GPL in serbatoio fisso interrato ad asse orizzontale, di capacità geometrica pari a 3 m 3, attività individuata al punto 4.3/A del DPR 151/2011; - gruppo elettrogeno di 320 kw alimentato da serbatoio incorporato di gasolio, attività individuata al punto 49.1/A del DPR 151/2011. Risultando, tutte e tre le attività di categoria A, ai sensi del DPR 151/2011 non deve essere chiesta la valutazione sul progetto (ex parere di conformità) al C.do VF di Caserta. Ai fini della prevenzione incendi, infatti, ad opera completata il titolare dell attività inoltrerà SCIA antincendio di cui al DPR 151/2011, subordinata, la stessa SCIA ad asseverazione resa da tecnico abilitato attestante per le suddette attività, la conformità alla vigente normativa di prevenzione incendi. A tal proposito, il sottoscritto ing. Sangiovanni nella presente relazione tecnica corredata dagli allegati grafici, andrà ad esplicitare tutti gli interventi tecnici strutturali, nonché di futura gestione dell attività necessari per il rispetto della vigente normativa antincendio.
3 1 Si precisa, inoltre, che l impianto idrico antincendio ad idranti che costituisce elaborato specifico è stato dal sottoscritto previsto a protezione dell area parcheggi e poi esteso all intera attività, pure se la stessa non necessitava di tale protezione attiva antincendio (idranti). Serbatoio fisso gas GPL del tipo da interro ad asse orizzontale da litri Applicazione del D.M. 14 maggio 2004 Generalità Il serbatoio sarà ubicato in spazio a cielo libero, a piano terra e rispetterà, stante l area prescelta, le distanze di sicurezza e di protezione previste dalla vigente normativa. L area prescelta per l interramento del serbatoio sarà recintata con robusta rete metallica alta cm 180 e disposta in modo tale che i quattro lati della stessa distino almeno cm 100 dal perimetro del serbatoio (vedasi grafico). Sarà presente una porta larga cm 90 apribile verso l esterno e chiudibile a chiave. Il serbatoio sarà dotato di apposito coperchio racchiudente il gruppo multivalvola, l attacco di riempimento, il manometro ed il dispositivo per il controllo del massimo livello liquido. Elementi pericolosi del deposito Sono considerati elementi pericolosi del deposito, ai fini della determinazione delle distanze di sicurezza e di protezione, il serbatoio stesso, il punto di riempimento, il gruppo multivalvole e tutti gli organi di intercettazione e controllo, con pressione di esercizio superiore a 1,5 bar. Distanze di sicurezza e di protezione La zona scelta per la installazione del serbatoio, è tale che: la distanza tra ogni elemento pericoloso del serbatoio ed il confine di proprietà, nel punto più vicino al serbatoio stesso, risulta essere pari a metri 1,6. la distanza tra ogni elemento pericoloso del serbatoio ed il fabbricato risulta essere pari a c.ca metri 8. Si è verificato, inoltre, stante l area prescelta per l ubicazione del serbatoio, che a meno di 10 m dal perimetro dello stesso e da ogni altro elemento pericoloso non esistono: fabbricati e/o locali destinati anche in parte ad esercizi pubblici, a collettività, a luogo di riunione, di trattenimento o di pubblico spettacolo, depositi di materiali combustibili e/o infiammabili costituenti attività soggette ai controlli di prevenzione incendi. Non esistono, inoltre, a meno di 7.50 m dal perimetro del serbatoio e da ogni altro elemento pericoloso linee ferroviarie e tramviarie. Non esistono, inoltre, a meno di 7.50 m dal perimetro del serbatoio e da ogni altro elemento pericoloso proiezioni verticali di linee elettriche che superano i seguenti limiti: 400 V efficaci per corrente alternata e 600 V per corrente continua. Non esistono, inoltre, a meno di 2.50 metri dagli elementi pericolosi del deposito, aperture di fogna, cunicoli chiusi, eventuali fonti di accensione, aperture poste al piano di posa del serbatoio e comunicanti con locali ubicati al di sotto del piano di campagna, depositi di materiali combustibili e /o infiammabili non ricompresi tra le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi. Si è verificata la presenza del necessario spazio per l autocisterna di GPL chiamata a riempire il serbatoio (vedasi grafico).
4 2 Misure di sicurezza Devono essere applicati appositi cartelli fissi, ben visibili, per segnalare quanto segue: divieto di avvicinamento al deposito da parte di estranei divieto di fumare divieto di usare fiamme libere norme di comportamento e recapiti telefonici dei Vigili del Fuoco e del tecnico della ditta fornitrice di gas da contattare in caso di emergenza La segnaletica di sicurezza deve rispettare le prescrizioni del D.Lgs. 81/08. Mezzi di estinzione incendi In prossimità del serbatoio saranno tenuti due estintori portatili con carica minima pari a 6 kg e capacità estinguente non inferiore a 13A 89B-C. Norme di esercizio Requisiti del personale Il personale addetto al riempimento deve essere di provata capacità e possedere le cognizioni necessarie per una corretta e sicura esecuzione di tutte le operazioni connesse con il riempimento del serbatoio. A tal fine il suddetto personale deve aver frequentato uno specifico corso di addestramento. Operazioni di riempimento La posizione dell area di sosta dell autocisterna ed il percorso delle tubazioni di collegamento con il serbatoio non devono costituire pericolo per il normale transito delle persone e dei veicoli. Le operazioni di riempimento devono: essere effettuate con tubazioni flessibili in dotazione all autocisterna, senza ricorrere a raccordi di passaggio di cui è fatto divieto assoluto essere effettuate all aperto e in modo che non si abbia dispersione di prodotto nell atmosfera, salvo quella dell indicatore di massimo riempimento. La tubazione flessibile deve essere distesa in zone ventilate e chiuse al traffico. Il personale addetto al rifornimento, prima di iniziare le operazioni, deve: assicurarsi della quantità di prodotto che il serbatoio fisso può ricevere verificare l efficienza delle apparecchiature a corredo del serbatoio e l assenza di perdite effettuare il collegamento equipotenziale tra autocisterna e punto di riempimento porre vicino al serbatoio, a portata di mano, il sistema di comando di chiusura a distanza delle valvole dell autocisterna in modo da poter intervenire prontamente in caso di necessità verificare la tenuta degli accoppiamenti effettuati verificare la presenza della segnalazione al suolo nei casi previsti ed il rispetto dei divieti al contorno del serbatoio verificare l assenza di dissesti statici Il grado di riempimento deve essere, per i serbatoi interrati, non maggiore dell 85%. Operazioni di svuotamento E consentito lo svuotamento del serbatoio dal GPL residuo in caso di dismissione, di verifica o di manutenzione del serbatoio stesso. L operazione deve essere effettuata da personale all uopo addestrato e provvisto di apposita attrezzatura che può essere costituita anche da un sistema di autocaricamento in dotazione all autocisterna. Obblighi degli utenti Gli utenti sono tenuti ad osservare le limitazioni imposte al contorno della zona di installazione del deposito di GPL ed a non alterarne le condizioni di sicurezza ai fini antincendio. Il GPL sarà a servizio della cucina e di caldaietta da installare all esterno di 28 kw per produzione acqua calda sanitaria.
