Programma Nazionale Esiti - PNE
|
|
- Gianpaolo Guerra
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Programma Nazionale Esiti - PNE EDIZIONE 2015 ANALISI PER STRUTTURA OSPEDALIERA Risultati per la Regione Veneto Azienda ULSS 22 Bussolengo Uoc Controllo di Gestione, Qualità ed Accreditamento
2 Il Programma Nazionale Esiti (PNE) sviluppa nel Servizio Sanitario italiano la valutazione degli esiti degli interventi sanitari, definibile come Stima, con disegni di studio osservazionali (non sperimentali), dell occorrenza degli esiti di interventi/trattamenti sanitari, come descritto al punto 2 dell allegato alla deliberazione assunta dalla Conferenza permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano n. 20 del 24 gennaio, con i seguenti obiettivi: Obiettivi principali di PNE sono: o Valutazione osservazionale dell efficacia teorica (efficacy) di interventi sanitari per i quali non sono possibili/disponibili valutazioni sperimentali (RCT); Valutare nuovi trattamenti/tecnologie per i quali non sono possibili studi sperimentali o Valutazione osservazionale dell efficacia operativa (effectiveness) di interventi sanitari per i quali sono disponibili valutazioni sperimentali di efficacia; Valutare la differenza tra l efficacia dei trattamenti quando stimata in condizioni sperimentali rispetto a quella osservata nel mondo reale dei servizi ed il relativo impatto o Valutazione comparativa tra soggetti erogatori e/o tra professionisti con applicazioni possibili in termini di accreditamento, remunerazione, informazione dei cittadini/utenti, con pubblicazione dei risultati di esito di tutte le strutture per empowerment dei cittadini e delle loro associazioni nella scelta e nella valutazione dei servizi; o Valutazione comparativa tra gruppi di popolazione (ie per livello socioeconomico, residenza, etc) soprattutto per programmi di valutazione e promozione dell equità; o Individuazione dei fattori dei processi assistenziali che determinano esiti ad esempio: stimare quali volumi minimi di attività sono associati ad esiti migliori delle cure e usare i volumi minimi come criterio di accreditamento; o Auditing interno ed esterno
3 Ciascuna di queste applicazioni ha diverse metodologie e diverse modalità possibili di comunicazione, con effetti potenziali positivi e negativi, costi e benefici, taluni già valutati in letteratura. È necessaria un attenta valutazione a priori per ogni applicazione, non solo dal punto di vista sanitario e/o organizzativo, ma anche economico e sociale. In particolare, l eventuale informazione diretta ai cittadini sui risultati di singoli servizi e/o soggetti erogatori richiede oggi programmi nazionali e regionali articolati di comunicazione per ottimizzare gli effetti positivi e limitare quelli negativi. Per gli indicatori di esito (e proxy di esito), per ciascuna struttura ospedaliera/area geografica, oltre ai rischi/ proporzioni grezzi (% GREZZA), PNE riporta anche i rischi /proporzioni aggiustati (%ADJ), che tengono conto delle differenti caratteristiche demografiche e cliniche. Pertanto, dopo l aggiustamento, tutti i rischi possono essere interpretati come se i pazienti di tutte le strutture ospedaliere presentassero la stessa gravità, limitatamente ai fattori di aggiustamento misurabili sulla base dei sistemi informativi correnti, che comprendono, oltre al genere e all età, le comorbidità nel ricovero indice e nei ricoveri dei due anni precedenti. In questa sintesi, i risultati sono presentati in forma di: o tabelle, dove, accanto ai rischi grezzi e aggiustati si riporta la stima del rischio relativo aggiustato (RR) ovvero il confronto con la media nazionale, espresso come rapporto tra il rischio aggiustato di ciascun ospedale/popolazione rispetto al rischio/proporzione dell intera popolazione nazionale considerata per ciascun indicatore) e la P del confronto che, tenendo conto della precisione della stima del rischio aggiustato di ciascun ospedale, valuta la significatività statistica del confronto (es. Fig. 11). E necessario ricordare che il confronto con la media nazionale è solo uno dei confronti disponibili. Accedendo direttamente al sito è possibile anche confrontare con il benchmark nazionale, l anno precedente o un altra struttura.
