Priorità e scelte in sanità pubblica: Quali criteri?

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Priorità e scelte in sanità pubblica: Quali criteri?"

Transcript

1 Priorità e scelte in sanità pubblica: Quali criteri? Michele E. Grandolfo Centro Nazionale di Epidemiologia Sorveglianza e Promozione della Salute Istituto Superiore di Sanità Tel: /11 - Fax: michele.grandolfo@iss.it 1

2 Possibili criteri per la definizione delle priorità sono Frequenza Gravità Urgenza Possibilità di intervento Esemplarità pedagogica Usualmente, non sempre correttamente, si considerano i primi tre criteri Sono invece decisivi gli ultimi due, soprattutto quando si ha a che fare con la promozione della salute 2

3 Premessa La sanità pubblica trova la sua giustificazione solo se è in grado di ridurre gli effetti sulla salute delle disuguaglianze sociali Differenze di stato di salute per stratificazione sociale rappresentano un allarme di scarsa qualità del servizio sanitario e si può dimostrare che riducendo tali differenze migliora la salute di tutti, compresi i better off (è una buona giustificazione per la progressività delle tasse) La sanità pubblica, così come è prefigurata dalla legge 833/78, è fondata su un modello sociale di salute e su un modello di welfare basato sulla partecipazione e sull empowerment (in opposizione al tradizionale modello paternalistico-direttivo, sotteso da un modello biomedico di salute) 3

4 Nel controllo delle malattie infettive l idea della salute come bene collettivo viene esaltata Le infezioni, nella generalità dei casi, circolano nelle comunità umane con modalità ed effetti che dipendono, oltre che dalle caratteristiche dell agente infettante, dai determinanti sociali che caratterizzano le comunità stesse. Implicazioni: modello sociale di salute (i determinanti sociali come cause dietro le cause biologiche) Da cui consegue la necessità di un modello di sistema sanitario basato sulla partecipazione e sull empowerment (sotteso da un modello sociale di salute), in quanto i determinanti sociali sono dicibili solo dalle persone, aiutate con l arte socratica della maieutica ad esprimerli Si arriva alla stessa conclusione partendo dall esigenza della valutazione 4

5 Una eccellente dimostrazione dei precedenti assunti è stata fornita dalla eradicazione del vaiolo e dai risultati relativi al controllo della poliomielite e della difterite eradicazione del vaiolo: il significato profondo di un successo clamoroso Poliomielite e difterite: luci ed ombre 5

6 Esempi di effetti dei determinanti sociali sulla circolazione delle infezioni Epatite B Morbillo Pertosse diversa incidenza e prevalenza per livello sociale diversa precocità herd immunity essenziale diversa precocità herd immunity importante 6

7 Gli interventi sulle infezioni hanno, nella generalità dei casi, ambiti e/o effetti di comunità Riduzione dell esposizione (igiene pubblica) Protezione dall esposizione (vaccinazione) Protezione dalle conseguenze dell esposizione (antibiotici) 7

8 Nella promozione della salute (e la prevenzione vaccinale deve essere inquadrata nel contesto epistemologico proposto dalla Carta di Ottawa) non è possibile valutare l efficacia dell intervento a livello individuale Infatti non è disponibile la pur semplicistica osservazione di una transizione (dal malessere al benessere) disponibile negli interventi terapeutici, mancando comunque la prova controfattuale Non rimane altra alternativa se non osservare la riduzione di incidenza o di prevalenza degli eventi o delle condizioni di sofferenza che si avrebbero senza l intervento, avendo potuto escludere altri fattori. 8

9 Si devono considerare strategie di promozione della salute con chiara definizione 1. degli obiettivi 2. Dei sistemi e degli indicatori (processo, risultato ed esito) di valutazione 3. Della popolazione bersaglio nelle varie fasi di applicazione della strategia 4. Delle modalità di coinvolgimento 5. Delle modalità di intervento efficaci nella pratica 6. Dedicando particolare cura a stimare cosa accade nella sezione di popolazione che non si è riusciti a coinvolge o che ci si è proposti di non coinvolgere e i fattori di rischio del non coinvolgimento 9

10 Il modello tradizionale in cui si iscrive la profilassi vaccinale assume quale obiettivo della prevenzione la non insorgenza della malattia nella persona esposta alla profilassi. Tale modello in realtà è valido solo per la vaccinazione antitetanica. Se si considerano le altre vaccinazioni (antipolio, antidifterite, antimorbillo, ecc.) questo modello non è più valido. Per comprendere perché, è necessario riflettere su come si sviluppa il processo di diffusione di una infezione in una comunità umana. 10