5 3 Per il blocco servizi e negozi non si prevedono caldaie in quanto l acqua calda sanitaria sarà prodotta con scaldini elettrici ed impianto solare termico. Cucina
6 4 Applicazione del Decreto Ministeriale 12 aprile 1996 Nel caso specifico, in accordo con la norma, il locale cucina è ubicato al piano terra. Il locale cucina è inserito nella volumetria della struttura ed ha apparecchi per la cottura di cibi di potenzialità termica totale pari a c.ca 250 kw alimentati con gas GPL. Il locale cucina ha accesso sia dalla sala consumazione pasti a mezzo di filtro areato e porte tagliafuoco, sia dall esterno. Le pareti del locale confinanti con spazio scoperto, a cielo libero, superano in lunghezza il 15% del perimetro del locale, così come richiesto dalla normativa. Caratteristiche costruttive e comunicazioni Il locale possiede caratteristiche di resistenza al fuoco non inferire a R 120 per le strutture orizzontali e verticali portanti e REI 120 per le strutture di separazione da altri ambienti (vedasi grafici). La comunicazione tra il locale cucina e la sala consumazione pasti avviene a mezzo di filtro areato, le cui caratteristiche rispondono ai requisiti di cui al punto lettera b) e precisamente: - la superficie netta del filtro sarà superiore a 2 m 2 ; - la resistenza al fuoco delle strutture verticali ed orizzontali sarà superiore a REI 60 e le porte saranno entrambe REI 120 (tagliafuoco); a tal proposito si precisa che le porte tagliafuoco saranno del tipo normalmente aperte asservite ad un sistema automatico di rivelazione fumi da installare in cucina, rivelatori di fumo collegati al fermo elettromagnetico di cui saranno munite le porte in modo tale che in caso di incendio, le stesse possono chiudersi automaticamente. Ventilazione naturale per un utilizzo in sicurezza dell impianto, per evitare la formazione di pericolose sacche di gas. Il locale sarà dotato di aperture permanenti di aerazione (griglie nei grafici) da realizzarsi su parete esterna, attestante su spazio scoperto. La ventilazione naturale permanente totale sarà superiore al minimo richiesto dalla norma, che nel caso specifico sarebbe 2500 cm 2. Almeno i 2/3 di detta ventilazione naturale permanente sarà realizzata a filo pavimento. Dette aperture di aerazione permanente risulteranno protette con alette antipioggia e/o reticella metallica, tali da non ridurre la superficie netta di aerazione. All esterno del locale cucina, sulla tubazione principale di adduzione del gas, in posizione visibile, sicuramente raggiungibile e segnalata, deve essere installata una valvola manuale di intercettazione del gas con manovra a chiusura rapida per rotazione di 90 ed arresti di fine corsa nelle posizioni di tutto aperto e di tutto chiuso. Il locale cucina avrà almeno una uscita di emergenza, così come riportato nei grafici. La sala ristorante, invece, sarà dotata di almeno n. 4 uscite di emergenza atte a garantire un sicuro esodo degli occupanti, sia in termini di capacità di deflusso, sia in termini di lunghezza dei percorsi di esodo. Ogni uscita sarà di 2 moduli antincendio e perciò per ognuna potranno uscire in sicurezza n. 100 persone. Lo stesso dicasi per il blocco servizi, che sarà munito di uscite di emergenza atte a garantire un sicuro esodo degli occupanti, sia in termini di capacità di deflusso, sia in termini di lunghezza dei percorsi di esodo. Impianto elettrico L impianto elettrico deve essere realizzato in conformità alla Legge 186 del 1 marzo La rispondenza alle vigenti norme di sicurezza per gli impianti elettrici sarà attestata con la procedura prevista dal DM 37/08.
7 5 All esterno del locale, in posizione sicuramente raggiungibile e segnalata, sarà installato un pulsante elettrico generale di emergenza in custodia a rottura di vetro. L intera attività (cucina, sala ristorante, depositi, blocco servizi, negozi, ufficio, locali tecnici in blocco tecnologico, bagni disabili) sarà servita da illuminazione di emergenza e le uscite di sicurezza saranno opportunamente segnalate, così come riportato nei grafici. Mezzi di estinzione degli incendi Vedasi grafici. Segnaletica di sicurezza La segnaletica di sicurezza deve richiamare l attenzione sui divieti e sulle limitazioni imposti e segnalare la posizione della valvola esterna di intercettazione generale del gas e dell interruttore elettrico generale (sgancio di emergenza). Norme di esercizio Nel locale cucina è vietato depositare ed utilizzare sostanze infiammabili o tossiche. E vietato, inoltre, l utilizzo di fiamme libere.