4 INDICATORI APPARATO CARDIOVASCOLARE
5
6
Gli indicatori di monitoraggio: dal Piano Nazionale Esiti alle misurazioni della Regione Lombardia. PNE: Metodi e caratteristiche
Gli indicatori di monitoraggio: dal Piano Nazionale Esiti alle misurazioni della Regione Lombardia PNE: Metodi e caratteristiche Vigevano, 26 ottobre 2015 Dott.ssa Anna Patrizia Barone Il Programma Nazionale
DettagliIndicatori di esito e volumi relativi alla popolazione dell Azienda ULSS 13 Mirano. Dati estratti dal sito del Programma Nazionale Esiti PNE
Indicatori di esito e volumi relativi alla popolazione dell Azienda ULSS 13 Mirano Dati estratti dal sito del Programma Nazionale Esiti PNE Edizione 2016 Il Programma Nazionale Esiti (PNE) sviluppa nel
DettagliINDICATORI AREA CARDIOVASCOLARE
INDICATORI AREA CARDIOVASCOLARE PRESENTAZIONE La misura e la valutazione comparativa degli esiti degli interventi sanitari sono considerate strategie fondamentali per promuovere la qualità e l equità dell
DettagliAGE.NA.S Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali
AGE.NA.S Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali Programma Nazionale Esiti Azienda ULSS 12 Veneziana 27 giugno 2013 Valutazione osservazionale dell efficacia teorica di interventi sanitari Valutazione
DettagliProgramma Nazionale Esiti PNE
Programma Nazionale Esiti PNE Edizione 2014 Il Programma Nazionale Esiti (PNE) sviluppa nel Servizio Sanitario italiano la valutazione degli esiti degli interventi sanitari, definibile come Stima, con
DettagliProgramma Nazionale Esiti PNE
Programma Nazionale Esiti PNE Edizione 2015 Il Programma Nazionale Esiti (PNE) sviluppa nel Servizio Sanitario italiano la valutazione degli esiti degli interventi sanitari, definibile come Stima, con
DettagliElementi di Epidemiologia per la Valutazione Comparativa di Esito
Elementi di Epidemiologia per la Valutazione Comparativa di Esito La valutazione della qualità dell assistenza: quali domande? L incidenza di alcuni esiti negativi dell assistenza ospedaliera (come la
DettagliSDO ,10% ,88% ,27% Validati
Validati SDO N ricoveri non validati anagrafe Soggetti 2010 11294876 6,10% 10605667 7407704 2011 10819383 5,88% 10183625 7135726 2012 10259138 6,27% 9615930 6815785 Obiettivi principali di PNE : Valutazione
DettagliProgramma Nazionale Esiti - PNE
Programma Nazionale Esiti - PNE Edizione 2015 ANALISI PER STRUTTURA OSPEDALIERA RISULTATI PER LA REGIONE VENETO IRCCS Istituto Oncologico Veneto INDICATORI PROCEDURE CHIRURGICHE PRESENTAZIONE La misura
DettagliProgramma Nazionale Esiti - PNE
Programma Nazionale Esiti - PNE Edizione 2016 ANALISI PER STRUTTURA OSPEDALIERA AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA 29 giugno 2016 AZ. OSP. DI PADOVA 29 giugno 2016 PRESENTAZIONE La misura e la valutazione comparativa
DettagliStrumenti di monitoraggio degli indicatori PNE nella regione del Veneto
Strumenti di monitoraggio degli indicatori PNE nella regione del Veneto Maria Chiara Corti Francesco Avossa, Angela De Paoli 27 Marzo 2017 Sistema Epidemiologico Regionale Regione del Veneto Il contesto
DettagliControlli di gestione a raffronto
Analisi organizzativa delle funzioni sanitarie per la definizione dei costi standard Genova, 6-7 novembre 2008 Controlli di gestione a raffronto Paola Melina Resp. SOS Controllo di gestione servizi socio-sanitari
DettagliALLEGATO 3. ALLA DGR N. SCHEMA TIPO DI MODULISTICA ELETTRONICA PER PROPOSTE DI VALUTAZIONE DI TECNOLOGIE SANITARIE.
ALLEGATO 3. ALLA DGR N. SCHEMA TIPO DI MODULISTICA ELETTRONICA PER PROPOSTE DI VALUTAZIONE DI TECNOLOGIE SANITARIE. A) PROPOSTA DI VALUTAZIONE DI TECNOLOGIA INNOVATIVA IN AMBITO SANITARIO Denominazione
DettagliMONITORAGGIO DEGLI INDICATORI DI ESITO DELL AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI PAVIA DERIVATI DAL PROGRAMMA NAZIONALE ESITI ED.
