Elementi di immunologia

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Elementi di immunologia"

Transcript

1 Elementi di immunologia La guarigione è una questione di tempo, tuttavia è a volte anche una questione di fatalità Ippocrate, a.c. Complesso.. Naturalmente il sistema immunitario è complesso. Se fosse stato semplice, qualunque microrganismo sarebbe in grado di sopraffarlo Anonimo

2 Microbiota normale Normalmente colonizzati da microrganismi: cute, cavità orale, tratto respiratorio, tratto gastrointestinale, sistema genitourinario. Colonizzati solo in uno stato di malattia: organi, tessuti interni, sangue, sistema linfatico N batteri in un uomo adulto: circa 10 13

3

4 Difese innate dell ospite Barriere fisiche: cute, membrane mucose, muco, ciglia delle vie respiratorie acidità dello stomaco etc. Barriere chimiche Lisozima: sangue, sudore, lacrime, saliva, secrezioni nasali ed altri fluidi corporei Lattoperossidasi: saliva, latte b-lisina: peptide basico rilasciato dalle piastrine efficace contro i gram+ Barriere microbiche

5 Sistema immunitario di barriera

6 La risposta infiammatoria Risposta aspecifica costituita da una sequela di eventi che circoscrive, ed in genere elimina, qualsiasi microrganismo che possa penetrare attraverso il sito di lesione

7 Origine delle cellule ematiche

8 Origine delle principali cellule coinvolte nella risposta immunitaria immunità specifica linfonodi e milza tessuti e linfonodi

9 Fagociti Si muovono con movimenti ameboidi Contengono granuli rivestiti di membrana denominati lisosomi Monocita (precursore dei macrofagi) Neutrofilo o leucocita polimorfonucleato (PMN)

10 Fagociti Leucociti PMN: presenti nel flusso sanguigno e nel midollo osseo, possono migrare nei tessuti durante la fase acuta di un infezione. Sono attratti chemiotatticamente dai batteri e dai loro componenti cellulari Monociti: precursore in circolo dei macrofagi Macrofagi: localizzati sulla superficie dei tessuti; capaci sia di fagocitare e distruggere patogeni e antigeni, sia di cooperare con i linfociti nell indurre un immunità specifica. Infatti, i macrofagi presentano gli antigeni proteici alle cellule T (primo stadio dell attivazione di una risposta immunitaria specifica).

11 Eventi che si verificano nella fagocitosi di una cellule batterica

12 Eventi che si verificano nella fagocitosi di una cellule batterica

13 Meccanismi in grado di contrastare l attività dei fagociti Staphilococcus aureus produce CAROTENOIDI che neutralizzano i radicali dell ossigeno. Mycobacterium tubercolosis utilizza i GLICOLIPIDI di parete per rimuovere le specie reattive dell ossigeno. In questo modo riesce a crescere nei fagociti. S. aureus, Strptococcus pyogenes producono LEUCOCIDINE che distruggono i leucociti (formazione di pus) Streptococcus pneumonie che presentano la CAPSULA non sono fagocitati S. pyogenes produce la PROTEINA M che altera le proprietà di superficie della cellula inibendone la fagocitosi OPSONIZZAZIONE: produzione di anticorpi anticapsula ed altre molecole di superficie della cellula che contrastano i meccanismi antifagocitari dei batteri

14 Schema generale della risposta immunitaria recettori specifici delle cellule T (TCR) T-citotossiche (T C ) Attaccano direttamente e distruggono le cellule che presentano l antigene. T-helper (T H ) 1. producono citochine in grado di attivare altre cellule capaci di distruggere le cellule che presentano l antigene 2. interagiscono con i linfociti B e li stimolano a produrre anticorpi (immunoglobuline)

15 Risposta immunitaria specifica Immunità cellulo-mediata: determina l uccisione della cellula sulla quale riconosce antigeni derivati da un patogeno (es. una cellula infettata da un virus) Immunità anticorpo-mediata (immunità umorale): è diretta contro patogeni liberi nel sangue e nella linfa, come batteri o virus, o loro prodotti solubili (tossine batteriche).

16 La risposta immunitaria specifica ha tre caratteristiche: 1. specificità

17 La risposta immunitaria specifica ha tre caratteristiche: 2. memoria

18 La risposta immunitaria specifica ha tre caratteristiche: 3. tolleranza

19 Antigeni e immunogeni Gli antigeni sono in grado di interagire sia con gli anticorpi che con i recettori specifici delle cellule T Gli immunogeni sono sostanze in grado di indurre una risposta immunitaria La maggior parte degli antigeni sono anche immunogeni

20 Caratteristiche intrinseche degli immunogeni: 1. grandezza 2. complessità 3. forma 1. Il peso molecolare deve essere almeno 10kDa. APTENI: zuccheri, aminoacidi, piccole molecole organiche. Sono in grado di combinarsi con anticorpi, ma non inducono una risposta immunitaria a meno che non siano coniugate a macromolecole proteiche. 2. Acidi nucleici e lipidi sono costituiti da monomeri ripetuti e risultano scarsamente immunogenici. Al contrario, proteine e carboidrati sono strutture complesse e altamente immunogeniche 3. Macromolecole complesse allo stato insolubile (es. proteine denaturate con il calore) sono altamente immunogeniche in quanto vengono prontamente fagocitate, mentre la forma solubile della stessa molecola ha un debole potere immunogeno

21 Caratteristiche estrinseche degli immunogeni: 1. dose 2. somministrazione 3. estraneità 1. Generalmente si usano dosi comprese tra 10 µg fino a un grammo 2. La somministrazione per via parenterale è più efficace di una somministrazione topica o per bocca 3. Le proteine proprie (self) non vengono riconosciute dal sistema immunitario. Tali proteine hanno comunque tutte le caratteristiche necessarie per essere immunogene in ospiti diversi

22 Determinanti antigenici o epitopi Zuccheri, parti di catene aminoacidiche etc.. Gli epitopi possono essere costituiti da 4-6 aa. Possono esistere proteine che presentano epitopi distanti tra loro nella struttura primaria, ma che si trovano vicini nella struttura terziaria o quaternaria. Si parla allora di determinanti conformazionali

23 Struttura del recettore delle cellule T (TCR) Il sistema immunitario è in grado di legare quasi tutti gli antigeni peptidici esistenti, tuttavia questi recettori riconoscono e legano un antigene peptidico solo se questo è prima legato ad una proteina del self chiamata complesso maggiore di istocompatibilità (MHC)

24 Struttura delle proteine del complesso maggiore di istocompatibilità (MHC) Codificato da un gene che non fa parte della regione genica MHC Classe I: si trovano sulla superficie di tutte le cellule nucleate; i domini α1 e α2 interagiscono a formare il sito di legame con l antigene Classe II: si trovano soltanto sulla superficie dei linfociti B, dei macrofagi e di altre APC; i domini α1 e β1 si combinano a formare il sito di legame con l antigene Cellule APC: monociti, macrofagi, cellule dendritiche, cellule B)