8 6 Gruppo Elettrogeno 400 kva (320 kw) Applicazione del DM 13 luglio 2011 Ubicazione Il gruppo elettrogeno sarà installato in apposito locale nel blocco tecnologico, locale separato dagli altri a mezzo di pareti REI 120. L accesso al locale avverrà direttamente dall esterno da area a cielo libero, a mezzo di porta incombustibile. L area scelta per l installazione del gruppo è tale da garantire che a meno di 3 metri dallo stesso non ci siano depositi di sostanze combustibili e per un area di profondità non minore di 3 metri non ci siano materiali o vegetazione che possano costituire pericolo di incendio. Sarà assicurata, inoltre, la giusta ventilazione del locale, di altezza pari a metri 2,70. Sistema di alimentazione del motore Il motore Diesel del gruppo elettrogeno sarà alimentato da combustibile liquido (gasolio) stoccato nel serbatoio incorporato. Marcatura CE Il gruppo sarà munito di marcatura CE e di Dichiarazione di Conformità. Impianti elettrici Gli impianti elettrici devono essere eseguiti a regola d arte in osservanza della legge N. 186 del 01/03/68 e delle Norme del CEI. Tutti i circuiti devono far capo ad un interruttore generale di emergenza (fungo). Norme di esercizio E vietato l utilizzo di fiamme libere. E vietato depositare materiali o sostanze combustibili nei pressi del gruppo elettrogeno, e comunque a meno di 3 metri dallo stesso. Mezzi antincendio Sarà tenuto: - N. 1 estintore portatile da 6 kg a polvere per fuochi di classe almeno 21A, 113 B-C. Caiazzo, 7 ottobre 2013 I TECNICI ING. GIUSEPPE EDMONDO SANGIOVANNI ING. GIUSEPPE ACHEO
L AUTORIMESSA IN CONDOMINIO CON CAPACITA DI PARCAMENTO SINO A 9 AUTOVEICOLI IL RISPETTO DELLA NORMATIVA ANTINCENDIO
L AUTORIMESSA IN CONDOMINIO CON CAPACITA DI PARCAMENTO SINO A 9 AUTOVEICOLI IL RISPETTO DELLA NORMATIVA ANTINCENDIO Via Panfilo Tedeschi 1 67100 L'Aquila (AQ) Tel./Fax 086262641 www.zedprogetti.it NOTE
DettagliLA COMPARTIMENTAZIONE LE DISTANZE DI SICUREZZA
Ordine degli Ingegneri della provincia di Taranto Corso di specializzazione in prevenzione incendi ai sensi della Legge 818/1984 e del D.M. 25/3/1985 MODULO C Tecnologie dei materiali e delle strutture
DettagliLocale gruppo elettrogeno (Scheda)
LOCALE GRUPPO ELETTROGENO Sistema di alimentazione: TT, TN-S, IT Norme di riferimento: Norma CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e
DettagliRELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA
PREMESSA...3 DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO... 3 DESCRIZIONE DEL PROGETTO... 4 OPERE CIVILI...6 NORME DI RIFERIMENTO...7 NORME RELATIVE ALLA SICUREZZA ED ALLA PREVENZIONE INCENDI... 7 NORME RELATIVE
DettagliRELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA
PREMESSA... 3 DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO... 3 DESCRIZIONE DEL PROGETTO... 4 OPERE CIVILI... 6 NORME DI RIFERIMENTO... 8 NORME RELATIVE ALLA SICUREZZA ED ALLA PREVENZIONE INCENDI... 8 NORME RELATIVE
DettagliRELAZIONE ILLUSTRATIVA
Spett.le Comando dei VVF Corso Ivrea n. 133 11100 AOSTA RELAZIONE ILLUSTRATIVA OGGETTO: Richiesta di parere di conformità antincendio per centrale termica a servizio del palazzetto sportivo Sport Haus
DettagliR.S.P.P. Misure contro l incendio
R.S.P.P. Misure contro l incendio D. Lgs. 9 aprile 2008, n 81 D. Lgs. 81/08 - Allegato IV Misure contro l incendio Negli studi, seppure non esistano pericoli specifici di incendio: E vietato fumare Devono
DettagliREALIZZAZIONE DI CENTRO RESIDENZIALE DI CURE PALLIATIVE HOSPICE IN SPICCHIO 2 STRALCIO ESECUTIVO FUNZIONALE
INDICE 1) Premessa 2) Progetto edilizio 3) verifica norme antincendio 4) Attività 91 5) Mezzi ed impianti fissi di estinzione 6) Segnaletica di sicurezza 1 REALIZZAZIONE DI CENTRO RESIDENZIALE DI CURE
DettagliAlcune Norme Applicabili. Dott. Ing. Valter Melotti 1
Alcune Norme Applicabili Dott. Ing. Valter Melotti 1 1 Recipienti Portatili di G.P.L. Non è difficile riscontrare nei cantieri la presenza di recipienti portatili di gas. Questi tipicamente possono essere:
DettagliIMPRESA SICURA s.r.l.
