GESTIONE PROCEDURE D EMERGENZA IN BRACHITERAPIA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "GESTIONE PROCEDURE D EMERGENZA IN BRACHITERAPIA"

Transcript

1 ASPETTI DI RADIOPROTEZIONE DEI LAVORATORI E DELLA POPOLAZIONE NELLE ATTIVITA SANITARIE GESTIONE PROCEDURE D EMERGENZA IN BRACHITERAPIA Relatore: Fabrizio Taurino - Nuclital Srl Ospedale A.Manzoni Lecco, 19 Maggio

2 Requisiti standard di un After Loading o macchina per Brachiterapia: Interlock su tutte le porte d accesso alla sala di trattamento. Pulsanti d Emergenza così posizionati: 1. sulla consolle di comando (primario) 2. all interno della sala di trattamento (facoltativo) 3. sulla macchina di trattamento. Ospedale A.Manzoni Lecco, 19 Maggio

3 Batterie tampone per il rientro della sorgente in posizione protetta in caso di black-out durante un trattamento. La consolle di comando che, per le Brachiterapie di ultima generazione è computerizzata, è solitamente provvista di un Ups. Il sistema deve essere in grado di mantenere in memoria tutti i dati relativi il trattamento interrotto dall evento,in modo tale da avere la possibilità di portarlo a termine,ripartendo dal momento in cui è stato accidentalmente interrotto. Geiger interno all Unità di Trattamento con segnalazione luminosa munita di simbolo radioattivo sulla stessa e sulla Consolle di comando. Ospedale A.Manzoni Lecco, 19 Maggio

4 Richiesti : Indicazione luminosa di presenza raggi fuori porta (comandata dall elettronica della macchina) Sistema di segnalazione presenza raggi fuori porta munito di segnalazioni luminose e rilevatore geiger posto all interno della sala di trattamento. Ospedale A.Manzoni Lecco, 19 Maggio

5 Sistema di video-controllo del paziente minuto di interfono. Manuale con procedure d Emergenza presente in prossimità della consolle di comando. Ripasso annuale di tutte le procedure d Emergenza Ospedale A.Manzoni Lecco, 19 Maggio

6 Quando vi è una reale situazione d Emergenza? COMPONENTE SOGGETTIVA Non vi è una reale specifica o classificazione per determinare o affermare quale sia una reale situazione d Emergenza. Un problema impellente del paziente in trattamento. Incendio Calamità naturali Altro Nell analisi odierna EMERGENZA significa: La sorgente NON rientra in cassaforte a fine trattamento oppure quando richiesto dall operatore durante un trattamento. Ospedale A.Manzoni Lecco, 19 Maggio

7 Ospedale A.Manzoni Lecco, 19 Maggio

8 Quali sono le persone coinvolte in questa fase? Tutte le persone presenti durante un trattamento che siano considerate come operatori. Personale che ha seguito un corso d utilizzo dell apparecchiatura. Personale professionalmente esposto a radiazioni (munito di dosimetri personali). Qual è il personale normalmente presente durante un trattamento di Brachiterapia? Nei trattamenti Hdr (durata trattamento da 10 a 30 min ca.) sono solitamente presenti: - un Fisico - un Medico - un Tecnico/Infermiere (se richiesto) Nei trattamenti Ldr o Pdr (durata trattamento da 12 a 36 ore ca.,eseguiti in una degenza protetta) sono solitamente presenti: - Tecnico/Infermiere - mentre Medico e Fisico sono personale reperibile (anche la notte) Ospedale A.Manzoni Lecco, 19 Maggio

9 Chi deve accedere alla stanza di trattamento in caso la sorgente NON dovesse rientrare in cassaforte? In ordine di priorità, il personale è individuato come segue: - personale maschile in ordine di anzianità e salvaguardando il principio della turnazione; - il personale femminile e in età fertile, sarebbe dispensato da questa incombenza, se non in caso di assoluta necessità. Tali decisioni e priorità vanno comunque prese in maniera preventiva e concordata con il personale preposto, dall Esperto Qualificato dell Ente. Di solito, solo un operatore deve avere accesso alla sala,a meno che la collaborazione di più persone, possa comportare un risparmio di radiazioni e di dose agli stessi ed al paziente. Ospedale A.Manzoni Lecco, 19 Maggio

10 Esaminiamo i passi che determinano un Emergenza e le successive azioni da compiere: Situazione: La sorgente non rientra autonomamente a fine trattamento o quando richiesto dall operatore. Controlli: - Le spie della macchina indicano che la sorgente è in posizione NON schermata. - La spia di segnalazione raggi sulla consolle della macchina è accesa. - La lampada di segnalazione raggi fuori porta è lampeggiante o la spia rossa è accesa. - Il geiger di segnalazione raggi fuori porta indica la presenza di radiazioni all interno della sala di trattamento. Azioni: L operatore preme il Pulsante d Emergenza (primario) fuori uso) Nota : La pressione di un qualsiasi pulsante d Emergenza,causa il rientro immediato della sorgente in cassaforte alimentando un motore supplementare (il motore primario potrebbe essere Ospedale A.Manzoni Lecco, 19 Maggio

11 Opzione 1: - La sorgente rientra in cassaforte,le spie sulla consolle,la lampada fuori porta ed i rilevatori geiger interno ed esterno NON segnalano la presenza di raggi. - L operatore può avere accesso alla sala di trattamento,controlla e verifica che siano risolte le eventuali cause che hanno originato il problema. - Il trattamento può essere ripreso e portato a compimento,se ritenuto possibile. Opzione 2: - La sorgente NON rientra comunque in cassaforte,le spie sulla consolle,la lampada fuori porta ed i rilevatori geiger interno ed esterno SEGNALANO la presenza di raggi. - Uno degli operatori deve avere accesso alla sala di trattamento per azionare,nel più breve tempo possibile, la chiave/manovella di ritrazione manuale della sorgente seguendo le indicazioni delle apposite frecce. Ospedale A.Manzoni Lecco, 19 Maggio

12 Caso 1: - La sorgente rientra in cassaforte,le spie presenti sulla macchina di trattamento NON segnalano la presenza di raggi. - Verificare, per conferma anche le indicazioni del Geiger esterno. Nota : in questo caso non è consigliabile riprendere il trattamento,se non dopo un attenta verifica della macchina eseguita dal personale specializzato dell Azienda fornitrice dell Apparecchiatura. Caso 2: - La sorgente NON rientra in cassaforte,le spie presenti sulla macchina di trattamento SEGNALANO la presenza di raggi. - Verificare, per conferma anche le indicazioni del Geiger esterno. Nota : In questo caso è impossibile riprendere il trattamento,se non dopo un attenta verifica della macchina eseguita dal personale specializzato dell Azienda fornitrice dell Apparecchiatura. - Se si verificasse il Caso 2, la tutela del paziente diviene prioritaria: - Il paziente va liberato nel più breve tempo possibile da tutto ciò che lo vincola alla macchina o altro, in modo tale che possa essere trasportato all esterno della sala di trattamento in una zona assente da radiazioni. Ospedale A.Manzoni Lecco, 19 Maggio