25 Presentazione dell antigene da parte delle proteine del MHC di classe I cellula T CD8 Gli antigeni vengono prodotti da reazioni degradative che avvengono nelle cellule non fagocitiche (es. una cellula infettata da un virus). Il peptide viene legato alle proteine MHC di classe I nel reticolo endoplasmatico e migrano sulla superficie cellulare. L interazione con i TCR presenti sul linfocita T citotossico lo inducono a produrre citochine e citossine (perforine) in grado di uccidere la cellula bersaglio infettata dal virus. Il legame del corecettore CD8 presente sulla cellula T C con le molecole del MHC rende il complesso più stabile

26 Linfociti T citotossici I linfociti sono impermeabili alle perforine. Granzimi e citochine inducono apoptosi

27 Linfociti natural killer (NK) Somigliano alle cellule T C per la capacità di uccidere le cellule estranee attraverso la produzione di perforine e granzimi. Ne differiscono in quanto sono capaci di uccidere in assenza di una specifica stimolazione antigenica. Il bersaglio molecolare sembra essere la mancanza di appropriate proteine di MHC di classe I. Le NK legano le cellule normali e le loro proteine di classe I attraverso il legame di particolari recettori. Tale legame disattiva il meccanismo di uccisione. Le NK uccidono la cellula bersaglio che non riescono a riconoscere. Cellule tumorali o infettate da virus: presentano alterazioni dell espressione delle proteine MHC di classe I

28 Presentazione dell antigene da parte delle proteine del MHC di classe II cellula T CD4 Le proteine di classe II sono complessate con il peptide Ii (catena invariante) che riveste i lisosomi. Quando il fagosoma si fonde con il lisosoma per formare il fagolisosoma, vengono digeriti gli antigeni e la catena invariante. I peptidi estranei vengono legati alle molecole di classe II, l intero complesso è esposto all esterno della superficie cellulare e presentato ai linfociti T H. In seguito a questo contatto la cellula T H secerne molecole che stimolano la produzione di anticorpi o che inducono la secrezione di citochine infiammatorie

29 Cellule T H 1 e attivazione dei macrofagi Mycobacterium tubercolosis, Mycobacterium leprae, Listeria monocytogenes. Riescono a sopravvivere all interno dei macrofagi T H 1. Secernono diverse citochine (IFN-γ: interferon gamma - GM-CFS: granulocyte macrophage colony stimulating factor -TNF-α: tumor necrosis factor alpha) in grado di attivare i macrofagi ed altri fagociti non specifici

30 Cellule T H 2 e attivazione delle cellule B Le cellule B funzionano come APC e interagiscono con TCR di un linfocita T H 2. Le cellule T H 2 rispondono a questo legame con la produzione di IL-4 (interleuchina-4) e IL-5, citochine che agiscono direttamente sulle cellule B rendendole capaci di produrre anticorpi. T H 2 quindi è in grado di attivare la produzione di anticorpi delle cellule B

31 Anticorpi (immunoglobuline) Anticorpi: molecole proteine in grado di combinarsi con determinanti antigenici. Presenti prevalentemente nel siero (antisiero) Sulla base delle loro proprietà fisiche, chimiche e immunologiche, le immunoglobuline (Ig) vengono distinte in: IgG, IgA, IgM, IgD, IgE Circa l 80% delle Ig sono le IgG

32 IgG PM: circa 150kDa. Sono formate da 4 catene polipeptidiche legate da ponti disolfuro. Sono presenti 2 catene leggere identiche (25kDa) accoppiate a due catene pesanti (50kDa). Una catena leggera e una pesante interagiscono per formare il sito che lega l antigene. Catene leggere N-terminale: dominio variabile. C-terminale: dominio costante Catene pesanti N-terminale: dominio variabile. C-terminale: 3 domini costanti La diversità dei domini variabili viene generata in virtù di processi di ricombinazione e di eventi mutazionali a carico dei geni (>300) che codificano i domini variabili delle catene leggere e pesanti

33

34 IgM Le IgM sono le prime Ig prodotte. Sono a bassa affinità, ma avendo a disposizione 10 siti di legame per l interazione con l anticorpo, hanno un alta avidità

35 IgA Presenti nelle secrezioni corporee quali saliva, lacrime, latte materno, colostro, secrezioni gastrointestinali e muco dei tratti respiratorio e genitourinario. Le IgA presenti nel siero sono monomeriche, quelle nelle secrezioni sono dimeriche associate ad una proteina ricca di carboidrati (frammento secretorio) e ad una catena J

36 IgE Si trovano nel siero in piccole quantità. Importanti perché mediano l ipersensibilità di tipo immediato (allergie)

37 Risposta anticorpale primaria e secondaria 1. Gli antigeni sono convogliati attraverso la circolazione linfatica ed ematica ai linfonodi, la milza o il tessuto mucoso associato alla mucosa. Se l antigene viene introdotto a livello di una mucosa,è trasportato al tessuto linfoide associato al tratto gastrointestinale con produzione di IgA 2. Le cellule B stimolate si differenziano in plasmacellule e cellule della memoria. Le plasmacellule vivono circa una settimana eintervengono nella risposta anticorpale primaria. Producono IgM 3. Le cellule della memoria possono vivere diversi anni e, se riesposte all antigene, si trasformano subito in plasmacellule e producono IgG (risposta anticorpale secondaria). 4. nel tempo il titolo declina, ma una successiva esposizione all antigene può provocare un altra risposta secondaria

38 Risposta anticorpale primaria e secondaria

39 Attivazione del complemento Il complemento è formato da diverse proteine denominate C1, C2, C3 etc..attivate da complessi antigene-anticorpo sulla cellula batterica, provocano la lisi cellulare. MICROBIOLOGIA GENERALE C.Mazzoni04/2

40 legame anticorpo-antigene riconoscimento da parte di C1q Attivazione del complemento attivazione di C3: attrazione chemiotattica e attivazione dei fagociti attivazione di C5: attrazione cellule T e rilascio di citochine Il complemento è formato da diverse proteine denominate C1, C2, C3 etc..attivate da complessi antigene-anticorpo sulla cellula batterica, provocano la lisi cellulare. Alcuni prodotti dell attivazione del complemento sono chemioattrattori che, essendo causa di processi infiammatori, vengono definiti anafilotossine Nei batteri Gram - il complemento ha attività battericida e litica

41 Visione tridimensionale del foro formato dai componenti C5-C9

42 Opsonizzazione I fagociti possiedono recettori sia per gli anticorpi sia per il C3 (RC3) che legano il dominio costante degli anticorpi e C3. I processi di fagocitosi sono incrementati dal legame con gli anticorpi e amplificati dal legame con C3. L incremento della fagocitosi mediato dal complemento è chiamato opsonizzazione

43 Come viene acquisita l immunità? Immunità naturale attiva: si sviluppa in seguito ad un infezione Immunità artificiale attiva: vaccinazione:immunizzazione: l individuo è esposto ad un antigene Immunità artificiale passiva: si somministrano anticorpi presenti nell antisiero derivato da un altro soggetto Immunità naturale passiva: i neonati possiedono anticorpi IgG materni, acquisiti attraverso la placenta prima della nascita e il latte dopo la nascita