REGISTRO DEI CONTROLLI E DELLA MANUTENZIONE ANTINCENDIO ai sensi del D.P.R. 151/2011 IMPRESA SICURA s.r.l. Via N. Bixio n. 6 47042 - Cesenatico (FC) Tel. 0547.675661 - Fax. 0547.678877 e-mail: info@impresasicurasrl.it
DettagliOBIETTIVI DI UN PIANO DELLE EMERGENZE E DI EVACUAZIONE
OBIETTIVI DI UN PIANO DELLE EMERGENZE E DI EVACUAZIONE MINIMIZZARE I DANNI ALLE PERSONE AGEVOLARE L ESODO DALLE STRUTTURE PREVENIRE O LIMITARE I DANNI AL PATRIMONIO, ALL ATTIVITA LAVORATIVA ED AGLI AMBIENTI
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO. Comune di Pisa
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO DOCUMENTO REDATTO AI SENSI DEL D. Lgs. 9 aprile 2008, n 81 D.M. 10 marzo 1998 D.P.R. 151 11 agosto 2011 Comune di Pisa Asilo Nido Marina di Pisa Il tecnico
DettagliOrdine degli Ingegneri della Provincia di Vicenza
Ordine degli Ingegneri della Provincia di Vicenza Corso di specializzazione in Prevenzione incendi (Legge 7 dicembre 1984, n. 818) Compartimentazione Distanze di sicurezza Ing. Silvano BARBERI Corpo Nazionale
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO DOCUMENTO REDATTO AI SENSI DEL D. Lgs. 9 aprile 2008, n 81 D.M. 10 marzo 1998 D.P.R. 151 11 agosto 2011 Comune di Pisa Ufficio Anagrafe Riglione Il tecnico
DettagliLA PREVENZIONE INCENDI NELLE ATTIVITA SCOLASTICHE
CONVEGNO SICUREZZA: QUALI EQUILIBRI tra SCUOLA ed ENTI LOCALI? LA PREVENZIONE INCENDI NELLE ATTIVITA SCOLASTICHE ASTI, 16 aprile 2012 Ing. Francesco ORRU Normativa Classificazione Scelta dell area Ubicazione
DettagliNorme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione arch. Antonio Esposito Comando Provinciale VV.F. Pisa
«Scienza e Tecnica della Prevenzione Incendi» A.A. 2013-2014 Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione arch. Antonio Esposito Comando Provinciale VV.F. Pisa DPR 151/2011 Regolamento
DettagliDecreto del Ministero dell interno
Decreto del Ministero dell interno Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la installazione di motori a combustione interna accoppiati a macchina generatrice elettrica o a macchina
DettagliIl progetto di prevenzione incendi nella GDO:
Dal progetto alla gestione Il progetto di prevenzione incendi nella GDO: elementi tecnici e aspetti procedurali alla luce della Nuova Regola Tecnica di Prevenzione incendi per i Centri Commerciali di Mario
DettagliMINISTERO DELL'INTERNO
MINISTERO DELL'INTERNO DECRETO 4 marzo 2014 Modifiche ed integrazioni all'allegato al decreto 14 maggio 2004, recante approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per l'installazione e l'esercizio
DettagliIl parere di conformità nella prevenzione incendi
92 2.2.5.1.1 Tipi di estintore Gli estintori di distinguono: in base all agente estinguente utilizzato in: polvere idrocarburi alogenati (halon) anidride carbonica (CO 2 ) schiuma acqua in base alle dimensioni
DettagliGUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO
GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO La presente guida mette in risalto solo alcuni punti salienti estrapolati dalla specifica norma UNI 9795 con l
DettagliRELAZIONE TECNICA DELL IMPIANTO TERMICO
RELAZIONE TECNICA DELL IMPIANTO TERMICO (Allegato alla dichiarazione di conformità o all attestazione di corretta esecuzione dell impianto a gas di cui al modello I allegato alla Delibera AEEG n 40/04)
DettagliDECRETO 22 ottobre 2007
DECRETO 22 ottobre 2007 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la installazione di motori a combustione interna accoppiati a macchina generatrice elettrica o a macchina operatrice
DettagliNuovo codice di prevenzione incendi. Capitolo S.9: Operatività antincendio
Nuovo codice di prevenzione incendi Capitolo S.9: Operatività antincendio Istituto Superiore Antincendi, Roma Cos è?? Perchè?? Cos è? E la strategia antincendio che ha come scopo rendere possibile l effettuazione
DettagliLe guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli
Le guide degli alberghi La prevenzione incendi Il registro dei controlli INTRODUZIONE L art. 5 del D.P.R. n. 37/98, disciplinando i principali adempimenti gestionali finalizzati a garantire il corretto
DettagliSICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO
SICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO Le vie di esodo costituiscono il primo problema da affrontare quando si progetta la sicurezza di un edificio. Infatti, la sicurezza delle persone
DettagliPREVENZIONE INCENDI norme e procedure
PREVENZIONE INCENDI norme e procedure dott. ing. Gioacchino Giomi COMANDANTE VIGILI DEL FUOCO ROMA 1 abitazione 2 fabbrica 3 albergo 4 albergo 5 CHE COSA E LA PREVENZIONE INCENDI è una funzione di preminente
DettagliÈ assolutamente vietato utilizzare apparecchiature elettriche non a norma. Evitare l uso di prese multiple. Non utilizzare apparecchiature
LAVORO ELETTRICO In Italia la norma CEI 11-48 del 1998 stabilisce le prescrizioni generali per l esercizio sicuro degli impianti elettrici e per l esecuzione dei lavori su od in prossimità di tali impianti.
DettagliInstallazione dei contatori a membrana per reti gas metano
Installazione dei contatori a membrana per reti gas metano Tutti i contatori per gas combustibile sono strumenti di misura di precisionee pertanto vanno movimentati con le dovute cautele, sia durante le
DettagliDatori di Lavoro LORO SEDI
Prot.n. 40765 Del 07/06/2016 Classif. IX/9 Ai Datori di Lavoro E, p.c. Al Magnifico Rettore Prof. Eugenio Gaudio LORO SEDI Oggetto: corretto utilizzo degli estintori portatili e delle porte antincendio
DettagliQuestionario Incendio. PARTE I Generalità. PARTE II Somme assicurate (in euro)
Questionario Incendio La Società si impegna a fare uso riservato di queste notizie ed informazioni. E importante rispondere in modo completo per consentire alla Società una valutazione corretta del rischio.
