Biglietti: schema E/R. Biglietti: albero degli attributi

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Biglietti: schema E/R. Biglietti: albero degli attributi"

Transcript

1 Biglietti: schema E/R 1 Biglietti: albero degli attributi 2

2 Biglietti: albero degli attributi 3 Dimensioni, Misure e Schema! Dimensioni = {CodVolo, Data, Check-in,AnnoNascitaCliente}! Tra le dimensioni non ho tutti gli attributi chiave di BIGLIETTO GLOSSARIO delle MISURE NUM. BIGLIETTI = COUNT(*) INCASSO = SUM(BIGLIETTO.tariffa) NUM. COLLI = SUM(BIGLIETTO.NumeroColli) 4

3 Modifica dello schema di fatto! Si aggiunge allo schema di fatto la dipendenza CITTA! STATO! Tale dipendenza non era inizialmente espressa nello schema E/R e si può rilevare ed aggiungere allo schema E/R durante la fase di ricognizione dei dati.! Oppure può essere rilevata ed aggiunta dal progettista durante la costruzione dell albero degli attributi (aggiunta di una dipendenza funzionale).! Oppure può essere rilevata durante l analisi del carico di lavoro, ad esempio, analizzando la possibilità di fare una interrogazione del tipo per ogni stato, confrontare gli incassi delle sue città. 5 Progettazione logica! Riportando le dimensioni degeneri nella fact table e traducendo la gerarchia condivisa in una sola dimension table, si ottiene questo star schema :! Se per la gerarchia condivisa si effettua uno snowflake sul primo attributo condiviso (la SIGLA) si ottiene questo schema : 6

4 Alimentazione del Data Mart! Si considera il seguente schema relazionale del DB operazionale DB_BIGLIETTI! Si considera solo l estrazione statica che viene effettuata quando il DM deve essere popolato per la prima volta e consiste concettualmente in una fotografia dei dati operazionali. l alimentazione a partire da zero 7 Alimentazione del Data Mart! Per semplificare il processo di alimentazione, consideriamo dapprima come schema del Data Mart DM_BIGLIETTI il secondo schema di pagina 6, ma senza l introduzione di chiavi surrogate (infatti le chiavi surrogate devono essere create e gestite durante l alimentazione), ovvero si utilizzano le chiavi del DB operazionale DB_BIGLIETTI:! Nel seguito vengono dapprima individuate le espressioni SQL utili ad alimentare il DM, poi tali espressioni verranno utilizzate per creare un pacchetto DTS! La generazione delle dimension table VOLO e AEROPORTO è semplice, in quanto corrisponde a copiare le istanze delle rispettive relazioni nel DB_BIGLIETTI. Siccome VOLO si riferisce tramite FK ad AEROPORTO occorre copiare prima AEROPORTO. 8

5 Alimentazione del Data Mart! Essendo la fact table BIGLIETTI con granularità temporale, le sue istanze (gli eventi primari) verranno determinate tramite un raggruppamento sulle dimensioni! Per alimentare la fact table occorre effettuare delle interrogazioni sul DB operazionale (DB_BIGLIETTI) e riportarne il risultato nel DM (DM_BIGLIETTI). Normalmente una query SQL può essere riferita solo ad un DataBase, allora procediamo in questo modo 1. Nel DB operazionale si crea la query che calcola le istanze della fact table e si memorizza tale query in una vista (VIEW_BIGLIETTI) 2. Si copia il contenuto della vista VIEW_BIGLIETTI nella table fact BIGLIETTI del DM! Per semplicità, effettuiamo prima il calcolo senza la dimensione CHECK_IN, che ricordiamo essere una dimensione con valore boolean (1 = biglietto con check_in, 0 = bigletto senza check_in). 9 Alimentazione del Data Mart! La view VIEW_BIGLIETTI deve contenere il join tra BIGLIETTI, CHECK_IN (per prendere NUMCOLLI) e CLIENTE (per prendere ANNONASC) ed il raggruppamento su DATA, CODVOLO, ANNONASC! Conviene fare il join graficamente (vedi figura) quindi salvare la view, riaprirla e scrivere a mano il raggruppamento 10

6 Alimentazione del Data Mart! Si deve considerare se è sufficiente fare l INNER JOIN oppure si deve fare un OUTER JOIN " Tra BIGLIETTO e CLIENTE è sufficiente l INNER JOIN in quanto tutti i biglietti hanno un cliente (questo si vede dall E/R ma si deve verificare in pratica sul relazionale, controllando che il campo CLIENTE in BIGLIETTI sia not null ) " Tra BIGLIETTO e CHECK_IN è necessario fare un outer join per includere anche i biglietti che non hanno corrispondente in CHECK_IN 11 Alimentazione del Data Mart! Aprendo la view, aggiungo il GROUP BY e le misure:! La somma di un insieme di valori con almeno un NULL è teoricamente NULL: per avere 0 invece che NULL mettiamo allora SUM(ISNULL(NUMCOLLI,0)). In SQL SERVER il NULL nella somma è considerato per default 0, quindi si può non inserire ISNULL. 12

7 Alimentazione del Data Mart! Cosa avviene se un valore di un attributo di ragruppamento è NULL?! Supponiamo che ANNONASC possa essere NULL, sia a causa di BIGLIETTI senza un CLIENTE specificato, sia perchè il cliente ha un ANNONASC nullo.! In questi casi conviene codificare il valore NULL con un opportuno valore, ad esempio 0; In questo modo tale valore non crea problemi quando utilizzato come valore di chiave. Nella view si sostituisce dbo.cliente.annonasc con ISNULL(dbo.CLIENTE.ANNONASC, 0) AS ANNONASC.! A questo punto la creazione della view (VIEW1) per alimentare la fact table senza la dimensione CHECK_IN è terminata. Nel seguito discuteremo come introdurre tale dimensione 13 Alimentazione del Data Mart! La dimensione CHECK_IN è particolare in quanto non corrisponde ad un attributo dello schema del DB operazionale, ma deve essere calcolato: 1 = biglietto con check_in, 0 = bigletto senza check_in.! In base alla discussione già fatta sul left join, possiamo calcolare tale valore effettuando il left join; questo calcolo, riportato nelle slide seguenti, risulta essere complesso, in quanto richiede la definizione di più viste.! Una soluzione più semplice è quella di aggiungere l attributo alla tabella BIGLIETTO e di calcolarlo tramite UPDATE sulla tabella. In pratica tale soluzione corrisponde alla traduzione del subset CHECK_IN con il collasso verso l alto, dove CHECK_IN è l attributo selettore UPDATE BIGLIETTO SET CHECK_IN = 0 WHERE NUMBIGLIETTO NOT IN (SELECT NUMBIGLIETTO FROM [CHECK-IN]) UPDATE BIGLIETTO SET CHECK_IN = 1 WHERE NUMBIGLIETTO IN (SELECT NUMBIGLIETTO FROM [CHECK-IN]) 14

