Esempio Guidato 3. Progetto di una struttura in acciaio

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1 Esempio Guidato 3 Progetto di una struttura in acciaio Esempio guidato 3 Pag. 1

2 Esempio Guidato 3 - Progetto di una struttura in acciaio In questo Tutorial viene eseguito il calcolo completo di una struttura in acciaio costituita da una capriata e due pilastri. La progettazione e le verifiche vengono eseguite secondo il D.M. 08. Per maggiori approfondimenti sulla modellazione di strutture in acciaio si rimanda al videocorso dedicato disponibile all indirizzo internet Per aprire l archivio predisposto è necessario utilizzare i seguenti comandi: Start Programmi PRO_SAP PROfessional SAP Esempi Esempio3 Viene visualizzata la finestra Informazioni su PRO_SAP, premere quindi. Nelle pagine seguenti, tuttavia, si mostreranno tutti i passi da seguire per la modellazione completa, l analisi e la progettazione della struttura. 1. Normative utilizzate Di seguito si mostra la procedura la scelta delle Normative da utilizzare. Per accedere alla finestra relativa alle Normative in uso occorre eseguire il comando: Normative Verrà visualizzata la seguente finestra riportata a fianco. Premere il tasto. 2. Definizione dell archivio delle sezioni Di seguito si mostra la procedura per definire l archivio delle sezioni da utilizzare. Sezioni Profili accoppiati Nella Tabella dei profili, cliccare 2 volte sull'icona e inserire i dati come indicato nelle figure sottostanti. Premere il tasto e, nella Tabella delle sezioni, premere 2 volte il tasto. Così facendo la sezione appena introdotta diventerà la numero 1 dell archivio. Esempio guidato 3 Pag. 2

3 Premere sul contatore per inserire una nuova sezione (la numero 2) nell archivio. Ripetere la medesima procedura per introdurre le seguenti sezioni (numero 3, 4 e 5): Sezioni Profili semplici Salva Permette di assegnare il nome desiderato al file e il percorso di salvataggio. Esempio guidato 3 Pag. 3

4 3. Definizione dell archivio dei materiali Di seguito si mostra la procedura per definire l archivio dei materiali da utilizzare. Materiali Verrà considerato un materiale di tipo acciaio Fe430 disponibile come materiale numero 9 nell archivio dei materiali. Cliccando sull icona mostrata in figura è possibile accedere alla finestra Definizione proprietà materiale tipo acciaio in cui sono riportati i valori di default per il suddetto materiale. Per effettuare delle modifiche è sufficiente inserire i valori di interesse e premere il comando. Premere il tasto di chiusura della finestra e, nella Tabella dei materiali, premere il comando. Salva Permette di assegnare il nome desiderato al file e il percorso di salvataggio. 4. Modellazione della struttura Di seguito si mostra la procedura per la modellazione della struttura. Si generano i due nodi di base e i due in sommità dei pilastri. Permette di generare un nodo singolo inserendo le coordinate assolute o quelle relative. Premere il comando tasto per uscire dalla finestra.. Premere quindi il Permette di generare un nodo singolo inserendo le coordinate assolute o quelle relative. Premere il comando tasto per uscire dalla finestra.. Premere quindi il Esempio guidato 3 Pag. 4

5 Permette di generare un nodo singolo inserendo le coordinate assolute o quelle relative. Premere il comando tasto per uscire dalla finestra.. Premere quindi il Permette di generare un nodo singolo inserendo le coordinate assolute o quelle relative. Premere il comando tasto per uscire dalla finestra.. Premere quindi il Salva Permette di assegnare il nome desiderato al file e il percorso di salvataggio. Racchiudi Permette di racchiudere il disegno all interno della finestra di lavoro. Vista Ass. 1 Pemette la visualizzazione assonometrica del modello. Per una migliore visualizzazione i nodi generati sono indicati con un pallino rosso. Esempio guidato 3 Pag. 5