DettagliLa sicurezza antincendio negli uffici
G. Varisco C.T. ANIE AssoAscensori giovanni.varisco@kone.com Convegno La sicurezza antincendio negli uffici 13 marzo 2008 Istituto Superiore Antincendio Roma Le varie tipologie di ascensori previste dal
DettagliD.M. 27 / 07 / 2010 3.5 ascensori
3.5 ascensori se attraversano due compartimenti, vano corsa protetto EI come strutture (vale anche per le scale) H > 24 m almeno un ascensore antincendio 1 4.1 affollamento aree vendita dettaglio alimentari
DettagliDICHIARAZIONE DI CONFORMITA E RELAZIONE TECNICA ASSEVERATA, DI CONFORMITA ALLA NORMATIVA IN MATERIA DI SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA E RELAZIONE TECNICA ASSEVERATA, DI CONFORMITA ALLA NORMATIVA IN MATERIA DI SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Il sottoscritto.progettista delle opere suddette, nato
DettagliTIPOLOGIE IMPIANTISTICHE
TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE La scelta della tipologia impiantistica varia a seconda della destinazione d uso: EDILIZIA CIVILE: Classe Esempi 1 Locali per la residenza Alloggi ad uso privato 2 Locali per il
Dettagli1. INDIVIDUAZIONE DELLE ATTIVITA' SOGGETTE AI CONTROLLI DI PREVENZIONE INCENDI
1. INDIVIDUAZIONE DELLE ATTIVITA' SOGGETTE AI CONTROLLI DI PREVENZIONE INCENDI Con riferimento al DPR 151/2011 "Regolamento recante disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi, a norma
DettagliRISCHIO INCENDIO NEI CANTIERI
RISCHIO INCENDIO NEI CANTIERI Normalmente poco considerato nei cantieri. Tuttavia possono costituire fonte di innesco con conseguenze devastanti: - Uso fiamme libere per operazioni di impermeabilizzazioni
Dettagli2 Principali misure di protezione antincendio da adottare
Cancelleria comunale Via Municipio 13 6850 Mendrisio 058 688 31 10 cancelleria@mendrisio.ch mendrisio.ch C O STRUZIONI P R OVVISORI E L I N EE GUI D A DI PROTEZIONE ANTINCENDIO 1 Scopi e basi legali 1.1
DettagliNormativa UNI 11292 Locali destinati ad ospitare unità di pompaggio per impianti antincendio. Caratteristiche costruttive e funzionali
Normativa UNI 11292 Locali destinati ad ospitare unità di pompaggio per impianti antincendio. Caratteristiche costruttive e funzionali Definizione di norma tecnica Le norme sono documenti prodotti mediante
Dettagli* LINEE GUIDA PER ATTIVITÀ DI MERCATI RIONALI CON PRESENZA DI BANCARELLE MOBILI E/O FISSE E AUTOCARRI UTILIZZANTI E NON GAS DI PETROLIO LIQUEFATTO
* LINEE GUIDA PER ATTIVITÀ DI MERCATI RIONALI CON PRESENZA DI BANCARELLE MOBILI E/O FISSE E AUTOCARRI UTILIZZANTI E NON GAS DI PETROLIO LIQUEFATTO Pescantina, 15 Novembre 2013 Ing. Giuseppe Lomoro L ultimo
DettagliQT_EFC_03. I sistemi di Evacuazione Fumo e Calore nelle regole tecniche di Prevenzione Incendio QUADERNO TECNICO EFC_03
QT_EFC_03 I sistemi di Evacuazione Fumo e Calore nelle regole tecniche di Prevenzione Incendio QUADERNO TECNICO EFC_03 Il presente documento è stato realizzato dall ufficio tecnico Zenital, coordinato
DettagliIL MINISTRO DELL INTERNO di concerto con IL MINISTRO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE
Decreto del Ministero dell interno 14 maggio 2004 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per l installazione e l esercizio dei depositi di gas di petrolio liquefatto con capacità complessiva
DettagliI&Q STUDIO TECNICO ASSOCIATO COMUNE DI SEGRATE PROVINCIA DI MILANO
I&Q STUDIO TECNICO ASSOCIATO COMUNE DI SEGRATE PROVINCIA DI MILANO AL COMANDO PROVINCIALE DEI VV.F. DI MILANO Ufficio Prevenzione Incendi Relazione tecnica concernente l installazione di cucina per ristorante
DettagliMINISTERO DELL INTERNO
MINISTERO DELL INTERNO DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE DIREZIONE CENTRALE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA TECNICA AREA PREVENZIONE INCENDI (Chiarimento)
DettagliVANI ASCENSORI E MONTACARICHI
VANI ASCENSORI E MONTACARICHI 2015 ilario.mammone@ordineingegneripisa.it ing. ilario mammone 1 NORMATIVA DPR 1497 DEL 29/05/63 APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO PER ASCENSORI E MONTACARICHI D.M. 246 DEL 16/05/87
DettagliProgettazione: CONSORZIO RAETIA DEI BY PASSS
Committente: Progettazione: CONSORZIO RAETIA PROGETTO PRELIMINARE CALCOLI PRELIMINARI DELL IMPIANTO DI SOVRAPPRESSIONE DEI BY PASSS I N D I C E 1. OGGETTO 1 2. DESCRIZIONE DELL IMPIANTO 1 3. METODOLOGIA
DettagliRELAZIONE CALCOLO CARICO INCENDIO VERIFICA TABELLARE RESISTENZA AL FUOCO **** **** **** D.M. Interno 09 Marzo 2007 D.M. 16 Febbraio 2007 L.C.