11 La legge di azione di massa La velocità della circolazione dell infezione (incidenza: n. nuovi casi nell unità di tempo) è proporzionale all entità dei suscettibili presenti in una comunità Il fattore di proporzionalità, chiamato forza di infezione, è determinato dalla probabilità di contatto e dalla probabilità di contagio in caso di contatto adeguato 11

12 La probabilità che due persone entrino in contatto fisico dipende dall età, dalle condizioni socioeconomiche e dalla residenza. La probabilità di contagio dipende dalle modalità di trasmissione dell infezione, dalla contagiosità intrinseca dell agente infettante e dalla modalità del contatto fisico. 12

13 Nella circolazione dell infezione la probabilità di contatto gioca un ruolo decisivo, perché questa probabilità dipende dalle condizioni socioeconomiche, dall età, dagli stili di vita, dalla dimensione della famiglia, in generale dai meccanismi e dalle dimensioni di aggregazione delle persone. Le comunità umane non sono rappresentabili con il modello del moto browniano delle molecole di un gas. 13

14 Le implicazioni sono straordinariamente importanti. Se una infezione dà luogo a patologie diverse o di diversa gravità a seconda dell età, le condizioni di aggregazione delle popolazioni umane e delle sue articolazioni, determinano il quadro epidemiologico e la sua evoluzione, nel breve (stagionalità), medio (ciclicità pluriennale) e lungo (evoluzione secolare) periodo. 14

15 Si realizza la profilassi non immunitaria quando si agisce sulla forza di infezione. Per esempio: a) si agisce sulla probabilità di contatto quando si tiene in isolamento la persona infettante; b) si agisce sulla probabilità si contagio quando si adottano misure igeniche. Si realizza la profilassi immunitaria quando si agisce sulla frazione di suscettibili. 15

16 In questa prospettiva più moderna obiettivo della prevenzione immunitaria è determinare una definita modificazione (in effetti la riduzione o, meglio, l eliminazione) della circolazione dell infezione nella comunità. In questa prospettiva ogni singolo atto vaccinale, nel sottrarre dalla comunità un suscettibile (che viene spostato nella classe degli immuni) riduce, seppur di poco, la circolazione dell infezione per cui i residui suscettibili, avendo minore probabilità di contrarre l infezione, tendono ad essere infettati a età più avanzata, rispetto all era prevaccinale. 16

17 Questo, in estrema sintesi, è la spiegazione dello spostamento dell età di massima incidenza, quando si adotta una strategia, più o meno estesa, di vaccinazione dei soli nuovi nati fin dall inizio dell era vaccinale Se è vero, in generale, che l efficacia di una misura di prevenzione ha senso solo a livello di comunità, questo principio è ancora più vero nella prevenzione vaccinale. 17

18 Ha senso parlare di strategie vaccinali quando: 1) viene definito un obiettivo di riduzione di incidenza della patologia prevenibile mediante vaccinazione in un definito periodo di tempo e in un definito contesto comunitario; 2) viene definito uno specifico sistema di valutazione e opportuni indicatori di esito e di processo; 3) viene definita la popolazione bersaglio all inizio dell applicazione della strategia vaccinale e negli anni successivi; 4) vengono definite le procedure operative di offerta attiva (comprendente l attività di promozione ed educazione alla salute) della profilassi vaccinale a tutte le persone appartenenti alla popolazione bersaglio; 18

19 5) vengono definite le procedure di acquisizione, conservazione e somministrazione della profilassi vaccinale (chi, dove, quando, come) tali da garantire l efficacia nella pratica della vaccinazione; 6) viene istituita una anagrafe vaccinale; 7) vengono previsti ed effettuati studi per stimare i fattori di rischio della non rispondenza e sull incidenza della patologia nella sezione di popolazione non raggiunta. 19

20 Per molte infezioni importanti ai fini di sanità pubblica, l unico obiettivo ammissibile è l eliminazione su scala locale e l eradicazione su scala globale. In molti casi è essenziale che questo obiettivo sia raggiunto immediatamente. La qualità dell agente infettante (unicità antigenica) e quella del vaccino, nella sua capacità di indurre immunità immediata e a distanza, l assenza di riserve non umane svolgono un ruolo essenziale nella ammissibilità di un obiettivo di eliminazione e, quindi, di eradicazione. 20

21 Il successo di una strategia vaccinale richiede la conoscenza della distribuzione per età e per condizioni sociali dei suscettibili, ed è quindi basato sulla capacità di erogare il massimo sforzo per ridurre la loro concentrazione in ogni articolazione della comunità stessa, e non è determinato dal tentativo di raggiungere un qualsivoglia livello immunità generale nella popolazione. di Un 90% di immunità nella popolazione generale potrebbe essere determinato da un 98% di immunità nel 90% della comunità e da un 20% nel restante 10%. Poiché il 10% è normalmente clusterizzato il potenziale epidemico è assicurato. 21