MONITORAGGIO DEGLI INDICATORI DI ESITO DELL AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI PAVIA DERIVATI DAL PROGRAMMA NAZIONALE ESITI ED. 2015 (riferiti ai ricoveri anno 2014) SOMMARIO Introduzione... 3 Indicatori
DettagliLa Relazione sullo Stato di salute della Popolazione: uno strumento per la programmazione sanitaria. Valeria Fano
Malattie croniche e telemedicina - 29 Novembre 2013 La Relazione sullo Stato di salute della Popolazione: uno strumento per la programmazione sanitaria Valeria Fano UOC Programmazione, Sistemi Informativi
DettagliIL PROGETTO MATTONI DEL SSN
IL PROGETTO MATTONI DEL SSN Corso: Bioingegneria Docente: prof. Mauro Giacomini INTRODUZIONE Nel 2002 il Ministero della Salute avvia la progettazione del Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS), con
DettagliPROGRESSI. PROGRamma ESiti per SIVEAS e LEA
PROGRESSI PROGRamma ESiti per SIVEAS e LEA settembre 2009 1 PREMESSA Nell ambito del Progetto Mattoni SSN, il mattone Misura dell Outcome ha prodotto un documento conclusivo del progetto nel raccomandazioni:
DettagliVALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI ANAGNI
Roma, 20 aprile 2010 VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI ANAGNI Obiettivo Valutare le condizioni di salute della popolazione residente nel comune
DettagliProgramma Nazionale Esiti PNE
Programma Nazionale Esiti PNE Edizione 2016 Il Programma Nazionale Esiti (PNE) sviluppa nel Servizio Sanitario italiano la valutazione degli esiti degli interventi sanitari, definibile come Stima, con
DettagliCambiamento ed equità negli esiti delle cure in Sicilia Confronto Achille Cernigliaro
Regione Siciliana Assessorato della Salute Cambiamento ed equità negli esiti delle cure in Sicilia Confronto 2010-2013 Achille Cernigliaro Background La Sicilia è tra le regioni Italiane che partecipa
DettagliImpatto del caldo sugli accessi al pronto soccorso e chiamate al 118 a Bologna. Estate 2011
Workshop La prevenzione degli effetti del caldo sulla salute: risultati della sorveglianza. Estate 2011 Impatto del caldo sugli accessi al pronto soccorso e chiamate al 118 a Bologna. Estate 2011 Paolo
DettagliMORTALITÀ DOPO INFARTO MIOCARDICO ACUTO: VALUTAZIONE CON DATI CORRENTI E CON STUDI CLINICI SU BASE DI POPOLAZIONE
MORTALITÀ DOPO INFARTO MIOCARDICO ACUTO: VALUTAZIONE CON DATI CORRENTI E CON STUDI CLINICI SU BASE DI POPOLAZIONE Balzi D 1, Barchielli A 1, Virgili G 2, Paci E 3 1 Azienda Sanitaria di Firenze. 2 Azienda
DettagliIl ruolo del percorso di cura nella sopravvivenza ad un anno dopo infarto acuto del miocardio
Il ruolo del percorso di cura nella sopravvivenza ad un anno dopo infarto acuto del miocardio Paolo Sciattella XXXIX Congresso AIE, Milano, 30 Ottobre 2015 LINEE GUIDA. Trattamento dell infarto miocardico
DettagliIl calcolo dei costi assistenziali del nuovo modello organizzativo
Il calcolo dei costi assistenziali del nuovo modello organizzativo Marisa De Rosa 1 Congresso Nazionale SIFaCT Milano, 13 settembre 2013 CORE H24 per il riordino dell assistenza territoriale E un progetto
DettagliVALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI CIVITAVECCHIA
Roma, 24 marzo 2009 VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI CIVITAVECCHIA Introduzione L obiettivo di questo rapporto è la valutazione delle condizioni
DettagliSDO e malattie trasmissibili. Marta Ciofi degli Atti CNESP Reparto Epidemiologia Malattie Infettive
SDO e malattie trasmissibili Marta Ciofi degli Atti CNESP Reparto Epidemiologia Malattie Infettive Utilità delle SDO nel campo delle malattie trasmissibili Ottenere informazioni non disponibili da altre
DettagliIl Governo dei Dispositivi Medici e Tecnologie Sanitarie nell AOSP di Bologna
Il Governo dei Dispositivi Medici e Tecnologie Sanitarie nell AOSP di Bologna Al contrario che per i farmaci spesso i DM sono introdotti senza prove di efficacia clinica Come per i farmaci la valutazione
DettagliSALUTE E PARTECIPAZIONE Il piano regionale sulla malattia diabetica. Nera Agabiti
SALUTE E PARTECIPAZIONE Il piano regionale sulla malattia diabetica Nera Agabiti 31 marzo 2016 MISURARE IL CAMBIAMENTO ESITI SALUTE ed EQUITA LEGGE 189/2012 [ ] ciascuna regione promuove un sistema di
DettagliLa valutazione economica della Prevenzione: spesa o investimento. Prof.ssa Maria Triassi
La valutazione economica della Prevenzione: spesa o investimento Prof.ssa Maria Triassi LA PREVENZIONE Aumenta il livello di salute Risparmio risorse LA PREVENZIONE Aumenta il livello di salute LA CURA
DettagliIl modello dell Agenzia Sanitaria del Veneto
Agenzia Regionale Socio Sanitaria del Veneto Il modello dell Agenzia Sanitaria del Veneto Costantino Gallo Dirigente Unità Ricerca ed Innovazione Strategia di azione Valutazioni delle performance Accreditamento
DettagliQuanti soggetti devono essere selezionati?
