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1 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura 10/2015: Diffusione 10/2015: Lettori Ed. II 2015: Settimanale - Ed. nazionale Dir. Resp.: Pierluigi Magnaschi 02-GEN-2016 da pag. 55 foglio 1 / 2

2 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura 10/2015: Diffusione 10/2015: Lettori Ed. II 2015: Settimanale - Ed. nazionale Dir. Resp.: Pierluigi Magnaschi 02-GEN-2016 da pag. 55 foglio 2 / 2

3 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Lettori: n.d. Quotidiano - Ed. nazionale Dir. Resp.: Romina Maurizi 13-GEN-2016 da pag. 12 foglio 1 / 2

4 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Lettori: n.d. Quotidiano - Ed. nazionale Dir. Resp.: Romina Maurizi 13-GEN-2016 da pag. 12 foglio 2 / 2

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6 Il futuro è oggi: sei pronto? UNIVERSITY2BUSINESS - DIGITAL360 GROUP Convegno di presentazione dei risultati della ricerca che scatta una fotografia sulle competenze digitali e sul mindset imprenditoriale degli studenti universitari italiani. Appuntamento al Centro Svizzero di Milano, in via Palestro 2, a partire dalle 9:30 Ricerche ad hoc, campagne di comunicazione, canali online informativi e formativi, azioni di advocacy. Sono gli strumenti scelti per il progetto culturale "Il futuro è oggi: sei pronto?", che si pone l'obiettivo di sensibilizzare gli studenti universitari sull'importanza delle competenze digitali e della mentalità imprenditoriale per il loro lavoro. Nell ambito di questo progetto il 15 febbraio a Milano, presso il centro svizzero, in via Palestro 2, dalle 9:30 alle 13:00, saranno presentati da University2Business e Digital 360 group i risultati della la prima ricerca in Italia che scatta una fotografia sulle competenze digitali e sul mindset imprenditoriale degli studenti universitari italiani, sulla base di un campione statisticamente significativo di ragazzi intervistati. A presentare i dati saranno Andrea Rangone, chief executive officer di Digital360, Mariano Corso, responsabile del Talent development center dalla School of management del Politecnico di Milano, e Monica Paoluzzi per University2business. Alla discussione interverranno gli executive delle imprese partner della ricerca insieme a Mario Calderini, consigliere del ministro dell'istruzione e della ricerca, Elio Catania, presidente di Confindustria digitale, Alberto De Toni, segretario generale della Conferenza dei rettori delle università italiane, Antonio Palmieri, deputato e cofondatore dell'intergruppo parlamentare per l'innovazione digitale, Stefano Quintarelli, deputato e presidente del Comitato di indirizzo dell'agenzia per l'italia digitale del Consiglio dei ministri, Antonio Samaritani, direttore dell'agenzia per l'italia digitale del Consiglio dei ministri. TAG: Digital360 group, University2business, Andrea Rangone, Mariano Corso, Monica Paoluzzi, Politecnico di Milano, Mario Calderini, Elio Catania, Alberto De Toni, Antonio Palmieri, Stefano Quintarelli, Antonio Samaritani, Agid

7 Competenze digitali, deficit tra gli universitari Formazione di 2 18/02/ :14 San Francesco Regis Clet Condividi 1 Share Tutti gli studenti universitari usano Internet e i social media, ma solo uno su cinque ha già fatto esperienza di progetti digitali come la gestione di un blog, un sito, una pagina Facebook oltre al profilo personale, un canale you tube o la vendita on line. E solo uno su quattro dimostra conoscenze teoriche avanzate, riuscendo a dare la definizione giusta di concetti chiave delle tecnologie digitali applicate al business di oggi come 'mobile advertising', 'cloud', 'fatturazione elettronica' o 'big data'. Sono alcuni dei risultati della ricerca Il futuro è oggi: sei pronto? sulle capacità digitali e la sensibilità imprenditoriale degli studenti universitari italiani, condotta da University2Business, società del Gruppo Digital 360 nata dall esperienza di un gruppo di docenti universitari e professionisti del mondo digitale e Hr che facilita l incontro tra gli studenti universitari e il mondo delle imprese, puntando sui canali digitali e sui servizi innovativi. Vanno meglio le competenze nello sviluppo software: il 10% degli studenti sa già sviluppare e oltre il 20% sta imparando a farlo, la metà di questi autonomamente e non all'università; non pochi e con un'incidenza trasversale rispetto alle facoltà di appartenenza. Si inizia a diffondere, inoltre, il

8 Competenze digitali, deficit tra gli universitari Formazione di 2 18/02/ :14 Questo sito usa i cookie (anche di terze parti), per fornirti una migliore esperienza di navigazione. Cocooki polic accett nuova azienda (nel 18% dei casi all'università, nel 12% di propria iniziativa). Mentre quasi il 40% degli studenti dichiara di aver avuto almeno un idea di business: di questi, uno su due ha anche avviato un'attività imprenditoriale o sta cercando di farlo. La ricerca, supportata da Bip, Bravo Solution, CheBanca!, Cisco, Engineering, Hpe, Ibm, Italtel, Kpmg, Nestlé, QiBit e UniversityBox, presentata questa mattina a Milano, si è basata un campione statisticamente significativo dell intera popolazione degli studenti universitari italiani ( secondo i dati Miur), stratificata per facoltà, genere e macro-regione geografica, approfondendo la preparazione sull innovazione digitale e sull imprenditorialità dal punto di vista teorico e pratico. TR A Il a m C IE in In un economia matura come quella italiana - afferma Andrea Rangone, ceo di Digital i due principali motori della crescita economica, sia a livello di Pil che di occupazione, sono rappresentati dall innovazione digitale e dalla nuova imprenditorialità. Dalla ricerca di University2Business emerge però come la maggioranza degli studenti universitari italiani oggi si affacci al mondo del lavoro con una scarsa conoscenza della trasformazione digitale in atto nell economia, con un approccio passivo al mondo digitale e con una scarsa sensibilità imprenditoriale. Anche se si evidenzia, sorprendentemente, un gruppo di studenti trasversale rispetto alle facoltà e alle aree geografiche del Paese che ha capito l importanza delle tecnologie digitali e sa utilizzarle in modo proattivo e progettuale, assumendo nel contempo uno spirito imprenditoriale".

9 li universitari non nascono startuppari Webnews di 5 16/02/ :56 In un economia matura i due principali motori della crescita economica, sia a livello di PIL che di occupazione, sono rappresentati dall innovazione digitale e dalla nuova imprenditorialità. Un termine li riassume entrambe, startup, ma è diventata così di moda che forse ci si è scordati di indagare la reale preparazione di chi per questioni anagrafiche dovrebbe lanciarsi in queste iniziative: gli studenti universitari. Una ricerca presentata oggi a Milano mostra infatti che saranno pure tanti coloro che lanciano startup, ma le competenze digitali arrancano. Un bel bagno di realismo quello di #u2bdfuturoggi, convegno attorno Il futuro è oggi: sei pronto? di University2Business, una ricerca (pdf) condotta dalla società del Gruppo Digital360, nata dall esperienza di un gruppo di docenti universitari e professionisti del mondo digitale ed risorse umane, e supportata da varie aziende per valutare le capacità digitali e la sensibilità imprenditoriale degli studenti universitari italiani. I risultati non lasciano spazio alla fantasia: le nuove leve mostrano una generica abilità nella programmazione, anche se lontana dalle medie dei coetanei americani o di altri paesi europei, tuttavia emerge la scarsa conoscenza sulla trasformazione digitale in atto e si registra anche un deficit su alcune competenze. Tutti gli studenti universitari usano internet e i social media, ma solo uno su cinque ha già fatto esperienza di progetti digitali come la gestione di un blog, un sito, una pagina Facebook oltre al profilo personale, un canale youtube o la vendita

10 Gli universitari non nascono startuppari Webnews 2 di 5 16/02/ :56 online; solo uno su quattro dimostra conoscenze teoriche avanzate riuscendo a dare la definizione giusta di concetti chiave delle tecnologie digitali applicate al business di oggi come mobile advertising, cloud, fatturazione elettronica o big data. Bip "#Università importante ma esperienze professionali pre laurea non possono mancare" #u2bfuturoggi 13:45-15 Feb 2016 La questione è che a fronte di queste competenze è molto diffuso il desiderio di avviare un impresa: il 30% degli universitari ha frequentato un corso su come creare una nuova azienda (nel 18% dei casi all università, nel 12% di propria iniziativa), mentre quasi il 40% degli studenti dichiara di aver avuto almeno un idea di business: di questi, uno su due ha anche avviato un attività imprenditoriale o sta cercando di farlo. Se però, come fa questa ricerca, si analizza la preparazione degli studenti universitari italiani sull innovazione digitale e sull imprenditorialità dal punto di

11 Gli universitari non nascono startuppari Webnews 3 di 5 16/02/ :56 vista sia teorico che pratico prendendo in considerazione le diverse competenze e insieme l approccio imprenditoriale, alla fine emerge una statistica già nota alla ricerca applicata del mondo del lavoro: solo il 5% delle persone ha una capacità imprenditoriale vera. Ecco perché non ha senso pensare che la nuova economia possa davvero trasformare tutti in CEO di queste aziende ad alto potenziale di crescita. Mariano Corso, della School of Management del Politecnico di Milano, considera con preoccupazione questi dati, sostanzialmente coerenti con quelli di Eurostat: Stefano Quintarelli, che ha contribuito con una propria riflessione alla ricerca e ha partecipato alla discussione, preme da sempre perché gli stessi attori di questa possibile rivoluzione digitale chiedano queste competenze come fossero diritti. Insomma, dentro una consapevolezza più grande che è tipica del suo pensiero: muovere opinioni avanzate dal basso, portare le decisioni in alto alla governance:

12 Gli universitari non nascono startuppari Webnews 4 di 5 16/02/ :56 Daniele "ambizione è cambiare la testa dei decisori!" 11:34-15 Feb L utilizzo di Internet e dei social media, l esperienza progettuale concreta nel mondo digitale, le conoscenze teoriche sull innovazione digitale applicata al business, lo sviluppo di codice, e infine l approccio imprenditoriale. Sono cinque grandi cluster, diversi l uno dall altro ma compenetrati, che aiutano a capire come i nostri studenti universitari siano molto, forse troppo simili per qualità intellettuali a quelli che li hanno preceduti: istintiva abilità nella pratica, molta difficoltà nella competenza teorica. Insomma, sono potenziali bravi imprenditori degli anni del boom, dell economia selvatica pre-digitale. Peccato però che per essere imprenditori digitali ci voglia ben altro della tradizionale, quasi genetica imprenditorialità rinascimentale italiana. Ora il mercato è globale, le regole diverse, e conoscere gli smart grid del cloud è più importante che riconoscere un vino buono. Anche se le due cose ovviamente non si escludono a vicenda. Il 60% gli studenti usa più di un social network. Il 13% gli studenti ha un proprio blog regolarmente aggiornato. Il 10% degli studenti sa già sviluppare e oltre il 20% sta imparando a farlo. Il 60% degli studenti è in grado di dare la definizione corretta di startup e quasi il 90% tenta almeno di fornire una classifica dei principali fattori di successo.

13 Gli universitari non nascono startuppari Webnews 5 di 5 16/02/ :56 Il 40% degli studenti dichiara di aver avuto almeno un idea di business.

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17 Universitari italiani: tutti bravi sui social, molti meno sul digitale 1 di 4 18/02/ :13 cerca nel sito HOME» Executive» Universitari italiani: tutti bravi sui social, molti meno sul digitale Universitari italiani: tutti bravi sui social, molti meno sul digitale Solo uno studente su 5 ha gestito progetti anche semplici come un blog o un canale YouTube, anche se c'è interesse per sviluppo software e imprenditorialità, spiega una ricerca di University2Business. «Abbiamo all università una generazione di nativi digitali non ancora consapevoli che questa loro caratteristica può diventare un efficacissimo strumento di lavoro», commenta Andrea Rangone, CEO di Digital360 di Redazione 16 Febbraio 2016 Internet e social media oggi fanno parte della quotidianità di tutti gli studenti universitari italiani, tuttavia ancora sono in deficit le loro competenze digitali e le attitudini imprenditoriali. Solo uno su cinque ha fatto qualcosa di progettuale su internet come la gestione di un blog, un sito, una pagina facebook oltre al profilo personale, un canale YouTube o la vendita online e uno su quattro riesce a dare la definizione esatta di alcuni concetti chiave legati all innovazione digitale applicata al business: Mobile Advertising, Cloud, Fatturazione Elettronica e Big Data. Per quanto riguarda l approccio imprenditoriale, sta cominciando a diffondersi il desiderio di avviare un impresa: a confermarlo il fatto che il 30% degli studenti universitari ha frequentato un corso su come creare una nuova azienda (il 12% di propria iniziativa contro il 18% che lo ha fatto all università), e che quasi il 40% degli studenti dichiara di aver avuto almeno un idea di business: di questi, uno su due ha anche avviato un'attività imprenditoriale o sta cercando di farlo. Il futuro è oggi sei pronto: qui puoi leggere il rapporto di ricerca in versione integrale Sono questi alcuni dei risultati dell indagine "Il futuro è oggi: sei pronto?" - svolta dalla Startup del gruppo Digital360, University2Business, in partnership con Bip, Bravo Top Selection by Digital4 La migliore informazione vi aiuterà a scegliere l'innovazione» Sponsored by Wolters Kluwer Diagnosi e cure più efficaci grazie al Clinical Decision Support Mobile» Resource cente IOT, Comunicazione e Sicurezza dei dati. Il Cloud si fa concreto Le piattaforme e le infrastrutture Cloud di operatori nazionali: opportunità e garanzia per il canale. Con la partecipazione di: Alessandro Piva, Direttore dell'osservatorio Cloud & ICT as a Service, Politecnico di Milano Uno storage agile come il tuo business Con la partecipazione di: Stefano Mainetti, Co-Direttore Scientifico dell'osservatorio Cloud

18 Universitari italiani: tutti bravi sui social, molti meno sul digitale 2 di 4 18/02/ :13 Solution, CheBanca! Cisco, Engineering, Hewlett Packard, Italtel, KPMG, Nestlé, QiBit e UniversityBox che si basa su un campione statisticamente significativo (1.389 questionari) dell intera popolazione degli studenti universitari (un milione e 630mila, secondo i dati MIUR), stratificata per facoltà, genere e macro-regione geografica. «In un economia matura come quella italiana il nuovo dogma economico identifica nell innovazione digitale e nella nuova imprenditorialità i due principali motori della crescita economica», sottolinea Andrea Rangone, CEO di Digital360. «Il paradosso di oggi è che ormai abbiamo all università una generazione di nativi digitali, che però non hanno ancora capito che questa loro sensibilità, questa loro capacità intrinseca, può diventare un efficacissimo strumento di lavoro». Dalla ricerca University2Business emerge, infatti, che la maggioranza degli studenti universitari italiani oggi si affaccia al mondo del lavoro con una scarsa conoscenza della trasformazione digitale in atto nell economia, con un approccio passivo al mondo digitale e con una scarsa sensibilità imprenditoriale. Il fatto che però i giovani comincino a frequentare corsi di imprenditorialità anche al di fuori del contesto universitario è un segnale interessante che dimostra come si stia diffondendo nel nostro Paese il desiderio di comprendere come si può fare impresa, a prescindere dalla facoltà che si frequenta. Oltre il 60% degli studenti è in grado di dare la definizione corretta di startup e quasi il 90% prova a fornire una classifica dei principali fattori alla base del successo di una nuova impresa: tra questi spiccano il team (47,1%), l idea iniziale (41,8%) e il gradimento del mercato (36,6%). Inoltre è interessante anche il dato relativo alle competenze di sviluppo software: uno studente su tre lo ritiene importante per il suo futuro, tanto da voler imparare al di là dell offerta formativa universitaria, e se il 10% sa già sviluppare oltre il 20% sta imparando a farlo. Di questi ultimi, quasi la metà lo fa autonomamente e non all università. Questa consapevolezza - con l'eccezione degli informatici che mostrano percentuali ben superiori - è trasversale rispetto al tipo di università frequentata. È anche vero che il 20% di chi ha dichiarato di saper sviluppare non ha ancora realizzato nessun prodotto software finito. Tra chi l'ha già realizzato, invece, il 28% dichiara di avere sviluppato siti web, il 16% videogame e il 13% applicazioni mobile, che hanno prediletto in particolare le piattaforme Android (45%) e ios (34%). Infine, sebbene il 43% di chi sviluppa lo faccia solo per divertimento, l altra metà lo fa per realizzare la propria idea di business o per aiutare un amico a farlo. «Oggi c è ancora più teoria che pratica», conclude Rangone. «Sintetizzando il risultato dell indagine risulta infatti che il 42% degli studenti oggi stanno in panchina - si tratta di coloro che hanno una bassa preparazione in termini di competenze digitali e imprenditoriali (teoriche e pratiche) -, il 34% sono teorici quindi ben posizionati almeno per quanto riguarda la parte teorica ma con scarsa sensibilità imprenditoriale, il 10% ha realizzato progetti concreti ma non ha dimostrato uno specifico orientamento imprenditoriale, il 9% ha svolto qualche iniziativa imprenditoriale ma non nel mondo digitale». & ICT as a Service, Politecnico di Milano tutti gli eventi Come fare mobile marketing e realizzare campagne di successo Creare contenuti capaci di creare conversioni, di emozionare e coinvolgere o, ancora, generare relazioni e fidelizzazione: è questo l'obiettivo del mobile marketing. Gli utenti sono tutti smartphone dotati: in questa guida, le best practice e le strategie per creare, distribuire e misurare campagne vincenti Clinical Decision System: così si migliora l'assistenza sanitaria, abbattendo i costi Mantenersi aggiornati è un problema per i medici: ogni mese la letteratura medica pubblica circa 7mila articoli. Come supportare il personale a prendere rapidamente decisioni cliniche? Come condividere la conoscenza clinica in modo efficace ed efficiente? Come ridurre i tempi decisionali, garantendo la massima qualità delle diagnosi e quindi delle cure? I vantaggi di un sistema basato sulle prove di efficacia (Ebm) tutti i white paper ERP per le PMI: quali sono i punti di forza di SAP Business One Affidabilità, completezza, adattabilità, velocità, analisi dei dati e tanta personalizzazione: sono tante le ragioni per cui anche le piccole e medie imprese scelgono uno ERP. Una guida riassume i punti di forza di SAP Business One. In pochissime settimane (2/8) potrete avere un software di gestione aziendale che ottimizza e semplifica tutti i processi chiave massimizzando i controlli

