Corso di Pedagogia Generale e Pedagogia Sociale. Lezione 3

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1 Corso di Pedagogia Generale e Pedagogia Sociale A.A I semestre Dott.ssa Paola Anzilotti

2 Programma Venerdì 8 febbraio 2008, Educazione degli adulti. L apprendimento e gli stili cognitivi. La disabilità e diversa abilità. Pedagogia sperimentale.

3 Educazione adulti Modello Inglese Public Halls University Extention Modello Danese Grundtving Folkelig Hojskole Educazione permanente Unesco Knowles

4 L apprendimento

5 Questionario stili apprendimento 0 = mai o raramente 1 = qualche volta 2 = spesso 3 = sempre o quasi sempre Fonte: Mariani L Portfolio. Strumenti per documentare e valutare cosa si impara e come si impara. Zanichelli, Bologna.

6 Questionario stili apprendimento - 1/8 1. Quando studio, se sottolineo o evidenzio parole e frasi mi concentro di più. 2. Mi piace lavorare senza pianificare tutto all'inizio, ma "aggiustando il tiro" man mano che procedo. 3. Preferisco che l'insegnante ci assegni lavori che ognuno di noi possa poi svolgere come preferisce. 4. Mi risulta difficile capire un termine o un concetto se non mi vengono dati degli esempi. 5. Mi confondono grafici e diagrammi che non sono accompagnati da spiegazioni scritte.

7 Questionario stili apprendimento - 2/8 6. Preferisco i lavori da svolgere passo per passo, completando un compito prima di iniziare il successivo. 7. Ricordo meglio un argomento se posso fare un'"esperienza diretta", per esempio facendo un esperimento di laboratorio, costruendo un modello, facendo una ricerca, ecc. 8. Preferisco imparare leggendo un libro piuttosto che ascoltando una lezione. 9. Sono soddisfatto se di un argomento capisco le idee generali, senza considerare i particolari. 10. Capisco meglio un argomento parlandone o discutendone con qualcuno piuttosto che soltanto leggendo un testo.

8 Questionario stili apprendimento - 3/8 11.Mi piace lavorare in gruppo. 12.Quando studio su un libro imparo di più guardando figure, grafici e mappe piuttosto che leggendo il testo scritto. 13.Se devo raccontare o riferire qualcosa mi soffermo molto sui dettagli. 14.Riesco facilmente a seguire qualcuno che parla anche se non lo guardo in faccia. 15.Capisco meglio le istruzioni di un compito se mi sono presentate per iscritto.

9 Questionario stili apprendimento - 4/8 16. Se si deve lavorare a gruppi, preferisco che sia l'insegnante a decidere come formare i gruppi. 17. Durante una lezione o una discussione scrivere o disegnare qualcosa mi aiuta a concentrarmi. 18. Imparo e ricordo di più quando studio da solo. 19. In un lavoro di gruppo preferisco che l'insegnante ci lasci liberi di distribuirci i compiti all'interno del gruppo. 20. Organizzo il mio tempo, sia nello studio che nelle altre attività.

10 Questionario stili apprendimento - 5/8 21.Quando leggo un testo mi creo mentalmente delle immagini sulla storia, i personaggi o le idee. 22.Quando studio ho bisogno di pause frequenti e di movimento fisico. 23.Alla fine di un lavoro di gruppo mi sento di avere imparato di più che se avessi lavorato da solo. 24.Preferisco gli esercizi con una sola soluzione o risposta piuttosto che gli esercizi più "aperti e "creativi". 25.Quando in classe lavoro con un compagno o in gruppo ho la sensazione di perdere tempo.

11 Questionario stili apprendimento - 6/8 26.Mi risulta più facile ricordare figure e illustrazioni in un libro se sono stampate a colori vivaci. 27.Imparo meglio se parto da una visione generale dell'insieme piuttosto che da dettagli e aspetti specifici. 28.Preferisco che una regola o una teoria mi venga chiaramente spiegata prima di applicarla in esempi ed esercizi. 29.Per capire un testo che sto studiando mi aiuto facendo disegni e diagrammi. 30.Imparo di più durante le lezioni in classe che

12 Questionario stili apprendimento - 7/8 31.Non mi piace leggere o ascoltare le istruzioni per un compito; preferirei cominciare subito a lavorarci. 32.Capisco meglio le istruzioni di un compito se mi vengono spiegate a voce e non soltanto fornite per iscritto. 33. Se un compito deve essere svolto a gruppi, preferisco che siano gli studenti stessi a decidere come formare i gruppi. 34. Prendo appunti durante le spiegazioni dell'insegnante e le discussioni in classe e li rileggo poi per conto mio. 35. Mi risulta abbastanza facile sintetizzare ciò che è stato detto in una discussione.

