Abilità di studio per DSA... o per tutti?
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- Rosangela Sarti
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1 Abilità di studio per DSA... o per tutti?
2 Come studiano i nostri figli? IN GENERE Eseguono per prima cosa i compiti scritti Leggono più volte il testo (con eventuali sottolineature) A volte riassumono Studiano per le lezioni per il giorno dopo Studiano per le verifiche
3 Cosa dicono gli specialisti? un metodo di studio che tenga conto della scarsa efficienza di lettura deve essere considerato un fondamentale strumento compensativo eventualmente da affiancare a tutti gli altri, tecnologici e didattici, indicati nei documenti citati. uno studente con dislessia non può permettersi di leggere più volte il materiale da studiare [Cesare Cornoldi, Patrizio E. Tressoldi, Maria Lucina Stretti, Claudio Vio : Il primo strumento compensativo per un alunno con Dislessia. Un efficiente metodo di studio Dislessia N.1 gennaio Erickson ]
4 Cosa significa studiare? Capire e ricordare concetti da riutilizzare Capire e ricordare informazioni specifiche Capire, far propri e riutilizzare con competenza linguaggi specifici Capire e far proprie procedure di lavoro Imparare ad utilizzare strumenti specifici.
5 COSTRUIRE UN EFFICIENTE METODO DI STUDIO Le scelte didattiche e i cambiamenti metodologici e di gestione che si devono fare per aiutare un alunno con DSA si rivelano utili a tutti gli allievi, perché rendono: più efficace la pratica didattica, più consapevole il metodo di studio più profondi gli apprendimenti.
6 CORNOLDI La lettura per studiare deve essere [ ] una ricerca predefinita di informazioni e non una esplorazione senza meta alla fine della quale cercare, con successive letture, di individuare cosa è più importante e cosa non lo è.
7 In classe Il pomeriggio stesso Prima della lezione successiva Prima delle verifiche Massima attenzione alla spiegazione dell'insegnante Revisione argomento (primo momento di studio) Integrazione appunti e libro di testo; parte fondamentale del metodo di studio (stesura schemi e/o mappe concettuali) Ripassare i materiali sintetici già preparati ed eventualmente riprendere il libro di testo nelle parti più impegnative Porre subito eventuali domande di chiarimento Ricopiare eventuali appunti e iniziare a porsi domande Leggere o farsi leggere il testo (lettura di studio) Sottolineare con i colori per differenziare le informazioni Stendere mappe concettuali Ripetere a voce alta l'argomento ( l'ideale è registrare la propria voce) Rispondere per iscritto alle domande che ci si è posti precedentemente Rileggere gli appunti Rileggere gli schemi Ascoltare la propria registrazione Ripetere a voce alta tutto il materiale da preparare
8 LA MEMORIA: ALLEATA O NEMICA? L'apprendimento ha luogo quando un'informazione passa in maniera stabile nel sistema di memoria. Tre aspetti fondamentali: Codifica: modalità di trasformazione delle informazioni per essere conservate nella memoria. (MBT) Immagazzinamento: modalità di conservazione dell'informazione (strategia più comune è la ripetizione) (MLT) Recupero: modalità di estrazione (volontaria) dell'informazione attraverso riconoscimento (immediata) o rievocazione (con suggerimenti) dalla MLT
9 E L OBLIO? Opposto di memoria è OBLIO: tanto più è ampio l'intervallo tra l'apprendimento e la rievocazione o il riconoscimento, tanto più facile sarà dimenticarsi. Quali i fattori che lo influenzano? Attenzione, codifica, ritenzione, recupero. MA oblio e ricordo sono influenzati anche dalle emozioni.
10 COSTRUIRE STRUMENTI COMPENSATIVI: LA LINEA DEL TEMPO
11 COSTRUIRE STRUMENTI COMPENSATIVI: LE MAPPE 1 La rappresentazione per mappe è una delle più potenti strategie compensative a disposizione degli alunni con DSA, in particolare in caso di marcata difficoltà di lettura, perché sostituisce la comunicazione testuale con quella visiva. L attività di elaborazione di una mappa facilita la comprensione del testo e la memorizzazione del suo contenuto, in quanto i concetti espressi sono stati discussi, scelti e collegati dallo studente in base ad una sua logica di ragionamento.
12 LE MAPPE 2 La mappa aiuta a organizzare le conoscenze, ma prima bisogna essere riusciti a focalizzare, ossia a individuare quello che va effettivamente ricordato. In un testo: 1 - Cosa cercare? Come cercare? 2 - Cosa tenere e cosa lasciare? 3 - Chi o cosa metto prima e chi o cosa metto dopo? 4 - In che relazione stanno tra loro i concetti?
13 LE MAPPE 3 Se esiste un riassunto, leggerlo con attenzione per cercare di anticipare l'idea complessiva dell'argomento. Leggere (LETTURA DI STUDIO), ascoltare o farsi leggere tutto il testo e ogni volta che si ritiene di aver individuato un'informazione significativa: - evidenziare il testo corrispondente; - individuare una parola chiave, o titolo del nodo; - formulare una prima ipotesi sull'importanza complessiva di questa informazione
14 COME SI FA LA LETTURA DI STUDIO? Leggere o ascoltare seguendo sul testo Evidenziare con colori diversi (3 colori) le diverse informazioni Organizzare mentalmente le informazioni secondo il rapporto causa-effetto, prima-dopo Perché i colori?
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16 Al termine della lettura, organizzare le informazioni formando una mappa. Verificare l'organizzazione complessiva della mappa Leggere la mappa. Memorizzare la mappa (ripetizione)
17 Le mappe servono a chi impara per visualizzare la natura dei concetti esplicitare le relazioni tra essi evidenziare le relazioni gerarchiche fare emergere la struttura ideativa del testo rappresentare graficamente le conoscenze
18 Le mappe servono a chi insegna per valutare il livello di concettualizzazione far emergere la struttura cognitiva
19 Chi disegna le mappe deve conoscere perfettamente la zona da rappresentare: come si potrebbe disegnare la mappa di un parco...se non lo si conosce? E' quindi evidente che una mappa concettuale relativa ad un argomento va perlomeno costruita quando si sono già raccolte le idee - chiave e i concetti fondamentali.
20 Quanti tipi di mappe concettuali? NB SEMPRE DALL ALTO IN BASSO
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