44 Immunizzazione Uccisione del microrganismo con mezzi fisici (calore) o chimici (formaldeide) Modificazione dell esotossina in modo da perdere la tossicità ma non l antigenicità (tossoide) Isolamento di ceppi avirulenti (ceppi attenuati). Tali ceppi sono difficili da selezionare, standardizzare e conservare Impiego di peptidi sintetici. Bisogna conoscere l intero profilo antigenico della proteina Clonaggio di geni codificanti gli antigeni di un qualunque virus nel genoma del virus vaccino (vaccino vettore-ricombinante) Produzione di proteine immunogeniche tramite tecniche del DNA ricombinante (vaccino ad antigene ricombinante). Es. il vaccino contro il virus dell epatite B è costituito dalla principale proteina antigenica della superficie del virus (HbsAg) espressa in cellule di lievito. Vaccini a DNA: plasmidi batterici contenenti DNA sono iniettati nell ospite. Dopo diverse settimane l ospite risponde con cellule T C e T H 1 e con anticorpi diretti contro la proteina codificata dal DNA clonato

45

46 Ipersensibilità immediata le IgE si legano ai mastociti per mezzo di un recettore di superficie ad alta affinità per il dominio C H 4. Il legame arma i mastociti. Il contatto con l antigene e il legame crociato delle proteine IgE danno il via al rilascio di mediatori vasoattivi.

47 Ipersensibilità immediata I superantigeni batterici agiscono legandosi sia alla proteina MHC sia al TCR in posizioni esterne al normale sito di legame. Poiché i siti di legame per il superantigene si trovano in regioni conservate delle proteine MHC e TCR, il supperantigene può interagire con un gran numero di cellule, stimolando una massiva attivazione di ccellule T, il rilascio di citochine, nonché un infiammazione sistemica.

48

49

50 Il sistema linfatico

51

52

53 Principali tipi di cellule immunitarie: linfocita

Tipi di immunità acquisita. www.uniroma2.it/didattica/immunotlb

Tipi di immunità acquisita. www.uniroma2.it/didattica/immunotlb Tipi di immunità acquisita Caratteristiche dell immunità acquisita Espansione clonale Fasi della risposta immunitaria acquisita Specificità, memoria, risoluzione delle risposte immunitarie acquisite Immunità

Dettagli

Regione cerniera monomero regione cerniera

Regione cerniera monomero regione cerniera Regione cerniera Tutte le Ig, sia quelle secrete che quelle presenti sulla membrana plasmatica dei linfociti B, sono costituite da quattro catene proteiche, due pesanti (H, da heavy, in rosso nel disegno)

Dettagli

La parte Fc delle Ig regola la vita media delle Ig, e quindi la quantità di Ig presenti in circolo e nei tessuti.

La parte Fc delle Ig regola la vita media delle Ig, e quindi la quantità di Ig presenti in circolo e nei tessuti. La parte dell Ig che non lega l antigene (la parte Fc, viola chiaro nel disegno) è responsabile delle funzioni effettrici dell Ig e quindi ne determina l attività biologica. Quando un Ig ha legato un antigene,

Dettagli

Classi e sottoclassi di anticorpi

Classi e sottoclassi di anticorpi Classi e sottoclassi di anticorpi Anticorpi: classi e sottoclassi In base alla catena pesante gli anticorpi sono divisi in classi e sottoclassi Classi o isotipi IgA, IgD, IgE, IgG, IgM Sottoclassi IgA1

Dettagli

Università di Roma Tor Vergata - Corso di Laurea in Scienze Biologiche - Immunologia Molecolare - dott. Claudio PIOLI - a.a.

Università di Roma Tor Vergata - Corso di Laurea in Scienze Biologiche - Immunologia Molecolare - dott. Claudio PIOLI - a.a. Anticorpi generalità Riconoscimento antigene Anticorpi Molecole MHC Recettore per l Ag dei linfociti T (TCR) Anticorpi riconoscono diversi tipi di strutture antigeniche macromolecole proteine, lipidi,

Dettagli

IMMUNITA = CAPACITA DI DIFENDERSI (particolarmente sviluppata nei Mammiferi)

IMMUNITA = CAPACITA DI DIFENDERSI (particolarmente sviluppata nei Mammiferi) SISTEMA IMMUNITARIO INSIEME DI ORGANI E CELLULE CHE CONTRIBUISCONO ALLA RISPOSTA IMMUNITARIA: capacità di conoscere le proprie cellule (self) e di riconoscere come estranee le cellule di un altro organismo

Dettagli

Il TCR è un eterodimero costituito da due catene polipeptidiche chiamate catena α ecatenaβ legate insieme da un ponte disolfuro. Entrambe le catene

Il TCR è un eterodimero costituito da due catene polipeptidiche chiamate catena α ecatenaβ legate insieme da un ponte disolfuro. Entrambe le catene I linfociti T sono le cellule dell immunità adattativa responsabili della protezione verso le infezioni ad opera dei microbi intracellulari. Essi derivano da cellule staminali del midollo osseo che si

Dettagli

Immunità umorale = immunità mediata dagli anticorpi ADCC

Immunità umorale = immunità mediata dagli anticorpi ADCC Immunità umorale = immunità mediata dagli anticorpi ADCC 1 2 Necessari 2 segnali per attivare i linfociti B Primo segnale: BCR Secondo segnale = - Antigeni timo-dipendenti (TD):. cellule T adiuvanti (T

Dettagli

ELEMENTI DI FISIOPATOLOGIA DEL SISTEMA IMMUNITARIO

ELEMENTI DI FISIOPATOLOGIA DEL SISTEMA IMMUNITARIO ELEMENTI DI FISIOPATOLOGIA DEL SISTEMA IMMUNITARIO FUNZIONI DEL SISTEMA IMMUNITARIO difesa contro le infezioni difesa contro i tumori riconoscimento dei tessuti trapiantati e di proteine estranee CD34

Dettagli

Difese dell organismo

Difese dell organismo Difese dell organismo Gli organismi hanno essenzialmente 3 tipi di difese, disposte sequenzialmente, che il virus deve superare: Difese di superficie Barriere fisiche Difese sistemiche Immunità innata

Dettagli

KIR EVOLUZIONE RAPIDA E DIVERSIFICATA DEI RECETTORI DELL IMMUNITA INNATA E ADATTATIVA

KIR EVOLUZIONE RAPIDA E DIVERSIFICATA DEI RECETTORI DELL IMMUNITA INNATA E ADATTATIVA KIR EVOLUZIONE RAPIDA E DIVERSIFICATA DEI RECETTORI DELL IMMUNITA INNATA E ADATTATIVA C.Vilches, P. Parham Natural Killer Cellule di origine linfoide la cui funzione è lisare le cellule infettate da virus

Dettagli

Le Ig sono glicoproteine costituite da 4 catene polipeptidiche:

Le Ig sono glicoproteine costituite da 4 catene polipeptidiche: Struttura delle Ig Le Ig sono glicoproteine costituite da 4 catene polipeptidiche: 2 catene pesanti H (heavy( heavy) di P.M. 50.000 D, formate da c/a 450 amminoacidi 2 catene leggere L (light) Di P.M.

Dettagli

IMMUNOLOGIA. L IMMUNOLOGIA studia i meccanismi messi in atto dal sistema immunitario nella protezione dell'organismo.