6 Permette di generare un elemento D2 a partire dai suoi 2 nodi. Se i nodi sono già stati generati, come in questo caso, è sufficiente cliccarli con il mouse in sequenza. Premere il comando. Premere quindi il tasto per uscire dalla finestra genera elemento D2. Permette di generare un elemento D2 a partire dai suoi 2 nodi. Se i nodi sono già stati generati, come in questo caso, è sufficiente cliccarli con il mouse in sequenza. Premere il comando. Premere quindi il tasto per uscire dalla finestra genera elemento D2. Niente Permette di deselezionare gli oggetti precedentemente selezionati durante la generazione degli elementi D2. Salva Permette di assegnare il nome desiderato al file e il percorso di salvataggio. Per una migliore visualizzazione i nodi generati sono indicati con un pallino rosso. Esempio guidato 3 Pag. 6

7 Capriate Permette di accedere al generatore automatico di capriate. Come tipologia di capriata considerare capriata tipo 1. Premere il comando. Nella finestra Generazione Capriata, dopo aver cliccato in corrispondenza dei due nodi di sommità dei pilastri, inserire i parametri richiesti (n. campi, altezza He, altezza Hi) per il completamento della generazione. Niente Permette di deselezionare gli oggetti precedentemente selezionati durante la generazione della capriata. Racchiudi Permette di racchiudere il disegno all interno della finestra di lavoro. Vista Y- Pemette la visualizzazione del modello nel piano XZ lungo la direzione Y-. Salva Permette di assegnare il nome desiderato al file e il percorso di salvataggio. Esempio guidato 3 Pag. 7

8 Nodi: 24; D2: Definizione delle condizioni di vincolo Di seguito si mostra la procedura per definire le condizioni di vincolo. I nodi di base dei pilastri saranno considerati incastrati. Permette si impostare le proprietà di riferimento di un nodo. In questo caso occorre soltanto definire i codici di vincolo rigidi in modo tale da considerarli incastrati, come mostrato nella figura a fianco. Permette di rendere selezionabili solo i nodi. Permette di selezionare l oggetto più vicino. In questo caso occorre selezionare solo i nodi che andranno incastrati. Doppio clic sul tasto destro del mouse Per assegnare il riferimento precedentemente impostato ai nodi selezionati. Nell immagine a fianco è possibile vedere la simbologia adottata da PRO_SAP per indicare le condizioni di vincolo. 6. Impostazione e assegnazione delle proprietà agli elementi strutturali Di seguito si mostra la procedura per assegnare le proprietà agli elementi strutturali (pilastri, capriata). Permette di rendere selezionabili solo gli elementi D2. Permette di selezionare l oggetto più vicino. In questo caso occorre selezionare i due pilastri e i due elementi verticali di estremità della capriata. Esempio guidato 3 Pag. 8

9 Permette si impostare le proprietà di riferimento di un elemento D2. Selezionare nelle apposite finestre dati le seguenti caratteristiche: Elemento tipo Trave, Sezione [5] HEA 260, Materiale [9] acciaio Fe = Lasciare le altre proprietà come di default (è possibile comunque cambiarle cliccando sulla voce di interesse e scegliendo dal menu a tendina). Premere quindi il tasto per uscire dalla finestra Imposta proprietà di riferimento D2. Doppio clic sul tasto destro del mouse Per assegnare il riferimento precedentemente impostato agli elementi D2 selezionati. Niente Permette di deselezionare gli oggetti precedentemente selezionati, in questo caso i due pilastri e i due elementi verticali di estremità della capriata. Permette di selezionare l oggetto più vicino. In questo caso occorre selezionare i rimanenti elementi verticali della capriata. Permette si impostare le proprietà di riferimento di un elemento D2. Selezionare nelle apposite finestre dati le seguenti caratteristiche: Elemento tipo Asta, Sezione [4] 2 LU 50x6 a farfalla a dist.=12.00, Materiale [9] acciaio Fe = Lasciare le altre proprietà come di default (è possibile comunque cambiarle cliccando sulla voce di interesse e scegliendo dal menu a tendina). Premere quindi il tasto per uscire dalla finestra Imposta proprietà di riferimento D2. Doppio clic sul tasto destro del mouse Per assegnare il riferimento precedentemente impostato agli elementi D2 selezionati. Niente Permette di deselezionare gli oggetti precedentemente selezionati, in questo caso i due pilastri e i due elementi verticali di estremità della capriata. Esempio guidato 3 Pag. 9

