La scuola come laboratorio permanente e come luogo privilegiato per conoscere amici e dove imparare diventa un gioco

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1 La scuola come laboratorio permanente e come luogo privilegiato per conoscere amici e dove imparare diventa un gioco

2 Presupposti: Aumento esponenziale delle segnalazioni di bambini con difficoltà di apprendimento da parte delle scuole ai Servizi Avvio di un progetto i ricerca finalizzato a: - Conoscere sul piano quantitativo il problema - Individuare sul piano qualitativo i necessari interventi e strategie Esito: Alta incidenza di alunni/e con prestazioni insufficienti rispetto alla media Difficoltà riconducibili a disturbi dell apprendimento o a generiche difficoltà scolastiche, sintomo di insuccesso scolastico rispettivamente grave e meno grave

3 Di conseguenza: La scuola doveva individuare metodologie, strategie, e interventi da effettuare per ridurre e recuperare, ma anche per prevenire i disturbi di apprendimento Formare e aggiornare il personale docente sui disturbi di apprendimento e sulla dislessia in particolare, in collaborazione con i Servizi Sanitari e l Associazione Italiana Dislessia. Favorire la sinergia fra scuola e servizi territoriali al fine di favorire un lavoro di rete

4 Attraverso Progettazione di un percorso di formazione sui disturbi specifici di apprendimento in parallelo ed in continuità tra la scuola dell infanzia e la scuola primaria La formazione uniforme per il personale docente della scuola dell infanzia e della scuola primaria, su tutto il territorio (condivisione di linguaggio) Strumenti per l osservazione e la valutazione uniformi Comunicazione tra i due ordini di scuola efficace ai fini della continuità e della programmazione didattica in entrata alla scuola primaria

5 Avvio del progetto «IL MONDO DELLE PAROLE» Percorso formativo, di ricerca-azione e laboratorio rivolto agli insegnanti, per la valutazione delle abilità linguistiche e visuospaziali nei bambini iscritti all ultimo anno della scuola dell infanzia Finalizzato all individuazione precoce di eventuali segnali di difficoltà nelle abilità linguistiche e visuo-spaziali antecedenti agli apprendimenti scolastici della letto-scrittura, per un intervento mirato a partire dalla scuola dell infanzia

6 LEGGE 8 OTTOBRE 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico LINEE GUIDA NAZIONALI 2011 Per la predisposizione dei protocolli regionali per l individuazione precoce dei casi sospetti di DSA RIFERIMENTI LEGISLATIVI PROTOCOLLO DI INTESA Per la rilevazione, l intervento precoce, l accertamento e supporto per bambini e studenti con DSA INDICAZIONI PROVINCIALI PER LE SCUOLE DELL INFANZIA del 2009 DGP n. 107 del

7 LINEE GUIDA NAZIONALI PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PROTOCOLLI REGIONALI PER L INDIVIDUAZIONE PRECOCE DEI CASI SOSPETTI DI DSA la rilevazione delle potenziali difficoltà di apprendimento può iniziare, con discreta efficacia, soltanto nell ultimo anno della scuola dell Infanzia Le difficoltà eventualmente emerse dalle attività di identificazione non debbono portare all invio dei bambini al servizio sanitario, ma ad un aumento dell attenzione ed alla proposta di specifiche attività educative e didattiche L attività di potenziamento è da attuarsi sull intero gruppo di bambini e può costruire un contesto di osservazione sistematica utile a identificare eventuali ritardi di sviluppo nonché a realizzare un percorso formativo progettuale in continuità con il successivo ordine scolastico.

8 LEGGE 8 OTTOBRE 2010, N. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico. Art. 1 Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia La presente legge riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati DSA, che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana Art. 3 - Diagnosi E compito delle scuole, di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, sulla base dei protocolli regionali di cui all articolo 7, comma1. L esito di tali attività non costituisce, comunque, una diagnosi DSA.

