PROVINCIA DI PIACENZA
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- Cesare Orlando
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1 ALLEGATO A PROVINCIA DI PIACENZA PER IL CONSOLIDAMENTO E LA QUALIFICAZIONE DEI SERVIZI EDUCATIVI PER BAMBINI DA 0 A 3 ANNI ANN Servizio Istruzione e Programmazione socio-educativa
2 PREMESSA ll Programma contiene indicazioni per l'attuazione degli interventi di consolidamento e qualificazione dei servizi educativi per bambini da 0 a 3 anni per l'anno 2014, in coerenza con gli indirizzi dell'assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna, di cui alla deliberazione 8 maggio 2012 n. 74 ad oggetto Indirizzi per la programmazione sociale e dei servizi educativi per la prima infanzia per l'anno 2012, ai sensi della L.R. 2/2003 e L.R. 1/2000 ed in attuazione del piano sociale sanitario e regionale, con cui si è proceduto alla proroga fino all'anno 2014 delle linee di indirizzo, approvate con atti 202/2008 e 62/2011 e, conseguentemente, di quanto disposto dal Consiglio Provinciale con atti C.P. nn. 114/2011, 121/2012 e 62/2013. Recepisce, inoltre, quanto disposto dalla Giunta Regionale con deliberazione 30 luglio 2012, n. 1089, relativamente alla sperimentazione del progetto pedagogico e della metodologia di valutazione nei servizi educativi e quanto concordato tra la Provincia e la Regione medesima attraverso l ampliamento e perfezionamento dell intesa istituzionale collegata alla sperimentazione formativa di auto/ etrovalutazione del Coordinamento Pedagogico Provinciale e alla sua successiva applicazione, finalizzata all accreditamento dei servizi. L'attuazione del Programma, compresa l' adozione degli atti istruttori e dei necessari impegni e liquidazioni è ricondotta al Servizio Istruzione e Programmazione socio-educativa
3 1. Sostegno alla qualificazione del sistema dei servizi per affrontare le trasformazioni in atto in un'ottica di qualità e sostenibilità, attraverso la funzione del coordinamento pedagogico e la promozione di iniziative di formazione Obiettivi Consolidare il processo di qualificazione dei servizi, sia pubblici che privati, attraverso una pluralità di interventi, in particolare mediante il sostegno: 1. alle figure di coordinamento pedagogico sovracomunale o zonale 2. al coordinamento pedagogico provinciale e formazione permanente degli operatori Priorità: 1.1 Coordinamento pedagogico sovracomunale o zonale Sostenere i soggetti gestori affinché si dotino di figure di coordinamento pedagogico in forma associata, ai fini della programmazione educativa, dell'analisi dei bisogni sociali delle famiglie, dell'elaborazione di adeguate risposte ed in generale dell'attuazione del progetto pedagogico ed organizzativo dei servizi. Verrà valutato l'impegno professionale dei coordinatori in termini di tempo e presenza richiesti per uno svolgimento proficuo delle attività, assumendo in particolare il riferimento del numero adeguato di servizi, da un minimo di 3 a un massimo di 9 servizi coordinabili. 1.2 Coordinamento pedagogico provinciale e iniziative di formazione permanente degli operatori del territorio La Provincia con deliberazione di Giunta Provinciale , n. 566 ha provveduto, ai sensi dell'art. 34, comma 2, ad istituire il coordinamento pedagogico provinciale per la realizzazione delle funzioni previste dalla legge. La Provincia garantisce il funzionamento di detto organismo, che rappresenta la sede di dialogo di tutti i coordinatori pedagogici, funzionale alla conoscenza dei differenti orientamenti che hanno prodotto modelli organizzativi e pedagogici diversificati, la cui integrazione nel sistema provinciale/regionale appare indispensabile ai fini di una divulgazione rispettosa delle diverse esperienze. Tale integrazione rappresenta la condizione necessaria per il consolidamento di una cultura dell'infanzia promossa non solo da eccellenze solitarie, ma dall insieme delle potenzialità presenti nel sistema integrato dei servizi educativi, tanto più in relazione all'avvenuta attivazione del processo di sperimentazione delle linee guida del progetto
4 pedagogico e della metodologia di valutazione dei servizi educativi, processo questo che ha coinvolto tutti i territori provinciali nell'ambito della qualificazione dei servizi per l'infanzia. La Provincia assume il Coordinamento Pedagogico Provinciale quale proprio specifico strumento di supporto alla programmazione e qualificazione dei servizi. Il Coordinamento Pedagogico Provinciale assicura a livello provinciale la promozione e la realizzazione di iniziative di formazione permanente degli operatori dei nidi d infanzia, a gestione pubblica o privata, al fine di realizzare un sistema educativo di qualità, che sarà presupposto essenziale per l'accreditamento dei servizi, sia con l apporto diretto dei coordinatori pedagogici nei percorsi di formazione, sia avvalendosi, ove necessario, dell apporto di esperti. La formazione del personale, che rappresenta una delle condizioni imprescindibili per determinare la qualità del servizio e sarà realizzata nel rispetto dei vincoli contrattuali degli operatori, sia dei servizi pubblici che privati, sarà prevalentemente orientata alla realizzazione della sperimentazione del percorso di auto ed etero valutazione dei servizi. La conclusione della sperimentazione aprirà alla successiva fase della definitiva applicazione, in previsione dell accreditamento dei servizi regionali per l infanzia. Soggetti realizzatori: 1.1 Soggetti gestori associati, pubblici e privati, convenzionati o in appalto collocati in Comuni con popolazione inferiore/pari a abitanti; 1.2 Le Province, in base all'art. 14, comma 1 lettera b), della Legge regionale 1/00 e successive modifiche ed integrazioni.
5 2. Sostegno alla gestione dei servizi per la prima infanzia con particolare attenzione a quelli collocati nei Comuni di piccole dimensioni, alle diverse forme di gestione associata e alla promozione di progettualità/azioni innovative. Obiettivi Sostenere i soggetti gestori di nidi d infanzia e di altri servizi educativi, come definiti dalla L.R. 1/2000 e successive modifiche ed integrazioni, nelle spese di gestione, in considerazione degli elevati costi di tali servizi, al fine di garantirne la diffusione non solo nei centri di maggiori dimensioni, ma anche nei territori comunali più piccoli, promuovendo, nel contempo, una pluralità di risposte alle esigenze differenziate degli utenti e incrementando l offerta di servizi esistenti. Priorità 1. Il numero di bambini iscritti su posti convenzionati ai servizi educativi e, limitatamente ai centri bambini-genitori, il numero dei bambini frequentanti. 2. La valorizzazione di forme associative di Comuni per la gestione di servizi educativi. 3. I servizi educativi situati in Comuni di piccole dimensioni. Possono presentare domanda: a) Comuni, singoli o associati; b) altri soggetti pubblici; c) soggetti privati, in possesso dei requisiti per l' accreditamento ai sensi dell art. 19 della legge 1/2000 e successive modifiche ed integrazioni, convenzionati con i Comuni; d) soggetti privati scelti dai Comuni mediante procedura ad evidenza pubblica. I soggetti gestori privati, in attesa dell approvazione della direttiva sulle procedure per l accreditamento, dovranno essere in possesso di autorizzazione al funzionamento e disporre dei requisiti richiesti dalla L.R. 1/00 e successive modifiche ed integrazioni per l accreditamento (art. 19).
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