Le attività di promozione della salute svolte. all interno di Roma Capitale: dati e riflessione
|
|
- Aldo Santi
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Le attività di promozione della salute svolte all interno di Roma Capitale: dati e riflessione sull attività di ricerca Roma, 30 Maggio 2017 Dott.ssa Tiziana Paola Baccolo Dott.ssa Maria Rosaria Marchetti INAIL - Dipartimento di Medicina, Epidemiologia, Igiene del lavoro ed Ambientale
2 Collaborazione per ricerche/intervento in tema di promozione della salute per l adozione di comportamenti e stili di vita salutari e per il contrasto alle malattie croniche non trasmissibili (app. respiratorio, cardiovascolare, tumori, )
3 Fumo di tabacco e alimentazione Ricerche nell ambito dei Piani triennali di ricerca dell INAIL Acquisizione dati Informazione ai Lavoratori Consigli per l Azienda Strumenti per il Medico Competente
4 Fattori di rischio modificabili Fumo di tabacco (principale causa di morte evitabile) Sovrappeso/obesità (patologie acute e croniche invalidanti) Con corretti comportamenti/stili di vita
5 Perché il problema fumo di tabacco in azienda Perché è in vigore il divieto di fumo nei luoghi chiusi Perché è un agente chimico/cancerogeno pericoloso Perché è un occasione per fare promozione della salute
6 Perché il problema fumo di tabacco patologie da fumo di tabacco a carico di vari organi e apparati Rispetto alle non fumatrici, le fumatrici hanno maggiore rischio di: malattie polmonari vari tumori (la mortalità per tumore del polmone supera quella per tumore alla mammella) malattie cardiovascolari (il rischio di malattia coronarica è maggiore rispetto agli uomini fumatori e nelle giovani fumatrici rispetto alle più anziane)
7 Perché il problema fumo di tabacco per le donne anticipo di 2-3 anni della menopausa fisiologica osteoporosi (il rischio di frattura dell'anca è stimato essere superiore del 17% a 60 anni, del 41% a 70, del 71% a 80, del 108% a 90) Anche le esposte a fumo passivo hanno maggior rischio di patologie tumorali e cardiovascolari
8 INAIL - Piani Attività ricerca (stili di vita/ comportamenti salutari) D.Lgs.81/08 e s.m.i. (promozione della salute negli ambienti di lavoro) Progetto. Promuovere rispetto norme anti fumo di tabacco Sostenere quanti siano intenzionati a smettere
9 Progetto: fasi con supporto ricerca Costituiti Gruppi di Lavoro in ogni struttura partecipante Valutata la situazione (divieto fumo, nomina addetti, aree esterne per fumare,...) Definiti obiettivi (campagne informative, percorsi disassuefazione, incontri con esperti) e piano d azione Attuati i progetti (questionari, seminari informativi, percorsi per smettere di fumare svolti al lavoro) Monitorata l attuazione dei progetti (punti critici) Valutati i risultati a breve e lungo termine
10 Dipartimento Cultura Dipartimento Partecipazioni Dipartimento Politiche Sociali Dipartimento Risorse Economiche Municipio V (parte) Municipio XII (parte) Ufficio dell Assemblea Capitolina
11 Steps 1 e 2 Indagine diretta a fotografare la situazione all interno dell Azienda con un questionario anonimo sul fumo Restituzione dei risultati dei questionari e informazione attiva a tutti i dipendenti della sede tramite seminario informativo sulle problematiche del tabagismo e sulla disassuefazione
12 Indagine AZIENDA QUESTIONARIO SULL ATTEGGIAMENTO VERSO IL FUMO DI TABACCO L Azienda intende attuare un progetto per promuovere tra i dipendenti sia il rispetto delle norme anti fumo di tabacco, sia il sostegno a quanti siano eventualmente motivati a smettere di fumare. Questionario anonimo Attraverso il presente questionario saranno raccolte alcune informazioni che consentiranno di fotografare l attuale situazione, rispetto al fumo di tabacco, all interno dell azienda. Nel ringraziare sin d ora per la collaborazione, si precisa che: non ci sono risposte giuste o sbagliate, la risposta migliore è la spontaneità; le domande sono stampate su entrambi i lati del foglio; la compilazione richiede pochissimo tempo, vi chiediamo di farlo subito; è necessario rispondere in modo completo a tutte le domande; IL QUESTIONARIO E ANONIMO e una volta compilato potrà essere lasciato in portineria nella scatola predisposta o consegnato nella stanza, o. Atteggiamento verso il fumo di tabacco Tabagismo al lavoro Conoscenza danni fumo passivo Esposizione a fumo passivo
13 CAMPIONE ANALIZZATO 1973 lavoratori Elaborati 974 (96% dei restituiti) Età media di 50 anni (range 23-66) Maggioranza amministrativi (82%)
14 Abitudine al fumo Maggioranza non fumatori, inferiore alla media nazionale 2016 (64,5%) Fumatori superiore m.n. (22,8%); Ex fumatori superiore m.n. (13,5%)
15
16 Mansioni e fumo fumatori ex fumatori non fumatori 100% 49% 48% 30% 28% 22% 24% 67% 60% 50% 50% 49% 39% 33% 27% 35% 36% 36% 32% 36% 32% 24% 26% 27% 20% 20% 0% 0% 0% 0%
17 Il FP è dannoso per la salute? I fumatori sono meno consapevoli
18 Rispetto divieto di fumo
19 Fuma durante l'orario di lavoro
20 Fuma in compagnia? Solo per il 20% è un momento di socializzazione
21 Dove fuma durante il lavoro Il 30% fuma all interno; media 6 sigarette/die
22 Esposizione a fumo passivo 68% 6% 4% 10% 1% 10% Circa il 32% dichiara di essere esposto a fumo passivo
23 Un operatore sanitario le ha mai suggerito di smettere?
24 Perché ho smesso
25 Desiderio di smettere C è desiderio di smettere e circa il 26% è indeciso
26 Conclusioni L analisi dei dati relativi al desiderio di smettere di fumare rafforzano l ipotesi che sia campagne informative sia percorsi di disassuefazione proposti dall azienda possono motivare a smettere, se incontrano i fumatori nel momento della disponibilità al cambiamento.
