L ASSISTENZA AGLI ALUNNI CON DIVERSO GRADO DI ABILITÀ

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1 FORMAZIONE PERSONALE ATA DDG 863/2015 L ASSISTENZA AGLI ALUNNI CON DIVERSO GRADO DI ABILITÀ FORMATORE: PROF.SSA ROSSELLA FRANCESCONI PISA 19 APRILE 2016

2 Per cominciare

3 Ed ancora.

4 ESCLUSIONE INCLUSIONE DIFFERENZA SEPARAZIONE INTEGRAZIONE

5 LA SEPARAZIONE Fino alla fine degli anni 60 Riforma Gentile del 1923 Obbligo di istruzione per ciechi e sordi 1933 Istituzione delle classi differenziali per allievi con lieve ritardo e scuole speciali per sordi, ciechi, ritardi psichici Per i casi più gravi allontanamento dalle famiglie tramite Istituti speciali LE CLASSI DIFFERENZIALI L alunno diverso viene separato dagli altri perché considerato come un malato da affidare ad un docente-medico e, soprattutto, per evitare che arrechi disturbo agli altri, cioè ai normali.

6 INTEGRAZIONE a partire dagli anni 70 Documento Falcucci del anche i soggetti con difficoltà di sviluppo, di apprendimento e di adattamento devono essere considerati protagonisti della propria crescita. In essi infatti esistono potenzialità conoscitive, operative e relazionali spesso bloccate degli schemi e dalle richieste della cultura corrente e del costruire sociale Inserimento nelle classi comuni per i meno gravi Legge n. 118/71 Favorire lo sviluppo di queste potenzialità è un impegno peculiare della scuola, considerando che la funzione di questa è appunto quella di portare a maturazione, sotto il profilo culturale, sociale, civile, le possibilità di sviluppo di ogni bambino e di ogni giovane. Abolizione delle classi differenziali Legge 517/1977 Qualsiasi bambino è educabile perché ha delle potenzialità da sviluppare. La scuola deve rinnovarsi nei modi e nei metodi per rispondere ai bisogni di tutti gli allievi.

7 Art. 2. Ferma restando l'unità di ciascuna classe, al fine di agevolare l'attuazione del diritto allo studio e la promozione della piena formazione della personalità degli alunni, la programmazione educativa può comprendere attività scolastiche integrative organizzate per gruppi di alunni della classe oppure di classi diverse anche allo scopo di realizzare interventi individualizzati in relazione alle esigenze dei singoli alunni. LEGGE 517/77 Presupposti e condizioni, strumenti e finalità per l integrazione scolastica Art. 4. L'insegnante o gli insegnanti di classe sono tenuti a compilare ed a tenere aggiornata una scheda personale dell'alunno contenente le notizie sul medesimo e sulla sua partecipazione alla vita della scuola nonché le osservazioni sistematiche sul suo processo di apprendimento e sui livelli di maturazione raggiunti. Art. 7. Al fine di agevolare l'attuazione del diritto allo studio e la piena formazione della personalità degli alunni, la programmazione educativa può comprendere attività scolastiche di integrazione anche a carattere interdisciplinare, organizzate per gruppi di alunni della stessa classe o di classi diverse, ed iniziative di sostegno, anche allo scopo di realizzare interventi individualizzati in relazione alle esigenze dei singoli alunni. ART.7 Nell'ambito della programmazione di cui al precedente comma sono previste forme di integrazione e di sostegno a favore degli alunni portatori di handicaps da realizzare mediante la utilizzazione dei docenti, di ruolo o incaricati a tempo indeterminato, in servizio nella scuola media e in possesso di particolari titoli di specializzazione, che ne facciano richiesta, entro il limite di una unità per ciascuna classe che accolga alunni portatori di handicaps e nel numero massimo di sei ore settimanali.