10 Permette di selezionare l oggetto più vicino. In questo caso occorre selezionare i quattro elementi centrali del corrente inferiore della capriata. Permette si impostare le proprietà di riferimento di un elemento D2. Selezionare nelle apposite finestre dati le seguenti caratteristiche: Elemento tipo Trave, Sezione [2] 2 LU 50x8 affiancati a dist.=12.00, Materiale [9] acciaio Fe = Lasciare le altre proprietà come di default (è possibile comunque cambiarle cliccando sulla voce di interesse e scegliendo dal menu a tendina). Premere quindi il tasto per uscire dalla finestra Imposta proprietà di riferimento D2. Doppio clic sul tasto destro del mouse Per assegnare il riferimento precedentemente impostato agli elementi D2 selezionati. Niente Permette di deselezionare gli oggetti precedentemente selezionati, in questo caso i quattro elementi centrali del corrente inferiore della capriata. Permette di selezionare l oggetto più vicino. In questo caso occorre selezionare i rimanenti elementi del corrente inferiore della capriata. Permette si impostare le proprietà di riferimento di un elemento D2. Selezionare nelle apposite finestre dati le seguenti caratteristiche: Elemento tipo Trave, Sezione [3] 2 LU 50x6 affiancati a dist.=12.00, Materiale [9] acciaio Fe = Lasciare le altre proprietà come di default (è possibile comunque cambiarle cliccando sulla voce di interesse e scegliendo dal menu a tendina). Premere quindi il tasto per uscire dalla finestra Imposta proprietà di riferimento D2. Doppio clic sul tasto destro del mouse Per assegnare il riferimento precedentemente impostato agli elementi D2 selezionati. Niente Permette di deselezionare gli oggetti precedentemente selezionati, in questo caso i rimanenti elementi del corrente inferiore della capriata. Esempio guidato 3 Pag. 10

11 Permette di selezionare l oggetto più vicino. In questo caso occorre selezionare gli elementi del corrente superiore della capriata. Permette si impostare le proprietà di riferimento di un elemento D2. Selezionare nelle apposite finestre dati le seguenti caratteristiche: Elemento tipo Trave, Sezione [1] 2 LU 90x10 affiancati a dist.=12.00, Rotazione 180.0, Materiale [9] acciaio Fe = Lasciare le altre proprietà come di default (è possibile comunque cambiarle cliccando sulla voce di interesse e scegliendo dal menu a tendina). Premere quindi il tasto per uscire dalla finestra Imposta proprietà di riferimento D2. Doppio clic sul tasto destro del mouse Per assegnare il riferimento precedentemente impostato agli elementi D2 selezionati. Niente Permette di deselezionare gli oggetti precedentemente selezionati, in questo caso gli elementi del corrente superiore della capriata. Permette di selezionare l oggetto più vicino. In questo caso occorre selezionare gli elementi inclinati della capriata. Permette si impostare le proprietà di riferimento di un elemento D2. Selezionare nelle apposite finestre dati le seguenti caratteristiche: Elemento tipo Asta, Sezione [3] 2 LU 50x6 a farfalla a dist.=12.00, Materiale [9] acciaio Fe = Lasciare le altre proprietà come di default (è possibile comunque cambiarle cliccando sulla voce di interesse e scegliendo dal menu a tendina). Premere quindi il tasto per uscire dalla finestra Imposta proprietà di riferimento D2. Doppio clic sul tasto destro del mouse Per assegnare il riferimento precedentemente impostato agli elementi D2 selezionati. Niente Permette di deselezionare gli oggetti precedentemente selezionati, in questo caso gli elementi inclinati della capriata. Salva Permette di assegnare il nome desiderato al file e il percorso di salvataggio. Come verifica, per accertarsi di aver assegnato il riferimento in modo corretto, può essere utile cliccare sul comando e selezionare a campione alcuni elementi. Sul lato destro dello schermo comparirà la finestra Edita proprietà D2, all interno della quale è possibile apportare le eventuali modifiche. Esempio guidato 3 Pag. 11