27 PERCORSI in ambiente di lavoro PER SMETTERE DI FUMARE (57%) Dipartimento Partecipazioni Assemblea Capitolina Risorse Economiche Politiche sociali
28 Risultati LILT(a fine percorso) STRUTTURA SMESSO DIMINUITE SIGARETTE LILT in azienda 16% 42%
29 Risultati La numerosità di quanti sono riusciti a smettere, pur se importantissima per la salute del singolo, è meno rilevante per valutare a breve l efficacia dell iniziativa aziendale in quanto la maggioranza degli abbandoni del fumo avviene da solo e con tempistica diversa, ma è fondamentale avere avuto la possibilità di sfruttare il momento della disponibilità al cambiamento
30 In alcune strutture (Partecip., Ris economiche, Politiche sociali) Svolta seconda indagine di follow up (a 12 mesi) per valutare l impatto dell iniziativa sui lavoratori
31 Follow up a un anno I dati emersi hanno contribuito a identificare i punti di forza e di debolezza del progetto I INDAGINE 406 II INDAGINE 419
32 Compilazione questionario precedente Conoscenza iniziativa aziendale
33 I questionario Questionario Follow up
34 L iniziativa aziendale 66% MODIFICATO ATTEGGIAMENTO VERSO IL FUMO
35 Dove fuma al lavoro I questionario Follow up
36 Tentativo di smettere dopo l'iniziativa aziendale
37 Altre azioni di promozione Favorevoli ad azioni di promozione 5% si no non so 10% 85% 35% Quali azioni di promozione fumo alimentazione att.fisica altro 5% 23% 37%
38 Risultati Confermata l efficacia dell informazione capillare sul progetto aziendale di gestione del fumo di tabacco e della distribuzione/raccolta porta a porta dei questionari. Non solo chi ha riempito il questionario ha chiesto il counselling individuale per iniziare il percorso di cessazione, ma anche chi è stato informato dai colleghi. Alcuni hanno smesso per qualche giorno/mese, dimostrando l efficacia dell azione svolta ma l ulteriore bisogno di supporto
39 I progetti aziendali di promozione della salute, se svolti periodicamente, possono contribuire all educazione alla salute e ad aiutare i fumatori a smettere di fumare con l offerta di percorsi di disassuefazione in ambiente di lavoro
40 Questionario anonimo Sesso, dati antropometrici, peso Condizioni di salute Condizione lavorativa Attività fisica, fumo Abitudini alimentari nell ambiente di vita e di lavoro Conoscenza corretta alimentazione Follow up a 6 e 12 mesi
41 ALIMENTO Latte/yogurt (1 bicchiere di latte o un vasetto di yogurt da 125 g) Volte al giorno 2 Volte a settimana Volte al mese Volte all anno Mai Verdura/ortaggi insalate 50 g e ortaggi 250 g ( 1 finocchio, 2 cetrioli, 2 carciofi..) 2 Frutta (un frutto medio/150 g) 3 Pasta/Riso (80 g) 1 Pizza (un trancio) 2 Pane (50 g - 1 rosetta piccola 1 fetta media di pane) 1 Patate (200 g) 1 Salumi/Insaccati (50 g/ 3 fette medie di prosciutto) 2
42 FINDRISC Valutazione della percentuale di rischio di ammalarsi di diabete
I COMPORTAMENTI A RISCHIO
Consumo di Alcool I COMPORTAMENTI A RISCHIO Nell ambito della promozione di stili di vita sani, il consumo di alcol ha assunto un importanza sempre maggiore, perché l alcol è associato a numerose malattie:
DettagliIstituto Tecnico Industriale Nicolò Ferracciu Tempio Pausania. Indagine statistica inerente a: Fumo, Alcool, Alimentazione, Attività Fisica
Istituto Tecnico Industriale Nicolò Ferracciu Tempio Pausania Indagine statistica inerente a: Fumo, Alcool, Alimentazione, Attività Fisica Relazione Premessa Dopo aver preso in esame i temi trattati nella
DettagliGUADAGNARE SALUTE: rendere facili le scelte salutari
Ministero della Salute GUADAGNARE SALUTE: rendere facili le scelte salutari Daniela Galeone II Conferenza Nazionale BPCO Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva 14 novembre 2007 Inattività fisica, scorretta
DettagliComunicato stampa. 14 Salute N. 0352-0903-10. Tassi di mortalità ancora in leggero calo. Cause di morte nel 2007. Embargo: 23.03.
Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale di statistica UST Comunicato stampa Embargo: 23.03.2009, 9:15 14 Salute N. 0352-0903-10 Cause di morte nel 2007 Tassi di mortalità ancora in leggero
DettagliIL COLLOQUIO MOTIVAZIONALE CON IL PAZIENTE FUMATORE: IL COUNSELING BREVE
IL COLLOQUIO MOTIVAZIONALE CON IL PAZIENTE FUMATORE: IL COUNSELING BREVE TABAGISMO Malattia da dipendenza di sostanze da abuso (DSM IV- 1994) Il fumo di tabacco è il principale fattore di rischio evitabile
DettagliPREVENZIONE DEI RISCHI DA ALCOL E DROGHE NEI GIOVANI LAVORATORI
PREVENZIONE DEI RISCHI DA ALCOL E DROGHE NEI GIOVANI LAVORATORI S.P.I.S.A.L. AZ. ULSS 19 DI ADRIA INCONTRO DEL 28 DICEMBRE 2015 Il progetto dell ULSS 19 Analisi del contesto L Organizzazione Internazionale
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AD ATTIVITA DI PROMOZIONE DELLA SALUTE NELLE SCUOLE DEL TERRITORIO DI BARLETTA
PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AD ATTIVITA DI PROMOZIONE DELLA SALUTE NELLE SCUOLE DEL TERRITORIO DI BARLETTA tra Comune di Barletta ASLBT Dirigente Scolastico della Scuola Secondaria di primo grado De
DettagliI PASSI per la prevenzione. Daniela Germano Dipartimento di Prevenzione A.S.S.1 Triestina
I PASSI per la prevenzione Daniela Germano Dipartimento di Prevenzione A.S.S.1 Triestina Trieste 20 settembre 2013 Salute non solo Assenza di malattia "uno stato di benessere fisico, mentale e sociale
DettagliIl modello virtuoso italiano come sinonimo di mangiar bene
Il modello virtuoso italiano come sinonimo di mangiar bene INTANGIBLE La Dieta Mediterranea rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola,
DettagliL iniziativa Ministero in forma Risultati dell indagine conoscitiva Lorenzo Spizzichino Roma, 8 aprile 2015
Ministero della Salute L iniziativa Ministero in forma Risultati dell indagine conoscitiva Lorenzo Spizzichino Roma, 8 aprile 2015 Ministero InForma 1. FOTOGRAFARE LA SITUAZIONE : quanti sono i dipendenti
DettagliUn sistema per guadagnare salute
Un sistema per guadagnare salute PASSI è il sistema di sorveglianza sugli stili di vita degli adulti tra i 18 e i 69 anni PASSI (Progressi nelle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) é il sistema
DettagliPROGETTO LUOGHI DI LAVORO SENZA FUMO LA FABBRICA PRODUTTRICE DI SALUTE IO NON FUMO
PROGETTO LUOGHI DI LAVORO SENZA FUMO LA FABBRICA PRODUTTRICE DI SALUTE IO NON FUMO Guglielmo Nicola Bauleo 1, Riccardo Conti 2, Paola Scatolini 1 1 U. F. PISLL - Zona Valtiberina 2 U. F. SPIAN- Zona Valtiberina
DettagliIl fumo e la cessazione dell abitudine tabagica
Il fumo e la cessazione dell abitudine tabagica Secondo Il fumo in Italia (indagine Doxa-Istituto Superiore di Sanità, 2014), I fumatori attivi in Italia sono 11, 3 milioni, pari al 22% della popolazione:
DettagliArrivare. prima. diagnosi precoce. lotta per la vita. corretti stili di vita. prevenzione prevenzione oncologica. assistenza. volontario.
Arrivare Scuola di Formazione del Volontario assistenza campagne contro il fumo prima. 17 spazi di prevenzione assistenza volontario prevenzione prevenzione oncologica ricerca accompagnamento alle terapie
DettagliSegreteria di Stato Sanità, Segreteria di Stato Istruzione Authority Sanitaria, Istituto Sicurezza Sociale. OKkio alla SALUTE
Segreteria di Stato Sanità, Segreteria di Stato Istruzione Authority Sanitaria, Istituto Sicurezza Sociale OKkio alla SALUTE PRESENTAZIONE TERZA RILEVAZIONE 2014 Dott. Andrea Gualtieri Coordinatore nazionale
DettagliL ESPERIENZA DEL PROGRAMMA MINISTERO LIBERO DAL FUMO
L ESPERIENZA DEL PROGRAMMA MINISTERO LIBERO DAL FUMO Lorenzo Spizzichino Roma, 5 Novembre 2009 OBIETTIVI: 1.FOTOGRAFARE LA SITUAZIONE NEL LUOGO DI LAVORO Quanti sono i dipendenti fumatori? quanti i non
DettagliVALUTAZIONE DELL DELL IMPATTO IMPATTO DELLA IMPATTO
LA VALUTAZIONE DELL IMPATTO DELLA FORMAZIONE OSPEDALE EVANGELICO INTERNAZIONALE 1 - Titolo del corso SPERIMENTAZIONE DEGLI AUDIT CLINICI IN UNA REALTA INTERAZIENDALE Bisogno di riferimento Uniformare
DettagliLa realizzazione di un percorso di accoglienza per il paziente in sovrappeso: l esperienza dell Azienda USL 12 di Viareggio
Lucca 11 ottobre 2008 La realizzazione di un percorso di accoglienza per il paziente in sovrappeso: l esperienza dell Azienda USL 12 di Viareggio Dott.ssa Giovanna Camarlinghi Responsabile Unità Funzionale
Dettaglisanità pubblica e medicina preventiva Michela Lucia Sammarco