8 INCLUSIONE a partire dagli anni 90 Accettare la diversità Assicurare la partecipazio ne attiva di ciascun allievo Legge 104/1992 (Legge quadro per l assistenza, l integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate) Legge 170/2010 (che ha riconosciuto la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento) Decreto ministeriale n del 12 luglio 2011 (attuativo della legge 170/2010) Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 Sviluppare pratiche collaborative Circolare ministeriale applicativa n. 8 del 6 marzo 2013 Realizzare una scuola diversa

9 E garantita l attività di sostegno da parte di un docente specializzato Legge 104/1992 (Legge quadro per l assistenza, l integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate) E garantita l attività a supporto dell autonomia e della comunicazione dall Ente locale Garantisce il diritto all educazione/istruzione degli alunni disabili L integrazione scolastica ha l obiettivo di sviluppare le potenzialità del soggetto Nessun tipo di disabilità può impedire il diritto all educazione/istruzione La personalizzazione è garantita da una serie di documenti obbligatori L alunno con disabilità ha diritto ad un supporto psicosocio-pedagogico da parte dell ASL

10 SALUTE/DISABI LITA secondo DISABILITA modello ICF Legge 104/92 SALUTE Risultato dell interazione tra condizione di salute, fattori ambientali e personali DISABILITA Risultato degli aspetti negativi dell interazione tra individuo ed ambiente

11 Codici secondo la classificazione ICD 10 OMS relativi alle diagnosi riguardanti gli alunni diversamente abili in base alla legge 104 F 70 Ritardo mentale lieve F 71 Ritardo mentale di media gravità F 72 Ritardo mentale grave F 73 Ritardo mentale profondo F 80 Disturbo evolutivo specifico dell'eloquio e del linguaggio F 80 Disturbo evolutivo specifico dell'eloquio e del linguaggio F 81 Disturbo evolutivo specifico delle abilità scolastiche (Comprende Dislessia) (D.S.A.) F 82 Disturbo evolutivo specifico delle abilità motorie F 83 Disturbi evolutivi specifici misti F 84.0 Autismo Infantile F 84.1 Autismo atipico F84.2 Sindrome di Rett F84.3 Sindrome disintegrati va dell'infanzia di altro tipo F84.4 Sindrome iperattiva associata a ritardo mentale e movimenti stereotipati F84.5 Sindrome di Asperger

12 Codici secondo la classificazione ICD 10 OMS relativi alle diagnosi riguardanti gli alunni diversamente abili in base alla legge 104 F 90.0 Disturbo dell'attività e dell'attenzione F 90.1 Disturbo ipercinetico della condotta F 90.8 Sindrome ipercinetiche di altro tipo F 93 Disturbi della sfera emozionale con esordio caratteristico dell infanzia F 94 Disturbo del funzionamento sociale con esordio specifico nell infanzia e nell adolescenza F 95 Disturbi a tipo tic F 98 Altri disturbi comportamentali e della sfera emozionale con esordio abituale nell'infanzia e nell'adolescenza LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico. F 90.0 Disturbo dell'attività e dell'attenzione F 81.1 Disturbo specifico della scrittura F 81.2 Disturbo specifico delle abilità aritmetiche F 81.3 Disturbi misti delle abilità scolastiche F 81.8 Altri disturbi delle abilità scolastiche F 81.9 Disordine evolutivo delle abilità scolastiche non meglio specificato

13 Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 BES Bisogni educativi speciali Alunni che con continuità o in particolari periodi per motivi fisici, biologici, psicologici, sociali richiedono una didattica PERSONALIZZATA DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI Legge 170/2010 DISABILITA Legge 104/92 SVANTAGGIO SOCIO- ECONOMICO, LINGUA CULTURA DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO (Dislessia, discalculia,disortografia, disgrafia) ALTRI (disturbi del linguaggio,disturbo dell attenzione ed iperattività, disturbo della coordinazione motoria

14 Una rete di supporto per l inclusione

15 CHI? Dirigente scolastico Insegnanti di classe Insegnante di sostegno Collaboratori scolastici Servizi psico-sociosanitari Operatore di assistenza e addetto alla comunicazione Le pratiche collaborative CHE COSA FA? -Promuove il processo di integrazione e di inclusione all interno dell istituzione, favorendo attività di formazione e aggiornamento e implementando progetti mirati -Individua le risorse interne ed esterne per rispondere alle esigenze di inclusione. -Assegna i docenti di sostegno. Redigono il Piani educativo Individualizzato, hanno la responsabilità educativa e didattica di tutti gli allievi Collabora con i docenti curriculari e con l ASL nella programmazione ed attuazione del Piano educativo Individualizzato, è contitolare nelle classi a cui è assegnato. Collaborano al processo di integrazione e garantiscono l assistenza di base che consiste in: -Ausilio materiale all interno della scuola, accesso alle aree esterne e spostamenti all interno -Attività di cura alla persona, uso dei servizi igienici e igiene personale Supporto e consulenza al processo di inclusione e corresponsabilità nella progettazione educativa Nominati dall Ente Locale sul singolo allievo,fanno azioni di supporto alla frequenza scolastica, non fanno parte dei team docenti.