IMMUNOLOGIA. L IMMUNOLOGIA studia i meccanismi messi in atto dal sistema immunitario nella protezione dell'organismo. IMMUNOLOGIA L IMMUNOLOGIA studia i meccanismi messi in atto dal sistema immunitario nella protezione dell'organismo. L'IMMUNOPATOLOGIA analizza i casi in cui il sistema immunitario non funziona correttamente:

Dettagli

Il sistema immunitario utilizza strategie diverse di difesa che operano in tempi e con meccanismi diversi. Ci sono numerosi e complessi meccanismi

Il sistema immunitario utilizza strategie diverse di difesa che operano in tempi e con meccanismi diversi. Ci sono numerosi e complessi meccanismi Il sistema immunitario utilizza strategie diverse di difesa che operano in tempi e con meccanismi diversi. Ci sono numerosi e complessi meccanismi che impediscono agli invasori di entrare dentro all organismo

Dettagli

Attivazione dei linfociti T

Attivazione dei linfociti T Attivazione dei linfociti T Attivazione linfociti T: caratteristiche generali Eventi extracellulari - Riconoscimento dell antigene - Interazione dei recettori costimolatori Eventi intracellulari - Trasduzione

Dettagli

Funzioni delle proteine del sangue:

Funzioni delle proteine del sangue: PROTEINE DEL SANGUE Funzioni delle proteine del sangue: 1. Funzioni nutrizionali 2. Regolazione dell equilibrio acido base 3. Ripartizione dell acqua nei vari distretti 4. Funzione di trasporto 5. Coagulazione

Dettagli

Immunità cellulo-mediata

Immunità cellulo-mediata Immunità cellulo-mediata Immunità specifica: caratteristiche generali Immunità umorale - Riconoscimento dell antigene mediante anticorpi - Rimozione patogeni e tossine extracellulari Immunità cellulo-mediata

Dettagli

Presentazione dell antigene tramite TCR

Presentazione dell antigene tramite TCR Presentazione dell antigene tramite TCR Elena Adinolfi Il recettore della cellula T (TCR) Il TCR è il recettore per l antigene delle cellule T. In maniera analoga a quanto accade per le cellule B ad ogni

Dettagli

Downloaded from. www.immunologyhomepage.com. Migrazione cellulare

Downloaded from. www.immunologyhomepage.com. Migrazione cellulare Downloaded from www.immunologyhomepage.com Migrazione cellulare Migrazione dei leucociti I leucociti migrano nei diversi tessuti dell organismo l interazione tra le cellule migranti e le cellule dei tessuti

Dettagli

Sviluppo dei linfociti B

Sviluppo dei linfociti B Sviluppo dei linfociti B Checkpoints multipli nella maturazione dei linfociti Durante lo sviluppo i linfociti che esprimono recettori per l antigene funzionali sono selezionati e sopravvivono, gli altri

Dettagli

Parto e prime cure al vitello

Parto e prime cure al vitello Parto e prime cure al vitello VARIAZIONI ORMONALI IN PROSSIMITÀ DEL PARTO PROGESTERONE PLACENTA ESTROGENI + stimoli da pressione nella cervice e vagina IPOFISI MATERNA OSSITOCINA MIOMETRIO UTERINO + PLACENTOMI

Dettagli

Il sistema immunitario

Il sistema immunitario 1 Il sistema immunitario COMPONENTI MOLECOLARI E CELLULARI. Meccanismi e caratteristiche delle risposte immunitarie; Risposte umorali e cellulari; Teoria della selezione clonale; Versatilità, specificità

Dettagli

INFIAMMAZIONE. L infiammazione è strettamente connessa con i processi riparativi! l agente di malattia e pone le basi per la

INFIAMMAZIONE. L infiammazione è strettamente connessa con i processi riparativi! l agente di malattia e pone le basi per la INFIAMMAZIONE Risposta protettiva che ha lo scopo di eliminare sia la causa iniziale del danno cellulare (es. microbi, tossine etc), sia i detriti cellulari e le cellule necrotiche che compaiono a seguito

Dettagli

Elettroforesi. Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita.

Elettroforesi. Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita. Elettroforesi Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita. A qualunque ph diverso dal pi le proteine hanno una carica netta quindi,

Dettagli

ESISTONO DUE TIPI DI SECREZIONE

ESISTONO DUE TIPI DI SECREZIONE ESOCITOSI ESISTONO DUE TIPI DI SECREZIONE SECREZIONE COSTITUTIVA (modalità continua): - proteine, glicoproteine e glicolipidi di membrana - proteine, glicoproteine e proteoglicani della matrice extracellulare

Dettagli

- Polimeri biodegradabili

- Polimeri biodegradabili POSSIBILI PRODOTTI - Anticorpi - Proteine di interesse farmaceutico - Vaccini edibili - Metaboliti secondari - Polimeri biodegradabili Produzione di Anticorpi SISTEMI DI ESPRESSIONE - Cellule di mammifero

Dettagli

Struttura degli anticorpi

Struttura degli anticorpi Struttura degli anticorpi (220 aa) (440 aa) Le classi di anticorpi Ig A, IgD, IgE, IgG, IgM IgM Risposta primaria Attivazione della fagocitosi attivazione del complemento IgM monomeriche insieme alle IgD

Dettagli

PLASMIDI puc ALTRI TIPI DI VETTORI. VETTORI λ 17-06-2010

PLASMIDI puc ALTRI TIPI DI VETTORI. VETTORI λ 17-06-2010 PLASMIDI puc ALTRI TIPI DI VETTORI VETTORI λ (15-20 Kb) = vettori ottenuti apportando delle modifiche al genoma del batteriofago λ. COSMIDI (40-45 Kb) = plasmidi che contengono i siti cos di λ utili per

Dettagli

III. IL SISTEMA IMMUNITARIO

III. IL SISTEMA IMMUNITARIO III. IL SISTEMA IMMUNITARIO 0) Che cos è il sistema immunitario? Il sistema immunitario serve a proteggere il corpo da tutti gli agenti patogeni, capaci cioè di provocare una malattia. Le cellule funzionalmente

Dettagli

1. Manifestano la loro azione negativa solo in età adulta avanzata

1. Manifestano la loro azione negativa solo in età adulta avanzata Perché invecchiamo? La selezione naturale opera in maniera da consentire agli organismi con i migliori assetti genotipici di tramandare i propri geni alla prole attraverso la riproduzione. Come si intuisce

Dettagli

Citochine dell immunità specifica

Citochine dell immunità specifica Citochine dell immunità specifica Proprietà biologiche delle citochine Sono proteine prodotte e secrete dalle cellule in risposta agli antigeni Attivano le risposte difensive: - infiammazione (immunità

Dettagli

Laboratorio di Tecniche Microscopiche AA 2007-2008 Lezione 12 Marzo 2008 Ore 15-16

Laboratorio di Tecniche Microscopiche AA 2007-2008 Lezione 12 Marzo 2008 Ore 15-16 Laboratorio di Tecniche Microscopiche AA 2007-2008 Lezione 12 Marzo 2008 Ore 15-16 L'immunoistochimica e' una tecnica ampiamente utilizzata per l'identificazione e la localizzazione di costituenti cellulari

