LE FERITE. Dea vallo della lucania PERLE,FATTI E.. MISFATTI IN URGENZA (inf. A.Angione)
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1 LE FERITE Dea vallo della lucania PERLE,FATTI E.. MISFATTI IN URGENZA (inf. A.Angione)
2 Il 5,4 % degli accessi in Ps è dovuto a ferite Le ferite traumatiche sono più frequenti alle mani al volto e al cuoio capelluto
3 FERITA Soluzione di continuo recente delle parti molli, interessante anche il rivestimento cutaneo, conseguente ad un trauma PIAGA Soluzione di continuo non recente, con tendenza alla guarigione ULCERA Soluzione di continuo non recente che non ha tendenza alla guarigione
4 Le Ferite La ferita è una soluzione di continuo prodotta da un agente meccanico. Le ferite si possono distinguere in superficiali se interessano cute e tessuto sottocutaneo profonde se interessano i piani anatomici sottostanti penetranti se raggiungono una cavità (toracica,addominale)
5 Classificazione delle ferite Escoriazioni Ferite da taglio Ferite da punta Ferite lacero-contuse contuse Ferite d armad da fuoco Ferite a lembo
6 ESCORIAZIONI Agente lesivo diretto tangenzialmente alla cute Danno anatomico limitato ai piani superficiali Facile porta di ingresso per i batteri Possibili esiti permanenti da materiale estraneo ritenuto (tatuaggi)
7 Ferite da taglio Meccanismo pressione stiramento - azione combinata Forma rettilinea,circolare,ellittica,a lembo, con o senza perdita di sostanza Estensione - Profondità
8 Ferite da taglio Ferite superficiali o semplici Ferite complesse con perdita di sostanza a lembo penetranti
9 Ferite da taglio: sintomi e segni clinici Divaricamento dei margini dipende da: elasticità del tessuto,mobilità, direzione del taglio Emorragia dipende da: profondità ed estensione del tessuto lesionato può essere:capillare o a nappo venosa arteriosa parenchimatosa Dolore dipende da: tipo di tagliente,dalla ragione colpita, dalla rapidità e intensità dell azione lesiva,dalla sensibilità del soggetto Limitazioni della funzione
10 Ferite da punta La profondità prevale su lunghezza e larghezza Meccanismo compressione di un agente acuminato su un area corporea limitata.
11 Classificazione delle ferite da punta Superficiali Complesse con interessamento di vasi e/o nervi Penetranti Trapassanti Transfosse
12 Ferite da punta: sintomi e segni clinici Dolore modesto Emorragia all esterno può essere scarsa, ma attenzione alle emorragie profonde Impotenza funzionale Possibile ritenzione di corpi estranei Complicanze settiche - tetano
13 FERITE LACERE E LACERO-CONTUSE Le forze lesive agiscono sui tessuti con meccanismi di trazione stiramento strappamento compressione morsi di animale,monconi ossei di fratture, ingranaggi, ruote, cinghie di trasmissione ecc..
