Pensionati e pensioni nelle regioni italiane
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- Diana Carlucci
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1 Pensionati e pensioni nelle regioni italiane Adam Asmundo POLITICHE PUBBLICHE Attraverso confronti interregionali si presenta una analisi sulle diverse tipologie di trattamenti pensionistici e sul possibile impatto dei recenti provvedimenti di riforma previdenziale Introduzione Questa nota prende le mosse da una recente analisi, effettuata nell ambito dell Osservatorio congiunturale della Fondazione Res e confluita nell ultimo numero di CongiunturaRes, della quale costituisce un approfondimento e un ampliamento. In questa nuova occasione sono infatti stati presi in esame i dati riguardanti pensionati e pensioni sull intero territorio nazionale, analizzati per regioni e ripartizioni territoriali, allo scopo di evidenziare le principali differenze nelle concentrazioni dei trattamenti pensionistici e nelle loro tipologie. Questa analisi di scenario permetterà di comprendere meglio quali regioni saranno maggiormente interessate dalle prossime variazioni dei trattamenti dovute alle recenti misure governative. L analisi è basata sulle statistiche ufficiali Inps pubblicate dall Istat, attualmente aggiornate al Pensionati, pensioni e popolazione I beneficiari di trattamenti pensionistici in Italia sono circa 16 milioni e 237 mila (Tav. 1), che rappresentano, con differenze a volte sensibili fra le diverse regioni, il 26,8% della popolazione residente (oltre 60,6 milioni di persone). Il numero di pensioni erogate è invece di oltre 23 milioni e 300 mila. Il rapporto teorico (l indicatore ha valore descrittivo) fra numero di pensioni erogate e pensionati si colloca mediamente fra l 1,39 pensioni del Trentino Alto Adige e l 1,58 dell Umbria, a fronte di una media nazionale del 1,43 pensioni per beneficiario (Tav. 1, col. 3). Pensionati, pensioni, ripartizioni e regioni I dati d insieme relativi alla concentrazione regionale dei pensionati e delle pensioni appaiono piuttosto diversificati sul territorio nazionale. La percentuale dei pensionati in rapporto alla popolazione residente, innanzi tutto, appare sensibilmente più elevata della media nazionale nelle regioni del Nord e del Centro, con tassi compresi fra il 27,4 e il 28,5% e con un picco in Friuli-Venezia (30,7%), percentuali che si confermano con ancor maggiore evidenza nel rapporto fra numero di pensioni erogate e abitanti. Il rapporto fra numero di pensioni e pensionati, come si è detto, vede invece in testa l Umbria e l insieme delle regioni del Centro, seguite dal Sud. Questa prima analisi evidenzia un primo fenomeno di rilievo: da un punto di vista numerico, pensionati e i trattamenti pensionistici in rapporto alla popolazione sono relativamente minori nel Mezzogiorno (incluse le Isole) che nel resto del Paese. L analisi degli indici di concentrazione territoriale (Tav. 1 per i pensionati e Tav. 2 per le pensioni) conferma, nel dettaglio regionale, quanto appena rilevato: la concentrazione relativamente maggiore dei pensionati rispetto alla media nazionale è evidente, in particolare, in Piemonte (113,5%, Tav. 1), in 1 Cfr. alla voce Esplora Temi, seguendo il percorso Assistenza e Previdenza >> Trattamenti pensionistici e beneficiari. Analisi effettuata sui dati disponibili al 26 aprile 2012.
