VILLA FIGOLI DES GENEYS PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE TECNICA SUPERAMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE 5 AGOSTO 2014

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3 INDICE - PREMESSA - TIPOLOGIA DELL INTERVENTO - RIFERIMENTI NORMATIVI - CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE 1) CRITERI DI PROGETTAZIONE PER L ACCESSIBILITA D.M. 14 giugno 1989 n. 236 art.4 2) CRITERI DI PROGETTAZIONE PER LA VISITABILITA D.M. 14 giugno 1989 n.236 art. 5 3) CRITERI DI PROGETTAZIONE PER LA ADATTABILITA D.M. 14 giugno 1989 n.236 art. 6 PREMESSA. L intervento riguarda il restauro conservativo, consolidamento statico ed adeguamento funzionale rivolto all istruzione e formazione del Parco e della Villa Figoli Des Genes- Lotto 2- Arenzano- Genova. TIPOLOGIA DELL INTERVENTO. Il progetto prevede: - L edifico è composto da un fabbricato planimetricamente diviso in un fabbricato storico e un fabbricato nuovo con una superficie di circa mq e con una distribuzione verticale su quattro livelli fuori terra: piano terra, piano primo, piano secondo e piano terzo. - Le attività sono così distribuite: Piano terra: scuola di cucina Piano primo: scuola di cucina Piano secondo : locali di servizio scuola di cucina e albergo Piano terzo: locali di servizio scuola di cucina e albergo.

4 - Dall accesso carrabile dalla pubblica via saranno previsti posti auto in aderenza ai percorsi pedonali e nelle vicinanze dell accesso dell edifico. - L accesso all edifico sarà previsto al piano terra del fabbricato storico. Da questo livello un ascensore collega il piano primo e percorrendo quest ultimo livello si raggiunge un altro ascensore che collega i piani primo secondo terzo. - Tutti i locali funzionali alle due attività, scuola di cucina e albergo, compreso i servizi igienici presenti ad ogni livello, sono raggiungibili anche da persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale e sono fruibili in condizioni di adeguata sicurezza ed autonomia. - L attività albergo avrà una stanza accessibile al pano secondo e al piano terzo. Tali stanze avranno arredi, percorsi e spazi di manovra che consentano l uso agevole anche da parte di persone su sedia a ruote. Nelle vicinanze delle due stanze sarà previsto un servizio igienico accessibile. - Sarà predisposta una adeguata segnaletica che indichi le attività principali ed i percorsi necessari per raggiungerla. In generale ogni situazione di pericolo sarà resa immediatamente avvertibile. - Sarà prevista un adeguata distribuzione degli ambienti e specifici accorgimenti tecnici per contenere i rischi di incendio anche nei confronti di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale. A tal fine sarò prevista la suddivisione dell insieme edilizio in compartimenti antincendio e l individuazione ad ogni livello di luoghi sicuri statici opportunamente distribuiti ed in numero adeguato, facilmente raggiungibili in modo autonomo da parte delle persone disabili, ove attendere i soccorsi. RIFERIMENTI NORMATIVI. a) Legge 9 gennaio 1989 n 13 : disposizione in materia di barriere architettoniche per favorire il superamento e l eliminazione delle stesse negli edifici privati b) Decreto Ministeriale 14 giugno 1989 n 236 : prescrizioni tecniche necessarie a garantire l accessibilità, l adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata,l ai fini del superamento e l eliminazione delle barriere architettoniche. c) Circolare 22 giugno 1989 n 1669/U.L. : Circolare esplicativa della legge 9 gennaio 1989 n 13.