14 FERITE LACERE E LACERO-CONTUSE ASPETTO CLINICO Grande variabilità di morfologia margini irregolari e sfrangiati,ecchimotici,sottominati lesioni singole e multiple Attenzione alla vitalità dei tessuti ed alla possibile comparsa di necrosi Scalpo: strappamento del cuoio capelluto causato da violenta trazione sui capelli
15 FERITE DA MORSO DI ANIMALE Ferite lacero-contuse spesso multiple e complesse Interessano frequentemente zone di rilevante importanza estetica o funzionale (volto, arti) Alto rischio di infezione per l elevato grado di contaminazione
16 FERITE D ARMA DA FUOCO La penetrazione di un proiettile dipende da: - forza viva (massa e velocità) - forma del proiettile Classificazione: a doccia a setone a fondo cieco trapassanti da scoppio
17 Ferite d arma da fuoco: aspetti clinici Solo foro di entrata Ritenzione del proiettile nelle parti molli Foro di entrata - Foro di uscita Complicanze settiche tetano - gangrena gassosa
18 FERITE D ARMA DA FUOCO FORO DI ENTRATA FORO DI USCITA Foro di entrata diametro < al proiettile, alone ecchimotico o escoriativo; tracce di ustione, affumicatura e tatuaggio Foro di uscita diametro > di quello di entrata, margini frastagliati
19 FERITE D ARMA DA FUOCO LESIONI PROFONDE VISCERALI NEURO-VASCOLARI SCHELETRICHE
20 FERITE A LEMBO L agente lesivo agisce tangenzialmente alla superficie del tessuto La vitalità del lembo è assicurata dal peduncolo che lo connette ai tessuti circostanti Elevato rischio di necrosi
21 COMPLICANZE DELLE FERITE EMORRAGIA LESIONI DI ORGANI PROFONDI LESIONI DI FORMAZIONI VASCOLARI E NERVOSE LESIONI SCHELETRICHE ERNIE TRAUMATICHE FISTOLE INTERNE ED ESTERNE INFEZIONI LOCALI GANGRENA GASSOSA TETANO CICATRICI RETRAENTI - CHELOIDI
22 LA GUARIGIONE DELLE FERITE La guarigione delle ferite è quell insieme di fenomeni biologici che portano alla riparazione di un tessuto leso Il risultato del processo biologico è la cicatrice La guarigione delle ferite rappresenta un aspetto della rigenerazione tessutale
23 PROCESSO DI GUARIGIONE DELLE FERITE GUARIGIONE PER PRIMA INTENZIONE GUARIGIONE PER SECONDA INTENZIONE
24 RISPOSTA DEI TESSUTI AL TRAUMA - CICATRIZZAZIONE INFIAMMAZIONE ATTIVAZIONE DEI MECCANISMI DELLA COAGULAZIONE - EMOSTASI COMPARSA DI ESSUDATO INFIAMMATORIO (Neutrofili, Macrofagi, Linfociti) FORMAZIONE DI TESSUTO DI GRANULAZIONE TESSUTO CONNETTIVO IMMATURO ALTO CONTENUTO DI AC. IALURONICO RICCO DI VASI NEOFORMATI (NEOANGIOGENESI) RICCO DI MACROFAGI E FIBROBLASTI COLLAGENE DI TIPO III RIEPITELIZZAZIONE MIGRAZIONE E PROLIFERAZIONE DI CELLULE EPITELIALI MATURAZIONE DELLA CICATRICE E SUO RIMODELLAMENTO ACCUMULO DI FIBRE COLLAGENE TIPO I AUMENTO DELLA RESISTENZA MECCANICA DEL TESSUTO ORGANIZZAZIONE DEL COLLAGENE IN GRANDI FASCI DI FIBRE.