Dettagli

LE BIOMOLECOLE DETTE ANCHE MOLECOLE ORGANICHE; CARBOIDRATI PROTEINE. sono ACIDI NUCLEICI. molecole complesse = POLIMERI. formate dall'unione di

LE BIOMOLECOLE DETTE ANCHE MOLECOLE ORGANICHE; CARBOIDRATI PROTEINE. sono ACIDI NUCLEICI. molecole complesse = POLIMERI. formate dall'unione di LE BIOMOLECOLE LE BIOMOLECOLE DETTE ANCHE MOLECOLE ORGANICHE; CARBOIDRATI LE BIOMOLECOLE sono LIPIDI PROTEINE ACIDI NUCLEICI molecole complesse = POLIMERI formate dall'unione di molecole semplici = MONOMERI

Dettagli

Verifica. Tutto il materiale informativo per gli studenti. Riferimento. Gli studenti svolgono la verifica. Compito. Foglio di esercizio Soluzione

Verifica. Tutto il materiale informativo per gli studenti. Riferimento. Gli studenti svolgono la verifica. Compito. Foglio di esercizio Soluzione Livello 1 07 / Il sangue Informazione per gli insegnanti 1/5 Riferimento Tutto il materiale informativo per gli studenti Compito Gli studenti svolgono la verifica. Materiale Soluzione Forma sociale Lavoro

Dettagli

COME FUNZIONA IL SISTEMA IMMUNITARIO

COME FUNZIONA IL SISTEMA IMMUNITARIO COME FUNZIONA IL COME FUNZIONA IL SISTEMA IMMUNITARIO I vertebrati possiedono complessi meccanismi difensivi che costituiscono il sistema immunitario, che li protegge dall invasione di microrganismi patogeni,

Dettagli

Corso di Immunologia A.A. 2009-10. Il Sistema del Complemento

Corso di Immunologia A.A. 2009-10. Il Sistema del Complemento Corso di Immunologia A.A. 2009-10 Il Sistema del Complemento 1 IL COMPLEMENTO: Background Il plasma dei vertebrati contiene diverse proteine che, attivandosi sequenzialmente, svolgono una determinata funzione

Dettagli

Citotossicità mediata dai linfociti T CD8 + nell eziologia eziologia di patologie neurodegenerative. Manuele Ongari

Citotossicità mediata dai linfociti T CD8 + nell eziologia eziologia di patologie neurodegenerative. Manuele Ongari Citotossicità mediata dai linfociti T CD8 + nell eziologia eziologia di patologie neurodegenerative Manuele Ongari Esame di Immunologia Scuola di specializzazione in Biochimica clinica I LINFOCITI T CD8

Dettagli

Igiene ed autoprotezione

Igiene ed autoprotezione Igiene ed autoprotezione Alessio Riitano Istruttore PSTI Croce Rossa Italiana Recapiti: E-mail: alessio.riitano@gmail.com Web: http://www.aleritty.net Creative Commons BY-NC-SA Obiettivi: Conoscere le

Dettagli

Il sistema immunitario: LE MALATTIE CHIARA SARACENI 3B A.S.2011-2012

Il sistema immunitario: LE MALATTIE CHIARA SARACENI 3B A.S.2011-2012 Il sistema immunitario: LE MALATTIE CHIARA SARACENI 3B A.S.2011-2012 DIFESA DELL ORGANISMO IMMUNITA INNATA IMMUNITA ACQUISITA Immunità innata IMMUNITA ACQUISITA IMMUNITA CELLULO-MEDIATA IMMUNITA UMORALE

Dettagli

Argomento della lezione

Argomento della lezione Argomento della lezione Le molecole d adesione intercellulare: definizione Le famiglie delle molecole d adesione: Selectine Integrine ICAM Espressione e funzione MOLECOLE DI ADESIONE INTERCELLULARE Le

Dettagli

La risposta immunitaria di tipo umorale

La risposta immunitaria di tipo umorale La risposta immunitaria di tipo umorale Linfociti B, Plasmacellule ed Anticorpi 1 2 L IMMUNITA UMORALE (mediata da anticorpi) Questo tipo di immunità protegge dagli antigeni circolanti, quali: batteri

Dettagli

Il SISTEMA IMMUNITARIO

Il SISTEMA IMMUNITARIO Il SISTEMA IMMUNITARIO RETE DIFENSIVA CONTRO INFEZIONI MICROBICHE, SOSTANZE ESTRANEE E CANCRO IMMUNOLOGIA: STUDIO DELLE CELLULE, DELLE MOLECOLE E DEI MECCANISMI ATTRAVERSO I QUALI IL S.I. PROTEGGE IL S.I.

Dettagli

Interleuchine (linfochine)

Interleuchine (linfochine) Interleuchine (linfochine) F 45 Interleuchina-1 (Il-1) - E prodotta soprattutto dai macrofagi attivati - Stimola i linfociti T a produrre Il-2 - Partecipa all attivazione dei B - Induce proliferazione

Dettagli

Legami chimici. Covalente. Legami deboli

Legami chimici. Covalente. Legami deboli Legami chimici Covalente Legami deboli Legame fosfodiesterico Legami deboli Legami idrogeno Interazioni idrofobiche Attrazioni di Van der Waals Legami ionici Studio delle macromolecole Lipidi

Dettagli

Immunologia e Immunologia Diagnostica ATTIVAZIONE CELLULE B E IMMUNITÀ UMORALE

Immunologia e Immunologia Diagnostica ATTIVAZIONE CELLULE B E IMMUNITÀ UMORALE Immunologia e Immunologia Diagnostica ATTIVAZIONE CELLULE B E IMMUNITÀ UMORALE Le fasi della risposta umorale 1. Riconoscimento dell antigene (legame BCR) 2. Stimoli addizionali (T helper, citochine, complemento)

Dettagli

PROTEINE. sono COMPOSTI ORGANICI QUATERNARI

PROTEINE. sono COMPOSTI ORGANICI QUATERNARI PROTEINE sono COMPOSTI ORGANICI QUATERNARI Unione di elementi chimici diversi Il composto chimico principale è il C (carbonio) Sono quattro gli elementi chimici principali che formano le proteine : C (carbonio),

Dettagli

Mangiamo perché abbiamo bisogno di energia, di materiali con cui costruire il nostro corpo, di materiali per riparare parti del nostro corpo, di

Mangiamo perché abbiamo bisogno di energia, di materiali con cui costruire il nostro corpo, di materiali per riparare parti del nostro corpo, di Mangiamo perché abbiamo bisogno di energia, di materiali con cui costruire il nostro corpo, di materiali per riparare parti del nostro corpo, di materiali per fare funzionare il nostro corpo È il carboidrato

Dettagli

Verifica. Tutto il quaderno di lavoro. Riferimento. Gli studenti svolgono la verifica. Compito. Foglio di esercizio Soluzione.