13 Come fare ciò? Le azioni più rapide da compiere sono: - Agire sul/i dispositivo/i che sbloccano la connessione dei tubi di trasferimento o l applicatore stesso. - Con delle pinze lunghe, per interporre distanza tra le mani dell operatore e la sorgente,sfilare il/i tubi di trasferimento dal tamburo della macchina. Il cavo,alla cui estremità è termo-saldata la capsula contenente la sorgente,scorrendo attraverso il/i tubi di trasferimento, rimane connesso alla macchina ma svincolato dagli applicatori e dal paziente. - Il paziente può essere trasportato fuori dalla sala di trattamento ancora connesso ai tubi di trasferimento o all applicatore ancora in sede. Precauzione: Prima di iniziare ogni trattamento,accertarsi che le vie di fuga siano SEMPRE libere e che non ci siano particolari ostacoli che possano essere d intralcio al transito de personale in caso d Emergenza. Ospedale A.Manzoni Lecco, 19 Maggio

14 Ed ora? Una volta liberato il paziente: - Chiudere ogni accesso e porre all esterno della sala di trattamento in maniera ben visibile,cartelli che indichino la presenza di radiazioni all interno della stessa. - Segnalare l accaduto all Esperto Qualificato dell Ente. - Registrare e stampare dalla consolle di comando della macchina tutti gli eventi occorsi, in modo tale da poter risalire a tutti i dati che possano chiarire le cause che potenzialmente hanno generato l Emergenza, e tutti i dati relativi il trattamento eseguito ed interrotto. (tempo di trattamento e dose erogata,residua, etc..) - Avvisare l Assistenza Tecnica dell Azienda fornitrice dell Apparecchiatura. Ospedale A.Manzoni Lecco, 19 Maggio

15 Inoltre: Le macchine sono normalmente fornite con un contenitore d Emergenza; Tale contenitore è provvisto di un alloggiamento a pozzetto per la schermatura della sorgente;in caso di sorgente fuori e la lunghezza residua del cavo rimasto all esterno della macchina,sia sufficiente per poterlo schermare nel pozzetto,gli operatori hanno facoltà di poter eseguire ciò,maneggiando il cavo con delle pinze lunghe,sostando nella sala di trattamento,per il più breve tempo possibile. Ospedale A.Manzoni Lecco, 19 Maggio

16 Ringraziamenti: Per l invito a questa manifestazione : L Azienda Ospedaliera di Lecco Il Responsabile Scientifico : Dr. F. Declich Tutto il personale dei reparti di Fisica Sanitaria e Radioterapia dell Ospedale A. Manzoni L Associazione Italiana di Fisica Medica Gruppo Regione Lombardia La Nuclital Srl Ospedale A.Manzoni Lecco, 19 Maggio

RISCHI SPECIFICI DELLE VARIE SORGENTI DI RADIAZIONI IN AMBITO OSPEDALIERO

RISCHI SPECIFICI DELLE VARIE SORGENTI DI RADIAZIONI IN AMBITO OSPEDALIERO RISCHI SPECIFICI DELLE VARIE SORGENTI DI RADIAZIONI IN AMBITO OSPEDALIERO Radiologia Apparecchi generatori di radiazione: costituiscono un rischio solo durante il loro effettivo funzionamento in quanto

Dettagli

Azienda USL di Bologna

Azienda USL di Bologna Pagina 1 di 6 Azienda USL di Bologna Presidio Ospedaliero Bellaria UO Radioterapia Pad H RELAZIONE TECNICA PREVENTIVA RELATIVA AGLI ASPETTI DI Redatta da: Dr.ssa Paola Berardi ESPERTO QUALIFICATO 3 GRADO

Dettagli

Argomenti Trattati. Sistemi di protezione dei lavoratori e dei visitatori. Sistemi di protezione presso gli acceleratori dei LNL.

Argomenti Trattati. Sistemi di protezione dei lavoratori e dei visitatori. Sistemi di protezione presso gli acceleratori dei LNL. Argomenti Trattati Sistemi di protezione dei lavoratori e dei visitatori Sistema controllo accessi Sistema di allarme radiazioni Informazione e formazione Sistemi di protezione presso gli acceleratori

Dettagli

Azienda USL di Bologna

Azienda USL di Bologna Pagina 1 di 11 Azienda USL di Bologna Presidio Ospedaliero Maggiore Sale diagnostiche Radiologia d urgenza RELAZIONE TECNICA PREVENTIVA RELATIVA AGLI ASPETTI DI Redatta da: Dr.ssa Paola Berardi ESPERTO

Dettagli

APPARECCHIATURA PER BRACHITERAPIA

APPARECCHIATURA PER BRACHITERAPIA APPARECCHIATURA PER BRACHITERAPIA L apparecchiatura per brachiterapia dovrà consentire endocavitari, interstiziali, e superficiali (cutanei) ad alto dose rate in diversi distretti anatomici utilizzando

Dettagli

Attività:... Via... cap Città.. Tel. /Fax... PROPRIETARIO DELL EDIFICIO Ragione sociale. Via.., n civico.. Cap, Località.

Attività:... Via... cap Città.. Tel. /Fax... PROPRIETARIO DELL EDIFICIO Ragione sociale. Via.., n civico.. Cap, Località. Titolo: DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DOCUMENTI GENERATI MODELLI MODELLO DI REGISTRO DI PREVENZIONE INCENDI Rif. Doc.: MOD.REG.INC Rev.: 0.0 Data: Luglio 2008 Modello n 06 Decreto Legislativo 9 Aprile

Dettagli

AUSL BOLOGNA. Ospedale Maggiore

AUSL BOLOGNA. Ospedale Maggiore Relazione OM Pagina di 6 AUSL BOLOGNA Ospedale Maggiore RELAZIONE PRELIMINARE DI VALUTAZIONE BARRIERE PROTETTIVE SALA DI DIAGNOSTICA PER SPECT-CT A cura di : Gennaio 26 Relazione OM Pagina 2 di 6 Premessa

Dettagli

Azienda USL di Bologna

Azienda USL di Bologna Pagina 1 di 6 Azienda USL di Bologna Presidio Ospedaliero Maggiore Sala diagnostica TC Radiologia d urgenza RELAZIONE TECNICA PREVENTIVA RELATIVA AGLI ASPETTI DI Redatta da: Dr.ssa Paola Berardi ESPERTO

Dettagli

ESPERTA ed ESPERTO QUALIFICATO IN RADIOPROTEZIONE (PRIMO GRADO)

ESPERTA ed ESPERTO QUALIFICATO IN RADIOPROTEZIONE (PRIMO GRADO) ESPERTA ed ESPERTO QUALIFICATO IN RADIOPROTEZIONE (PRIMO GRADO) Aggiornato il 7 luglio 2009 1. CARTA D IDENTITÀ... 2 2. CHE COSA FA... 4 3. DOVE LAVORA... 5 4. CONDIZIONI DI LAVORO... 6 5. COMPETENZE...