8 Alimentazione del Data Mart! Avendo a disposizione l attributo CHECK_IN, l alimentazione della fact table con tale dimensione è molto semplice, basta aggiungerlo agli attributi di raggruppamento! La vista (VIEW_BIGLIETTI) per alimentare la fact table è quindi:! Ora il contenuto della vista può essere copiato nella table fact BIGLIETTI del DM.! Conclusioni " Normalmente, il calcolo è un raggruppamento sulle dimensioni " Considerazioni sui join tra tabelle: LEFT JOIN " Considerazioni sui valori nulli: ISNULL 15 Alimentazione del Data Mart: creazione di pacchetti DTS 1. Si svuota il contenuto del DM: è utile per testare le procedure di estrazione statica 2. Si copiano le dimensional table: l unico vincolo da rispettare è quello dell integrità referenziale: quando si copia la tabella A, devono essere già state copiate tutte le tabelle alle quali A si riferisce tramite una FK " Si definisce un pacchetto DTS per ogni passo. Siccome in ogni passo si devono semplicemente copiare delle tabelle è conveniente (è più semplice) creare tale pacchetto tramite Importa Dati " In uno star schema si possono copiare tutte le dimension table in un solo passo 3. Si copia il contenuto della vista nella fact table! Ai passi generali riportati si possono aggiungere altre operazioni che dipendono dal contesto; ad esempio le istruzioni di update di pagina 14.! Dopo aver creato e provato i pacchetti (package) per i singoli passi, si puo creare un unico package che li include tutti, eseguendoli nell ordine stabilito 16

9 Analysis Services: definizione del CUBO Biglietti! Nel seguito viene utilizzato Analysis Services per analizzare i dati del DM dei Biglietti, discutendo alcuni punti caratteristici! Dimensione ParteDa : quando viene salvato il cubo, vengono contati i membri di ciascun livello; se il numero di CodVolo risulta inferiore a quello del livello padre Sigla (messaggio in basso) occorre rifare il conteggio in modo da contare le sigle effettivamente presenti 17 CUBO : gerarchia condivisa! Dimensione ArrivaA : non si può usare (come in figura) la stessa tabella AEROPORTO definendo un altro join tra VOLO e AEROPORTO sulla base dell attributo A : è come se venissero considerati solo i voli che partono ed arrivano allo stesso aeroporto (la figura piccola riporta la visualizzazione)! 18

10 CUBO : gerarchia condivisa! Dimensione ArrivaA : si deve inserire una nuova copia di AEROPORTO " AEROPORTO usato in ParteDA si rinomina in AeroportoDa (cambia alias) " Si inserisce ancora la tabella AEROPORTO " Si procede con la definizione di ArrivaA # Un altro esempio di cubo con gerarchia condivisa è in Completare il cubo definendo le altre dimensioni e le misure. Introdurre la misura CostoMedioBiglietto (CMB), calcolata come INCASSO/NUM_BIG. Implementazione in Analysis Services 1. Si definisce la misura derivata CMB_Base 2. Si definisce la misura di supporto Conteggio, aggregata con COUNT 3. Si definisce CMB calcolata come CMB_Base/Conteggio 19 CUBI VIRTUALI! Un cubo virtuale è una combinazione di più cubi all'interno di un cubo logico e può essere paragonato a una vista di un database relazionale! Un cubo virtuale consente di visualizzare contemporaneamente i dati di cubi diversi rendendo disponibili funzionalità di analisi più avanzate! Come per una vista, un cubo virtuale non è materializzato (memorizzato) quindi non richiede ulteriore spazio di archiviazione fisico! Un cubo virtuale può anche essere basato su un singolo cubo per esporre solo subset selezionati delle misure e delle dimensioni! Un cubo virtuale offre un'utile funzione di protezione grazie alla possibilità di limitare l'accesso di alcuni utenti durante la visualizzazione dei cubi sottostanti! Un cubo può essere riferito ad una sola fact table: il cubo virtuale è quindi indispensabile per confrontare i dati relativi a due o più fact table 20

11 CUBI VIRTUALI! Normalmente un cubo virtuale è definito come combinazione di due o più cubi che condividono alcune dimensioni.! D altra parte non c è alcuna limitazione nella definizione di un cubo virtuale: si può definire un cubo virtuale come combinazione di due cubi con insiemi di dimensioni differenti o, al limite, che non condividono alcuna dimensione: In corrispondenza di membri di dimensioni differenti, non esisterà alcun evento nel cubo virtuale. Più precisamente " Sia CV un cubo virtuale ottenuto come unione di C1 e C2 " Sia D1 (D2) una dimensione di C1 (C2) non presente in C2 (C1) " Allora le celle non vuote (ovvero gli eventi esistenti) sono solo in corrispondenza di (D1.All, D2.x), con x membro di D2 (D1.y, D2.All), con y membro di D1 21 CUBI VIRTUALI : Esempio! Definiamo un Cubo Virtuale come composizione di " Cubo dei Biglietti (CB) - cubo definito in precedenza " Cubo dei Ritardi (CR) - nuovo cubo per analizzare I ritardi! Dimensioni Condivise " È una dimensione che viene definita indipendntemente dal cubo e che può essere condivisa (cioè usata) in più cubi " Facilita la definizione dei cubi e risparmia spazio (si memorizza solo una volta) " È un concetto analogo a quello di gerarchia condivisa! Nel nostro esempio definiamo le seguenti dimensioni condivise relative a CB " ArrivaA, ParteDa, OraDiPartenza, Compagnia " Le altre dimensioni (es. ANNONASCITA) sono degeneri: non serve che siano condivise! Problema della gerarchia condivisa nel Cubo dei Biglietti: " Quando si usano le due dimensioni ParteDa e ArrivaA esiste lo stesso problema già discusso in precedenza " La soluzione al problema è la stessa: si modifica il nome (cambia alias) della tabella AEROPORTO; essendo una dimensione condivisa, si deve usare l editor delle Dimensioni 22

12 Ritardi: Progettazione dello schema di Fatto! Definire uno schema di fatto per analizzare i ritardi; in particolare l analisi deve considerare l aeroporto di partenza, mentre per quello d arrivo basta considerare solo la citta e lo stato 1. Si costruisce l albero degli attributi basato sull entità VOLOGIORN 2. Si modifica l albero aggiungendo la dipendenza CITTA! STATO 3. Si modifica l albero eliminando A-SIGLA 23 Ritardi: Progettazione dello Schema di Fatto! Progettazione Schema di Fatto 4. Si modifica l albero eliminando CODVOLO per CITTA_ARRIVO, 5. Si definisce lo Schema di Fatto selezionando come misura RITARDO (ovviamente definita come media ed aggregata tramite media) e come dimensioni: DATA CODVOLO e CITTA_ARRIVO! Si considera CITTA, STATO come gerarchia condivisa : per semplicità non viene indicata sul disegno 24

13 Ritardi: Progettazione logica! Se è già stato realizzato lo Schema logico di pag. 8, si possono riusare le dimension table già introdotte, cioè VOLO e AEROPORTO! D altra parte se si progetta lo schema logico da zero, per entrambi gli schemi di fatto, è possibile usare in AEROPORTO il riferimento a CITTA:! Nel seguito useremo il primo schema + lo schema di pagina 8 (altrimenti dobbiamo variare gli oggetti (cubi) realizzati finora 25 Ritardi: Alimentazione del Data Mart - Fact Table! Alimentazione della fact table: raggruppo su DATA,CODVOLO e CITTA_ARRIVO; definiamo una view (nel DB dei Biglietti) che contiene questi attributi (si noti che per CITTA_ARRIVO devo fare un join con AEROPORTO). Considero dei join interni.! Salvo ed edito la view aggiungendogli il raggruppamento e calcolando RITARDO: CREATE VIEW dbo.vistaritardi AS SELECT dbo.vologior.data, dbo.vologior.codvolo, dbo.aeroporto.citta AS CITTA_ARRIVO, AVG(RITARDO) AS RITARDO FROM dbo.vologior INNER JOIN dbo.volo ON dbo.vologior.codvolo = dbo.volo.codvolo INNER JOIN dbo.aeroporto ON dbo.volo.a = dbo.aeroporto.sigla GROUP BY dbo.vologior.data, dbo.vologior.codvolo, dbo.aeroporto.citta 26

