Grammatica valenziale
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- Valentina Olivieri
- 6 anni fa
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1 Grammatica valenziale Un modello di analisi unitario La grammatica tradizionale divide l analisi degli enunciati in tre livelli separati: Morfologia - strumento d analisi: analisi grammaticale Sintassi della proposizione - strumento d analisi: analisi logica della proposizione Sintassi del periodo - strumento d analisi: analisi logica del periodo, magari realizzata attraverso lo schema a mattoni : connettivo Principale coordinata connettivo subordinata Implicita o Esplicita Tipologia di frase Esempio: e Credo lo dico esplicitamente di Aver ragione Implicita oggettiva La grammatica valenziale unisce i tre livelli di analisi in un unico modello, per il quale si possono usare diversi strumenti; noi privilegeremo gli schemi ad albero (che saranno spiegati più avanti). Comunque in parallelo con la valenziale continueremo a praticare anche la grammatica tradizionale rase e sintagma Come nella grammatica tradizionale, si può parlare propriamente di frase se un insieme di parole si coagula intorno ad un verbo (predicato); in assenza di verbi se rileviamo blocchi di una o più parole con un unica funzione sintattica parleremo di sintagma: sono sintagmi i complementi diretti ed indiretti, i soggetti, gli attributi, gli avverbi L unico sintagma che comprende al suo interno anche il verbo è il sintagma verbale (che però, come vedremo, non coincide con una frase perché il soggetto non fa parte di questo sintagma). Le valenze del verbo Quando uso un determinato verbo (), mi preparo a collegarvi alcune informazioni essenziali per formare una frase nucleare. Queste informazioni, però, variano da verbo a verbo; esse sono dette argomenti del verbo: come gli elementi chimici possono avere un diverso numero di valenze, anche i verbi possono avere un numero diverso di argomenti: verbi a 0 argomenti: piovere assolutamente impersonali: non hanno nemmeno il soggetto (non è sottinteso, non c è) verbi a 1 argomento: ridere intransitivi che non reggono complemento indiretto: ad essi si lega il solo soggetto (eventualmente sottinteso, sostituito da una frase soggettiva ) verbi a 2 argomenti: mangiare transitivi che si legano al soggetto e al complemento diretto andare intransitivi che reggono un complemento indiretto, oltre ad avere il soggetto verbi a 3 argomenti: dare per lo più transitivi che richiedono anche un complemento di termine
2 Il verbo più i suoi argomenti diversi dal soggetto costituiscono il Sintagma erbale (S). La frase nucleare e la sua rappresentazione come grafo ad albero Se ci limitiamo all essenziale, una rase () sarà quindi costituita dal soggetto più il sintagma verbale; a sua volta il soggetto sarà costituito normalmente da un nome, eventualmente accompagnato da un articolo o sostituito da un pronome: in tutti questi casi parleremo di Sintagma Nominale (). Se il soggetto è sottinteso lo indicheremo comunque nel grafo che rappresenta la frase come, ma, non essendovi delle parole che compongono questo, nell ultima riga del grafo useremo il simbolo. I nomi dei sintagmi dipendono sempre dalla parte del discorso che li caratterizza, mentre la loro funzione sintattica è resa attraverso la posizione nel grafo (vedi frase 1). I complementi indiretti, che sono introdotti da preposizioni, sono Sintagmi Preposizionali (). Tratteremo come sintagmi preposizionali le particelle pronominali che non equivalgono a complementi diretti: Ti amo = Amo te Ti dirò la verità = Dirò la verità a te ediamo alcuni esempi di rappresentazione grafica di frasi nucleari: 1. Ho letto un libro 2. Ugo andrà a Milano soggetto S comp. oggetto S ho letto un libro Ugo andrà a Milano Ecco le regole che formalizzano cosa può comporre una frase nucleare: = + S S= + () + () = (ARTICOLO)+NOME oppure PRONOME oppure =PREPOSIZIONE + Le parentesi indicano che un elemento può esserci, ma non deve esserci necessariamente. Quindi nel caso della frase 1 S= +, nella frase 2 S= + ediamo un esempio con verbo a tre argomenti: 3. Ada ha regalato un braccialetto a Tea S Ada ha regalato un braccialetto a Tea Le regole elencate sopra consentono di descrivere qualsiasi frase nucleare che contenga un predicato verbale (tratteremo a parte il caso dei predicati nominali). Immaginando di insegnarle ad una macchina e di fornirle anche degli elenchi di nomi, verbi (con relative valenze e coniugazioni), preposizioni, ecc., essa potrebbe generare tutte queste frasi nucleari. Chiaramente soltanto con queste informazioni la macchina non potrebbe distinguere le frasi scorrette semanticamente (per significato), come *Il ruscello legge una bibita ma potrebbe tranquillamente escludere quelle sintatticamente scorrette, come *Ugo ama a Maria
