Ossidazione del colesterolo LDL Formazione delle foam-cells Formazione delle strie lipidiche

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2 Placca arteriosclerotica Ipercolesterolemia (colesterolo LDL) infiltrazione dello strato sottoendoteliale Ossidazione del colesterolo LDL Formazione delle foam-cells Formazione delle strie lipidiche Evoluzione verso la placca aterosclerotica Complicanze ed ostruzione del vaso

3 Mantenimento o ripristino del peso fisiologico Riduzione e riequilibrio dei lipidi plasmatici (colesterolo e trigliceridi) se necessario. Controllo e prevenzione patologie correlate

4 Obiettivi del trattamento dietetico : 1) Limitare il trattamento farmacologico e in alcuni casi sostituirlo 2) Prevenire o limitare il rischio cardiovascolare L Associazione Cardiologica Americana, la Società Europea per l Ipertensione e la Società Europea di Cardiologia affermano che per mantenere un buono stato di salute e prevenire o ritardare le patologie cardiovascolari è indispensabile: 1) corretto stile di vita 2) dieta equilibrata 3) attività fisica

5 Quota calorica adeguata al fabbisogno energetico del soggetto Proteine 12-15% delle cal.totali lipidi 30% cal.totali con prevalenza di acidi grassi monoinsaturi carboidrati 55-60% cal.tot. di cui non più del 10% mono e disaccaridi. Alimenti da privilegiare : cereali legumi pesce carni bianche prodotti caseari magri verdura,frutta olio di oliva.

6 Dieta equilibrata e varia (Piramide Alimentare) normocalorica o ipocalorica in presenza di obesità o soprappeso proteine % cal.totali (buon apporto proteine vegetali) lipidi 30% delle cal.totali, prevalenza monoinsaturi Col<300mg (ridurre in caso di colesterolemia alta) carboidrati 55-60% privilegiando i polisaccaridi, mono e disaccaridi 10% cal.tot.(in presenza di ipertrigliceridemia o di diabete debbono essere ridotti tutti i carboidrati.) fibra 15 gr/1000cal. Ridotto apporto di sodio

7 Limitare l apporto dei lipidi totali ( non oltre il 30%) e del colesterolo, Lipidi 25%( saturi 6-7%, 2-3% polinsaturi provenienti specialmente da prodotti ittici, rimanente quota monoinsaturi) L elevata concentrazione di colesterolo totale e colesterolo LDL nel plasma è un forte fattore di rischio per le CHD (la porta aperta all ATEROSCLEROSI). Bisogna ridurre i grassi saturi a non più del 10 % delle cal tot., in soggetti con livelli di LDL alti o con malattia cardiovascolare non superare il 7% La quota di colesterolo assunto <300mg/die, in caso di dislipidemia o CHD si riduce a <200mg/die. Un adeguato apporto di acid grassi monoinsaturi uguale o superiore al 14% delle Kcal totali è in grado di ridurre del 10-17% i livelli plasmatici di colesterolo e del 13-19% quelli di LDL

8 acidi grassi essenziali, l organismo umano non è in grado di sintetizzarli; gli acidi grassi ω-6 ed ω-3 sono componenti fondamentali delle membrane plasmatiche. La loro trasformazione metabolica dà origine agli eicosanoidi, che sono importanti mediatori di numerose reazioni cellulari. Prostaglandine, trombossani e leucotrieni derivano tutti dal metabolismo degli acidi grassi ω-6 ed ω-3.

9 Acidi grassi della serie omega-3 sono normalmente presenti negli alimenti marini, in alcune piante ed, anche, in taluni prodotti animali quali pollo, tacchino ed uova. L acido grasso ω-3 maggiormente presente nel mondo vegetale è l acido α-linolenico (presente soprattutto nei vegetali a foglia verde, nei legumi, nella frutta secca, nelle noci, in alcuni oli come quello di soia). L assunzione di acidi grassi ω-3 incrementa la formazione di: prostaglandine; leucotrieni B5 (ridotta risposta infiammatoria rispetto ai leucotrieni B4); interleuchina 2; l attività fibrinolitica; la deformazione degli eritrociti; l aumento delle HDL.

