A.S.L. CN1 Servizio Veterinario Area Sanità Animale
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1 A.S.L. CN1 Servizio Veterinario Area Sanità Animale Settore Animali d affezione Relazione di attività anno 2016 PREMESSA... 1 ATTIVITÀ SVOLTA L identificazione elettronica dei cani e la loro registrazione nella banca dati regionale La vigilanza sul randagismo e sui canili La vigilanza sui cani morsicatori Animali da compagnia al seguito di viaggiatori Il censimento delle colonie feline e la promozione di campagne di controllo delle nascite Il sito dello sportello degli animali d affezione sul portale Internet dell ASL CN La collaborazione con il Presidio Multizonale di Profilassi e Polizia Veterinaria della Provincia di Cuneo (PMPPV) Informazione ed educazione sanitaria Gruppo di lavoro per gli animali d affezione... 6 Premessa Le attività svolte dal Servizio Veterinario dell Azienda Sanitaria Locale nel settore degli animali d affezione comprendono la prevenzione e il controllo del randagismo, la tutela del benessere degli animali da compagnia e la promozione di una corretta convivenza tra gli animali e l uomo. I controlli del Servizio Veterinario hanno come obiettivo prioritario la salvaguardia della salute pubblica, attraverso la profilassi delle malattie degli animali trasmissibili all uomo e la prevenzione delle aggressioni e degli incidenti provocati da animali. Altri obiettivi importanti sono costituiti dal controllo della diffusione delle malattie infettive e parassitarie nelle popolazioni animali e dalla salvaguardia del benessere animale. L attività nel settore ha assunto negli ultimi anni un importanza rilevante per la sanità pubblica veterinaria, in ragione dell evoluzione legislativa in materia e del diffondersi di una maggiore sensibilità del cittadino rispetto al diritto al benessere degli animali da compagnia. All animale da compagnia, già parte integrante del nucleo familiare moderno, incomincia ad essere attribuito un ruolo e una valenza sociale, soprattutto nell ambito urbano. Situazioni di disomogeneità culturali e di disagio sociale ostacolano l applicazione di pratiche corrette nella detenzione e gestione degli animali d affezione, generando situazioni di criticità per la convivenza sociale. In base a questi presupposti e all analisi dei dati sull anagrafe canina e sul controllo del randagismo, il Servizio Veterinario dell ASL CN1 sostiene e realizza progetti di qualificazione sulla detenzione degli animali d affezione, con la collaborazione dei Comuni e degli 1
2 operatori più sensibili e collaborativi, e, ove venga registrata un oggettiva necessità, effettua interventi specifici che interessano aree marginali, fasce deboli della popolazione (anziani, persone non autosufficienti e/o con problemi di integrazione sociale), situazioni critiche di convivenza uomo-animale. Nell ultimo triennio, a testimonianza del crescente valore sociale dell animale di affezione, anche nel territorio dell ASL CN1 sono state proposte Iniziative Assistite con Animali, promosse in massima parte su iniziativa autonoma di figure professionali non sanitarie, e senza comunicazione al Servizio Veterinario, come sarebbe invece previsto dalla normativa vigente. Non è quindi al momento disponibile un censimento di queste attività, presupposto per l effettuazione di eventuali controlli da parte del settore veterinario pubblico a tutela delle persone e gli animali coinvolti. Gli animali da compagnia sono rappresentati soprattutto da cani e gatti, ma si assiste ad un crescente interesse per le specie non convenzionali, detti anche nuovi animali da compagnia (NAC), che comprendono specie quali conigli, furetti, piccoli roditori, uccelli, rettili, anfibi. Nell ultimo periodo la normativa nel settore, sia nazionale che regionale, non ha subito aggiornamenti particolari, a testimonianza di una certa difficoltà legislativa nel dare risposta ai cambiamenti e ai nuovi bisogni nel settore degli animali d affezione. Attività svolta 1. L identificazione elettronica dei cani e la loro registrazione nella banca dati regionale Cani registrati nell'anno % di cani registrati nell'anno inferiori ai 4 mesi di età 65% 67% 64% 61% 57% Totale cani registrati in anagrafe a fine anno Nel corso del 2016 il numero