14 Ritardi: Alimentazione del Data Mart - Dimension Table CITTA! Se nel DM ho AEROPORTO " Prendo i dati direttamente da tale tabella e li inserisco in citta: insert into CITTA select distinct CITTA,STATO from AEROPORTO " Si noti il distinct: in CITTA l attributo CITTA è chiave! Se nel DM non ho AEROPORTO " Prendo i dati dal DB Biglietti e precisamente dalla tabella AEROPORTO. " Quindi si effettua un importa dati basato sulla query select distinct CITTA,STATO from AEROPORTO! Dopo aver alimentato CITTA si può alimentare RITARDI con un semplice importa dati per prendere la view Ritardi nel DB Biglietti ed inserirlo nella tabella RITARDI del DM 27 Cubo dei Ritardi! Definizione delle dimensioni " Data: come dimensione temporale " ParteDA: si riutilizza la dimensione condivisa già definita in precedenza " Compagnia: si riutilizza la dimensione condivisa già definita in precedenza " CittaArrivo: nuova dimensione basata sulla tabella CITTA! Definizione della misura RITARDO aggregata tramite AVG 1. Si definisce RITARDOBASE basata su Ritardo ed aggregata tramite SUM 2. Si definisce la misura di supporto Conteggio, aggregata con COUNT 3. Si definisce Ritardo calcolato come RITARDOBASE /Conteggio 28

15 Cubo Virtuale! Quando si definisce un Cubo Virtuale si possono combinare solo le misure non i membri calcolati; quindi RITARDO deve essere ricalcolato nel cubo virtuale e pertanto le misure RitardoBase e Conteggio devono essere riportate nel cubo virtuale! Se nel cubo virtuale si sceglie DATA di BIGLIETTI: non si visualizza Ritardo!! Allora definiamo DATA come Dimensione Condivisa; dovendo selezionare la tabella dalla quale prenderla, si sceglie RITARDI: infatti in RITARDI ho tutti i voli giornalieri e quindi tutte le date che mi interessano! Prima di modificare una dimensione all interno del cubo, accertarsi che questa dimensione non sia usata da un cubo virtuale; in caso positivo, cancellare prima il cubo virtuale 29 Proprietà dei membri e dimensioni virtuali! Gli attributi descrittivi collegati ad attributi dimensionali si possono modellare usando Proprietà membro " Nell esempio, un possibile attributo descrittivo è il nome inglese dell insegnamento.! Una dimensione virtuale è una dimensione rispetto alla quale non vengono calcolati e materializzati dati aggregati " Logicamente, non c è nessuna differenza tra dimensioni ordinarie e dimensioni virtuali! Una dimensione virtuale viene definita rispetto ad una proprietà di un membro di una dimensione ordinaria 30

ESEMPIO: RITARDI & BIGLIETTI

ESEMPIO: RITARDI & BIGLIETTI ESEMPIO: RITARDI & BIGLIETTI! Fatto Ritardi: l analisi a livello volo giornaliero, considerando l aeroporto di partenza, la città e lo stato di arrivo e la compagnia! Fatto Biglietti: l analisi deve considerare

Dettagli

Biglietti e Ritardi: schema E/R

Biglietti e Ritardi: schema E/R Biglietti e Ritardi: schema E/R Ritardi: Progettazione dello schema di Fatto! Definire uno schema di fatto per analizzare i ritardi; in particolare l analisi deve considerare l aeroporto di partenza, mentre

Dettagli

ESEMPIO: RITARDI & BIGLIETTI

ESEMPIO: RITARDI & BIGLIETTI ESEMPIO: RITARDI & BIGLIETTI Fatto Ritardi: l analisi a livello volo giornaliero, considerando l aeroporto di partenza, la città e lo stato di arrivo e la compagnia Fatto Biglietti: l analisi deve considerare

Dettagli

Definizione e calcolo delle misure

Definizione e calcolo delle misure Definizione e calcolo delle misure! Misure Derivate! Misure Calcolate! Misure Derivate e Progetto Logico! Calcolo delle Misure! Aggregabilità Misure Derivate " Sono misure definite a partire da altre misure

Dettagli

Schema Del DB Operazionale TELEFONATE

Schema Del DB Operazionale TELEFONATE Schema Del DB Operazionale TELEFONATE Costruire lo Schema di Fatto per analizzare le chiamate considerando come dimensioni TelefonoDA e TelefonoA, Data e Fascia, intesa come FasciaOraria della chiamata

Dettagli

Esempio di progettazione di un DW

Esempio di progettazione di un DW Esempio di progettazione di un DW! La sorgente dati è costituita da un unico DataBase SQL-Server con informazioni sui Manifesti degli Studi e gli orari delle lezioni. Viene considerato il progetto di un

Dettagli

Sistemi Informativi Avanzati Anno Accademico 2012/2013 Prof. Domenico Beneventano. Archi multipli

Sistemi Informativi Avanzati Anno Accademico 2012/2013 Prof. Domenico Beneventano. Archi multipli Sistemi Informativi Avanzati Anno Accademico 2012/2013 Prof. Domenico Beneventano Archi multipli Capitoli 5.2.5 e 9.1.4 del libro Data Warehouse - teoria e pratica della Progettazione Autori: Matteo Golfarelli,

Dettagli

Sistemi Informativi Avanzati Anno Accademico 2013/2014 Prof. Domenico Beneventano. Archi multipli

Sistemi Informativi Avanzati Anno Accademico 2013/2014 Prof. Domenico Beneventano. Archi multipli Sistemi Informativi Avanzati Anno Accademico 2013/2014 Prof. Domenico Beneventano Archi multipli Capitoli 5.2.5 e 9.1.4 del libro Data Warehouse - teoria e pratica della Progettazione Autori: Matteo Golfarelli,

Dettagli

ESEMPIO A: Arco multiplo su LIBRO- AUTORE

ESEMPIO A: Arco multiplo su LIBRO- AUTORE ESEMPIO A: Arco multiplo su LIBRO- AUTORE Consideriamo un DBO con il seguente schema E/R ed il corrispondente schema relazionale: AUTORE(AUTORE,CITTA) LIBRO(LIBRO,GENERE) PESO(AUTORE:AUTORE, LIBRO:LIBRO,PESO)

Dettagli

Estensioni del linguaggio SQL per interrogazioni OLAP

Estensioni del linguaggio SQL per interrogazioni OLAP Sistemi Informativi Avanzati Anno Accademico 2012/2013 Prof. Domenico Beneventano Estensioni del linguaggio SQL per interrogazioni OLAP Esempio! Esempio delle vendite con scontrino (nella tabella, per

Dettagli

Data warehousing con SQL Server

Data warehousing con SQL Server Data warehousing con SQL Server SQL Server è un RDBMS (Relational DataBase Management System) Analysis Services è un componente di SQL Server che offre un insieme di funzionalità di supporto al data warehousing

Dettagli

Sistemi Informativi Avanzati Anno Accademico 2011/2012 Prof. Domenico Beneventano SQL-OLAP. Estensioni OLAP in SQL

Sistemi Informativi Avanzati Anno Accademico 2011/2012 Prof. Domenico Beneventano SQL-OLAP. Estensioni OLAP in SQL Sistemi Informativi Avanzati Anno Accademico 2011/2012 Prof. Domenico Beneventano SQL-OLAP Estensioni OLAP in SQL Estensioni OLAP in SQL SQL99 è stato il primo standard SQL ad offrire soluzioni per l analisi

