PROFESSIONISTI DELL'AIUTO E SICUREZZA SUL LAVORO: IL RISCHIO DI VIOLENZA E AGGRESSIONE VERSO GLI ASSISTENTI SOCIALI II EDIZIONE

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1 PROFESSIONISTI DELL'AIUTO E SICUREZZA SUL LAVORO: IL RISCHIO DI VIOLENZA E AGGRESSIONE VERSO GLI ASSISTENTI SOCIALI II EDIZIONE 24 maggio 2013 Il contributo dell Ordine dell Emilia Romagna Report dei questionari e del lavoro del gruppo sicurezza L aumento degli episodi di aggressività nei confronti degli Assistenti Sociali, nell ambito della loro attività, ha portato l Ordine Professionale regionale ad interrogarsi e confrontarsi con i propri iscritti; la finalità è quella di costruire una progettualità condivisa che consenta agli operatori di conoscere, prevenire ed essere sostenuti nell ambito di esperienze traumatiche che spesso comportano, oltre al danno personale,anche la difficoltà di riprendere l attività di aiuto e di cura. Successivamente al Seminario del 13/12/2011, durante il quale la collega Maria Alessandra Giribaldi ci ha presentato un inquadramento complessivo del problema, suscitando molto interesse da parte dei partecipanti, l Ordine Regionale raccogliendo la disponibilità di alcuni iscritti ha istituito un gruppo di lavoro sicurezza, che come prima attività si è dedicato all elaborazione dei risultati del questionario che era stato somministrato ai partecipanti del seminario. Il questionario era costituito da 5 domande finalizzate a sondare le rappresentazioni del problema da parte dei partecipanti e le aree da approfondire maggiormente. Di queste 4 erano aperte e solo 1 era a risposta struttura multipla. I questionari analizzati sono 225; per l analisi delle domande aperte è stata creata una griglia individuando le parole chiave che esprivano precisi aspetti e contenuti. Alcune risposte sono state successivamente accorpate estrapolando anche in questo caso il dato quantitativo ed il valore in percentuale. Dai dati sono emersi diversi elementi che il gruppo ha analizzato per realizzare ulteriori approfondimenti. Abbiamo ricercato materiale, esperienze in itinere e incontrato esperti di altre professioni, per fermare l immagine su ciò che già concretamente si sta facendo e ciò che si potrebbe fare con l intento di uscire da una situazione statica e che pare concentrata soprattutto sul disagio. Abbiamo rilevato la necessità di acquisire maggiore conoscenza in merito ai seguenti argomenti: procedure normative legali e organizzative locali in tema di sicurezza sul lavoro prevenzione e strategie di gestione dei conflitti di tipo comunicativo modalità organizzative che mettono a rischio l operatore/ modalità organizzative favorevoli alla sicurezza dell operatore L indagine di questi aspetti ha comportato poi la necessità di approfondire un ulteriore aspetto che riguarda il ruolo che l Ordine Professionale può esercitare a supporto della comunità professionale. Questi sono gli aspetti su cui il gruppo intende continuare il lavoro di approfondimento, col contributo dei colleghi che vorranno collaborare. Il tema della sicurezza del lavoro dell Assistente Sociale, infatti, può e deve essere affrontato dal gruppo in quanto espressione della Comunità Professionale; anch esso, come altri progetti dell Ordine, fa parte del processo che ci sta indirizzando verso un riconoscimento sociale delle competenze personali e professionali già maturate. Sulla base di questa consapevolezza le Assistenti Sociali che hanno partecipato a questo lavoro auspicano la costituzione di un Gruppo Sicurezza stabile all interno dell Ordine Regionale per informare, consigliare e sostenere gli iscritti. 1

2 1 DOMANDA In riferimento al tema trattato nel seminario, quali sono gli aspetti che lei ritiene più attinente alla sua situazione lavorativa? RISPOSTE N. % Percezione di forte esposizione a situazioni di rischio 44 20% Stress dell operatore 32 14% Solitudine operativa 26 11% Necessità di definire prassi per affrontare situazioni di rischio 19 8% Situazioni ambientali non favorevoli per fronteggiare rischi di aggressione 19 8% Aspetti normativi e obbligo di denuncia 17 8% Inadeguatezza dei carichi di lavoro 15 7% Rilevazione del fenomeno 13 6% Scarsa gratificazione e scarso riconoscimento dell operatore 10 4% Necessità di supervisione e formazione sul tema della gestione della relazione conflittuale e del rapporto con l utenza 7 3% Scarsità di risorse 6 3% Sottovalutazione dei rischi a cui è esposto l operatore da parte del Responsabile e delle istituzioni 6 3% Reati perseguibili d ufficio 4 2% Altro 7 3% TOTALE % RISPOSTE RAGGRUPPATE N. % -Percezione di forte esposizione a Esposizione al rischio e malessere del professionista: situazioni di rischio -Stress dell operatore -Solitudine operativa % Strumenti di tutela e di fronteggiamento: Contesto sfavorevole e non tutelante per il professionista: -Necessità di definire prassi per affrontare situazioni di rischio -Necessità di supervisione e formazione sul tema della gestione della relazione conflittuale e del rapporto con l utenza -Aspetti normativi e obbligo di denuncia -Reati perseguibili d ufficio -Rilevazione del fenomeno -Situazioni ambientali non favorevoli per fronteggiare rischi di aggressione -Inadeguatezza dei carichi di lavoro -Scarsità di risorse -Scarsa gratificazione e scarso riconoscimento dell operatore -Sottovalutazione dei rischi a cui è esposto l operatore da parte del 60 27% 56 25% Responsabile e delle istituzioni Altro 7 3% TOTALE % 2