19 Universitari italiani hanno un deficit di competenze digitali Anteprima Abbonamenti Archivio Scritto da: Redazione 15 febbraio Views Tutti gli studenti universitari usano internet e i social media, ma solo uno su cinque ha già fatto esperienza di progetti digitali come la gestione di un blog, un sito, una pagina Facebook oltre al profilo personale, un canale you tube o la vendita online. E solo uno su quattro dimostra conoscenze teoriche avanzate, riuscendo a dare la definizione giusta di concetti chiave delle tecnologie digitali applicate al business di oggi come mobile advertising, cloud, fatturazione elettronica o big data. Vanno meglio inaspettatamente le competenze nello sviluppo software: il 10% degli studenti sa già sviluppare e oltre il 20% sta imparando a farlo, la metà di questi autonomamente e non all università; non pochi e con un incidenza trasversale rispetto alle facoltà di appartenenza. Si inizia a diffondere, inoltre, il desiderio di avviare un impresa: il 30% degli universitari ha frequentato un corso su come creare una nuova azienda (nel 18% dei casi all università, nel 12% di propria iniziativa). Mentre quasi il 40% degli studenti dichiara di aver avuto almeno un idea di business: di questi, uno su due ha anche avviato un attività imprenditoriale o sta cercando di farlo. Sono alcuni dei risultati della ricerca Il futuro è oggi: sei pronto? sulle capacità digitali e la sensibilità imprenditoriale degli studenti universitari italiani, condotta da University2Business, società del Gruppo Digital360 nata dall esperienza di un gruppo di docenti universitari e professionisti del mondo digitale ed HR che facilita l incontro tra gli studenti universitari e il mondo delle imprese, puntando sui canali digitali e sui servizi innovativi. La ricerca, supportata da BIP, Bravo Solution, CheBanca!, Cisco, Engineering, HPE, IBM, Italtel, KPMG, Nestlé, QiBit e UniversityBox, presentata questa mattina a Milano, si è basata un campione statisticamente significativo dell intera popolazione degli studenti universitari italiani ( secondo i dati MIUR), stratificata per facoltà, genere e macro-regione geografica, approfondendo la preparazione sull innovazione digitale e sull imprenditorialità dal punto di vista teorico e pratico. «In un economia matura come quella italiana i due principali motori della crescita economica, sia a livello di PIL che di occupazione, sono rappresentati dall innovazione digitale e dalla nuova imprenditorialità. Dalla ricerca di University2Business emerge però come la maggioranza degli studenti universitari italiani oggi si affacci al mondo del lavoro con una scarsa conoscenza della trasformazione digitale in atto nell economia, con un approccio passivo al mondo digitale e con una scarsa sensibilità imprenditoriale -. afferma Andrea Rangone, CEO di Digital Anche se si evidenzia, sorprendentemente, un gruppo di studenti trasversale rispetto alle facoltà e alle aree geografiche del Paese che ha capito l importanza delle tecnologie digitali e sa utilizzarle in modo proattivo e progettuale, assumendo nel contempo uno spirito imprenditoriale». LA RICERCA La ricerca Il futuro è oggi: sei pronto? ha analizzato la preparazione degli studenti universitari italiani sull innovazione digitale e sull imprenditorialità dal punto di vista sia teorico (conoscenze) che pratico (azioni concrete) approfondendo cinque ambiti principali: l utilizzo di Internet e dei principali strumenti social; l esperienza progettuale concreta nel mondo digitale, ovvero se e quanto hanno sviluppato progetti digitali; le conoscenze teoriche sull innovazione digitale applicata al business; le competenze di sviluppo software; l approccio imprenditoriale, teorico (solo conoscenze) e pragmatico (concrete esperienze imprenditoriali). L uso di internet e social media L utilizzo di Internet e dei social media è per gli studenti soprattutto un mezzo per essere costantemente informati su cosa succede attorno (41%), per esplorare il mondo (36%) e per aumentare la propria produttività (33%). Oltre il 60% utilizza più di un social network e più di una chat, con il primato di Facebook per quanto riguarda i social network e di Whatsapp per quanto riguarda le chat. L esperienza nei progetti digitali Uno studente universitario su cinque ha esperienza in progetti internet, ma nel 70% dei casi con risultati modesti in termini di audience e traffico. Nel dettaglio, il 13% degli studenti ha un proprio blog o un sito, ma solo uno su due aggiorna i contenuti almeno una volta alla settimana; il 23% degli studenti gestisce una pagina Facebook oltre al profilo personale, ma oltre la metà lo N Scarica la presentazione Per ricevere il Quaderno integrale clicca qui Febbraio: 19 febbraio - Milano CCE: come superare i limiti degli attuali scenari attuativi. Sala Riunioni ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda Modera: Gianni Origgi, AO Niguarda Ca' Granda MI 25 febbraio Catania Assintel Report 2015 Save the Date 26 febbraio - Torino Strumenti IT per la Governance. Progetti ministeriali e obiettivi regionali: opportunità per il governo del sistema A.O. Mauriziano Clicca qui per i video del Focus Point di Trapani (11 Settembre 2015) Il 30 novembre è scaduto il bando. La premiazione per la migliore tesi sulla Sanità digitale avverrà a Roma la metà di aprile. La comunicazione definitiva avverrà via mail. 1 di 3 18/02/ :11

20 Universitari italiani hanno un deficit di competenze digitali 2 di 3 18/02/ :11 fa solo per divertimento o per parlare con gli amici; il 17% ha un canale YouTube, ma solo il 20% lo aggiorna almeno una volta alla settimana; il 36% ha usato almeno una volta internet per vendere qualcosa di proprio, ma solo uno su dieci lo ha fatto attraverso il proprio sito. Non ci sono particolari differenze tra indirizzo universitario e genere, ad eccezione di YouTube: la gestione di un canale personale è un fenomeno soprattutto maschile e particolarmente diffuso tra gli studenti di informatica (ha un canale YouTube il 25% dei ragazzi rispetto al 10% delle ragazze, il 39% degli informatici rispetto una media del 17% delle altre facoltà). Le conoscenze teoriche Alla domanda su cosa significhino concetti chiave dell attuale business digitale come mobile advertising, cloud, fatturazione elettronica o big data in media solo uno studente su quattro è in grado di dare la definizione giusta. Le percentuali però sono abbastanza diverse, dal 12% della definizione di cloud al 38% della definizione di mobile advertising. Se si considerano corrette anche le risposte con solo parziale o approssimativa del concetto, la percentuale con discreta conoscenza della teoria sale a quasi il 50%. Non si rilevano grandi differenze tra le facoltà, fatta eccezione per gli informatici che risultano più preparati sulle definizioni di cloud e big data. Dal punto di vista del genere, le ragazze sembrano meno preparate dei ragazzi (in media due punti percentuali in meno di risposte esatte e circa 10 punti percentuali in più nella risposta non ne ho idea ). Le competenze di sviluppo software Quasi uno studente su tre ha capito l importanza dello sviluppo software per il suo futuro, tanto da voler imparare al di là dell offerta formativa universitaria: il 10% degli studenti sa già sviluppare e oltre il 20% sta imparando a farlo. Di questi ultimi, quasi la metà lo fa autonomamente e non all università. Questa consapevolezza pur con l ovvia eccezione degli informatici che mostrano percentuali ben superiori è trasversale rispetto al tipo di università frequentata. Il 20% degli studenti che sa sviluppare non ha ancora realizzato nessun prodotto software finito. Tra chi l ha già realizzato, invece, il 28% dichiara di avere sviluppato siti web, il 16% videogame e il 13% applicazioni mobile. Il linguaggio di programmazione più conosciuto è Java (58%), seguito da HTML (42%) e da SQL (21%). Quasi il 60% di chi sviluppa conosce un solo linguaggio di programmazione e solo il 18% ne conosce almeno tre. Per quanto le applicazioni mobile, le piattaforme più utilizzate sono Android (45%) e ios (34%), ma sono diffuse anche HTML5 e Windows mobile (entrambe oltre il 20%). Sebbene quasi la metà di chi sviluppa (il 43%) lo faccia solo per divertimento, l altra metà sviluppa per realizzare la propria idea di business o per aiutare un amico a farlo. L approccio imprenditoriale Si sta diffondendo in Italia il desiderio di conoscere come fare impresa, tanto da spingere gli studenti a frequentare corsi di imprenditorialità anche al di fuori del contesto universitario. Un fenomeno trasversale alle facoltà frequentate, a dimostrazione del fatto che la differenza la fa la testa dei ragazzi e la loro presa di consapevolezza. Oltre il 60% degli studenti è in grado di dare la definizione corretta di startup e quasi il 90% tenta almeno di fornire una classifica dei principali fattori che stanno alla base del successo di una nuova impresa: i tre elementi considerati più importanti sono il team della startup, l idea iniziale e il gradimento del mercato, seguiti dalla possibilità di trovare un finanziatore. Premiato progetto italo-svizzero per empowerment anziani 15 dicembre 2015 Premio ehealth4all, al via la seconda edizione 2 dicembre 2015 AboutPharma Digital Awards 2015, i vincitori della terza edizione 30 ottobre 2015 L empowerment del paziente febbraio 2016 L insostenibile leggerezza del Cio 4 febbraio 2016 Insights, l errore medico al tempo dell Healthcare IT 4 dicembre 2015 Le Prossime Tappe: 25 febbraio Brescia 6 aprile Parma Quasi il 40% degli studenti dichiara di aver avuto almeno un idea di business e, di questi, il 10% ha già avviato un attività imprenditoriale e un ulteriore 10% sta cercando di farlo. Anche in questo caso, dopo economisti e informatici (che hanno avuto un idea di business nel 50% e 48% dei casi) si tratta di un fenomeno trasversale con percentuali che oscillano tra il 34% e il 39%. Emerge però una sensibile differenza di genere: solo il 28% delle ragazze dichiara di aver avuto un idea di business, contro il 51% dei colleghi maschi. Riproduzione Riservata Tweet Like 1 Share 1 friend likes this Tag dell'articolo: ANDREA RANGONE BIP BRAVO SOLUTION CHEBANCA! CISCO ENGINEERING GRUPPO DIGITAL360 HPE IBM ITALTEL KPMG NESTLÉ QIBIT UNIVERSITY2BUSINESS UNIVERSITYBOX Precedente: Liguria, al via road map della riforma «della sanità Successivo: DoctOral, ecco l app per la diagnosi di lesioni del cavo orale» Corte dei Conti sulla Spending Review: «Parziale insuccesso» B0CFD2t 1 ora ago #bandaultralarga, #Guidi: «Investime nti pubblici per 7 mld» XNx4D0SU@MinSviluppo 23 ore ago Corte dei Conti sulla Spending Review: «Parziale insuccesso» Banda ultralarga, Guidi: «Investimenti pubblici per 7 mld» Regno Unito, 5 miliardi in più per l IT in sanità 16 febbraio 5 miliardi in più per l I T in sanità health 1 giorno ago 18 febbraio febbraio 2016 Popolari Recenti Commenti Exprivia, il sistema informativo Edotto a disposizione gratuita delle Regioni 14 settembre 2015 DoctOral, ecco l app per la diagnosi di lesioni del cavo orale Pil torna in crescita nel 2015, dato migliore dal febbraio 2016 Federico Lega (SDA Bocconi): «C è necessità di collaborazione clinica adesso» 9 settembre 2015

21 Università, studenti italiani con deficit digitale ma capaci di fare impres di 3 16/02/ :54 (

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25 1 di 1 09/03/ :40 News 04/03/ :23 MF-Dow Jones News Mip Politecnico: 9/3 presenta Full Time Master in Energy Management MILANO (MF-DJ)--Mercoledi' 9 marzo si terra' l'evento di presentazione della nuova edizione del Full Time Master in Energy Management (MEM). BIP - Business Integration Partners, in qualita' di partner del MIP nell'organizzazione del master ed azienda operante nel settore Energy, presentera' le opportunita' di carriera nelle imprese energetiche per giovani professionisti e fornira' un'occasione d'incontro tra manager, risorse umane e studenti. Il MEM, si legge in una nota, e' finanziato in parte dalle aziende partner del master. Questo consente di premiare con contributi allo studio a base meritocratica brillanti studenti che desiderano frequentare il programma. Della durata di 12 mesi e con un formato full time, il Master prevede 6 mesi d'aula e 6 mesi di stage presso aziende partner del master o presso BIP - Business Integration Partner per acquisire esperienza all'interno delle aziende del settore energy dimostrando nel contempo il proprio talento e capacita'. Durante l'evento i principali player del settore energetico discuteranno del tema "L'Italia e gli obiettivi 2030: quale mix energetico per il nostro paese?". com/fus (fine) MF-DJ NEWS Milano Finanza copyright Tutti i diritti riservati Le informazioni sono forniti ad uso personale e puramente informativo. Ne e' vietata la commercializzazione e redistribuzione con qualsiasi mezzo secondo i termini delle condizioni generali di utilizzo del sito e secondo le leggi sul diritto d'autore. Per utilizzi diversi da quelli qui previsti vi preghiamo di contattare mfhelp@class.it Stampa la pagina

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29 PrintFriendly.com: Print web pages, create PDFs di 2 08/03/ :41 Master in Energy Management: al MIP una tavola rotonda sulle rinnovabili per inaugurare l edizione 2016»»»»» Master in Energy Management: al MIP una tavola rotonda sulle rinnovabili per inaugurare l edizione 2016: Con quale mix energetico di fonti l Italia si prepara a far fronte agli obiettivi imposti dal Framework 2030? Un ruolo di rilievo sarà sicuramente giocato dalle rinnovabili, da cui proviene ormai oltre il 40% della produzione energetica. Nonostante una riduzione del 9,6% registrata nel 2015 a causa del calo della produzione energetica dell idroelettrico, le fonti rinnovabili rappresentano infatti, già oggi, oltre il 40% della produzione totale di energia nazionale. Un dato ancora più significativo riguarda, in particolare, gli impianti fotovoltaici di taglia residenziale, il cui costo di generazione energetica crollerà entro il 2020 tra il 10% al 38%, in base alla zona geografica. Sono dati forniti dall Osservatorio Energy & Strategy Group del MIP Politecnico di Milano, che ben giustificano l attenzione nei confronti delle rinnovabili nell ambito dell identificazione del mix di fonti energetiche che l Italia deve adottare per soddisfare la domanda di energia e far fronte agli obiettivi che il Framework 2030 impone agli Stati europei. Sarà questo il tema della tavola rotonda organizzata per mercoledì 9 Marzo alle al MIP Politecnico di Milano Graduate School of Business (Campus Bovisa, via Lambruschini 4c) per l inaugurazione dell XI edizione del Master in Energy Management. BIP Business Integration Partners e MIP Politecnico di Milano presenteranno l edizione 2016 del Master e le opportunità di carriera nelle imprese che operano nel settore energy per giovani professionisti, fornendo un occasione di incontro tra manager, risorse umane e studenti. Il Master, organizzato congiuntamente da MIP e BIP, è infatti finanziato, in parte, dalle aziende partner. Questo consente di premiare gli studenti più brillanti che desiderano frequentare il programma con borse di studio parziali o totali a base meritocratica. Ad oggi il 100% degli studenti che hanno frequentato il Master in Energy Management ha trovato occupazione in un azienda del settore, segno della grande vitalità di questo mercato, che sempre più ha bisogno di figure professionali in grado di comprendere la complessità dei temi e di saperla comunicare. Dopo i saluti introduttivi di Andrea Sianesi, Dean MIP Politecnico di Milano, inizierà il dibattito, a cui parteciperanno: Massimo Nicolazzi, presidente Centrex Italia e ISPI Energy, Clara Poletti, capo dipartimento per la regolazione AEEG, Alessandro Politi, direttore NATO Defense College Foundation, Massimiliano Bianco, amministratore delegato Iren, Valerio Camerano, amministratore delegato A2A, Matteo Codazzi, amministratore delegato Cesi, Paolo Gallo, amministratore delegato Grandi Stazioni, Alessandro Beulcke, presidente Allea e Festival dell Energia, Sergio Busato, corporate executive vice president HR, organization & security Snam e Barbara Terenghi, responsabile Sviluppo, Formazione e Compensation di Edison. Modera l incontro Sissi Bellomo, del Sole 24 Ore. CATEGORIE

30 XI edizione del Master in Energy Management Master-Energy-Management-a... 1 di 1 08/03/ :49 casaeclima.com Master-Energy-Management-aziende-incontrano-studenti-MIP-Politecnico-Milano.html XI edizione del Master in Energy Management XI edizione del Master in Energy Management Mercoledì 9 marzo MIP Politecnico di Milano Graduate School of Business Martedì 8 Marzo 2016 incondividi Mercoledì 9 marzo 2016, alle ore al MIP Politecnico di Milano Graduate School of Business (Campus Bovisa, via Lambruschini 4c) si terrà l'inaugurazione dell XI edizione del Master in Energy Management. Il Master si occuperà di energie rinnovabili e il loro impiego, anche per far fronte agli obiettivi imposti da Framework Nonostante una riduzione del 9,6% registrata nel 2015 a causa del calo della produzione energetica dell idroelettrico, le fonti rinnovabili rappresentano ormai oltre il 40% della produzione totale di energia nazionale. Un dato significativo riguarda in particolare gli impianti fotovoltaici di taglia residenziale, il cui costo di generazione energetica crollerà entro il 2020 tra il 10% al 38%, in base alla zona geografica. Sono dati, questi, forniti dall'osservatorio Energy & Strategy Group del MIP Politecnico di Milano, che ben giustificano l attenzione nei confronti delle rinnovabili nell ambito dell identificazione del mix di fonti energetiche che l Italia deve adottare per soddisfare la domanda di energia e far fronte agli obiettivi che il framework 2030 impone agli Stati europei. Questi i temi trattati dal Master. Bip Business Integration Partners e MIP Politecnico di Milano presentano l edizione 2016 del Master e le opportunità di carriera nelle imprese che operano nel settore energy per giovani professionisti, fornendo un occasione di incontro tra manager, risorse umane e studenti. Il Master, organizzato congiuntamente da MIP e Bip, è finanziato in parte da aziende partner. Questo consente di premiare gli studenti che desiderano frequentare il programma con borse di studio parziali o totali a base meritocratica. Dopo i saluti introduttivi di Andrea Sianesi, Dean MIP Politecnico di Milano, inizierà il dibattito, a cui parteciperanno: Massimo Nicolazzi, presidente Centrex Italia e Ispi Energy, Clara Poletti, capo dipartimento per la regolazione Aeeg, Alessandro Politi, direttore Nato Defense College Foundation, Massimiliano Bianco, amministratore delegato Iren, Valerio Camerano, amministratore delegato A2A, Matteo Codazzi, amministratore delegato Cesi, Paolo Gallo, amministratore delegato Grandi Stazioni, Alessandro Beulcke, presidente Allea e Festival dell Energia, Sergio Busato, corporate executive vice president HR, organization & security Snam e Barbara Terenghi, responsabile Sviluppo, Formazione e Compensation di Edison. Modera Sissi Bellomo, Il sole 24 Ore.

