Seminario su D.Lgs.81/08
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- Giulietta Martino
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1 Seminario su D.Lgs.81/08 La Valutazione del Rischio Per individuare le Misure di Prevenzione e Protezione a tutela della Salute e Sicurezza dei lavoratori Piacenza, 17/11/2010 Anna Bosi Dipartimento Sanità Pubblica U.O.Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro AUSL di Piacenza Il D.Lgs.81/08 come il D.Lgs. 626/94 ha come obiettivo la realizzazione di una Prevenzione risultato di una Valutazione: Condotta seguendo precisi criteri Completa Organizzata Permanente Condivisa
2 Articolo 2 - Definizioni Prevenzione Il complesso delle Disposizioni o Misure necessarie anche secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, per Evitare o Diminuire i Rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e dell'integrità dell'ambiente esterno La Valutazione deve essere Effettuata in tutte le aziende con almeno un lavoratore Entro 90 giorni dall inizio di nuove attività Per tutti i rischi Rielaborata periodicamente In quanto processo permanente attraverso il quale: Definire Programmare Riesaminare e correggere periodicamente Le Misure per il Miglioramento delle condizioni di Salute e Sicurezza dei lavoratori
3 Migliorare la Sicurezza e la Salute Non significa applicare una procedura, un programma, una regola Ma deve essere un atteggiamento permanente a cui ogni membro dell organizzazione aziendale deve partecipare Conoscendo le specifiche regole Art. 2 D.Lgs.81/08 - Definizioni Valutazione dei rischi valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell'ambito dell'organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate Misure di Prevenzione e di Protezione e ad elaborare il Programma delle misure atte a garantire il Miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza
4 Il D.Lgs.81/08 come il D.Lgs. 626/94 Prevede Per organizzare la tutela della Salute e Sicurezza dei lavoratori: Strumenti Organizzativi Strumenti Gestionali Strumenti Organizzativi Il Servizio di Prevenzione e Protezione con il Responsabile (RSPP) Il Datore di Lavoro Il Medico Competente Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) Il Lavoratori addetti al Pronto Soccorso e alle Emergenze
5 COMPITI DEL SPP (art.33 D.Lgs.81/08) Individuare i fattori di rischio Effettuare la valutazione dei rischi Individuare ed elaborare misure e procedure per la sicurezza e la salubrità dell ambiente Elaborare le misure di Prevenzione e Protezione, di cui art.28, e i sistemi di controllo di tali misure Proporre i programmi di Formazione e Informazione Partecipare alle consultazioni nonché alla riunione periodica Fornire ai lavoratori le informazioni di cui all art. 36 Il Servizio di Prevenzione e Protezione è utilizzato dal datore di Lavoro IL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) Persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della Salute e della Sicurezza durante il lavoro (art.47)
6 RLS (art.50) Ha accesso ai luoghi di lavoro E consultato in merito a: - valutazione dei rischi - Individuazione, programmazione e verifica della prevenzione aziendale - designazione addetti SPP, Prevenzione incendi evacuazione e Pronto Soccorso - processi formativi, in particolare emergenza, incendi, soccorso ed evacuazione. Il Datore di lavoro è tenuto a consegnare al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) su richiesta la copia del Documento di valutazione dei rischi nonché del registro Infortuni sul lavoro E copia del DUVRI in caso di appalti (art.26)
7 Articolo 25 D.Lgs.81/08-Obblighi del Medico Competente a) collabora con il datore di lavoro e con il servizio di prevenzione e protezione alla valutazione dei rischi, anche ai fini della programmazione, ove necessario, della sorveglianza sanitaria, alla predisposizione della attuazione delle misure per la tutela della salute e della integrità psico-fisica dei lavoratori, all'attività di formazione e informazione nei confronti dei lavoratori, per la parte di competenza, e alla organizzazione del servizio di primo soccorso considerando i particolari tipi di lavorazione ed esposizione e le peculiari modalità organizzative del lavoro. i) comunica per iscritto, in occasione delle riunioni di cui all'articolo 35, al datore di lavoro, al responsabile del servizio di prevenzione protezione dai rischi, ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, i risultati anonimi collettivi della sorveglianza sanitaria effettuata e fornisce indicazioni sul significato di detti risultati ai fini della attuazione delle misure per la tutela della salute e della integrità psico-fisica dei lavoratori; m) partecipa alla programmazione del controllo dell'esposizione dei lavoratori i cui risultati gli sono forniti con tempestività ai fini della valutazione del rischio e della sorveglianza sanitaria; Gli Strumenti Gestionali La Valutazione dei rischi L individuazione delle misure di Prevenzione e Protezione Il Programma di attuazione Le Procedure aziendali L Informazione La Formazione La Consultazione Le Riunioni periodiche
8 Riunione periodica Si effettua nelle aziende che occupano più di 15 dipendenti almeno 1 volta all anno Partecipano: - Datore di lavoro - Responsabile del SPP - Medico Competente - Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Della riunione deve essere redatto un verbale che è a disposizione dei partecipanti per la sua consultazione La Riunione periodica (Articolo 35) 2. Nel corso della riunione il datore di lavoro sottopone all'esame dei partecipanti: a) il Documento di Valutazione dei Rischi; b) l'andamento degli infortuni e delle malattie professionali e della sorveglianza sanitaria; c) i criteri di scelta, le caratteristiche tecniche e l'efficacia dei Dispositivi di Protezione Individuale; d) i programmi di Informazione e Formazione dei dirigenti, dei preposti e dei lavoratori ai fini della sicurezza e della protezione della loro salute. 3. Nel corso della riunione possono essere individuati: a) codici di comportamento e buone prassi per prevenire i rischi di infortuni e di malattie professionali; b) obiettivi di miglioramento della sicurezza complessiva sulla base delle linee guida per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro.