Dettagli

Esempio di progettazione di un DW

Esempio di progettazione di un DW Esempio di progettazione di un DW La sorgente dati è costituita da un unico DataBase SQL-Server con informazioni sui Manifesti degli Studi e gli orari delle lezioni. Viene considerato il progetto di un

Dettagli

Un arco multiplo corrisponde ad un associazione molti-a-molti: il padre (libro) non determina funzionalmente il figlio (autore)

Un arco multiplo corrisponde ad un associazione molti-a-molti: il padre (libro) non determina funzionalmente il figlio (autore) Arco Multiplo Schema di fatto contenente un arco multiplo: genere autore libro VENDITA numero incasso data mese anno arco multiplo (AM) Per illustrare il concetto di arco multiplo si parte da uno schema

Dettagli

Data Warehousing. Esercitazione 2

Data Warehousing. Esercitazione 2 Esercitazione 2 Reminder In laboratorio è presente un installazione Enterprise di DB2. Per accedere richiedere un account come specificato sul sito del corso 1 Riepilogo Esercitazione 1: Descrizione dello

Dettagli

IL LINGUAGGIO SQL LE BASI

IL LINGUAGGIO SQL LE BASI IL LINGUAGGIO SQL LE BASI DB DI RIFERIMENTO PER GLI ESEMPI 2 ESPRESSIONI NELLA CLAUSOLA SELECT La SELECT list può contenere non solo attributi, ma anche espressioni: Le espressioni possono comprendere

Dettagli

ESEMPIO DI PROVA PRATICA

ESEMPIO DI PROVA PRATICA ESEMPIO DI PROVA PRATICA Sono dati Schema di Fatto VENDITA QTY: misura normale ADDITIVA PU: misura calcolata come PU_TOTALE/NVENDITE dove a) PU_TOTALE misura normale additiva b) NVENDITE misura normale

Dettagli

Versione draft: l esempio verrà completato la prossima settimana

Versione draft: l esempio verrà completato la prossima settimana ESERCIZIO DEL 24 OTTOBRE 2013 Versione draft: l esempio verrà completato la prossima settimana SCHEMA RELAZIONALE E lo schema parziale del DB AdventureWorks 2008 Le interrogazioni fatte in classe per l

Dettagli

Sistemi Informativi Avanzati Anno Accademico 2011/2012 Prof. Domenico Beneventano. OLAP - Analysis Services

Sistemi Informativi Avanzati Anno Accademico 2011/2012 Prof. Domenico Beneventano. OLAP - Analysis Services Sistemi Informativi Avanzati Anno Accademico 2011/2012 Prof. Domenico Beneventano OLAP - Analysis Services OLAP: cubi multidimensionali OLAP : insieme di tecniche software per l'analisi interattiva e veloce

Dettagli

SQL: le funzioni di aggregazione

SQL: le funzioni di aggregazione SQL: le funzioni di aggregazione funzioni predefinite che agiscono sui valori contenuti in insiemi di righe della tabella: Conteggi Somme Medie Massimi, minimi Funzione Count La funzione COUNT conta il

Dettagli

Database Lezione 2. Sommario. - Progettazione di un database - Join - Valore NULL - Operatori aggregati

Database Lezione 2. Sommario. - Progettazione di un database - Join - Valore NULL - Operatori aggregati Sommario - Progettazione di un database - Join - Valore NULL - Operatori aggregati Progettazione di un database - In un database c'è una marcata distinzione tra i valori in esso contenuti e le operazioni

Dettagli

! Un arco multiplo corrisponde ad un associazione molti-a-molti: il padre (libro) non determina funzionalmente il figlio (autore)

! Un arco multiplo corrisponde ad un associazione molti-a-molti: il padre (libro) non determina funzionalmente il figlio (autore) Arco Multiplo! Schema di fatto contenente un arco multiplo: genere autore libro VENDITA numero incasso data mese anno arco multiplo (AM) " Per illustrare il concetto di arco multiplo si parte da uno schema

Dettagli

Esercizio con attributo cross-dimensionale - transazionale

Esercizio con attributo cross-dimensionale - transazionale Esercizio con attributo cross-dimensionale - transazionale TIPO (,CITTA) DI QTY CITTA (,ANNO) SCONTRINO(NSC, :) (,TIPO) VENDITA IN VENDITA(NSC:SCONTRINO,:, :,QTY,PU) IN PU NSC ANNO SCONTRINO DEL Viene

Dettagli

Il sistema informativo deve essere di tipo centralizzato e accessibile mediante un computer server installato nella rete locale dell albergo.

Il sistema informativo deve essere di tipo centralizzato e accessibile mediante un computer server installato nella rete locale dell albergo. PROBLEMA. Un albergo di una grande città intende gestire in modo automatizzato sia le prenotazioni sia i soggiorni e realizzare un database. Ogni cliente viene individuato, tra l altro, con i dati anagrafici,

Dettagli

Corso di. Basi di Dati I. 9. Esercitazioni in SQL: Check, asserzioni, viste

Corso di. Basi di Dati I. 9. Esercitazioni in SQL: Check, asserzioni, viste Corso di Basi di Dati 9. Esercitazioni in SQL: Check, asserzioni, viste A.A. 2016 2017 Check Come abbiamo visto, SQL permette di specificare vincoli sugli attributi e le tabelle attraverso il comando check

Dettagli

Interrogare una base di dati: algebra relazionale e SQL. Savino Castagnozzi Giorgio Macauda Michele Meomartino Salvatore Picerno Massimiliano Sartor

Interrogare una base di dati: algebra relazionale e SQL. Savino Castagnozzi Giorgio Macauda Michele Meomartino Salvatore Picerno Massimiliano Sartor Interrogare una base di dati: algebra relazionale e SQL Savino Castagnozzi Giorgio Macauda Michele Meomartino Salvatore Picerno Massimiliano Sartor Contesto didattico Il seguente materiale didattico è

Dettagli

SQL. Università degli Studi di Salerno. Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione Informatica generale (matr. Dispari) Docente: Angela Peduto

SQL. Università degli Studi di Salerno. Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione Informatica generale (matr. Dispari) Docente: Angela Peduto SQL Università degli Studi di Salerno Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione Informatica generale (matr. Dispari) Docente: Angela Peduto A.A. 2005/2006 Select La forma di select cui siamo arrivati

Dettagli

Analysis Service. Dutto Riccardo IPSI - tel Dutto Riccardo - SQL Server 2008.