sanità pubblica e medicina preventiva Michela Lucia Sammarco sommario 1. 1. alcune definizioni 2. 2. malattie infettive e malattie croniche 3. 3. fattori causali delle malattie 4. 4. le le malattie della
DettagliIl Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio
Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio Dott.ssa Amalia Vitagliano Dirigente Area SanitàPubblica, Promozione della Salute, Sicurezza Alimentare e Screening Regione Lazio, 23
DettagliPROGETTO EDUCAZIONE ALLA SALUTE E AMBIENTALE
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO E. FIERAMOSCA DI ROCCA D EVANDRO CE A.S 2009/2010 PROGETTO EDUCAZIONE ALLA SALUTE E AMBIENTALE PREMESSA Fruitori del presente progetto sono tutti gli alunni della Scuola
DettagliCarta del rischio di Tumore al polmone
Carta del rischio assoluto Serve a calcolare, prendendo in considerazione l abitudine al fumo, la probabilità del soggetto di ammalarsi di tumore al polmone ad una data età. Il rischio è stato calcolato
DettagliIl fumo in Italia. Sintesi dei risultati
Indagine effettuata per conto de l Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con l Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri e la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori Sintesi dei risultati
DettagliI risultati PASSI 2009-2012 ASL CN2 Alba-Bra
I risultati Alba-Bra Che cos è il Sistema di Sorveglianza Passi? PASSI (Progressi nelle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) é il Sistema di Sorveglianza italiano sui comportamenti correlati con
DettagliUso del dato di mortalità in epidemiologia ambientale: l'esempio di SENTIERI
Seminario - Presentazione Atlante mortalità 2016 Bologna, 13 Maggio 2016 Sala 20 maggio Uso del dato di mortalità in epidemiologia ambientale: l'esempio di SENTIERI Roberto Pasetto Istituto Superiore di
DettagliIncidenza, mortalità e sopravvivenza per tumore in Italia nel 2015
I numeri del cancro in Italia 2015 Ministero della Salute - Roma 24 Settembre 2015 Incidenza, mortalità e sopravvivenza per tumore in Italia nel 2015 Carmine Pinto Presidente Nazionale AIOM I quesiti per
Dettaglicon pillole di cultura TIPO DI PROGETTO Progetto sperimentale di promozione della salute AREA TEMATICA Stili di vita DATI GENERALI DEL PROGETTO
con pillole di cultura TIPO DI PROGETTO Progetto sperimentale di promozione della salute AREA TEMATICA Stili di vita DATI GENERALI DEL PROGETTO Soggetto attuatore Gruppo Salute è Benessere Quartiere 4
DettagliIl fumo di sigaretta e la patologia polmonare: l esperienza del centro anti-tabagismo tabagismo dell ASL 4 Chiavarese
Il fumo di sigaretta e la patologia polmonare: l esperienza del centro anti-tabagismo tabagismo dell ASL 4 Chiavarese Carlo Campodonico S.C. Pneumologia ASL 4 Dimensione del problema fumo 1 miliardo e
DettagliHai il cellullare? si 87%
Laboratorio didattico Uso consapevole della tecnologia Scuola media Pegoraro L indagine conoscitiva Durante i laboratori didattici 2012-2013 è stata svolta, come di consueto, un indagine sulle conoscenze
DettagliIl tumore polmonare nella provincia di Lecce: analisi di Cluster di incidenza e mortalità.
9-11 Aprile 2014 Università degli Studi Aldo Moro Polo Jonico Il tumore polmonare nella provincia di Lecce: analisi di Cluster di incidenza e mortalità. Giada Minelli Ufficio di Statistica, Istituto Superiore
DettagliQuanta mortalità è evitabile e con quale tipo di intervento? I risultati dell analisi del registro di mortalità del Trentino
LA PROMOZIONE DELLA SALUTE IN TRENTINO numeri, attività, prospettive Quanta mortalità è evitabile e con quale tipo di intervento? I risultati dell analisi del registro di mortalità del Trentino Laura Battisti
DettagliFattori di rischio del carcinoma orale
Fattori di rischio del carcinoma orale Elisabetta MERIGO AMBULATORIO DI PATOLOGIA E CHIRURGIA ORALE LASER UNIVERSITA DI PARMA 1 mercoledì 12 febbraio 14 Fattore di rischio mercoledì 12 febbraio 14 Agente
DettagliPASSI 2009. I dati sul tabagismo in Valle d Aosta. Elisa Francesca ECHARLOD DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
PASSI 2009 I dati sul tabagismo in Valle d Aosta Elisa Francesca ECHARLOD DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Che cos è PASSI? Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Sistema di sorveglianza della popolazione
DettagliInterventi di prevenzione nutrizionale del SIAN Aulss 20 nel Piano della salute città di Verona.