22 Quando non esistono le condizioni per un programma di eliminazione, fino all eradicazione, è molto problematico poter delineare una strategia di sanità pubblica, soprattutto per le limitazioni della possibilità di intervento. Efficacia ridotta Non unicità antigenica Costi proibitivi Alternative (profilassi non immunitaria) fortemente raccomandabili 22

VACCINI E PREVENZIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE: COSA I GENITORI DEVONO SAPERE

VACCINI E PREVENZIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE: COSA I GENITORI DEVONO SAPERE VACCINI E PREVENZIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE: COSA I GENITORI DEVONO SAPERE GENOVA 25 SETTEMBRE 2004 Epidemiologia delle infezioni prevenibili con vaccinazione: la realtà ligure, la situazione nell area

Dettagli

Importanza delle vaccinazioni e Legge 119. Oliviero Bosco Profilassi Malattie Infettive Dipartimento di Prevenzione

Importanza delle vaccinazioni e Legge 119. Oliviero Bosco Profilassi Malattie Infettive Dipartimento di Prevenzione Importanza delle vaccinazioni e Legge 119 Oliviero Bosco Profilassi Malattie Infettive Dipartimento di Prevenzione Il Veneto: Da dove siamo partiti? 2 Piano di monitoraggio del Sistema Vaccinale della

Dettagli

Presupposti ed obiettivi dei programmi di vaccinazioni: dalle strategie alla valutazione di efficacia

Presupposti ed obiettivi dei programmi di vaccinazioni: dalle strategie alla valutazione di efficacia Presupposti ed obiettivi dei programmi di vaccinazioni: dalle strategie alla valutazione di efficacia Le malattie infettive hanno almeno due cause necessarie ma non singolarmente sufficienti : Esposizione

Dettagli

REGIONE PIEMONTE PROGETTO PIEMONTESE DI ELIMINAZIONE DEL MORBILLO

REGIONE PIEMONTE PROGETTO PIEMONTESE DI ELIMINAZIONE DEL MORBILLO REGIONE PIEMONTE PROGETTO PIEMONTESE DI ELIMINAZIONE DEL MORBILLO Il Piano Nazionale Vaccini 1999-2000 prevede, per la vaccinazione antimorbillo, il raggiungimento del 95% di copertura entro i 2 anni d

Dettagli

Perché è importante vaccinarsi??

Perché è importante vaccinarsi?? Perché è importante vaccinarsi?? Comunicazioni Direzione Sanitaria Perché sono importanti i vaccini? L introduzione delle vaccinazioni è stato l intervento di sanità pubblica più importante per l umanità.

Dettagli

Piano di eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita. Anni

Piano di eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita. Anni Piano di eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita Anni 2003-2007 Programma di eliminazione del Morbillo La eliminazione del morbillo in Italia rappresenta attualmente la principale priorità

Dettagli

Piano di eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita. Anni

Piano di eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita. Anni Piano di eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita Anni 2003-2007 Programma di eliminazione del Morbillo La eliminazione del morbillo in Italia rappresenta attualmente la principale priorità

Dettagli

Andamento di alcune malattie infettive prevenibili con le vaccinazioni in Provincia di Modena. Aggiornamento al

Andamento di alcune malattie infettive prevenibili con le vaccinazioni in Provincia di Modena. Aggiornamento al Dipartimento di Sanità Pubblica Servizio Epidemiologia Servizio Igiene Pubblica Controllo Rischi Biologici Andamento di alcune malattie infettive prevenibili con le vaccinazioni in Provincia di Modena

Dettagli

Piano di eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita

Piano di eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita Piano di eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita Servizio Sanità Pubblica Dipartimento per la Prevenzione Regione Veneto Anni 2003-2007 Obbiettivi del corso: valutazione dei materiali e adattamento

Dettagli

Vaccinazioni: un opportunità per la vita

Vaccinazioni: un opportunità per la vita SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma SERVIZIO SANITARO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Ospedaliero - Universitaria di Parma Vaccinazioni: un opportunità

Dettagli

Coperture vaccinali e rischio epidemie

Coperture vaccinali e rischio epidemie Coperture vaccinali e rischio epidemie Dr Caterina Rizzo Istituto Superiore di Sanità Verona, 28 Novembre 2014 Vaccinazioni: non facciamo passi indietro Perché vaccinare Le malattie infettive hanno almeno