Analysis Service. Dutto Riccardo IPSI - tel Dutto Riccardo - SQL Server 2008. SQL Server Business Intelligence Development Studio Analysis Service Dutto Riccardo riccardo.dutto@polito.it IPSI - tel.7991 http://dbdmg.polito.it/ Il Data warehouse Sorgenti dati operazionali DB relazionali

Dettagli

Viene richiesto di MIN CARD(S,E) = 1 UPDATE DELETE MAX CARD(S,E) = 3 INSERT UPDATE

Viene richiesto di MIN CARD(S,E) = 1 UPDATE DELETE MAX CARD(S,E) = 3 INSERT UPDATE Dato il seguente schema E/R E la sua traduzione nel seguente schema relazionale: disponibile in http://www.dbgroup.unimo.it/sire/20110513/20110513.bak Viene richiesto di 1) Risolvere la seguente interrogazione

Dettagli

SQL - Structured Query Language

SQL - Structured Query Language SQL - Structured Query Language Lab 05 Alessandro Lori Università di Pisa 27 Aprile 2012 Riepilogo esercitazione precedente Operatori insiemistici (UNION, INTERSECT, EXCEPT) Riepilogo esercitazione precedente

Dettagli

IPOTESI con riferimento al testo proposto come simulazione in preparazione all Esame di Stato 2015

IPOTESI con riferimento al testo proposto come simulazione in preparazione all Esame di Stato 2015 IPOTESI con riferimento al testo proposto come simulazione in preparazione all Esame di Stato 2015 Possono essere prodotte forme (invendute) non acquistate da un cliente per giorni di chiusura del caseificio,

Dettagli

OPERAZIONI BANKOMAT Esempio 7 e 11 Maggio 2012

OPERAZIONI BANKOMAT Esempio 7 e 11 Maggio 2012 OPERAZIONI BANKOMAT Esempio 7 e 11 Maggio 2012 Rispetto allo schema con Arco Multiplo considerato nel precedente esercizio http://www.dbgroup.unimo.it/sia/esempio2maggio2012soluzione.pdf Si aggiunge la

Dettagli

Aspetti avanzati nella definizione degli schemi DDL2 1

Aspetti avanzati nella definizione degli schemi DDL2 1 Aspetti avanzati nella definizione degli schemi DDL2 1 Aspetti avanzati del DDL Creazione di indici Modifica degli schemi Gestione di viste Autorizzazioni d'accesso Vincoli di integrità Procedure e regole

Dettagli

Select From Where...

Select From Where... Select From Where... SELECT Le colonne che saranno mostrate e in che ordine. Calcoli su colonne FROM La tabella o le tabelle usate dall interrogazione WHERE Condizione che deve essere soddisfatta dalle

Dettagli

Microsoft Access. Relazioni e query SQL. Domenico Fabio Savo

Microsoft Access. Relazioni e query SQL. Domenico Fabio Savo Microsoft Access Relazioni e query SQL Domenico Fabio Savo Outline Base di dati di esempio Le relazioni Le query Outline Base di dati di esempio Le relazioni Le query Contratti telefonici (requisiti) Si

Dettagli

Gestione dei valori nulli

Gestione dei valori nulli Gestione dei valori nulli La gestione dei valori nulli, a seconda dell implementazione, avviene attraverso una logica a due valori come in SQL-89, o a tre valori (vero, falso, unknown) come in SQL-2. In

Dettagli

Data warehousing con SQL Server

Data warehousing con SQL Server Data warehousing con SQL Server! SQL Server è un RDBMS (Relational DataBase Management System)! Analysis Services è un componente di SQL Server che offre un insieme di funzionalità di supporto al data

Dettagli

Archivi e basi di dati - ing. M. Cossentino. Settore. Traccia 1. Traccia 200. Settore non polarizzato

Archivi e basi di dati - ing. M. Cossentino. Settore. Traccia 1. Traccia 200. Settore non polarizzato Settore Traccia 1 Traccia 200 Settore non polarizzato '! " # $ % & ( ) * + + ' ' ' !"#"$%, & &'(("% '&)'' ''"* - -. / / / 0/!- "-, (0 #- / / / 0/ --- + 1 ' # $ + 2 13 ,, - 4 '. & 56 2 '/!!! "7&% 8, 9 /'"'0'1'&'

Dettagli

SISTEMI INFORMATIVI E TELEMEDICINA INFORMATICA MEDICA. 3. Panoramica su SQL Prof. Mauro Giacomini

SISTEMI INFORMATIVI E TELEMEDICINA INFORMATICA MEDICA. 3. Panoramica su SQL Prof. Mauro Giacomini SISTEMI INFORMATIVI E TELEMEDICINA INFORMATICA MEDICA 3. Panoramica su SQL Prof. Mauro Giacomini Sommario Introduzione Istruzione SELECT Tipi di Join Subquery Comandi DML Creazione delle tabelle Introduzione

Dettagli

Manuale SQL. Manuale SQL - 1 -

Manuale SQL. Manuale SQL - 1 - Manuale SQL - 1 - Istruzioni DDL Creazione di una tabella : CREATE TABLE Il comando CREATE TABLE consente di definire una tabella del database specificandone le colonne, con il tipo di dati ad esse associate,

Dettagli

Esempi SQL con Access. Orazio Battaglia

Esempi SQL con Access. Orazio Battaglia con Access Orazio Battaglia Consideriamo la base di dati in figura. 2 Interrogazione 1: Selezioniamo tutti gli impiegati, vogliamo Cognome, Nome e Posizione SELECT Impiegati.Cognome, Impiegati.Nome, Impiegati.Posizione

Dettagli

SQL Server Business Intelligence Development Studio. SQL Server BI Development Studio. SQL Server BI Development Studio *Analysis Services*

SQL Server Business Intelligence Development Studio. SQL Server BI Development Studio. SQL Server BI Development Studio *Analysis Services* SQL Server Business Intelligence Development Studio Analysis Service Dutto Riccardo http://dbdmg.polito.it/ SQL Server BI Development Studio Analysis Services Operazioni OLAP Creazione di dimensioni Creazione

Dettagli

SQL Server Business Intelligence Development Studio

SQL Server Business Intelligence Development Studio SQL Server Business Intelligence Development Studio Analysis Service Dutto Riccardo http://dbdmg.polito.it/ SQL Server BI Development Studio Analysis Services Operazioni OLAP Creazione di dimensioni Creazione

Dettagli

Sommario. Introduzione... 13

Sommario. Introduzione... 13 Sommario Introduzione... 13 1. Database pro e contro... 19 A cosa serve conoscere i database?...19 Le alternative alla gestione manuale...22 Quando non serve un database?...24 Domande ed esercizi...26

Dettagli

D B M G D B M G 2. Sistemi informativi. Linguaggio SQL: costrutti avanzati

D B M G D B M G 2. Sistemi informativi. Linguaggio SQL: costrutti avanzati Sistemi informativi D B M G Linguaggio SQL: costrutti avanzati Gestione delle transazioni SQL per le applicazioni Controllo dell accesso Gestione degli indici D B M G 2 Pag. 1 2007 Politecnico di Torino

Dettagli

ESEMPIO TELEFONATE. Esempio di progettazione con indicazioni per lo svolgimento della Tesina. DIAGRAMMA RELAZIONALE

ESEMPIO TELEFONATE. Esempio di progettazione con indicazioni per lo svolgimento della Tesina. DIAGRAMMA RELAZIONALE ESEMPIO TELEFONATE Esempio di progettazione con indicazioni per lo svolgimento della Tesina. DIAGRAMMA RELAZIONALE NOTA: Molte tabelle hanno come chiave un identificatore ID che è stato rinominato (è possibile

Dettagli

Microsoft Access. Nozioni di base. Contatti: Dott.ssa Silvia Bonfanti

Microsoft Access. Nozioni di base. Contatti: Dott.ssa Silvia Bonfanti Microsoft Access Nozioni di base Contatti: Dott.ssa Silvia Bonfanti silvia.bonfanti@unibg.it Introduzione In questa lezione vedremo lo strumento Microsoft Access ed impareremo come realizzare con esso

Dettagli

SCHEMA RELAZIONALE 1

SCHEMA RELAZIONALE 1 SCHEMA RELAZIONALE 1 DIAGRAMMA RELAZIONALE 2 Analisi e riconciliazione della sorgente operazionale I concetti principali sono EMPLOYEES, DEPARTMENTS, JOBS e JOB_HISTORY; inoltre cʼè una componente geografica