CCM Roma, 6/12/2007 Il ruolo dei SIAN nella prevenzione dell obesità: dalle strategie alle azioni Interventi di prevenzione nutrizionale del SIAN Aulss 20 nel Piano della salute città di Verona. Un esempio
DettagliNON fumare. è la scelta migliore che puoi fare
Il programma GUADAGNARE SALUTE, promosso dal Ministero della Salute e dall Istituto Superiore di Sanità, con le Regioni e gli Enti locali, si propone di contrastare i 4 rischi fondamentali per la salute,
DettagliIL FATTORE DI RISCHIO ALCOL NEGLI STILI DI VITA DEI LAVORATORI : I RISUL- TATI DI UN INDAGINE
IL FATTORE DI RISCHIO ALCOL NEGLI STILI DI VITA DEI LAVORATORI : I RISUL- TATI DI UN INDAGINE Claudio Annovi (1), Roberta Biolcati (1), Renato Di Rico (2), Gianfranco De Girolamo (3), Clara Fogliani (2),
DettagliVivi la Città : muoviti di più
AREA TERRITORIALE DI LAMEZIA TERME SERVIZIO IGIENE ALIMENTI E NUTRIZIONE U.O. EDUCAZIONE SANITARIA Vivi la Città : muoviti di più M. La Rocca, A. Spinelli, G. Perri Sintesi degli effetti dell attivit attività
DettagliPROGETTO: EDUCAZIONE/CONSULENZA NUTRIZIONALE A PICCOLI GRUPPI PER LA PROMOZIONE DI SANI STILI DI VITA NELLE DONNE IN GRAVIDANZA
LUGLIO 2009 PROGETTO: EDUCAZIONE/CONSULENZA NUTRIZIONALE A PICCOLI GRUPPI PER LA PROMOZIONE DI SANI STILI DI VITA NELLE DONNE IN GRAVIDANZA TITOLO: sani stili di vita in gravidanza per la prevenzione dell'aumento
DettagliL Infermiere di Famiglia: un indagine descrittiva. Simona Pandiani
L Infermiere di Famiglia: un indagine descrittiva Simona Pandiani Il sottoscritto Simona Pandiani ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione
DettagliSCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE STRESS LAVORO-CORRELATO
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE STRESS LAVORO-CORRELATO AZIENDA C.F./P.IVA INDIRIZZO COMUNE Tel. e-mail SETTORE ATTIVITA ASSETTO ORGANIZZATIVO NOMINATIVO E-MAIL TELEFONO DATORE DI LAVORO come da D.Lgs 81/08
DettagliQuestionario. La salute dei Servizi Tossicodipendenze in Italia
Questionario La salute dei Servizi Tossicodipendenze in Italia Ser.T. ASL Provincia.. Regione (NB: le unità d analisi della presente ricerca sono i Ser.T, intesi come unità operative che offrono tutte
DettagliCONSIGLIO REGIONALE ATTI 4329 PROGETTO DI LEGGE N. 0139. di iniziativa dei Consiglieri regionali:
REGIONE LOMBARDIA X LEGISLATURA CONSIGLIO REGIONALE ATTI 4329 PROGETTO DI LEGGE N. 0139 di iniziativa dei Consiglieri regionali: Rizzi, Toia, Romeo, Galli, Saggese, Parolo, Anelli, Colla, Formenti, Bianchi,
DettagliProspetto riepilogativo
Comune di Piacenza Prospetto riepilogativo "Customer satisfaction Giornata del Cittadino" Dicembre 2012 1 Presentazione A otto anni dall'avvio della Giornata del Cittadino, iniziativa nata a Piacenza nel
Dettagli(Fonte: Corso di Lingua e Cultura Italiana, 2011)
I. Prova di valutazione della competenza comunicativa ( punti) Leggi attentamente il testo proposto, segui le indicazioni: Dieta mediterranea patrimonio Unesco Come Venezia, i trulli di Alberobello, il
DettagliL Ambulatorio di Dietetica: l esperienza del SIAN di Potenza. Antonio Romaniello Direttore U.O.C. Igiene Alimenti e NutrizionePotenza A.S.P.
L Ambulatorio di Dietetica: l esperienza del SIAN di Potenza Antonio Romaniello Direttore U.O.C. Igiene Alimenti e NutrizionePotenza A.S.P. Il sistema Alimentazione-Nutrizione studia le correlazioni tra
DettagliL'ESPERIENZA DEL PROGETTO EMILI: PREVENZIONE NELLE DONNE CON TUMORE MAMMARIO ATTRAVERSO L'EDUCAZIONE ALIMENTARE E AL MOVIMENTO
L'ESPERIENZA DEL PROGETTO EMILI: PREVENZIONE NELLE DONNE CON TUMORE MAMMARIO ATTRAVERSO L'EDUCAZIONE ALIMENTARE E AL MOVIMENTO Latina, 26 Maggio 2012 Dott.ssa Federica Sebastiani Dipartimento di Oncologia.
DettagliLA PARTECIPAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E/O DISABILITÀ ALL ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE SINTESI DELLA POLITICA
LA PARTECIPAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E/O DISABILITÀ ALL ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE SINTESI DELLA POLITICA Contesto della politica Dati internazionali mostrano che le
DettagliGuadagnare salute. Il Programma. Fausta Ortu medico SISP. Dipartimento di Prevenzione. Azienda Ulss 15. Dipartimento di Prevenzione
Dipartimento di Prevenzione Il Programma Guadagnare salute Fausta Ortu medico SISP Dipartimento di Prevenzione Azienda Ulss 15 Che cos è il programma Guadagnare salute? Perché è nato? Dove è nato? E un
DettagliAIUTARE IL PAZIENTE A SMETTERE DI FUMARE TORINO, 23.2.2005. Giuliano Bono, medico di famiglia
AIUTARE IL PAZIENTE A SMETTERE DI FUMARE TORINO, 23.2.2005 Giuliano Bono, medico di famiglia Risposte al questionario sul fumo tra i Medici di Famiglia Piemontesi 102 interviste ad un campione casuale
DettagliConcentrazione plasmatica di lipidi e colesterolo e rischio di tumore del colon-retto: uno studio caso-coorte coorte in EPIC- Italia