Verifica. Tutto il quaderno di lavoro. Riferimento. Gli studenti svolgono la verifica. Compito. Foglio di esercizio Soluzione. Livello 2 07 / Il sangue Informazione per gli insegnanti 1/6 Riferimento Tutto il quaderno di lavoro Compito Gli studenti svolgono la verifica. Materiale Soluzione Forma sociale Lavoro individuale Tempo

Dettagli

Applied Nutritional Medicine

Applied Nutritional Medicine Glossario del corso di Medicina Nutrizionale Acidi Grassi: sono delle molecole a catena lunga che formano la quasi totalità dei lipidi complessi e dei grassi sia animali e vegetali. Se non attaccati ad

Dettagli

Immunità. Caratteristiche generali e malattie del sistema immunitario

Immunità. Caratteristiche generali e malattie del sistema immunitario Immunità Caratteristiche generali e malattie del sistema immunitario Il Sistema Immunitario (SI) è composto da diversi tipi di cellule, capaci di riconoscere (e neutralizzare) strutture molecolari 1 estranee

Dettagli

Macromolecole Biologiche. I domini (III)

Macromolecole Biologiche. I domini (III) I domini (III) Domini α/β La cross over connection è l unità costitutiva su cui si basa la topologia di 3 tipi di domini α/β osservati nelle proteine: - α/β barrel - motivi ricchi di Leu (fold a ferro

Dettagli

Le proteine. Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi.

Le proteine. Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi. Le proteine Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi. Per avere un idea più precisa, basti pensare che tutti i muscoli del nostro corpo sono composti da filamenti di proteine

Dettagli

Le immunoglobuline: struttura e funzioni

Le immunoglobuline: struttura e funzioni PFA APPROPRIATEZZA NELL USO DELLE IMMUNOGLOBULINE Savona 2007 Le immunoglobuline: struttura e funzioni Francesco Indiveri,M.D. Clinica di medicina interna ad orientamento immunologico Di.M.I- Università

Dettagli

Lessico di base Antigene: ogni macromolecola estranea all organismo che viene riconosciuta specificamente dal sistema immunitario e che innesca una

Lessico di base Antigene: ogni macromolecola estranea all organismo che viene riconosciuta specificamente dal sistema immunitario e che innesca una Lessico di base Antigene: ogni macromolecola estranea all organismo che viene riconosciuta specificamente dal sistema immunitario e che innesca una risposta immunitaria. Anticorpo (immunoglobulina solubile):

Dettagli

Prima parte. Prof. Leonardo Della Salda

Prima parte. Prof. Leonardo Della Salda Prima parte Prof. Leonardo Della Salda Modalità di difesa dell organismo Aspetti essenziali della risposta immunitaria Fattori che influenzano l antigenicità Antigeni Apteni Penicillina-albumina (ipersensibilità

Dettagli

Ipersensibilità e Autoimmunità

Ipersensibilità e Autoimmunità Ipersensibilità e Autoimmunità Gli effetti delle risposte immunitarie Effetti fisiologici (Benefici) - Attivazione dell immunità specifica per eliminare i patogeni infettanti (batteri, virus e tossine)

Dettagli

IMMUNITA. L obiettivo finale è quello di proteggere l organismo da agenti infettivi e/o antigeni estranei

IMMUNITA. L obiettivo finale è quello di proteggere l organismo da agenti infettivi e/o antigeni estranei IMMUNITA L uomo ha acquisito nel corso dell evoluzione tutta una serie di meccanismi difensivi che costituiscono il sistema immunitario, il quale mediante una risposta specifica e coordinata verso tutte

Dettagli

VACCINAZIONI IMMUNITA ED INFEZIONI

VACCINAZIONI IMMUNITA ED INFEZIONI LEZIONE DI PEDIATRIA VACCINAZIONI Prof.ssa Fiorina Casale IMMUNITA ED INFEZIONI Immunità naturale o innata Fattori di difesa di prima linea Barriere anatomiche e fattori protettivi locali Superfici cutanee

Dettagli

FORMAZIONE DELL ESSUDATO

FORMAZIONE DELL ESSUDATO FORMAZIONE DELL ESSUDATO del flusso della permeabilità vascolare P idrostatica intravascolare fuoriuscita di proteine plasmatiche TRASUDAZIONE ESSUDAZIONE TUMOR Effetti della formazione dell essudato

Dettagli

Le Biomolecole I parte. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

Le Biomolecole I parte. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti Le Biomolecole I parte Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti LE BIOMOLECOLE Le biomolecole, presenti in tutti gli esseri viventi, sono molecole composte principalmente da carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno.

Dettagli

LE PIANTE COME BIOREATTORI

LE PIANTE COME BIOREATTORI LE PIANTE COME BIOREATTORI POSSIBILI PRODOTTI - Anticorpi - Proteine di interesse farmaceutico - Vaccini edibili - Metaboliti secondari - Polimeri biodegradabili Produzione di Anticorpi SISTEMI DI ESPRESSIONE

Dettagli

Il SISTEMA IMMUNITARIO

Il SISTEMA IMMUNITARIO Il SISTEMA IMMUNITARIO RETE DIFENSIVA CONTRO INFEZIONI MICROBICHE, SOSTANZE ESTRANEE E CANCRO IMMUNOLOGIA: STUDIO DELLE CELLULE, DELLE MOLECOLE E DEI MECCANISMI ATTRAVERSO I QUALI IL S.I. PROTEGGE IL S.I.

Dettagli

I Microrganismi. Associazione di Promozione Sociale Cucinaverarte No profit Organization Area Educational. Relatore: Nicola Bruno prof.

I Microrganismi. Associazione di Promozione Sociale Cucinaverarte No profit Organization Area Educational. Relatore: Nicola Bruno prof. Associazione di Promozione Sociale Cucinaverarte No profit Organization Area Educational I Microrganismi Relatore: Nicola Bruno prof. Casadei mail: nicola.casadei@cucinaverarte.eu Per uso personale e di

Dettagli

L endocitosi dell EGFR

L endocitosi dell EGFR L endocitosi dell EGFR IFOM per la scuola Lo Studente Ricercatore 2011 Muzio Giulia Istituto d Istruzione Superiore Maserati Voghera Gruppo di lavoro: Determinanti della trasformazione neoplastica e della

Dettagli

SISTEMI ENERGETICI. L ATP privato di uno dei suoi 3 radicali fosforici diventa ADP (adenosindifosfato).

SISTEMI ENERGETICI. L ATP privato di uno dei suoi 3 radicali fosforici diventa ADP (adenosindifosfato). SISTEMI ENERGETICI LE FONTI ENERGETICHE MUSCOLARI I movimenti sono resi possibili, dal punto di vista energetico, grazie alla trasformazione, da parte dei muscoli, dell energia chimica ( trasformazione

Dettagli

Intolleranze Alimentari

Intolleranze Alimentari Nell'ambito delle "reazioni avverse al cibo" è opportuno schematizzare quanto classificato dall'accademia Europea di Allergologia ed Immunologia Clinica. L'allergia alimentare è mediata immunologicamente

Dettagli

La digestione degli alimenti

La digestione degli alimenti La digestione degli alimenti Le sostanze alimentari complesse (lipidi, glucidi, protidi) che vengono introdotte nell organismo, devono subire delle profonde modificazioni che le trasformano in sostanze

Dettagli

I Papillomavirus sono tutti uguali?

