CORSO DI IGIENE. CdL SSS. Dott.ssa Maria Serena Gallone

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1 CdL SSS Dott.ssa Maria Serena Gallone

2 L infezione da HIV L'HIV è in continua diffusione in tutto il mondo, espandendosi rapidamente in aree geografiche fino a pochi anni fa relativamente risparmiate dall'epidemia, rafforzando la sua presenza nei Paesi dove l'aids è già la principale causa di morte nelle persone di età compresa tra i 20 ed i 50 anni e dove l'aspettativa di vita della popolazione adulta si è ridotta di quasi 10 anni.

3 L agente eziologico HIV-1/2 = Human Immunodeficiency Virus Famiglia Retroviridae, sottofamiglia Lentiviridae, virus che danno luogo a infezioni lente (lungo intervallo tra infezione e sintomi) 100 nm di diametro, dotato di involucro esterno (envelope) Genoma a RNA Tre geni principali: gag codifica per le proteine capsidiche e nucleocapsidiche pol codifica per le proteine enzimatiche env codifica per le proteine del pericapside virale

4 Fasi del decorso clinico Infezione primaria (sintomatica o asintomatica) Latenza clinica Sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS)

5 Infezione primaria da HIV Si verifica nel 40-70% dei soggetti Si manifesta a distanza di 2-6 settimane dal contagio Febbre, linfoadenopatia, mialgie, artralgie, cefalea, diarrea, esantema maculo-papuloso (sintomi aspecifici) Raramente manifestazioni neurologiche come: - sindromi neuroencefaliche - neuropatie periferiche È caratterizzata da alti livelli di replicazione virale

6 Infezione da HIV Sieropositivo: soggetto che è venuto in contatto con il virus e ha sviluppato gli anticorpi La sieropositività dura tutta la vita SIEROPOSITIVO MALATO DI AIDS

7 Decorso clinico: fase di latenza graduale deterioramento del sistema immunitario carica virale bassa nel sangue periferico ma alta negli organi linfoidi (serbatoio di virus e celluleinfette) 7

8 AIDS Acquired Immuno Deficiency Syndrome E una malattia caratterizzata da: üdeficienza delle capacità difensive dell organismo per alterazione del sistema immunitario ücomparsa di malattie rare per la popolazione generale

9 Decorso clinico: AIDS sintomi aspecifici come perdita di peso e astenia e, quando il numero di linfociti T CD4+ scende al di sotto di 200 cell/μl, il decorso dell infezione è complicato dall insorgenza di infezioni opportunistiche e tumori caratterizzata da un aumento consistente dei marcatori di replicazione virale nel sangue periferico e nei linfonodi 9

10 AIDS/Fase sintomatica Sarcoma di Kaposi Candidosi profonde Polmonite da Pneumocystis jiroveci Meningiti/encefaliti Tubercolosi 10

11 Decorso clinico Per la maggior parte dei soggetti il tempo medio tra l infezione e la comparsa di AIDS è di 10 anni Circa il 5% dei soggetti sviluppa la malattia in 5 anni (progressori rapidi) il 5-15% può sviluppare l AIDS dopo 15 anni (progressori lenti) 11

12 Modalita di trasmissione Trasmissione sessuale: sia eterosessuale che omosessuale e si attua attraverso rapporti vaginali, anali e oro-genitali non protetti dal preservativo. Trasmissione parenterale: trasfusione di sangue, iniezione accidentale, esposizione di una membrana mucosa, contatto diretto tra ferite cutanee profonde, aperte e sanguinanti, contatto con sangue o altri liquidi biologici sulle mucose.

13 Modalità di trasmissione Trasmissione verticale: in utero per diffusione transplacentare, durante il parto attraverso il canale del parto infetto, dopo la nascita attraverso il latte materno. Il rischio maggiore è associato a un alta carica virale materna e un basso numero di cellule T CD4+. Contatti personali non sessuali, esposizione a saliva, contatti con urine e punture di insetti non sono mai stati direttamente implicati nella trasmissione di HIV.

14 Fattori che influenzano la probabilità di trasmissione di HIV Carica infettante - liquido biologico, stadio dell infezione Fattori legati al virus - genotipi (circa 17) Fattori legati al singolo individuo - infettività, resistenza all infezione, ecc. Fattori comportamentali - n. partner sessuali, tipo di rapporto sessuale, ecc. Tipo di esposizione Atri cofattori (MST, ecc.)