Dettagli

Gestione delle informazioni. Tot. h 10. Base di Dati. Tot. h 56. Grafica in C# - Laboratorio- Tot. h 40. Dipartimento Informatica Materia Informatica

Gestione delle informazioni. Tot. h 10. Base di Dati. Tot. h 56. Grafica in C# - Laboratorio- Tot. h 40. Dipartimento Informatica Materia Informatica Dipartimento Informatica Materia Informatica Classe 5 Tec Ore/anno 198 A.S. 2018-2019 MODULI COMPETENZE UNITA di APPRENDIMENTO Gestione delle informazioni Tot. h 10 Base di Dati Tot. h 56 Grafica in C#

Dettagli

SQL Server BI Development Studio. SQL Server Business Intelligence Development Studio. Analysis Services

SQL Server BI Development Studio. SQL Server Business Intelligence Development Studio. Analysis Services SQL Server Business Intelligence Development Studio Analysis Service Dutto Riccardo Analysis Services Operazioni OLAP Creazione di dimensioni Creazione e interrogazione di cubi Operazioni di Data Mining

Dettagli

Basi di Dati: Corso di laboratorio

Basi di Dati: Corso di laboratorio Basi di Dati: Corso di laboratorio Lezione 6 Raffaella Gentilini 1 / 40 Sommario 1 Viste 2 3 2 / 40 Viste Viste le viste sono tabelle virtuali corrispondono al risultato di una query (SELECT) valutata

Dettagli

QL (Query Language) Alice Pavarani

QL (Query Language) Alice Pavarani QL (Query Language) Alice Pavarani QL Query Language Linguaggio di interrogazione dei dati, permette di: Interrogare la base di dati per estrarre informazioni Elaborare i dati Il risultato di un interrogazione

Dettagli

Reverse engineering di schemi relazionali in schemi E/R. Esercizio svolto in parte il 16/10/2014

Reverse engineering di schemi relazionali in schemi E/R. Esercizio svolto in parte il 16/10/2014 Reverse engineering di schemi relazionali in schemi E/R Esercizio svolto in parte il 16/10/2014 Diagramma Relazionale Data Profiling Relazione AEROPORTO: CITTA è AK? Si in quanto entrambe le seguenb query

Dettagli

ESEMPIO DI TRIGGER PER IL CONTROLLO DELLE PROPRIETÀ COPERTURA DI UNA GERARCHIA (ARGOMENTO SVOLTO IN CLASSE IL 25 MAGGIO 2011)

ESEMPIO DI TRIGGER PER IL CONTROLLO DELLE PROPRIETÀ COPERTURA DI UNA GERARCHIA (ARGOMENTO SVOLTO IN CLASSE IL 25 MAGGIO 2011) ESEMPIO DI TRIGGER PER IL CONTROLLO DELLE PROPRIETÀ COPERTURA DI UNA GERARCHIA (ARGOMENTO SVOLTO IN CLSE IL 25 MAGGIO 2011) Dato il seguente schema E/R consideriamo solo le due gerarchie relative a MANAGER/SEGRETARIA/IMPIEGATO

Dettagli

SQL. Università degli Studi di Salerno. Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione Informatica generale (matr. Dispari) Docente: Angela Peduto

SQL. Università degli Studi di Salerno. Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione Informatica generale (matr. Dispari) Docente: Angela Peduto SQL Università degli Studi di Salerno Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione Informatica generale (matr. Dispari) Docente: Angela Peduto A.A. 2007/2008 Interrogazioni con raggruppamento E possibile

Dettagli

Corso di Access. Prerequisiti. Modulo L2 A (Access) Le query

Corso di Access. Prerequisiti. Modulo L2 A (Access) Le query Corso di Access Modulo L2 A (Access) 2.3.1 Le query 1 Prerequisiti Concetto di database relazionale Utilizzo elementare del computer Concetti fondamentali di basi di dati Interrogazione di un DB 2 1 Introduzione

Dettagli

SQL quick reference. piccolo manuale di riferimento dei principali comandi SQL (prof. Claudio Maccherani, Perugia, 2013)

SQL quick reference. piccolo manuale di riferimento dei principali comandi SQL (prof. Claudio Maccherani, Perugia, 2013) SQL quick reference piccolo manuale di riferimento dei principali comandi SQL (prof. Claudio Maccherani, Perugia, 2013) I tipi dei dati di SQL sono: delimitatori delle costanti: TEXT(n) stringa di caratteri

Dettagli

DISPENSA ACCESS (OFFICE 2010 BETA)

DISPENSA ACCESS (OFFICE 2010 BETA) DISPENSA ACCESS (OFFICE 2010 BETA) 2. LE RELAZIONI. Una relazione può essere definita come un legame tra due tabelle basato sul valore di uno o più campi di ciascuna delle due tabelle. Di solito i campi

Dettagli

Prova Pratica di Informatica, Modulo Basi di dati Appello 23/07/2018

Prova Pratica di Informatica, Modulo Basi di dati Appello 23/07/2018 Prova Pratica di Informatica, Modulo Basi di dati Appello 23/07/2018 REGOLE SULLO SVOLGIMENTO DELL ESAME E vietato usare dispositivi elettronici di qualsiasi tipo (smartphone, tablet, portatili) Non è

Dettagli

Structured. Language. Basi di Dati. Introduzione. DDL: Data Definition Language. Tipi di dato. Query. Modifica dei Dati

Structured. Language. Basi di Dati. Introduzione. DDL: Data Definition Language. Tipi di dato. Query. Modifica dei Dati Basi di Dati Matteo Longhi Structured Query Language Introduzione Standard creato nel 1976 da IBM Aggiornato (versione 2 nel 1992 (ANSI X3.135 e ISO 9075 Consente di: DDL: definire la struttura del DB

Dettagli

Basi di dati 8 settembre 2015 Esame Compito A Tempo a disposizione: due ore. Libri chiusi.

Basi di dati 8 settembre 2015 Esame Compito A Tempo a disposizione: due ore. Libri chiusi. Basi di dati 8 settembre 2015 Esame Compito A Tempo a disposizione: due ore. Libri chiusi. Cognome: Nome: Matricola: Domanda 1 (15%) Considerare la base di dati relazionale contenente le seguenti relazioni:

Dettagli

SQL Server Integration Services. SQL Server 2005: ETL - 1. Integration Services Project

SQL Server Integration Services. SQL Server 2005: ETL - 1. Integration Services Project Database and data mining group, SQL Server 2005 Integration Services SQL Server 2005: ETL - 1 Database and data mining group, Integration Services Project Permette di gestire tutti i processi di ETL Basato

Dettagli

ESAME CFU (C) VOTO (AVG) SOST REG

ESAME CFU (C) VOTO (AVG) SOST REG Schema di Fatto CITTA ESERCIZIO DEL 20 MAGGIO 2011 STATO STUDENTE DOCENTE CORSO FACOLTA ESAME CFU (C) VOTO (AVG) SOST REG Schema Logico del DM con Push- Down Backup DM e DB OLAP sono disponibili in : http://www.dbgroup.unimo.it/sia/20110520

Dettagli

Architetture per l analisi dei dati

Architetture per l analisi dei dati Architetture per l analisi dei dati Esercizio 8.1 Progettare un cubo multidimensionale relativo all analisi dei sinistri per una compagnia assicurativa, basandosi sulle specifiche accennate nel paragrafo

Dettagli

Manuale Comandi SQL SQL. Sito per esercitarsi (on line) SQL

Manuale Comandi SQL SQL. Sito per esercitarsi (on line) SQL Manuale Comandi SQL Sito per esercitarsi (on line)... 1 SQL... 1 Convenzioni e simboli usati... 2 Query Language... 2 Comando Select... 2 Order By:... 3 Sintassi generale:... 3 Ordinamanto su PIU campi...