13 Questionario stili apprendimento - 8/8 36.Quando studio mi concentro di più se leggo o ripeto a voce alta. 37.Imparo di più a casa che in classe. 38.Se devo decidere se qualcosa è giusto o corretto, mi baso più sull'istinto che sulla logica. 39.Preferisco imparare vedendo un video o ascoltando una cassetta piuttosto che leggendo un libro. 40.Quando studio su un libro prendo appunti o faccio riassunti.

14 Risultati - Area A/1 Affermazione N. Punteggio Affermazione N. Punteggio Tot Visivo VERBALE Tot Visivo NON VERBALE

15 Risultati - Area A/2 Affermazione N. Punteggio Affermazione N. Punteggio Tot Uditivo Tot Cinestesico

16 Risultati - Area B Affermazione N. Punteggio Affermazione N. Punteggio Tot Analitico Tot Globale

17 Risultati - Area C Affermazione N. Punteggio Affermazione N. Punteggio Tot Individuale Tot Di Gruppo

18 Risultati Area A: canali sensoriali Area B: modi di elaborare le informazioni Area C: modalità di lavoro

19 L apprendimento Molteplicità definizioni Stili di apprendimento Strategie di apprendimento - QSA

20 Le strategie di apprendimento 1 Apprendimento è composto da due tipologie di processi: Cognitivi Affettivi e motivazionali Fonte: Pellerey M. Questionario sulle strategie d apprendimento LAS Roma, 1996

21 Le strategie di apprendimento 2 Processi cognitivi - Focalizzazione attenzione - Elaborazione conoscenze - Organizzazione delle conoscenze - Meta-cognizione ed auto-regolazione

22 Le strategie di apprendimento 3 Processi affettivi ed emozionali - Ansietà di base e occasionale - Volizione o capacità di perseverare negli impegni - Attribuzione causale del proprio successo o fallimento - Percezione della propria competenza

23 Inoltre Ricerca-azione Cooperative learning Storie di vita e autobiografia

24 La disabilità

25 LA DISABILITA In ottica scolastica Portatore di handicap è colui che non raggiunge standard media Disadattato: Soggetto che presenta sociale disturbante o manifesta, per esplicite turbe apprendimento non derivanti da handicap reali, prestazioni scolastiche insufficienti La letteratura: Deficit disordine di struttura Incapacità conseguenza Handicap inconveniente sociale (stabilizzata e progressiva)

26 Alcune definizioni Deficit: disordine di struttura Incapacità: limitazione funzionale Handicap: inconveniente sociale Svantaggio: Situazione di insufficienza mentale carenze No sostegno, ma ampliamento opportunità Svantaggiato: Colui che, seguito a esperienze psicologiche negative, presenta inadeguatezza culturale e sociale e nelle relative prestazioni Disabilità (D.P.R. 104/85): limitazione o perdite delle capacità di svolgere un attività nel modo o limiti considerati normali per un individuo

27 Handicap Cause (da p.d.v organico) dell handicap: Ereditarie, Prenatali, Perinatali, Postnatali Manifestazioni: Aspetto organico (la malattia vera e propria) Aspetto funzionale (difficoltà) Aspetto sociale (reazione della società)

28 Disabilità: ieri Classificazione Internazionale delle malattie (ICD, 1970) EZIOLOGIA --> PATOLOGIA --> MANIFESTAZIONE CLINICA Classificazione Internazionale delle menomazioni, delle disabilità e degli handicap (ICIDH, 1980) MALATTIA O DISTURBO --> MENOMAZIONI --> DISABILITA --> HANDICAP

29 Disabilità: oggi ICF (2001) International Classification of Functioning, Disability and Health (standard di valutazione e classificazione di salute e disabilità) Criteri Parte 1 - Funzionamento e Disabilità: o Funzioni e strutture corporee, o Attività e Partecipazione, Parte 2- Fattori Contestuali: o Fattori Ambientali, o Fattori Personali ISTAT

30 ICF

31 Integrazione Integer+ago=rendere completo Prevista dalla costituzione (ruolo della scuola) Processo dinamico Quali barriere?

32 La pedagogia sperimentale

33 Alcuni strumenti Focus group Intervista biografica: Intervista in profondità Storie di vita Questionario

34 Valutazione AUTOVALUTAZIONE DELLA RICERCA (--/++) Struttura: presenza delle diverse sezioni FASI VALUTAZIONE Introduzione Metodologia Risultati Discussione Conclusioni Riferimenti bibliografici Appendici

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