Quanti soggetti devono essere selezionati? Determinare una appropriata numerosità campionaria già in fase di disegno dello studio molto importante è molto Studi basati su campioni troppo piccoli non hanno
DettagliVALUTAZIONE TECNOLOGIE SANITARIE (VTS-HTA) Sintesi del GIUDIZIO DI PRIORITA (DGR 7856/2008, allegato 2) PROTESI PENIENA AMS 700 CX, CXR, LGX
VALUTAZIONE TECNOLOGIE SANITARIE (VTS-HTA) Sintesi del GIUDIZIO DI PRIORITA (DGR 7856/2008, allegato 2) PROTESI PENIENA AMS 700 C, CR, LG In data 12 Ottobre 2010 il Nucleo di Valutazione delle Priorità
DettagliFacoltà di Medicina e Chirurgia. Facoltà di Medicina e Chirurgia
1 Facoltà di Medicina e Chirurgia Facoltà di Medicina e Chirurgia Messina, 3 novembre 2016 PDT COME STRUMENTO DI Rosaria PROGRMMZIONE Gesuita CENTRO INTERDIPRTIMENTLE DI EPIDEMIOLOGI, BIOSTTISTIC E INFORMTIC
DettagliCosto-Efficacia delle Strategie Terapeutiche di Riperfusione
Costo-Efficacia delle Strategie Terapeutiche di Riperfusione Furio Colivicchi, FESC U.O.D. Qualità e Controllo di Gestione Dipartimento Cardiovascolare A.C.O. S. Filippo Neri Roma Valutazione Costo-Efficacia
DettagliINTEGRAZIONE TRA ORGANIZZAZIONE DELLE RETI ONCOLOGICHE E SISTEMA INFORMATIVO
Torino, 24 maggio 2007 Workshop interregionale sui SISTEMI INFORMATIVI PER LA GESTIONE E LA VALUTAZIONE DELLE RETI ONCOLOGICHE I SISTEMI INFORMATIVI GESTIONALI (PER LA CONTINUITA ASSISTENZIALE) E VALUTAZIONE
Dettagliil contesto epidemiologico in Emilia Romagna
L applicazione del Piano sulla Malattia Diabetica nella Regione Emilia Romagna seconda edizione il contesto epidemiologico in Emilia Romagna Lucia Nobilio Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale Prevalenza
DettagliNuovi orizzonti per la prossima convenzione nazionale della Medicina e Pediatria di Famiglia. Ovidio Brignoli MMG Brescia
Nuovi orizzonti per la prossima convenzione nazionale della Medicina e Pediatria di Famiglia Ovidio Brignoli MMG Brescia La disciplina della medicina generale ha le seguenti caratteristiche: 1. è normalmente
DettagliLa Cartella Infermieristica in Nefrologia Dialisi
U.O.C. di Nefrologia, Dialisi ed Ipertensione Policlinico S.Orsola-Malpighi Azienda Ospedaliero-Universitaria Bologna - ITALY La Cartella Infermieristica in Nefrologia Dialisi V. Guadagno Da comunicare
DettagliL attività di prevenzione nelle città italiane: risultati censimento estate 2007
Dipartimento di Epidemiologia ASL RME Centro di Competenza Nazionale Dipartimento della Protezione Civile Ministero della Salute Centro per la Prevenzione e Controllo delle Malattie L attività di prevenzione
DettagliLA SALUTE DEGLI ITALIANI NEI DATI DEL CNESPS Roma 16 e 17 Giugno 2011
LA SALUTE DEGLI ITALIANI NEI DATI DEL CNESPS Roma 16 e 17 Giugno 2011 Indicatori di esito nell area cardiovascolare: l esempio della Mortalità a 30 giorni dopo ricovero per Infarto Miocardico Acuto Stefano
Dettagli11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE
11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE La legge 38 del 2010 La rete delle cure palliative Il CeAD Il Dipartimento Interaziendale di Cure Palliative LEGGE 38 DEL 15 MARZO 2010
DettagliValutazione epidemiologica dello stato di salute della popolazione residente in località Cava dei Selci (Marino)
Roma, 25 novembre 2010 Valutazione epidemiologica dello stato di salute della popolazione residente in località Cava dei Selci (Marino) Introduzione La località Cava dei Selci nel Comune di Marino è interessata
DettagliCriteri per l attribuzione di crediti ECM nelle (10) diverse tipologie di formazione previste:
1 Criteri per l attribuzione di crediti ECM nelle (10) diverse tipologie di formazione previste: CONVEGNI, CONGRESSI, SIMPOSI, CONFERENZE FORMAZIONE RESIDENZIALE (RES) FORMAZIONE RESIDENZIALE INTERATTIVA
DettagliIl Processo della Donazione di Organi e Tessuti
Aspetti Medici dei Trapianti 7 Maggio 2010 Hotel San Ranieri - Pisa Il Processo della Donazione di Organi e Tessuti Giuseppe Bozzi Coordinatore Locale AOU Pisa e Area Vasta Nord Ovest Centro Regionale
DettagliAgenzia Regionale Socio Sanitaria del Veneto
Agenzia Regionale Socio Sanitaria del Veneto Il progetto ARSS del Veneto METODOLOGIA E SVILUPPO DELL INDAGINE SUI PAZIENTI DIMESSI DAGLI OSPEDALI DEL VENETO M. Pigato e S.Vigna Padova Hotel Sheraton 5
DettagliLa Presa In Carico degli anziani non autosufficienti: conoscere per decidere
La Presa In Carico degli anziani non autosufficienti: conoscere per decidere Indicatori per la Presa In Carico (P.I.C.) francesco profili Roma, 28 marzo 2012 percorso di presa in carico 1. accesso; 2.