RELAZIONE CALCOLO CARICO INCENDIO VERIFICA TABELLARE RESISTENZA AL FUOCO **** **** **** D.M. Interno 09 Marzo 2007 D.M. 16 Febbraio 2007 L.C. 15/02/2008 L.C. 28/03/2008 GENERALITA' COMPARTIMENTI La presente
DettagliANACI ROMA INCENDIO NEI CONDOMINI
INCENDIO NEI CONDOMINI FILMATO ANACI ROMA TRIANGOLO DEL FUOCO PRIMA DOMANDA... L incendio scoppia nei condomini moderni... o anche nei condomini antichi? L incendio non ha età! ANACI ROMA Dove può scoppiare
DettagliSezione I : Riferimenti inerenti alla documentazione Quadro A. Dichiarazione di conformità n Impianto gas rif. n data
Allegato a: Dichiarazione di Conformità (ai sensi della Legge 46/90) Attestato di corretta esecuzione impianto gas di cui al modello "B" (Del. N 40/04 dell'aeeg) Sezione I : Riferimenti inerenti alla documentazione
DettagliComportamento degli ascensori in caso di incendio. Ing. Paolo Tattoli
EN 81-73 Comportamento degli ascensori in caso di incendio Ing. Paolo Tattoli Premessa Questa norma si applica a tutti gli ascensori Deve esserci una chiara separazione tra il sistema di controllo dell
DettagliL incendio Incendio a bordo 1 La normativa nel campo marittimo cura, in particolar modo, tutto quanto può essere connesso con il sinistro marittimo più frequente: l incendio a bordo. Sono previsti, nella
DettagliAntincendio: resistenza e reazione al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi Verifiche e controlli del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco
Antincendio: resistenza e reazione al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi Verifiche e controlli del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco Torino 23.10.2013 SCIA antincendio: adempimenti e verifiche
DettagliSERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Istituto Comprensivo TALIERCIO Via Commercio, 1 Marina di Carrara SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE REGISTRO ANTINCENDIO CONTROLLI E MANUTENZIONE DI SISTEMI, DISPOSITIVI, ATTREZZATURE ED IMPIANTI ANTINCENDIO
DettagliUNIVERSITA DI MESSINA. REGISTRO ANTINCENDIO DPR n 37/98
UNIVERSITA DI MESSINA REGISTRO ANTINCENDIO DPR n 37/98 CONTROLLI E MANUTENZIONE DI SISTEMI, DISPOSITIVI, ATTREZZATURE ED IMPIANTI ANTINCENDIO Struttura: DATA del Responsabile della struttura PAGINE Totali.
DettagliNorme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita
Pag. 1 di 5 Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita Premessa Questa nota è indirizzata al personale, dipendente e/o associato, autorizzato
DettagliITER AUTORIZZATIVO E GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE MANIFESTAZIONI TEMPORANEE PICCOLO MANUALE PRATICO CONSULENTE: MAURO CANAL STUDIO SINTHESI
ITER AUTORIZZATIVO E GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE MANIFESTAZIONI TEMPORANEE PICCOLO MANUALE PRATICO CONSULENTE: MAURO CANAL STUDIO SINTHESI 1 Domanda Cumulativa ITER AUTORIZZATIVO La domanda di autorizzazione
Dettagliinstallati in attività disciplinate da specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi in base al sistema di classificazione europeo
DECRETO MINISTERIALE 15 marzo 2005 Requisiti di reazione al fuoco dei prodotti da costruzione installati in attività disciplinate da specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi in base al sistema
DettagliINFORMAZIONE E FORMAZIONE ANTINCENDIO DEL PERSONALE
Datore di Lavoro Unico Sicurezza Lavoro CONTROLLI E MANUTENZIONE DI SISTEMI, DISPOSITIVI, ATTREZZATURE ED IMPIANTI ANTINCENDIO INFORMAZIONE E FORMAZIONE ANTINCENDIO DEL PERSONALE Registro antincendio scuola
DettagliRELAZIONE TECNICA INQUADRAMENTO GENERALE
Permesso di costruire Centro-Video-Gioco-Sport FABBRICATO: COMMERCIALE-DIREZIONALE RELAZIONE TECNICA INQUADRAMENTO GENERALE Il fabbricato oggetto dell attuale presentazione per il rilascio del permesso
DettagliPiano formativo AVT/129/11II Formare per crescere finanziato da. Presentazione. Avviso 5/2011 II scadenza
Piano formativo AVT/129/11II Formare per crescere finanziato da Presentazione Avviso 5/2011 II scadenza Corso di formazione per ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE
DettagliNorma 7129:2008. Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione. Ing. Giacomo Bortolan A.I.M. Servizi a Rete S.p.A.
Norma 7129:2008 Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione Ing. Giacomo Bortolan A.I.M. Servizi a Rete S.p.A. UNI 7129-2 ed. 2008 Seconda parte: Installazione apparecchi
DettagliCircolare n. 47 data, 15.10.2015. E, p.c. R.L.S.
ISTITUTO COMPRENSIVO Sede Centrale Via Don Minzoni, n 1 tel segret 099 5635481 tel presid 099 5619721, Fax n 099 5669005 wwwistitutocomprensivopignatelligovit Distretto n054 - Cod Mecc TAIC85900X - CF
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.)
All. 5 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) APPALTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA AD ALUNNI DISABILI NELLA SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1 E 2 GRADO SERVIZIO
DettagliSicurezza prevenzione incendi nei cantieri edili.