Dettagli

C7000 Centrale di rilevazione incendio convenzionale modulare

C7000 Centrale di rilevazione incendio convenzionale modulare Pagina 1 di 12 -DMU-00.doc Manuale utente Pagina 2 di 12 -DMU-00.doc Sira s.r.l. si riserva, senza preavviso, di apportare modifiche al presente manuale ed al prodotto in esso descritto. Sira s.r.l. non

Dettagli

PROCEDURA DI SICUREZZA NORME INTERNE DI RADIOPROTEZIONE NELL USO DI APPARECCHI DI RADIODIAGNOSTICA

PROCEDURA DI SICUREZZA NORME INTERNE DI RADIOPROTEZIONE NELL USO DI APPARECCHI DI RADIODIAGNOSTICA Pag. 1 di 9 SOMMARIO: 1. Oggetto e scopo 2. Campo di applicazione 3. Responsabilità 4. Definizioni e abbreviazioni 5. Documenti di Riferimento 6. Moduli e documenti di registrazione 7. Modalità operative

Dettagli

Il Rischio Radiologico nelle attività con impiego di apparecchiature Rx impiegate a scopo diagnostico

Il Rischio Radiologico nelle attività con impiego di apparecchiature Rx impiegate a scopo diagnostico Il Rischio Radiologico nelle attività con impiego di apparecchiature Rx impiegate a scopo diagnostico Stefano De Crescenzo S.C. di Fisica Sanitaria S.S. di Radioprotezione Fisica e Dosimetria stefano.decrescenzo@ospedaleniguarda.it

Dettagli

Guida di installazione

Guida di installazione Il braccio destro per il business. Guida di installazione Il termine Wi-Fi è un marchio registrato della Wi-Fi Alliance. Complimenti per aver acquistato il servizio Wi-Fi Space di Impresa Semplice. Di

Dettagli

Mano amputata da un miscelatore per betoncini. Pubblicazione 13042.i

Mano amputata da un miscelatore per betoncini. Pubblicazione 13042.i Mano amputata da un miscelatore per betoncini Pubblicazione 13042.i Mano amputata da un miscelatore per betoncini Intervento fatale su una macchina pericolosa: Michel P. (25)* perde una mano pulendo un

Dettagli

SORGENTI MOBILI DI RADIAZIONI IONIZZANTI. Ing. Francesco Pastremoli Esperto qualificato 3 grado n 506

SORGENTI MOBILI DI RADIAZIONI IONIZZANTI. Ing. Francesco Pastremoli Esperto qualificato 3 grado n 506 SORGENTI MOBILI DI RADIAZIONI IONIZZANTI Esperto qualificato 3 grado n 506 francesco.pastremoli@ordingbo.it Aggiornamento del 16/05/2016 TIPI DI ESPOSIZIONE E PRINCIPALI IMPIEGHI 2 TIPI DI ESPOSIZIONE

Dettagli

ESERCITAZIONI PRATICHE: NORME DI SICUREZZA E RADIOPROTEZIONE

ESERCITAZIONI PRATICHE: NORME DI SICUREZZA E RADIOPROTEZIONE Corso di formazione finalizzato alla radioprotezione LA RADIOPROTEZIONE DEL PAZIENTE, DEL LAVORATORE E DELLA POPOLAZIONE ESERCITAZIONI PRATICHE: NORME DI SICUREZZA E RADIOPROTEZIONE AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE

Dettagli

Azienda USL di Bologna

Azienda USL di Bologna Pagina 1 di 7 Azienda USL di Bologna Presidio Ospedaliero Maggiore Sala diagnostiche TC RELAZIONE TECNICA PREVENTIVA RELATIVA AGLI ASPETTI DI Redatta da: Dr.ssa Paola Berardi ESPERTO QUALIFICATO 3 GRADO

Dettagli

della SICUREZZA e della SALUTE SUI LUOGHI DI LAVORO

della SICUREZZA e della SALUTE SUI LUOGHI DI LAVORO MICHELE LEPORE A B C della SICUREZZA e della SALUTE SUI LUOGHI DI LAVORO Manuale ad uso dei lavoratori Informazione dei lavoratori ai sensi dell art. 36 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 3 A B C della SICUREZZA

Dettagli

!""#$%&'!&(%#)% * +, * * / * * ("$*"..

!#$%&'!&(%#)% * +, * * / * * ($*.. 1!""#$%&'!&(%#)% +, -"(. 2!""#$%&'!&(%#)% / 0 + 1 2 +, -" 5("$".. / + + / % % 1 /+/ - 677. 5 CAPITOLO 1990 1991 1992 Impianti ed Attrezzature Tecnico- Scientifico Sanitarie 1.00 72 577 Ratei Leasing Operativo

Dettagli

Termoregolatore TR2000

Termoregolatore TR2000 Termoregolatore TR2000 Il termoregolatore TR 2000 è il dispositivo con cui si comandano le macchine Aerferrisi di climatizzazione. Con esso si regola la temperatura degli ambienti e la velocità di rotazione

Dettagli

PIANO DIDATTICO. Elementi di Anatomia, fisiologia umana e biofisica. Fondamenti di Biochimica e Biologia Applicata. Informatica I e II

PIANO DIDATTICO. Elementi di Anatomia, fisiologia umana e biofisica. Fondamenti di Biochimica e Biologia Applicata. Informatica I e II PIANO DIDATTICO I ANNO Insegnamento Ambito disciplinare Elementi di Anatomia, fisiologia umana e biofisica Fondamenti di Biochimica e Biologia Applicata BIO/16 BIO/09 BIO/13 BIO/10 TC 1 -- -- -- TC 1 --

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE AZIENDE SANITARIE

SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE AZIENDE SANITARIE SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE AZIENDE SANITARIE Manutenzione Attrezzature e Veicoli Favorisce la pianificazione e la registrazione delle attività di manutenzione delle attrezzature e dei veicoli.