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34 La lettera di Assoconsult sulle retribuzioni - Repubblica.it 1 di 2 10/03/ :16 RICERCA TITOLO Home Finanza con Bloomberg Calcolatori Finanza Personale Osserva Italia UTENTI REGISTRATI Listino Portafoglio La lettera di Assoconsult sulle retribuzioni CONSUMI 08 marzo 2016 Gentile redazione di Affari&Finanza, ho letto con attenzione l'articolo pubblicato in data 07/03/2016 dal titolo "Vodafone, P&G, Barilla e Ducati: le aziende d'oro per le retribuzioni". Dallo studio citato all'interno dell'articolo, Company Salary Index 2016 di Jobpricing, appare un dato molto negativo che riguarderebbe la retribuzione in tutte le aziende di consulenza operanti in Italia. Una classifica che ritengo di poter commentare sulla base dell'esperienza maturata in questo settore come presidente di Assoconsult - l'associazione di Confindustria che rappresenta le società di consulenza - e fondatore e amministratore delegato di Bip - Business Integration Partners. Un risultato così sbilanciato è dovuto alla metodologia utilizzata dall'indice, che penalizza molto le società di consulenza, poiché si limita ad analizzare la RAL e non considera la quota di variabile e bonus, che in questo settore aumenta la retribuzione fissa in media del 15-20%, ma può arrivare anche al 100%. I dati raccolti su base volontaria sono inoltre disomogenei e non permettono di ottenere un valore statistico su base campionaria, considerando anche che non è chiara l'identità dei partecipanti al sondaggio. Non è un caso che tutte le società di consulenza citate sono agli ultimi posti nella classifica. Questo perché lo studio non considera i vantaggi e benefit di questo mestiere, a partire da una carriera più veloce. Le promozioni con relativi aumenti di compenso sono infatti previste ogni due anni, mentre in azienda si può aspettare fino a dieci anni prima di progredire: questo spiega come mai gli stipendi medi per livello siano leggermente più bassi nelle società di consulenza. La conseguenza è che a pari anzianità chi lavora in consulenza ottiene una posizione più alta e quindi un compenso più elevato, permettendo anche ai più giovani di raggiungere velocemente posizioni apicali e una forte professionalità, contrariamente ai coetanei che lavorano in altri settori. Un altro punto fondamentale a favore della consulenza è che, in un periodo di crisi, il settore cresce in media del 15% annuo con picchi del 25% per le aziende più grandi. Non stupisce quindi il forte interesse dei giovani per le nostre aziende, che ricevono più di candidature all'anno e assumono oltre il 10% degli studenti di Economia e Ingegneria. Carlo Capè, presidente Assoconsult e ad di Bip - Business Integration Partners Mi piace Piace a Federico Marin, Massimiliano Valsecchi e altre persone. Consumi, Trend, Stili di vita. Ogni giorno in collaborazione con STRUMENTI MARKET OVERVIEW Lista completa» Mercati Materie prime Titoli di stato FTSE MIB ,34 +0,08% FTSE ,50-0,09% DAX ,95-0,14% CAC ,43 +0,15% SWISS MARKET 7.962,72-0,16% DOW JONES ,36 +0,21% NASDAQ 4.674,38 +0,55% HANG SENG ,42-0,06% CALCOLATORE VALUTE Euro Dollaro USA 1 EUR = 1,10 USD TOP VIDEO da Taboola Cannavacciuolo: 'Le critiche a Erica? Ancora ricordo le sue capesante' Ucraina, il generale in mutande: gaffe in diretta tv Riproduzione riservata 08 marzo 2016 DAL WEB Promosso da Taboola GUARDA ANCHE DA TABOOLA Cannavacciuolo: 'Le critiche a Erica? Ancora ricordo le sue capesante' Ucraina, il generale in mutande: gaffe in diretta tv Gamma Crossover da Provala sabato e domenica. Renault Ride Snowboard Kink 272,99 - freshfarm.it Fiat, dalla 124 Abarth alle Tipo Sw e cinque porte: quante idee a Ginevra

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38 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura 02/2016: Diffusione 02/2016: Lettori Ed. III 2015: Quotidiano - Ed. nazionale Dir. Resp.: Luciano Fontana 12-APR-2016 da pag. 38 foglio 1

39 Roberto Libero di Bip.: Augusta possibile mother station del GNL pe... HOME CONFERENZAGNL FIERAGNL WORKSHOPGNL NEWS PRESS CONTATTI Roberto Libero di Bip.: Augusta possibile mother station del GNL per il Canale di Sicilia SAVE THE DATE BY CONFERENZAGNL ON 12 APRILE 2016 INTERVISTE_#AUGUSTAGNL, NEWS La società di consulenza Direzionale Bip. (Business Integration Partners) parteciperà con la relazione Il traffico marittimo nel Mediterraneo e nel Canale di Sicilia al workshop Italia hub del gas naturale, opportunità GNL per i trasporti marittimi nel mediterraneo, che si svolgerà ad Augusta il prossimo 13 maggio. NEWS WorkshopGNL Augusta 13 maggio aprile 2016 In vista di #AugustaGNL abbiamo chiesto a Roberto Libero, Director della Società, il perché dell interesse per questo evento. Bip. si occupa di consulenza strategica, operativa e di mercato per le imprese che accettano le sfide del futuro, uno degli obiettivi che ci siamo posti come gruppo internazionale, in particolare l area di competenza Energy Management di cui sono responsabile, è quello di supportare i clienti nella ricerca e applicazione di soluzioni innovative ai problemi tradizionali. Perciò è nostro interesse presidiare tutti i mercati emergenti, soprattutto quelli che nascono da innovazioni in filiere tradizionali. Quello del GNL è di per se un mercato maturo, nel senso che il metano liquido si produce, trasporta e poi si rigassifica da oltre 50 anni. Dentro questo mercato ne sta emergendo uno nuovo, molto innovativo e per certi versi disruptive, quello dell utilizzo del GNL per la mobilità di navi e camion in modo più sostenibile rispetto ai carburanti tradizionali. Si, ma come è nata questa specifica sensibilità? Prima nave alimentata a GNL in Australia 14 aprile 2016 Roberto Libero di Bip.: Augusta possibile mother station del GNL per il Canale di Sicilia 12 aprile 2016 Due catamarani a solo GNL per l olandese Rederij Doeksen 11 aprile 2016 FOLLOW US Facebook LinkedIn Noi abbiamo una presenza importante, oltre che in Italia, anche in Spagna, paese all avanguardia in Europa negli usi diretti del metano liquido. A seguito del crollo dei consumi dovuti alla crisi finanziaria ed economica del 2008 la Spagna si è trovata con un forte surplus di GNL. Il Paese negli anni 90, aveva puntato sul metano liquido per essere energeticamente più indipendente. La disponibilità di GNL in eccesso, la limitata capacità di trasporto interno e di esportazione del gas via tubo, ha portato ad un suo utilizzo che va oltre gli usi standard per l alimentazione del sistema di distribuzione e si è cominciato ad usarlo in alternativa ai combustibili petroliferi. Twitter SEARCH Cerca Search Però si può sempre riesportarlo via nave NEWSLETTER Si, è stato fatto, negli scorsi anni la Spagna è stato il principale riesportatore di GNL al mondo, favorita però dal differenziale di prezzo con il GNL venduto in Asia. Adesso questa forbice si sta chiudendo, ma comunque l utilizzo del GNL per i trasporti non deve essere considerato come un alternativa al business tradizionale del gas. Se il mercato lo consentirà la Spagna sarà ancora un esportatore, ma il GNL deve essere visto come un altra opportunità di business, in considerazione dei benefici economici e ambientali che il suo utilizzo può generare. E infatti evidente che per mantenere gli obiettivi annunciati al Cop21 di Parigi sarà indispensabile un sempre più massiccio uso del gas al posto del carbone e progressivamente anche del petrolio nel settore cui è più presente, quello dei trasporti pesanti. Your Name (required) Your Last Name (required) Your (required) Però ci sono molte aree nel mondo con importanti consumi in cui il mercato del GNL è già ben avviato. Capisco i dubbio, lavorare nell Europa del Nord o negli Stati Uniti è forse al momento più facile e la domanda più Iscrivimi alla newsletter! vivace, ma il Mediterraneo resta fondamentale per il traffico marittimo e per tutti i trasporti terrestri che ne derivano per spostare merci da Sud a Nord e nelle aree interne e costiere. Poi ci possono essere delle accelerazioni impreviste, che modificano il quadro. A cosa si riferisce? By clicking 'Subscribe' you consent to the processing of your personal data for the purposes and effects of the Italian Legislative Decree no. 196/2003 "Regulations regarding the protection of personal data". To read the extended information click HERE Subscribe Ad esempio il raddoppio del Canale di Suez potrà dare un ulteriore spinta al ruolo del Mediterraneo nel traffico navale internazionale e l Italia, in particolare la Sicilia, è nella migliore posizione strategica per sfruttare le opportunità che ne derivano. Inoltre, è notizia di questi giorni, MSC Crociere ha pianificato di costruire 4 nuove navi a GNL dopo l iniziativa analoga di Costa Crociere. Fino a poco tempo fa si pensava che l utilizzo del GNL nelle navi avrebbe preso slancio dai traghetti, invece in testa alla corsa sono adesso i crocieristi! Se si scatena la concorrenza per le crociere verdi, grazie alle forti riduzioni di emissioni inquinanti, tutto il mercato ne può avere uno scossone. I depositi costieri previsti dalla Direttiva europea al 2025 dovranno essere pronti ben prima, e non perché obbligati a farlo, ma perché costituiranno una reale opportunità di business. D accordo ma l evento di Augusta è stato programmato mesi prima della notizia di MSC Crociere. 1 di 2 14/04/ :14

40 Roberto Libero di Bip.: Augusta possibile mother station del GNL pe di 2 14/04/ :14 Infatti ho parlato di accelerazione, è chiaro che il Mediterraneo in generale ed in particolare il Canale di Sicilia sono le Copyright Mirumir Srl - Via Alghero 15, Milano Tel. aree che daranno - Fax in ogni caso le maggiori soddisfazioni al business del GNL, ed Augusta sembra proprio il posto giusto P.I per questo. Il principale porto industriale del Mediterraneo centrale davanti all area di principale traffico. Prima segreteria@conferenzagnl.com abbiamo parlato di navi da crociera ma non possiamo trascurare tutte le altre attività marinare, come la pesca, ad All Rights Reserved - Privacy Policy esempio. Cioè? Augusta potrebbe costituirsi come mother station, un sito che sia in grado di avere intorno a sé il massimo di domanda per una pluralità di usi, anche se stiamo parlando sempre di small scale GNL. Voglio dire che ragionando su Augusta un eventuale deposito può essere pensato come centro di smistamento per altri punti di consumo, come l interporto di Catania con una stazione di servizio alimentata da autobotti, il porto di Catania con le navi alimentate da chiatte, stazioni di servizio minori mare/terra per Gela, per i traghetti di Pozzallo e Porto Empedocle, per i pescherecci di Mazara del vallo. Ma avete dei numeri, una idea dei consumi potenziali? Stiamo completando la ricerca, abbiamo già delle valutazioni, l obiettivo è presentare al workshop le nostre valutazioni sui benefici ottenibili in termini economici e di riduzione degli impatti ambientali dalla realizzazione di un deposito presso il porto di Augusta finalizzato all alimentazione di navi e camion. ConferenzaGNL News SHARE. RELATED POSTS 14 APRILE APRILE APRILE 2016 Prima nave alimentata a GNL in Australia Due catamarani a solo GNL per l olandese Rederij Doeksen Intesa tra MSC Crociere e STX France per costruire fino a 4 navi da crociera a GNL This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Read More

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43 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura 06/2015: Diffusione: n.d. Lettori: n.d. Settimanale - Ed. nazionale Sole 24 Ore - Lavoro e Carriere 18-APR-2016 da pag. 8 Dir. Resp.: Alberto Bosco foglio 1 / 2

44 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura 06/2015: Diffusione: n.d. Lettori: n.d. Settimanale - Ed. nazionale Sole 24 Ore - Lavoro e Carriere 18-APR-2016 da pag. 8 Dir. Resp.: Alberto Bosco foglio 2 / 2

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46 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Lettori Ed. 2011: Quotidiano - Ed. nazionale Dir. Resp.: Romina Maurizi 13-MAG-2016 da pag. 16 foglio 1

47 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura: n.d. Diffusione 04/2016: Lettori: n.d. Quotidiano - Ed. nazionale Dir. Resp.: Erasmo D'Angelis 15-MAG-2016 da pag. 15 foglio 1

48 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Lettori: n.d. Mensile - Ed. nazionale Dir. Resp.: Flavia Giacobbe 01-GIU-2016 da pag. 62 foglio 1 / 2

49 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Lettori: n.d. Mensile - Ed. nazionale Dir. Resp.: Flavia Giacobbe 01-GIU-2016 da pag. 62 foglio 2 / 2

50 Milano, green economy: confronto su innovazione 1 di 1 17/05/ :35 agiellenews.it Milano, green economy: confronto su innovazione (AGIELLE) Milano Quali i nuovi modelli di sviluppo da immaginare per cavalcare l innovazione tecnologica nel mercato energetico? Quali le opportunità di investimento in Italia nel segmento delle rinnovabili? In che termini ha ancora senso parlare di Green Economy? Attorno a queste domande si è sviluppato il confronto tra i protagonisti della seconda giornata del Festival dell Energia, oggi presso la Fondazione Catella di via del Castillia 28. In mattinata, si spiega in una nota, spazio al dibattito sull innovazione: in tema di smart Grid, BIP (Business Integration Partners) ha presentato una stima che prevede nell arco di pochi anni l abbattimento dei costi della generazione distribuita, ovvero il fotovoltaico a livello residenziale, il cui costo dell energia prodotta sarà equivalente al prezzo in bolletta. A crollare sarà anche il costo dell immagazzinamento dell energia prodotta in casa, che scenderà del 30% da qui al Un altro fattore che preme sulla diffusione della smart grid è il boom di auto elettriche atteso nei prossimi anni: BIP stima che si arriverà a 10 milioni di veicoli elettrici circolanti in Italia entro il 2030, con il conseguente incremento della capacità della rete di circa il 70%, nelle aree più densamente popolate. Nel primo pomeriggio, la manifestazione ha ospitato la sessione pubblica dell Assemblea Annuale di Assoelettrica, per la prima volta presieduta dal nuovo Presidente, eletto proprio durante il Festival dell Energia dai delegati riuniti in consesso chiuso. La seconda giornata del Festival dell Energia si concluderà con l appuntamento del Public Hearing: per la prima volta, la filiera dell energia sperimenta un sistema innovativo di consultazione, in un ottica di democrazia partecipativa. Con questo spirito, rappresentanti della ricerca, della produzione, della distribuzione energetica, studenti, cittadini e innovatori esporranno le proprie istanze alle istituzioni. La manifestazione terminerà domani, con una mattina di eventi di taglio divulgativo, per il grande pubblico. Presso la Casa dell Energia (Piazza Po 3), sarà possibile accedere a un percorso didattico dedicato all energia e a laboratori dedicati al ciclo dei rifiuti e alla carta, in particolare. Presso il Campus Bovisa di Politecnico di Milano (via Lambruschini 4) si potrà, inoltre, toccare con mano come si fa innovazione tecnologica e come funzionano i sistemi più avanzati nella generazione di energia. Il Festival dell Energia è un evento gratuito e aperto al pubblico. È possibile consultare il programma e iscriversi ai singoli appuntamenti attraverso il sito (agiellenews.it) New Publigest P.IVA: Sviluppato da Zipper Sas

