SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA. Regione del Veneto. Province del Veneto. Direzione Regionale Beni Culturali e Paesaggio (MIBAC)

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1 SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA Regione del Veneto Province del Veneto Direzione Regionale Beni Culturali e Paesaggio (MIBAC) Ministero della Difesa Onor Caduti PER LA COSTITUZIONE DI UN COMITATO DEL CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA

2 ALLEGATOA alla Dgr n del 30 dicembre 2010 Premessa Il Primo conflitto mondiale ha visto il nostro paese, e il Veneto in particolare, coinvolti in prima linea. Nel nostro territorio si sono vissute alcune delle più drammatiche vicende che hanno interessato soldati provenienti da tutte le regioni d Italia e da almeno una quindicina di nazioni europee, con il coinvolgimento diretto della popolazione civile. Nelle zone alpine e prealpine del Veneto, esiste un ambiente ancor oggi profondamente segnato tanto nella memoria storica quanto nelle ferite del paesaggio dagli eventi bellici. In vasti territori che vanno dalle colline veronesi, agli Altopiani vicentini, fino alle Prealpi trevigiane e al basso corso del Piave, fiume sacro della Patria, il conflitto ha lasciato infatti testimonianze materiali ancora oggi evidenti: trincee, forti, casematte, difese naturali e poi armi, reperti e vestigia di ogni tipo raccolte in collezioni e musei dedicati alla Grande Guerra e ancora Sacrari e Ossari con i resti dei tanti caduti: è una parte del Veneto in cui la memoria della Storia è ancora particolarmente viva e filtra a livello popolare per correnti carsiche. Ma il Primo conflitto mondiale non ha lasciato solo vestigia materiali; nei luoghi della guerra hanno convissuto, per la prima volta fianco a fianco condividendo fame, freddo, passioni di fronte alle armi nemiche, dolore per gli amici uccisi, timori ed eroismi uomini di ogni estrazione sociale, provenienti dalle diverse regioni italiane. E pari sentimenti hanno conosciuto i soldati avversari, mandati a combattere in teatri bellici difficilissimi. Aggiungiamo, in relazione alla tematica dei 150 anni dall unità d Italia, che fu proprio nelle trincee della Grande Guerra, dal 1915 al 1918, che per la prima volta le masse popolari presero coscienza dell identità nazionale. Possiamo ricordare, a mo di esempio, che nei monumenti delle città del Piave, leggendo i nomi dei caduti per la patria, non sono pochi i cognomi di chiara origine sarda (tanti furono, infatti, i soldati del battaglione Sassari che lasciarono la vita sul Piave il 21 giugno 1918 nella famosa battaglia del Solstizio). È innegabile che sul fronte della Prima guerra mondiale siano nate tradizioni orali, racconti, canzoni, espressioni comuni ed atteggiamenti; si tratta di un patrimonio culturale intangibile di memorie prodotte dai fatti e dai luoghi. Questo insieme di cose e memorie legate alle vicende belliche rappresenta un patrimonio culturale, storico, ambientale e architettonico non solo dei Veneti o dell Italia, ma dell intera umanità e per questo dovrebbe essere preservato, difeso e trasmesso alle generazioni future. Da questa consapevolezza nasce l esigenza per il Veneto di dar vita ad un progetto per la valorizzazione di tale straordinario patrimonio, che fondi assieme la componente storico-culturale e quella del turismo d esperienza. Allo scopo i firmatari del presente protocollo convengono sull opportunità, in vista delle celebrazioni internazionali per il Centenario occasione straordinaria per riattualizzare le ragioni fondative del progetto di unione europea ispirata ai valori della pace di dar vita ad un Comitato del Centenario della Grande Guerra che coinvolga l interezza della Comunità veneta nella definizione e realizzazione di un progetto organico di preservazione, recupero e valorizzazione delle testimonianze materiali ed immateriali, nonché del patrimonio di riflessioni, attinenti la Grande Guerra nella nostra regione, costituito da tre comitati operativi: 1) Il Comitato dei Fondatori, composto dai firmatari del presente protocollo, attiverà l istituzione del Comitato del Centenario definendo le modalità di partecipazione al Comitato dei Soci Partecipanti e avrà funzioni di indirizzo generale, di verifica e validazione dei programmi, dei progetti e delle attività elaborati dal Comitato Esecutivo;