3 2 DOMANDA A suo parere ci sono degli argomenti che non sono stati trattati o che meriterebbero una maggiore attenzione in relazione al tema della sicurezza? RISPOSTE N. % Approfondimento su tecniche di comunicazione 39 24% e di gestione dell utenza aggressiva Analisi dei fattori di rischio, delle prassi 30 19% lavorative e individuazione strategie di fronteggiamento, misure di sicurezza Aspetti legali, responsabilità del datore di lavoro 27 17% e obbligo di denuncia Coinvolgimento e sensibilizzazione degli Enti e 25 15% Sindacati sul tema (linee guida e protocolli) Nuove forme di tutela legale 18 11% Indennità di rischio, riconoscimento di 10 6% professione a rischio, assicurazione professionale Strumenti di riduzione dello stress 8 5% Immagine dell a.s. proposte dai media 3 2% Altro 1 1% Totale % 3

4 RISPOSTE RAGGRUPPATATE N. % -Approfondimento su tecniche di comunicazione e di gestione dell utenza Strumenti di manutenzione della professionista e della relazione con l utente aggressiva -Analisi dei fattori di rischio, delle prassi lavorative e individuazione strategie di fronteggiamento, misure di sicurezza -Strumenti di riduzione dello stress 77 48% Strumenti di tutela sul paino legale e all interno del contesto lavorativo -Aspetti legali, responsabilità del datore di lavoro e obbligo di denuncia -Nuove forme di tutela legale -Coinvolgimento e sensibilizzazione degli Enti e Sindacati sul tema (linee guida e protocolli) -Indennità di rischio, riconoscimento di professione a rischio, assicurazione professionale 80 49% Fattori culturali Immagine dell a.s. proposta dai media 3 2% Altro 1 1% Totale % 4

5 3 DOMANDA Quali di questi argomenti la Comunità Professionale a suo parere dovrebbe approfondire: RISPOSTE n. risposte % disposizioni di legge 63 9% strategie di gestione di conflitti % modelli organizzativi favorevoli alla sicurezza sul luogo di lavoro carichi di lavoro che permettano una più adeguata accoglienza all utenza scarsità di risorse per affrontare nuovi bisogni sulle vecchie e nuove povertà tutela/sostegno dell AS in riferimento ad episodi di violenza % % % % altro 4 1% TOTALE % 5

6 4 DOMANDA Ritiene che il SUNAS e l Ordine Professionale possano svolgere un ruolo significativo nell affrontare questi argomenti? Specificare RISPOSTE N.RISPOSTE % Sviluppare prassi codificate per fronteggiare situazioni di 64 32% aggressione e strategie di protezione (corsi di formazione e/o supervisione continua, tavoli di discussione) Sensibilizzare e portare all attenzione il ruolo dell 45 22% operatore alle Amministrazioni e società sul tema dell esposizione ai rischi Coinvolgimento degli Enti e Sindacato al dibattito 15 8% Studio del fenomeno, ricerca-azione-raccolta dati 29 14% Linee di indirizzo per assicurazione e tutela legale 17 8% Rapportarsi con i Media: dare corretta informazione sul 14 7% ruolo del SS e AS Promuovere la formazione sulle tematiche delle nuove 13 7% povertà e bisogni Definizione dei carichi di lavoro 4 2% Totale % 6

7 5 DOMANDA Quale altro suggerimento o quali altre proposte ritiene di porre all attenzione dell OASER e del SUNAS Regionale? RISPOSTE N. RISPOSTE % Maggiore tutela, anche normativa in tutte le realtà in cui 18 18% lavora l AS Supporto all AS nel rapporto con l istituzione di 17 17% appartenenza Promuovere indennità di rischio e disagio 15 15% Sensibilizzare gli enti sulla problematica 13 13% Approfondire aspetti normativi e legislativi da applicare nella 12 12% pratica per affrontare il problema Definire linee di tutela operative 7 7% Istituire e formare gruppi che possano definire protocolli 7 7% operativi Promuovere una maggior visibilità del ruolo a livello 7 7% mediatico altro 4 4% Totale % RISPOSTE RAGGRUPPATE N. RISPOSTE % Supporto all A.S. all interno degli Enti in cui lavora per una maggiore tutela e sensibilizzazione -Maggiore tutela, anche normativa in tutte le realtà in cui lavora l AS -Supporto all AS nel rapporto con l istituzione di appartenenza -Sensibilizzare gli enti sulla problematica 48 48% Approfondimento e definizione di strumenti operativi, procedure, protocolli operativi, tutele -Promuovere indennità di rischio e disagio -Approfondire aspetti normativi e legislativi da applicare nella pratica per affrontare il problema -Definire linee di tutela operative -Istituire e formare gruppi che possano definire protocolli operativi 41 41% Promozione culturale Promuovere una maggior visibilità del ruolo a livello mediatico 7 7% Altro 4 4% Totale % 7

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