12 Linee Nasc. Veloce Permette di visualizzare il modello nella modalità linee nascoste veloce. Vista Ass. 1 Pemette la visualizzazione il modello in modo assonometrico. Zoom Permette di realizzare lo zoom finestra allo scopo di ingrandire la zona di interesse. In questo caso viene fatto un ingradimento di ogni sezione utilizzata (sezione 1 per corrente superiore, sezione 2 per 4 elementi centrale del corrente inferiore, sezione 3 per elementi inclinati, sezione 4 per elementi verticali tranne quelli di estremità, sezione 5 per elementi verticali di estremità e pilastri). Esempio guidato 3 Pag. 12

13 Durante la fase di modellazione, a scopo di verifica, può essere utile visualizzare il modello in modo tale che, ad esempio, ciascuna sezione sia rappresentata con un colore differente dalle altre. Questo può essere effettuato con la seguente procedura: Nella figura sottostante viene riportata la finestra Opzioni di colorazione (figura di sinistra) e i colori utilizzati per rappresentare le cinque sezioni utilizzate nel modello (figura di destra). 7. Controllo dati struttura Di seguito si mostra la procedura per il controllo del modello della struttura. Permette la riorganizzazione della numerazione nodale, con conseguente riduzione dei tempi di analisi. Permette la riorganizzazione della numerazione degli elementi D2, con conseguente riduzione dei tempi di analisi. Check dati struttura Permette di effettuare il controllo dei dati della struttura. Viene visualizzata la finestra Controllo dello stato - report in cui vengono riportati i controlli effettuati sulla struttura. Nel caso siano presenti errori nel modello della struttura il programma lo segnala proponendo ulteriori controlli. Premere il tasto di chiusura della finestra. Nel caso si desideri procedere ad ulteriori controlli, essendo gli oggetti causa di errore selezionati in modo automatico dal programma, è sufficiente cliccare due volte il tasto destro del mouse ed esguire la procedura Visualizza Isola topologia per isolarli. Durante la fase di modellazione, a scopo di verifica, si consiglia di eseguire più volte il comando per il controllo dei dati della struttura. Esempio guidato 3 Pag. 13

14 8. Definizione dei casi di carico e delle combinazioni Di seguito si mostra la procedura per la definizione dei casi di carico e delle combianazioni. In particolare, saranno considerati: Peso proprio della struttura; Carico permanente generico. Assegnazione carichi Vengono nascosti i comandi di generazione della struttura e visualizzati i comandi per la gestione dei carichi. Nel contesto di assegnazione dei carichi vengono effettuate le operazioni di assegnazione dei carichi di progetto che vengono gestiti all interno di Casi di carico, cioè archivi di carichi di tipologia omogenea. Casi di carico Viene aperta in automatico la Tabella dei casi di carico in cui sono stati predisposti i vari casi di carico. Una volta definiti, per visualizzarli in sequenza occorre premere i tasti di avanzamento del contatore. Vengono considerati i seguenti casi di carico: Peso proprio della struttura; peso proprio della struttura (1 caso di carico dell archivio); Premere il comando. Permanente generico; azione generiche di tipo permanente (2 caso di carico dell archivio). Cliccare due volte sull icona selezionare l opzione G1 nella finestra Definizione permanenente. Premere il comando e successivamente il comando. Premere il tasto di chiusura della finestra. Carichi generici Viene visualizzato il primo carico contenuto nell archivio di default, che è necessario modificare. Fare doppio clic sull icona Carico nodale per attivare la finestra dati Carico nodale. Inserire quindi i dati relativi ad un carico concentrato con direzione Z negativa pari a 1300 dan. Premere il comando e succesivamente due volte il comando. Premere il tasto di chiusura della finestra. Esempio guidato 3 Pag. 14