Dettagli

VIVERE SENZA LA CHIMICA

VIVERE SENZA LA CHIMICA VIVERE SENZA LA CHIMICA Lavoro realizzato dalla classe 2 A della Scuola Secondaria di I grado A. Manzoni Besnate (VA) Premio Nazionale Federchimica Giovani - codice iscrizione B00297 Oggi chiedere all

Dettagli

Il «decreto-legge prevenzione vaccinale» a seguito della conversione in Legge da parte del Parlamento (28 luglio 2017)

Il «decreto-legge prevenzione vaccinale» a seguito della conversione in Legge da parte del Parlamento (28 luglio 2017) Il «decreto-legge prevenzione vaccinale» a seguito della conversione in Legge da parte del Parlamento (28 luglio 2017) 2 Perché sono importanti i vaccini? L introduzione delle vaccinazioni è stato l intervento

Dettagli

VACCINARSÌ: INFORMAZIONI UTILI SULLE VACCINAZIONI COME STRUMENTO DI PREVENZIONE. ATS Città Metropolitana di Milano SC Distretto 7 Renato Magnelli

VACCINARSÌ: INFORMAZIONI UTILI SULLE VACCINAZIONI COME STRUMENTO DI PREVENZIONE. ATS Città Metropolitana di Milano SC Distretto 7 Renato Magnelli VACCINARSÌ: INFORMAZIONI UTILI SULLE VACCINAZIONI COME STRUMENTO DI PREVENZIONE ATS Città Metropolitana di Milano SC Distretto 7 Renato Magnelli UN PO DI STORIA... Nel vecchio Mondo, all epoca della scoperta

Dettagli

Meningite Cosa c è da sapere.

Meningite Cosa c è da sapere. Meningite Cosa c è da sapere www.salute.gov.it Ecco dieci cose da sapere sulla meningite in Italia, soprattutto sulla forma più aggressiva, quella di natura batterica, e sulle vaccinazioni disponibili

Dettagli

Giornate Pediatriche Meridionali FIMP 2002 Le vaccinazioni : il ruolo del pediatra di famiglia

Giornate Pediatriche Meridionali FIMP 2002 Le vaccinazioni : il ruolo del pediatra di famiglia Giornate Pediatriche Meridionali FIMP 2002 Le vaccinazioni : il ruolo del pediatra di famiglia Giampaolo De Luca Responsabile Regionale per la Formazione Fimp Calabria Target per la regione europea dell

Dettagli

PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO. Promozione della salute e della sicurezza (4 CFU)

PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO. Promozione della salute e della sicurezza (4 CFU) Corso di Laurea in Infermieristica PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO Promozione della salute e della sicurezza (4 CFU) AREA DI APPRENDIMENTO Discipline biomediche di base e discipline infermieristiche Al termine

Dettagli

Vaccini obbligatori Per alcuni o per tutti? Sanremo, 12 Maggio 2018 Dr. Marco Mela

Vaccini obbligatori Per alcuni o per tutti? Sanremo, 12 Maggio 2018 Dr. Marco Mela Vaccini obbligatori Per alcuni o per tutti? Sanremo, 12 Maggio 2018 Dr. Marco Mela Quattro vaccini obbligatori Difterite: legge 891 del 6 giugno1939 Tetano: legge 212 del 5 marzo 1963 Poliomielite: legge

Dettagli

Come si applica il PNV. dott. ANTONIO PALMA

Come si applica il PNV. dott. ANTONIO PALMA Come si applica il PNV dott. ANTONIO PALMA IL PIANO NAZIONALE VACCINI La riforma del Titolo V della Costituzione, realizzata con Legge Costituzionale n. 3 del 18 ottobre 2001, ha modificato l assetto dei

Dettagli

Il Ruolo del Medico di. sorveglianza vaccinale. famiglia nella. Ovidio Brignoli MMG Brescia

Il Ruolo del Medico di. sorveglianza vaccinale. famiglia nella. Ovidio Brignoli MMG Brescia Il Ruolo del Medico di famiglia nella sorveglianza vaccinale Ovidio Brignoli MMG Brescia Cosa sono i vaccini I vaccini sono preparati biologici costituiti da microrganismi uccisi o attenuati, alcuni loro

Dettagli

SONEGO, SILVESTRO, SPILABOTTE, VALDINOSI, VALENTINI, VATTUONE

SONEGO, SILVESTRO, SPILABOTTE, VALDINOSI, VALENTINI, VATTUONE Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 2679 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori PUGLISI, MATTESINI, MATURANI, ALBANO, CANTINI, CUCCA, Stefano ESPOSITO, FASIOLO, GIACOBBE, LAI, LO MORO, MORGONI,