Dettagli

Ci congratuliamo per il vostro acquisto del nuovo USB. Tester, uno strumento dedicato a coloro che devono

Ci congratuliamo per il vostro acquisto del nuovo USB. Tester, uno strumento dedicato a coloro che devono Soluzioni MANUALE IT UTENTE Contenuto : 1 x USB Tester 1 x USB Printer Cable 1 x USB MiniUSB Cable 1 x Secure Digital Ci congratuliamo per il vostro acquisto del nuovo USB Tester, uno strumento dedicato

Dettagli

Indice. Per. Ind. Cristofanon Andrea. Comune di Vigodarzere. Adeguamento impianti elettrici Progetto esecutivo Piano di Manutenzione

Indice. Per. Ind. Cristofanon Andrea. Comune di Vigodarzere. Adeguamento impianti elettrici Progetto esecutivo Piano di Manutenzione Indice 1 PREMESSA... 2 1.1 Terminologia secondo UNI 10147 Manutenzione... 2 1.2 Scopo... 3 2 SCHEDE APPARECCHIATURE... 4 2.1 Quadri elettrici di Bassa Tensione... 4 2.2 Impianti di distribuzione energia...

Dettagli

Modulo 2. Locali uso medico

Modulo 2. Locali uso medico Modulo 2 Locali uso medico Locali uso medico Norma CEI 64-8/7 V2 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in c.a. e 1500 V in c.c. Parte 7: Ambienti ed applicazioni particolari

Dettagli

M. Marengo CALIBRATORI DI ATTIVITA E LORO USO IN MEDICINA NUCLEARE. Medical Physics Department S.Orsola Malpighi University Hospital, Bologna, Italy

M. Marengo CALIBRATORI DI ATTIVITA E LORO USO IN MEDICINA NUCLEARE. Medical Physics Department S.Orsola Malpighi University Hospital, Bologna, Italy M. Marengo CALIBRATORI DI ATTIVITA E LORO USO IN MEDICINA NUCLEARE Medical Physics Department S.Orsola Malpighi University Hospital, Bologna, Italy mario.marengo@unibo.it Maniglia del centratore per i

Dettagli

Manuale D uso MultiBox

Manuale D uso MultiBox Manuale D uso MultiBox COMANDI DELLA MACCHINA 1) INTERRUTORE GENRALE: ruotando l interruttore generale dalla posizione 0 alla posizione 1 il quadro elettrico viene alimentato. 2) PANNELLO TOUCHSCREEN:

Dettagli

Leader mondiali nella rilevazione incendi dal TOTEM SISTEMA di EVACUAZIONE d emergenza per campeggi

Leader mondiali nella rilevazione incendi dal TOTEM SISTEMA di EVACUAZIONE d emergenza per campeggi Leader mondiali nella rilevazione incendi dal 1918 TOTEM SISTEMA di EVACUAZIONE d emergenza per campeggi SISTEMA di EVACUAZIONE d emergenza per campeggi Come indicato nel D.M. 28 febbraio 2014 e Circ.

Dettagli

I RIFIUTI SANITARI Misure di prevenzione e protezione

I RIFIUTI SANITARI Misure di prevenzione e protezione Servizio Prevenzione Protezione I RIFIUTI SANITARI Misure di prevenzione e protezione Dott. Stefania Bertoldo ottobre novembre 2014 L'ospedale, così come ogni altra realtà aziendale produttiva, dà origine

Dettagli

Controllo dell autocontrollo in Radioprotezione. Simonetta Chierici Dipartimento di Prevenzione ASL Città di Milano

Controllo dell autocontrollo in Radioprotezione. Simonetta Chierici Dipartimento di Prevenzione ASL Città di Milano Controllo dell autocontrollo in Radioprotezione Simonetta Chierici Dipartimento di Prevenzione ASL Città di Milano Approccio ISO 9000 alla verifica della gestione in qualità del rischio radiologico da

Dettagli

Sicurezza nel controllo di aree a rischio Una corretta segnaletica costituisce un pilastro della sicurezza. Le disposizioni del Decreto Legislativo 81 riguardanti la segnaletica di sicurezza sono parti

Dettagli

NORME INTERNE DI RADIOPROTEZIONE NELL USO DI APPARECCHI DI RADIODIAGNOSTICA. Data Causale Verifica Approvazione Destinatari

NORME INTERNE DI RADIOPROTEZIONE NELL USO DI APPARECCHI DI RADIODIAGNOSTICA. Data Causale Verifica Approvazione Destinatari Procedura n. 28 REV.1 Pagg.5 Re v Servizio Prevenzione e Protezione U.O. Fisica Sanitaria NORME INTERNE DI RADIOPROTEZIONE NELL USO DI APPARECCHI DI RADIODIAGNOSTICA Redatto da Dott.ssa P. Scandurra Dr.A.

Dettagli

D.Lgv. 230/1995 e succ. modif. La normativa in breve

D.Lgv. 230/1995 e succ. modif. La normativa in breve D.Lgv. 230/1995 e succ. modif. La normativa in breve Obblighi del Datore di Lavoro, Dirigenti e Preposti Attribuzioni dell Esperto Qualificato Obblighi dei Lavoratori Documenti e Autorizzazioni Rifiuti

Dettagli

PREMESSA Leggere il presente manuale prima di qualsiasi operazione ISTRUZIONI ORIGINALI Prima di iniziare qualsiasi azione operativa è obbligatorio le

PREMESSA Leggere il presente manuale prima di qualsiasi operazione ISTRUZIONI ORIGINALI Prima di iniziare qualsiasi azione operativa è obbligatorio le MANUALE USO E MANUTENZIONE Torcia in alluminio con 1 LED e funzione zoom manuale Art. 0338 ISTRUZIONI ORIGINALI PREMESSA Leggere il presente manuale prima di qualsiasi operazione ISTRUZIONI ORIGINALI Prima

Dettagli

Irraggiamento e modalità operative di Radioprotezione. Dott. Mirco Amici Esperto Qualificato U.O.C Medicna Legale e Gestione del Rischio

Irraggiamento e modalità operative di Radioprotezione. Dott. Mirco Amici Esperto Qualificato U.O.C Medicna Legale e Gestione del Rischio Irraggiamento e modalità operative di Radioprotezione Dott. Mirco Amici Esperto Qualificato U.O.C Medicna Legale e Gestione del Rischio Radioprotezione Disciplina a forte contenuto fisico, biologico e

Dettagli

Formazione obbligatoria in materia di Radioprotezione: il laboratorio universitario radioisotopi del DIMES

Formazione obbligatoria in materia di Radioprotezione: il laboratorio universitario radioisotopi del DIMES Formazione obbligatoria in materia di Radioprotezione: il laboratorio universitario radioisotopi del DIMES Dott. Pier Luca Rossi U.O. Fisica Sanitaria Alma Mater Studiorum - Università di Bologna Viale

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI GARA IN UNIONE DI ACQUISTO PER AREA VASTA EMILIA CENTRALE D.U.V.R.I.