3 ALLEGATO A Dgr n. del pag. 3/6 2) Il Comitato dei Soci Partecipanti, cui potranno aderire tutti gli enti, pubblici e privati, le università, i centri di studio e ricerca, le istituzioni, le organizzazioni economiche e finanziarie, le associazioni di volontariato e d arma, e quanti anche singoli soggetti privati condividono le finalità dello stesso; esso esprime le esigenze e le proposte del territorio e concorre alla realizzazione dei programmi delle celebrazioni; 3) Il Comitato Esecutivo, individuato dal Comitato dei Fondatori nel tavolo di coordinamento formato dalla Regione, dalle Province interessate dai fronti di combattimento (ma aperto all adesione delle altre Province), dalle Soprintendenze ai Beni Artistici ed ai Beni Monumentali e Paesaggistici, da Onor Caduti che ha creato i presupposti per la nascita di un Ecomuseo regionale della Grande Guerra. Le attività del Comitato Esecutivo saranno supportate da realtà di consulenza scientifica (Università, Istituzioni culturali o comitati tecnici) dallo stesso individuate d intesa col Comitato dei Fondatori. Il Comitato Esecutivo avrà i seguenti compiti: a) tradurre in programmi operativi gli indirizzi del Comitato dei Fondatori, anche sulla base delle proposte che perverranno dal Comitato dei Soci Partecipanti; b) elaborare un parco progetti rispondenti ad un disegno generale di promozione e valorizzazione del patrimonio della Grande Guerra; c) curare la ricerca di fonti di finanziamento e le modalità del loro utilizzo; d) coordinare operativamente la pluralità di soggetti portatori di interesse, secondo gli indirizzi espressi dal Comitato dei Fondatori. Il Comitato del Centenario ha lo scopo di stimolare nuove ricerche, di promuovere relazioni tra esperti e ricercatori a livello internazionale, di far avviare lavori di ripristino e restauro di manufatti militari e di sacrari, di promuovere un adeguata preparazione delle manifestazioni del centenario capaci di mantenere viva l attenzione e l attrazione per questo patrimonio anche dopo le manifestazioni stesse. Tra gli obiettivi più importanti del Comitato del Centenario dovranno esserci: (a) l avvio delle procedure per promuovere il riconoscimento internazionale dei luoghi e della memoria della grande guerra quale Patrimonio dell Umanità. Questo riconoscimento sia in forza della Convenzione riguardante la protezione sul piano mondiale del patrimonio culturale e naturale siglata dall UNESCO il 16 novembre 1972 a Parigi che della Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale intangibile siglata dall UNESCO il 17 ottobre 2003 sempre a Parigi. In ogni caso l importanza dei luoghi e delle memorie del Primo conflitto mondiale dovrebbero farne centro di attrazione internazionale, anche turistica, per le generazioni future, turismo che unirebbe la conoscenza della bellezza dei luoghi naturali, con i segni dell opera particolare dell uomo e la memoria di una grande vicenda storica. (b) L esame degli effetti della legge statale 7 marzo 2001, n. 78 Tutela del patrimonio storico della grande guerra, della legge regionale 16 dicembre 1997, n. 43 Interventi per il censimento, il recupero e la valorizzazione di particolari beni storici, architettonici e culturali della grande guerra e della legge regionale 14 dicembre 2007, n. 35 Norme per il sostegno delle associazioni combattentistiche, d arma e delle forze dell ordine, allo scopo di coordinare la programmazione degli ulteriori interventi; (c) L elaborazione di un quadro conoscitivo unitario degli interventi promossi o programmati dalla Regione, dal altri enti territoriali o organismi sul tema della Grande Guerra, finalizzato a coordinare la programmazione di ulteriori interventi e a sviluppare reti tra le realtà esistenti,

