VERBALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
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- Agata Bianchi
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1 VERBALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE L anno 03 addì ottobre, alle ore, presso la sede del liceo scientifico dell Istituto Magistrale L. Pietrobono si è riunito il Consiglio di classe, della classe per discutere il seguente ordine del giorno :. Esame della situazione didattico-disciplinare iniziale degli alunni della classe;. Attività extra curriculari, corsi di recupero e sostegno, visite guidate e viaggi di istruzione; 3. Programmazione didattico-disciplinare e multidisciplinare; 4. Registro on-line: sperimentazione; 5. Per le classi nelle quali sono inseriti alunni disabili: avvio definizione dei Piani Educativi Individualizzati; 6. Per le classi nelle quali sono inseriti alunni con DSA (Disturbo Specifico di Apprendimento): avvio della definizione del P.d.P. (Piano didattico personalizzato); 7. Individuazione di eventuali alunni con bisogni educativi speciali e programmazione di interventi. COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE DISCIPLINA DOCENTE PRESENTE ASSENTE
2 Preside la riunione il dirigente scolastico, funge da segretario il coordinatore, prof.. Esame della situazione didattico disciplinare iniziale degli alunni della classe Il Consiglio di classe stila il seguente profilo della classe : La classe è omogenea / non è omogenea dal punto di vista delle capacità di base. La classe dimostra / non dimostra impegno, attenzione, motivazione all apprendimento. Il comportamento complessivo della classe è corretto / non corretto, favorisce / non favorisce lo svolgimento delle attività. Si registra / non si registra la presenza di alunni con problemi ( Ritmi di apprendimento lenti; Situazione familiare problematica; Svantaggio socio-culturale; Scarsa motivazione allo studio; Difficoltà di relazione con coetanei e/o adulti, rispetto delle regole) Si individuano le seguenti caratteristiche positive che possono essere utilizzate nella programmazione didattica (esempio: capacità di lavoro collettivo, solidarietà verso i compagni, interesse per un tema, un gruppo capace di essere riferimento positivo per gli altri, ecc.). ATTIVITÀ EXTRACURRICULARI, CORSI DI RECUPERO E SOSTEGNO, VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE Il dirigente scolastico ricorda che il Consiglio è chiamato a deliberare le eventuali attività extracurricolari indicando docenti impegnati, attività da svolgere, tempi. Il Consiglio di classe delibera quanto segue Per le Attività extracurricolari: Attività Docenti impegnati Periodo Per le visite guidate ed i viaggi di istruzione Destinazione Accompagnatori Periodo Visite guidate (mezza giornata) Uscite sul territorio (intera giornata) Viaggi di istruzione (più giorni) 3 4
3 Per i corsi di recupero e sostegno: Si rinvia la decisione in merito ai corsi ai prossimi consigli di classe. 3. Programmazione didattico-disciplinare e multidisciplinare Il dirigente scolastico comunica che entro il 30 ottobre dovranno essere presentati i piani di lavoro individuali redatti utilizzando il modello della scuola. Il consiglio di classe approva la proposta del dirigente scolastico di rinvio della discussione al prossimo consiglio; il dirigente scolastico raccomanda di predisporre per quella data dei materiali che consentano un confronto sui tempi di svolgimento dei programmi e di raggiungimento degli obiettivi disciplinari. Il dirigente scolastico richiede inoltre di proporre delle unità didattiche multidisciplinari ed attività che consentano lo sviluppo di un curricolo verticale con le scuole medie. 4. REGISTRO ON-LINE : SPERIMENTAZIONE Il Consiglio di classe oppure i singoli docenti proff decidono di partecipare alla sperimentazione del registro on-line che affiancherà quello cartaceo. 5.- PER LE CLASSI NELLE QUALI SONO INSERITI ALUNNI DISABILI: AVVIO DEFINIZIONE DEI PIANI EDUCATIVI INDIVIDUALIZZATI; Il Consiglio di classe, sentita la relazione del docente di sostegno sulla situazione dell alunno:, stabilisce di rinviare alla riunione del GLH di classe l individuazione degli obiettivi didattici. Il prossimo consiglio stabilirà se attuare una programmazione differenziata o proseguire con una programmazione che persegua gli stessi obiettivi dell intera classe (programmazione della classe) 6. -PER LE CLASSI NELLE QUALI SONO INSERITI ALUNNI CON DSA (DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO): AVVIO DELLA DEFINIZIONE DEL P.D.P. (PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO); Il Consiglio di classe, sentita la relazione del coordinatore o del docente di lettere sulla situazione dell alunno: stabilisce eventualmente di : Individuare modifiche degli obiettivi specifici di apprendimento previsti dai piani di studio individuando le conoscenze non essenziali per il raggiungimento delle competenze imprescindibili e di adottare le seguenti strategie metodologiche e didattiche : Incoraggiare l apprendimento collaborativo favorendo le attività in piccoli gruppi. Predisporre azioni di tutoraggio. Sostenere e promuovere un approccio strategico nello studio utilizzando mediatori didattici facilitanti l apprendimento (immagini, mappe ). Insegnare l uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini, ) Sollecitare collegamenti fra le nuove informazioni e quelle già acquisite ogni volta che si inizia un nuovo argomento di studio. Promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline. Dividere gli obiettivi di un compito in sotto obiettivi 3
4 Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all argomento di studio, per orientare l alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali. Privilegiare l apprendimento esperienziale e laboratoriale per favorire l operatività e allo stesso tempo il dialogo, la riflessione su quello che si fa ; Il Consiglio di classe decide inoltre di adottare le seguenti misure compensative e dispensative: Nell ambito delle varie discipline l alunno viene dispensato: dalla lettura ad alta voce; dal prendere appunti; dai tempi standard (dalla consegna delle prove scritte in tempi maggiori di quelli previsti per gli alunni senza DSA); dal copiare dalla lavagna; dalla dettatura di testi/o appunti; da un eccesivo carico di compiti a casa dalla effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati; dallo studio mnemonico di formule, tabelle; definizioni L alunno usufruirà dei seguenti strumenti compensativi: libri digitali tabelle, formulari, procedure specifiche, sintesi, schemi e mappe calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante computer con videoscrittura, correttore ortografico, stampante e scanner risorse audio (registrazioni, sintesi vocale, audiolibri, libri parlati, ) software didattici free computer con sintetizzatore vocale vocabolario multimediale Si rimanda ad una data successiva la redazione del PdP. 7. -INDIVIDUAZIONE DI EVENTUALI ALUNNI CON ALTRI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E PROGRAMMAZIONE DI INTERVENTI La direttiva del 7 dicembre 0 "strumenti d intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l inclusione scolastica" recita: "L area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. Nel variegato panorama delle nostre scuole la complessità delle classi diviene sempre più evidente. Quest area dello svantaggio scolastico, che ricomprende problematiche diverse, viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali (in altri paesi europei: Special Educational Needs). Vi sono comprese tre grandi sotto-categorie: quella della disabilità; quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale"..." Dalle considerazioni sopra esposte si evidenzia, in particolare, la necessità di elaborare un percorso individualizzato e personalizzato per alunni e studenti con bisogni educativi speciali, anche attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato, individuale o anche riferito a tutti i bambini della classe con BES, ma articolato, che serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate. Le scuole con determinazioni assunte dai Consigli di classe, risultanti dall esame della documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla base di considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico possono avvalersi per tutti gli alunni con bisogni 4
5 educativi speciali degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 70/00." Si individuano nella classe i seguenti alunni con altri bisogni educativi speciali: per i quali si propongono i seguenti interventi: Il Segretario Il Dirigente scolastico 5
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