51 Festival dell energia. La smart grid è già realtà, ora è il turno dei cittadi di 1 17/05/ :33 OK No

52 Smart grid, la palla passa ai cittadini Rinnovabili Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice. Share 6 Tweet La rivoluzione delle reti intelligenti è iniziata anche in Italia. Ora tocca agli utenti digitalizzarsi e imparare a sfruttare i benefici della nuova tecnologia Roma, 16 maggio 2016 AEEGSI: rinnovabili, come semplificare le procedure dei piccoli impian... Brasilia, 16 maggio 2016 Rinnovabili: Brasile, finanziamenti per la microgenerazione distribuit... Milano, 16 maggio 2016 Smart grid, la palla passa ai cittadini... Londra, 13 maggio 2016 La batteria xstorage di Nissan dichiara guerra alla PowerWall di Tesla... Roma, 13 maggio 2016 Risparmiare in bolletta facendo sport ora è possibile... Pretoria, 12 maggio 2016 In arrivo 100 MW di solare termodinamico per il Sud Africa... Pedralba, 12 maggio 2016 Dai rifiuti dell alluminio l idrogeno che parla spagnolo... Roma, 11 maggio 2016 Decreto rinnovabili: bandi il 20 luglio ma il tempo è agli sgoccioli... (Rinnovabili.it) Le chiamano smart grid, reti intelligenti in grado di gestire flussi di corrente e di dati, determinando in anticipo le richieste di consumo e adattando con flessibilità produzione e domanda elettrica. L Italia è stata la prima nazione al mondo a dotarsi, nel 2006, di una smart grid su scala nazionale e nonostante da allora i progressi compiuti non siano stati così eclatanti, la trasformazione del sistema elettrico è iniziata. Di questo ne sono certi alla Bip Business Integration Partners, prima multinazionale italiana di managament consulting, che durante la tavola rotonda del Festival dell Energia dedicata all Innovazione ha presentato uno studio dedicato. Milano, 11 maggio 2016 Trenta milioni per l efficienza energetica degli edifici lombard... Montevideo, 10 maggio 2016 L Uruguay batte il record: il 100 % di elettricità viene dalle... Il documento evidenzia come oggi più che mai le reti più intelligenti siano elementi strettamente necessari per gestire i picchi massimi di consumo elettrico, che sono destinati a crescere sempre di più: secondo una stima di Bip, l aumento del carico massimo di elettricità previsto al 2030 è infatti pari al 26%, più che proporzionale rispetto all incremento del consumo medio giornaliero (19%). In questo contesto in pieno mutamente, un ruolo da protagonisti lo hanno anche i consumatori. I cittadini dovranno imparare a sfruttare al meglio la sempre maggiore mole di dati messa a disposizione sul cloud da retailer e service provider, prendendo dimestichezza con smartphone e tablet per monitorare e gestire in modo efficiente i propri consumi elettrici. L interazione tra domanda e offerta è un passo fondamentale da compiere per portare alla diffusione definitiva delle smart grid, rendendo i cittadini protagonisti, e non vittime, di questa rivoluzione, afferma Carlo Capè, amministratore delegato di Bip. Le smart grid, spiega il report, sono sempre più richieste dall attuale contesto energetico. Siamo di fronte a diversi trend esponenziali che insistono sulle reti con nuove esigenze di sviluppo e gestione in ottica smart, aggiunge Capè presentando una stima di Bip che prevede un abbattimento dei costi della generazione distribuita, ovvero il fotovoltaico a livello residenziale, il cui costo dell energia prodotta sarà equivalente nell arco di pochi anni al prezzo in bolletta. A crollare sarà anche il costo dell immagazzinamento dell energia prodotta in casa, che scenderà del 30% da qui al Sondaggio utilizzando meno l'auto privata installando un impianto rinnovabile domestico con misure di efficienza energetica cercando di produrre meno rifiuti risparmiando più acqua limitando o abolendo il consumo di carne Vai ai risultati Un altro fattore che preme sulla diffusione di una rete intelligente è il boom di auto elettriche atteso nei prossimi anni, fino ad arrivare a 10 milioni di veicoli elettrici circolanti in Italia entro il 2030, che richiederà un incremento della capacità della rete di circa il 70% nelle aree più densamente popolate. TAG: auto lettriche, energy storage, fotovoltaico, generazione distribuita, smart grid Scrivi un Commento Il tuo indirizzo non verra' mai pubblicato e/o condiviso. I campi obbligatori sono contrassegnati con * Nome * 2 di 3 17/05/ :29

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54 Smart Grid, spetta agli utenti accettare la sfida 1 di 1 20/05/ :57 Smart Grid, spetta agli utenti accettare la sfida Categoria: ARTICOLI DI REDAZIONE Pubblicato Mercoledì, 18 Maggio :04 Scritto da Redazione Tags: EFFICIENZA, SMART GRID, Bip, Festival dell'energia, digitalizzazione Riduzione dei costi della generazione distribuita e dell immagazzinamento dell energia prodotta in casa del 30% al 2030, boom delle automobili elettriche. Sono alcuni degli scenari emersi da uno studio realizzato dalla società di consulenza Bip-Business Integration Partners e presentato nel corso dell edizione 2016 del Festival dell energia appena conclusasi a Milano. In generale dal report si evince come la digitalizzazione, al centro di una rivoluzione ormai ampiamente avviata, debba diventare sempre di più il perno attorno a cui far ruotare la gestione dei consumi energetici. Una modalità di accesso al servizio che mette a disposizione degli utenti una mole immensa di dati, disponibili grazie a dispositivi ormai molto diffusi tra i cittadini come smartphone e tablet. L interazione tra domanda e offerta è un passo fondamentale da compiere per portare alla diffusione definitiva delle smart grid, rendendo i cittadini protagonisti, e non vittime, di questa rivoluzione, afferma in una nota Carlo Capè, AD di Bip intervenuto in questo giorni a una tavola rotonda del Festival dell energia. In questo contesto l elemento chiave del settore saranno sempre più le reti intelligenti, ha sottolineato Capé. Siamo di fronte a diversi trend esponenziali che insistono sulle reti con nuove esigenze di sviluppo e gestione in ottica smart, ha affermato il manager. Altro trend sarà la diffusione dei veicoli elettrici che potranno attestarsi a 10 milioni in Italia entro il Ciò richiederà un incremento della capacità della rete di circa il 70% nelle aree più densamente popolate. Le reti intelligenti saranno inoltre determinanti nella gestione dei picchi di consumo elettrico. L aumento del carico massimo di elettricità previsto al 2030 è infatti pari al 26%, una percentuale proporzionale rispetto all incremento del consumo medio giornaliero (19%). In questo contesto non stupisce, come sottolineano gli analisti di BIP, il forte aumento di penetrazione di elettricità, ovvero il rapporto tra consumi finali di elettricità e totale di consumi di energia da tutte le fonti, incluse per esempio olio e gas. Un dato che supererà il 28% nel Tutti questi trend richiedono una rete elettrica efficiente, adeguata alle nuove esigenze dei consumatori e allo sviluppo sostenibile dei centri urbani, in grado di monitorare i flussi e saperli gestire, ha aggiunto l amministratore delegato di Bip sottolineando come gli da soli investimenti nella rete e il rinnovo delle infrastrutture, però, non sono sufficienti, ma richiedano un ruolo attivo dei cittadini in questa rivoluzione. Gruppo Italia Energia 2013 Via Valadier 39, Roma

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56 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Lettori: n.d. Mensile - Ed. nazionale Corriere Sociale 27-MAG-2016 da pag. 1 Dir. Resp.: Enzo D'Errico foglio 1 / 4 * DIFETTO DI STAMPA

57 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Lettori: n.d. Mensile - Ed. nazionale Corriere Sociale 27-MAG-2016 da pag. 1 Dir. Resp.: Enzo D'Errico foglio 2 / 4

58 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Lettori: n.d. Mensile - Ed. nazionale Corriere Sociale 27-MAG-2016 da pag. 1 Dir. Resp.: Enzo D'Errico foglio 3 / 4

59 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Lettori: n.d. Mensile - Ed. nazionale Corriere Sociale 27-MAG-2016 da pag. 1 Dir. Resp.: Enzo D'Errico foglio 4 / 4

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61 Assegnati i premi alle aziende che trattano meglio gli stagisti e assicur... economia Assegnati i premi alle aziende che trattano meglio gli stagisti e assicurano assunzioni Adriano Palazzolo - Mar, 31/05/ :01 Le aziende migliori per i giovani. Sono quelle premiate dalla Repubblica degli Stagisti, testata online di riferimento per i giovani nel momento di passaggio dalla formazione al lavoro. commenta Mi piace 7 Eleonora Voltolina, che dirige la testata, ha consegnato i premi alle società che si sono particolarmente distinte per alcuni aspetti della loro politica aziendale verso i giovani. Il premio per il "Miglior rimborso spese" è andato a Everis, che offre ai suoi stagisti una indennità mensile di euro al mese oltre a buoni pasto e notebook aziendale. Nel 2015 l'azienda ha attivato 85 stage su 531 dipendenti. "Fino all'anno scorso - ha detto Eleonora Voltolina - Everis prevedeva 730 euro, che era già un compenso di tutto rispetto: la premiamo perché adesso è passata a euro. E non fa nemmeno differenziazioni tra stage curriculari ed extracurriculari: vuol dire che quei euro al mese li ricevono anche gli stagisti curriculari, cioè studenti universitari, per i quali la legge non imporrebbe obbligo di compenso". La stessa azienda si porta a casa a casa anche il premio per nella categoria "Miglior tasso di assunzione post stage". Le premiate sono tutte aziende che hanno superato il 90% di assunzioni post stage nel "Bisogna tener conto - spiega sempre Voltolina - che la media nazionale di assunzione post stage rilevata da Unioncamere è al di sotto del 13%, dunque fare il 90% e oltre è un risultato straordinario. Nel 2014 a raggiungere questo tasso così alto era stata una sola azienda, Everis appunto; mentre l'anno scorso erano state in due, Everis di nuovo e Spindox. Quest'anno, forse anche grazie all'effetto della ripresa economica e degli incentivi previsti dal governo per le assunzioni, ben 6 aziende ricevono questo premio". Il caso vuole che siano tutte, strettamente o in parte, società di consulenza. Le altre aziende che hanno superato il 90% di tasso di assunzione post stage e dunque ricevuto un riconoscimento sono Bip (209 stage attivati nel 2015 su 932 dipendenti), Marsh (53 stage su 767 dipendenti), Mercer (5 stage su 57 dipendenti), Spindox (60 stage su 417 dipendenti) e Assioma.net (7 stage su 132 dipendenti). 1 di 2 31/05/ :27

62 ssegnati i premi alle aziende che trattano meglio gli stagisti e assicur... Non solo con lo stage vengono inseriti i giovani al di sotto dei trent'anni, così per la "Miglior performance di assunzioni dirette di giovani", la Repubblica degli Stagisti premia quell'azienda che accanto al canale dello stage ha utilizzato di più anche le assunzioni senza il passaggio intermedio del tirocinio. "Vincono ex-aequo due società di consulenza, PwC ed EY - sottolinea Eleonora Voltolina - in effetti sarebbe stato impossibile scegliere: EY, oltre ai 562 stage attivati nel 2015 (nel 71% trasformati in assunzione), nel 2015 ha assunto direttamente 477 giovani, di cui 287 con contratto di apprendistato e 70 direttamente a tempo indeterminato. Idem PwC che, accanto ai 583 stage attivati nel 2015, (nel 65% trasformati in assunzione) ha realizzato ulteriori 482 contratti senza passare attraverso lo stage, di cui 234 di apprendistato e 129 a tempo indeterminato". Non sai quale liquido usare per il radiatore? Chiedi all esperto! L esperto Arexons ti aiuta a scegliere il liquido refrigerante giusto per il tuo radiatore, ti dice se, quando e come rabboccarlo e come affrontare e risolvere eventuali problematiche specifiche per la pulizia e la... Mostra di più Sponsorizzato da Arexons di 2 31/05/ :27

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64 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura 03/2016: Diffusione 03/2016: Lettori Ed. III 2015: Settimanale - Ed. nazionale Dir. Resp.: Roberto Napoletano 31-MAG-2016 da pag. 20 foglio 1 / 2

65 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura 03/2016: Diffusione 03/2016: Lettori Ed. III 2015: Settimanale - Ed. nazionale Dir. Resp.: Roberto Napoletano 31-MAG-2016 da pag. 20 foglio 2 / 2

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67 Innovative e in forte espansione: ecco le aziende che assumono gli stagi di 2 10/06/ :43 RICERCA TITOLO Home Finanza con Bloomberg Lavoro Calcolatori Finanza Personale Osserva Italia Listino Portafoglio Innovative e in forte espansione: ecco le aziende che assumono gli stagisti CONSUMI INNOVAZIONE FOCUS Si tratta soprattutto di società di consulenza, che forniscono servizi alle imprese, e che hanno difficoltà a reperire nel mercato del lavoro le professionalità di cui hanno bisogno. Ecco perché lo stage diventa un momento di vera formazione, e l'anticamera dell'assunzione, garantita a oltre il 90% dei candidati. Tra le lauree più gettonate ingegneria, economia e psicologia del lavoro di ROSARIA AMATO Consumi, Trend, Stili di vita. Ogni giorno in collaborazione con STRUMENTI MARKET OVERVIEW Lista completa» 10 giugno 2016 ROMA - Non più precari a vita. Qualcosa si muove nell'occupazione giovanile: nel primo trimestre di quest'anno si registra un tasso record per i giovani di trasformazione dei contratti da tempo determinato a indeterminato, ma ci sono anche molte aziende fortemente innovative, prevalentemente di fornitura di servizi di consulenza, che assumono a tempo record gli stagisti, anche prima della conclusione dello stage. Aziende che vantano quote altissime di assorbimento, anche oltre il 90%. Un dato straordinario se confrontato con la media del 13% delle aziende italiane. (ansa) Certo il fenomeno riguarda un piccolo drappello di aziende particolarmente innovative, in forte espansione, che hanno bisogno di professionalità che si ha difficoltà a reperire nel mercato del lavoro, ecco perché lo stage diventa un momento prezioso di valutazione e formazione dei candidati, e lo stagista viene visto dal primo momento come un potenziale dipendente. "Da noi lo stagista viene inserito in un team di lavoro, e gli vengono dati ruoli di responsabilità dall'inizio, non lo mettiamo certo a fare le fotocopie. - dice Maura Satta Flores, responsabile della comunicazione di Bip, società di consulenza direzionale specializzata nella Business Integration e Innovation - Siamo partiti dodici anni fa in 50, adesso siamo 1200 con 12 uffici all'estero: per crescere abbiamo bisogno di persone. Se sono davvero bravi non completiamo neanche lo stage, li assumiamo prima, dopo tre mesi. Abbiamo istituito anche un premio per il miglior stagista". "Noi facciamo fatica a trovare le persone di cui abbiamo bisogno - spiega Silvia Vanini, responsabile della Talent Strategy per l'italia di Mercer, leader mondiale nella consulenza per lo sviluppo e l'organizzazione del capitale umano - e quindi bisogna piuttosto identificarle appena escono dall'università e farle crescere dall'interno, offrendo lo stage come un momento di vero lavoro. Se abbiamo fatto un buon lavoro in fase di identificazione la conferma al termine dei sei mesi è quasi automatica. Noi dedichiamo loro tanto tempo, per noi è un investimento". Mercati Materie prime Titoli di stato FTSE MIB ,81-2,65% FTSE ,19-1,62% DAX ,56-2,15% CAC ,49-1,86% SWISS MARKET 7.979,51-1,20% DOW JONES ,19-0,11% NASDAQ 4.958,62-0,32% HANG SENG ,64-1,20% CALCOLATORE VALUTE Euro Dollaro USA 1 EUR = 1,13 USD TOP VIDEO da Taboola Milano, micio incastrato nel motore dell'auto: il salvataggio dura 4 Un canto d'amore e poi di libertà: la lunga storia di 'Bella Ciao' DAL WEB Crociere Last Minute: Ecco le Offerte Imperdibili! Anygator.it 409 CARATTERI Promosso da Taboola MAIL lan: Voli low cost a prezzi imbattibili Jetcost.it CONDIVIDI LA SELEZIONE FACEBOOK TWITTER GOOGLE+ "Per noi lo stage è un modo di cominciare, - conferma Paolo Costa, direttore di marketing e comunicazione di Spindox, società che offre consulenza, progettazione e sviluppo di

68 Innovative e in forte espansione: ecco le aziende che assumono gli stagi di 2 10/06/ :43 software e ingegneria di rete - la verità è che le persone che noi intercettiamo non sempre hanno le competenze necessarie per lavorare in un'azienda, un po' per via del ritardo che le università hanno ad adeguarsi alle nuove tecnologie, e poi perché certo che all'università non s'insegna come relazionarsi con un cliente. Quindi per noi lo stage è una modalità molto efficace per testare questo tipo di competenze". Vengono assunti quasi tutti anche i giovani formati ogni anno dalla società Barabino & Partners, che si occupa di consulenza in comunicazione d'impresa. Barabino & Partners ha dato vita nel 2010 al programma "La Cantera", che permette di selezionare ogni anno fino a 15 laureati che vengono inseriti in un programma di formazione che ha permesso finora al 95% dei partecipanti di trovare un'occupazione stabile. E non si tratta di canali riservati ai laureati dalle università prestigiose: chi seleziona gli stagisti assicura di leggere con attenzione tutti i curricula e di fare ricerche accurate su Linkedin, e c'è chi, come Mercer, rivendica anche una buona percentuale di bravi laureati assunti dalle università meridionali, in particolare Palermo e Napoli. Tra le lauree più PUBBLICITÀ STASERA IN TV Seguici su 20:30-23:20 UEFA Euro Francia - Romania 21:10-22:40 Body of Proof - Stagione 3 - Ep :10-23:30 Matrimoni e altre follie - Stagione 1 - Ep :00-23:05 Arrow - Stagione 4 - Ep. 23 Guida Tv completa» CLASSIFICA TVZAP SOCIALSCORE 1. X Factor 79/100 Mi piace ilmiolibro ebook TOP EBOOK Nero Caravaggio di Max e Francesco Morini gettonate spiccano economia e ingegneria, ma c'è posto anche per psicologia del lavoro e informatica. E in molti svelano che in quel 5-10% di stagisti che alla fine non vengono assunti, non ci sono solo gli inidonei: "In alcuni casi sono loro a scegliere carriere diverse". Mi piace Mi piace Piace a Marco Piattelli Palmarini, Francesca Sarà e altre persone. inread invented by Teads LIBRI E EBOOK Iris di Alex Hunab La rivoluzione del libro che ti stampi da solo. Crea il tuo libro e il tuo ebook, vendi e guadagna Guide alla scrittura Concorsi letterari e iniziative per autori e lettori stage giovani lavoro Bip Mercer Spindox Barabino&Partners Maura Satta Flores Silvia Vanini Paolo Costa Riproduzione riservata 10 giugno 2016 GUARDA ANCHE DA TABOOLA Milano, micio incastrato nel motore dell'auto: il salvataggio dura 4 ore Un canto d'amore e poi di libertà: la lunga storia di 'Bella Ciao' Parigi, 1910: la piena della Senna nelle immagini di archivio Divisione Stampa Nazionale Gruppo Editoriale L Espresso Spa - P.Iva Società soggetta all attività di direzione e coordinamento di CIR SpA