XXXVI Congresso Annuale AIE Bari, 29-3 Ottobre 202 Concentrazione plasmatica di lipidi e colesterolo e rischio di tumore del colon-retto: uno studio caso-coorte coorte in EPIC- Italia Claudia Agnoli Unità
DettagliALLEGATO N.08. DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI (AI SENSI DEL D.Lgs.9.04.2008/N.81) _ ATTESTATI CORSI DIPENDENTI
ALLEGATO N.08. DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI (AI SENSI DEL D.Lgs.9.04.2008/N.81) _ ATTESTATI CORSI DIPENDENTI - - 01.CORSO R.L.S.. - 02.CORSO INFORMAZIONE/FORMAZIONE. - 03.CORSO PREPOSTI. - 04.CORSO
DettagliESERCITAZIONE 2. TRATTO E MODIFICATO DA: Esercizi di epidemiologia - MORO, DAVOLI, PIRASTU Il pensiero scientifico editore
ESERCITAZIONE 2 TRATTO E MODIFICATO DA: Esercizi di epidemiologia - MORO, DAVOLI, PIRASTU Il pensiero scientifico editore Modalità di lettura della tabella di contingenza 2x2 sull associazione tra l esposizione
DettagliINDAGINE SUI BISOGNI FORMATIVI ANNO 2009
Casa di Cura S. Maria Maddalena INDAGINE SUI BISOGNI FORMATIVI ANNO 2009 Per rispondere sempre di più alle richieste formative degli operatori della Casa di Cura nel 2009 si è costituito un comitato formazione
DettagliUNIVERSTY OF TORINO DEPT. OF CLINICAL & BIOLOGICAL SCIENCES. Il Tumore Polmonare
Il Tumore Polmonare Silvia Novello University of Torino Department of Clinical & Biological Sciences silvia.novello@unito.it www.womenagainstlungcancer.eu www.oncologiapolmonare.it Epidemiologia Cambiamenti
DettagliLettori: 350.000 Diffusione: 107.541. Dir. Resp.: Marco Tarquinio. 07-GEN-2015 da pag. 3
Lettori: 350.000 Diffusione: 107.541 Dir. Resp.: Marco Tarquinio da pag. 3 Lettori: 350.000 Diffusione: 107.541 Dir. Resp.: Marco Tarquinio da pag. 3 Lettori: n.d. Diffusione: n.d. Dir. Resp.: Mario Calabresi
DettagliI MEDICI COMPETENTI NEL PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE
Seminario I MEDICI COMPETENTI NEL PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE 2014-2018 10 Novembre 2015 09.00 14.00 Hotel Giò Centro Congressi Perugia I MEDICI COMPETENTI NEL PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE 2014-2018
DettagliCURRICULUM VITAE. ZAZZARELLI GABRIELLA Dirigente medico Disciplina Organizzazione dei Servizi Sanitari di Base- OSSB- ASL Roma C
CURRICULUM VITAE ZAZZARELLI GABRIELLA Dirigente medico Disciplina Organizzazione dei Servizi Sanitari di Base- OSSB- ASL Roma C INFORMAZIONI PERSONALI Nome ZAZZARELLI GABRIELLA Data di nascita 10/12/57
DettagliProgetto AZIENDA SENZA FUMO Settembre 2014 Settembre 2015
Progetto AZIENDA SENZA FUMO Settembre 2014 Settembre 2015 Campagna informativa sul fumo di tabacco a cura del Servizio di Prevenzione e Protezione - Gruppo di lavoro per la promozione della salute e del
DettagliLa sanità in Italia: aspetti evolutivi, demografici ed epidemiologici
La sanità in Italia: aspetti evolutivi, demografici ed epidemiologici Walter Ricciardi Direttore Istituto di Igiene UCSC e Osservatorio Nazionale sulla salute nelle Regioni Italiane Il diagramma di Ishikawa
DettagliSommario proposte a.s. 2016 2017 Istituti per l Infanzia e Primarie
Servizio Sanitario Nazionale - Regione Veneto AZIENDA UNITA' LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 13 Direzione Sanitaria UOC Sperimentazione, Formazione, Educazione e Promozione della Salute SEPS - Settore Educazione
DettagliPresentazione dei risultati del progetto Sistema di indagini sui rischi comportamentali in età 6-17 anni : OKkio alla SALUTE 2010 ZOOM8 HBSC
Presentazione dei risultati del progetto Sistema di indagini sui rischi comportamentali in età 6-17 anni : OKkio alla SALUTE 2010 ZOOM8 HBSC ROMA 12 ottobre 2010 Ministero della Salute Istituto Superiore
DettagliSorveglianza Sanitaria. per la salute e sicurezza sul lavoro
Sorveglianza Sanitaria per la salute e sicurezza sul lavoro Introduzione Sorveglianza Sanitaria Csm Care affianca le aziende clienti nello svolgimento degli adempimenti previsti dalle leggi su sicurezza
DettagliCure primarie in Sardegna: verso un nuovo modello di assistenza territoriale e integrazione sociosanitaria, al servizio del paziente/utente
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN MEDICINA E CHIRURGIA Cure primarie in Sardegna: verso un nuovo modello di assistenza territoriale e integrazione
DettagliAlimentazione. Dieta mediterranea e accenni Dieta zona
Alimentazione Dieta mediterranea e accenni Dieta zona Doppia piramide alimentare Stile di vita responsabile Il modello della Doppia Piramide : alimentazione sana per le persone, sostenibile per il Pianeta,
Dettaglistili di vita e disuguaglianze
stili di vita e disuguaglianze Gli stili di vita insalubri sono fattori di rischio che possono causare disuguaglianze di salute. Come dimostrano diversi studi, abitudini e comportamenti malsani contribuiscono
DettagliLa governance regionale, i dati e le evidenze sugli stili di vita. Il progetto.