2 Friuli V.G. (114,6%) e in Umbria (114,5%); percentuali elevate (per oltre 10 punti superiori alla media nazionale) si notano anche in Emilia, Toscana e Marche. Il Mezzogiorno presenta indicatori nettamente più bassi in Puglia (93%), in Sicilia (89,4%) e soprattutto in Campania (82,8%). Allo stesso tempo, rispetto alla media nazionale l indice basato sul numero di pensioni erogate in rapporto alla popolazione (Tav. 2) è particolarmente alto in Piemonte (110,7%) e Val d Aosta (111%), Friuli (116%), Emilia (114,5%), Toscana (112,7%), Marche (116,7%) e soprattutto Umbria, regione che con il suo 126% appare molto lontana dalla Campania, all estremo opposto della distribuzione. per tipologia e ammontare Il secondo fenomeno di rilievo, in evidenza in questa analisi, è che dal punto di vista degli importi mensili le pensioni erogate nel Mezzogiorno, anche in ragione della debolezza del tessuto economico e produttivo che le ha prodotte, risultano mediamente più basse. Allo stesso tempo, il livello medio degli importi mensili varia in rapporto al tipo di pensione percepita e anche sotto questo aspetto esistono notevoli differenze fra le regioni. La Tav. 3 riporta la distribuzione percentuale per regione delle pensioni erogate per tipologia. Le pensioni di vecchiaia e anzianità rappresentano mediamente il 50% delle erogazioni a livello nazionale, ma la percentuale sale al 58,9% nel Nord-ovest e al 57,2% nel Nord-est; il Centro si posiziona al 49,5% contro il 40,1 del Sud e il 38,6 delle Isole. Lombardia e Trentino, le regioni a più alta intensità lavorativa e occupazionale, registrano le più elevate percentuali di erogazioni per vecchiaia e anzianità (intorno al 60%); sul versante opposto Campania (37,5%), Calabria (37,7%) e Sicilia (38%). Per contro, a fronte di una media nazionale del 20,5% il dato complessivo relativo alle pensioni di invalidità e invalidità civile sale al 29,6% delle erogazioni nel Sud e al 28,8 nelle Isole; punte si registrano in Calabria (32,2%) e Campania (31,3%) mentre in Sicilia il dato appare leggermente al di sotto della media meridionale. Con la notevole eccezione dell Umbria, regione nella quale le pensioni di invalidità raggiungono una percentuale del 24,5%, il Centro-nord registra nel suo complesso percentuali che oscillano intorno al 15%, con minimi in Lombardia e Trentino. Il peso delle pensioni erogate ai superstiti è invece piuttosto omogeneo a livello nazionale e oscilla intorno al 20% fra le diverse regioni. Le pensioni sociali sono relativamente più frequenti nel Mezzogiorno (Sicilia 7,4%, Campania 6,4%, Calabria 5,2%, Puglia 4,9%), contro una media di erogazioni che oscilla intorno all 1,7% nelle principali regioni del Nord (Lombardia, Trentino, Piemonte). Fatto 100 il totale nazionale per tipologia di pensione, la Tav. 4 rilegge e conferma le evidenze appena citate attraverso gli indici di concentrazione regionale, costruiti in rapporto alla popolazione residente. Nella Tav. 5 abbiamo riportato le frequenze cumulate dei trattamenti pensionistici per principali classi di importo mensile. Ogni colonna include i dati della precedente, ad eccezione dell ultima, che riguarda le sole pensioni superiori ai euro mensili. Le pensioni fino a 749 euro rappresentano il 31,7% della media nazionale e sono destinate a mila persone, ma sono più frequenti nelle regioni del Mezzogiorno (Sud 39,6%, mila beneficiari; Isole 40,3%, 664 mila persone): il record dei pensionati più poveri spetta al Molise, con il 43,6%, seguito da Basilicata (42,6%), Sicilia (41,8%) e Campania (41,2); è tuttavia il caso di ricordare che la dimensione sociale del fenomeno è diversa, in quanto la numerosità dei beneficiari nelle ultime due regioni è molto maggiore (rispettivamente 506 mila in Sicilia e 532 mila in Campania). Le pensioni fino a euro (comprensive delle precedenti, nelle elaborazioni della nostra Tav. 5) rappresentano il 45% di quanto erogato a livello nazionale e interessano mila persone, delle quali oltre mila residenti nel Mezzogiorno, dove la percentuale di erogazioni è di oltre dieci punti più alta, con punte in Molise e Basilicata e, ancora una volta, livelli massimi in Campania, Calabria e Sicilia. Il fenomeno si ripete per i pensionati che percepiscono fino a euro, che nel Mezzogiorno sono in pratica oltre tre su quattro (3.850 mila persone).
