Il recupero delle disautonomie e il training fisico
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- Gaetano Rizzi
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1 8 Congresso Nazionale GICR - Palermo 5-7 ottobre 2006 Contenuti e prospettive della Cardiologia Riabilitativa nel paziente ad elevata complessità: Il recupero delle disautonomie e il training fisico Daniele Temporelli Fondazione Salvatore Maugeri, Clinica del Lavoro e della Riabilitazione, IRCCS, Istituto Scientifico di Veruno - Divisione di Cardiologia Riabilitativa
2 Introduzione Da qualche anno in riabilitazione cardiologica hanno fatto il loro ingresso nuovi pazienti, definiti ad alta complessità à. Sono pazienti ad elevata disabilità e compromissione funzionale NECESSITA DI REVISIONE DEI PROGRAMMI DI INTERVENTO
3 Sono spesso cardiopatici con ridotta autonomia per: grave decadimento fisico e/o deficit cognitivi complicanze broncopolmonari significative assistenza ventilatoria non invasiva tracheostomia
4 complicanze neurologiche attive o croniche (con necessità di assistenza nelle abituali attività della vita quotidiana) cattiva evoluzione delle ferite chirurgiche presenza di decubiti devastanti e debilitanti
5 Per questi pazienti: periodo di ricovero più lungo aumento di necessità assistenziali rischio di incremento di complicazioni
6 Ruolo del fisioterapista Conoscere la gravità e l evoluzione l della malattia Conoscere la terapia farmacologica Conoscere e partecipare alle valutazioni iniziali del paziente Preparare un programma di lavoro adeguato
7 Necessità valutative 1) Compromissione funzionale/disabilit disabilità Cardiovascolare Extra-cardiovascolare 2) Rischio Cardiovascolare Extra-cardiovascolare
8 La valutazione delle disabilità BADL - IADL - Barthel index: : per le attività di vita quotidiane Walking Test, test cardiopolmonare: : per la capacità lavorativa Mini- Mental State Examination (MMSE) Beck Depression Inventory (BDI): per le capacità cognitive e la depressione
9 La valutazione delle comorbidità La scala attualmente più usata è il Cumulative Illness Rating Scale (CIRS) che identifica le varie patologie e le ordina secondo la loro gravità
10 Valutazione funzionale Per ottenere informazioni su: i passaggi posturali la stazione eretta e l equilibriol il rischio di cadute la deambulazione il trofismo e la forza muscolare le capacità e le abilità soggettive (Esempi di scale di valutazione: Berg, Tinetti-BPOMA BPOMA,, FES, Get up and go test, ecc. )
11 Queste valutazioni ci permettono di distinguere i pazienti disabili (limitati funzionalmente in maniera significativa) da quelli non disabili. La definizione di paziente disabile tende a coincidere con quella di paziente complesso, poiché le condizioni cliniche evidenziano diversi gradi di compromissione della capacità funzionale.
12 Obiettivo della valutazione funzionale iniziale valutare i bisogni del paziente decidere gli ausili da utilizzare organizzare il tipo e la durata del trattamento riabilitativo individuare la sede del trattamento (SI, camera del paziente, palestra) monitorare le risposte
13 Classificazione: paziente non disabile paziente disabile lieve/moderato paziente con disabilità severa temporanea paziente con disabilità severa cronica
14 Disabilità severa cronica (ADL 3) Valutazione iniziale (ADL IADL -CIRS MMSE scale funzionali) Stabilità clinica No Sì Solo prevenzione del rischio tromboembolico Intervento fisioterapico intensivo Valutazione finale (ADL IADL scale funzionali)
15 Disabilità severa cronica (ADL 3) Obiettivi migliorare la capacità del paziente di assolvere alle attività quotidiane della cura personale ridurre il livello di supervisione necessario ridurre al minimo la perdita di tono muscolare da decondizionamento
16 Procedure mobilizzazione attiva/passiva ginnastica respiratoria diaframmatica passaggi posturali rieducazione motoria disostruzione bronchiale potenziamento di specifici gruppi muscolari
17 Indicatore di outcome: l incremento del punteggio delle scale di valutazione somministrate
18 carico di lavoro fisioterapico per la gestione di questi pazienti: ELEVATO
19 Disabilità severa temporanea (ADL 3) Valutazione iniziale (ADL IADL - AS - CIRS MMSE scale funzionali) Stabilità clinica Sì No Solo prevenzione del rischio tromboembolico Intervento fisioterapico intensivo Valutazione finale (ADL IADL ) Palestra o dimissione Sì Walking-test No
20 Disabilità severa temporanea (ADL 3) Obiettivi migliorare la capacità del paziente di assolvere alle attività quotidiane della cura personale ridurre il livello di supervisione necessario incrementare, se possibile, la capacità funzionale ridurre al minimo la perdita di tono muscolare da decondizionamento porre le basi per l abbandono l dell allettamento e per la prosecuzione dell intervento riabilitativo come training
21 Procedure mobilizzazione attiva/passiva ginnastica respiratoria diaframmatica passaggi posturali rieducazione motoria disostruzione bronchiale potenziamento di specifici gruppi muscolari training deambulatorio e del passo
22 Indicatore di outcome: l incremento del punteggio delle scale eseguite all inizio del processo riabilitativo se possibile, la documentazione formale della cessazione dell allettamento mediante walking-test di 6 minuti.
23 carico di lavoro fisioterapico per la gestione di questi pazienti: MODERATO / ELEVATO
24 Disabilità lieve/moderata (ADL >3<6) Valutazione iniziale 1. questionari (ADL IADL - AS - CIRS - MMSE) 2.. ergometria (WT TE - CPX) Intervento fisioterapico (training) Valutazione finale (ADL IADL WT TE -CPX)
25 Disabilità lieve/moderata (ADL >3<6) Obiettivi migliorare la capacità del paziente di assolvere alle attività quotidiane della cura personale incrementare, se possibile, la capacità funzionale mediante training della resistenza e/o della forza se possibile, determinare un carico allenante applicabile a domicilio dopo la dimissione
26 Procedure mobilizzazione attiva/passiva ginnastica respiratoria diaframmatica passaggi posturali rieducazione motoria disostruzione bronchiale potenziamento di specifici gruppi muscolari training deambulatorio e del passo ginnastica calistenica a dispendio energetico variabile cyclette a carico variabile treadmill a pendenza e velocità variabili
27 Indicatore di outcome: l incremento del punteggio delle scale di valutazione eseguite all inizio del processo riabilitativo se possibile, l incremento l della distanza percorsa al WT se possibile, l incremento l della capacità lavorativa valutata mediante TE o CPX
28 carico di lavoro fisioterapico per la gestione di questi pazienti: BASSO / MODERATO
29 Problemi per il fisioterapista della Cardiologia Riabilitativa: quale priorità di trattamento tra le varie componenti della disabilità? contemporaneità dei trattamenti? adattamento dei tempi di trattamento necessità di trattamento individuale necessità di recupero di conoscenze multidisciplinari
30 Conclusioni: Risulta evidente che, per qualsiasi grado di disautonomia riscontrato, è possibile, dopo attenta valutazione, impostare un adeguato e soddisfacente programma di intervento fisioterapico per affrontare in modo efficace tutte le necessità assistenziali.
31 FONDAZIONE SALVATORE MAUGERI, Clinica del Lavoro e della Riabilitazione, I.R.C.C.S.,., Istituto Scientifico di Veruno Via per Revislate,, Veruno (NO) Italia Divisione di Cardiologia Riabilitativa Grazie per l attenzionel
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