totale di cani identificati tramite applicazione di microchip è stato di 9.469, con un ulteriore sensibile aumento rispetto ai dati registrati negli anni precedenti. Per il raggiungimento del risultato è stato assegnato uno specifico obiettivo di risultato agli operatori, che prevedeva il controllo dei cani presenti nelle aziende zootecniche in concomitanza con l'accesso per l'esecuzione di accertamenti diagnostici, con applicazione del microchip ai soggetti che non risultano identificati. La percentuale di cani identificati di età inferiore a 4 mesi risulta sostanzialmente invariata rispetto al 2015, e quindi è ancora elevato il numero dei soggetti identificati in età adulta, a testimonianza del fatto che permane disatteso l obbligo per i detentori di cani di provvedere all identificazione del proprio animale entro i 60 giorni di età, come previsto dalla Legge Regionale 18/2004 sull anagrafe canina. Le sedi di identificazione degli animali fanno capo agli ex distretti socio sanitari, alle sedi periferiche dei Servizi Veterinari e a locali messi a disposizione dai Comuni. In queste sedi vengono effettuate le operazioni di identificazione dei cani previa prenotazione degli utenti, con una cadenza variabile a seconda delle necessità e del bacino di utenza A fine anno risultano registrati nella banca dati dell anagrafe canina (ARVET) un totale di soggetti identificati con microchip o con tatuaggio. Nella banca dati regionale dell anagrafe canina, presente nell applicativo informatico regionale ARVET, vengono registrati gli eventi relativi ai cani quali iscrizione, cessioni, affidamenti, catture, ritrovamenti, decessi, smarrimenti, morsicature. 2
3 Nel corso dell anno sono stati registrati complessivamente eventi relativi a cani (identificazioni, cessioni, catture, restituzioni, affidi, decessi, morsicature, vaccinazioni) ed informazioni anagrafiche riguardanti proprietari degli stessi. Il numero delle registrazioni informatiche testimonia l importante impegno di risorse richiesto dall attività di aggiornamento della banca dati regionale dell anagrafe canina. L aggiornamento puntuale della banca dati rappresenta un fattore indispensabile per poter risalire al proprietario dei cani rinvenuti vaganti sul territorio. 2. La vigilanza sul randagismo e sui canili La Convenzione Europea di Strasburgo per la protezione degli animali da compagnia (ratificata con la Legge 201/2010) definisce randagio ogni animale da compagnia senza alloggio domestico, o che si trova all esterno dei limiti dell alloggio domestico del suo proprietario o custode e che non è sotto il controllo o la diretta sorveglianza di alcun proprietario o custode. Questa nuova definizione amplia il concetto di randagismo, facendovi rientrare anche il cosiddetto vagantismo (cani di proprietà liberi di vagare), un fenomeno purtroppo ancora diffuso. Totale cani randagi catturati % di cani catturati non identificati 45% 55% 60% 62% 60% Nel corso del 2016 sono entrati nei canili sanitari dell'asl CN1 552 cani, con una diminuzione di circa il 15% del numero dei randagi catturati rispetto all'anno precedente; di questi 302 sono stati restituiti al proprietario (54,7% dei catturati). La diminuzione sensibile del numero dei cani randagi e il contestuale aumento del numero dei cani vaganti che alla cattura sono risultati identificati, permettendo così di risalire al proprietario, rappresentato indicatori positivi dell attività di identificazione dei cani. Per contro si conferma, anche se in misura minore, il fenomeno del randagismo; per una valutazione corretta del dato vanno comunque considerati diversi aspetti del problema: va ad esempio rilevato che le catture e gli invii in canile sono dovuti in parte a mancata custodia da parte del proprietario dell animale piuttosto che a vero abbandono. Altrettanto favorevole risulta il dato relativo ai cani che risultano presenti a fine anno nei canili rifugio: 458 cani, con un trend in sensibile diminuzione (erano 554 a fine 2015, 635 a fine 2014). Per migliorare l efficienza dell anagrafe canina è necessario agire su più fronti: rispetto da parte dei proprietari dei cani dell obbligo di identificazione, maggiore vigilanza da parte degli Amministrazioni Comunali e degli Enti preposti, maggiore