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71 Confindustria, Boccia: «Dobbiamo spingere sull'acceleratore della cres... Impresa L'INTERVENTO A UNINDUSTRIA Vincenzo Boccia è intervenuto al convegno organizzato da Unindustria e ha ribadito che serve coerenza tra la politica espansiva della BCE e quella degli esecutivi nazionali. Per la crescita bisogna fare di più SPECIALE Crisi economica Bce, Draghi: «Rinviare le riforme ha un costo troppo alto» REDAZIONE (AUG) giovedì 9 giugno :39 commenti Mi piace Condividi 0 Tweet VIDEO IN PRIMO PIANO Vincenzo Boccia: «Dobbiamo spingere sull'acceleratore della crescita». ( ) Stampa ROMA -«Sono sicuro che il Paese uscirà dalle sue criticità e questo dipende anche da noi». E' il messaggio lanciato oggi dal presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, in occasione del convegno organizzato da Unindustria per presentare Unirete e diretto agli industriali, all'esecutivo e ai leader politici europei. Al Festival dell'economia di Trento è intervenuto anche l'ex ministro delle Finanze e ha tracciato un'analisi impietosa del sistema "off shore". Al mondo esistono circa 90 paradisi fiscali, ma poco si fa per contrastarli Il messaggio di Boccia Il presidente di Confindustria è intervenuto questa mattina a Roma prima al convegno Unirete organizzato da Unindustria, poi agli Stati Generali di Assoconsult. Boccia si è rivolto di nuovo agli imprenditori, al governo e ai politici per annunciare che «a breve» Confindustria presenterà «un intervento organico di politica industriale nell'interesse del Paese». L'analisi della direttrice dell'agenzia delle Entrate si fonda su sett... Il messaggio del neopresidente Vincenzo Boccia è rivolto, oltre che al... La strategia di Confindustria Ma a tutte le imprese nazionali è richiesto uno sforzo e bisogna «costruire reti e modelli affinchè gli imprenditori possano conoscersi e condividere iniziative facendo alleanze e costruendo percorsi». Le associazioni territoriali devono passare «dall'essere trincea ad essere avanguardia" e la manifestazione organizzata da Unindustria è, secondo il presidente, «in linea con la strategia di Confindustria». Serve coerenza tra le politiche della BCE e quelle dei governi 1 di 3 10/06/ :06

72 Confindustria, Boccia: «Dobbiamo spingere sull'acceleratore della cres... L'auspicio di Boccia è che «questa manifestazione per il partenariato industriale diventi nazionale». Ma il suo messaggio supera i confini nazionali e, riprendendo le parole del presidente Mario Draghi, si appella direttamente ai leader politici dell'eurozona affinché procedano sulla strada delle riforme: «Serve una grande coerenza tra politica monetaria espansiva della Bce e una politica economica espansiva dei governi e dell'unione europea", ha sottolineato. Bisogna spingere l'acceleratore sulla crescita Boccia ha quindi affrontato anche il nodo della disoccupazione nazionale, sottolineando che il recente aumento dell'occupazione in Italia è merito anche del Jobs Act, ma occorre spingere l'acceleratore sulla crescita. Secondo il numero uno di Confindustria bisogna «invertire proprio il paradigma di ragionamento: più crescita, più occupazione, e quindi, più stabilità del paese». Piace a 1 amico Contattaci Lo scambio tra salario e produttività E' soprattutto necessario «recuperare il gap con la Germania", e proprio «la Germania con Schroeder dimostra che lo scambio tra salario e produttività porta competitività».le relazioni industriali devono diventare un fattore di competitività per il bene del Paese e lo scambio tra salario e produttività proposto da Confindustria va in questa direzione. «La nostra proposta - ha concluso Boccia - non è contro i sindacati, perché bisogna sederci insieme per il bene del Paese». I PIÙ VISTI NEL...» Top 50 DiariodelWeb.it Economia Tutto su: 0 Commenti Bce, via libera ai corporate bond. Ma i soldi dell'ue non finiranno nelle imprese europee Finmeccanica-Leonardo, ecco perché l'india punisce l'italia annullando 2 miliardi di commesse La storia delle vacanze: dall elite alla massa Bail-in, le tre banche italiane che fanno tremare Bankitalia. E soprattutto i correntisti Bce, Draghi: «Rinviare le riforme ha un costo troppo alto» Il paradosso dei tassi bassi: il loro costo occulto mette a rischio l'economia mondiale Vitalizi parlamentari, oggi meno privilegi di ieri. Ma nella riforma del 2012 c'è una «svista» importante Marconi, addio al cinema Uci. Chiuderà a maggio Confindustria, Boccia: «Dobbiamo spingere sull'acceleratore della crescita» Quando l Inps richiede la restituzione dell indebito, anche per suo errore Crisi economica nel DiariodelWeb.it Guarda tutte» Bce, Draghi: «Rinviare le riforme ha un costo troppo alto» Eurolandia cresce oltre le attese nel I trimestre 2016 La locomotiva tedesca rallenta: la Bundesbank taglia le stime della crescita Abe rinuncia all'aumento dell'iva. Ma a rischiare una nuova crisi non è solo il Giappone Bankitalia, l'alert di Visco a Renzi e alla leadership dell'ue Crisi, Ocse: «L'Italia "riprende slancio"». Crescita all'+1% nel 2016 e all'1,4% nel 2017 La nuova crisi finanziaria mondiale potrebbe arrivare dal Giappone Istat: a maggio sale la fiducia delle imprese, ma scende quella dei consumatori Crisi, Confesercenti: «Dopo 3 anni le famiglie tornano ottimiste sui consumi» Istat, in aprile cala la fiducia dei consumatori ma aumenta quella delle imprese 2 di 3 10/06/ :06

73 Confindustria, Boccia: «Dobbiamo spingere sull'acceleratore della cres di 3 10/06/ :06

74 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura 10/2015: Diffusione 10/2015: Lettori: n.d. Quotidiano - Ed. nazionale Dir. Resp.: Pierluigi Magnaschi 10-GIU-2016 da pag. 12 foglio 1

75 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura 03/2016: Diffusione 03/2016: Lettori Ed. I 2016: Quotidiano - Ed. nazionale Dir. Resp.: Roberto Napoletano 10-GIU-2016 da pag. 12 foglio 1 / 2

76 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura 03/2016: Diffusione 03/2016: Lettori Ed. I 2016: Quotidiano - Ed. nazionale Dir. Resp.: Roberto Napoletano 10-GIU-2016 da pag. 12 foglio 2 / 2

77 Boccia: Paese uscirà da crisi, a breve nostra proposta di politica industr di 1 10/06/ :58

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79 Prima Pagina News - Confindustria, Capè (Assoconsult): Boccia prepa... di 1 10/06/ :02 Eco - Confindustria, Capè (Assoconsult): Boccia preparato e serio Roma - 31 mar (Prima Pagina News) Tutta Assoconsult fa i migliori auguri di buon lavoro al nuovo presidente di Confindustria Vincenzo Boccia. Una persona seria e preparata, un ottima scelta per tutta l organizzazione. Queste le parole di Carlo Capé, il Presidente di Confindustria Assoconsult, l'associazione di categoria delle Imprese di Consulenza di Management presenti in Italia. L esperienza maturata in Piccola Industria è un ulteriore garanzia per le prospettive future di tutta Confindustria. Infatti non si può prescindere dalle piccole e medie imprese, sopratutto ora che la crisi comincia ad essere alle spalle e molte di quelle aziende che sono riuscite ad affrontarla hanno ora l esigenza di essere accompagnate in processi fondamentali come l internazionalizzazione, l innovazione e l accesso al credito, ha concluso Capé. (PPN) 31 mar :23 Verbalia Comunicazione S.r.l. Società Editrice di PRIMA PAGINA NEWS Registrazione Tribunale di Roma 06/ P.I Iscrizione Registro degli Operatori di Comunicazione n Sede legale : Via Costantino Morin, Roma Redazione Tel r.a. - Fax redazione@primapaginanews.it

80 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura 04/2016: Diffusione 04/2016: Lettori Ed. I 2016: Settimanale - Ed. nazionale Dir. Resp.: Roberto Napoletano 03-LUG-2016 da pag. 12 foglio 1 / 3

81 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura 04/2016: Diffusione 04/2016: Lettori Ed. I 2016: Settimanale - Ed. nazionale Dir. Resp.: Roberto Napoletano 03-LUG-2016 da pag. 12 foglio 2 / 3

82 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura 04/2016: Diffusione 04/2016: Lettori Ed. I 2016: Settimanale - Ed. nazionale Dir. Resp.: Roberto Napoletano 03-LUG-2016 da pag. 12 foglio 3 / 3

83 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura 04/2016: Diffusione 04/2016: Lettori Ed. I 2016: Quotidiano - Ed. nazionale Dir. Resp.: Luciano Fontana 07-LUG-2016 da pag. 31 foglio 1

84 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura 04/2016: Diffusione 04/2016: Lettori Ed. I 2016: Quotidiano - Ed. nazionale Dir. Resp.: Pierluigi Magnaschi 07-LUG-2016 da pag. 16 foglio 1 / 2

85 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura 04/2016: Diffusione 04/2016: Lettori Ed. I 2016: Quotidiano - Ed. nazionale Dir. Resp.: Pierluigi Magnaschi 07-LUG-2016 da pag. 16 foglio 2 / 2

86 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura 04/2016: Diffusione 04/2016: Lettori Ed. I 2016: Quotidiano - Ed. nazionale Dir. Resp.: Vittorio Feltri 08-LUG-2016 da pag. 25 foglio 1 / 2

87 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura 04/2016: Diffusione 04/2016: Lettori Ed. I 2016: Quotidiano - Ed. nazionale Dir. Resp.: Vittorio Feltri 08-LUG-2016 da pag. 25 foglio 2 / 2

88 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura 10/2015: Diffusione 10/2015: Lettori: n.d. Quotidiano - Ed. nazionale Dir. Resp.: Pierluigi Magnaschi 06-LUG-2016 da pag. 11 foglio 1

89 Social Business Forum Al Social Business Forum il dibattito sul ruolo del digitale nell'economia italiana ha coinvolto Philip Morris, Poste Italiane e Microsoft. Il ceo di Bip: "Il benchmark è morto, ogni azienda fa storia a sé" di Domenico Aliperto Le grandi aziende italiane sono nel pieno del guado della digital disruption. E, seppur a piccoli passi, stanno avanzando dimostrando una certa sensibilità rispetto all'idea che l'introduzione della tecnologia all'interno delle organizzazioni non è di per sé l'elemento scatenante di questa transizione: servono prima di tutto consapevolezza, cultura e nuove competenze. Può tutto questo essere infuso anche nel mondo delle PMI, che stanno incontrando le maggiori difficoltà ad affrontare una selezione naturale tanto dura? Piuttosto che a cambiare le aziende di dimensioni minori fanno prima a morire e a rinascere, dice senza mezzi termini Fabio Troiani, co-founder e ceo del gruppo Bip, che come missione ha proprio quella di indirizzare, accompagnare e sostenere il business tradizionale nell'era delle piattaforme digitali. Le Pmi si salveranno da sole, rilancia Troiani, sottolineando che è più semplice dare vita a una nuova organizzazione agile piuttosto che tentare di stravolgere meccanismi consolidati laddove

90 mancano cultura e pratica manageriali. Mentre osserviamo che i grandi gruppi, a partire per esempio da Enel, Ferrovie, Tim, Poste e Vodafone sono già sulla buona strada. CorCom ha incontrato Troiani a margine del Social Business Forum, l'evento di scena la scorsa settimana a Milano organizzato da Openknowledge (società del gruppo BIP) e dedicato per l'appunto ai temi dell'openness, delle piattaforme e delle trasformazioni digitali e degli strumenti che la consulenza sta mettendo a disposizione delle imprese che tra scomparire ed evolvere continuamente hanno scelto la seconda opzione. Una scelta che implica strategie e azioni diversissime a seconda del retroterra di ciascuna azienda. Confrontandosi durante la tavola rotonda 'Welcome to the platfirm age', infatti, i rappresentanti di colossi come Philip Morris, Poste Italiane e Microsoft insieme allo stesso Troiani hanno ben messo in evidenza che digitale è tutto fuorché una parola dal significato univoco. Specialmente se si parla di industria del tabacco. L importante è continuare a garantire al cliente l esperienza che corrisponde alla promessa del brand, tutto quel che c è dietro non deve riguardare il mercato: è semplicemente il percorso lungo il quale si trasporta il valore, ha detto Eugenio Sidoli, President & Managing Director di Philip Morris Italia. Stiamo ricorrendo a soluzioni open source, cercando di adattarci a un mondo fatto di player flessibili, interconnessi e digitali, e la tecnologia ci ha aiutato molto a ideare prodotti che diminuiscano l'impatto sulla salute dei consumatori. In questo senso non cambia solo il prodotto finale e il tipo di manifattura che serve a realizzarlo, ma tutto il modello su cui si regge il business. Barbara Poggiali, direttore Marketing strategico di Poste Italiane, ha spiegato che per un gruppo che impiega 145 mila risorse con circa 33 milioni di clienti, la sfida più grande, soprattutto ora che la gamma dei servizi continua a crescere, riguarda la capacità di rendere i momenti nell ufficio postale esperienze che rispondano alle esigenze di chi li frequenta. Questo significa riuscire a usare i dati per considerare chi si rivolge a noi come un interlocutore univoco del gruppo. Sotto il profilo infrastrutturale, l'azienda è sempre stata una serie di silos. Sappiamo dunque molte cose dei clienti, a partire dalle transazioni, che sono tutte tracciate, ma c'è ancora molto da fare per comprenderne i comportamenti. Microsoft, che ha dovuto rivedere drasticamente la propria filosofia e il proprio ruolo di innovatore alla luce dell'efficacia del modello open source, è forse l'esempio migliore per comprendere che in alcuni casi il cambiamento va forzato. Le imprese storicamente attive in settori tradizionali farebbero meglio a puntare fuori dal perimetro aziendale quando si tratta di avviare percorsi di innovazione, ha detto Carlo Purassanta, numero uno della filiale tricolore di Redmond. Acquisendo per esempio una startup, dando vita a una piattaforma capace di integrare i processi e soprattutto i dati interni ed esterni. In questo modo si creano nuovi modelli di business che si affiancano a quelli consolidati e che potranno, col tempo, addirittura sostituirli. Inevitabile che debbano anche mutare professionalità e competenze, a volte a scapito di posizioni lavorative che si estingueranno a favore di una nuova domanda incentrata sui temi digitali. Ancora una volta, la tecnologia può venire in aiuto, ma non può essere in nessun caso considerata come l'epicentro di una strategia di innovazione. Molti pensano che la digitalizzazione sia la premessa alla sostituzione dell umano, e che ogni esperienza vada tarata e asservita al tipo di tecnologia in uso, ha detto Troiani. Per noi è invece è uno strumento che aumenta le capacità del lavoratore. I processi tecnologici vanno innestati sulla risorsa, in modo che li sappia adottare e declinare in funzione delle reali esigenze del cliente. In quest'ottica, il benchmark è morto. Non ha più senso guardare a case history di altre organizzazioni per ridisegnare management e organizzazione, perché ogni azienda fa storia a sé.

91 Sull'onda di questa convinzione, BIP lancerà a settembre la sua nuova practice che ha per motto 'More than digital, human', e che per l'appunto ha l'ambizione di mettere a disposizione dei clienti piattaforme e approcci che punteranno ad aumentare la capacità delle persone fisiche attraverso il potere conferito dalla tecnologia. Tutto ciò che vale per il mondo esterno, vale a maggior ragione per il gruppo che lo stesso Troiani dirige. Ma è difficile trovare nuove risorse e talenti con una preparazione adeguata: molte università sono lontane dal reale fabbisogno del mercato del lavoro. Abbiamo comunque assunto 460 persone l'anno scorso, ed entro il 2016 ne arriveranno altre 600, ha spiegato il numero uno di BIP, che ora effettua il recruiting nelle università italiane specialmente a cavallo delle facoltà di Ingegneria, Economia e Scienze sociali attraverso il programma Xponential, che ricalca in qualche modo la logica dei talent show. Andiamo alla ricerca di laureati e laureandi che posseggano il 'BIP factor'. Si tratta di una serie di soft skill che emergono le corso di una selezione che valuta prima di tutto il modo in cui i ragazzi interagiscono con chi li seleziona, ha detto Troiani. A fine incontro, chi è idoneo a entrare nel gruppo si vede offrire una lettera di assunzione.