Dettagli

PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA ANNO _2017

PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA ANNO _2017 Pag. 1 di 8 PRESENTAZIONE DELL U.O. PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA ANNO _2017 L U.O. Malattie Infettive è un U.O. complessa di tipo territoriale che afferisce al Programma di Igiene e Sicurezza Ambienti

Dettagli

Organizzazione delle attività di vaccinazione a livello di Azienda Sanitaria Locale

Organizzazione delle attività di vaccinazione a livello di Azienda Sanitaria Locale Organizzazione delle attività di vaccinazione a livello di Azienda Sanitaria Locale Dott. Valter Turello Dipartimento di Prevenzione N.O. Strategie Vaccinali ASL 3Genovese Vaccinazione La vaccinazione

Dettagli

Audizione Stefania Salmaso. Roma, 20 giugno 2017

Audizione Stefania Salmaso. Roma, 20 giugno 2017 Audizione Stefania Salmaso Roma, 20 giugno 2017 Considerazioni sulla coerenza del decreto con la programmazione vigente sul razionale del programma nazionale di vaccinazione e sulla situazione epidemiologica

Dettagli

Impatto del rilascio intenzionale di un virus altamente patogeno in relazione alla mobilità internazionale

Impatto del rilascio intenzionale di un virus altamente patogeno in relazione alla mobilità internazionale Impatto del rilascio intenzionale di un virus altamente patogeno in relazione alla mobilità internazionale 16 aprile 2014 Introduzione Negli ultimi anni è cresciuto il rischio dell utilizzo di armi biologiche

Dettagli

Sorveglianza Pediatri Sentinella. SPES, ASL BN1 report 2006

Sorveglianza Pediatri Sentinella. SPES, ASL BN1 report 2006 Sorveglianza Pediatri Sentinella SPES, ASL BN1 report 26 La sorveglianza è uno degli strumenti utilizzati nella prevenzione delle malattie infettive: consiste nella raccolta e nell'analisi dei dati finalizzate

Dettagli

MALATTIE PREVENIBILI DA VACCINO - REGIONE LAZIO ANNI

MALATTIE PREVENIBILI DA VACCINO - REGIONE LAZIO ANNI SERVIZIO REGIONALE PER L'EPIDEMIOLOGIA SORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLE MALATTIE INFETTIVE MALATTIE PREVENIBILI DA VACCINO - REGIONE LAZIO ANNI 2005-2017 Disponibile su: www.inmi.it Contatti: seresmi@inmi.it

Dettagli

Piano di eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita. Analisi dei dati e monitoraggio del Piano e dei suoi risultati

Piano di eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita. Analisi dei dati e monitoraggio del Piano e dei suoi risultati Piano di eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita Analisi dei dati e monitoraggio del Piano e dei suoi risultati 1 Analizzare i dati: Usare l informazione per decidere bene Unità di analisi:

Dettagli

A cura del dr. Fabio Franchi (17 giugno 2017) Ex Dirigente Medico Ospedaliero, Specializzato in Malattie Infettive

A cura del dr. Fabio Franchi (17 giugno 2017) Ex Dirigente Medico Ospedaliero, Specializzato in Malattie Infettive A cura del dr. Fabio Franchi (17 giugno 2017) Ex Dirigente Medico Ospedaliero, Specializzato in Malattie Infettive Nel DL vaccini, la Ministra della Salute Lorenzin ed i suoi esperti hanno affermato che

Dettagli

DIPARTIMENTO IGIENE E PREVENZIONE SANITARIA (ATS) DR.SSA LIVIA TREZZI ASS. SAN. GIORGIO GENNATI

DIPARTIMENTO IGIENE E PREVENZIONE SANITARIA (ATS) DR.SSA LIVIA TREZZI ASS. SAN. GIORGIO GENNATI Epidemiologia delle Malattie Infettive prevenibili con vaccino DIPARTIMENTO IGIENE E PREVENZIONE SANITARIA (ATS) DR.SSA LIVIA TREZZI ASS. SAN. GIORGIO GENNATI Malattie batteriche invasive Meningiti Sepsi

Dettagli

Nuovi vaccini combinati per i richiami vaccinali

Nuovi vaccini combinati per i richiami vaccinali Nuovi vaccini combinati per i richiami vaccinali F.Toni Dipartimento di Sanità Pubblica Az. Usl di Rimini Convegno Siti Emilia-Romagna Ferrara, 06 marzo 2009 P N V 2005-2007 VACCINAZIONI DI RICHIAMO: mantenere