9 Protocollo d intesa per la rilevazione, l intervento precoce, l accertamento e supporto per bambini e studenti con DSA Deliberazione della Giunta Provinciale n. 107 del Nel protocollo d intesa provinciale sono definiti: il ruolo e le competenze delle scuole e dei servizi sanitari coinvolti nella realizzazione del progetto; le modalità e i tempi dell attività di rilevazione con l indicazione di seguire procedure e strumenti scientifici; le modalità di collaborazione tra scuole e servizi sanitari. Il protocollo intende: promuovere e sostenere le iniziative volte a favorire la diagnosi precoce di bambini con DSA; coinvolgere la scuola dell infanzia in un progetto mirato per ridurre eventuali ritardi nello sviluppo naturale dell apprendimento; progettare ed attivare nella scuola primaria, in modo censuario, in particolare nel primo biennio, un azione di rilevazione precoce delle difficoltà di letto-scrittura, del calcolo metodologicamente rigorosa.

10 Rilevazione precoce dei DSA Art. 1 Compiti dei singoli dipartimenti per l istruzione, delle scuole dell infanzia e delle scuole primarie i singoli dipartimenti per l istruzione definiscono linee guida per l individuazione precoce di possibili problemi legati allo sviluppo o ai disturbi dell apprendimento nelle scuole dell infanzia e nelle scuole. Tali indicazioni comprendono: Procedure e strumenti per riconoscere segnali precoci su indicatori di rischio Interventi didattici precoci mirati a ridurre il rischio di difficoltà di lettura, scrittura e/o calcolo Modalità di passaggio di informazioni tra scuola dell infanzia e scuola in merito alle osservazioni effettuate e agli esiti rilevanti.

11 Tali indicazioni devono: Fare riferimento ad un quadro teorico basato su criteri di scientificità; Definire gli strumenti di rilevazione che saranno aggiornati costantemente; Prevedere la formazione di docenti referenti. La comunità scientifica non è concorde per quanto riguarda l utilizzo di indicatori per l individuazione precoce dei DSA in età prescolare (scuola dell infanzia). Tuttavia nella scuola dell infanzia possono essere osservati determinati segnali e sintomi. Per questo è importante che le/gli insegnanti conducano delle osservazioni specifiche, concentrando l attenzione su percezione, capacità di orientamento,motricità, competenze linguistiche.

12 Indicazioni Provinciali per le scuole dell Infanzia campo di esperienza - COMUNICAZIONE Comunicare con la parola in relazione ad ogni lingua è possibile individuare più specifici ambiti di sviluppo (per i bambini) e di intervento (per le/gli insegnanti), ulteriormente articolabili in relazione ai sottosistemi del codice linguistico (foneticofonologico, semantico lessicale, morfosintattico, testuale) ai diversi livelli di abilità ed alle differenti situazioni educative. Particolare attenzione verrà dunque rivolta alle funzioni e agli usi relazionali e cognitivi di ogni lingua nota ai bambini, così come alla funzione metalinguistica, a cui sono legate le competenze connesse alla riflessione ludica sulla lingua orale (con particolare attenzione all aspetto sonoro e a quello semantico - lessicale)

13 Indicazioni Provinciali per le scuole dell Infanzia campo di esperienza CORPOREITA Esperienze psicomotorie La gestione del corpo si riferisce all identità somato-psichica di ogni bambino, che la esprime attraverso il controllo e la gestione del movimenti, affinando sempre più gli schemi posturali e dinamici di base, l adattamento spazio temporale, la coordinazione dei movimenti (motricità fine e globale)

14 Indicazioni Provinciali per le scuole dell Infanzia campo di esperienza MATEMATICA Finalità formative e indicazioni metodologiche la matematica contribuisce a sviluppare competenze profonde che si esprimono nel linguaggio [ ] contribuisce alla formazione del pensiero nei suoi vari aspetti (intuizione, immaginazione, analisi, ipotesi e deduzione, progettazione, controllo e verifica); ha un valore formativo specifico e generale. Per sue potenzialità la si può ritenere una forma di conoscenza presente in quasi tutte le attività dell uomo, pratiche o anche solo linguistiche

