ISTITUTO COMPRENSIVO Tivoli -A.Baccelli- Scuola dell infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo grado

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1 ISTITUTO COMPRENVO Tivoli -A.Baccelli- Scuola dell infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo grado Piano Annuale per l Inclusività A.S. 2013/14 L I.C. Tivoli 2 A.Baccelli pone particolare attenzione alla didattica speciale che vede dedicato un intero capitolo del Piano dell Offerta Formativa.. CAP 12 -DIDATTICA SPECIALE Prevenzione del Disagio- Integrazione L Istituto si propone di prevenire e rimuovere qualsiasi ostacolo relativo agli svantaggi socioculturali, ai disagi affettivi, alle disabilità, alle difficoltà di integrazione. In tali situazioni sono predisposti percorsi formativi mirati al fine di assicurare il recupero, l integrazione e lo sviluppo delle potenzialità presenti. Per ciascun alunno in situazione di handicap, i docenti predispongono un Piano Educativo Individualizzato. Periodicamente gli insegnanti incontrano gli specialisti della ASL (neuropsichiatri, psicologi) che seguono i bambini con certificazione, negli incontri dei GLH a cui sono presenti anche i genitori. Percorsi educativi personalizzati per alunni diversamente abili con bisogni educativi speciali L alunno d. a. viene inserito in un gruppo classe adeguato, tenendo in debita considerazione tutte le informazioni acquisite e rispettando i parametri previsti dalla normativa circa il numero degli alunni per classe ; solo in casi eccezionali si può prevedere l inserimento di due alunni d. a. nella stessa classe. All inizio dell anno si prende visione delle Diagnosi Cliniche e delle Diagnosi Funzionali degli alunni. Dopo un periodo di osservazione diretta viene elaborato, in collaborazione con ASL e famiglia, un Profilo Dinamico Funzionale dell alunno; da questo scaturirà il P. E.I. condiviso dai docenti di sostegno, da tutti i docenti del consiglio di classe e dalle figure educative esterne che collaborano con la scuola ( AEC,AEL, Assistente alla Comunicazione).Tutta l attività dei consigli di classe è improntata al processo di integrazione, il cui obiettivo fondamentale è lo sviluppo delle competenze dell alunno negli apprendimenti, nella comunicazione, nella relazione e nella socializzazione. Obiettivi generali: sviluppare una maggiore autonomia personale e sociale; sviluppare il senso di autoefficacia e sentimenti di autostima; migliorare le capacità affettivo- relazionali; rafforzare le capacità comunicative; sviluppare le minime competenze necessarie a vivere in un contesto di esperienze comuni. Obiettivi specifici. Si perseguiranno,con percorsi educativo -didattici personalizzati in ogni singola disciplina, obiettivi di conoscenza e abilità nelle aree linguistico -comunicativa, logico-matematica, tecnicoespressiva e psico-motoria.

2 Mezzi, strumenti e strategie: libri di testo (semplificando dove necessario i contenuti); testi specifici con percorsi semplificati; sussidi specifici; software didattici adeguati per l apprendimento di ogni disciplina; strumenti compensativi e dispensativi. Sarà sempre privilegiato il lavoro individualizzato in classe e il lavoro in piccoli gruppi, l apprendimento cooperativo,il tutoring, l apprendimento per scoperta e per esperienza diretta. Verifiche e valutazione Le verifiche saranno effettuate costantemente attraverso osservazioni sistematiche, elaborati scritti e verifiche orali. La valutazione sarà rapportata al P. E.I., considerandola come valutazione dei processi e non solo come valutazione delle performances. Nelle classi dove sono inseriti diversamente abili è previsto anche l intervento dell A. E. C.; in collaborazione con l insegnante di sostegno e gli insegnati curricolari, partendo dai bisogni del ragazzo, l educatore elaborerà dei progetti di integrazione con ricaduta su tutto il gruppo classe. Alunni con D. S. A. Secondo quanto stabilito dalla legge specifica e dalle Linee guida del MIUR per gli alunni certificati con disturbo specifico di apprendimento vengono messe in atto strategie e metodologie speciali, anche con l uso di strumenti compensativi e dispensativi, rielaborati nel Piano Didattico Personalizzato che il Consiglio di Classe predispone entro il mese di novembre. IL BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE Alle situazioni di disabilità che trovano tutela nella legge 104/92, la legge 170/2010 e la direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 affiancano le situazioni di svantaggio degli alunni DSA e di altre categorie di bisogno, linguistico, socio-economico, relazionale-affettivo. La scuola quindi è chiamata a 1) individualizzare percorsi differenziati per obiettivi comuni; 2) personalizzare percorsi e obiettivi differenziati; 3)individuare e utilizzare strumenti compensativi e misure dispensative. Situazione B.E.S. 1.disabilità certificate (legge 104/92,c 3-c 1) A.S. 2012/13 A.S. 2013/14 CH-Vista 2 2 DH-Udito 1 1 EH-psicofisico (L 104,c.3) EH-psicofisico c.1 (L 104,c 1) disturbi evolutivi specifici DSA Disturbi del linguaggio ADHD/DOP 1 altro