3 Le pensioni più ricche, al contrario, sono maggiormente concentrate al Centro-nord e soprattutto nel Nord-ovest, con picchi in Liguria (5,6%) e Lombardia (5,2%), regione nella quale il fenomeno assume una ragguardevole ampiezza in cifre assolute, interessando 139 mila persone, a fronte delle circa 163 mila dell intero Mezzogiorno. Considerazioni conclusive L analisi segnala tre principali ordini di fenomeni: il numero relativamente maggiore di pensionati e di pensioni nelle regioni settentrionali del Paese, la diversa distribuzione regionale delle pensioni per tipologia e la loro differente distribuzione per classi di importo mensile. Nelle regioni settentrionali vi è infatti una relativa prevalenza di pensioni di vecchiaia e anzianità, mentre nelle regioni del Mezzogiorno risulta evidente una diffusione relativamente maggiore, rispetto alla media nazionale, di più modeste pensioni di invalidità e di invalidità civile. L analisi per classi di importo mensile mostra infine una relativa prevalenza delle pensioni di importo più basso nel Mezzogiorno, a fronte di medie sensibilmente più elevate, a partire dai euro mensili, nel Centro e soprattutto nel Nord, dove due pensionati italiani su tre superano tale cifra. Nelle regioni del Centro-nord, infine, è concentrato il 77% delle pensioni italiane superiori ai euro (il 50% nel solo Nord). In rapporto agli effetti attesi dei recenti provvedimenti governativi, il quadro appena delineato evidenzia, implicitamente, che gli effetti di reddito sulle pensioni reali saranno relativamente più modesti nel Mezzogiorno che a livello nazionale: le pensioni eccedenti i euro, interessate al mancato adeguamento alle variazioni degli indici ufficiali dei prezzi al consumo, sono infatti relativamente meno frequenti che nel resto del Paese. È tuttavia importante sottolineare anche che la soglia di povertà relativa, per una famiglia di due componenti, è pari secondo l Istat a 992,46 euro e pensioni inferiori ai euro interessano 7,3 milioni di persone (il 12% della popolazione italiana), 2,8 milioni delle quali nel Mezzogiorno, e questo dato evidenzia, su un piano diverso, disagio ed esclusione sociale, problemi ai quali una società avanzata deve comunque tentare di offrire una soluzione adeguata.
4 Tav. 1 - Pensionati 2009 e popolazione Pensionati Pensionati Ind. di su concentrazione per Popolazione erogate popolazione regionale pensionato per regione pensionati (*) totale totale media totale percentuale percentuale Territorio Italia , ,8% 100,0% Nordovest , ,5% 106,5% Piemonte , ,4% 113,5% Valle d'aosta , ,4% 106,0% Liguria , ,3% 124,4% Lombardia , ,9% 100,4% Nord-est , ,1% 104,9% Trentino Alto Adige , ,8% 96,4% Veneto , ,2% 97,8% Friuli- Venezia , ,7% 114,6% Emilia , ,0% 112,1% Centro , ,4% 102,1% Toscana , ,8% 111,3% Umbria , ,7% 114,5% Marche , ,7% 111,0% Sud , ,3% 90,9% Abruzzo , ,2% 105,2% Molise , ,1% 108,8% Campania , ,2% 82,8% Puglia , ,9% 93,0% Basilicata , ,0% 100,7% Calabria , ,4% 94,7% Isole , ,5% 91,5% Sicilia , ,9% 89,4% Sardegna , ,2% 97,9% Estero ,07-0,0% 0,0% Non indicato ,02-0,0% 0,0% (*) Indice di concentrazione = pensionati su popolazione per regione / pensionati su popolazione Italia Tav. 2 - Totale pensioni 2009 e popolazione