10 Una diminuzione comporta: aumento dell aggregazione piastrinica; la formazione di trombossani; un aumento dell attività dei macrofagi; una aumentata formazione di interleuchina 1; dei leucotrieni 4; del PAF (Platelet Activating Factor); del PDGF (Platelet Derived Growth Factor); delle LDL, delle VLDL, dei trigliceridi; della viscosità ematica.

11 Hanno un ruolo strutturale e funzionale. L acido arachidonico è presente nei fosfolipidi di membrana ed è importante, opportunamente bilanciato con il DHA (docosapentanoico), nello sviluppo embrionale e nell accrescimento del bambino; produce le prostaglandine della serie 2 dando luogo alla formazione di intermedi metabolici ad attività pro-infiammatoria e aggregante piastrinica (trombossano A2). viene raccomandato un livello pari all 1-2% delle calorie sotto forma di acido linoleico e lo 0,2-0,5% come acidi grassi poliinsaturi della serie ω-3 (Commission of the European Communities, 1993).

12 margarine, pasticceria di bassa qualità, tutti i prodotti nella cui composizione appare la dizione grassi vegetali idrogenati. Riduzione o esclusione dell alcool. Riduzione della caffeina e tutti i prodotti che la contengono, eleva in modo temporaneo i livelli pressori. Nella scelta delle acque minerali leggere le etichette e prendere quella con minore quantità di sodio

13 La fibra deve essere ben rappresentata. Diete ricche di cereali e fibra sono state associate a minore rischio cardiovascolare. Una dieta ricca di frutta e vegetali riduce i livelli di omocisteina ed aumenta i livelli di acido folico riducendo il rischio di ATEROSCLEROSI. Sembra che l omocisteina abbia un forte ruolo nell aterogenesi per la sua capacità di aggregare molecole di LDL,che poi rilascia sulla parete vasale dove provoca un accumulo di radicali liberi dell ossigeno. Framingham ha dimostrato una correlazione diretta tra ispessimento della parete carotidea e livelli di omocisteina nel sangue a partire da 12mcmoli/L (normale 8-12 mcmoli/l). Per tenere bassi i livelli plasmatici di omocisteina lo stile alimentare deve prevedere grandi quantità di frutta e verdura fresche, legumi e cereali integrali, poca carne e latticini, pochissimo alcol, cibi conservati, grassi e zucchero.

14 VITAMINE ANTIOSSIDANTI Molti studi si stanno facendo sull effetto positivo delle vitamine antiossidanti nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Le tre B della dieta : B6, B9, B12 l acido folico, la cobalamina con la piridossina e la quota totale delle proteine sono i fattori dietetici che determinano il livello ematico della omocisteina. L omocisteina deriva dalla metionina, aminoacido essenziale, che l organismo ricava dalle proteine animali assunte con la dieta e in piccola misura da quelle vegetali. Per azione dell acido folico e della vit.b12 l omocisteina può essere riconvertita in metionina o per azione della vit.b6 trasformata in cistationina ed escreta con le urine come cisteina. E chiaro che una dieta ricca di proteine animali e quindi di metionina richiede un aumentata quantità di di vit.b6,b9, B12 per mantenere i livelli ematici di omocisteina entro limiti non dannosi.

15 L ipertensione è definita per valori pressori sistolici pari a 140 mmhg o superiori e diastolici di 90 mmhg o superiori. Alti valori di pressione arteriosa sono associati ad aumentato rischio di: Stroke Infarto del miocardio Patologia renale Alterazioni delle funzioni cognitive

16 L apporto di sodio deve essere ridotto a non più di 2400 mg al giorno. Aumentare il consumo di potassio, una dieta equilibrata ricca di potassio, calcio e magnesio riduce la pressione arteriosa ( studio di DASH)

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