collaborazione fra ASL, Comuni e Associazioni zoofile. I cani catturati non identificati e per i quali non risulta possibile risalire al proprietario vengono ricoverati presso i canili convenzionati con i Comuni. Nel territorio di competenza dell ASL CN1 sono presenti cinque canili di prima accoglienza (canile sanitario dove il cane viene ospitato temporaneamente per i 10 giorni di osservazione sanitaria dopo la cattura) e otto canili rifugio. Presso queste strutture il Servizio Veterinario effettua ispezioni periodiche in merito alla sussistenza dei requisiti strutturali, igienico sanitari e gestionali, e una vigilanza costante sullo stato sanitario dei cani, sulle loro condizioni di detenzione e sull attività di affido. 3
4 Nel 2016 il numero dei cani ricoverati in canili rifugio e dati in adozione a privati che ne hanno fatto richiesta è stato pari a 304 (dato analogo all anno precedente). Quest ultimo dato, di primaria importanza per la gestione dei canili e per la tutela del benessere degli animali, conferma il trend favorevole registrato negli ultimi anni. Risulta quindi confermato il buon andamento degli affidi dei cani randagi ricoverati nei canili rifugio, grazie anche alla collaborazione di alcune Associazioni protezionistiche. A supporto dell attività di affido sul sito pubblico regionale dell anagrafe canina ( è possibile inserire le fotografie e i dati segnaletici dei cani ricoverati nei canili rifugio presenti sul territorio dell ASL, e che possono essere adottati. 3. La vigilanza sui cani morsicatori Numero di morsicature segnalate % di morsicature cani non identificati 38% 36% 41% 40% 36% Sono state segnalate 321 morsicature di cani, un dato che si mantiene costante negli anni e che comporta, oltre alla vigilanza sanitaria per la profilassi della rabbia, un attenzione particolare a quelle che sono le cause degli episodi di aggressività, attraverso una valutazione delle modalità di detenzione e delle caratteristiche comportamentali dell animale, cui segue, ove necessario, la prescrizione da parte del Servizio Veterinario di misure di prevenzione. Si mantiene costante il numero degli episodi di morsicatura provocati da cani non identificati. I dati epidemiologici relativi agli episodi di morsicatura vengono inseriti nella banca dati informatizzata (ARVET), in modo da consentire un analisi del fenomeno e la predisposizione di interventi mirati alle problematiche individuate. Circa il 25% delle morsicature ha riguardato il proprietario del cane o persona del nucleo familiare, e oltre il 50% è avvenuto per reazione difensiva da parte dell animale. Questi dati testimoniano una non sufficiente capacità di alcuni proprietari nella gestione del proprio cane. 4. Animali da compagnia al seguito di viaggiatori Numero di passaporti rilasciati Numero di vaccinazioni antirabbiche Il rilascio di passaporto e la vaccinazione antirabbica in corso di validità sono previsti per cani, gatti e furetti destinati all estero. Il rilascio del passaporto è competenza del Servizio Veterinario, mentre la vaccinazione antirabbica viene effettuata dal veterinario libero professionista di riferimento, con frequenza dipendente dal tipo di vaccino utilizzato (risultano registrate nel corso dell anno vaccinazioni antirabbiche). Il numero dei passaporti rilasciati è in sensibile aumento, a testimonianza del numero crescente delle persone che si spostano per turismo portando con sé il proprio cane. 4
5 5. Il censimento delle colonie feline e la promozione di campagne di controllo delle nascite Nel corso del 2016 è stato mantenuto il protocollo per la registrazione delle colonie feline, che prevede un coinvolgimento ufficiale dei Comuni nell'identificazione e nella gestione delle colonie e la loro registrazione nella banca dati regionale (ARVET). Le domande di registrazione delle colonie pervenute nel corso del 2016 sono risultate ancora poche. Anche in questo caso gioca un ruolo importante la collaborazione tra Comuni e Associazioni protezionistiche. Permane una disomogeneità territoriale delle iniziative di gestione delle colonie feline, imputabile alla molteplicità delle variabili che condizionano la realizzazione di progetti di intervento (contesto ambientale, sensibilità della popolazione e delle istituzioni locali, disponibilità economiche, presenza di Associazioni di volontariato zoofilo). La Regione Piemonte con D.D. 990/2014 aveva disposto l erogazione di finanziamenti a favore dei comuni a titolo di contributo per progetti di sterilizzazione dei gatti delle colonie libere presenti sul territorio. Nel territorio dell ASL CN1 dieci Comuni hanno presentato un progetto di sterilizzazione con richiesta di finanziamento. A consuntivo è stata approvata l erogazione del finanziamento per 9 Comuni e a conclusione dei progetti sono state censite 55 colonie feline e sottoposti a intervento di sterilizzazione 110 gatti. 