92 Tutti i dettagli sul social business forum The Plat-firm Age Antonella Luppoli Il modello unico non vale più. A dirlo è la dura legge del moderno mercato industriale: le piattaforme e l interconnessione fanno di più. E fanno meglio. Nel corso della prima giornata del Social Business Forum The Plat-firm Age che si tenuto ieri all Hotel Marriott di Milano, si è parlato proprio di questo. Giunta alla nona edizione la kermesse, organizzata dalla società del Gruppo Bip Openknowledge, azienda italiana leader sui temi del social business e della digital transformation, si propone di analizzare la trasformazione del mondo industriale a tutti i livelli. Sono stati presenti infatti keynote d eccellenza che operano in vari settori: da Sangeet Paul Choudary, autore dei bestseller internazionali Platform Revolution e Platform Scale, a Barbara Cominelli, Director of Commercial Operations & Digital di Vodafone Italia. Solo per citarne alcuni. SICA E LA RIVOLUZIONE DIGITALE TRA PUBBLICO E PRIVATO A introdurre i lavori sono stati Rosario Sica ed Emanuele Scotti, rispettivamente Co-founder e Chairman e Co-founder e CEO di Openknoledge. Sica ha spiegato: Gli elementi fondativi del forum che si tiene ormai dal 2007 non sono cambiati: ancora oggi infatti la mission rimane quella di portare tra gli addetti ai lavori e non solo una maggiore consapevolezza in merito all importanza della digitalizzazione. Man mano, ne corso degli anni, il forum ha assunto infatti maggiore importanza divenendo così un punto di riferimento nazionale e internazionale. La loro responsabilità? Dobbiamo portare in Italia e sul territorio l eco di una trasformazione generale che interessa tutti sempre di più. Aziende appartenenti a ogni settore ha spiegato ancora

93 il Chairman di Openknoledge che ha poi aggiunto: In che cosa dobbiamo migliorare? Nella comunicabilità di questo fenomeno. I temi legati alla digitalizzazione dovrebbero essere portati anche in ambito accademico: i nostri ragazzi riescono a masticare davvero la digital revolution solo una volta usciti dalle università, perché nelle aule ci sono ancora docenti che non sono poi così esperti. Le aziende hanno spesso bisogno di cose diverse rispetto a quelle che vengono insegnate nei nostri atenei: se continuiamo ad affidare la qualificazione degli studenti a docenti non qualificati non se ne esce. Oltre al gap generazionale ed educativo, ne esiste anche uno tra pubblico e privato? Sì, in Italia. Il problema non sono le piattaforme abilitanti ma l interazione multi-sided in termini di customer experience che crea barriere e insoddisfazione nei servizi. La digitalizzazione della PA viene ancora percepita come una banale trasformazione dei servizi da tradizionali a digitali, per intenderci dal fax alla mail. Benissimo anche questo ma il resto? Il Governo si muove molto lentamente, soprattutto se confrontiamo il suo operato con quello delle istituzione pubbliche nei paesi del Nord Europa ha specificato Sica che poi ha concluso: Enjoy ha un app favolosa per prenotare il car sharing. Perché non posso fare lo stesso quando vado allo sportello in Comune per prenotare una qualsiasi cosa? Il privato è arrivo prima del pubblico. Ancora una volta. SANGEET E LA RIVOLUZIONE DELLE PIATTAFORME Tra gli interventi di maggiore rilievo quello di Sangeet Paul Choudary che ha esordito: Il mondo del business sta attraversando un periodo di profondo cambiamento, che richiede una riorganizzazione dell intera catena del valore. La diffusione delle piattaforme ha permesso di ridisegnare e innovare il processo di scambio tra produttori e consumatori, creando nuovo valore attraverso l intelligenza collettiva, i dati e le interazioni. Nel concreto di cosa stiamo parlando? Di soggetti che agiscono quotidianamente nella nostra vita: Google prima di tutti e poi Facebook, Snapchat, AirBnb, Ebay ecc ecc. Dal post-industriale al proto-industriale il passaggio è stato repentino e non indolore. La nuova organizzazione delle strutture operanti sul mercato prevede infatti uno switch importante basato sull utilizzo di software sofisticati e interconnessi fra loro. Un pregio? La velocità di comunicazione è quello che Choudary ha definito effetto di rete. L uso delle piattaforme innesca infatti un effetto domino, un circolo vizioso: Più la piattaforma viene usata ha spiegato ancora Choudary più si scambia valore tra utenti e partecipanti, anche grazie ai feedback raccolti. Com è la situazione in Europa? Ci sono segnali interessanti ma bisogna lavorare ancora molto. Rispetto all Europa, gli Usa beneficiano della Silicon Valley e dei suoi protocolli ha osservato il fondatore e amministratore delegato di Platform Thinking Labs. A casa nostra infatti la concezione del lavoro è ancora legata alla presenza in azienda, in fabbrica. La chiave migliore per soppiantare il modello superato con quello innovativo basato sulle piattaforme spesso utilizzato inconsapevolmente è l agile marketing che non si può insegnare nelle università ma si assesta e assorbe con l esperienza sul campo ha concluso Choudary. LA COMINELLI E L IMPORTANZA DELLE HUMAN RESOURCES Anche Vodafone si muove nella direzione delle aziende piattaforma. Non solo nel rapporto di interazione con i clienti ma anche e soprattutto nella creazione di nuovi servizi, attraverso partnership eccellenti. Lo ha spiegatobarbara Cominelli. La tecnologia sta trasformando radicalmente il nostro mondo, ha detto la manager di Vodafone che poi ha aggiunto: IOT, big data, fusione tra ambiente fisico e digitale, e focus sulla customer experience stanno rivoluzionando la società in cui viviamo e di conseguenza il modo in cui le aziende sono organizzate e fanno business. Che quindi il digitale possa sostituire l umano? Assolutamente no, può integrarlo però e renderlo migliore. Quando i nostri clienti hanno un problema vogliono parlare con un operatore, il contatto umano resta dunque imprescindibile. Ma attraverso una sempre più veloce digitalizzazione noi possiamo rendere il lavoro dei nostri call center più sicuro e allo stesso tempo migliore la nostra offerta dei servizi.

94 E TANTI ALTRI si è inoltre parlato dei cambiati che l utilizzo delle piattaforme hanno portato nell ambito dei media dove ormai l on demand la fa da padrone. Il valore aggiunto? La possibilità di accedere ad una quantità infinita di dati senza preclusioni spazio-temporali ha detto Eugenio Cassiano che ha aggiunto: SAP Hybris ha esaminato tutte quelle tendenze e costruito una soluzione che si concentra veramente su come aiutare i clienti fornendo loro una vasta gamma di prodotti coerente, contestuale e indipendente dal canale o dispositivo utilizzato. E se i media sono tra i settori maggiormente piattaformizzati c è da dire che alla rivoluzione digitale non resistono neppure banche, marchi importanti del food&beverage e dei trasporti.

95 05 luglio :11 A Milano è in corso il Social Business Forum The Platfirm Age. Tra gli ospiti Sangeet Paul Choudary e Scott Brinker Il 6 e 7 luglio a Milano in programma la nona edizione del Social Business Forum, appuntamento internazionale organizzato da OpenKnowledge dedicato ai temi della trasformazione digitale e delle organizzazioni connesse. The Platfirm Age è il claim provocatorio scelto quest anno per parlare dell evoluzione della trasformazione digitale verso piattaforme come ecosistema di servizi. Platfirm è una parola nuova, inventata unendo platform e firm, per indicare e descrivere la trasformazione emergente delle aziende in piattaforme in grado di connettere, far interagire e cocreare valore tra consumatori e imprese, tra imprese ed ecosistema di business, tra servizi e clienti, tra fornitori e aziende e così via. Supportato dalla main media partnership della Harvard Business Review, all Hotel Marriot di Milano è prevista la presenza di professionisti di alto profilo, con gli interventi nei due giorni di oltre 30 speaker di rilevanza internazionale del calibro di Sangeet Paul Choudary, autore del best-seller Platform Revolution; Scott Brinker, chairman dell ultima MarTech Conference a San Francisco; Barbara Cominelli, nominata da Inspiring Fifty tra le 50 donne più influenti dell hi-tech. Previsto anche l incontro con aziende nazionali e internazionali che saranno chiamate a testimoniare in prima persona il cambiamento generato dalla platform disruption, da Axa a Barilla, passando per Heineken, LinkedIn, Mediolanum, UniCredit e molte altre. Quest anno abbiamo posto l attenzione sull accelerazione disruptive che tecnologie e culture platform-oriented stanno imprimendo tanto ai modelli tradizionali di creazione del valore quanto alle forme di organizzazione chiamate a supportare questi modelli, spiega Rosario Sica, founder e chairman del Social Business Forum, sottolineando che siamo orgogliosi di poter offrire alla business community la possibilità di confrontarsi con temi d innovazione e con speaker internazionali che condividono esperienze e pratiche di frontiera dell era delle piattaforme. Patrocini: Valore D, Adico, Aica, Andaf, ANFoV, Assintel Digitale, Assoconsult, CFMT, Città Metropolitana di Milano, Confindustria Digitale, Federmanager, Fida Inform, Institute of Interim Management, ItaliaCamp, Italia Convention, Osservatorio Branded Entertainment, Osservatorio di Storytelling, Università Cattolica del Sacro Cuore.

96 Platform revolution, intervista all autore Sangeet Paul Choudary Insieme a Geoffrey G. Parker e Marschall W. Van Alstyne ha scritto il libro Platform Revolution, how networked markets are transforming the economy and how to make them work for you. È laureato in Technology e computer science all Indian Institute of Technology Kanpur, con un master in Business administration all Indian Institute of Management Bangalore, è imprenditore e consulente, fondatore e amministratore delegato di Platform Thinking Labs, e co-presidente del Platform Strategy Summit del MIT. Ex responsabile innovazione di Intuit e platform lead di Yahoo, ha collaborato con la Stanford University ed è stato consulente di 500Startups, principale acceleratore di startup della Silicon Valley. Si chiama Sangeet Paul Choudary ed è stato il keynote speaker al Social Business Forum 2016 dove Startupbusiness lo ha incontrato. Il modello delle piattaforme dice è innovativo perché consente a tutti l accesso al mercato, consente di dare concretezza al concetto di integrazione e di monetizzare il valore del network. Grazie al modello delle piattaforme è possibile creare aziende, che chiamiamo plat-firm capaci di operare utilizzando l ecosistema in molti modi, per esempio come supply chain e come warehouse. Choudary enfatizza come il modello da lui decodificato si basa su quattro elementi strutturali che sono creation, curation, customization e consumption e che consentono di sviluppare business che fanno leva sul valore che si genera dai partner e dai clienti mettendoli in connessione. Già oggi molte imprese, si pensi per esempio ai campioni della sharing economy come AirBnb, BlaBlaCar e a tutti gli altri business che fanno leva sulle community, quella dei fornitori e quella dei clienti, impiegano il modello della piattaforma. Ciò che serve è innescare la motivazione che da un lato può essere quella di guadagnare denaro e dall altra quella di godere di un servizio del tutto nuovo, a un costo competitivo e semplice da acquistare.

97 Nella impostazione del modello continua Choudary vanno osservate alcune regole: per esempio è fondamentale tenere conto delle regolamentazioni vigenti nei Paesi in cui si intende operare e costruire una solida reputazione perché questa è fondamentale sia per attirare i clienti sia per mantenere i fornitori fedeli alla piattaforma stessa. E già chiaro che il modello della piattaforma, unito a quello di altre forme di rivoluzione delle organizzazioni aziendali, si pensi alla olocrazia che sempre più sta diventando fenomeno diffuso, è in grado di produrre valore e di costituire base per la costruzione di aziende profittevoli che hanno anche il ruolo di disruptor, quindi di organizzazioni capaci di modificare le regole di mercati fino a ieri consolidati e magari anche poco aperti all ingresso di nuovi operatori. Come sempre accade però anche in questo caso ci sono alcuni elementi che ancora vanno definiti perché potrebbero diventare fattori di criticità per lo sviluppo delle plat-firms. Uno dei maggiori rischi è l eccessiva centralizzazione del controllo delle piattaforme le quali per natura tendono a consolidare le community e ad aggregarsi e quindi si rischia la creazione di monopoli di mercato, o monopoli di fatto, quindi monopoli che non sono generati da regolamentazioni ma da dinamiche di mercato, appare quindi chiaro che se è il mercato che genera i monopoli e non la normativa sarà più difficile, se non impossibile, disegnare e implementare regolamentazioni capaci di limitare tale deriva prosegue Chouadry -. Dobbiamo quindi applicare modalità di gestione e di controllo che non siano centralizzate ma condivise e in questo ci possono venire in aiuto modelli come quello della blockchain.

98 Altri rischi potenziali sono la non neutralità delle piattaforme e la manipolazione delle stesse, e sono due rischi reali che iniziano a mostrarsi nel modo in cui le principali organizzazioni di tipo plat-firm già oggi compiono esperimenti per capire fino a che punto possono spingersi. Benché questi elementi siano parte del processo di evoluzione del modello delle piattaforme, esse rappresentano comunque una opportunità imperdibile per qualsiasi settore. Si è visto come i giganti delle telecomunicazioni e dei media non siano riusciti a cogliere questa opportunità lasciando così ampi spazi all ingresso di nuovi player e questa è una lezione che altri settori non possono permettersi di non considerare, oggi per esempio è il settore della finanza e delle banche a essere al centro del processo e devono stare molti attenti e cercare di comprendere come cogliere l opportunità tenendo presente che il processo di trasformazione corre su due binari paralleli: la trasformazione del business model e la trasformazione del modello organizzativo sui quali bisogna agire in modo efficace per potersi mettere in condizione di sfruttare al meglio il modello delle piattaforme. E poi c è l evoluzione tecnologica, in che modo il concetto di piattaforma sarà ulteriormente applicabile: Sangeet Chouadry prevede che vi sarà una diffusione esponenziale dei robot che collegati tra loro in cloud non solo saranno in grado di apprendere da se stessi ma anche da tutti gli altri robot e benché inizialmente vi sarà la necessità di addestrare tali robot, e quella sarà una opportunità di lavoro nei prossimi 5,7 anni dice, in seguito la piattaforma farà il grosso del lavoro. Lo stesso vale per esempio per le self driving car che saranno tra loro collegate sia per gestire il flusso del traffico ma anche per condividere l apprendimento. Emil Abirascid

99 Disruptor o disrupted? 10 lezioni dal Social Business Forum 2016 Ma di 6 11/07/ :26 Volenti o nolenti, retailer o industriali, siete nell era del digitale e di tutte quelle questioni connesse con cui inevitabilmente vi ritroverete a fare i conti. Lo scenario di business attuale non sembra fornire molte alternative. O si agisce per essere dei disruptor, pronti a innovare e a trasformarsi parallelamente a tecnologia, domanda e mercato, o il rischio di essere disrupted è dietro l angolo. Big data, analytics, social media marketing, piattaforme digitali e collaborative. Sono solo alcuni di quei termini che ci guardano sempre più da vicino con fare di sfida, imponendoci un confronto ormai poco procrastinabile.

100 Disruptor o disrupted? 10 lezioni dal Social Business Forum 2016 Ma di 6 11/07/ :26 Una previsione? Entro il 2018 un terzo dei 20 top player di ogni settore industriale sarà colpito da competitor digitalizzati. Il dato è stato reso noto da Frank Gens, Chief Analyst di Idc, e riportato nel corso del Social Business Forum 2016 da Eugenio Cassiano di Sap Hybris. Ecco allora alcuni punti fondamentali emersi dalla nona edizione dell evento ideato da Open Knowledge < andato in scena il 6 e 7 luglio a Milano con il contributo di numerosi ospiti d eccezione. #1 Siete nell era delle platfirm, prendetene atto. A livello globale le imprese-piattaforma valgono 4 trilioni di dollari, parliamo di nuovi modelli di business ibridi capaci di intendere diversamente il sistema delle risorse e dell interazione. Un caso lampante? Uber, che è la più grande compagnia di taxi ma non possiede veicoli e fattura cifre enormi con un numero di dipendenti decisamente inferiore alle storiche case automobilistiche. Non si tratta solo di agguerriti competitor e di temibili disruptor per i relativi settori di appartenenza. Si tratta di innovatori a cui i player tradizionali possono almeno in parte ispirarsi, senza necessità di riconvertire in toto la propria attività. Per fare un esempio, nessuno impedirebbe a Ford di implementare il proprio core business con servizi aggiuntivi sulla scia della formula Uber La chiave per una piattaforma non è tanto aggregare attori diversi, ma gestirne l interazione internamente, sottolinea Sangeet Paul Choundary, autore del bestseller Platform Revolution. Le sue quattro C per una piattaforma di successo? Creation, Curation, Customization e Consumption. #2 I big data richiedono una dieta equilibrata. Ne avete tanti, vi ci potete anche ingozzare come con il cibo, ma il rischio è quello di mettere su tanto grasso anziché muscoli produttori di energia/valore. Questa la metafora portata in campo da Federico Capeci, Chief Digital Officer e Ceo Italia, Tns. Oggi gli analisti spendono un sacco di tempo in elaborazioni utili solo per loro e non per le aziende. È necessario applicare ai big data un ap-

101 #4 È tempo di corporate centricity. Basta parlare solo di customer centricity, che il consumatore vada messo al centro è ormai stato inciso nella pietra. Il punto è assorbire la tecnologia e il digitale come forma mentis aziendale. Siamo pieni di dati e di potenziali risposte. Il difficile, come diceva già all epoca Oscar Wilde, diventa allora farsi le doisruptor o disrupted? 10 lezioni dal Social Business Forum 2016 Ma... di 6 11/07/ :26 proccio maggiormente imprenditoriale, l analisi tradizionale del sentiment non funziona più, evidenzia Capeci. Basti pensare che 7 customer experience su 10 non sono soddisfacenti per i consumatori. È evidente che i numeri allora non li stiamo utilizzando bene. Quello che non funziona, per dirne una, è quella pseudo personalizzazione pressappochista, al limite dello stalking, che ci vede inseguiti dalla stessa proposta commerciale per giorni e giorni sulla base di una ricerca specifica legata a una situazione contingente. È successo, con i pigiamini dei Minions, anche a una delle top 50 donne europee premiate per la capacità di ispirare l innovazione tecnologica < Le tre I che identificano un insight efficace secondo Capeci? Incidenza, Impatto e Istantaneità. #3 L engagement resta la priorità assoluta. Non dovete convincerli, dovete coinvolgerli. Se non aumenti l esperienza, il prodotto che compra il tuo cliente non ha valore, come ricorda Barbara Cominelli, Director of Commercial operations & Digital di Vodafone Italia. A prescindere dall evoluzione del consumatore, tra mobile e multicanalità, le ricerche confermano che l engagement, anche attraverso il digitale, resta lo snodo fondamentale e l esigenza primaria a cui rispondere. Vale per tutti, dalle telecomunicazioni, come testimonia Vodafone Italia con la messa a punto del programma We Care < a un ambito dalla natura apparentemente più arida come la finanza, come ribadisce un indagine di Banca Mediolanum, che non ha caso ha scelto di rilanciare la propria identity in chiave di storytelling emozionale.