Dettagli

Dr.ssa Margherita MEDA Servizio Igiene Sanità Pubblica ASL 1 -Torino. Assistente Sanitaria Giannalisa CAVANI SISP / ASL 1 -Torino

Dr.ssa Margherita MEDA Servizio Igiene Sanità Pubblica ASL 1 -Torino. Assistente Sanitaria Giannalisa CAVANI SISP / ASL 1 -Torino Dr.ssa Margherita MEDA Servizio Igiene Sanità Pubblica ASL 1 -Torino Assistente Sanitaria Giannalisa CAVANI SISP / ASL 1 -Torino Il Nuovo Piano Nazionale Vaccini 2005 / 2007 Mantenere elevate coperture

Dettagli

Cluster epidemico di morbillo in una due ASL della Regione Liguria. Roberto Carloni S.C. Prevenzione

Cluster epidemico di morbillo in una due ASL della Regione Liguria. Roberto Carloni S.C. Prevenzione Cluster epidemico di morbillo in una due ASL della Regione Liguria Roberto Carloni S.C. Prevenzione Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale Piano Nazionale di Eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita

Dettagli

Principi normativi sulla sospensione dell obbligo vaccinale

Principi normativi sulla sospensione dell obbligo vaccinale 2008-2013: 5 anni di sospensione dell obbligo vaccinale nella Regione Veneto Principi normativi sulla sospensione dell obbligo vaccinale Verona, 6 dicembre 2013 Dott. Rocco Sciarrone Direttore Dipartimento

Dettagli

Profilassi vaccinale come scelta consapevole e gestione degli eventi avversi

Profilassi vaccinale come scelta consapevole e gestione degli eventi avversi Piano Regionale delle Vaccinazioni Profilassi vaccinale come scelta consapevole e gestione degli eventi avversi SEDE Il calendario vaccinale con particolare riferimento alle scelte innovative Relatore

Dettagli

Meningite Cosa c è da sapere.

Meningite Cosa c è da sapere. Meningite Cosa c è da sapere www.salute.gov.it Ecco dieci cose da sapere sulla meningite in Italia, soprattutto sulla forma più aggressiva, quella di natura batterica, e sulle vaccinazioni disponibili

Dettagli

LA VACCINAZIONE NEL SOGGETTO CON INFEZIONE DA HIV

LA VACCINAZIONE NEL SOGGETTO CON INFEZIONE DA HIV LA VACCINAZIONE NEL SOGGETTO CON INFEZIONE DA HIV IL RUOLO DELL OPERATORE DEL SERVIZIO VACCINALE Dott.ssa Anna Opisso S.C. Igiene e Sanità Pubblica - S.S. Strategie Vaccinali Genova 1 ottobre 2015 www.asl3.liguria.it

Dettagli

Il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale e le popolazioni migranti

Il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale e le popolazioni migranti XII CONVEGNO dell Italian National Focal Point Infectious Diseases and Migrant La copertura vaccinale nelle popolazioni migranti e nelle popolazioni marginali Roma, 28 maggio 2013 Il Piano Nazionale Prevenzione

Dettagli

CALA LA COPERTURA VACCINALE: L INPS RINGRAZIA. T. Gallo. Azienda Sanitaria Universitaria di Udine CONVEGNO CARD TRIVENETO IL MANAGEMENT DI INIZIATIVA

CALA LA COPERTURA VACCINALE: L INPS RINGRAZIA. T. Gallo. Azienda Sanitaria Universitaria di Udine CONVEGNO CARD TRIVENETO IL MANAGEMENT DI INIZIATIVA CARD 9D AU(lç!AZIC)W; tm!g(m'tl IIro il. Ll,. ' Ḍ I,..,,,_,, u A Ṉ ṛ ṭ.l ḷ C ll l l> a D ll1'lln T Socleti CXlfean.tò Associazione degh Operatori dei Servizi Sanitari e Soooessrstenzrali del Ternton, 'èard

Dettagli

Come si può eliminare il morbillo in Italia e in Europa. M. Ciofi degli Atti

Come si può eliminare il morbillo in Italia e in Europa. M. Ciofi degli Atti Come si può eliminare il morbillo in Italia e in Europa M. Ciofi degli Atti Come si può eliminare il morbillo in Italia e in Europa? Marta Ciofi degli Atti Responsabile UOS Epidemiologia clinica Responsabile

Dettagli

Definizione ed obiettivi dell Igiene. Concetto di salute e malattia. Epidemiologia delle malattie infettive

