Comunità terapeutica «Il Melograno»
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- Michele Giglio
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1 Comunità terapeutica «Il Melograno»
2 Piano nazionale per la salute mentale 2013 Nel documento «Piano Nazionale di A zioni per la SaluteMentale-PANSM- elaborato dal gruppo interregionale salute mentale (GISM) della Commissione Salute ed approvato dalla Conferenza Stato- Regione del 24 gennaio 2013 il concetto di LEA in linea con quanto già proposto (documenti di lavoro del Ministero, documento sui LEA in salute mentale del GISM 2008) viene inteso come percorsi di presa in carico e di cura esigibili, e non come singole prestazioni, tenuto conto della particolare complessità, multifattorialità e necessità di trattamenti integrati per i disturbi psichiatrici maggiori, ma anche in relazione ai fattori di rischio biopsicosociale e agli interventi di riabilitazione ed inclusione sociale. In sintesi, viene raccomandato un modello di approccio che dovrebbe garantire: accessibilità, presa in carico, continuità delle cure, personalizzazione del progetto percorsi a differente intensità assistenziale, in rapporto ai bisogni di cura servizi flessibili, orientati sui bisogni e sulle persone, recovery-oriented LEA garantiti dalla ASL nel suo complesso, sulla base della sua organizzazione dei servizi, e non solo dal DSM o dai Servizi per i Disturbi Neuropsichici in Infanzia ed Adolescenza nelle loro varie articolazioni ed espressioni organizzative percorsi esigibili individualmente, anche quando inseriti in attività di gruppo o in attività comunitarie
3 PANSM Presa in carico: percorso di trattamenti integrati per gli utenti che presentano bisogni complessi e necessitano di valutazioni multidimensionali e di interventi di diversi profili professionali. La presa in carico prevede la definizione di un PTI, la individuazione di un case manager, la ricerca attiva del rapporto con l utente e maggiore attenzione alla famiglia nell ambito dei progetti di cura e lo sviluppo di programmi di prevenzione in collaborazione con Enti locali e con la scuola
4 PANMS e presa in carico La presa in carico si rivolge ad un soggetto che è ritenuto parte attiva della relazione di cura e si fonda su un rapporto di alleanza e fiducia con l utente, i familiari e le persone del suo ambiente di vita. Il servizio psichiatrico che si assume la titolarità della presa in carico deve offrire un supporto complessivo per tutto il percorso di cura del paziente-interventi terrritoriali, ospedalieri,di emergenza, residenziali e semiresidenziali- e garantire la risposta in tutte le fasi del trattamento
5 PANSM e lavoro di rete Viene sottolineato che il settore sanitario da solo non può fornire tutti i servizi necessari e rispondere a tutti i bisogni di salute mentale. I percorsi di cura devono essere realizzati sia da parte dei servizi specialistici per la salute mentale DSM, servizi neuropsichiatrici per l infanzia e l adolescenza- sia nell integrazione con la rete dei servizi sanitari, sociali ed educativi, formali ed informali, istituzionali e non. Il lavoro di rete costituisce un metodo di sostanziale importanza nella presa in carico del complesso e nella integrazione dei trattamenti. Esso garantisce opportunità di sviluppo della persona e permette di passare dall intervento riabilitativo ad intervento di integrazione e di reinserimento nella vita di relazione
6 PANSM e strutture residenziali GLI obiettivi specifici prioritari individuati dal PANSM includono ««Percorsi Clinici Differenziati «e Differenziazione dell offerta di residenzialità per livelli di intensità riabilitativa» In attuazione degli obiettivi definiti dal PANS è stato redatto il documento di indirizzo denominato» le strutture psichiatriche» completato nel mese di marzo 2013 e approvato con accordo Stato- Regioni del in cui: Vengono forniti indirizzi omogenei su tutto il territorio nazionale mirati a promuovere una residenzialità funzionale ai percorsi individuali e strutturata sia per intensità di trattamento( dal trattamento intensivo al sostegno socio-riabilitativo) sia per programmi e tipologie di intervento correlati alla patologia e alla complessità dei bisogni.