I Papillomavirus sono tutti uguali? Cos è il Papillomavirus? Il Papillomavirus è un microscopico nemico della tua salute. Attento, però, a non sottovalutare la pericolosità di questo microrganismo lungo solo 55 milionesimi di millimetro.

Dettagli

Citochine e Chemochine aspetti generali

Citochine e Chemochine aspetti generali Citochine e Chemochine aspetti generali per esempi specifici, ruolo in funzione, attivazione e differenziamento Th, cambio di classe, migrazione cellulare, etc., vedi lezioni precedenti Citochine Proteine

Dettagli

Riconoscimento dell antigene

Riconoscimento dell antigene Riconoscimento dell antigene Risposta immune adattativa La risposta immune innata è molto efficiente ma non sempre riesce ad impedire il diffondersi dell infezione È essenziale quindi che subentri la risposta

Dettagli

Meglio informati sul raffreddore

Meglio informati sul raffreddore Informazioni per i pazienti Meglio informati sul raffreddore Quelli con l arcobaleno Informazioni sul raffreddore Il naso sano La mucosa nasale sana produce muco 1, che trattiene le particelle di polvere

Dettagli

RISPOSTA IMMUNITARIA UMORALE. Attivazione dei linfociti B e produzione degli anticorpi. dott.ssa Maria Luana Poeta

RISPOSTA IMMUNITARIA UMORALE. Attivazione dei linfociti B e produzione degli anticorpi. dott.ssa Maria Luana Poeta RISPOSTA IMMUNITARIA UMORALE Attivazione dei linfociti B e produzione degli anticorpi dott.ssa Maria Luana Poeta Fasi delle risposta immunitaria adattativa Antigeni riconosciuti dai Linfociti B Risposta

Dettagli

ANALISI GRUPPO SANGUIGNO E FATTORE Rh CAPILLARE

ANALISI GRUPPO SANGUIGNO E FATTORE Rh CAPILLARE Cod. ID: Data: Paziente: ANALISI GRUPPO SANGUIGNO E FATTORE Rh CAPILLARE Test reagente del Gruppo Sanguigno per test in provetta piastra/vetrino GRUPPO SANGUIGNO COS E IL TEST PER L ANALISI DEL GRUPPO

Dettagli

Tecniche di microscopia

Tecniche di microscopia Tecniche di microscopia I microscopi permettono di vedere l estremamente piccolo I microscopi ottici utilizzano lenti di vetro in grado di deflettere e focalizzare i raggi luminosi per riprodurre le immagini

Dettagli

A livello della loro struttura chimica, come i grassi, anche i carboidrati sono composti ternari, formati cioè da tre molecole:

A livello della loro struttura chimica, come i grassi, anche i carboidrati sono composti ternari, formati cioè da tre molecole: I carboidrati costituiscono la fonte di energia principale per lo svolgimento di tutte le funzioni organiche (mantenimento della temperatura corporea, battito cardiaco, funzioni cerebrali, digestione,

Dettagli

aggregati di macromolecole dato virus contiene un solo tipo di acido nucleico (DNA o RNA)

aggregati di macromolecole dato virus contiene un solo tipo di acido nucleico (DNA o RNA) Virus Virus Non sono classificati fra gli organismi viventi in quanto non sono cellule, bensì aggregati di macromolecole (acidi nucleici, proteine, talvolta rivestite da membrana fosfolipidica) Non possono

Dettagli

TEST BIOLOGIA 1 ANNO ABEI Da inviare a connesso@alice.it entro e non oltre il 6 novembre 2015

TEST BIOLOGIA 1 ANNO ABEI Da inviare a connesso@alice.it entro e non oltre il 6 novembre 2015 1) I batteri sono organismi: a- bicellulari b- monocellulari c- pluricellulari 2) I virus: a- possono riprodursi solo nell acqua b- possono riprodursi solo sulla superficie di una cellula c- possono riprodursi

Dettagli

DIABETE MELLITO DISORDINE CRONICO DEL METABOLISMO DEI CARBOIDRATI CHE DETERMINA ALTERAZIONI ANCHE NEGLI ALTRI METABOLISMI

DIABETE MELLITO DISORDINE CRONICO DEL METABOLISMO DEI CARBOIDRATI CHE DETERMINA ALTERAZIONI ANCHE NEGLI ALTRI METABOLISMI DIABETE MELLITO DISORDINE CRONICO DEL METABOLISMO DEI CARBOIDRATI CHE DETERMINA ALTERAZIONI ANCHE NEGLI ALTRI METABOLISMI CARATTERIZZATO DA: IPERGLICEMIA STABILE GLICOSURIA PREDISPOSIZIONE A COMPLICANZE

Dettagli

Biosintesi non ribosomiale di metaboliti peptidici bioattivi

Biosintesi non ribosomiale di metaboliti peptidici bioattivi Biosintesi non ribosomiale di metaboliti peptidici bioattivi Principali bersagli degli antibiotici Gli antibiotici derivano per la maggior parte da composti naturali Strutture di alcuni peptidi bioattivi

Dettagli

IMMUNOLOGIA GENERALE

IMMUNOLOGIA GENERALE IMMUNOLOGIA GENERALE RISPOSTA IMMUNITARIA umorale cellulare Immunità aspecifica (innata) Complemento granulociti macrofagi mastcellule Immunità specifica (adattativa) Anticorpi (linfociti B) (immunoglobuline)

Dettagli

Normale controllo della crescita cellulare

Normale controllo della crescita cellulare Normale controllo della crescita cellulare STOP STOP Cellula normale STOP Alterato controllo della crescita cellulare X STOP STOP Cellula tumorale STOP X Le cellule tumorali presentano alterazioni cromosomiche

Dettagli

Dott. Elena Niccolai, PhD. Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica Università degli Studi di Firenze

Dott. Elena Niccolai, PhD. Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica Università degli Studi di Firenze Dott. Elena Niccolai, PhD Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica Università degli Studi di Firenze Premio Gianfranco Del Prete per le malattie orfane, Firenze 8 novembre 2014 ADENOCARCINOMA PANCREATICO

Dettagli

APPARATO CIRCOLATORIO

APPARATO CIRCOLATORIO APPARATO CIRCOLATORIO 1 FUNZIONI F. respiratoria e nutritiva F. depuratrice F. di difesa (trasporto di O 2, principi alimentari...) (trasporto di CO 2 e altre sostanze di scarto) (nei confronti dei batteri

Dettagli

Modello del collasso idrofobico. Il folding è facilitato dalla presenza di chaperons molecolari quali le Heat Shock Proteins, Hsp70 e Hsp60

Modello del collasso idrofobico. Il folding è facilitato dalla presenza di chaperons molecolari quali le Heat Shock Proteins, Hsp70 e Hsp60 Modello gerarchico Modello del collasso idrofobico Il folding è facilitato dalla presenza di chaperons molecolari quali le Heat Shock Proteins, Hsp70 e Hsp60 Le Hsp70 si legano ai segmenti idrofobici di