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI GARA IN UNIONE DI ACQUISTO PER AREA VASTA EMILIA CENTRALE D.U.V.R.I. S E R V I Z I O P R E V E N Z I O N E E P R O T E Z I O N E DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI GARA IN UNIONE DI ACQUISTO PER AREA VASTA EMILIA CENTRALE art. 26 c3-ter D.Lgs. 9 aprile

Dettagli

I circuiti PELV per l'alimentazione dei circuiti di comando delle macchine (1/3)

I circuiti PELV per l'alimentazione dei circuiti di comando delle macchine (1/3) I circuiti PELV per l'alimentazione dei circuiti di comando delle macchine (1/3) La Norma 44-5, all'articolo 9.1.4, richiede per i circuiti di comando che un polo del circuito di alimentazione sia permanentemente

Dettagli

COMPONENTI E COMANDI INSTALLAZIONE E PRIMO UTILIZZO

COMPONENTI E COMANDI INSTALLAZIONE E PRIMO UTILIZZO ELOGY Guida Rapida COMPONENTI E COMANDI 0 INSTALLAZIONE E PRIMO UTILIZZO Rimuovere il coperchio ed estrarre il Una volta risciacquato, riempire il serbatoio con acqua fresca potabile non gasata. Inserire

Dettagli

SCHEDA DI RILEVAZIONE APPARECCHIATURE LASER

SCHEDA DI RILEVAZIONE APPARECCHIATURE LASER Logo Azienda SCHEDA DI RILEVAZIONE APPARECCHIATURE LASER Servizio Prevenzione e Protezione Rev: data A UBICAZIONE Edificio...Fabbricato.....Piano.. Stanza n... Unità organizzativa.settore operativo...

Dettagli

ISTRUZIONI PER L UTILIZZO DEI SISTEMI MULTIMEDIALI NELLE AULE DEL NUOVO EDIFICIO (POVO 1)

ISTRUZIONI PER L UTILIZZO DEI SISTEMI MULTIMEDIALI NELLE AULE DEL NUOVO EDIFICIO (POVO 1) ISTRUZIONI PER L UTILIZZO DEI SISTEMI MULTIMEDIALI NELLE AULE DEL NUOVO EDIFICIO (POVO 1) (Versione 1.4) UTILIZZO RAPIDO 1. Strisciare la Tessera per accendere l impianto 2. Collegare il pc al cavo VGA

Dettagli

PULIZIA E DISINFEZIONE

PULIZIA E DISINFEZIONE PULIZIA E DISINFEZIONE Nuovo dispositivo per la disinfezione a vapore di stanze e veicoli Nuovi prodotti per la pulizia e la disinfezione di tutte le superfici PULIZIA E DISINFEZIONE Disinfezione veloce

Dettagli

il freno di stazionamento

il freno di stazionamento www.tecnicafuturo.it support@tecnicafuturo.it FOCALIZZIAMO L ATTENZIONE SUL FRENO DI STAZIONAMENTO ELETTRO ASSISTITO DELLA BMW X6 (E71) E SULLE SUE PARTICOLARITA, COSI DA SAPERE COME PROCEDERE IN CASO

Dettagli

COMUNE DI GRAGNANO Provincia di Napoli

COMUNE DI GRAGNANO Provincia di Napoli 1 - COMUNE DI GRAGNANO Provincia di Napoli Determinazione n. 756 del 09-09-2013 Registro Generale delle Determinazioni Repertorio Ragioneria n. 754 del 04-09-2013 Determinazione n. 181 del 04-09-2013 Settore

Dettagli

TNT DoseMate Dosimeter Detector

TNT DoseMate Dosimeter Detector TNT 12000 DoseMate Dosimeter Detector Guida di riferimento rapida Introduzione Il dosimetro TNT12000 DoseMate esegue rapide misurazioni della dose e del rateo di dose. La Figura 1 e la Tavola 1 mostrano

Dettagli

COMPONENTI E COMANDI INSTALLAZIONE E PRIMO UTILIZZO

COMPONENTI E COMANDI INSTALLAZIONE E PRIMO UTILIZZO ELOGY Guida Rapida COMPONENTI E COMANDI INSTALLAZIONE E PRIMO UTILIZZO Rimuovere il coperchio ed estrarre il serbatoio. Una volta risciacquato, riempire il serbatoio con acqua fresca potabile non gasata.

Dettagli

NORME DI RADIOPROTEZIONE SPECIFICHE PER I TUBI A RAGGI X NELL ATTIVITA LANDIS

NORME DI RADIOPROTEZIONE SPECIFICHE PER I TUBI A RAGGI X NELL ATTIVITA LANDIS NORME DI RADIOPROTEZIONE SPECIFICHE PER I TUBI A RAGGI X NELL ATTIVITA LANDIS Queste norme devono essere rispettate durante le attività di analisi non distruttive su qualunque oggetto, compresi i reperti

Dettagli

Esercitazioni Corso Automazione a fluido ESERCITAZIONE N4

Esercitazioni Corso Automazione a fluido ESERCITAZIONE N4 ESERCITAZIONE N4 Realizzare lo schema pneumatico di figura 1 comandato mediante azionamento elettrico secondo lo schema di figura 2. In questo schema si realizza la sequenza D+/D-C+/D+/D- C-. Dello schema

Dettagli

Affollamento: numero massimo ipotizzabile di presenze. Luogo sicuro: luogo lontano dagli effetti dell incendio.

Affollamento: numero massimo ipotizzabile di presenze. Luogo sicuro: luogo lontano dagli effetti dell incendio. Affollamento: numero massimo ipotizzabile di presenze. Luogo sicuro: luogo lontano dagli effetti dell incendio. Percorso protetto: percorso protetto dagli effetti dell incendio Uscita di emergenza: passaggio

Dettagli

2) Il personale preposto dello svolgimento dell indagine radiologica deve sempre fare riferimento alle

2) Il personale preposto dello svolgimento dell indagine radiologica deve sempre fare riferimento alle PER APPARECCHIATURE RADIOLOGICHE FISSE PER GRAFIA E SCOPIA 1) Prima di eseguire l indagine radiologica il medico specialista deve valutare la possibilità di utilizzare tecniche sostitutive a quelle espletate

Dettagli

E importante informare che la comunità europea ha definito tramite la Norma Europea Armonizzata EN 81-70 Maggio 2004 :

E importante informare che la comunità europea ha definito tramite la Norma Europea Armonizzata EN 81-70 Maggio 2004 : CONFRONTO TRA I CRITERI PROGETTUALI E SOLUZIONI TECNICHE NAZIONALI ED EUROPEE E importante informare che la comunità europea ha definito tramite la Norma Europea Armonizzata EN 81-70 Maggio 2004 : Regole