VALORIZZAZIONE DEL RUOLO DEL FARMACISTA PER PROMUOVERE L ADOZIONE RESPONSABILE E SOSTENIBILE DI COMPORTAMENTI FAVOREVOLI ALLA SALUTE DGR n IX/2593 del 30/11/2011 La governance regionale, i dati e le evidenze
DettagliSorveglianza sanitaria obbligatoria
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Sorveglianza sanitaria a scuola 5.1a CORSO DI FORMAZIONE PER DIRIGENTI SCOLASTICI E PER DIRETTORI DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI Sorveglianza
DettagliEDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE
EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE QUANTE EDUCAZIONI NELLA SCUOLA ITALIANA? Alla legalità Alle pari opportunità Alla differenza di genere Alla pace Alla salute (droghe, fumo ) Alla mondialità Alla cooperazione
DettagliGIORNATA MONDIALE SENZA TABACCO VIII CONVEGNO NAZIONALE TABAGISMO E SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
GIORNATA MONDIALE SENZA TABACCO VIII CONVEGNO NAZIONALE TABAGISMO E SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE IMPEGNO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE DEL MINISTERO DELLA SALUTE Daniela Galeone ISS OSSFAD: ROMA 31 MAGGIO
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di laurea in ingegneria meccanica Modulo didattico Sicurezza degli impianti industriali Seminario Il documento di valutazione dei rischi (Ing.
DettagliESERCITAZIONE. CdL Fisioterapia e Podologia. 25 novembre 2015
ESERCITAZIONE CdL Fisioterapia e Podologia 25 novembre 2015 Epidemiologia Domanda 1 Le neoplasie gastriche sono: a. diminuite in tutta Europa b. diminuite fino agli anni 80, poi stabili c. aumentate in
DettagliCORSO DI 2 LIVELLO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DI UN AMBULATORIO DEGLI STILI DI VITA
CORSO DI 2 LIVELLO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DI UN AMBULATORIO DEGLI STILI DI VITA HOTEL FLORA FRASCATI ROMA Settembre dicembre 2015 Il benessere è oggi un tema di grande attualità ed anche l'oms
DettagliIncidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia
Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Sintesi L incidenza e la mortalità per il tumore del polmone stimate in nel periodo 197-215 mostrano andamenti differenti tra uomini e donne:
DettagliFumo e alcol : aspetti epidemiologici in adolescenza Dott.ssa Felicetta Camilli
Fumo e alcol : aspetti epidemiologici in adolescenza Dott.ssa Felicetta Camilli IL PROFILO DEL FUMATORE REATINO Dati Progetto PASSI - Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Nella
DettagliFigura 1 Dati di incidenza del tumore al polmone. Banca dati Associazione Italiana Registri Tumori
Impatto del fumo sui tumori del polmone in provincia di Sondrio In Italia la neoplasia del polmone è il terzo tumore più comune nei maschi, dopo quello della prostata e quelli non melanomatosi delle cute,
DettagliAzione Pegaso 2015. Corso di formazione per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza
Sorveglianza sanitaria a scuola Corso di formazione per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza SORVEGLIANZA SANITARIA DS e sorveglianza sanitaria 1 2 3 4 5 6 7 8 Individua i rischi che comportano
DettagliIL PROFILO DI RISCHIO DEL COMPARTO TRASPORTO MERCI SU STRADA
FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA Corso di Laurea Magistrale Scienze delle Professioni Sanitarie della Prevenzione IL PROFILO DI RISCHIO DEL COMPARTO TRASPORTO MERCI SU STRADA Relatore: Chiarissimo Prof.
DettagliLinee Strategiche per la ristorazione scolastica in Emilia-Romagna
Linee Strategiche per la ristorazione scolastica in Emilia-Romagna Dott.ssa Maria Rita Fontana Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione L ATTIVITA del SERVIZIO IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE
DettagliGUADAGNARE SALUTE rendere facili le scelte salutari
Ministero della Salute GUADAGNARE SALUTE rendere facili le scelte salutari Donato Greco Guadagnare salute Art. 32 della Costituzione (1948) La Repubblica TUTELA la salute come fondamentale diritto dell
DettagliLe malattie non infettive nel Mondo: epidemiologia e strategie preventive
Le malattie non infettive nel Mondo: epidemiologia e strategie preventive Problemi di metodo da affrontare nello studio epidemiologico delle malattie non infettive S ono spesso disponibili solo studi di
DettagliIndagine sull uso di alcol e di tabacco tra gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Brescia
Conferenza stampa per la presentazione della Indagine sull uso di alcol e di tabacco tra gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Brescia Partecipano: Dr. Carmelo Scarcella Direttore Generale
DettagliLA DONNA IMMIGRATA IN ITALIA
Convegno: L interruzione volontaria di gravidanza tra le donne straniere ISS, Roma, 15 Dicembre 2005 LA DONNA IMMIGRATA IN ITALIA Giovanni Baglio UP Studio dei Fenomeni Migratori Agenzia di Sanità Pubblica
DettagliMetodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA
Metodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA Prof. Guido CAPALDO Roma, 21 maggio 2013 Sala Polifunzionale PCM Come è stata costruita la metodologia Messa
DettagliImplementazione e ottimizzazione dei processi e dell assetto organizzativo
Divisione Organizzazione Aziendale L insieme di uomini, mezzi e tecnologie, dev essere orchestrato in logiche di efficienza L ottimizzazione dei processi aziendali responsabilità, procedure di governo
DettagliQualche spunto per parlare di fumo, sigarette,
Have you got a light? Qualche spunto per parlare di fumo, sigarette, nicotina,salute.. La lunga storia del tabacco Prevalenza dei fumatori secondo le indagini DOXA condotte tra il 1957 ed il 2005 70,0
DettagliFrutta e verdura, i freschi colori dell estate.