Sicurezza prevenzione incendi nei cantieri edili. Il rischio incendio nei cantieri temporanei e mobili, generati dal fuoco sono normalmente poco considerati. Di fatto è possibile affermare che in quest
DettagliSommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4
Relazione di calcolo illuminotecnico Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 PREMESSA Oggetto del seguente lavoro è il calcolo illuminotecnico da effettuarsi nel
DettagliPiccoli serbatoi installati ognuno in una bacinella di contenimento (Materiale delle bacinelle di contenimento: acciaio o materia plastica)
KVU CCE CCA SCHEDA PER LA VERIFICA DELLE INSTALLAZIONI DI DEPOSITO COSTRUITE A NUOVO SETTEMBRE 2009 Interpretazione Alfine di assicurarsi che gli impianti per il deposito di liquidi nocivi per le acque
DettagliBREVE APPROFONDIMENTO SULLE PRINCIPALI MISURE DI SICUREZZA
BREVE APPROFONDIMENTO SULLE PRINCIPALI MISURE DI SICUREZZA MISURE DI SICUREZZA PASSIVA: Resistenza al fuoco delle strutture e delle porte Compartimentazione Comportamento al fuoco dei materiali MISURE
DettagliLA SICUREZZA ANTINCENDIO LA SICUREZZA ANTINCENDIO NEGLI OSPEDALI
LA SICUREZZA ANTINCENDIO LA SICUREZZA ANTINCENDIO NEGLI OSPEDALI dott. ing. Emilio Milano pagina 1 COS E LA PREVENZIONE INCENDI Decreto Legislativo 8 marzo 2006, n. 139 - Capo III - Art. 13 (S.O.G.U. Serie
DettagliImpianti e dispositivi di protezione antincendio. Impianti industriali 2-2012 1
Impianti industriali 2-2012 1 RIFERIMENTI NORMATIVI D.M.10/03/98 Criteri generali di sicurezza e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro D.M.04/04/98 Elenco attività normate (soggette a CPI)
DettagliPROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI AI SENSI DELL ART. 29 D.Lgs. N 81
PROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI AI SENSI DELL ART. 29 D.Lgs. N 81 Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Indicazioni per la stesura del documento standardizzato
DettagliIL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE
Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.
DettagliRecenti disposizioni del Dipartimento dei Vigili del Fuoco in merito alla possibilità di
Commento l Antincendio. Nuove prospettive sull impiego di particolari tipologie di serramenti Le ultime indicazioni dei VVF sulle uscite di emergenza con tornelli o scorrevoli Recenti disposizioni del
DettagliAL SIG. SINDACO DEL COMUNE DI CERCENASCO. OGGETTO: Dichiarazione di inizio attività di acconciatore - estetista - centro di abbronzatura.
Compilare in triplice copia AL SIG. SINDACO DEL COMUNE DI CERCENASCO OGGETTO: Dichiarazione di inizio attività di acconciatore - estetista - centro di abbronzatura. Il sottoscritto nato a (Prov. di ) il
DettagliC. Scale e ascensori
Q Ed. Ipsoa - Francis Lefebvre PREVENZIONE INCENDI 167 C. Scale e ascensori Scale Il numero e la larghezza delle scale a servizio di particolari attività (ad esempio alberghi o locali di pubblico spettacolo)
DettagliRELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA
SOMMINISTRAZIONE TEMPORANEA DI ALIMENTI E BEVANDE - allestimenti temporanei - CAPES10C.rtf - (06/2012) RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA TIPO DI MANIFESTAZIONE ED UBICAZIONE Descrizione sommaria: Gli spazi
DettagliDECRETO MINISTERIALE 12 aprile 1996
DECRETO MINISTERIALE 12 aprile 1996 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi
DettagliAllegato 07 - Norme prevenzione incendi
Allegato 07 - Norme prevenzione incendi Estratto dal: Decreto Ministeriale del 10 marzo 1998 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro. 3.1. DEFINIZIONI
Dettagli1Regola tecnica di prevenzione incendi per locali destinati ad uffici
Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile DECRETO MINISTERO DELL INTERNO 22 FEBBRAIO 2006 (G. U. n. 51 del 2 marzo 2006) Approvazione della regola tecnica di prevenzione
DettagliFASCICOLO n 1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI E TECNOLOGICI GENERALI VERIFICA ASL AI SENSI DEL D.P.R. 14/01/97 E DELLA D.G.R. N.7/5724 DEL 27/07/01
FASCICOLO n 1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI E TECNOLOGICI GENERALI VERIFICA ASL AI SENSI DEL D.P.R. 14/01/97 E DELLA D.G.R. N.7/5724 DEL 27/07/01 STRUTTURE DI RICOVERO E CURA, ODONTOIATRICHE MONOSPECIALISTICHE,
DettagliIl sistema dei controlli VV.F. Il D.M. 22 gennaio 2008, n. 37
Il sistema dei controlli VV.F. Il D.M. 22 gennaio 2008, n. 37 1 D. M. 22/01/2008 n.37 Ministero dello Sviluppo Economico - Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11- quaterdecies, comma 13,
DettagliRelazione di calcolo
Relazione di calcolo Software EC750 - Aperture e scarichi EDIFICIO INDIRIZZO INTERVENTO Villetta singola via Roma, 25-28021 Borgomanero (NO) Sostituzione generatore COMMITTENTE Alberto Rossi INDIRIZZO
DettagliAGRICOLTURA SICURA CHECK-LIST DI BASE
AGRICOLTURA SICURA CHECK-LIST DI BASE PER LAVALUTAZIONE DEI RISCHI E LA VERIFICA DEL RISPETTO DEI PRINCIPALI OBBLIGHI DOCUMENTALI E DI ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA LA CHECK LIST È UNA GUIDA PER FACILITARE
DettagliIgiene alimentare e sicurezza sul lavoro: il rispetto delle regole nelle manifestazioni temporanee
Igiene alimentare e sicurezza sul lavoro: il rispetto delle regole nelle manifestazioni temporanee Convegno UNPLI MARCHE Ostra, 28 Febbraio 2015 Cerchiamo di rispondere a due domande: Cosa devono fare
DettagliD.Lgs. 9 aprile 2008, n. n. 81
D.Lgs. 9 aprile 2008, n. n. 81 81 La prevenzione incendi Disposizioni generali Restano inalterate, rispetto al D.Lgs. 626/94, le disposizioni sulla prevenzioni incendi La prevenzione incendi è la funzione
DettagliEdifici e locali destinati ad uffici. Ing. Stefano Perri Funzionario Comando Regionale Vigili del Fuoco Aosta s.perri@regione.vda.