102 Disruptor o disrupted? 10 lezioni dal Social Business Forum 2016 Ma di 6 11/07/ :26 mande giuste. Pena: un Walking Dead Business Model, come ha delineato Ivan Ortenzi, Ceo di Ars et Inventio. #5 Il marketing deve cambiare musica. Alias: passare da un lento valzer viennese a un ritmo più vicino a quello dell house music. Molti marketing manager approcciano il loro lavoro ancora con l obsoleto modello a cascata (plan-design-produce-deliver), sottolinea Scott Brinker, MarTech Conference Chair e autore di Hacking Marketing, ma si tratta di una formula lenta e non più efficace. Oggi, ad esempio, la roadmap del processo di marketing deve arrivare fino alla presa in carico dei feedback. Qualche dato emblematico? Il 99,94% degli ads online viene ignorato secondo Google e solo il 16% dei marketer sa catturare l intenzione d acquisto e rispondere in real-time al consumatore. #6 L innovazione parte dalla creatività, o meglio, dalla capacità di scommettere e investire su quella creatività velocemente, senza arenarsi in processi operativi e burocratizzati. Il genio umano e l idea non possono infatti nascere da strumenti all avanguardia, né da questi essere sostituiti. A sottolinearlo è Leonardo Varella, co-fondatore di WeListen (InnovationCast), ma lo stesso principio è stato espresso qui su Mark Up anche dall ultimo dei guru pubblicitari italiani, Gavino Sanna < Il principale ostacolo? Rigidità strutturali nate per limitare il rischio d impresa, dal quale tuttavia non ci potrà mai completamente esimere. Un esempio virtuoso? Quello di Amazon con Prime Now, che per passare dall approvazione dell idea alla piena operatività del programma ha impiegato poco più di tre mesi, come ha raccontato a Linkontro 2016 Mariangela Marseglia, direttore Europa di Amazon Prime Now. #6 Convertitevi al target digitale e riconvertite il vostro target. Da un lato necessità di rispondere a nuovi consumatori, come i nativi digi-

103 Disruptor o disrupted? 10 lezioni dal Social Business Forum 2016 Ma di 6 11/07/ :26 tali, chiede alle aziende e ai brand di adattarsi. È questo il caso di Piaggio, che deve rispondere con nuove soluzioni tecnologiche a una generazione di giovani che non amano il motorino perché è un esperienza disconnessa. Dall altro lato, tuttavia, esiste anche la possibilità di favorire a livello top-down un cambiamento in target apparentemente immobili, come quello dei senior. Lo dimostra l iniziativa I-Nonni di Sanofi Italia, che accompagna il target over 65 verso una nuova vita digitale. #7 Rilevanza e convenienza sono gli asset chiave. La ricetta del successo si sintetizza in questi due termini secondo Rene Van der Laar, di Sas Institute. Attenzione, però, entrambi vanno interpretati all interno di un contesto nel quale identifichiamo e collochiamo il consumatore, attribuendogli lo stesso significato che hanno per lui. Non solo, la rilevanza va intesa in senso situato, ovvero in termini di capacità di cogliere il momento dell intenzione d acquisto. #8 Il futuro è nei sistemi cognitivi. Parliamo di sistemi in grado di apprendere, identificare problemi e anticipare la domanda prima ancora che la persona la formuli, capaci di migliorare sensibilmente la qualità di vita delle persone. Una previsione ulteriore? Un giorno saranno gli stessi dati a scrivere il software, annuncia Fabio Troiani, co-fondatore e Ceo di Bip. #9 Collaborare è meglio. Nel mondo della sharing economy < sharing-economy-in-italia-vale-35-miliardi- 4-scenari-per-il-futuro/> collaborare non solo è consigliabile, ma sempre più necessario. Al di là di collaborazioni avanzate e open come quelle delle piattaforme più innovative, esiste ancora una volta spazio per progetti specifici di questo tipo all interno di grande realtà strutturate, rivolte non solo ai consumatori, ma all azienda stessa.

104 Disruptor o disrupted? 10 lezioni dal Social Business Forum 2016 Ma di 6 11/07/ :26 Un esempio? La piattaforma OpenBar creata da Heineken Italia per consentire al proprio team di vendita di condividere esperienze, suggerimenti e best practice al fine di migliorare i risultati. #10 Siate coraggiosi. Perché è vero che un uomo senza numeri è solo un uomo con un altra idea, come sottolinea Giorgio Soffiato, Ceo di Marketing Arena < ma è altrettanto vero che data are nothing without decisions, come ricorda Rene Van Der Laan.

105 Social Business Forum 2016: Marketing Arena c è! Marketing Arena quest anno ha deciso di partecipare al Social Business Forum 2016, evento patrocinato Openknowledge, giunto ormai alla nona edizione, non più come spettatore, ma come Media Partner e Keynote speaker. La nostra esperienza sulle strategie digitali per il mondo B2B raccontata da Giorgio Soffiato (qui sotto il Facebook Live dove poter rivedere l intervento) ci ha permesso di essere parte attiva di uno dei più importanti eventi di social business della scena italiana: una due giorni fitta di spunti di riflessione e di opportunità di networking, che ci ha aperto a più d una occasione di confronto e miglioramento. Al Social Business Forum 2016 si è iniziato a parlare infatti di trasformazione digitale collaborativa, di Crowd Innovation Management, e tra gli altri temi, di Data Intelligence e Data Monetization. Perché il vero potere innovativo che le aziende hanno resta il dato. Il dato che deve essere raccolto, integrato ed interrogato nel modo corretto. Risposte giuste dipendono solo da domande giuste: se sono sbagliate, saranno sbagliate anche le risposte. È in questo passaggio dai vecchi modelli alle piattaforme (senza le quali non potremmo raccogliere e prendere decisioni sulla base dei dati) che emerge il marketer o il business manager di successo: colui

106 per il quale la tecnologia è al servizio delle idee, colui che non la teme, ma è capace di dominarla attraverso la sua creatività. Il tema della Platfirm Age (Platform + Firm Age), scelto per indicare la trasformazione delle aziende in piattaforme in grado di connettere consumatori e imprese, co-creando valore, ha catalizzato l attenzione di brand multinazionali, agenzie di marketing digitale, thought leader e manager di tutti i settori. In apertura dell evento Sangeet Paul Choudhry ha proposto di riflettere su come le piattaforme stiano cambiando intere industrie e creando mercati nuovi, e come gli ecosistemi di adozione e le interazioni che ne conseguono non possano essere più progettati o gestiti da regole di business tradizionale. C è bisogno di una visione nuova, che comporti condivisione dentro e fuori l azienda e che tenga sempre il cliente al centro. I maggiori player nel settore dell information technology e delle telecomunicazioni (tra cui SAS, SAP, IBM e Vodafone) hanno mostrato come le piattaforme e, in particolare, l ambiente digitale siano diventati indispensabili per non perdere d occhio i clienti e per offrire loro esperienze su misura, sempre più ingaggiati e personalizzate. Ogni opportunità di contatto con il brand deve essere valorizzata e la customer journey rimane il primo passo per disegnare una strategia vincente. Così come i settori più innovativi anche banche e assicurazioni (Banca Mediolanum, Axa Italia) sono intervenute sulle strategie customer centric, e non da meno, ha dimostrato di credere nel dialogo con il cliente come motore dell innovazione Piaggio, con la sua scommessa sulla e-bike di cui siamo curiosissimi di ricevere aggiornamenti. Cosa si porta a casa Marketing Arena da un evento di questo spessore? La convinzione che fare bene il nostro lavoro significhi essere sempre attenti a non perdere le opportunità che la tecnologia offre e a non sottovalutare l importanza della collaborazione: solo attraverso il dialogo costruttivo saremo capaci di essere parte della trasformazione di oggi.

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112 Le piattaforme sotto i riflettori del Social Business Forum Vodafone partner dell evento di FlavioIncarbone 04/07/ :30 The Social Business Forum, ovvero due giorni in cui decine di esperti provenienti da ogni parte del mondo si confrontano sui temi della trasformazione digitale e collaborativa, dei mercati e delle organizzazioni connesse. L appuntamento è a Milano (Marriott Hotel di via Washington) il 6 e 7 luglio e segna la nona edizione della kermesse promossa da OpenKnowledge. Ultime ore quindi per registrarsi gratuitamente per le sessioni libere del mattino o per decidere di partecipare agli eventi premium (a pagamento del pomeriggio): qui il link. Vodafone Italia è partner dell iniziativa, rappresentata inoltre sul palco da Barbara Cominelli (Director of Commercial Operations & Digital Vodafone Italia). Tra gli altri relatori di spessore internazionale ricordiamo Sangeet Paul Choudary (Platform Thinking Labs, MIT Summit Chair Author of Platform Revolution) e Scott Brinker (MarTech Conference Chair Author of Hacking Marketing), oltre ai padroni di casa Rosario Sica (Chairman e Co-Founder OpenKnowledge) e Fabio Troiani (Co-Founder e CEO Bip). Il claim scelto per quest anno è The Platfirm Age Plug your business, play your future. Siamo orgogliosi racconta Rosario Sica, Chairman del Social Business Forum di poter offrire anche quest anno alla business community la possibilità di confrontarsi con temi d innovazione e con speaker internazionali che condividono esperienze e pratiche di frontiera dell era delle piattaforme. Quest anno abbiamo posto l attenzione sull accelerazione disruptive che tecnologie e culture platform-oriented stanno imprimendo tanto ai modelli tradizionali di creazione del valore quanto alle forme di organizzazione chiamate a supportare questi modelli. È una platform disruption che non riguarda solo le aziende native digitali come Apple, Google, Airbnb o Uber, ma anche aziende tradizionali come Philips, General Electrics, Disney o Nike. Il Social Business Forum 2016 porterà in Italia dei disruptive thinker riconosciuti internazionalmente. La partecipazione di Scott Brinker, guru internazionale e best seller author di Hacking Marketing, che ci parlerà di agile marketing, ci rende particolarmente felici. Racconterà come il marketing digitale si stia sempre più orientando ai paradigmi dello sviluppo agile tipici dell industria del software. Brand, marketer e business potranno imparare come gestire con successo le strategie di marketing digitale facendo leva su pratiche e team agili, piattaforme e algoritmi, tecniche di ottimizzazione e interazione.

113 Social Business Forum 2016, l era delle piattaforme 30 maggio 2016 Toolperstartup è media partner del Social Business Forum 2016 in cui saranno protagoniste le piattaforme e le loro ricadute sui processi, sulle organizzazioni e sul business. Durante il 6 e 7 luglio molti relatori anche internazionali spiegheranno le loro strategie per ottenere il massimo dalle piattaforme digitali. Il titolo dell edizione di quest anno, The Platfirm Age vuole riassumere l idea della trasformazione in atto nel business mondiale: le aziende diventano veri e propri nodi di collegamento di tutto l ecosistema di business, compsto da imprese, fornitori, clienti/utenti servizi. Il panel di quest anno sarà incentrato su 10 temi principali su cui confrontarsi:

114 1. Agile Marketing Technologies 2. On-Demand Networked Markets 3. Collaborative Behavior Design 4. Building A DevOps Organization 5. Data Intelligence & Monetisation 6. Workforce Augmented Learning 7. Hacking The Content Formula 8. Crowd Innovation Management 9. Digital Talents: Mindsets & Skills 10. The Internet of Enchanted Thing Rosario Sica, chairman del Social Business Forum descrive così il processo che sta avvenendo: Quest anno abbiamo posto l attenzione sull accelerazione disruptive che tecnologie e culture platform-oriented stanno imprimendo tanto ai modelli tradizionali di creazione del valore quanto alle forme di organizzazione chiamate a supportare questi modelli. È una platform disruption che non riguarda solo le aziende native digitali come Apple, Google, Airbnb o Uber, ma anche aziende tradizionali come Philips, General Electrics, Disney o Nike Tra gli speaker del Social Business Forum 2016 ci saranno: Sangeet Paul Choudary, guru internazionale che parlerà di platform thinking Scott Brinker (MarTech Conference Chair ) Barbara Cominelli (Director of Commercial Operations & Digital Vodafone) Laurence Lock Lee (Co-Founder & Chief Scientist at SWOOP Analytics, Co-Founder & Partner at Optimice) Puoi dare un occhiata all elenco di tutti gli speaker qui

115 Siamo tra i partner dell edizione 2016 del Social Business Forum ItaliaCamp è tra i partner della nona edizione del Social Business Forum, l evento internazionale più rilevante sui temi della trasformazione digitale e collaborativa, dei mercati e delle organizzazioni connesse, che si svolgerà il 6 e il 7 luglio presso l'hotel Marriot di Milano. The Platfirm Age è il claim provocatorio scelto quest anno per parlare dell'evoluzione della trasformazione digitale verso piattaforme come ecosistema di servizi. Platfirm è una nuova parola nata dalla fusione di platform e firm, per indicare e descrivere questa trasformazione emergente delle aziende in piattaforme in grado di connettere, far interagire e co-creare valore tra consumatori e imprese, tra imprese ed ecosistema di business, tra servizi e clienti, tra fornitori e aziende e così via. Quest anno le giornate saranno divise in due momenti: al mattino le conferenze gratuite e dall ora di pranzo gli interventi con accesso premium (a pagamento). Sessione free: nella mattinata i partecipanti potranno ascoltare i keynote speech su visioni e strategie legate alla platform disruption. Il Social Business Forum è lieto di ospitare Sangeet Paul Choudary, coautore del best-seller Platform Revolution, riconosciuto come uno dei più brillanti platform thinker mondiali; Scott Brinker, Chairman della Martech Conference a San Francisco, la principale conferenza americana sulle nuove pratiche e tecnologie di marketing digitale; Barbara Cominelli di Vodafone che racconterà le sfide della platform disruption dal punto di vista di Vodafone. Sessione premium: Business Networking Lunch previsti nella pausa pranzo in cui i partecipanti Premium potranno confrontarsi direttamente con keynote speaker, business leader, professionisti e manager provenienti da tutto il mondo. A seguire, le Afternoon session daranno la possibilità di ascoltare diversi business case di successo sui topic del Forum. I protagonisti dei keynote speech pomeridiani arriveranno da industry diverse (banking, manufacturing, services, media, retail...) e copriranno le diverse funzioni organizzative e di business impattate dalla platform disruption (dal marketing all HR, dalle operations al business development). Alla ripresa del pomeriggio della seconda giornata ci sarà una tavola rotonda che vedrà protagonisti i Digital CEO.

116 The Social Business Forum 2016 CONVEGNO Milano - 09:30. Durata: 6 ore 39 min The Platfirm Age è il tema per l appuntamento di quest anno, organizzato da OpenKnowledge, società internazionale di management consulting. Il Forum è da nove anni uno dei principali eventi internazionali sui temi della digital business innovation e collaboration, ospita ogni anno circa 60 tra esperti, industry leader, speaker italiani e internazionali e più di 1000 partecipanti della business community. Oltre 30 speaker di rilevanza internazionale: Sangeet Paul Choudary (Platform Thinking Labs, MIT Summit Chair Author of Platform Revolution), Scott Brinker (MarTech Conference Chair Author of Hacking Marketing), Barbara Cominelli (Director of Commercial Operations & Digital Vodafone) e molti altri.