7 Tipologia di strutture residenziali La tipologia di struttura residenziale viene distinta sia per il livello di intervento terapeutico-riabilitativo, correlato al livello di compromissione di funzioni e abilità del paziente (e alla sua trattabilità),sia per il livello di intensità assistenziale offerto, correlato al livello di autonomia
8 In base alla intensità terapeutico-riabilitativa dei programmi attuati e al livello di intensità assistenziale offerto, correlato al livello di autonomia si distinguono tre tipologie di strutture residenziali psichiatriche SRP1: per trattamenti terapeutico riabilitativi a carattere intensivo SRT2: per trattamenti terapeutico-riabilitativi a carattere estensivo SRP3:
9 Tipologie di SRP Le SRP1 e SRP2 possono essere articolate su diversi livelli di intensità assistenziale e si suddividono a loro volta in: STPIT: elevata intensità terapeuticariabilitativa,degenza massima tra i 30 e i 60 giorni SRTRi:elevata intensità terapeutica riabilitativa a carattere intensivo, degenza massima 90 giorni SRTRe: elevata intensità terapeutica-riabilitativa con permanenza massima due anni, prorogabile fino a 48 mesi
10 SRSR: caratterizzate da interventi socioriabilitativi con differenti livelli di attività assistenziale, articolate in tre sottotipologie,con personale sociosanitario presente per 24h, 12h e a fascia oraria
11 Modalità di invio Accesso non diretto, ma su proposta del CSM territoriale. L invio può essere richiesto da uno psichiatra privato o da SPDC, con valutazione da parte dell equipe del CSM di residenza e successiva richiesta La richiesta viene esaminata dalla UVM, istituita presso il DSM
12 Ai fini della appropriatezza di utilizzo delle SRP i Piani di Trattamento Individuali sono importanti strumenti: Nel PTI sono considerate la gravità e complessità del quadro clinico,la compromissione del funzionamento personale e sociale del paziente, da stabilire sulla base di strumenti di valutazione standardizzati, le risorse,le potenzialità evolutive, le resistenze al trattamento, la stabilità clinica Da tale processo valutativo scaturirà la individuazione della tipologia di struttura piuù adeguata
13 PTRP Il Piano Terapeutico Riabilitativo Personalizzato viene elaborato dalla SRP in coerenza con il PTI. E articolato in : Osservazione relativa ad aree di intervento Obiettivi dell intervento Aree di intervento Operatori coinvolti nell intervento Verifiche periodiche
14 La Comunità Terapeutica (ora SRTRe ) è una struttura del DSM della ASL RMF localizzata a Bracciano in via Sfodera 15 È articolata in 10 posti letto in regime di residenzialità e 5 posti in semiresidenzialità Opera nel campo della prevenzione,cura e riabilitazione di persone con gravi disagi psichici
15 Il modello terapeutico ed organizzativo è centrato su una modalità di trattamento multidisciplinare integrato e una attività di integrazione con servizi dell area sanitaria, sociale ed educativa Questo modello ha preceduto ed è conforme alle linee normative del Piano Nazionale Della Salute mentale del 2013
16 Criteri diagnostici di ammissione Disturbi schizofrenici Disturbi dello spettro psicotico Sindromi affettive gravi Disturbi di personalità Patologie con gravi compromissioni del funzionamento personale e sociale
17 Criteri di ammissione La patologia psichiatrica è una patologia complessa a patogenesi multifattoriale; costituiscono pertanto criteri di valutazione per l appropriatezza al trattamento residenziale Funzionamento personale Funzionamento familiare Risorse socioambientali
18 Aree di intervento Area Psicopatologia Area delle competenze relazionali Area delle abilità sociali Area della gestione economica Area della autonomia personale
19 Interventi Farmacologici Interventi psicoterapeutici individuali Interventi psicoterapeutici di gruppo Interventi di riabilitazione cognitiva Interventi psicoeducativi Interventi riabilitativi e abilitativi Interventi di socializzazione Interventi di formazione e tirocini lavorativi
20 Esiti in pazienti che hanno terminato il trattamento Età media ingresso in SRTRe N Pazienti Dimissione in SRSR Dimissione nel territorio
21 Utenti N. pazienti trattati in SRTRe : 69 N. pazienti in dimissione non concordata : 9 N. pazienti incidenti nel 2015: 13
22 Sostegno abitativo N. Utenti inseriti in programmi di sostegno abitativo : 16 Interventi incentrati : Gestione delle risorse finanziarie Programmazione e gestione delle attività di vita quotidiane Riflessione e elaborazione delle dinamiche relazionali
23 Interventi in semiresidenzialità Diverse tipologie di programmi : 1. Interventi caratterizzati da alta assistenza per pazienti con alta compromissione del funzionamento sociale e personale 2. Programmi di dimissione protetta per utenti che hanno raggiunto un buon funzionamento relazionale e sociale 3. Programmi di ammissione per la verifica della motivazione all inserimento
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