Servizio di Psicologia Scolastica SPAZIO ASCOLTO LA CARICA DEI GENITORI 10 MAGGIO 2012

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1 Servizio di Psicologia Scolastica SPAZIO ASCOLTO LA CARICA DEI GENITORI 10 MAGGIO 2012

2 STUDIARE. Per uno studio efficace è necessaria l attivazione contemporanea di diverse aree: ATTENTIVA (concentrazione) COGNITIVA (selezione, organizzazione e memorizzazione dei dati) MOTIVAZIONALE (presenza di un reale convincimento della necessità di studiare un determinato argomento)

3 PER UNO STUDIO EFFICACE Quattro fattori collegati tra di loro: quando (organizzazione del tempo di studio) come (metodo di studio) che cosa (la qualità dello studio) perché studiare.

4 LA MOTIVAZIONE SI MODIFICA _ in rapporto all età degli studenti _ in relazione al sesso _ al contesto familiare _ allo stile di insegnamento del docente

5 La distinzione fondamentale è quella tra: MOTIVAZIONE INTRINSECA MOTIVAZIONE ESTRINSECA

6 MOTIVAZIONE INTRINSECA Per motivazione intrinseca si intende quella spinta a fare, generata da caratteristiche ed esperienze personali dell individuo.

7 MOTIVAZIONE ESTRINSECA La motivazione estrinseca è quella che si determina in una certa situazione in base a spinte esterne. (es. prendere un buon voto in matematica così da avere il permesso di andare alla festa).

8 La motivazione viene influenzata anche dal nostro stile attributivo

9 LO STILE ATTRIBUTIVO MOTIVAZIONALE La relazione tra: le attribuzioni causali del successo e dell insuccesso nello svolgimento di vari compiti. gli effetti conseguenti sul piano emotivo-affettivo e comportamentale.

10 LE CAUSE il livello di abilità di cui il soggetto dispone; l impegno che applica al compito; aiuto o non aiuto dall esterno; il livello di difficoltà del compito; la fortuna che i soggetti attribuiscono al risultato delle loro azioni.

11 La classificazione delle possibili cause utilizzate si basa su tre dimensioni principali: - il locus of control: distingue fra cause attribuibili alla persona o a fattori esterni ad essa; - la stabilità nel tempo: chiarisce se una causa è variabile o permanente nel tempo; - il grado di controllo: indica quanto una persona si consideri responsabile delle proprie prestazioni.

12 LOCUS INTERNO INSTABILE CONTROLLABILE IMPEGNO- DISIMPEGNO LOCUS INTERNO STABILE CONTROLLABILE ABILITA - INCAPACITA

13 LOCUS ESTERNO INSTABILE CONTROLLABILE AIUTO-NON AIUTO LOCUS ESTERNO STABILE INCONTROLLABILE FACILITA -DIFFICOLTA LOCUS ESTERNO INSTABILE INCONTROLLABILE FORTUNA-SFORTUNA 13

14 STILE DEPRESSO Il soggetto attribuisce il suo successo a cause esterne e il suo insuccesso alla mancanza di abilità.

15 STILE NEGATORE Il soggetto attribuisce il suo successo all abilità e il suo insuccesso a cause esterne.

16 STILE PEDINA Il soggetto attribuisce il suo successo e il suo insuccesso a cause esterne.

17 STILE ABILE Il soggetto attribuisce il successo all abilità e il suo insuccesso alla mancanza di abilità

18 STILE IMPEGNO STRATEGICO Il soggetto attribuisce il suo successo all impegno e il suo insuccesso alla mancanza di impegno

19 METODO DI STUDIO Qual è il metodo di studio di mio figlio? Può essere migliorato? Come?

20 DOVE STUDIARE Scegliere un ambiente illuminato e tranquillo. Preparare sul tavolo i libri che servono in quel momento. Togliere dalla vista tutte le possibili distrazioni tipo televisione, computer e soprattutto cellulare.

21 QUANDO STUDIARE - primo pomeriggio ( ): poco adatto alla concentrazione, meglio dedicarlo ad esercizi, esercitazioni, materie più facili o quelle preferite. - seconda parte e tardo pomeriggio( ): si presta bene allo studio vero e proprio - sera: è favorevole al lavoro di revisione e ripasso.

22 ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO minuti di STUDIO 5-10 minuti di PAUSA minuti di STUDIO

23 UNA PROPOSTA DI METODO DI STUDIO LETTURA DI ESPLORAZIONE Scorsa preliminare per individuare i contenuti da studiare (paragrafi,capitoli), sfogliare il testo, leggere le didascalie e grafici. FARSI DOMANDE Provare a farsi delle domande sul testo appena letto. In questo modo si può: 1) Individuare le fasi successive di studio 2) Richiamare conoscenze precedenti

24 LETTURA VELOCE Prima lettura del materiale senza sottolineatura del materiale e annotazioni. LETTURA CON SOTTOLINEATURE E NOTE Lettura con scopo di approfondimento e riflessione sui contenuti. Sottolineare solo i concetti più importanti. Scrivere qualche nota in margine.

25 RIELABORAZIONE ATTRAVERSO APPUNTI, SCHEMI, MAPPE, TABELLE, RIASSUNTINI Adottare il metodo che sembra più utile per schematizzare le notizie e collegarle tra di loro.

26 RIPETIZIONE Ripetere il materiale per verificare la conoscenza di quanto studiato. La prima volta si può tenere sotto gli occhi gli appunti o gli schemi, mentre le volte successive si deve riuscirci senza. Provare a dare le risposte alle domande che hai fatto all inizio.

27 RIPASSO Riprendere il materiale allo scopo di fissare i concetti principali. Ricordarsi che già dopo un ora la memoria perde circa il 50 % delle cose studiate.

28 PER APPROFONDIRE... Antonietti A., Il diario del mio apprendimento,ed.erickson,2007 Cornoldi C., Imparare a studiare 2, Ed.Erickson, 1993 Ravazzolo C.,De Beni R. Stili attributivi motivazionali, Ed.Erickson,

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