3 Oltre la frase nucleare: 1. le determinazioni Le frasi reali, però, quasi mai sono costituite esclusivamente dal predicato ed i suoi argomenti. In primo luogo si possono aggiungere informazioni su uno degli elementi contenuti nei sintagmi della frase nucleare: può essere un attributo, ad esempio un aggettivo (Sintagma Aggettivale ) riferito al soggetto; può trattarsi di un apposizione (se invece di un aggettivo la determinazione è un sostantivo, che individueremo ovviamente come ); però anche un complemento (ad esempio di specificazione o di qualità) può svolgere questa funzione: Ugo lava la propria macchina equivale a Ugo lava la macchina di Ugo. Nel grafo la determinazione viene sempre inserita all interno del nodo del sintagma determinato, che viene sdoppiato, collocandola a destra dell elemento determinato: 4. Ugo lava la propria macchina 5. Ugo lava la macchina di Ugo S S attributo c. di spec. Ugo lava la macchina propria Ugo lava la macchina di Ugo Ovviamente il procedimento può essere ricorsivo, cioè si possono determinare anche le determinazioni: 6. Ulisse, uomo dallo straordinario coraggio, sopravvisse ad innumerevoli disavventure. S Ricorsività della determinazione Ulisse uomo dal coraggio straordinario sopravvisse a sventure innumerevoli Oltre la frase nucleare: 2. le espansioni È anche possibile che le informazioni aggiuntive non siano riferite ad un solo elemento della frase, ma alla frase intera; in questo caso parleremo di espansioni; possono svolgere questa funzione avverbi (), complementi diretti (soprattutto quello di tempo determinato) (), complementi indiretti () e, come vedremo nel paragrafo successivo, intere frasi (). Le espansioni si collegano al nodo e si pongono a destra del nodo S:
4 Una mattina di colpo capii tutto S capii tutto una mattina di colpo Ugo mi chiese ripetutamente il nome della ragazza S vv Ugo chiese il nome della ragazza a me ripetutamente Dalla frase al periodo La grammatica valenziale sottolinea l equivalenza funzionale tra frasi (diverse dalla principale) e sintagmi: Temo che Ugo si vendichi Temo la vendetta di Ugo Quindi una fondamentale regola che consente di arricchire la complessità delle frasi, dice che qualsiasi sintagma (tranne quello verbale) può essere sostituito da una frase. Temo la vendetta di Ugo S Compl. oggetto + determinazione (c. di specific.) Temo che Ugo si vendichi S che Subordinata oggettiva S temo la vendetta di Ugo temo Ugo vendichi sé
5 Per analogia con il modo di procedere utilizzato negli schemi a mattoni, può convenire inserire il connettivo (in questo caso che) in corrispondenza della freccia che precede la frase subordinata. Invece il pronome relativo sarà inserito nella riga terminale, in cui compaiono le parole della frase: La scuola che frequento mi piace. Subord. relativa: è una determinazione, in questo caso del soggetto. S S Il pronome relativo qui è compl. oggetto La scuola frequento che piace a me Il rapporto di coordinazione può essere reso con una freccia orizzontale, come nello schema a mattoni ; ovviamente allo stesso modo della coordinazione tra frasi si potrà rappresentare quella tra sintagmi: Pratico il basket e ne seguo il campionato. e S S pratico il basket seguo il campionato di esso (= ne) Mi piacciono il calcio ed il tennis S ed il calcio il tennis piacciono a me Ovviamente anche le espansioni possono essere delle frasi:
6 Seguiamo quella serie televisiva perché vogliamo scoprire l assassino. perché Notare che questa è una proposizione causale, non finale. S S seguiamo serie televisiva quella vogliamo scoprire l assassino Questa rappresentazione significa che televisiva determina serie, mentre quella determina serie televisiva, come se queste non fossero due parole distinte, ma una sola perifrasi.
2 LE PARTI DEL DISCORSO Le nove parti del discorso Caratteristiche delle parti del discorso 48 ESERCIZI 50 INDICE
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