15 Permette di rendere selezionabili solo i nodi. Box Permette di selezionare tutti i nodi contenuti all interno del box definito. In questo caso selezionare tutti i nodi del corrente superiore ad eccezione di quelli di estremità. Doppio clic sul tasto destro del mouse Per impostare il riferimento relativo ai carichi generici. Viene visualizzata la Tabella dei carichi applicabili che riporta il Carico corrente, il Caso di carico corrente ed il Riferimento corrente. Selezionare con un clic del mouse il carico nodale CN: Fz = e trascinarlo nel caso di carico CDC=G1k (permanente generico). Facendo click sul + a fianco del caso di carico è possibile visualizzare il carico contenuto. Premere il tasto di chiusura della finestra. Doppio clic sul tasto destro del mouse Per assegnare il riferimento relativo ai carichi generici. Niente Permette di deselezionare gli oggetti precedentemente selezionati, in questo caso i nodi del corrente superiore soggetti a carico concentrato. Salva Permette di assegnare il nome desiderato al file e il percorso di salvataggio. Vedi caso di carico Permette di visualizzare il caso di carico selezionato. Posizionarsi con i tasti di scorrimento su quello di interesse per la corrispondente rappresentazione grafica. Nelle figure successive viene mostrata la rappresentazione grafica dei due casi di carico considerati in questo Tutorial: 1) CDC Ggk (peso proprio della struttura), 2) CDC Gk (permanente generico). Esempio guidato 3 Pag. 15

16 1) CDC Ggk (peso proprio della struttura) 2) CDC Gk (permanente generico) Combinazioni Permette di visualizzare la Tabella delle combinazioni già definite nel presente esempio. Tuttavia, la definizione avviene in modo automatico con i seguenti comandi: Esempio guidato 3 Pag. 16

17 Premere il comando. Nella finestra visualizzata, Parametri per carichi variabili, è possibile notare come non siano presenti carichi variabili. Premere i comandi ed. Nella finestra visualizzata, Interazione casi di carico variabili, è possibile notare come non siano presenti carichi varibili. Premere i comandi ed. Nella finestra visualizzata, Definizioni durata, è possibile controllare e modificare i coefficienti assegnati in modo automatico dal programma. Premere i comandi ed. Nella finestra visualizzata, Scenari di carico DM08, è possibile controllare e modificare i valori assegnati in modo automatico dal programma. Premere i comandi e. Nella Tabella delle combinazioni è disponibile l elenco delle combinazioni di carico i cui moltiplicatori possono essere comunque modificati facendo clic con il mouse sul numero riportato. Esempio guidato 3 Pag. 17

18 Premere i comandi,,, e. Premere quindi il tasto. 9. Esecuzione dell analisi Di seguito si mostra la procedura per eseguire l analisi della struttura. Check dati di carico Permette di effettuare il controllo dei carichi applicati. Salvataggio dati per l analisi Permette di effettuare il controllo generale dei dati inseriti e la scrittura dei file per l analisi; viene visualizzata la finestra Controllo dello stato - report in cui vengono riportate le risultanti dei carichi di competenza a ciascun caso di carico. Esecuzione analisi Permette l elaborazione dei dati del modello mediante il solutore e_sap. Al termine del processo di elaborazione dei dati, viene visualizzata la finestra Controllo dello stato report che riporta l esito dei controlli effettuati dal solutore. Premere il tasto di chiusura della finestra. Esempio guidato 3 Pag. 18

19 Salva Permette di assegnare il nome desiderato al file e il percorso di salvataggio. 10. Visualizzazione dei risultati relativi all analisi Di seguito si mostra la procedura per la visualizzazione dei risultati dell analisi. In particolare verranno analizzati: Movimenti nodi; Sforzo normale. Per attivare i comandi di visualizzazione dei risultati è necessario attivare i comandi: Visualizzazione dei risultati Permette di accedere alla barra di controllo Risultati. Vedi combinazione Permette la visualizzazione dei risultati relativi alla combinazione di carico selezionata. Per visualizzare, ad esempio, l azione macro N membranale relativa alla prima combinazione di carico è necessario posizionarsi con i tasti di scorrimento sulla combinazione numero 1) Comb. SLU 1 e premere i seguenti comandi: Azioni D2 Sforzo Normale Permette di visualizzare i diagrammi dello sforzo normale. Esempio guidato 3 Pag. 19