Dettagli

CENTRALE DI GESTIONE PER CANCELLI SCORREVOLI 12/24V

CENTRALE DI GESTIONE PER CANCELLI SCORREVOLI 12/24V CENTRALE DI GESTIONE PER CANCELLI SCORREVOLI Manuale di installazione e uso Q26 12/24V dc Centrale di gestione per cancello scorrevole 12Vdc - 24Vdc Programmazione semplificata del ciclo di funzionamento

Dettagli

QUESTIONARIO TECNICO

QUESTIONARIO TECNICO QUESTIONARIO TECNICO 1 1< N 3 > 3 Indicare radionuclidi _ 1 Numero di radionuclidi (N) compatibili e certificati con l infusore Peso >PC.5 5 Peso >.9xPC e .75xPC e

Dettagli

FONOPULL UNIVERSALE Manuale d Uso

FONOPULL UNIVERSALE Manuale d Uso ELFIPA s.n.c. di Fingolo & Papes Piazza 24 Maggio, 6 3040 Gorgo al Monticano (TV) ITALY Tel. +39 0422 80029 Fax +39 0422 80082 www.elfipa.it info@elfipa.it FONOPULL UNIVERSALE Manuale d Uso 0 INDICE Note

Dettagli

DUVRI. Rischi specifici esistenti nell ambiente in cui è destinato ad operare l Appaltatore ALLEGATO A2

DUVRI. Rischi specifici esistenti nell ambiente in cui è destinato ad operare l Appaltatore ALLEGATO A2 ALLEGATO A2 Allegato A2 Pag 1 RISCHI SPECIFICI PRESENTI NELL AMBIENTE IN CUI È DESTINATO AD OPERARE L APPALTATORE nella consegna e installazione, manutenzione ed assistenza tecnica di apparecchiature,

Dettagli

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI PADOVA

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI PADOVA Fisica Sanitaria Interazione di raggi X con la materia (diffusione, effetto compton, fotoelettrico, produzione di coppie, fotodisintegrazione). Spessore emivalente, decivalente. Interazione delle particelle

Dettagli

USO SALTUARIO PALESTRE. Al Sig. Per conto di SUA SEDE

USO SALTUARIO PALESTRE. Al Sig. Per conto di SUA SEDE USO SALTUARIO PALESTRE COMUNE DI BRESCIA Settore Partecipazione e Territorio Al Sig. Per conto di SUA SEDE Con riferimento alla richiesta presentata in data relativa all uso della palestra annessa alla

Dettagli

Freno di stazionamento elettroassistito BMW X6

Freno di stazionamento elettroassistito BMW X6 Freno di stazionamento elettroassistito BMW X6 Vediamo oggi un particolare componente che ha subito negli ultimi tempi un notevole sviluppo. Quindi focalizzeremo l attenzione sul freno di stazionamento

Dettagli

Accesso al Laboratorio

Accesso al Laboratorio Laboratorio Didattico - Piano Seminterrato Procedure di Sicurezza Procedure generali: Per gli aspetti inerenti la sicurezza nei laboratori tutte le procedure saranno riferite al D.Lgs. 81/2008 ed al D.Lgs.

Dettagli

ROOMER HC SOLLEVATORE A BINARIO IMPORTANTE!

ROOMER HC SOLLEVATORE A BINARIO IMPORTANTE! SOLLEVATORE A BINARIO ROOMER HC 21000 Roomer 21000 offre un unica possibilità di sollevare e muovere il paziente in modo semplice e sicuro, senza sforzo per lo stesso che per chi lo utilizza. Il sollevatore

Dettagli

MANUALE D INSTALLAZIONE

MANUALE D INSTALLAZIONE MAUALE D ISTALLAZIE Ricevitore per automazioni D8551 801734 Ricevitore per automazioni D8551 Pensa a tutto, soprattutto a te Presentazione Il ricevitore per automazioni consente di: Comandare un carico

Dettagli

2. Sicurezza 2. Sicurezza generale delle macchine

2. Sicurezza 2. Sicurezza generale delle macchine 2. Sicurezza 2. Sicurezza generale delle macchine 2.2.5.2 DISPOSITIVI DI COMANDO A DUE MANI UNI EN 574/98 Descrizione Il comando a due mani è un dispositivo di sicurezza che garantisce, se correttamente

Dettagli

LA SICUREZZA NEI CANTIERI NASCE A SCUOLA

LA SICUREZZA NEI CANTIERI NASCE A SCUOLA LA SICUREZZA NEI CANTIERI NASCE A SCUOLA Da Studente a RSPP Progetto sperimentale per gli Istituti superiori per Geometri della Provincia di Modena Il rischio da radiazioni ionizzanti Modulo A Lezione

Dettagli

S E R V I Z I O P R E V E N Z I O N E E P R O T E Z I O N E

S E R V I Z I O P R E V E N Z I O N E E P R O T E Z I O N E S E R V I Z I O P R E V E N Z I O N E E P R O T E Z I O N E DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI GARA IN UNIONE DI ACQUISTO PER AREA VASTA CENTRO art. 26 c3-ter D.Lgs. 9 aprile 2008,

Dettagli

ISTRUZIONI PER AGGIORNAMENTO SW VERSIONE 7.0 DI BLUE&ME

ISTRUZIONI PER AGGIORNAMENTO SW VERSIONE 7.0 DI BLUE&ME ISTRUZIONI PER AGGIORNAMENTO SW VERSIONE 7.0 DI BLUE&ME La procedura, riportata nelle pagine seguenti, si riferisce all aggiornamento software della centralina Blue&Me di seconda generazione. Se sul quadro

Dettagli

Guida all installazione

Guida all installazione Guida all installazione DSL37242440_guida V-MOS.indd 1 02/12/14 09:52 INTRODUZIONE Questa guida descrive le azioni utili per la rapida e autonoma installazione del Modem e il collegamento del tuo computer

Dettagli

PROCEDURA TECNICA DI TRASPORTO CAMPIONI BIOLOGICI DAI REPARTI AL LABORATORIO

PROCEDURA TECNICA DI TRASPORTO CAMPIONI BIOLOGICI DAI REPARTI AL LABORATORIO Data di applicazione della procedura Redazione Verifica Approvazione Ruolo Data Firma Ruolo Data Firma Ruolo Data Firma Dirigente 1 livello Dr. M.L. Capuano 18/12/00 Responsabile U.O. Lab. P.O. Dr. R.