5 d) Legge regione Liguria 5 maggio 1992 n 11: modificazione alla legge regionale n 15/89 recante: abbattimento delle barriere architettoniche e localizzative. e) DPR 24 luglio 1996, n 503: regolamento recante norme per l eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici. CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE Il progetto è basato su criteri volti a consentire la fruibilità degli spazi anche da parte di persone portatrici di handicap motori, garantendo sia l accessibilità degli spazi esterni di pertinenza e delle parti comuni, sia volgendo attenzione agli aspetti riguardanti la deambulazione all interno dell edificio. Per quanto riguarda la destinazione Scuola di cucina il titolo 5 del DPR 503/1996 all art. 23 Edifici scolastici detta : - Le strutture interne devono avere le caratteristiche di cui agli art. 7 ( scale e rampe ), 15 ( unità ambientali e loro componenti ) e 17( segnaletica ), le strutture esterne quelle di cui all art. 10 ( parcheggi ) Ai suddetti articoli si fa riferimento alle norme del DM 236/1989 di seguito enunciato. Per quanto riguarda la destinazione Albergo il titolo 3.4 del D.M. 236/1989 detta: - Nelle unità immobiliari sedi di attività ricettive il requisito della visitabilità si intende soddisfatto se tutte le parti e servizi comuni ed un numero di stanze e di zone all aperto destinate al soggiorno temporaneo determinato in base alle disposizioni di cui all art. 5, di seguito enunciato, sono accessibili Secondo quanto prescritto nel D.M. 14 giugno 1989 n.236 art.3: 1) comma 3.2, l accessibilità deve essere garantita per quanto riguarda: 1.1 gli spazi esterni 1.2 le parti comuni 1.1) comma 3.3, devono inoltre essere accessibili: gli ambienti destinati ad attività sociali, come quelle scolastiche ( scuola di cucina ), sanitarie, assistenziali, culturali, sportive. 2) comma 3.4 c), la visitabilità deve essere garantita per quanto riguarda: 2.1 Nelle unità immobiliari sedi di attività ricettive ( albergo ) il requisito della visitabilità si intende soddisfatto se tutte le parti e servizi comuni ed un numero di stanze e di zone all aperto sono accessibili. 3) comma 3.5 la adattabilità deve essere garantita per quanto riguarda quelle parti per le quali non sia già richiesta l accessibilità e/o la visitabilità

6 Le soluzioni adottate sono illustrate negli elaborati grafici del progetto: - Planimetria generale - Pianta Piano terra - Pianta Piano primo - Pianta Piano secondo - Pianta Piano terzo 1) CRITERI DI PROGETTAZIONE PER L ACCESSIBILITA D.M. 14 giugno 1989 n. 236 art Gli spazi esterni - Percorsi ( riferimento normativo 4.2.1, 8.2.1) Negli spazi esterni e sino all accesso dell edificio è previsto un percorso con caratteristiche tali da consentire la mobilità delle persone con ridotte o impedite capacità motorie, e che assicura loro la utilizzabilità diretta delle attrezzature dei parcheggi. La pendenza longitudinale non sarà superiore al 5% e con percorrenza inferiore a 15 mt. Per il soddisfacimento di tale indicazione verranno in fase di realizzazione dell opera rispettate le specifiche contenute nell art Pavimentazione ( riferimento normativo 4.2.2, 8.2.2) La pavimentazione del percorso pedonale sarà antisdrucciolevole. Eventuali differenze di livello tra gli elementi costituenti la pavimentazione saranno contenute in maniera tale da non costituire ostacolo al transito di una persona su sedia a ruote - Segnaletica ( riferimento normativo 4.3) Negli ambienti aperti al pubblico sarà predisposta una adeguata segnaletica che indichi le attività principali ivi svolte ed i percorsi necessari per raggiungerle. In generale, ogni situazione di pericolo sarà resa immediatamente avvertibile. 1.2 Le parti comuni - Porte ( riferimento normativo 4.1.1, 8.1.1) Le porte di accesso saranno facilmente manovrabili. Il vano della porta e gli spazi antistanti e retrostanti saranno complanari. La luce netta della porta di accesso sarà di almeno 80 cm. La luce netta delle altre porte sarà almeno di 75 cm. Le porte vetrate saranno facilmente individuabili mediante l apposizione di opportuni segnali.