5 Territorio erogate su popolazione Ind. di concentrazione regionale (pensioni) (*) Pensionati per regione per regione Popolazione per regione totale percentuale percentuale percentuale percentuale percentuale Italia ,4% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Nordovest ,2% 104,5% 28,3% 27,8% 26,6% Piemonte ,6% 110,7% 8,3% 8,1% 7,4% Valle d'aosta ,7% 111,0% 0,2% 0,2% 0,2% Liguria ,6% 126,4% 3,3% 3,4% 2,7% Lombardia ,7% 98,0% 16,4% 16,0% 16,4% Nord-est ,2% 104,7% 20,1% 20,1% 19,2% Trentino Alto Adige ,0% 93,7% 1,6% 1,6% 1,7% Veneto ,6% 95,3% 8,0% 7,8% 8,1% Friuli- Venezia ,6% 116,0% 2,3% 2,4% 2,0% Emilia ,0% 114,5% 8,2% 8,4% 7,3% Centro ,0% 104,2% 20,1% 20,5% 19,7% Toscana ,3% 112,7% 6,9% 7,0% 6,2% Umbria ,5% 126,1% 1,7% 1,9% 1,5% Marche ,9% 116,7% 2,9% 3,0% 2,6% Sud ,3% 91,8% 21,3% 21,5% 23,4% Abruzzo ,1% 109,6% 2,3% 2,4% 2,2% Molise ,4% 113,0% 0,6% 0,6% 0,5% Campania ,8% 82,8% 8,0% 8,0% 9,6% Puglia ,5% 92,2% 6,3% 6,2% 6,7% Basilicata ,3% 102,2% 1,0% 1,0% 1,0% Calabria ,8% 98,4% 3,1% 3,3% 3,3% Isole ,0% 91,1% 10,2% 10,1% 11,1% Sicilia ,9% 88,3% 7,4% 7,4% 8,3% Sardegna ,3% 99,5% 2,7% 2,8% 2,8% Estero ,0% 0,0% 3,0% 2,3% 0,0% Non indicato ,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% (*) Indice di concentrazione = pensioni su popolazione per regione / pensioni su popolazione Italia Tav. 3 - erogate in complesso e in percentuale per principali tipologie
6 erogate (totale di riga = 100) Vecchiaia e anzianità Invalidità e inv. civile Superstiti sociali Indennitarie e guerra totale percentuale percentuale percentuale percentuale percentuale Territorio Italia ,5% 20,5% 20,2% 3,4% 5,2% Nordovest ,9% 14,3% 20,7% 2,0% 4,1% Piemonte ,1% 14,5% 20,8% 1,8% 3,9% Valle d'aosta ,8% 16,9% 21,7% 1,7% 8,0% Liguria ,9% 16,7% 21,4% 2,7% 6,3% Lombardia ,2% 13,6% 20,5% 2,0% 3,7% Nord-est ,2% 15,1% 20,4% 1,9% 5,4% Trentino Alto Adige ,7% 13,3% 19,8% 1,7% 5,5% Veneto ,4% 14,6% 20,8% 2,1% 5,2% Friuli- Venezia ,1% 15,7% 21,3% 2,1% 5,8% Emilia ,2% 15,8% 19,8% 1,7% 5,5% Centro ,5% 20,7% 20,0% 3,4% 6,4% Toscana ,6% 16,7% 20,2% 2,5% 7,1% Umbria ,2% 24,5% 18,5% 2,9% 8,8% Marche ,7% 22,3% 19,2% 2,3% 7,6% Sud ,1% 29,6% 19,7% 5,3% 5,3% Abruzzo ,5% 25,5% 19,5% 4,1% 7,4% Molise ,8% 27,2% 20,3% 3,0% 6,7% Campania ,5% 31,3% 20,2% 6,4% 4,6% Puglia ,9% 28,0% 19,0% 4,9% 5,2% Basilicata ,8% 29,5% 20,6% 3,8% 5,2% Calabria ,7% 32,2% 19,6% 5,2% 5,3% Isole ,6% 28,8% 20,4% 6,6% 5,6% Sicilia ,0% 28,2% 20,9% 7,4% 5,5% Sardegna ,1% 30,5% 18,9% 4,5% 5,9% Estero ,3% 4,5% 34,3% 0,0% 2,0% Non ,7% 0,6% 29,3% 0,0% 7,4% indicato