Dettagli

PROTOCOLLO OPERATIVO OSSIGENO-TERAPIA

PROTOCOLLO OPERATIVO OSSIGENO-TERAPIA PROTOCOLLO OPERATIVO OSSIGENO-TERAPIA L erogazione di ossigeno, come del resto quella di ogni terapia, va effettuata: dietro prescrizione medica specialistica (pneumologa) nel giusto dosaggio, nella giusta

Dettagli

BUS - L2. Gruppo comando di secondo livello per bus EB. Istruzioni ed avvertenze per l installatore

BUS - L2. Gruppo comando di secondo livello per bus EB. Istruzioni ed avvertenze per l installatore Gruppo comando di secondo livello per bus EB BUS - L2 Istruzioni ed avvertenze per l installatore L1 L2 L3 DIP 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 + Alimentazione - Alimentazione Comune 1 Ingresso

Dettagli

L illuminazione di emergenza salva la vita delle persone!

L illuminazione di emergenza salva la vita delle persone! L illuminazione di emergenza salva la vita delle persone! L illuminazione di emergenza è tra gli elementi indispensabili per garantire la sicurezza delle persone, in un ambiente o edificio, qualora si

Dettagli

1) rimuovere la cintura 2) estrarre il cubo rosso 3) estrarre la bilancia

1) rimuovere la cintura 2) estrarre il cubo rosso 3) estrarre la bilancia ASEEMBLAGGIO 1) Disimballare la bilancia 1) rimuovere la cintura 2) estrarre il cubo rosso 3) estrarre la bilancia Per i modelli 1 e 0,1 mg: - Anello paravento - piatto (90mm) per il modello di 0,1 mg

Dettagli

Dispositivo per prova RGDAT. LogicLab s.r.l.

Dispositivo per prova RGDAT. LogicLab s.r.l. LogicLab s.r.l. Programma della giornata 09:15 Inizio presentazione 10:45 Pausa 11:00 Dimostrazione 12:30 Pausa Pranzo 14:00 Prove con RGDAT 16:00 Fine Indice Introduzione RGDAT Presentazione Prove di

Dettagli

IMPIANTI DI ALLARME TECNICI NORMA UNI 9795

IMPIANTI DI ALLARME TECNICI NORMA UNI 9795 IMPIANTI DI ALLARME TECNICI NORMA UNI 9795 Sono circuiti elettrici destinati a segnalare, mediante segni ottici o acustici oppure a distanza su rete telefonica o LAN, pericoli quali incendi, fughe di gas,

Dettagli

REGISTRO DEI CONTROLLI ANTINCENDIO

REGISTRO DEI CONTROLLI ANTINCENDIO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO SCUOLA COMUNE DI PREMESSA L art. 5 del D.P.R. 37/98 obbliga i responsabili di attività soggette ai controlli di prevenzione incendi a mantenere in stato di efficienza i sistemi,

Dettagli

DISTRIBUZIONI DISTRIBUZIONE DI GAUSS

DISTRIBUZIONI DISTRIBUZIONE DI GAUSS DISTRIBUZIONI ESPERIENZA a: DISTRIBUZIONE DI GAUSS SCOPO: Costruzione di una distribuzione di Gauss dai valori di una grandezza fisica ottenuti da una misura dominata da errori casuali. Studio dell influenza

Dettagli

LEP laboratorio di economia e produzione

LEP laboratorio di economia e produzione Regolamento del LEP Contenuto: 1. Norme generali 2. Norme di accesso alla struttura 3. Norme sulla prenotazione della struttura 4. Norme sull utilizzo delle stampanti 5. Norme di comportamento 6. Norme

Dettagli

calendario delle manutenzioni; rilevazione delle cause, il tipo e la frequenza degli interventi ; registrazione su scheda delle manutenzioni.

calendario delle manutenzioni; rilevazione delle cause, il tipo e la frequenza degli interventi ; registrazione su scheda delle manutenzioni. REGISTRO MANUTENZIONE DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO Data. Pag. 1 / 12 Riferimento normativo Decreto Legislativo 81/2008 e s.m.i. titolo III del articolo 71. L obbligo della manutenzione è per tutte le attrezzature

Dettagli

Caratteristiche Principali

Caratteristiche Principali Il sistema EasyCall Caratteristiche Principali EasyCall è un sistema con il quale gestire in modo semplice e sicuro ogni esigenza di identificazione allarmi o richieste di segnalazione in ospedali, cliniche,

Dettagli

Procedura per la valutazione LASER

Procedura per la valutazione LASER Sviluppi futuri per le ottiche... Procedura per la valutazione LASER www.portaleagentifisici.it 1 2 Confronto tra Luce solare e Laser Intensità massima luce solare a terra = 1 kw/m 2 or 1mW/mm2 Assumendo

Dettagli

Norma CEI di Gianfranco Ceresini

Norma CEI di Gianfranco Ceresini Norma CEI 34-22 Pubblicato il: 20/01/2004 Aggiornato al: 20/01/2004 di Gianfranco Ceresini Gli apparecchi di illuminazione per l emergenza sono pur sempre dispositivi di l illuminazione e devono quindi

Dettagli

Terminale di camera con display

Terminale di camera con display A CMTE00 Descrizione Il terminale di camera con display consente di controllare e visualizzare a livello locale le chiamate con segnalazione visiva ed acustica su un display numerico e grafico. L abbinamento

Dettagli

MANUTENZIONE IMPIANTI ELETTRICI, IMPIANTO DI MESSA A TERRA. Riferimenti Normativi DPR 462/2001

MANUTENZIONE IMPIANTI ELETTRICI, IMPIANTO DI MESSA A TERRA. Riferimenti Normativi DPR 462/2001 MANUTENZIONE IMPIANTI ELETTRICI, IMPIANTO DI MESSA A TERRA Riferimenti Normativi DPR 462/2001 Manutenzione impianti elettrici, impianto di messa a terra: le novità introdotte dal D.P.R.462/2001. Competenze

Dettagli

BETONIERE. MISURE DI PREVENZIONE PER LE BETONIERE (Tav. n ) Estratto circolare n. 103/80 del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale

BETONIERE. MISURE DI PREVENZIONE PER LE BETONIERE (Tav. n ) Estratto circolare n. 103/80 del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale BETONIERE MISURE DI PREVENZIONE PER LE BETONIERE (Tav. n. 29-30) Estratto circolare n. 103/80 del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale 1. Campo di applicazione 1.1 La presente normativa si applica

Dettagli

Procedura Aperta in ambito CE per la fornitura, di N. 1 ACCELERATORE PER RADIOTERAPIA INTRAOPERATORIA (IORT)

Procedura Aperta in ambito CE per la fornitura, di N. 1 ACCELERATORE PER RADIOTERAPIA INTRAOPERATORIA (IORT) Procedura Aperta in ambito CE per la fornitura, di N. 1 ACCELERATORE PER RADIOTERAPIA INTRAOPERATORIA (IORT) ************ CAPITOLATO TECNICO C.I.G. 58120552DA3 1. OGGETTO DELLA FORNITURA Fornitura, installazione