7 - Pavimenti ( riferimento normativo 4.1.2, 8.1.2) I pavimenti saranno orizzontali e complanari tra loro e non sdrucciolevoli. I percorsi saranno chiaramente individuati. Qualora i pavimenti presentino un dislivello, questo non dovrà superare i 2,5 cm. - Percorsi orizzontali ( riferimento normativo 4.1.9, 8.1.9) Corridoi e passaggi avranno un andamento quanto più possibile continuo, la larghezza sarà non meno di cm. 100 e avranno allargamenti atti a consentire l inversione di marcia da parte di persona su sedia a ruote. - Scale ( riferimento normativo , ) La scala risponde ai requisiti indicati dalla norma, in particolare le rampe hanno una larghezza minima di ml.1,20 con pendenza limitata e costante per l intero sviluppo della scala; i gradini inoltre presentano un corretto rapporto tra alzata e pedata ( la somma tra il doppio dell alzata e la pedata sarà compresa tra 62/64 cm. ) Il parapetto avrà un altezza minima di 1,00 m. - Ascensore ( riferimento normativo , ) Gli ascensori avranno le seguenti caratteristiche: cabina di dimensioni minime di 1.40 mt. di profondità e 1,10 mt. di larghezza; porta con luce netta minima di 0.80 mt. posta sul lato corto; piattaforma minima di distribuzione anteriormente alla porta della cabina di mt. 1.50x1.50 Le porte di cabina e di piano saranno del tipo a scorrimento automatico gli ambienti destinati ad attività sociali, come quelle scolastiche ( scuola di cucina ), sanitarie, assistenziali, culturali, sportive. - Porte ( riferimento normativo 4.1.1, 8.1.1) Le porte di accesso saranno facilmente manovrabili. Il vano della porta e gli spazi antistanti e retrostanti saranno complanari. La luce netta della porta di accesso sarà di almeno 80 cm. La luce netta delle altre porte sarà almeno di 75 cm. Le porte vetrate saranno facilmente individuabili mediante l apposizione di opportuni segnali. - Pavimenti ( riferimento normativo 4.1.2, 8.1.2) I pavimenti saranno orizzontali e complanari tra loro e non sdrucciolevoli. I percorsi saranno chiaramente individuati. Qualora i pavimenti presentino un dislivello, questo non dovrà superare i 2,5 cm.

8 - Percorsi orizzontali ( riferimento normativo 4.1.9, 8.1.9) Corridoi e passaggi avranno un andamento quanto più possibile continuo, la larghezza sarà non meno di cm. 100 e avranno allargamenti atti a consentire l inversione di marcia da parte di persona su sedia a ruote. - Scale ( riferimento normativo , ) La scala risponde ai requisiti indicati dalla norma, in particolare le rampe hanno una larghezza minima di ml.1,20 con pendenza limitata e costante per l intero sviluppo della scala; i gradini inoltre presentano un corretto rapporto tra alzata e pedata ( la somma tra il doppio dell alzata e la pedata sarà compresa tra 62/64 cm. ) Il parapetto avrà un altezza minima di 1,00 m. - Ascensore ( riferimento normativo , ) Gli ascensori avranno le seguenti caratteristiche: cabina di dimensioni minime di 1.40 mt. di profondità e 1,10 mt. di larghezza; porta con luce netta minima di 0.80 mt. posta sul lato corto; piattaforma minima di distribuzione anteriormente alla porta della cabina di mt. 1.50x1.50 con rotazione di 360 Le porte di cabina e di piano saranno del tipo a scorrimento automatico. - Servizi igienici ( riferimento normativo 4.1.6, 8.1.6) Nel servizio igienico saranno garantite le manovre di una sedia a ruote necessarie per l utilizzazione degli apparecchi sanitari. Sarà garantito in particolare: - lo spazio necessario per l accostamento laterale della sedia a ruote alla tazza - lo spazio necessario per l accostamento frontale della sedia a ruote al lavabo, che sarà del tipo a mensola - la dotazione di opportuni corrimano e di un campanello di emergenza posto in prossimità della tazza. - Percorsi orizzontali ( riferimento normativo 4.1.9, 8.1.9) Corridoi e passaggi avranno un andamento quanto più possibile continuo, la larghezza sarà non meno di cm. 100 e avranno allargamenti atti a consentire l inversione di marcia da parte di persona su sedia a ruote. - Terminali degli impianti ( riferimento normativo 4.1.5, 8.1.5) Tutti i terminali degli impianti permetteranno un uso agevole anche da parte della persona su sedia a ruote.