DettagliProgetto Quadro: Buone Pratiche Cliniche
Programma Nazionale per la Promozione della Qualità PROQUAL Progetto Quadro: Buone Pratiche Cliniche Alberto Deales Responsabile Area Governo Clinico Agenzia Regionale Sanitaria Regione Marche Regioni
DettagliLe Cure Palliative erogate in Rete
Le Cure Palliative erogate in Rete La normativa nazionale e regionale Codigoro - 29 settembre 2012 Mauro Manfredini Focus sulla Rete No Terapia del dolore No Cure Palliative Pediatriche LEGGE n. 39 26
DettagliDipartimenti di Salute Mentale del Veneto: utenza, attività e personale indicatori per la valutazione Area Sanità e Sociale
Dipartimenti di Salute Mentale del Veneto: utenza, attività e personale indicatori per la valutazione 0 Area Sanità e Sociale Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria SETTORE SALUTE MENTALE E SANITÀ
Dettagli3 Conferenza Nazionale GIMBE
Servizio per le Professioni Sanitarie Servizio per la Formazione ed Aggiornamento 3 Conferenza Nazionale GIMBE Formazione Sul Campo: una strategia per implementare i percorsi assistenziali 8 febbraio 2008
DettagliDipartimenti di Salute Mentale del Veneto: utenza, attività e personale indicatori per la valutazione Area Sanità e Sociale
Dipartimenti di Salute Mentale del Veneto: utenza, attività e personale indicatori per la valutazione Area Sanità e Sociale Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria SETTORE TUTELA SALUTE MENTALE DIPARTIMENTI
DettagliPROGETTO TAO Card Veneto Gestione della Terapia Anticoagulante Orale: Modelli a Confronto e Nuove Proposte
PROGETTO TAO Card Veneto Gestione della Terapia Anticoagulante Orale: Modelli a Confronto e Nuove Proposte La terapia anticoagulante orale (TAO) costituisce un trattamento di grande e crescente importanza
DettagliRoma, 13 luglio 2009. Introduzione
Roma, 13 luglio 2009 VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEI COMUNI DI CIVITAVECCHIA, ALLUMIERE, TARQUINIA, TOLFA E SANTA MARINELLA Introduzione L obiettivo di
DettagliSlow Medicine e Appropriatezza: il progetto aziendale dell ULSS 16 di Padova. Alfio Capizzi - Azienda U.L.S.S n. 16 di PADOVA
Slow Medicine e Appropriatezza: il progetto aziendale dell ULSS 16 di Padova Alfio Capizzi - Azienda U.L.S.S n. 16 di PADOVA Outline della presentazione Appropriatezza e sostenibilità del SSN Slow Medicine
DettagliLe cure primarie nella definizione dei LEA
Le cure primarie nella definizione dei LEA Filippo Palumbo Ministero della salute, Dipartimento della qualità Direzione Generale della Programmazione Sanitaria, dei livelli di assistenza e dei principi
Dettaglidefinizione delle linee progettuali annuali per lo sviluppo della funzione di gestione del rischio clinico in tutta la Regione;
L Assessore dell Igiene e della Sanità e dell Assistenza Sociale richiama la Delib.G.R. n. 46/17 del 22.9.2015 recante le linee di indirizzo per la gestione del rischio clinico nella Regione Sardegna,
DettagliValutazione di efficacia dell attività di vigilanza dei Servizi di Prevenzione
Valutazione di efficacia dell attività di vigilanza dei Servizi di Prevenzione Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome Antonella Bena Servizio di Epidemiologia ASL Torino 3 Roma 22 febbraio
DettagliLaura Cacciani, Nera Agabiti, Anna Maria Bargagli, Marina Davoli
Uso dei dati amministrativi per lo studio della qualità dell assistenza agli immigrati con malattie croniche: un esempio sulle riammissioni ospedaliere per asma nel Lazio Laura Cacciani, Nera Agabiti,
DettagliLa medicina del territorio oggi e domani confronto tra realtà del Triveneto 21 aprile 2012 OMCeO di Bolzano
La medicina del territorio oggi e domani confronto tra realtà del Triveneto 21 aprile 2012 OMCeO di Bolzano Maurizio Scassola Medico di medicina generale Presidente OMCeO di Venezia L area politico-geografica
DettagliAGENDA. Corso di formazione. Metodologia, strategie e tecniche della Ricerca clinica. Edizione Firenze. Centro Studi ANMCO Settore Ricerca
AGENDA Corso di formazione Metodologia, strategie e tecniche della Ricerca clinica Edizione 2016-201 2017 Firenze Modulo 1 - Ottobre 2016 Metodologia della Ricerca clinica Mercoledì, h 14.00-18.00 18.00
DettagliREGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE. n. 993 del O G G E T T O
REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE n. 993 del 15-12-2016 O G G E T T O DGRV n. 739 del 27 maggio 2016. Approvazione protocollo d intesa tra le Aziende U.L.SS.
