BS OHSAS 18001: Occupational. Health. Safety. Assesments. Series
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- Mauro Natale
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1 BS OHSAS 18001: 2007 Occupational Health Safety Assesments Series
2 Prefazione La Norma è stata sviluppata per essere compatibile con le Norme: ISO 9001:2000 (Qualità) ISO 14001:2004 (Ambiente) Dr.ssa Carlotta Griseri
3 Le revisioni della Norma in esame sono redatte in concomitanza con le Norme ISO 9001 e ISO per assicurare continuità alla compatibilità. Dr.ssa Carlotta Griseri
4 1. Scopo La Norma OHSAS è applicabile ad ogni tipo di azienda che desidera: Stabilire un sistema di gestione OHSAS per diminuire o minimizzare i rischi per il personale Implementare, mantenere e migliorare continuamente un sistema di gestione OHSAS Assicurare che lo stesso sia conforme con quanto stabilito dalla politica OH&S Dimostrare la conformità con quanto stabilito da questa Norma OHSAS Dr.ssa Carlotta Griseri
5 Requisiti di un sistema di gestione OH&S 4.1 Requisiti generali L azienda definisce e documenta lo scopo del sistema di gestione OH&S Dr.ssa Carlotta Griseri
6 4.2 Politica OH&S L alta direzione definisce ed autorizza la politica OH&S ed assicura che lo scopo definito dal sistema di gestione OH&S: Sia appropriato alla tipologia dell azienda Includa l impegno alla prevenzione degli infortuni e ed un continuo miglioramento della gestione e della prestazione OH&S Includa l impegno ad attenersi ai requisiti di legge Provveda a stabilire e riesaminare gli obiettvi O&S Sia documentato, implementato e mantenuto Sia comunicato a tutto il personale Sia disponibile alle parti interessate Sia periodicamente riesaminato per assicurare che rimanga appropriato all azienda
7 4.3 Pianificazione Identificazione dei pericoli, analisi dei rischi e determinazione dei controlli L azienda stabilisce una o piu procedure per l identificazione dei pericoli, l analisi dei rischi e la determinazione delle azioni di controllo necessarie Dr.ssa Carlotta Griseri
8 L azienda documenta e tiene aggiornati i risultati dell identificazione dei pericoli, dell analisi dei rischi e delle azioni di controllo. Dr.ssa Carlotta Griseri
9 4.3.2 Requisiti legali ed altri requisiti L azienda stabilisce, implementa e mantiene una o più procedure per l identificazione e l accesso ai requisiti legali e ad altri requisiti applicabili. L azienda mantiene aggiornate queste informazioni Dr.ssa Carlotta Griseri
10 4.4.3 Competenze, formazione e consapevolezza L azienda assicura che il personale che esegue mansioni che possono avere un impatto sul OH&S è competente sulla base di formazione, addestramento ed esperienza adeguati. L azienda conserva le relative registrazioni Dr.ssa Carlotta Griseri
11 Comunicazione L azienda implementa una o più procedure per: La comunicazione interna tra i vari livelli e funzioni dell organizzazione La comunicazione tra i committenti e gli altri visitatori del posto di lavoro La gestione delle comunicazioni rilevanti tra le parti esterne interessate.
12 Preparazione e risposta all emergenza L azienda stabilisce, implementa e mantiene una o più procedure: Per identificare le potenziali situazioni di emergenza La risposta a queste situazioni di emergenza
13 Audit interni L azienda assicura che gli Audit interni del sistema di gestione OH&S siano attuati ad intervalli pianificati.
14 4.6 Riesame della direzione L alta direzione riesamina il sistema di gestione OH&S dell azienda ad intervalli stabiliti. Il riesame comprende l analisi delle opportunità di miglioramento e la necessità di modifiche del sistema di gestione OH&S, compresi la politica O&S e gli obiettivi OH&S. La documentazione relativa ai riesami viene conservata.