20 Movimenti Nodi Traslazione Z Permette di visualizzare gli spostamenti nodali lungo l asse Z. Per la visualizzazione delle altre tipologie di risultati occorre procedere in modo analogo. Per effettuare il controllo dei risultati sul singolo elemento D2 è necessario visualizzare una tipologia di risultato (es. movimenti nodi, azioni D2, ecc.) e utilizzare il comando: Controlla Fare clic con il mouse sull elemento che si desidera monitorare; nella finestra visualizzata sono riportati tutti i risultati del calcolo, il cui valore può essere controllato in varie posizioni dell elemento impiegando l apposito cursore. Premere il tasto di chiusura della finestra. 11. Procedura per l esecuzione della progettazione Di seguito si mostra la procedura per la progettazione della struttura con il metodo degli Stati Limite Ultimi. Assegnazione dati di progetto Permette di accedere ai comandi per l assegnazione dei dati di progetto. Criteri di progetto Permette di visualizzare la Tabella dei criteri di progetto per l assegnazione dei parametri di progettazione degli elementi strutturali. Vengono definiti tre criteri di progetto: (i) Criterio di progetto per Aste; (ii) Criterio di progetto per Travi; (iii) Criterio di progetto per Pilastri. Inserire i parametri scelti come indicato dalle immagini riportate di seguito. Esempio guidato 3 Pag. 20

21 Tutto Permette di selezionare tutti gli oggetti visualizzati. Clic sul tasto destro del mouse Progetta Stati limite ultimi Niente Permette di deselezionare gli oggetti precedentemente selezionati. Salva Permette di assegnare il nome desiderato al file e il percorso di salvataggio. Acciaio s.l. Permette di visualizzare il menu di controllo degli elementi in acciaio al termine della progettazione. Esempio guidato 3 Pag. 21

22 Stato di progetto SLU Permette la visualizzazione, mediante colorazione, dello stato di verifica della struttura. In particolare: (i) colore rosso elementi non verificati, (ii) colore ciano elementi verificati. Nella figura sottostante si nota che gli elementi D2 sono tutti verificati (colore ciano). Sfruttamento (%) Permette la visualizzazione, mediante mappa cromatica, dei valori di sfruttamento degli elementi strutturali espressi, in percentuale, come il maggiore dei tre rapporti tra le tensioni ideali massime (resistenza, stabilità, svergolamento) e quelle limite di progetto. Esempio guidato 3 Pag. 22

23 Per effettuare la visualizzazione dei risultati della verifica relativi ad un singolo elemento D2 della struttura è necessario eseguire i seguenti comandi: (a) Dal menu a tendina attivare uno dei comandi di verifica, ad esempio S.L.U. Verif V/T; (b) Premere il comando ; (c) Fare clic con il mouse su un elemento D2 di interesse. Verrà quindi visualizzata la Finestra di controllo generale, che permette di effettuare il controllo dei risultati della progettazione. Premere il tasto per uscire dalla Finestra di controllo generale. 12. Generazione della relazione di calcolo Di seguito viene mostrata la procedura per la generazione della relazione di calcolo. Viene visualizzata la finestra Opzioni di stampa che contiene le opzioni di scelta dei dati e dei risultati che è possibile inserire nella relazione; per l esempio impostare le opzioni come nella immagine seguente. L opzione Mostra stesura permette la visualizzazione della stesura della relazione da parte di Microsoft Word. Premere. Nella finestra Salva con nome assegnare il nome al file di relazione (es. Relazione) e la cartella di salvataggio; premere Salva. La relazione verrà redatta automaticamente. Per la produzione di immagini e schemi strutturali usare il comando File Stampa Esporta immagine (per generare l immagine della visualizzazione corrente). Le immagini salvate nella cartella Esempio3_data possono essere inserite in modo automatico nella relazione di calcolo utilizzando, prima della generazione, il comando. Esempio guidato 3 Pag. 23