Dettagli

Laboratorio Basi di Dati Laura Po

Laboratorio Basi di Dati Laura Po Laboratorio Basi di Dati Laura Po Si vuole progettare un database per la gestione delle ferrovie dello stato. I treni gestiti sono identificati da un numero. Su ciascun treno sono specificate le classi

Dettagli

Si considerino le seguenti specifiche relative alla realizzazione di un sistema informativo di una società di sviluppo software.

Si considerino le seguenti specifiche relative alla realizzazione di un sistema informativo di una società di sviluppo software. Compito Sistemi Informativi. Tempo concesso : 90 minuti 14 settembre 2011 Nome: Cognome: Matricola: Crediti: [6] [9] Esercizio 1 (punti 6+2) Si considerino le seguenti specifiche relative alla realizzazione

Dettagli

Operatori aggregati. Un operatore aggregato è una funzione che si applica ad un insieme di tuple di una tabella

Operatori aggregati. Un operatore aggregato è una funzione che si applica ad un insieme di tuple di una tabella Operatori aggregati Un operatore aggregato è una funzione che si applica ad un insieme di tuple di una tabella e ha come risultato un valore atomico. Count Questo operatore serve per contare le tuple di

Dettagli

Basi di dati. Gabriella Trucco

Basi di dati. Gabriella Trucco Basi di dati Gabriella Trucco gabriella.trucco@unimi.it Algebra relazionale Definizione: insieme di operazioni (query) che servono per manipolare relazioni (tabelle). Formalizzazione matematica del modo

Dettagli

Basi di dati I 10 settembre 2019 Tempo a disposizione: un ora e 30 minuti. Possibili soluzioni. Cognome: Nome: Matricola:

Basi di dati I 10 settembre 2019 Tempo a disposizione: un ora e 30 minuti. Possibili soluzioni. Cognome: Nome: Matricola: Tempo a disposizione: un ora e 30 minuti. Possibili soluzioni Cognome: Nome: Matricola: Domanda 1 (20%) Considerare la seguente base di dati, che fa riferimento alle pratiche gestite da una assicurazione

Dettagli

INTRODUZIONE AL 2 TEST IN ITINERE. a.a

INTRODUZIONE AL 2 TEST IN ITINERE. a.a INTRODUZIONE AL 2 TEST IN ITINERE a.a. 2014-15 Modalità d esame Tipologia degli studenti: A(ll). Non Sufficienti al Primo Test in Itinere (su tutto il programma sino ad SQL base). Si presentano su tutto

Dettagli

Caratteristiche dei linguaggi per Database

Caratteristiche dei linguaggi per Database IL LINGUAGGIO Caratteristiche dei linguaggi per Database I linguaggi per basi di dati relazionali possiedono i comandi per: definizione del data base; manipolazione dei dati; associazione tra tabelle diverse;

Dettagli

Operatori aggregati. Operatori aggregati. Interrogazioni con raggruppamento. Interrogazioni con raggruppamento

Operatori aggregati. Operatori aggregati. Interrogazioni con raggruppamento. Interrogazioni con raggruppamento Operatori aggregati In algebra relazionale le espressioni vengono valutate sulle singole tuple in successione. Talvolta però possono essere necessarie informazioni derivabili dall esame di tutte le tuple

Dettagli

Lezione 13. Il trattamento dei dati. database: il linguaggio SQL seconda parte. Proff. Valle Folgieri

Lezione 13. Il trattamento dei dati. database: il linguaggio SQL seconda parte. Proff. Valle Folgieri Lezione 13 Il trattamento dei dati database: il linguaggio SQL seconda parte Proff. Valle Folgieri Lez13 Trattamento dati. Database: il linguaggio SQL-seconda parte 1 SQL: azioni sui dati Nella scorsa

Dettagli

Lezione 12. Il trattamento dei dati. database: il linguaggio SQL seconda parte. Proff. Valle Folgieri

Lezione 12. Il trattamento dei dati. database: il linguaggio SQL seconda parte. Proff. Valle Folgieri Lezione 12 Il trattamento dei dati database: il linguaggio SQL seconda parte Proff. Valle Folgieri Lez13 Trattamento dati. Database: il linguaggio SQL-seconda parte 1 SQL: azioni sui dati Nella scorsa

Dettagli

Data warehousing con SQL Server

Data warehousing con SQL Server Data warehousing con SQL Server SQL Server è un RDBMS (Relational DataBase Management System) Analysis Services è un componente di SQL Server che offre un insieme di funzionalità di supporto al data warehousing

Dettagli

Basi di dati - Laboratorio

Basi di dati - Laboratorio Basi di dati - Laboratorio Corso di Laurea in Bioinformatica Docente: Barbara Oliboni Lezione 4 Contenuto della lezione Interrogazioni SQL Join interni ed esterni Uso di variabili tupla o ALIAS Interrogazioni

Dettagli

Structured Query Language

Structured Query Language IL LINGUAGGIO SQL Structured Query Language Contiene sia il DDL sia il DML, quindi consente di: Definire e creare il database Effettuare l inserimento, la cancellazione, l aggiornamento dei record di un

Dettagli

PRODOTTO CARTESIANO Caso Generale

PRODOTTO CARTESIANO Caso Generale PRODOTTO CARTESIANO Caso Generale Vincoli di integrità dei dati Un database non deve solamente memorizzare i dati, ma garantire che i dati memorizzati siano corretti; se i dati sono imprecisi o incoerenti,

Dettagli

E possibile ordinare le righe del risultato di una interrogazione attraverso la clausola order by, a chiusura di una interrogazione.

E possibile ordinare le righe del risultato di una interrogazione attraverso la clausola order by, a chiusura di una interrogazione. Ordinamento E possibile ordinare le righe del risultato di una interrogazione attraverso la clausola order by, a chiusura di una interrogazione. order by AttrdiOrdinamento [asc desc] {, AttrdiOrdinamento

Dettagli

APPUNTI DELLA LEZIONE DI DATABASE DEL 26/10/2016 Studenti: Marco D'Amato, Adriano Luigi Piscopello Professore: Mario Bochicchio

APPUNTI DELLA LEZIONE DI DATABASE DEL 26/10/2016 Studenti: Marco D'Amato, Adriano Luigi Piscopello Professore: Mario Bochicchio APPUNTI DELLA LEZIONE DI DATABASE DEL 26/10/2016 Studenti: Marco D'Amato, Adriano Luigi Piscopello Professore: Mario Bochicchio INTRODUZIONE L algebra relazionale è l algebra su cui si basa il linguaggio

Dettagli

Sistemi di Elaborazione delle Informazioni

Sistemi di Elaborazione delle Informazioni SCUOLA DI MEDICINA E CHIRURGIA Università degli Studi di Napoli Federico II Corso di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Dott. Francesco Rossi a.a. 2017/2018 1 Sesta parte Interrogazione di una

Dettagli

SQL QUERY: Le interrogazioni del database

SQL QUERY: Le interrogazioni del database Appunti della lezione di Database del 20 ottobre 2016 (mattina) Studenti: D Amuri Giuseppe, De Luca Federico Professore: Mario Bochicchio SQL QUERY: Le interrogazioni del database Per effettuare un interrogazione