Dettagli

Ktronic 5 CONTROLLORE ELETTRONICO 1 ISTRUZIONI PER L UTILIZZATORE 1.1 DESCRIZIONE DEI DISPOSITIVI DI COMANDO E CONTROLLO

Ktronic 5 CONTROLLORE ELETTRONICO 1 ISTRUZIONI PER L UTILIZZATORE 1.1 DESCRIZIONE DEI DISPOSITIVI DI COMANDO E CONTROLLO 1 ISTRUZIONI PER L UTILIZZATORE 1.1 DESCRIZIONE DEI DISPOSITIVI DI COMANDO E CONTROLLO CONTROLLORE ELETTRONICO Ktronic 5 COD. 091060 - COMPACK G 4 OPEN - REV. 00 - DATA 11/2015 pag.1 di 11 1.1.1 SCHEMA

Dettagli

Rilevatore di caduta per anziani. Guida per l utente

Rilevatore di caduta per anziani. Guida per l utente FATE Rilevatore di caduta per anziani Guida per l utente 1 Indice 1. Il sistema FATE COME SI USA IL SISTEMA FATE p.3 TIPI DI ALLARME INVIATI DAL SISTEMA FATE p.5 MESSAGGI DI AVVISO DEL TELEFONO CELLULARE

Dettagli

S E R V I Z I O P R E V E N Z I O N E E P R O T E Z I O N E

S E R V I Z I O P R E V E N Z I O N E E P R O T E Z I O N E S E R V I Z I O P R E V E N Z I O N E E P R O T E Z I O N E DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI GARA IN UNIONE DI ACQUISTO PER AREA VASTA EMILIA CENTRALE art. 26 c3-ter D.Lgs. 9 aprile

Dettagli

Prefettura di VIBO VALENTIA - Ufficio Territoriale del Governo Area V Protezione Civile, Difesa Civile e Coordinamento del Soccorso Pubblico.

Prefettura di VIBO VALENTIA - Ufficio Territoriale del Governo Area V Protezione Civile, Difesa Civile e Coordinamento del Soccorso Pubblico. Prefettura di VIBO VALENTIA - Ufficio Territoriale del Governo Area V Protezione Civile, Difesa Civile e Coordinamento del Soccorso Pubblico Allegato CAMPAGNA INFORMATIVA PREVENTIVA PIANO DI EMERGENZA

Dettagli

Argomento: NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI RELATIVA ALLA DISCARICA ESAURITA DI CASAGLIA (FE)

Argomento: NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI RELATIVA ALLA DISCARICA ESAURITA DI CASAGLIA (FE) PAG. 1 DI 7 Argomento: NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI RELATIVA ALLA DISCARICA ESAURITA DI CASAGLIA (FE) Discariche Non Pericolosi Casaglia (4) CAMPO DI APPLICAZIONE PAG. 2 DI 7 INDICE Premessa... 3 1 Descrizione

Dettagli

Manuale d'uso AGE RAB 320_ V02 Pag 1 HAG. Manuale d'uso AGE RAB 320_ V02

Manuale d'uso AGE RAB 320_ V02 Pag 1 HAG. Manuale d'uso AGE RAB 320_ V02 Manuale d'uso AGE RAB 320_ V02 Pag 1 HAG Manuale d'uso AGE RAB 320_ V02 Manuale d'uso AGE RAB 320_ V02 Pag 2 Indice 1. Che cos è l HAG 2. Rimozione del coperchio protettivo 3. Collegamento alla rete FASTWEB

Dettagli

CENTRALE DI GESTIONE PER CANCELLI SCORREVOLI 12/24V

CENTRALE DI GESTIONE PER CANCELLI SCORREVOLI 12/24V CENTRALE DI GESTIONE PER CANCELLI SCORREVOLI Manuale di installazione e uso Q26 12/24V dc Centrale di gestione per cancello scorrevole 12Vdc - 24Vdc Programmazione semplificata del ciclo di funzionamento

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE RISCHI INTERFERENZA NEGLI APPALTI EX ART.26 c.3 DEL D.Lgs. 81/08 Allegato al contratto di appalto relativo al.

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE RISCHI INTERFERENZA NEGLI APPALTI EX ART.26 c.3 DEL D.Lgs. 81/08 Allegato al contratto di appalto relativo al. (art. 26 comma 3 D.Lgs. 8/8) Aprile 2 di 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE RISCHI INTERFERENZA NEGLI APPALTI EX ART.26 c.3 DEL D.Lgs. 8/8 Allegato al contratto di appalto relativo al Servizio presso la Biblioteca

Dettagli

9. Il repertamento di materiale informatico. a. Generalità; b. Repertamento.

9. Il repertamento di materiale informatico. a. Generalità; b. Repertamento. REGIONE CARABINIERI PIEMONTE E VALLE D AOSTA Comando Provinciale di Torino Reparto Operativo Sezione Investigazioni Scientifiche Repertamento di materiale informatico a. Generalità; a. Generalità. Il termine

Dettagli

Modulo 6: La segnaletica di sicurezza

Modulo 6: La segnaletica di sicurezza Modulo 6: La segnaletica di sicurezza La segnaletica svolge un ruolo importante ai fini della sicurezza: un giusto segnale trasmette immediatamente un messaggio che da indicazioni in merito a divieti,

Dettagli

SmartLF CX40 scanner utilities

SmartLF CX40 scanner utilities SmartLF CX40 scanner utilities Sommario Introduzione...3 Revisioni...3 Esecuzione in modalità utente...4 La modalità di servizio...5 Aggiornamento via Internet di firmware e/o driver...6 Aggiornamento

Dettagli

VERIFICHE INIZIALI E PERIODICHE PREVISTE DALLA NUOVA NORMA PER GLI IMPIANTI ELETTRICI IN LOCALI ADIBITI AD USO MEDICO IN VIGORE DAL 1 SETTEMBRE 2001

VERIFICHE INIZIALI E PERIODICHE PREVISTE DALLA NUOVA NORMA PER GLI IMPIANTI ELETTRICI IN LOCALI ADIBITI AD USO MEDICO IN VIGORE DAL 1 SETTEMBRE 2001 VERIFICHE INIZIALI E PERIODICHE PREVISTE DALLA NUOVA NORMA PER GLI IMPIANTI ELETTRICI IN LOCALI ADIBITI AD USO MEDICO IN VIGORE DAL 1 SETTEMBRE 2001 In un articolo da poco pubblicato a firma dello stesso

Dettagli

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI BARI

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI BARI GUIDA ALLA PRESENTAZIONE ON-LINE DELLE DOMANDE DI PARTECIPAZIONE AL CONCORSO PUBBLICO PER TITOLI ED ESAMI Indice 1. Accesso al sito... 2 2. Area utente... 2 2.1. Registrazione anagrafica... 4 3. Cosa fare

Dettagli