16 Assistenza di base Circolare ministeriale n.3390 del 30 novembre 2001 L assistenza di base agli alunni disabili è parte fondamentale del processo di integrazione scolastica e la sua concreta attuazione contribuisce a realizzare il diritto allo studio costituzionalmente garantito. Per quanto riguarda le attività di ausilio materiale agli alunni portatori di handicap per esigenze di particolare disagio e per le attività di cura alla persona ed ausilio materiale nell uso dei servizi igienici e nella cura dell igiene personale dell alunno disabile, nelle scuole di ogni ordine e grado, tali mansioni rientrano tra le funzioni aggiuntive Il collaboratore scolastico è parte significativa del processo di integrazione scolastica degli alunni disabili, partecipa al progetto educativo individuale dell alunno e collabora con gli insegnanti e la famiglia per favorirne l integrazione scolastica L assistenza di base gestita dalle scuole è attività interconnessa con quella educativa e didattica: queste tre tipologie di azioni devono concorrere tutte insieme alla integrazione della persona disabile secondo un progetto unitario che vede coinvolti tutti gli operatori (dirigenti scolastici, docenti, collaboratori scolastici, genitori, tecnici della riabilitazione ecc.) in un unico disegno formativo che la norma definisce come Piano Educativo Individualizzato

17 Profili di area del personale A T A tabella A Presta ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nell'accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche, all interno e nell'uscita da esse, nonché nell uso dei servizi igienici e nella cura dell igiene personale anche con riferimento alle attività previste dall'art. 47. Articolo 47 I compiti del personale A.T.A. sono costituiti: a) dalle attività e mansioni espressamente previste dall area di appartenenza; b) da incarichi specifici che, nei limiti delle disponibilità e nell ambito dei profili professionali, comportano l assunzione di responsabilità ulteriori, e dallo svolgimento di compiti di particolare responsabilità, rischio o disagio, necessari per la realizzazione del piano dell offerta formativa, come descritto dal piano delle attività. La relativa attribuzione è effettuata dal dirigente scolastico, secondo le modalità, i criteri e i compensi definiti dalla contrattazione d istituto nell ambito del piano delle attività. Esse saranno particolarmente finalizzate per l area A per l assolvimento dei compiti legati all assistenza alla persona, all assistenza agli alunni diversamente abili e al pronto soccorso.

18 . Il gruppo di lavoro per l inclusione (GLI) COMPOSIZIONE: -Dirigente scolastico - Docenti curricolari e di sostegno -Genitori -Operatori dei servizi -Funzioni strumentali -Assistenti COMPITI 1. Rilevazione dei BES, monitoraggio e valutazione; 2. Raccolta e documentazione degli interventi educativo-didattici; 3. Consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi; 4. Elaborazione di un Piano Annuale per l Inclusione ; 5. Interfaccia con CTS e servizi sociali e sanitari territoriali per attività di formazione, tutoraggio ecc. GRUPPI DI LAVORO DELLA SCUOLA G.L.I.C. - Gruppi di Lavoro Interistituzionali sul Caso E il gruppo operativo istituito per ciascun alunno disabile. COMPOSIZIONE: -Dirigente scolastico o suo Vicario - Funzione Strumentale -docenti curricolari e di sostegno - personale ATA e delle Asl ( neuropsichiatra, terapista, ass. sociale) -la famiglia -EE.LL ( Comuni, Provincia per l assistenza educativa e i trasporti ) COMPITI: - stesura e/o la lettura del PDF a cui segue la compilazione del Piano educativo individualizzato (PEI) IL CONSIGLIO DI CLASSE / TEAM DOCENTI COMPITI: -Individua gli alunni BES con svantaggio socio-culturale - Predispone il Piano didattico personalizzato