4 ALLEGATO A Dgr n. del pag. 4/6 per una reciproca valorizzazione; (d) Il supporto alla Regione nell attività di coordinamento anche organizzativo dell attività di musei, collezioni e raccolte di beni storico-culturali della Grande Guerra nella prospettiva dell istituzione dell Ecomuseo della Grande Guerra Veneto, attraverso la messa in rete dei territori e degli enti, istituzioni, associazioni e soggetti pubblici e privati portatori di interesse, in logica interdisciplinare ed intersettoriale. La promozione dello stesso dovrà essere conseguita mettendo in sinergia i diversi Sistemi Turisti Locali, interessati dal tema, al fine di garantire una organica azione di promozione ed accoglienza al turista nei luoghi della memoria bellica. (e) La promozione di progetti finalizzati alla produzione di materiali didattici, da mettere a disposizione delle scuole di ogni ordine e grado del Veneto; (f) Il supporto alla Regione per la promozione di un Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario della Grande Guerra, in collaborazione con le istituzioni territoriali interessate al fronte italiano del conflitto (dal Trentino alla Slovenia); (g) La promozione di un dialogo con altre realtà europee analogamente interessate alle vicende della Grande Guerra nello spirito della ricerca dei comuni valori europei. Tutto ciò premesso e condividendone le finalità e gli obiettivi, la Regione del Veneto rappresentata dal Vice Presidente e dall Assessore al Turismo, le Province del Veneto rappresentate da, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali rappresentato da, il Ministero della Difesa Onor Caduti rappresentato da. Concordano quanto segue: ART. 1 ACCORDO INTERISTITUZIONALE I firmatari del presente accordo condividono la volontà di avviare un progetto comune per la costituzione di un COMITATO DEL CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA avente finalità e obiettivi indicati in premessa. A tal fine le parti concordano nel costituire un Comitato dei Fondatori per promuovere l adesione di tutti gli Enti, pubblici e privati, le Università,i Centri di studio e di ricerca, le Associazioni di volontariato e d arma e quanti anche singoli soggetti privati condividono le finalità e gli obiettivi dello stesso. ART. 2 - ADEGUAMENTO NORMATIVO Gli enti aderenti al presente protocollo, ciascuno secondo la propria autonomia normativa e regolamentare, si impegnano ad attivare le relative procedure per lo svolgimento delle iniziative di cui sopra. ART. 3 - COMITATO DEI FONDATORI Il Comitato dei Fondatori è costituito dai firmatari del presente Protocollo, o loro delegato. Uno dei rappresentanti regionali assume il ruolo di coordinatore. Il Comitato dei Fondatori si avvale del supporto di un gruppo tecnico costituito da funzionari indicati dai rispettivi enti. Il Comitato dei Fondatori promuove la costituzione del Comitato dei Soci Partecipanti e del Comitato Esecutivo nei modi specificati in premessa.

5 ALLEGATO A Dgr n. del pag. 5/6 ART. 4 - DURATA Il presente Protocollo avrà durata fino al 30 dicembre ART. 5 MODIFICHE AL PROTOCOLLO Il presente Protocollo potrà essere integrato e modificato da successivi atti aggiuntivi, redatti in conformità alla legislazione vigente, se concordato tra le parti. Il presente Protocollo viene firmato in 12 (dodici) originali. lì. Regione del Veneto Ministero dei Beni e delle Attività Culturali Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici Ministero della Difesa Onor Caduti Provincia di Belluno Provincia di Padova Provincia di Rovigo Provincia di Treviso Provincia di Venezia Provincia di Verona

6 ALLEGATO A Dgr n. del pag. 6/6 Provincia di Vicenza

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