Definizione ed obiettivi dell Igiene. Concetto di salute e malattia. Epidemiologia delle malattie infettive Obiettivi dell igiene CONTENUTI CORSO DI Definizione ed obiettivi dell Igiene. Concetto di salute e malattia Epidemiologia delle malattie infettive IGIENE Catena di contagio, sorgenti e serbatoi di infezione,

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n del 28 luglio 2009 pag. 1/11

ALLEGATOA alla Dgr n del 28 luglio 2009 pag. 1/11 giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 2319 del 28 luglio 2009 pag. 1/11 Piano di Monitoraggio del Sistema Vaccinale della Regione del Veneto Contesto e finalità del Piano Le vaccinazioni

Dettagli

Assistenza Sanitaria Collettiva

Assistenza Sanitaria Collettiva Ministero della Salute Progetto Mattoni SSN Assistenza Sanitaria Collettiva Contenuti informativi minimi per la rilevazione delle prestazioni di Vaccinazione Metadato per la rilevazione delle prestazioni

Dettagli

Profilassi vaccinale come scelta consapevole e gestione degli eventi avversi

Profilassi vaccinale come scelta consapevole e gestione degli eventi avversi Piano Regionale delle Vaccinazioni Profilassi vaccinale come scelta consapevole e gestione degli eventi avversi Verona 14 giugno 06 Il calendario vaccinale della regione del Veneto con particolare riferimento

Dettagli

Dall esecuzione alla programmazione vaccinale nell adulto: evoluzione di vaccini e vaccinazioni nel setting della Medicina Generale

Dall esecuzione alla programmazione vaccinale nell adulto: evoluzione di vaccini e vaccinazioni nel setting della Medicina Generale Dall esecuzione alla programmazione vaccinale nell adulto: evoluzione di vaccini e vaccinazioni nel setting della edicina enerale Formazione a distanza per edici di edicina enerale Lezione 4.2 Le linee

Dettagli

Circ. n. 350 Monserrato, 06/04/2018

Circ. n. 350 Monserrato, 06/04/2018 Circ. n. 350 Monserrato, 06/04/2018 Ai docenti Agli alunni Alle famiglie Al personale ATA Al DSGA Oggetto: Raccomandazioni e informazioni per personale scolastico, studenti e loro famiglie In relazione

Dettagli

LE LINEE GUIDA DELL ECDC

LE LINEE GUIDA DELL ECDC XII CONVEGNO dell Italian National Focal Point Infectious Diseases and Migrant La copertura vaccinale nelle popolazioni migranti e nelle popolazioni marginali Roma, 28 maggio 2013 LE LINEE GUIDA DELL ECDC

Dettagli

La gravidanza nella salute globale

La gravidanza nella salute globale La gravidanza nella salute globale MALATTIE PREVENIBILI CON VACCINO: Morbillo, parotite, rosolia, varicella Nadia Gussetti VERONA 15 16 Dicembre 2016 Lettera Circolare del 20/02/2013 Obiettivi della sorveglianza

Dettagli

CORSI A.A. 2013-2014. Nome insegnamento: PATOLOGIA, IMMUNOLOGIA E IGIENE, Modulo di IGIENE

CORSI A.A. 2013-2014. Nome insegnamento: PATOLOGIA, IMMUNOLOGIA E IGIENE, Modulo di IGIENE CORSI A.A. 2013-2014 Nome insegnamento: PATOLOGIA, IMMUNOLOGIA E IGIENE, Modulo di IGIENE Corso di studio e Anno di studio: Corso di Laurea in Biotecnologie, III anno I semestre Presentazione e Obiettivi:

Dettagli

Corso di Laurea in Medicina e Chirugia Corso Integrato di Pediatria Generale e Specialistica Anno Accademico Le vaccinazioni

Corso di Laurea in Medicina e Chirugia Corso Integrato di Pediatria Generale e Specialistica Anno Accademico Le vaccinazioni Corso di Laurea in Medicina e Chirugia Anno Accademico 2014-2015 Prof. L. Da Dalt I VACCINI: CHE COSA SONO? Un vaccino è un prodotto costituito da una piccolissima quantità di microrganismi (virus o batteri)

Dettagli

Impatto delle diverse strategie sulla salute della popolazione

Impatto delle diverse strategie sulla salute della popolazione Impatto delle diverse strategie sulla salute della popolazione I parametri che condizionano l uso di un vaccino Individuo Popolazione innocuità del vaccino efficacia del vaccino gravità dell infezione

Dettagli

Applicazioni del G.I.S. per la tutela della salute pubblica

Applicazioni del G.I.S. per la tutela della salute pubblica La gestione del territorio attraverso l integrazione delle informazioni sanitarie ed ambientali con l utilizzo della tecnologia G.I.S. Applicazioni del G.I.S. per la tutela della salute pubblica 27 Settembre