DettagliIl flusso informativo regionale Assistenza Psichiatrica Territoriale (APT) Indicatori regionali e per Azienda ULSS
Giornata di studio su Flussi informativi e tutela della salute mentale Castelfranco Veneto, 3 novembre 2008 Il flusso informativo regionale Assistenza Psichiatrica Territoriale (APT) Indicatori regionali
DettagliAllegato A al Decreto n. 15 del 01 marzo 2016 pag. 1/3
giunta regionale Allegato A al Decreto n. 15 del 01 marzo 2016 pag. 1/3 SOMMINISTRAZIONE PER INFUSIONE A DOMICILIO DI FARMACI AD ALTO COSTO PER PERSONE AFFETTE DA MALATTIA RARA (Documento approvato nella
DettagliObiettivi e relativi pesi percentuali per la valutazione delle performance delle aziende sanitarie per l attività svolta nell anno 2015
Allegato n.1 Obiettivi e relativi pesi percentuali per la valutazione delle performance delle aziende sanitarie per l attività svolta nell anno 2015 La determinazione del punteggio conseguente alla valutazione
DettagliIndicatori di attività: cardiochirurgia. pubblicazione luglio 2010
Indicatori di attività: cardiochirurgia 2009 pubblicazione luglio 2010 Indicatori dell attività di cardiochirurgia 1. Volumi di attività di cardiochirurgia 2. Distribuzione per EUROscore 3. Mobilità passiva
DettagliLa sperimentazione CReG in Regione Lombardia
La sperimentazione CReG in Regione Lombardia Mauro Agnello Roma, 27 novembre 2013 0 4 8 12 16 20 24 28 32 36 40 44 48 52 56 60 64 68 72 76 80 84 88 92 96 100 Direzione Generale Salute 100 90 Percentuale
DettagliConsumo di farmaci nella Provincia di Bolzano: modalità di analisi. Alessandro Chinellato Servizio Farmaceutico Territoriale ULSS 9 Treviso
Consumo di farmaci nella Provincia di Bolzano: modalità di analisi Alessandro Chinellato Servizio Farmaceutico Territoriale ULSS 9 Treviso Bolzano 16 novembre 2012 Ricerca Processo dello Sviluppo di un
DettagliL Audit clinico come strumento di miglioramento continuo delle prestazioni assistenziali
L Audit clinico come strumento di miglioramento continuo delle prestazioni assistenziali WE CANNOT CHANGE THE PAST, BUT YOU CAN CHANGE THE FUTURE (Pat Patfoort) Miglioramento della pratica clinica Cercare
DettagliIl governo dell assistenza primaria nel nuovo contesto del servizio socio sanitario lombardo Ruolo di indirizzo e governo dell ATS
Il governo dell assistenza primaria nel nuovo contesto del servizio socio sanitario lombardo Ruolo di indirizzo e governo dell ATS Marco Bosio Direttore Generale ATS Milano Città Metropolitana 2 Popolazione
DettagliTaglio Cesareo: una scelta appropriata e consapevole
Taglio Cesareo: una scelta appropriata e consapevole ISS - Roma, 31 gennaio 2012 La linea guida quale elemento delle linee di indirizzo per la promozione dell appropriatezza dell assistenza al percorso
DettagliMODULO DI RICHIESTA DI VALUTAZIONE TECNOLOGIE SANITARIE
Alla Direzione Strategica Introduzione 1. Chi è il proponente? Dati della Struttura Presidio Ospedaliero Dipartimento Sanitario Distretto Sanitario Unità Operativa Complessa Singolo soggetto Specificare
DettagliDISEGNO DI STUDIO SU SAN ZENO MODELLO DI ANALISI PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO SANITARIO
DISEGNO DI STUDIO SU SAN ZENO MODELLO DI ANALISI PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO SANITARIO Minichilli Fabrizio Istituto Fisiologia Clinica Consiglio nazionale delle Ricerche Valutazione dell impatto di
DettagliTiziana Frittelli. Gestione per processi nelle Aziende da reingegnerizzare
Tiziana Frittelli Gestione per processi nelle Aziende da reingegnerizzare Criticita interne Grave deficit Organizzazione tradizionale per reparti specialistici Scarsa cultura di processo Forte urgenza
DettagliBPCO: l avvio di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) nell Azienda USL di Ferrara
