POLITERAPIE NEL PAZIENTE ANZIANO. Dipartimento Farmaceutico Azienda USL di Reggio Emilia

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1 POLITERAPIE NEL PAZIENTE ANZIANO Dipartimento Farmaceutico Azienda USL di Reggio Emilia

2 PAZIENTI ANZIANI Maggiori utilizzatori di farmaci per la presenza di polipatologie spesso croniche Ridotte funzionalità epatica e renale Criticità frequenti per il medico Difficoltà nella scelta del farmaco Valutazione complessa riguardo le combinazioni di farmaci appropriati perché: 1. molti farmaci non sono mai stati testati negli anziani 2. non esistono elenchi d interazioni clinicamente rilevanti condivisi dalla comunità scientifica

3 INTERAZIONI TRA FARMACI Due o più farmaci assunti contemporaneamente possono esercitare i loro effetti in modo indipendente o interagire L interazione può provocare : un potenziamento della risposta un antagonismo della risposta la comparsa di effetti inattesi

4 LIMITI DELLE CONOSCENZE Mancanza di un elenco delle interazioni rilevanti condiviso dalla comunità scientifica Difficoltà a riconoscere un interazione perché: può non provocar sintomi pur alterando alcuni parametri può essere attribuita alla patologia di cui il paziente è affetto può essere scambiata per un fenomeno di resistenza

5 SCOPI DELLO STUDIO 1. Predisporre un documento condiviso sulle principali interazioni farmacologiche 2. Verificare la presenza delle possibili interazioni tra farmaci nelle terapie dei pazienti anziani nelle Strutture Residenziali dell AUSL di Reggio Emilia in giorni/mese campione 3. Definire iniziative specifiche volte ad aumentare l attenzione al problema delle interazioni e a migliorare la prescrizione dei farmaci negli anziani sulla base dei dati raccolti

6 MATERIALI E METODI Materiali: Principali fonti di letteratura sulle interazioni tra farmaci Foglio di terapia dei pazienti ospiti delle Strutture Metodi: Revisione sistematica della letteratura scientifica esistente

7 MATERIALI E METODI Metodi: In giorni/campione (dal 1 al 15 Luglio 2009) si è fatta la rilevazione della terapia somministrata a tutti i pazienti ospiti in quel momento, mantenendo l anonimato sia del paziente sia del clinico e della Struttura di appartenenza Sono stati fotocopiati i piani terapeutici di tutti pazienti delle strutture protette dell Azienda e successivamente randomizzati 600 pazienti

8 MATERIALI E METODI Sulla popolazione così ottenuta sono stati analizzati i dati rilevati per verificare la presenza delle possibili interazioni tra farmaci sulla base della revisione della letteratura che ha portato alla selezione delle interazioni clinicamente significative (seconda parte dello studio)

9 Risultati 1 La prima parte dello studio ha come risultato l elaborazione di un documento Interazioni tra farmaci Il documento : 1. Riporta le interazioni giudicate rilevanti dal punto di vista clinico e supportate da evidenze scientifiche forti 2. Costituisce il criterio che è stato utilizzato per la valutazione delle terapie somministrate ai pazienti randomizzati nella seconda parte dello studio

10 RISULTATI 1 Farmaci a maggior rischio di interazione Farmaci con indice terapeutico ristretto Induttori e inibitori enzimatici Interazioni di tipo Farmacodinamico

11 RISULTATI 1 FARMACI CON IT RISTRETTO INDUTTORI E INIBITORI ENZIMATICI Anticonvulsivanti Immunosoppressori Anticoagulanti orali Digitale Litio Teofillina Induttori (es): Carbamazepina, Fenitoina e Rifampicina Inibitori (es) : Itraconazolo, Ketoconazolo, Fluvoxamina

12 RISULTATI 1 INTERAZIONI DI TIPO FARMACODINAMICO Prolungamento dell intervallo QT Emorragie Gastro-Intestinali Sindrome serotoninergica Iperkaliemia

13 RISULTATI 2 La raccolta dei fogli di terapia di pazienti anziani ricoverati nelle Strutture Residenziali dell AUSL di Reggio Emilia ha generato 2184 schede e la successiva randomizzazione ne ha limitato l analisi a 600 schede (27,5%)

14 RISULTATI 2 POSSIBILE CONSEGUENZA CLINICA DELL INTERAZIONE Emorragie tratto gastrointestinale Iperkaliemia Prolungamento QT Tossicità da Digitale Sindrome serotoninergica Diminuita attività del Clopidogrel NUMERO RILEVATO PERCENTUALE %

15 RISULTATI La tabella riporta i risultati ottenuti suddivisi in base alla possibile conseguenza clinica dell interazione Sono state considerate anche le interazioni limitate a periodi inferiori ai 30 giorni a causa del rischio legato all assunzione di farmaci interagenti anche se per brevi periodi Sono state rilevate possibili interazioni su 115 fogli di terapia (19%)

16 RISULTATI L uso concomitante di farmaci con effetti additivi sull intervallo QT aumenta il rischio di torsioni di punta I farmaci che prolungano questo intervallo sono: macrolidi, cotrimossazolo, moxifloxacina, antidepressivi triciclici, antipsicotici (sia tradizionali che atipici), amiodarone, disopiramide,propafenone Nei fogli di terapia esaminati l associazione riguardava soprattutto un macrolide o la moxifloxacina con uno degli altri farmaci sopra indicati: dato il pericolo che una torsione di punta può rappresentare per la vita dei pazienti è necessario un uso oculato evitando l associazione di questi farmaci anche per brevi periodi

17 RISULTATI L assunzione concomitante di un SSRI e un FANS o aspirina aumenta il rischio di sanguinamento gastrointestinale in pazienti anziani già a rischio per età - l associazione tra SSRI e FANS è stata rilevata in pochi casi e per brevi periodi - l associazione tra SSRI e aspirina a basse dosi in prevenzione cardiovascolare è continuativa (52 delle 600 schede esaminate) la necessità clinica di mantenere l aspirina in terapia, consiglia di sostituire un SSRI, mentre risulta più semplice sostituire il FANS con un alternativa valida

18 RISULTATI L uso concomitante di digossina e farmaci come diltiazem, verapamil o macrolidi aumenta il rischio di eventi avversi associati a tossicità da digossina, farmaco con indice terapeutico ristretto pertanto si tratta di una associazione da evitare

19 RISULTATI L iperkaliemia dovuta alla possibile interazione tra: - diuretici risparmiatori di potassio e ACEinibitori rappresenta un pericolo in caso di ridotta funzionalità renale

20 CONCLUSIONI 1. Il documento Interazioni tra farmaci è stato condiviso e inviato a tutti i Medici come strumento utile per la corretta prescrizione dei farmaci in pazienti anziani con politerapie 2. L analisi delle possibili interazioni rilevate ha suggerito che si può verificare un aumento del rischio per la salute del paziente

21 CONCLUSIONI 3. E stato predisposto un programma di formazione accreditato che si terrà in tutti i distretti dell Azienda per: diffondere i risultati dello studio porre l attenzione sulle interazioni clinicamente più importanti migliorare la prescrizione dei farmaci negli anziani

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