9 2) CRITERI DI PROGETTAZIONE PER LA VISITABILITA D.M. 14 giugno 1989 n.236 art Nelle unità immobiliari sedi di attività ricettive il requisito della visitabilità si intende soddisfatto se tutte le parti e servizi comuni ed un numero di stanze e di zone all aperto - Porte ( riferimento normativo 4.1.1, 8.1.1) Le porte di accesso saranno facilmente manovrabili. Il vano della porta e gli spazi antistanti e retrostanti saranno complanari. La luce netta della porta di accesso sarà di almeno 80 cm. La luce netta delle altre porte sarà almeno di 75 cm. Le porte vetrate saranno facilmente individuabili mediante l apposizione di opportuni segnali. - Pavimenti ( riferimento normativo 4.1.2, 8.1.2) I pavimenti saranno orizzontali e complanari tra loro e non sdrucciolevoli. I percorsi saranno chiaramente individuati. Qualora i pavimenti presentino un dislivello, questo non dovrà superare i 2,5 cm. - Percorsi orizzontali ( riferimento normativo 4.1.9, 8.1.9) Corridoi e passaggi avranno un andamento quanto più possibile continuo, la larghezza sarà non meno di cm. 100 e avranno allargamenti atti a consentire l inversione di marcia da parte di persona su sedia a ruote. - Scale ( riferimento normativo , ) La scala risponde ai requisiti indicati dalla norma, in particolare le rampe hanno una larghezza minima di ml.1,20 con pendenza limitata e costante per l intero sviluppo della scala; i gradini inoltre presentano un corretto rapporto tra alzata e pedata ( la somma tra il doppio dell alzata e la pedata sarà compresa tra 62/64 cm. ) Il parapetto avrà un altezza minima di 1,00 m. - Ascensore ( riferimento normativo , ) Gli ascensori avranno le seguenti caratteristiche: cabina di dimensioni minime di 1.40 mt. di profondità e 1,10 mt. di larghezza; porta con luce netta minima di 0.80 mt. posta sul lato corto; piattaforma minima di distribuzione anteriormente alla porta della cabina di mt. 1.50x1.50 con rotazione di 360 Le porte di cabina e di piano saranno del tipo a scorrimento automatico. - Servizi igienici ( riferimento normativo 4.1.6, 8.1.6) Nel servizio igienico saranno garantite le manovre di una sedia a ruote necessarie per l utilizzazione degli apparecchi sanitari.

10 Sarà garantito in particolare: - lo spazio necessario per l accostamento laterale della sedia a ruote alla tazza - lo spazio necessario per l accostamento frontale della sedia a ruote al lavabo, che sarà del tipo a mensola - la dotazione di opportuni corrimano e di un campanello di emergenza posto in prossimità della tazza. Percorsi orizzontali ( riferimento normativo 4.1.9, 8.1.9) 3) CRITERI DI PROGETTAZIONE PER LA ADATTABILITA D.M. 14 giugno 1989 n.236 art. 6 - Le parti dell edifico che attualmente non sono funzionali alle due attività, scuola di cucina e albergo, potranno essere resi idonei, a costi contenuti, alle necessità delle persone con ridotta o impedita capacità motoria tramite l esecuzione differita nel tempo di lavori che non modificano né la struttura portante, né la rete degli impianti comuni.

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