BPCO: l avvio di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) nell Azienda USL di Ferrara Carlotta Serenelli *, Sandro Bartalotta **, Mauro Manfredini*** *Dipartimento Cure Primarie Azienda
DettagliDIPARTIMENTO PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E SOCIALE DIREZIONE REGIONALE ASSETTO ISTITUZIONALE, PREVENZIONE ED ASSISTENZA TERRITORIALE
PIANO OPERATIVO REGIONALE DI INTERVENTO PER LA PREVENZIONE DEGLI EFFETTI SULLA SALUTE DELLE ONDATE DI CALORE. PIANO DI SORVEGLIANZA DELLE PERSONE ANZIANE CHE RIMANGONO SOLE NEL PERIODO ESTIVO E DEGLI OSPITI
DettagliVito Milazzo Indicatori nello studio del Medico di Medicina Generale. Siracusa 03.06.2005
Vito Milazzo Indicatori nello studio del Medico di Medicina Generale Siracusa 03.06.2005 Verifica e revisione di Qualità nelle Prestazioni Sanitarie Decreto legge n. 502 del 30 Dicembre 1992 Art. 8 I nuovi
DettagliScelta del disegno dello studio
Scelta del disegno dello studio La scelta del disegno dipende da: 1) Tipo di domanda a cui vogliamo rispondere determinare il livello di malattia in una popolazione identificare cause di malattia o sottogruppi
DettagliANNO ACCADEMICO
ANNO ACCADEMICO 2017-2018 Sistema di coordinamento Donazione e Trapianto (L.91/99) Centro Nazionale Trapianti (CNT) Centri Interregionali Centri Regionali Trapianti Coordinamenti Locali Interfaccia Operativa
DettagliAngioplastica coronarica percutanea (PTCA) Percutaneous coronary angioplasty
e&panno 37 (2-3) marzo-giugno 213 SCHEDA 4 Angioplastica (PTCA) Percutaneous coronary angioplasty La revisione sistematica della letteratura evidenzia un associazione positiva nella maggioranza degli studi
DettagliAPPLICAZIONE DELLA METODOLOGIA LEAN SIX SIGMA PER IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI NOSOCOMIALI
APPLICAZIONE DELLA METODOLOGIA LEAN SIX SIGMA PER IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI NOSOCOMIALI Dott.ssa Maria Veronica Diana Azienda Ospedaliera Ospedali dei Colli Monaldi-Cotugno-CTO Napoli L esperienza dell
DettagliLife Tech Forum. 6 Aprile 2016
Life Tech Forum 6 Aprile 2016 Sanità digitale L innovazione digitale dei processi sanitari è un passaggio fondamentale per migliorare il rapporto costo-qualità dei servizi sanitari, limitare sprechi e
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13
pubblicazione della deliberazione stessa, avvenuta in data 21.4.2004; - la deliberazione del 2 novembre 2004, n. 1090, con la quale la Giunta regionale, ai fini di una migliore organizzazione dei procedimenti
DettagliNuove forme di organizzazione delle cure primarie Davide Lauri Medico di Famiglia Presidente, Coop Medici Milano Centro-CMMC
Nuove forme di organizzazione delle cure primarie Davide Lauri Medico di Famiglia Presidente, Coop Medici Milano Centro-CMMC Milano - 28 gennaio 2016 C era una volta. OGGI: come affrontare le nuove sfide
DettagliPROGETTO INTERAZIENDALE PER LA GESTIONE DELLA PATOLOGIA UROLOGICA NELL AREA DEL NORD SARDEGNA
PROGETTO INTERAZIENDALE PER LA GESTIONE DELLA PATOLOGIA UROLOGICA NELL AREA DEL NORD SARDEGNA (AOU SASSARI & ASL OLBIA) Avvio fase Sperimentale A cura di: AOU SS ASL 2 OLBIA (BOZZA) Febbraio 2016 1 Premessa:
DettagliJoint Commission International
La preparazione della Certificazione di un percorso di cura con la metodologia Joint Commission International 1 Indice Premessa...3 La scelta dei percorsi da Certificare...4 Il metodo...4 Il contenuto...5
Dettagli8 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence, Governance, Performance
8 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence, Governance, Performance Bologna, 15 marzo 2013 Polmonite acquisita in comunità Misurare l appropriatezza professionale e organizzativa Carlo Barbetta Centro di
DettagliImpatto sull equità.