15 ANALISI DEL RISCHIO
16 Pericolo: agente biologico, fisico o chimico avente la potenzialità di causare un danno alla salute del consumatore.
17 Rischio: probabilità si verifichi un pericolo
18 Localizzazione e valutazione dei pericoli Localizzare i pericoli significa identificare e valutare i pericoli connessi a ciascuna fase del processo produttivo, attribuendo quindi, sulla base delle informazioni raccolte, una probabilità di comparsa (rischio) ed una gravità del danno, Alla probabilità ed alla gravità del pericolo sono associati dei coefficienti progressivi, il cui prodotto indica la significatività complessiva del pericolo stesso e quindi la sua rilevanza.
19 Gravità del danno Punteggio Descrizione Criterio G=1 Danno poco grave Danno limitato nel tempo, senza conseguenze G=2 Danno grave Danno connesso a normale decorso G=3 Danno molto grave Danno associato a possibili complicazioni ed eventuali decessi
20 Probabilità del danno (rischio): Punteggio Descrizione Criterio P= 0,5 Danno poco probabile Si è verificato in azienda raramente P= 1 Danno probabile Si è verificato in azienda occasionalmente P= 1,5 Danno molto probabile Si è verificato in azienda molto frequentemente
21 Significatività P G ,5 0,5 1 1, ,5 1,5 3 4,5
22 D.lgs 81/08 Art 17. Obblighi del datore di lavoro non delegabili Il datore di lavoro non puo' delegare le seguenti attivita': a) la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall'articolo 28; b) la designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi.
23 Art. 31. Servizio di prevenzione e protezione Salvo quanto previsto dall'articolo 34, il datore di lavoro organizza il servizio di prevenzione e protezione all'interno dell azienda o dell unita' produttiva, o incarica persone o servizi esterni costituiti anche presso le associazioni dei datori di lavoro o gli organismi paritetici, secondo le regole di cui al presente articolo.
24 Art. 35. Riunione periodica Nelle aziende e nelle unita' produttive che occupano piu' di 15 lavoratori, il datore di lavoro, direttamente o tramite il servizio di prevenzione e protezione dai rischi, indice almeno una volta all'anno una riunione cui partecipano: a) il datore di lavoro o un suo rappresentante; b) il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi; c) il medico competente, ove nominato; d) il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.
25 Art. 37 Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti Il datore di lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in materia di salute e sicurezza, anche rispetto alle conoscenze linguistiche
26 LA SICUREZZA IN LABORATORIO Dr.ssa Carlotta Griseri
27 Pericolo: agente biologico, fisico o chimico avente la potenzialità di causare un danno alla salute del consumatore.
28 AGENTE BIOLOGICO Un agente biologico è definito, secondo la normativa vigente (Direttive europee 90/679/CEE, 93/88/CEE e 2000/54/CE), come un qualsiasi microrganismo, anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano, che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni in lavoratori esposti. Dr.ssa Carlotta Griseri
29 MICRORGANISMO Un microrganismo è definito come un entità microbiologica, cellulare o meno, in grado di riprodursi o di trasferire materiale genetico Dr.ssa Carlotta Griseri
30 Classificazione agenti biologici Gruppo 1 Agente biologico che presenta poche probabilità di causare malattie in soggetti umani. Gruppo 2 Agente biologico che può causare malattia in soggetti umani e costituire un rischio per i lavoratori; è poco probabile che si propaghi nella comunità; sono disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche. Dr.ssa Carlotta Griseri
31 Gruppo 3 Agente biologico che può causare gravi malattie in soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori; può propagarsi nella comunità, ma di norma sono disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche. Gruppo 4 Agente biologico che può provocare gravi malattie in soggetti umani e rappresenta un serio rischio per i lavoratori; può presentare un elevato rischio di diffusione nella comunità; non sono disponibili, di norma, efficaci misure profilattiche o terapeutiche Dr.ssa Carlotta Griseri
32 Cappe a flusso laminare Cappe a flusso laminare verticale Classe I Classe II Classe III Cappe a flusso laminare orizzontale Dr.ssa Carlotta Griseri
33 Grazie per l attenzione Dr.ssa Carlotta Griseri
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