Latte d asina: ruolo dell autorità competente
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1 Direzione Sanità Settore Prevenzione e Veterinaria Latte d asina: ruolo dell autorità competente Sanità e benessere nell allevamento dell asina
2 PREMESSE L esigenza di provvedere all emanazione di linee guida regionali sulla produzione e vendita di latte crudo d asina nasce da alcune sollecitazioni rivolte all Autorità sanitaria regionale provenienti da ambiti diversi (medicina umana, mondo produttivo e associazioni di consumatori, mondo accademico veterinario, servizi territoriali competenti in materia di controllo ufficiale). Tali imput derivano essenzialmente da alcuni vuoti normativi in materia di disciplina della commercializzazione di tale prodotto, a fronte di un accresciuta domanda di questo alimento come sostitutivo del latte vaccino in pazienti pediatrici
3 Necessità da parte del Servizio pubblico di tutelare il target di consumatori a cui è destinato (produzione minore ma ad alta valenza sociale e sanitaria). Necessità di colmare vuoto normativo attuale affinchè regole fissate a livello regionale possano rappresentare un esperienza utile e condivisa, in vista della definizione di una normativa nazionale di riferimento. Necessità di definire e quantificare il potenziale rischio sanitario (soprattutto microbiologico e chimico) legato agli allevamenti piemontesi, per mirare la programmazione dell attività regionale in materia di controllo ufficiale Necessità di promuovere a livello regionale, di concerto con l Assessorato all Agricoltura processi virtuosi di avviamento a questa produzione improntati alla qualità e alla sicurezza alimentare, attraverso l introduzione di nuovi strumenti di finanziamento.
4 Censimento regionale allevamenti che producono latte d asina (propedeutico stesura linee guida) MAGGIO 2012 Obiettivi Censimento Conoscere la consistenza della popolazione asinina piemontese in produzione Conoscere l ubicazione degli allevamenti Individuare i volumi produttivi Individuare il target dei consumatori
5 Gruppo di lavoro regionale Giovanna Monti (Ambulatorio allergie alimentari - Ospedale infantile Regina Margherita di Torino, A.O. Città della salute e della Scienza ) Laura Cavallarin (CNR-ISPA Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari) Tiziana Civera (Università degli Studi di Torino Dipartimento di Scienze Veterinarie) M. Silvia Gennero (Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d Aosta S.C. Sierologia) Stefano Gatto (Servizio Veterinario ASL TO3 S.C. Area igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche) Luca Nicolandi (Servizio Veterinario ASL TO4 S.C. Area igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche) Dario Gentile (Servizio Veterinario ASL CN1 S.C. Area igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche) Rosella Bocca (Servizio Veterinario ASL CN1 S.C. Area igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche) Carlo Grillo (Servizio Veterinario ASL CN2 S.C. Area igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche) M. Cristina Gerbi (Servizio Veterinario ASL AT S.C. Area igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche) Coordinamento regionale garantito dal Dott. Gandolfo Barbarino (Regione Piemonte - Settore Prevenzione e Veterinaria)
6 Gruppo di lavoro regionale: ambiti di approfondimento individuati Raccolta bibliografica (ambito medico-epidemiologico; aspetti nutrizionalitecnologici e ambito microbiologico) Raccolta normativa sanitaria di settore Definizione standard zootecnici con particolare riferimento a: rischio microbiologico: controlli in stalla sulle malattie a carattere zoonosico (brucellosi-tubercolosi e aspetti legati alla riproduzione); rischio chimico: farmacosorveglianza, uso in deroga del farmaco per assenza prodotti dedicati alla specie; pericoli legati alla presenza di contaminanti ambientali nelle aree di allevamento o nelle acque utilizzate nell impianto; igiene zootecnica: con particolare riferimento all igiene della mungitura e conservazione del latte.
7 Gruppo di lavoro regionale: ambiti di approfondimento individuati Descrizione alimento : caratteristiche organolettiche, di composizione e nutrizionali del latte d asina anche in funzione della destinazione (alimentare o per altri scopi es cosmesi) Tipologie di possibili trattamenti tecnologici: descrizione dei trattamenti e degli effetti sul potenziale rischio microbiologico e chimico, nonché sulla composizione e conservabilità ATTIVITA DI CAMPIONAMENTO IN ALLEVAMENTO: LATTE (RICERCA GERMI PATOGENI, PARAMETRI QUALITATIVI) FORAGGI
8 Elaborazione check list dedicata da utilizzare per la raccolta dati e l indagine epidemiologica presso gli allevamenti.
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10 Calendarizzazione dell attività del GDL Riunione 31 maggio 2012: definizione programma di attività, ripartizione compiti e carichi di lavoro; creazione piattaforma informatica per condivisione documentazione attivata sul server del CNR. Riunione 14 settembre 2012: elaborazione dati derivanti compilazione chechlists; coinvolgimento Dott.ssa Gennero per aspetti di Sanità animale, programmazione attività di campionamento. Riunione 13 novembre 2012: discussione criticità emerse in sede di campionamento. Riunione 18 dicembre 2012: valutazione esiti dei campionamenti effettuati in allevamento : latte, foraggi; osservazioni prima bozza linee guida. Riunione 27 febbraio 2013: assegnazione ai colleghi veterinari ASLTO3 della attività di redazione di un manuale buone prassi igieniche per produzione latte d asina destinato agli allevatori e di una brochure informativa destinata ai consumatori. Riunione 26 marzo 2013: valutazione esiti nuovo ciclo di campionamento, redazione bozza definitiva del documento regionale.
11 Si ringraziano il gruppo regionale di lavoro e gli allevatori piemontesi
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