25 RISPOSTA DEI TESSUTI AL TRAUMA - CICATRIZZAZIONE Una cicatrice si considera solida dopo 15 giorni Il rimodellamento si completa dopo circa 6 mesi
26 FATTORI CHE INFLUISCONO SULLA GUARIGIONE DELLE FERITE FATTORI GENERALI FATTORI LOCALI ETA' FORMA E DIMENSIONI SESSO SEDE RAZZA CONTAMINAZIONE COSTITUZIONE EDEMA SQUILIBRI ORMONALI FORMAZIONE DI EMATOMI MALATTIE DEL METABOLISMO NECROSI MALATTIE SISTEMICHE TECNICA DI SUTURA INADEGUATA IPO-AVITAMINOSI MATERIALE DI SUTURA NON ADATTO
27 FATTORI CHE OSTACOLANO LA CICATRIZZAZIONE LOCALI -tipo di ferita -presenza di emorragie, ematomi, raccolte sierose -infezioni -ostacoli meccanici alla chiusura -presenza di corpi estranei ritenuti -fattori iatrogeni LOCO-REGIONALI -turbe della vascolarizzazione -turbe dell innervazione -esiti distrettuali di trattamenti attinici SISTEMICI -ipo-disprotidemie -carenza di fattori vitaminici (vit. C) -alterazioni dell equilibrio elettrolitico (Ca+) -fattori endocrini (ACTH, Cortisone) -diabete -assunzione di farmaci (es.immunosoppressori)
28 CICATRICI PATOLOGICHE atrofica ipertrofica cheloidea FATTORI PREDISPONENTI ALLE CICATRICI IPERTROFICHE Locali Cicatrizzazione per seconda intenzione Orientamento della cicatrice Natura dell agente lesivo (es. ustione) Loco-regionali sede (reg. sternale, deltoidea, scapolare sottoauricolare) Sistemici età, razza, sesso, fattori costituzionali ed idiopatici
29 LA MEDICAZIONE SCOPO PROTEGGERE LA FERITA, IMPEDENDO L' ECCESSIVA DISIDRATAZIONE DEGLI STATI CELLULARI SUPERFICIALI MANTENERE UN GRADIENTE OTTIMALE DI UMIDITA' SENZA DETERMINARE ACCUMULO DI LIQUIDI O AUMENTO DEL RISCHIO DI INFEZIONE. REQUISITI DELLA MEDICAZIONE PERMEABILITA' ALL' OSSIGENO ED AI VAPORI RIDUZIONE DELLE PERDITE PLASMATICHE PROTEZIONE CONTRO LA CONTAMINAZIONE BATTERICA STIMOLO PER IL TESSUTO DI GRANULAZIONE FAVORENTE LA EPIDERMIZZAZIONE
30 AUTOPROTEZIONE PULIZIA E DETERSIONE DISINFEZIONE MEDICAZIONE
31 Pulizia ( se non già effettuata) Valutazione e descrizione della ferita Anestesia Irrigazione, ispezione, courettage Sintesi cutanea Medicazione ed eventuale copertura
32 Soluzione fisiologica Povidone iodino diluito (2cc betadine + 18cc soluzione fisiologica) si Clorexidina Perossido di idrogeno (uccide granulociti e fibroblasti e ritarda la guarigione) Soluzione antibiotica no
33 Sutura : per ferite pulite, occorse entro le 24 ore a seconda del distretto coinvolto: Considerare tipo e dimensione del filo Tipo di sutura Sutura Steri Strip Adesivo cutaneo Tecniche di chiusura con metodi alternativi:
34 SINTESI DEI TESSUTI - SUTURA Insieme di mezzi tecnici che permettono l accostamento dei margini di una soluzione di continuo,ponendo i tessuti nelle migliori condizioni per la cicatrizzazione. Materiali impiegati nelle suture fili clips cerotti colle biologiche
35 Caratteristiche dei fili di sutura naturali sintetici monofilamento intrecciati riassorbibili non riassorbibili
36 TRATTAMENTO GENERALE DELLE FERITE DETERSIONE DISINFEZIONE
37 Materiale di copertura con caratteristiche di bio compatibilità 1)Passivi : assorbono gli essudati e proteggono la lesione dagli agenti esterni 2)Interattivi : interagiscono regolando il microambiente della lesione affinchè il processo riparativo venga agevolato 3)Attivi : hanno un ruolo attivo nella riparazione tessutale modificandone talvolta la matrice cellulare
38 Mantengono l ambiente umido Non contengono elementi tossici Hanno elevata capacità adsorbente Garantiscono una protezione meccanica Sono comode e non dolorose Permettono il monitoraggio del processo riparativo senza rimuovere la medicazione
39 Alginati Idrocolloidi Idrofibre Idrogel Poliuretano in schiuma Poliuretano in film Medicazioni ipertrofiche
40 Bendaggio compressivo : Bende e fasce elastiche Bendaggio di fissazione : con bende di garza orlata anelastiche Bendaggio triangolare (usato soprattutto per la spalla) Fasciatura degli arti : fasciatura a spirale scalando ad ogni giro
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