Dettagli

Eprogram ITIS V anno Unità 4 - Il linguaggio SQL

Eprogram ITIS V anno Unità 4 - Il linguaggio SQL Eprogram ITIS V anno Unità 4 - Il linguaggio SQL Compito in classe proposto Date le seguenti tabelle: scrivi in SQL le seguenti richieste (per facilitare query complesse utilizza le viste): 1. elencare

Dettagli

Interpretazione delle query nidificate

Interpretazione delle query nidificate Interpretazione delle query nidificate Per analizzare il risultato di una interrogazione nidificata si può supporre di valutare prima il risultato dell interrogazione nidificata (query interna) per poi

Dettagli

PROGETTAZIONE DI DATABASE

PROGETTAZIONE DI DATABASE ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE G. M. ANGIOY SASSARI PROGETTAZIONE DI DATABASE Manipolazione dei dati in SQL Lezione 12 Questa dispensa è rilasciata sotto la licenza Creative Common CC BY-NC-SA. Chiunque

Dettagli

SQL /10/2016 Basi di dati - SQL 1

SQL /10/2016 Basi di dati - SQL 1 SQL 24-27/10/2016 Basi di dati - SQL 1 Esercitazioni pratiche Per SQL è possibile (e fondamentale) svolgere esercitazioni pratiche Verranno anche richieste copme condizione per svolgere le prove parziali

Dettagli

Basi di Dati 1 Prof. L. Tanca e F. A. Schreiber APPELLO DEL 1 OTTOBRE 2015 Tempo: 2h30m

Basi di Dati 1 Prof. L. Tanca e F. A. Schreiber APPELLO DEL 1 OTTOBRE 2015 Tempo: 2h30m Basi di Dati 1 Prof. L. Tanca e F. A. Schreiber APPELLO DEL 1 OTTOBRE 2015 Tempo: 2h30m Si consideri il seguente schema di base di dati, che vuole memorizzare informazioni relative ai viaggi di lavoro

Dettagli

Microsoft Access (parte 5) Query. Query. Query. Query. Creare una query

Microsoft Access (parte 5) Query. Query. Query. Query. Creare una query Microsoft Access (parte 5) Anno accademico: 2008-2009 Per estrarre informazioni da un database si utilizzano delle query : procedure di interrogazione Si può creare più query per ogni tabella Occorre avere

Dettagli

insert into Dipartimento(NomeDip, Città) values('produzione','torino') insert into ProdottiMilanesi (select codice, descrizione from Prodotto

insert into Dipartimento(NomeDip, Città) values('produzione','torino') insert into ProdottiMilanesi (select codice, descrizione from Prodotto Inserimento insert into Dipartimento(NomeDip, Città) values('produzione','torino') Si utilizza in genere mediante una form per consentire agli utenti di inserire dati. L'ordinamento degli attributi (se

Dettagli

Inserimento. Cancellazione. Modifica. INSERT INTO Persone VALUES ('Mario',25,52) INSERT INTO Persone(Nome, Eta, Reddito) VALUES('Pino',25,52)

Inserimento. Cancellazione. Modifica. INSERT INTO Persone VALUES ('Mario',25,52) INSERT INTO Persone(Nome, Eta, Reddito) VALUES('Pino',25,52) Inserimento insert into Dipartimento(NomeDip, Città) values('produzione','torino') Si utilizza in genere mediante una maschera (form) per consentire agli utenti di inserire dati. L'ordinamento degli attributi

Dettagli

Basi di dati (4) Docente: Andrea Bulgarelli. Università di Modena e Reggio Emilia. Argomento: select (1.

Basi di dati (4) Docente: Andrea Bulgarelli. Università di Modena e Reggio Emilia. Argomento: select (1. Università di Modena e Reggio Emilia Basi di dati (4) Docente: andrea.bulgarelli@gmail.com Argomento: select (1.0) 1 Panoramica Select Joins Subquery Wildcard Esempi 2 SELECT SELECT [DISTINCT] [TOP n]

Dettagli

SQL e linguaggi di programmazione. Cursori. Cursori. L interazione con l ambiente SQL può avvenire in 3 modi:

SQL e linguaggi di programmazione. Cursori. Cursori. L interazione con l ambiente SQL può avvenire in 3 modi: SQL e linguaggi di programmazione L interazione con l ambiente SQL può avvenire in 3 modi: in modo interattivo col server attraverso interfacce o linguaggi ad hoc legati a particolari DBMS attraverso i

Dettagli

Basi di dati I 8 luglio 2016 Esame Compito A Tempo a disposizione: un ora e trenta minuti.

Basi di dati I 8 luglio 2016 Esame Compito A Tempo a disposizione: un ora e trenta minuti. Basi di dati I 8 luglio 2016 Esame Compito A Tempo a disposizione: un ora e trenta minuti. Cognome: Nome: Matricola: Domanda 1 (20%) Considerare la base di dati relazionale contenente le seguenti relazioni:

Dettagli

Corso di Access Modulo L2 A (Access) I tipi di query

Corso di Access Modulo L2 A (Access) I tipi di query Corso di Access Modulo L2 A (Access) 2.3.2 I tipi di query 1 Prerequisiti Concetto di database relazionale Utilizzo elementare del computer Concetti fondamentali di basi di dati Interrogazione di un DB

Dettagli

Basi di Dati Prof. L. Tanca e F. A. Schreiber APPELLO DEL 6 MARZO 2015 Tempo: 2h30m

Basi di Dati Prof. L. Tanca e F. A. Schreiber APPELLO DEL 6 MARZO 2015 Tempo: 2h30m Basi di Dati Prof. L. Tanca e F. A. Schreiber APPELLO DEL 6 MARZO 2015 Tempo: 2h30m Si consideri il seguente schema di base di dati, che vuole memorizzare alcune informazioni relative a Twitter. TWEET

Dettagli

DDL (Data Definition Language) schemi DML (Data Manipulation Language) DQL (Data Query Language) DCL (Data Control Language)

DDL (Data Definition Language) schemi DML (Data Manipulation Language) DQL (Data Query Language) DCL (Data Control Language) o o o o o DDL (Data Definition Language): consente di creare e modificare schemi di database; DML (Data Manipulation Language): consente di inserire, modificare e gestire i dati memorizzati; DQL (Data

Dettagli

ESERCITAZIONI ACCESS

ESERCITAZIONI ACCESS ESERCITAZIONI ACCESS MS Access 2000 Struttura di riferimento: Studente (Matricola, Cognome, Nome) Esame (Matricola, Materia, Voto, Data) CREARE LE TABELLE IN SQL: Create table STUDENTE ( matricola char(6)

Dettagli

2.4. Creare ed operare con le query

2.4. Creare ed operare con le query 2.4. Creare ed operare con le query 2.4.1. I comandi per le query I comandi già presentati in precedenza per gli oggetti in generale (vedi RICHIAMO) valgono in particolare per le query; in figura sono

Dettagli

I.I.S. G. COSSALI - ORZINUOVI DATABASE. Marzo 2017 Prof. Dario Tomasoni 1

I.I.S. G. COSSALI - ORZINUOVI DATABASE. Marzo 2017 Prof. Dario Tomasoni 1 I.I.S. G. COSSALI - ORZINUOVI DATABASE Marzo 2017 Prof. Dario Tomasoni 1 IMPOSTAZIONE 60 min = Database concetti + Esercizi; 10 min = pausa; 30 min = Linguaggio SQL; 30 min = Database prove LibreOffice

Dettagli