24 13. Progettazione dei collegamenti e disegni esecutivi Di seguito viene mostrata la procedura per la progettazione dei collegamenti e per la realizzazione dei disegni esecutivi. Per il calcolo della Piastra di base occorre seguire la seguente procedura: (a) Dal menu a tendina attivare uno dei comandi di verifica, ad esempio S.L.U. Verif V/T; (b) Premere il comando ; (c) Fare clic con il mouse sul pilastro di interesse. Verrà quindi visualizzata la Finestra di controllo generale che permette di effettuare il controllo dei risultati della progettazione; (d) Fare clic con il tasto destro del mouse in corrispondenza della cornice bianca dove è riportata l immagine dell elemento e premere il comando Esecutivo collegamento. Viene attivato il modulo PRO_CAD Nodi in acciaio. Scorrendo con l ascissa è possibile posizionarsi in un punto generico della colonna e generare un giunto di continuità. Viene visualizzata la seguente finestra: Esempio guidato 3 Pag. 24

25 Premere il comando per definire le grandezze Lmax, Allineamento travi e Minimo spazio di manovra bulloni D, riportate nella figura e fianco e la Normativa. Premere il comando per accedere alla finestra Disposizione dei bulloni. Premere il comando superiore, Piastra inferiore e Larghezza. Premere. dopo avere definito le carateeristiche richeste per Piastra Accedere alla cartella Ancoraggio e nervature per definire i parametri secondo quanto riportato nella figura sottostante. Esempio guidato 3 Pag. 25

26 File Salva con nome Permette di salvare il file con estensione.nw6 nel percorso di salvataggio. La cartella di default è /Esempio3_data/disegni. Per la generazione della relazione di calcolo è necessario attivare il comando menu a tendina Verifica. dopo aver fatto clic sul Per la visualizzazione della finestra per la generazione del disegno esecutivo fare clic sul menu a tendina Genera file DXF, scegliere i file dati di interesse e premere il comando. Premere il tasto per uscire dalla finestra Disegno DXF, premere quindi il tasto per uscire dalla finestra PRO_CAD Nodi in acciaio. È possibile eseguire la generazione dei disegni esecutivi della struttura utilizzando il modulo Pro_CAD Disegno Acciaio e seguendo la procedura descritta nel seguito: (a) Selezionare almeno due elementi che permettano di individuare il piano a cui appartiene la capriata (ad esempio due aste non parallele); (b) Generazione esecutivi Esecutivi carpenterie acciaio. Viene attivato il modulo PRO_CAD Disegno Acciaio; Niente Permette di deselezionare gli oggetti selezionati. Seleziona vicino Esempio guidato 3 Pag. 26

27 Permette di selezionare uno o più nodi di interesse. Distanza tra i profili Permette di definire la distanza minima tra i profili concorrenti ai nodi come indicato nell immagine riportata a fianco. Vedi solido Permette di visualizzare la struttura nella modalità solida, come rappresentato nella figura a lato. Zoom finestra Permette di ingrandire la zona di interesse, come rappresentato nella figura a lato. Imposta nodi Permette di visualizzare la finestra Tipologia nodo. Scorrere il cursore verticale per individuare l opzione di interesse e premere il comando. In questo caso, come mostrato nella figura a fianco, è stato scelto un collegamento saldato. Viene visualizzata la finestra Saldature per la definizione dei parametri di generazione automatica del nodo saldato. Definire i parametri come indicato nell immagine sottostante di sinistra e premere. File Salva Permette di salvare la carpenteria generata. Per la generazione della relazione di calcolo del nodo è sufficiente eseguire i seguenti comandi: Verifica nodi Relazione Permette di generare la relazione di calcolo del nodo. Nella finestra visualizzata premere il comando File Salva con nome e assegnare il nome desiderato al file e il percorso di salvataggio. Esempio guidato 3 Pag. 27

28 Permette di salvare il file con estensione.rtf nel percorso di salvataggio. La cartella di default è /Esempio3_data/rel/appendice_testi. Premere il tasto per uscire dalla finestra Relazione di verifica. Per la generazione del disegno in formato DXF è sufficiente attivare il comando di menu Genera DXF. Nella finestra visualizzata è necessario fare doppio clic con il mouse sul file con estensione.dst per portarlo dalla cornice File dati disponibili alla cornice File dati per generazione DXF. Premere il comando per salvare il file con estensione.dxf nel percorso di salvataggio. La cartella di default è /Esempio3_data/rel/appendice_testi. Premere il tasto per uscire dalla finestra Disegno DXF. Esempio guidato 3 Pag. 28

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