Impatto sull equità manuele.falcone@ars.toscana.it Cosa voglio dirvi Obiettivi Strumenti e metodi utilizzati Esempi e risultati ottenuti Sviluppi futuri L Equity Action Misurare l impatto sull equità Obiettivo:
DettagliAPPROPRIATEZZA EFFICACIA EFFICIENZA in Sanità
Corso di Alta Formazione Modulo 2 APPROPRIATEZZA EFFICACIA EFFICIENZA in Sanità Dott.ssa F.Camilli Il Paradigma della gestione della qualità ECONOMICITA EFFICIENZA EFFICACIA Economicità Per ogni tipologia
DettagliDiagnosi precoce delle neoplasie della mammella
Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella Il cancro della mammella occupa tra le donne il primo posto in termini di frequenza: in Italia rappresenta il 29% di tutte le nuove diagnosi tumorali; nel
DettagliRequisiti informativi per un sistema di Gestione Integrata del Diabete
Requisiti informativi per un sistema di Gestione Integrata del Diabete PREVENIRE LE COMPLICANZE DEL DIABETE: DALLA RICERCA DI BASE ALL ASSISTENZA Roma 18-19 Febbraio 2008 ISS Roberto Raschetti Obiettivi
DettagliTicket: effetti sull assistenza specialistica in Toscana
Ticket: effetti sull assistenza specialistica in Toscana Ricorso ai servizi, prestazioni e copayment Manuele Falcone Osservatorio per la Qualità e l Equità manuele.falcone@ars.toscana.it Agenzia regionale
DettagliV. Analisi dei costi dei ricoveri per incidente domestico di Alessio Pitidis
(da A. Pitidis, F. Taggi - a cura di - Ambiente casa: la sicurezza domestica dalla conoscenza alla prevenzione. ISS- Franco Angeli Editore, Milano, 26) V. Analisi dei costi dei ricoveri per incidente domestico
DettagliIl modello organizzativo della Azienda Ospedaliera di Lodi Davide Archi
"Da HTA a Hospital-based HTA: un evoluzione sostenibile?" Il modello organizzativo della Azienda Ospedaliera di Lodi Davide Archi Il contesto Le Regole di Sistema 2014 ogni Azienda Ospedaliera dovrà prevedere
DettagliIl contributo dell HTA all appropriatezza degli interventi
Il contributo dell HTA all appropriatezza degli interventi G. Ciccone Epidemiologia clinica e valutativa AOU Città della Salute e della Scienza di Torino e CPO Piemonte Indice Health Technology Assessment
DettagliIndividuazione di bacini di utenza teorici per la gestione delle emergenze negli ospedali della Regione Lazio
Individuazione di bacini di utenza teorici per la gestione delle emergenze negli ospedali della Regione Lazio Katia Bontempi, Francesca Mataloni, Mariangela D Ovidio, Mirko Di Martino, Marina Davoli, Danilo
DettagliCosti e benefici nelle sale operatorie del futuro
Sostenibilità ed organizzazione tecnologica ospedaliera: guardare con altri occhi costi, indicatori di efficienza ed esiti Costi e benefici nelle sale operatorie del futuro DOT T. LUCA CARPINELLI 1 Strutture
DettagliMalattia Venosa Cronica
Grazia Dipaola Malattia Venosa Cronica IMPATTO SOCIO-SANITARIO MALATTIA VENOSA CRONICA 4 posto tra le malattie croniche ULCERE VENOSE 55-70% Nautilus survey on chronic venous diseases Agus GB, Jawien A,
DettagliAnalisi comparativa delle metodiche dialitiche nella Provincia Autonoma di Trento tra il 2008 ed il 2013
Analisi comparativa delle metodiche dialitiche nella Provincia Autonoma di Trento tra il 2008 ed il 2013 Nuova formazione, nuove terapie, nuova organizzazione per curare a casa XIII CONGRESSO NAZIONALE
DettagliOSPEDALE EVANGELICO INTERNAZIONALE LA SDO COME STRUMENTO NEL MIGLIORAMENTO CONTINUO DELLA QUALITA
OSPEDALE EVANGELICO INTERNAZIONALE Genova La qualità nell'assistenza medica ed infermieristica 4 e 10 Giugno 2013 LA SDO COME STRUMENTO NEL MIGLIORAMENTO CONTINUO DELLA QUALITA Perché valutare la qualità
DettagliLA PREVENZIONE DELLA BPCO
Claudio M.Sanguinetti LA PREVENZIONE DELLA BPCO Consulente Pneumologo Casa di Cura Quisisana Già Direttore UOC Pneumologia- UTIR Az.Compl.Ospedaliero San Filippo Neri ROMA PREVENZIONE PRIMARIA DELLA BPCO
Dettagli