15 Rapporti sessuali e AIDS Fattori che condizionano la trasmissione: ütipo di rapporto - Eterosessuale: Uomo-donna/Donna-uomo - Omosessuale: Uomo-uomo/Donna-donna ütipo di pratica sessuale - Rapporti anali - Rapporti vaginali - Rapporti oro-genitali üfrequenza dei rapporti sessuali üinfezioni concomitanti (MST)

16 Fattori che influenzano la probabilità di trasmissione verticale üfattori inerenti la madre (stadio clinico, CD4, AZT, ecc.) üfattori inerenti il feto ümodalità del parto (naturale, cesareo) Dal 15 al 20% dei bambini nati da madre sieropositiva contraggono l infezione da HIV

17 Come NON si trasmette l HIV

18 Infettività dei materiali biologici ISOLAMENTO HIV üsangue üliquido seminale üsecreto vaginale ülatte materno Lacrime Saliva Sudore Feci Urine TRASMISSIONE ACCERTATA SI SI SI SI NO NO NO NO NO

19 Prevenzione dell infezione da HIV Tossicodipendenza: üsiringhe sterili übleach üprofilattico Via sessuale: üprofilattico ümisure di controllo delle MST

20 Prevenzione dell infezione da HIV Via parenterale (trasfusioni ed emoderivati): ütrasfusione autologa üscreening donatori üinattivazione al calore di fattori della coagulazione e degli emoderivati

21 Prevenzione dell infezione da HIV üprecauzioni universali Via parenterale (esposizioni accidentali in operatori sanitari): üprofilassi con antiretrovirali

22 Prevenzione dell infezione da HIV üprofilassi con antiretrovirali nella gravida e nel neonato Via verticale: üevitare l allattamento

23 Terapia I farmaci antiretrovirali sono in grado di inibire la replicazione di HIV interferendo con i meccanismi responsabili della replicazione e della crescita del virus nella cellula infettata: - Inibitori dell ingresso del virus nella cellula (inibitori di fusione e del legame co-recettoriale) - Inibitori della trascrittasi inversa (nucleosidici e non nucleosidici) - Inibitori dell integrazione del genoma retrotrascritto di HIV nel - genoma umano (inibitori dell integrasi) - Inibitori delle proteasi

24 HAART Highly Active Anti-Retroviral Therapy Introdotta nel 1996 Impiego di una associazione di farmaci Riduce la morbosita e la mortalita correlate all infezione migliorando la qualita di vita del paziente La soppressione della carica virale entro 3-6 mesi dall inizio della terapia comporta un recupero immunologico e una riduzione dello stato di infiammazione cronica

25 Prevalenza di infezioni da HIV nel mondo UNAIDS Report Reveals Continued Progress in Global HIV Fight

26 Prevalenza di decessi da AIDS UNAIDS Report Reveals Continued Progress in Global HIV Fight

27 Prevalenza dei soggetti che vivono con infezioni da HIV UNAIDS Report Reveals Continued Progress in Global HIV Fight

28

29 Complessivamente nel mondo... Dal 2000 al 2014: 35% nuove infezioni da HIV 42% morti HIV-correlate 84% accesso alla terapia antiretrovirale

30 In Europa Fonte: Rapporto Oms Europa/Ecdc Hiv/Aids surveillance in Europe 2015

31 Trend dell infezione da HIV in Europa, Fonte: Rapporto Oms Europa/Ecdc Hiv/Aids surveillance in Europe 2015

32 Numero e incidenza delle nuove diagnosi di HIV per classe di età. Italia 2015 Fonte: ISS -Aggiornamento nuove diagnosi di infezione HIV e dei casi di AIDS 2015

33 Nuove diagnosi di infezione da HIV per modalità di trasmissione. Italia Fonte: ISS -Aggiornamento nuove diagnosi di infezione HIV e dei casi di AIDS 2015

34 Età mediana alla diagnosi di AIDS, per genere e anno di diagnosi. Italia Fonte: ISS -Aggiornamento nuove diagnosi di infezione HIV e dei casi di AIDS 2015

35 Casi di AIDS in adulti italiani e stranieri per categoria di esposizione. Italia Fonte: ISS -Aggiornamento nuove diagnosi di infezione HIV e dei casi di AIDS 2015

36 Copertura della terapia antiretrovirale e numero dei decessi AIDS-correlati nel mondo, Fonte: UNAIDS Global Update 2016

37 AIDS Esiste un vaccino? NO Classe di notifica?

38 Grazie per l attenzione

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