15 Ambiti indagati Metafonologico: correlato con l apprendimento strumentale della lettura e della scrittura Lessicale e morfo-sintattico (narrazione): correlato con la lettura funzionale (comprensione del testo), la ricchezza dell espressione orale e la produzione di testi Memoria visiva e verbale: correlato con l acquisizione del codice alfabetico Grafo-motorio: correlato con la capacità di realizzazione grafica delle lettere, il disegno geometrico e di precisione

16 PROTOCOLLO VALUTAZIONE delle ABILILTÀ LINGUISTICHE E VISUO-SPAZIALI ANTECEDENTI AGLI APPRENDIMENTI SCOLASTICI DELLA LETTOSCRITTURA Gennaio Prova di narrazione sulla base di una sequenza di immagini (di tipo denotaivo)

17 PROTOCOLLO VALUTAZIONE delle ABILILTÀ LINGUISTICHE E VISUO-SPAZIALI ANTECEDENTI AGLI APPRENDIMENTI SCOLASTICI DELLA LETTOSCRITTURA Aprile Prova di narrazione sulla base di una sequenza di immagini (di tipo connotativo)

18 PROTOCOLLO VALUTAZIONE delle ABILILTÀ LINGUISTICHE E VISUO-SPAZIALI ANTECEDENTI AGLI APPRENDIMENTI SCOLASTICI DELLA LETTOSCRITTURA Gennaio e aprile Prova di memoria verbale Ripetizione di stringhe di parole Pane-carta Dito-padre Mela-nave-porta Vaso torta pera Nodo-testa-sedia-campo Terra-gente-letto-calcio Strega-vaso Capra-foro Spada-duna-cobra Duca-falco-morso

19 PROTOCOLLO VALUTAZIONE delle ABILILTÀ LINGUISTICHE E VISUO-SPAZIALI ANTECEDENTI AGLI APPRENDIMENTI SCOLASTICI DELLA LETTOSCRITTURA Gennaio e aprile Prova di memoria visiva/reiterazione di percorsi

20 Gennaio PROTOCOLLO VALUTAZIONE delle ABILILTÀ LINGUISTICHE E VISUO-SPAZIALI ANTECEDENTI AGLI APPRENDIMENTI SCOLASTICI DELLA LETTOSCRITTURA Prova di abilità visuo/spaziali copia di figure

21 PROTOCOLLO VALUTAZIONE delle ABILILTÀ LINGUISTICHE E VISUO-SPAZIALI ANTECEDENTI AGLI APPRENDIMENTI SCOLASTICI DELLA LETTOSCRITTURA Aprile Prova di abilità visuo/spaziali copia di figure, numeri e lettere

22 PROTOCOLLO VALUTAZIONE delle ABILILTÀ LINGUISTICHE E VISUO-SPAZIALI ANTECEDENTI AGLI APPRENDIMENTI SCOLASTICI DELLA LETTOSCRITTURA Gennaio metafonologia 1 Fusione sillabica Segmentazione sillabica

23 PROTOCOLLO VALUTAZIONE delle ABILILTÀ LINGUISTICHE E VISUO-SPAZIALI ANTECEDENTI AGLI APPRENDIMENTI SCOLASTICI DELLA LETTOSCRITTURA Aprile metafonologia 2 Fusione fonemica Segmentazione fonemica

24 IL COLLEGAMENTO FRA LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA PRIMARIA Nella scuola dell infanzia IL MONDO DELLE PAROLE a gennaio e ad aprile Nella scuola primaria INDIVIDUAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTA DI LETTO SCRITTURA a gennaio e a aprile/maggio

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