7 Tav. 4 - per abitante: indice di concentrazione regionale (*) per tipologia erogate Vecchiaia e anzianità Invalidità e inv. civile Superstiti sociali Indennitarie e guerra percentuale percentuale percentuale percentuale percentuale percentuale Territorio Italia 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% Nordovest 104,50% 121,70% 72,60% 106,80% 61,20% 82,20% Piemonte 110,70% 129,40% 78,10% 113,60% 57,70% 82,10% Valle 111,00% 113,80% 91,10% 118,90% 53,80% 170,00% d'aosta Liguria 126,40% 132,20% 102,60% 133,70% 99,80% 152,30% Lombardia 98,00% 116,70% 65,00% 99,30% 56,60% 69,60% Nord-est 104,70% 118,60% 77,10% 105,40% 56,70% 108,10% Trentino 93,70% 110,70% 60,80% 91,60% 45,20% 99,00% Alto Adige Veneto 95,30% 108,30% 67,60% 98,10% 56,80% 94,00% Friuli- 116,00% 126,50% 88,50% 122,10% 71,60% 127,80% Venezia Emilia- 114,50% 129,70% 88,20% 112,10% 55,10% 120,50% Centro 104,20% 102,10% 105,00% 102,80% 103,70% 126,40% Toscana 112,70% 119,50% 91,50% 112,40% 82,00% 152,20% Umbria 126,10% 112,80% 150,40% 115,30% 107,70% 213,10% Marche 116,70% 112,50% 126,50% 110,60% 77,20% 169,10% Sud 91,80% 72,80% 132,50% 89,30% 141,10% 92,70% Abruzzo 109,60% 94,40% 136,10% 105,60% 130,40% 154,60% Molise 113,00% 95,70% 149,70% 113,30% 97,10% 144,70% Campania 82,80% 61,40% 126,30% 82,60% 154,10% 73,10% Puglia 92,20% 78,40% 125,90% 86,50% 130,30% 91,40% Basilicata 102,20% 82,50% 146,90% 104,20% 113,80% 102,30% Calabria 98,40% 73,40% 154,50% 95,20% 147,40% 100,00% Isole 91,10% 69,50% 128,00% 91,80% 174,80% 97,10% Sicilia 88,30% 66,30% 121,40% 91,30% 189,20% 92,20% Sardegna 99,50% 79,00% 147,90% 93,20% 131,20% 112,00% (*) Indice di concentrazione = pensioni (per tipologia) su popolazione per regione / pensioni (per tipologia) su popolazione Italia
8 Tav. 5 - Frequenze cumulate per regione: pensionati per classe di importo mensile fino a fino a euro euro fino a euro fino a euro fino a euro 3000 euro e più Territorio Italia 31,7% 45,0% 69,2% 83,9% 95,6% 4,4% Nord-ovest 26,5% 38,0% 64,5% 82,2% 95,0% 5,0% Piemonte 26,5% 38,9% 65,9% 83,4% 95,6% 4,4% Valle d'aosta 26,8% 38,7% 63,8% 81,3% 95,4% 4,6% Liguria 28,0% 39,0% 61,2% 78,4% 94,4% 5,6% Lombardia 26,1% 37,4% 64,5% 82,3% 94,8% 5,2% Nord-est 28,1% 41,6% 68,6% 84,6% 95,9% 4,1% Trentino Alto Adige 31,8% 44,3% 68,2% 83,1% 95,3% 4,7% Veneto 30,1% 43,9% 71,1% 86,1% 96,3% 3,7% Friuli-Venezia 26,8% 38,9% 65,4% 82,2% 95,2% 4,8% Emilia- 25,7% 39,5% 67,2% 84,1% 95,9% 4,1% Centro 30,0% 42,7% 66,4% 81,1% 94,1% 5,9% Toscana 28,0% 41,0% 67,4% 83,5% 95,6% 4,4% Umbria 28,3% 41,9% 68,5% 84,1% 96,3% 3,7% Marche 32,2% 48,0% 74,2% 87,3% 96,9% 3,1% Lazio 31,1% 42,5% 62,7% 76,5% 91,6% 8,4% Sud 39,6% 54,7% 75,7% 87,2% 96,9% 3,1% Abruzzo 37,8% 52,9% 75,2% 86,9% 96,8% 3,2% Molise 43,6% 59,9% 79,8% 89,2% 97,4% 2,6% Campania 41,2% 55,0% 75,4% 86,6% 96,6% 3,4% Puglia 37,1% 53,3% 74,5% 86,9% 96,9% 3,1% Basilicata 42,6% 58,6% 79,8% 89,7% 97,8% 2,2% Calabria 40,1% 55,8% 77,4% 88,3% 97,5% 2,5% Isole 40,3% 55,3% 75,0% 86,2% 96,5% 3,5% Sicilia 41,8% 57,4% 76,3% 86,7% 96,5% 3,5% Sardegna 35,9% 49,5% 71,5% 84,8% 96,5% 3,5% Estero 95,8% 97,3% 98,4% 99,0% 99,5% 0,5% Non 18,5% 28,0% 50,5% 67,8% 92,0% 8,0% indicato
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