Edifici e locali destinati ad uffici Ing. Stefano Perri Funzionario Comando Regionale Vigili del Fuoco Aosta s.perri@regione.vda.it DPR 151/2011 N Attività Categoria A B C 71 Aziende ed uffici con oltre
DettagliArt. 3 Determinazione della capienza delle palestre
g) limite di compensabilità: limitazione posta alla compensabilità di superfici, calcolata sulla base del rapporto tra l ambiente più grande e l ambiente più piccolo; h) frazionabilità degli spogliatoi:
DettagliIstituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro
Istituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro Dipartimento Territoriale di BRESCIA Via San Francesco d Assisi, 11 25122 BRESCIA Competenze ed Obblighi degli Organismi Notificati, dei
DettagliProt. n 10493 Roma, 14 dicembre 2004 -AL SIG. DIRETTORE CENTRALE PER L EMERGENZA E IL SOCCORSO TECNICO SEDE
Prot. n 10493 Roma, 14 dicembre 2004 LETTERA CIRCOLARE -AL SIG. VICE CAPO DIPARTIMENTO VICARIO -AL SIG. DIRETTORE CENTRALE PER L EMERGENZA E IL SOCCORSO TECNICO -AL SIG. DIRETTORE CENTRALE PER LA FORMAZIONE
DettagliDELL'ATTO DI NOTORIETA'
via iscritto in data incaricato dal Sig, in qualità di REDIGE LA SEGUENTE PERIZIA DI ASSEVERAMENTO SULL IMPIANTO ELETTRICO 1 via iscritto al della provincia di al N in data incaricato dal Sig, in qualità
DettagliPROGETTO PRELIMINARE PER L ADEGUAMENTO ALLE NORME DI SICUREZZA ANTINCENDIO DI EDIFICIO COMUNALE ADIBITO AD ASILO NIDO
STUDIO TECNICO ING. MERIZZI PAOLO PROGETTAZIONI E CONSULENZE IN MATERIA TERMOTECNICA E ANTINCENDIO Via Roncari, 39a 21023 BESOZZO (VA) Tel. - Fax 0332/970477 - e-mail: pmerizzi@gmail.com PROGETTO PRELIMINARE
DettagliCORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO COMANDO PROVINCIALE LUCCA
CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO COMANDO PROVINCIALE LUCCA 1 IL RISCHIO INCENDIO NEL SETTORE CARTARIO Gilberto Giunti, Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Lucca 2 IL RISCHIO INCENDIO Che cos è
DettagliIMPIANTI DI PROTEZIONE ATTIVA IMPIANTI DI ESTINZIONE INCENDI
IMPIANTI DI PROTEZIONE ATTIVA IMPIANTI DI ESTINZIONE INCENDI IMPIANTI DI PROTEZIONE ATTIVA IMPIANTI DI ESTINZIONE INCENDI NORMATIVA DI RIFERIMENTO: DM 20-12-2012 (GU n.3 del 4-1-2013) Regola tecnica di
DettagliVisto il decreto legislativo 25 febbraio 2000, n. 93, recante attuazione della direttiva 97/23/CE in materia di attrezzature a pressione;
IMPORTANTE: questo testo non ha alcun carattere di ufficialità e viene fornito al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge modificate in corsivo sottolineato rosso sono riportate
DettagliIMPIANTI ELETTRICI DI CANTIERE IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI
IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI Tutte le masse, le masse estranee e i dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche devono essere collegati ad un unico impianto di messa a terra, ovvero
DettagliArticolo di Legge violato - tabella comparata -
_D. Lgs. 81 del 09.04.2008_ss. Mm.ii: PRINCIPALI SANZIONI Articolo di Legge violato - tabella comparata - (obblighi dei datori di lavoro, dei dirigenti e dei preposti) Omessa manutenzione e ripristino
DettagliRichiesta idoneità sede didattica temporanea
ACCREDITAMENTO DEGLI ORGANISMI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE Richiesta idoneità sede didattica temporanea Allegato 4 al Dispositivo per l Accreditamento degli Organismi di Formazione Professionale REGIONE
DettagliIl dm 7 agosto 2012 e la gestione delle modifiche del rischio incendio nelle attività soggette al DPR 151/11.
FORUM di PREVENZIONE INCENDI Il dm 7 agosto 2012 e la gestione delle modifiche del rischio incendio nelle attività soggette al DPR 151/11. Francesco Notaro Nucleo Investigativo Antincendi Milano 27 Settembre
DettagliAL SIG. SINDACO DEL COMUNE DI. SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA (ad efficacia immediata) Acconciatore - Estetista - Centro di abbronzatura
AL SIG. SINDACO DEL COMUNE DI OGGETTO: SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA (ad efficacia immediata) Acconciatore - Estetista - Centro di abbronzatura Il sottoscritto nato a (Prov. di ) il cittadinanza
DettagliCONTENITORI DISTRIBUTORI RIMOVIBILI NORMATIVA DI PREVENZIONE INCENDI
CONTENITORI DISTRIBUTORI RIMOVIBILI NORMATIVA DI PREVENZIONE INCENDI DM 19 marzo 1990 Norme per il rifornimento di carburanti, a mezzo di contenitori distributori mobili, per macchine in uso presso aziende
DettagliUNI 10683. ed. Ottobre 2012
UNI 10683 ed. Ottobre 2012 Generatori di calore alimentati a legna o altri biocombustibili solidi Potenza termica nom< 35 kw VERIFICA INSTALLAZIONE CONTROLLO (NEW) MANUTENZIONE (NEW) APPARECCHI Categorie
Dettagli