9 La Valutazione prevede le seguenti fasi: Individuazione di fonti o condizioni di pericolo Identificazione delle persone esposte e delle modalità di esposizione Stima della probabilità di accadimento di possibili eventi di danno Stima dell entità di danno prevedibile tenendo conto delle particolari reali situazioni operative Programmazione e organizzazione delle misure necessarie L attuazione del programma Monitoraggio dell efficacia ed efficienza delle misure adottate Correzione eventuale delle misure Revisione della valutazione Valutazione dei rischi Programmazione della prevenzione Eliminazione o riduzione al minimo dei rischi Rispetto dei principi ergonomici Riduzione dei rischi alla fonte Sostituzione pericoloso con meno pericoloso Limitazione n lavoratori esposti Utilizzo limitato ag. chimici, fisici, biologici Priorità misure di protezione collettiva Controllo sanitario Allontanamento del lavoratore Informazione e formazione per lavoratori, dirigenti, preposti e RLS Istruzioni adeguate Partecipazione e consultazione di lavoratori e RLS Programmazione delle misure Misure di emergenza Uso di segnali di avvertimento e sicurezza Manutenzione MISURE GENERALI DI TUTELA Art. 15 D. Lgs. 81/08
10 Il Percorso nei singoli Titoli del D.L.81/08 per prevedere le adeguate Misure di Prevenzione e Protezione 1. Identificare i Pericoli specifici 2. Valutare i Rischi secondo criteri specifici, rigorosi e verificabili 3. L obiettivo quando possibile è l eliminazione del Rischio 4. Ridurre il Rischio alla Fonte 5. Ridurre al minimo gli Esposti 6. Privilegiare le Misure di Prevenzione Collettiva 7. Individuare i Mezzi di Protezione Individuale Il Datore di lavoro NON può delegare La valutazione dei rischi Il Documento esito della Valutazione La Designazione dell RSPP Art.17-D.Lgs.81/08
11 Articolo 28 Oggetto della valutazione dei rischi 2. Il documento ( ) deve avere data certa o attestata dalla sottoscrizione del DdL e, ai soli fini della prova della data; RSPP, RLS o RLST e MC e deve contenere: a) una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l'attività lavorativa, nella quale siano specificati i criteri adottati per la valutazione stessa. La scelta dei criteri di redazione del documento è rimessa al Datore di lavoro che provvede con criteri di semplicità, brevità, e comprensibilità in modo da garantirne la completezza e l idoneità quale strumento operativo di pianificazione degli interventi aziendali e di prevenzione Articolo 28 Oggetto della valutazione dei rischi (continua) b) l'indicazione delle misure di Prevenzione e di Protezione attuate e dei Dispositivi di Protezione Individuali adottati; c) il Programma delle misure ritenute opportune per garantire il Miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza;
12 Articolo 28 Oggetto della valutazione dei rischi (continua) d) l'individuazione delle procedure per l'attuazione delle misure da realizzare, nonché dei ruoli dell'organizzazione aziendale che vi debbono provvedere, a cui devono essere assegnati unicamente soggetti in possesso di adeguate competenze e poteri; Articolo 28 Oggetto della valutazione dei rischi (continua) e) l'indicazione del nominativo del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza o di quello Territoriale e del Medico Competente che ha partecipato alla valutazione del rischio; f) l'individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a rischi specifici che richiedono una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento.
13 Articolo 28 Oggetto della valutazione dei rischi (continua) La valutazione anche nella scelta delle attrezzature di lavoro, sostanze o preparati chimici, sistemazione dei luoghi di lavoro deve riguardare tutti i rischi per salute e sicurezza Rischi per gruppi di lavoratori con rischi particolari collegati allo stress lavoro-correlato (dal 01/01/2011) Rischi riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza, Rischi connessi alle differenze di genere, all età, alla provenienza da altri Paesi Rischi connessi alla specifica tipologia contrattuale Modalità di effettuazione della valutazione dei rischi (Articolo 29) Il Datore di Lavoro Effettua la valutazione dei rischi ed elabora il Documento In collaborazione con il RSPP e del Medico Competente Previa consultazione del RLS E necessario Rielaborare la valutazione A seguito della rielaborazione le misure di prevenzione devono essere aggiornate.
14 Periodicità con cui aggiornare la Valutazione Immediatamente rielaborata in occasione di modifiche significative del processo produttivo o dell organizzazione del lavoro In relazione al grado di evoluzione della tecnica o a seguito di infortuni significativi o quando i risultati della Sorveglianza Sanitaria ne evidenzino la necessità (art.29 c.3) Per i Rischi specifici: Da Agenti Cancerogeni e Mutageni:ogni 3 anni Da Agenti Fisici: ogni 4 anni Da Agenti Biologici: ogni 3 anni Tutti gli obblighi previsti dal D.Lgs.81/08 relativi alla valutazione del rischio Sono in vigore dal 01/01/2009 eccetto LA DATA CERTA Che è entrata in vigore dal 16/05/2009 La valutazione dei rischi collegati allo STRESS LAVORO-CORRELATO entrerà in vigore dal 01/01/2011
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