6. Il sito dello sportello degli animali d affezione sul portale Internet dell ASL CN1 Sul portale internet dell A.S.L. CN1 nel sito dello sportello degli animali d affezione ( sono disponibili informazioni per l utenza e per il personale dei Servizi Veterinari relativi alle principali tematiche che interessano il settore, suddivise nei seguenti argomenti: benessere animale anagrafe canina randagismo animali adottabili animali in viaggio animali in viaggio specie non convenzionali attività con gli animali animali sinantropi zoonosi 7. La collaborazione con il Presidio Multizonale di Profilassi e Polizia Veterinaria della Provincia di Cuneo (PMPPV) Il Presidio Multizonale, struttura sovrazonale competente per il territorio della provincia di Cuneo per le attività di sorveglianza epidemiologica e di gestione delle emergenze sanitarie a supporto del Servizio Veterinario, nel settore degli animali d affezione garantisce la collaborazione per gli interventi di difficile gestione, come la cattura di animali randagi pericolosi o non avvicinabili, e svolge attività di vigilanza sui canili pubblici e privati. 8. Informazione ed educazione sanitaria Per quanto concerne l informazione e la sensibilizzazione della popolazione sulle tematiche relative al fenomeno del randagismo è stato predisposto materiale informativo concernente gli obblighi per i proprietari di cani, in particolare per quanto riguarda l identificazione dell animale con applicazione del microchip e la sua iscrizione nella banca dati regionale dell anagrafe canina. 5
6 Queste misure rappresentano il principale strumento di prevenzione del randagismo e di tutte le problematiche che ne conseguono (pericoli per la salute pubblica, compromissione del benessere animale, costo per i Comuni per il mantenimento dei cani randagi nel canile convenzionato). Il materiale informativo è in corso di distribuzione presso le sedi comunali e le sedi dell ASL dove è presente un front office per i cittadini. Il progetto "convivenza uomo-animale: interazione, comunicazione, prevenzione" del piano collaborativo scuola-asl CN1 per l anno scolastico è stato svolto da febbraio a maggio in sei scuole (due medie e quattro elementari), con l interessamento di 16 classi per un totale di 370 ragazzi. Su richiesta dei Comuni il Servizio Veterinario ha in passato organizzato corsi per il rilascio del patentino per proprietari di cani, con la finalità di fornire informazioni che portino al miglioramento della relazione uomo-cane. Nel 2016 l Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Cuneo ha proposto ad alcuni Comuni lo svolgimento di questo tipo di corsi, richiedendo la collaborazione di veterinari libero professionisti e di veterinari dipendenti del Servizio Veterinario dell ASL CN1. I Comuni interessati sono stati quelli di Savigliano e di Saluzzo. 9. Gruppo di lavoro per gli animali d affezione La crescente importanza e la peculiarità delle problematiche del settore hanno determinato l opportunità di individuare un gruppo di medici veterinari ai quali affidare l approfondimento di alcune tematiche e l espletamento di attività di supporto professionale nella gestione di interventi complessi. Il Gruppo di lavoro per gli Animali d'affezione, istituito nel 2013 nell'ambito dell'asl CN1, contribuisce alla definizione di protocolli operativi (es. gestione degli esposti, vigilanza sui canili, controllo delle colonie feline), analisi dei dati di attività nel settore degli animali d affezione, elaborazione di proposte per la soluzione di problematiche specifiche, formazione e educazione sanitaria. 6
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