SVILUPPO DI UN CEFALOCORDATO L ANFIOSSO

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1 SVILUPPO DI UN CEFALOCORDATO L ANFIOSSO

2 Comunicazioni: Martedì 25 novembre la lezione di Biologia dello Sviluppo delle ore sarà sostituita da una lezione di Zoologia del Prof. Bologna. La settimana prossima non ci saranno esercitazioni. La terza esercitazione (sviluppo anfibi) si terrà il 2 e il 4 dicembre con il consueto orario , secondo i turni A-D, E-L, M- R, S-Z

3 UOVO OLIGOLECITICO Tuorlo: Scarso Concentrato nell emisfero vegetativo Nucleo: Grande Spostato verso il polo animale

4 SEGMENTAZIONE UOVO OLIGOLECITICO SEGMENTAZIONE OLOBLASTICA RADIALE SUBEGUALE: Piani passanti per l asse a/v o perpendicolari ad esso Blastomeri di dimensioni lievemente diverse

5 SEGMENTAZIONE I divisione meridiana II divisione meridiana e perpendicolare alla I III divisione equatoriale : Piano lievemente spostato verso il p.a. Forma micromeri e macromeri IV divisione meridiana etc. Blastula sferica cava (celoblastula) formata da: Epitelio cilindrico monostratificato (cellule gradualmente più grandi lungo l asse a/v) Cavità ripiena di liquido (blastocele)

6 MAPPE DI PRELOCALIZZAZIONE PROBLEMI: Nella blastula le cellule sono tutte uguali? E possibile predire il destino delle cellule? L eventuale predizione è affidabile? Le cellule predestinate possono deviare dal loro percorso? APPROCCI POSSIBILI: Marcare le cellule allo stadio di blastula, in modo da poterne seguire il destino mappe di prelocalizzazione Dopo aver marcato le cellule, cercare di modificarne il destino mediante: Trapianti di blastomeri Distruzione di blastomeri Separazione di blastomeri

7 MAPPE DI PRELOCALIZZAZIONE Le mappe di prelocalizzazione ci mostrano nella blastula i territori presuntivi endodermici, mesodermici ed ectodermici MAPPA DI PRELOCALIZZAZIONE DELL ANFIOSSO

8 ma come si costruisce una mappa di prelocalizzazione? Si lascia sviluppare un embrione fino allo stadio di blastula, quindi si marcano alcune cellule con: Coloranti vitali Sostanze fluorescenti ad alto peso molecolare Si lascia proseguire lo sviluppo attraverso la gastrulazione e le prime fasi organogenetiche e si osservano le cellule marcate, domandandosi: Quale posizione hanno assunto? Quali caratteristiche morfologiche hanno acquisito? Quali componenti molecolari le distinguono dalle altre (rivelati attraverso altre indagini)? Agar colorato Blastula acqua paraffina

9 GASTRULAZIONE Invaginazione a partire dal P.V.: Blastoporo Archenteron Coinvolti i macromeri e le cellule delle zone di transizione Meccanismi cellulari Attività mitotica più intensa dei micromeri e delle cellule di transizione Riassorbimento del fluido blastocelico blastocele macromeri cellule di transizione Spinta verso l interno subita dai macromeri

10 GASTRULAZIONE

11 GASTRULAZIONE Il cordomesoderma si invagina a livello del labbro dorsale del blastoporo Il restante mesoderma si invagina a livello delle labbra ventrale e laterali e converge dorsalmente epidermide mesoderma laterale neuroectoderma cordomesoderma endoderma L endoderma si trova all interno Le due porzioni di mesoderma si internalizzano e si avvicinano L ectoderma rimane all esterno blastoporo

12 NEURULAZIONE

13 NEURULAZIONE Formazione della piastra neurale in posizione dorsale Chiusura dei margini epiblastici Formazione del tubo neurale Chiusura del canale neuroenterico

14 NEURULA Mesoderma laterale Epidermide Celoma Tubo neurale Notocorda Endoderma

15 ORGANOGENESI Separazione del mesoderma dall endoderma Formazione della notocorda (struttura di sostegno permanente) Formazione e differenziamento dei somiti Suddivisione del mesoderma laterale in somatopleura e splancnopleura Formazione del celoma

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