3 3. borderline cognitivo 4.situazione di svantaggio Socio-economico 12 Linguistico 26 Comportamentale-relazionale 12 altro TOTALE Percentuale sull intera popolazione scolastica 8,9% Numero dei PEI redatti dai GLHO 32 Numero dei PDP redatti dai Consigli di Classe 37 PARTE 1-Analisi dei punti di forza e di criticità Risorse professionali specifiche Docenti di sostegno AEC Prevalentemente utilizzate in Attività individualizzate e di piccoli gruppi Attività laboratoriali Attività in piccoli gruppi o con l intero gruppo-classe Gruppi tematici di recupero e potenziamento delle competenze di base e di miglioramento delle dinamiche relazionali Laboratori espressivi. Laboratori formativi. Progettualità in cooperazione con gli insegnanti /NO Attività laboratoriali Cooperazione con gli insegnanti Assistenti di base Attività individuali Sostegno alle esigenze di base Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e in Cooperazione con gli insegnanti piccoli gruppi Attività laboratoriali Laboratori espressivi. Laboratori formativi. Funzioni strumentali coordinamento Psicopedagogisti Sportello psicologia esterni scolastica Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso /NO Coordinatori di classe Partecipazione al GLI Rapporti con le famiglie Progetti didattici-educativi Docenti con formazione specifica Partecipazione al GLI Rapporti con le famiglie

4 Progetti didattici-educativi Tutoraggio alunni Docenti di classe Partecipazione al GLI Rapporti con le famiglie Progetti didattici-educativi Coinvolgimento personale ATA Attraverso Assistenza alunni disabili /NO /NO Coinvolgimento famiglie Attraverso /NO Informazione/formazione Coinvolgimento in progetti /attività laboratoriali Rapporti con Enti e Istituzioni pubbliche e/o private Attraverso Accordi di programma/protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Accordi di programma/protocolli di intesa formalizzati sul disagio Progetti formativi /NO Formazione dei docenti Su.. /NO Strategie e metodologie educativo-didattiche/ gestione della classe Didattica speciale/ interculturale Psicologia e psicopedagogia dell età evolutiva ( DSA e ADHD) Disturbi del comportamento Sintesi dei punti di criticità rilevati Aspetti politici,decisionali ed organizzativi coinvolti nel cambiamento inclusivo Adozione di strategie di valutazione coerenti con il percorso inclusivo Organizzazione del sostegno Partecipazione e coinvolgimento delle famiglie nelle scelte decisionali sull organizzazione delle attività educative Sviluppo di curricoli attenti alla diversità e all inclusione Disponibilità di risorse specifiche da destinare ai progetti di inclusività