Frutta e verdura, i freschi colori dell estate. www.politicheagricole.it più colore alla tua vita www.inran.it Indagini recenti ci confermano un dato purtroppo costante negli ultimi anni: il calo nei consumi
DettagliLS Paola (CS) A.S. 2015/2016. D.Lgs 81/2008 e s.m.i. PARTE I^
LS Paola (CS) A.S. 2015/2016 D.Lgs 81/2008 e s.m.i. PARTE I^ A cura del prof. Gianfranco Granieri Corso Sicurezza Lavoro 81/08 Docente Formatore MIUR RSPP IIS Roggiano Gravina (CS) PREMESSA Il D.Lgs 81/2008
DettagliTitolo del progetto: Costituzione del Centro di Promozione della Salute sul Lavoro (CPSL) di riferimento regionale.
UOC PSLL AZIENDA USL ROMA G Titolo del progetto: Costituzione del Centro di Promozione della Salute sul Lavoro (CPSL) di riferimento regionale. Responsabile: dott. Pasquale Valente Premessa: La salute
DettagliL ATTIVITA DI ORIENTAMENTO DEI CONSUMI E EDUCAZIONE ALIMENTARE. I progetti nelle scuole e sul territorio
Rossana Mari Assessorato Agricoltura Regione Emilia-Romagna L ATTIVITA DI ORIENTAMENTO DEI CONSUMI E EDUCAZIONE ALIMENTARE I progetti nelle scuole e sul territorio UN EXCURSUS STORICO negli anni 80 campagne
DettagliIL FUMO NEI LUOGHI DI LAVORO
Sezione Abruzzo Nucleo Provinciale di L Aquila IL FUMO NEI LUOGHI DI LAVORO La consulenza del Medico Competente e del RSPP Il ruolo del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Maurizio Ardingo
DettagliSTUDIO DI SETTORE WG61A
STUDIO DI SETTORE WG61A ATTIVITÀ 46.17.01 AGENTI E RAPPRESENTANTI DI PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI FRESCHI, CONGELATI E SURGELATI ATTIVITÀ 46.17.02 AGENTI E RAPPRESENTANTI DI CARNI FRESCHE, CONGELATE, SURGELATE,
DettagliEducazione alla Salute Alimentazione e Movimento nella Scuola Primaria: Misurare il cambiamento
Protocollo n. 26/DDA/2012 Oggetto: progettualità per la valutazione, formazione, educazione alimentare e motoria Educazione alla Salute Alimentazione e Movimento nella Scuola Primaria: Misurare il cambiamento
Dettagli1 a FACOLTÀ di MEDICINA e CHIRURGIA DIPARTIMENTO CUORE e GROSSI VASI A. Reale
SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA 1 a FACOLTÀ di MEDICINA e CHIRURGIA DIPARTIMENTO CUORE e GROSSI VASI A. Reale Azienda Policlinico Umberto I ASL RMA-Centro prevenzione Cardiovascolare-Palazzo Baleani Azienda
DettagliQUESTIONARIO FORMAZIONE
QUESTIONARIO FORMAZIONE REL. 1.0 (progetto DAR VOCE ANche Tu Puoi Aiutare Se vuoi) PUBBLICA ASSISTENZA NOMINATIVO/I E POSIZIONE DI CHI COMPILA IL QUESTIONARIO DATA COMPILAZIONE E prevista l attività di
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. TRA I COMUNI DI Berlingo, Castegnato, Castel Mella, Flero, Lograto, Roncadelle, Torbole Casaglia ( Ente delegato)
PROTOCOLLO D INTESA TRA I COMUNI DI Berlingo, Castegnato, Castel Mella, Flero, Lograto, Roncadelle, Torbole Casaglia ( Ente delegato) Finalizzato alla promozione di iniziative di informazione e coinvolgimento
DettagliRISCHIO DA STRESS LAVORO CORRELATO
1 RISCHIO DA STRESS LAVORO CORRELATO Formazione sicurezza sul lavoro D.Lgs.81/08 s.m.i. STRESS LAVORO-CORRELATO Reazione avversa ad eccessive pressioni o ad altro tipo di richieste. 2 STRESS LAVORO-CORRELATO
DettagliISPESL. Imprese, lavoratori e Istituzioni per una Rete Nazionale di Promozione della Salute nei Luoghi di Lavoro. Firenze 5 dicembre 2005 SFUMATI
ISPESL Imprese, lavoratori e Istituzioni per una Rete Nazionale di Promozione della Salute nei Luoghi di Lavoro Firenze 5 dicembre 2005 SFUMATI AZIENDE SENZA FUMO Il progetto della Lega Italiana per la
DettagliANNO MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE 1974 2513 4487
MORTALITÀ Tra i residenti della ULSS n. 1 nel corso del triennio 2010-2012 si sono verificati 4487 decessi (1974 nei maschi e 2513 nelle femmine, media per anno 1496), in leggero aumento rispetto al dato
DettagliEsecuzione Pap test/hpv nella ASL 8 di Cagliari
Esecuzione Pap test/hpv nella ASL 8 di Cagliari Servizio Igiene e Sanità Pubblica Direttore Dott. Giorgio Carlo Steri Database PASSI 2010 2013 % (IC95%) Donne che hanno eseguito il pap test/hpv in accordo
DettagliLa Promozione della Salute come strategia di intervento territoriale
La Promozione della Salute come strategia di intervento territoriale Assistente Sanitaria Giuliana Faccini Referente Regionale Antifumo SPISAL Dipartimento di Prevenzione Az ULSS 21 Di cosa parleremo Premessa
Dettagli