19 I DOCUMENTI PER L INCLUSIONE PROFILO DINAMICO FUNZIONALE (PDF) Raccoglie la sintesi conoscitiva riferita al singolo alunno, relativamente alle osservazioni compiute sullo stesso in contesti diversi, da parte di tutti i differenti operatori che interagiscono con lui: Famiglia, Scuola, Servizi. Indica le caratteristiche fisiche, psichiche, sociali ed affettive dell alunno e pone in rilievo sia le difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di handicap, con relative possibilità di recupero, sia le capacità possedute che possono essere sostenute, sollecitate, progressivamente rafforzate e sviluppate. PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO (PEI) Consiste nella programmazione educativo-didattica attraverso l esplicitazione degli obiettivi e delle metodologie utilizzate nel percorso didattico, criteri e metodi di valutazione. PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP) Predispone gli interventi didattici individualizzati e personalizzati, individua gli strumenti dispensativi e compensativi utili per il raggiungimento del successo formativo PIANO ANNUALE PER L INCLUSIVITA (PAI) Analizza le criticità e i punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell anno appena trascorso e formula un ipotesi di utilizzo delle risorse specifiche, per potenziare e incrementare il livello di inclusività generale della scuola nell anno successivo.

20 L organizzazione territoriale per l inclusione scolastica GRUPPO DI LAVORO INTERISTITUZIONALE PROVINCIALE COMPOSIZIONE: - Ispettore Tecnico; Docente utilizzato presso l Ufficio Scolastico Territoriale; Esperti designati dai Presidenti delle Conferenze Zonali per Istruzione e per il Sociale della Piana di Lucca, della Versilia e della Valle del Serchio; Esperto designato dal Presidente della Provincia; Due esperti dell Azienda USL n. 2 e USL n. 12, designati dai due Direttori Generali; Tre esperti designati dalle Associazioni disabili più rappresentative del territorio. GLIP FUNZIONI a) consulenza e proposta al Provveditore agli studi; b) consulenza alle scuole; c) collaborazione con gli Enti Locali e le Unità Sanitarie Locali per la conclusione e la verifica degli Accordi di programma di cui agli articoli 13, 39 e 40 della Legge 104/92, per l'impostazione e l'attivazione dei Piani Educativi Individualizzati e per qualsiasi altra attività inerente l'integrazione degli alunni in situazione di handicap, nonché per la realizzazione delle strutture e delle attività di cui alle lettere l) ed m) dell'art. 8, c. 1, della Legge 104/92 ; d) predisposizione di una relazione annuale da inviare al Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e al Presidente della Giunta regionale.

21 L organizzazione territoriale per l inclusione scolastica GLH COMPOSIZIONE: - Ispettore Tecnico; docente utilizzato presso l Ufficio Scolastico Territoriale; Dirigenti Scolastici della scuole dell infanzia primaria e secondaria di primo e secondo grado; docenti rappresentanti ogni ordine di scuola FUNZIONI a) Conoscenza dei fenomeni sul territorio provinciale b) Attività di coordinamento e programmazione c) Attività di aggiornamento GLH

22 L organizzazione territoriale per l inclusione scolastica il Centro Territoriale di Supporto (CTS) Istituito con Decreto Ministeriale del 10/02/2011 nell ambito del Progetto Ministeriale Nuove Tecnologie e Disabilità con questo scopo: acquisto e utilizzo di materiale software e hardware rivolto a specifiche disabilità [...] in sinergia con i laboratori ausili delle ASL dove sono presenti. La Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 ne amplia i compiti: -diventa l interfaccia fra l Amministrazione e le scuole, e tra le scuole stesse in relazione ai Bisogni Educativi Speciali e -collabora con le altre risorse territoriali nella definizione di una rete di supporto al processo di integrazione, con particolare riferimento, secondo l originaria vocazione, al potenziamento del contesto scolastico mediante le nuove tecnologie, ma anche offrendo un ausilio ai docenti secondo un modello cooperativo di intervento.

23 Il vostro lavoro 1. ATTIVITA LABORATORIALE UTILIZZANDO LA SCHEDA TEMATICA DEDICATA 2. Invio all esperto - alla casella di posta elettronica appositamente allestita espertiatatoscana@gmail.com l attività laboratoriale predisposta indicando nell oggetto la tematica, il nome dell esperto, il segmento e il nome/sede del corso di formazione (es. gli obiettivi, gli strumenti e le funzioni dell autonomia scolastica - esperto Mario Rossi - 1 segmento corso CS Cellini )

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