5 Partecipazione e coinvolgimento degli EELL O= per niente 1= poco 2=abbastanza 3= molto 4 = moltissimo Sintesi dei punti di forza rilevati Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento dei docenti Valorizzazione delle risorse esistenti Attenzione alle fasi di passaggio da un livello di istruzione all altro ( continuità) Attenzione all orientamento con lo studio di percorsi formativi personalizzati O= per niente 1= poco 2=abbastanza 3= molto 4 = moltissimo Obiettivi di incremento dell inclusività Aspetti politici,decisionali ed organizzativi coinvolti nel cambiamento inclusivo Si richiede una maggiore attenzione delle istituzioni, a vari livelli, alle problematiche del disagio in ogni suo aspetto e adeguate risorse da assegnare con regolarità e tempestività ; le decisioni adottate devono essere condivise con il mondo della scuola. E necessario dare un maggiore aiuto alle famiglie degli alunni con BES, sia economico che pratico ( centri diurni, assistenza domiciliare, sostegno psicologico), sollevandoli,ove e per quanto possibile dalle problematiche legate alla convivenza con la persona con handicap o con altre forme di svantaggio. Adozione di strategie di valutazione coerenti con il percorso inclusivo Necessità di formazione specifica dei docenti già nella fase universitaria ; periodicità dell aggiornamento dei docenti. Non sempre i docenti hanno la piena consapevolezza di una valutazione che deve essere personalizzata. Organizzazione del sostegno Eliminare la carenza di organico e necessità di assegnare i posti in Organico di Diritto e non in Organico di Fatto per garantire la continuità dell insegnante di sostegno. Poiché c è una notevole carenza di docenti specializzati dovrebbero essere attivati corsi di specializzazione per aumentare gli organici di personale fornito di titolo specifico. All interno dell istituto necessita la presenza di gruppi di lavoro, costituiti non solo dai docenti di sostegno, ma anche da docenti curricolari, che possano monitorare e valutare i percorsi inclusivi programmati. Partecipazione e coinvolgimento delle famiglie nelle scelte decisionali sull organizzazione delle attività educative Costante impegno della scuola nel sollecitare la partecipazione delle famiglie alle scelte decisionali della scuola e ampia disponibilità del personale docente. Senza la collaborazione attiva delle famiglie sarebbe arduo pretendere di ottenere i risultati previsti. Sviluppo di curricoli attenti alla diversità e all inclusione

6 Migliorare le capacità di intervento degli insegnanti e sensibilizzarli in modo più concreto nella progettualità di percorsi adatti al singolo, tendenti all individuazione del ciò che sa fare e ciò che gli piace fare mezzi da utilizzare per favorire l apprendimento. Le attività didattiche devono essere adattate al singolo o differenziate ; si deve privilegiare la metodica dell affiancamento, del tutoraggio tra pari, dei lavori per piccoli gruppi, dell esperienza laboratoriale. Disponibilità di risorse specifiche da destinare ai progetti di inclusività Sono poche le risorse per l handicap, il disagio e per l alfabetizzazione. I fondi della 440 e quelli per le aree a rischio e forte processo migratorio, ottenibili solo dietro presentazione di specifici progetti, sono irrilevanti e tali da consentire l attuazione solo in minima parte dei progetti presentati. Partecipazione e coinvolgimento degli EELL Limitata attenzione degli EE.LL., in gravi difficoltà economiche, ai problemi del sociale con scarsità di risorse poste ogni anno nel bilancio. Mancano mediatori culturali che possano interagire con i docenti e facilitare l integrazione linguistica degli alunni, prerequisito essenziale per il successo scolastico. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento dei docenti Non mancano le possibilità di formare o aggiornare i docenti, ma servirebbe una formazione altamente qualificata e non limitata agli aspetti teorici. Gli insegnanti chiedono sempre con maggiore insistenza di essere sostenuti sul come agire concretamente in situazioni specifiche. Valorizzazione delle risorse esistenti Le attuali risorse per gli alunni con problemi sono esigue, sia in termine di personale qualificato che di strutture idonee, sia di strumenti e mezzi economici, ma vengono impiegate nel miglior modo possibile grazie ad una linea scolastica attenta alle esigenze dei più deboli. Attenzione alle fasi di passaggio da un livello di istruzione all altro ( continuità) Cura del passaggio da un ordine di scuola all altro attraverso la preparazione, l inclusione e il monitoraggio del percorso scolastico e formativo degli alunni. Sottoscrizione di accordi di programma finalizzati ad un inserimento graduale nell istituto superiore di destinazione. Attenzione all orientamento con lo studio di percorsi formativi personalizzati Collaborazione con scuole di formazione e istituti superiori al fine di predisporre un progetto personalizzato per ogni alunno con problemi. Proposto dalla Commissione BES eletta in seno al Collegio dei Docenti Approvato dal Gruppo di Lavoro per l Inclusione in data 3 ottobre 2013 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data

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