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118 9 Edizione - Social Business Forum 2016 Eventi Assoconsult 1 di 2 01/07/ :32

119 Economia 4.0, le regole dei guru del web Per il successo è fondamentale la velocità del cambiamento (ANSA) - MILANO, 6 LUG - Il futuro delle imprese si chiama 'piattaforma' o 'plat-firm age', unico strumento per garantire una "trasformazione digitale in grado di connettere, far interagire e co-creare valore tra consumatori e imprese, tra imprese ed ecosistema di business, tra servizi e clienti, tra fornitori e aziende". È attorno a questo nuovo modello che discutono i guru della rete chiamati a Milano alla nona edizione del Social Business Forum. Nella prima giornata lo speaker d'eccezione è stato Sangeet Paul Choudary, autore di bestseller internazionali secondo il quale "solo con la realizzazione di piattaforme" le aziende hanno un futuro. Questo infatti consentirà "l'introduzione dell'intelligenza artificiale, per capire più velocemente i cambiamenti; trovare soluzioni per risolvere i problemi dei consumatori e adeguare i prodotti, collegarsi ad altre piattaforme per mettere insieme più competenze e player in tempo reale". Roberto Sica e Emanuele Scotti di Openknoledge, promotori del Forum, hanno introdotto il concetto di 'revolution platform', "lo strumento - hanno spiegato - che in tutti i settori economici e sociali, dalla sanità all'istruzione, dall'energia alla pubblica amministrazione cambierà la nostra vita". "È indispensabile oggi declinare la migliore tecnologia per migliorare la vita degli esseri umani - ha sintetizzato Sica -. L'Italia è indietro, la quarta rivoluzione industriale spaventa e le aziende che hanno difficoltà a capire il cambiamento, ma la velocità con cui si cambia il modo di produrre, insegnare e vivere è il fattore determinante di successo'. Una "sfida per il Paese da affrontare con coraggio anche se - è la considerazione - l'italia non ha questa cultura perché è un Paese di poltrone e di rendite di posizioni". "Siamo di fronte a una stagione tecnologica completamente nuova- gli ha fatto eco Scotti - fino ad ora la tecnologia ha potenziato la forza e i muscoli, oggi sta potenziando l'intelligenza". Questo produce "un'incredibile abbondanza,

120 cresciuti in un mondo di scarsità ci troviamo improvvisamente in un mondo di abbondanza. Tutti i giornali del mondo in un clik, i più grandi esperti al mondo raggiungibili, più creatività che apre anche a più libertà e varietà, quindi un mondo diverso in cui la tecnologia è in grado di affrontare i grandi problemi dell'umanità". Per le aziende Scotti vede "l'opportunità di competere in mondi con caratteristiche diverse da quello in cui sono nate. Nate per gestire la scarsità e un processo lineare di produzione e di servizi, oggi una azienda può moltiplicare il proprio valore, portare i propri servizi verso mercati impensabili prima, fare le stesse cose con molto meno sforzo, e scatenare creatività e innovazione in un modo totalmente inaspettato". Ma i rischi non mancano: "la definirei l'altra faccia dello sviluppo, quello dove chi vince prende tutto, l'esempio è Google unico motore di ricerca e Facebook l'unico social network, con una concentrazione di potere nella rete, un modello di sviluppo che non sta creando nuovi posti di lavoro, anzi li sta consumando, i salari medi scendono pur crescendo il Pil". Per affrontare tutto questo e ridurre gli effetti negativi "serve una classe politica illuminata che sappia farsi carico del cambiamento".(ansa).

121 Industria 4.0: Chourday, futuro è l'intelligenza artificiale L esperto di digital transformation al Social Business Forum 2016: Solo organizzati in piattaforma si compete (ANSA) - Milano, 6 LUG - Per quello che è considerato uno dei guru della rete e dell'innovazione tecnologica, l'indiano Sangeet Paul Choudary, il "paradigma del cambiamento" sta tutto nel trasformare il modello di business, non considerando più il prodotto in sé per un consumatore passivo, ma collaborando con altri e interagendo con gli utenti per capirne le esigenze e quindi adeguare a queste la produzione. Creando per questo una piattaforma e usando l'intelligenza artificiale". Gli esempi? Uber, Airbnb, Amazon ma anche Tripadvisor. Ospite del social business Forum 'The Plat-firm age', Choudary ha incantato le centinaia di ascoltatori spiegando che vincente, per essere nel futuro, è agire "in costante collaborazione, con network multimediali che interagiscono, creando reti di servizi e un flusso continuo tra produttore e consumatori". Conoscere " sempre meglio e più velocemente il proprio target consente -ha spiegato- di adeguare il prodotto". Anche perché se "fino ad oggi la concorrenza si giocava sul prezzo di un prodotto ora è il valore aggiunto che fa la differenza". In questo senso "la piattaforma cambia il paradigma del business e permette di arrivare a tutti i partecipanti in modo più democratico perché aggrega mercati e consumatori". I settori dove l'innovazione deve introdurre i cambiamenti sono quelli delle "telecomunicazioni, delle banche, della salute e della manifattura. Per tutti i tempi vanno da un minimo di 3 anni a un massimo di cinque". Per Choudary "la piattaforma è speciale perché introduce il meccanismo della creatività da parte degli utenti che devono essere abilitati (Uber); garantisce oltre alla quantità la qualità dell'offerta (Huffington post); la costumerizzazione e personalizzazione dei contenuti (Fb) e l'uso dei contenuti e la trasmissione di pareri attraverso feedback". Di qui il grande "potere della piattaforma che impone alle aziende anche grande responsabilità, per questo un problema da risolvere è che le piattaforma sono spesso molto centralizzate e chiuse. Invece va coniugata la loro apertura con un controllo che impedisca interventi arbitrari". E in questo senso "la tecnologia digitale è importante per identifica la fonte Il cambiamento delle aziende del futuro, ha spiegato durante un colloquio con l'ansa, passa attraverso "l'intelligenza artificiale che capirà più velocemente come cambiano le cose all'interno dell'azienda, ma anche come cambiano le cose nelle altre aziende e applicarle alla propria". Deve però cambiare anche "il modo di pensare a come risolvere il problema del consumatore". Perché al consumatore non importa più da dove arriva il prodotto o chi gli fornisce il servizio (o la cura nel caso di un paziente), vuole risposte. E solo una piattaforma "che sta dentro un ecosistema consente di mettere insieme competenze, player e servire al meglio i consumatori". In questo senso secondo Choudary Apple ha segnato un punto di rottura con il passato, ha creato Iphone e dopo averlo lanciato ha creato un ecosistema di sviluppatori di app che servono i consumatori'. Il guru del mondo virtuale è comunque "ottimista sui cambiamenti, ci sono settori, come quello delle telecomunicazioni che hanno già iniziato anche se hanno perso strada rispetto a Googlee Apple. Certo è indispensabile non perdere tempo e realizzare i cambiamenti entro 3-5 anni. Perché la "piattaforma ha cambiato il modello di business. I mercati tradizionali sono vecchi custodi, lenti e carenti di competenze, ora servono nuovi culto di che abbiano competenze di information technology e analitiche". (ANSA).

122 Industria 4.0: Brinker, il marketing ora è digitale Guru Usa, servono pratiche e team agili, piattaforme e algoritmi (ANSA) - MILANO, 7 LUG - "Il mondo del marketing non è più lo stesso. Il settore è stato invaso negli ultimi anni da software e tecnologie, che sono passate da 150 nel 2011 a oltre nel 2016, e operare su diversi livelli, ad una velocità sempre maggiore. Un fenomeno che destabilizza i manager che se ne occupano, ma che invece rappresenta una grande opportunità". Così Scott Brinker, guru americano del digital marketing, ha presentato il concetto di "agile marketing" durante il Social Business Forum 2016, organizzato dall'azienda del Gruppo Bip OpenKnowledge, leader sui temi della platform transformation. Nel suo intervento ha raccontato tra l'altro come il "marketing digitale si stia sempre più orientando ai paradigmi dello sviluppo agile tipici dell'industria del software: brand, marketer e business potranno imparare - ha detto - come gestire con successo le strategie di marketing digitale facendo leva su pratiche e team agili, piattaforme e algoritmi, tecniche di ottimizzazione e iterazione". "Se una volta il marketing poteva limitarsi all'ambito della comunicazione - ha spiegato -, ora è fortemente legato allo sviluppo dei software e al business dell'esperienza". "Questo sta cambiando velocemente le dinamiche di una professione in un modo che potrebbe sembrare complicato e svantaggioso, ma che permette di rivoluzionare la customer experience, grazie alla diffusione di software evoluti". Il Social Business Forum 2016, in media partnership con Harvard business review Italia, ha ospitato in due giorni oltre 1000 partecipanti e più di 30 speaker di rilevanza internazionale. (ANSA).

123 Industria 4.0, futuro è nella tecnologia e nelle start up (ANSA) - MILANO, 7 LUG - "La tecnologia è la risposta, ma ogni manager deve chiedersi qual è la domanda che c'è dietro. Il nostro compito di consulenti di management è di aiutare le aziende a digitalizzarsi, convincendole che bisogna affrontare il cambiamento un pezzo alla volta, mantenendo fiducia nella tecnologia". Così l'a.d. del Gruppo Bip, Fabio Troiani, tra i partecipanti della tavola rotonda "Welcome to the platform age", in occasione del Social Business Forum 2016, insieme a Barbara Poggiali (Poste italiane), Carlo Purassanta (Microsoft Italia) e Eugenio Sidoli (Philips Morris). Il tema riguarda il passaggio dal passato al futuro delle aziende. Poste Italiane, 145mila dipendenti, 13 mila uffici postale ("oggi punti contatto con i clienti") e 30 mila portalettere, con un totale di 33 milioni di clienti, sta vivendo una trasformazione profonda. Un esempio? "Si è passato dal bollettino postale al web - ha spiegato Poggioli -, si utilizzano altre reti per fornire il servizio, per esempio i tabaccai". Chi nel futuro c'è già è Microsoft, azienda nata digitale che sposa l'utilizzo della piattaforma ma, spiega Purassanta, "ha bisogno di asset. Una azienda tradizionale per mettersi al passo - suggerisce - può iniziare investendo in start up che arricchiscano il modello di business". Chi sta tendanto il salto tecnologico è Philips Morris, azienda di 150 anni che ha l'obiettivo di "sopravvivere". Ma "stiamo andando verso un modello di piattaforma ha spiegato Sidoli, concentrandoci sulla ricerca di nuovi prodotti, in particolare prodotti che riducano il danno del fumo". "Ci aiutano le tecnologie e le nano tecnologie, in mano a giovani ricercatori, con loro abbiano tolto la combustione e realizzato una tecnologia per la vaporizzazione che potrà essere usata anche in altri settori". L'investimento in star up "è la soluzione per le aziende tradizionali che hanno modelli di business obsoleti, per esempio call center e filiali bancarie - ha spiegato Troiani -. Anche loro, tuttavia, possono colmare il gap con le startup native digitali mettendo in atto una profonda trasformazione, utilizzando la tecnologia in modo intelligente e riducendo il personale quando in eccesso. In quest'ottica, è fondamentale superare il concetto che con l'innovazione si perderanno posti di lavoro. Lo sviluppo porterà infatti alla nascita di nuove professioni e skill".(ansa).

124 Appuntamenti e scadenze: settimana del 4 luglio 2016 I principali eventi economici societari e istituzionali: risultati di periodo, annunci, conferenze, regolamenti Lunedì 04/07/2016 Borsa: Stati Uniti - Borsa di New York chiusa per festività Aziende: PUBBLICITÀ inread invented by Teads Invest e Sviluppo - Assemblea - Risultati di periodo Martedì 05/07/2016 Appuntamenti: OCSE - Prezzi consumo Reserve Bank of Australia - Riunione di politica monetaria e annuncio tassi Aziende: Imvest - Assemblea - Risultati di periodo Mercoledì 06/07/2016 Appuntamenti: BCE - Riunione del Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea a Francoforte FOMC - Pubblicazione dei verbali della riunione di politica monetaria del 14 e 15 giugno Social Business Forum Si svolge a Milano il Forum organizzato da OpenKnowledge. Tema di quest'anno è The plat-firm age, sui nuovi modelli di business e organizzazione che valorizzano le logiche tipiche delle piattaforme digitali Aziende: Industria e Innovazione - Assemblea - Risultati di periodo Yoox Net-A-Porter Group - Appuntamento: Conference call con gli analisti Ternienergia - Appuntamento: Conference call con gli analisti Scadenze Fiscali:

125 Modello Unico 2016 Soggetti IRES con Studi di Settore - Versamento delle imposte risultanti dalla dichiarazione (periodo di imposta 2015) per i soggetti IRES che approvano il bilancio nei termini ordinari e chiudono l esercizio coincidente con l anno solare. Modello Unico 2016 Persone Fisiche / Società di persone con Studi di settore - Nuova scadenza per effettuare il versamento delle imposte risultanti dalla dichiarazione (periodo d imposta 2015) delle persone fisiche e società di persone. MODELLO IRAP 2016 con Studi di Settore - Scadenza versamento IRAP (saldo 2015 e 1 acconto 2016) Giovedì 07/07/2016 Appuntamenti: BCE - Pubblicazione dei verbali dell'ultima riunione di politica monetaria del 2 giugno Aziende: PepsiCo - Risultati di periodo Scadenze Fiscali: MODELLO Telematico - Ultimo giorno utile per il lavoratore dipendente o per il pensionato per presentare telematicamente all Agenzia delle Entrate la dichiarazione Modello 730 e il Modello per la scelta della destinazione dell otto e del cinque e due per mille dell Irpef. Nei giorni successivi alla presentazione del Mod. 730 riceverà ricevuta telematica dell avvenuta presentazione MODELLO 730 Assistenza Fiscale prestata dal Sostituto - Termine per il datore di lavoro e per l ente pensionistico che presta assistenza per trasmettere al contribuente copia del Modello 730 e del prospetto di liquidazione Modello MODELLO 730 Assistenza Fiscale - Ultimo giorno utile per il lavoratore dipendente o per il pensionato per consegnare al CAF o al professionista abilitato la dichiarazione Modello 730 e della busta contenente il Modello per la scelta della destinazione dell otto e del cinque e due per mille dell Irpef. Venerdì 08/07/2016 Appuntamenti: Vertice NATO - Si svolge a Varsavia il vertice NATO, presieduto dal Segretario generale. Presenti i capi di Stato e di governo dei paesi membri della NATO e per l'ue ci saranno Donald Tusk, Jean- Claude Juncker e Federica Mogherini Rating sovrano - DBRS pubblica la revisione del merito di credito per la Gran Bretagna Rating sovrano - Moody's pubblica la revisione del merito di credito per Olanda e Svizzera Rating sovrano - S&P pubblica la revisione del merito di credito per la Germania

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127 Notizie Radiocor - Finanza Economia e finanza: gli avvenimenti della settimana -5- MERCOLEDI' 6 luglio ECONOMIA - Milano: prende il via The Social Business Forum Ore 9,30. Hotel Mariott, Via Giorgio Washington, 66. I lavori terminano domani - Milano: Osservatorio ecommerce B2c 'L'online nel Fashion: un canale che fa tendenza. Presentazione dei risultati della Ricerca 2016' organizzato dal Politecnico Milano e Osservatori.net. Ore 9,30. Istituto Mario Negri, Aula A - Mariella Alberini, Via Privata Giuseppe La Masa, 19 - Milano: assemblea annuale Confesercenti in contemporanea a Roma, Bologna, Milano e Napoli. Ore 10,30. Roma, Teatro Eliseo, Via Nazionale, 183. Milano, Sole 24 Ore, Via Monte Rosa, 91. Bologna, Arena del Sole, Via Indipendenza, 44 Napoli, Mostra D'Oltremare, Via Kennedy, 54 - Milano: Presentazione dell'indice MoneyFarm di incertezza economica finanziaria. Ore 11,00. Presso MoneyFarm Investment Boutique, Via Fiori Chari, angolo Via Formentini, 9 - Milano: conferenza stampa BlackRock per presentare i risultati della quarta edizione del Sondaggio 'Investor Pulse 2016'. Ore 11,00. Piazza San Fedele, 2 - Milano: Osservatorio congiunturale Ance. Ore 11,00 Partecipano, tra gli altri, Claudio De Albertis, presidente Ance; Luca Paolazzi, Confindustria. Presso sede Ance, via Guattani, 16 - La Spezia: incontro organizzato dall'autorita' portuale di La Spezia 'La Spezia lancia la sfida ferroviaria'. Ore 9,30. Auditorium del Porto, Autorita' Portuale, Via Fossamastra - Roma: Assemblea Generale 2016 Confindustria Radio Televisioni 'Televisioni e Radio, broadcasting e oltre' Ore 10,30. Partecipano, tra gli altri, Franco Siddi, Presidente Confindustria Radio Televisioni; Antonio Campo Dall'Orto, Direttore Generale Rai; Fedele Confalonieri, Presidente Mediaset; Giovanni Pitruzzella, Presidente Agcom; Antonio Preto, Commissario Agcom; Antonello Soro, Presidente Autorita' Garante per la Protezione dei Dati Personali; Antonello Giacomelli, Sottosegretario di Stato MISE. Centro Congressi 'Roma Eventi - Fontana di Trevi', Piazza della Pilotta, 4 - Roma: presentazione del documento conclusivo 'La rivoluzione industriale 4.0', a cura della Commissione Attivita' produttive della Camera dei Deputati. Ore 14,30 Partecipa, tra gli altri, Vincenzo Boccia, presidente Confindustria. Camera dei Deputati, Sala della Regina, Piazza Montecitorio - Strasburgo: sessione plenaria all'europarlamento. Red (RADIOCOR) :52:38 (0028)PA 5 NNNN

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129 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura 06/2015: Diffusione: n.d. Lettori: n.d. Settimanale - Ed. nazionale Sole 24 Ore - Lavoro e Carriere 13-GIU-2016 da pag. 11 Dir. Resp.: Alberto Bosco foglio 1 / 3

130 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura 06/2015: Diffusione: n.d. Lettori: n.d. Settimanale - Ed. nazionale Sole 24 Ore - Lavoro e Carriere 13-GIU-2016 da pag. 11 Dir. Resp.: Alberto Bosco foglio 2 / 3

131 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura 06/2015: Diffusione: n.d. Lettori: n.d. Settimanale - Ed. nazionale Sole 24 Ore - Lavoro e Carriere 13-GIU-2016 da pag. 11 Dir. Resp.: Alberto Bosco foglio 3 / 3

132 Management Consulting, l Italia è in ripresa - Il Sole 24 ORE 1 di 2 17/06/ :57

133 Management Consulting, l Italia è in ripresa - Il Sole 24 ORE 2 di 2 17/06/ :57

134 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura 04/2016: Diffusione 04/2016: Lettori Ed. I 2016: Settimanale - Ed. nazionale Dir. Resp.: Roberto Napoletano 29-GIU-2016 da pag. 31 foglio 1

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