Dettagli

CELLULE EUCARIOTICHE

CELLULE EUCARIOTICHE CELLULE EUCARIOTICHE Le cellule eucariotiche sono di maggiori dimensioni, rispetto a quelle procariotiche (almeno 10 volte più grandi) Oltre a: membrana plasmatica, citoplasma, DNA e ribosomi (comuni a

Dettagli

Immunologia e Immunologia Diagnostica ANTICORPI: STRUTTURA E FUNZIONE

Immunologia e Immunologia Diagnostica ANTICORPI: STRUTTURA E FUNZIONE Immunologia e Immunologia Diagnostica ANTICORPI: STRUTTURA E FUNZIONE Le due vie dell immunità adattativa Microbi extracellulari: immunità umorale! Anticorpi Microbi fagocitati e intracellulari: immunità

Dettagli

I I SEGNALI COSTIMOLATORI DEI LINFOCITI T FEDERICA COLLINO

I I SEGNALI COSTIMOLATORI DEI LINFOCITI T FEDERICA COLLINO I I SEGNALI COSTIMOLATORI DEI LINFOCITI T FEDERICA COLLINO ATTIVAZIONE DEI LINFOCITI T L attivazione dei linfociti T vergini richiede la presenza di una particolare regione di contatto tra le cellule T

Dettagli

Esotossina: definizione Prodotto del metabolismo di alcuni batteri che viene riversato nel mezzo in cui essi sono posti a sviluppare Glicoproteine ad

Esotossina: definizione Prodotto del metabolismo di alcuni batteri che viene riversato nel mezzo in cui essi sono posti a sviluppare Glicoproteine ad Esotossine ed Endotossine prof. Vincenzo Cuteri Esotossina: definizione Prodotto del metabolismo di alcuni batteri che viene riversato nel mezzo in cui essi sono posti a sviluppare Glicoproteine ad attività

Dettagli

Monossido d azoto NO (Nitric Oxide) Messaggero del segnale cellulare. Molecola regolatoria nel sistema nervoso centrale e periferico

Monossido d azoto NO (Nitric Oxide) Messaggero del segnale cellulare. Molecola regolatoria nel sistema nervoso centrale e periferico Monossido d azoto NO (Nitric Oxide) Ruolo biologico: Messaggero del segnale cellulare Molecola regolatoria nel sistema cardiovascolare Molecola regolatoria nel sistema nervoso centrale e periferico Componente

Dettagli

IMMUNOLOGIA. T helper 1 T helper 2 IL2, IL12, IFNgamma, IL15 IL4, IL5, IL6, IL10, IL13 attivazione linfociti T citotossici natural killers

IMMUNOLOGIA. T helper 1 T helper 2 IL2, IL12, IFNgamma, IL15 IL4, IL5, IL6, IL10, IL13 attivazione linfociti T citotossici natural killers IMMUNOLOGIA Immunità: risposta verso le sostanze estranee (non self, antigeni). Sistema immune: tessuti, cellule e molecole responsabili della immunità. Immunità: naturale: presente anche negli invertebrati;

Dettagli

Scuola Media Piancavallo 2

Scuola Media Piancavallo 2 LA CELLULA Una caratteristica di quasi tutti gli esseri viventi è quella di possedere una struttura più o meno complessa in cui parti diverse, gli organi, sono adatte a svolgere funzioni specifiche. Il

Dettagli

Proliferazione e morte cellulare sono eventi fisiologici

Proliferazione e morte cellulare sono eventi fisiologici MORTE CELLULARE Proliferazione e morte cellulare sono eventi fisiologici Omeostasi tissutale (di tessuti dinamici) Sviluppo embrionale Eliminazione di strutture corporee inutili - Fasi di scultura/rimodellamento

Dettagli

BIOLOGIA GENERALE 22-24 ottobre 2007

BIOLOGIA GENERALE 22-24 ottobre 2007 Biologia generale Massolo Alessandro massolo@unifi.it; Tel. 347-9403330 BIOLOGIA GENERALE 22-24 ottobre 2007 Facoltà di Psicologia Tecniche di Psicologia Generale e Sperimentale Alessandro Massolo Dip.

Dettagli

Angiogenesi 09/05/2013. Inibitori dell angiogenesi ANGIOSTATINA & ENDOSTATINA [1] VEGF and FGF-2. Cathepsins, MMPs

Angiogenesi 09/05/2013. Inibitori dell angiogenesi ANGIOSTATINA & ENDOSTATINA [1] VEGF and FGF-2. Cathepsins, MMPs Angiogenesi Inibitori dell angiogenesi VEGF and FGF-2 Cathepsins, MMPs ANGIOSTATINA & ENDOSTATINA [1] L angiogenesi, ossia, l induzione di una nuova crescita di capillari per gemmazione a partire di vasi

Dettagli

INTERAZIONE DI PROTEINE CON SFINGOLIPIDI

INTERAZIONE DI PROTEINE CON SFINGOLIPIDI Seminario Rafts INTERAZIONE DI PROTEINE CON SFINGOLIPIDI Motivi strutturali coinvolti nell interazione di proteine con sfingolipidi e colesterolo (1) Uno dei primi passi per l identificazione di tale motive

Dettagli

INFIAMMAZIONE. Leucocita polimorfonucleato (PMN) Macrofago. Eosinofilo Cellule tumorali Virus. Piastrina Batterio. Fungo Antigeni estranei

INFIAMMAZIONE. Leucocita polimorfonucleato (PMN) Macrofago. Eosinofilo Cellule tumorali Virus. Piastrina Batterio. Fungo Antigeni estranei Leucocita polimorfonucleato (PMN) Macrofago Eosinofilo Cellule tumorali Virus Piastrina Batterio Fungo Antigeni estranei Tessuti necrotici Mastocita Linfocita Plasmacellula INFIAMMAZIONE STIMOLO DANNOSO

Dettagli

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel complesso tessuto con funzione di riempimento, sostegno

Dettagli

IMMUNITA RIMOZIONE DELL AGENTE INFETTIVO. Riconoscimento da parte di effettori preformati non

IMMUNITA RIMOZIONE DELL AGENTE INFETTIVO. Riconoscimento da parte di effettori preformati non IMMUNITA INFEZIONE Immunità innata specifici RIMOZIONE DELL AGENTE INFETTIVO Riconoscimento da parte di effettori preformati non (risposta immediata 0-4 ore) Risposta indotta precoce Riconoscimento, Reclutamento

Dettagli

-assicurare il fabbisogno plastico necessario alla riparazione protezione e ricambio dei tessuti.

-assicurare il fabbisogno plastico necessario alla riparazione protezione e ricambio dei tessuti. Il principali compiti derivanti dall assunzione periodica di cibo sono: -assicurare il giusto fabbisogno energetico necessario alla vita ed all attività muscolare (tenendo conto che entrate ed uscite devono

Dettagli

Appunti di BIOCHIMICA a cura di fabio Zonin 4 - IL SANGUE IL SANGUE

Appunti di BIOCHIMICA a cura di fabio Zonin 4 - IL SANGUE IL SANGUE 4 - IL SANGUE IL SANGUE Il sangue è un sistema di trasporto e distribuzione attraverso il corpo. Esso rifornisce i tessuti di nutrienti essenziali e O2 e contemporaneamente rimuove i prodotti di scarto.

Dettagli