Dettagli

La sospensione dell obbligo vaccinale in Regione Veneto

La sospensione dell obbligo vaccinale in Regione Veneto Obbligo vaccinale o scelta consapevole Esperienze trivenete a confronto La sospensione dell obbligo vaccinale in Regione Veneto Verona - 19 novembre 21 Motivi che hanno portato alla sospensione dell obbligo

Dettagli

La Prevenzione Vaccinale

La Prevenzione Vaccinale La Prevenzione Vaccinale da parte del Medico di Medicina Generale e Pediatra di Libera Scelta In Pillole Decreto Legge 7 giugno 2017, n. 73, recante Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale

Dettagli

Indicatori di performance e di risultato nei programmi di controllo della diffusione delle malattie infettive

Indicatori di performance e di risultato nei programmi di controllo della diffusione delle malattie infettive Indicatori di performance e di risultato nei programmi di controllo della diffusione delle malattie infettive Regione Friuli Venezia Giulia Linda Gallo Padova 4 novembre 2011 Piano Regionale della Prevenzione

Dettagli

Informazioni personali

Informazioni personali Informazioni personali CURRICULUM VITAE Nome GALATI MARIA TERESA Data di nascita 3-6-1960 Qualifica Dirigente medico Amministrazione ASL TO4 Incarico Attuale Responsabile Struttura Semplice Sorveglianza

Dettagli

Epidemiologia e profilassi generale delle malattie infettive

Epidemiologia e profilassi generale delle malattie infettive Epidemiologia e profilassi generale delle malattie infettive INFEZIONE MALATTIA INFETTIVA ASPETTI GENERALI Interazione di un agente biologico (microrganismo) e un ospite recettivo (uomo, animale). Implica

Dettagli

Per alcune vaccinazioni, la protezione immunitaria indotta dura tutta la vita In altri casi, per ottenere una immunità protratta, sono necessari

Per alcune vaccinazioni, la protezione immunitaria indotta dura tutta la vita In altri casi, per ottenere una immunità protratta, sono necessari VACCINAZIONE La vaccinazione è una misura di profilassi che ha lo scopo di dare un immunità attiva specifica nei confronti di una determinata malattia infettiva. Per alcune vaccinazioni, la protezione

Dettagli

IGIENE GENERALE. 2. Obiettivi di insegnamento/apprendimento

IGIENE GENERALE. 2. Obiettivi di insegnamento/apprendimento Università degli Studi di Brescia Dipartimento di Specialità Medico Chirurgiche Scienze Radiologiche e Sanità Pubblica Corso di Laurea in Infermieristica (abilitante alla professione sanitaria di Infermiere)

Dettagli

DECRETO N Del 29/12/2016

DECRETO N Del 29/12/2016 DECRETO N. 14030 Del 29/12/2016 Identificativo Atto n. 725 DIREZIONE GENERALE WELFARE Oggetto ATTIVAZIONE DELL OFFERTA IN COPAGAMENTO IN REGIONE LOMBARDIA PER LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE INVASIVE BATTERICHE

Dettagli

CENNI DI IMMUNOLOGIA, VACCINI E VACCINAZIONI. Igiene Scolastica AA Prof.ssa Valeriani Federica

CENNI DI IMMUNOLOGIA, VACCINI E VACCINAZIONI. Igiene Scolastica AA Prof.ssa Valeriani Federica CENNI DI IMMUNOLOGIA, VACCINI E VACCINAZIONI Igiene Scolastica AA 2018-2019 Prof.ssa Valeriani Federica Difese da agenti microbici Barriera: cute, mucose (ph specifico, lisozima, muco). Modo d azione:

Dettagli

Processi. - Controllo delle strutture - Verifica della documentazione e della registrazione delle movimentazioni animali

Processi. - Controllo delle strutture - Verifica della documentazione e della registrazione delle movimentazioni animali D 1 - Sorveglianza sui concentramenti e spostamenti animali D 3 - Sistema informativo per il controllo delle aziende zootecniche su anagrafe nazionale D5 - Profilassi ai fini della eradicazione delle malattie

Dettagli

Conferenza permanente per i rapporti tra lo stato le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano

Conferenza permanente per i rapporti tra lo stato le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano Numero Atti:52533 Ultima Gazzetta Ufficiale del: 26 gennaio 2016 Ultima Modifica: 27 gennaio 2016 Dettaglio atto Conferenza permanente per i rapporti tra lo stato le regioni e le province autonome di Trento

Dettagli

ALLEGATOZ alla Dgr n del 14 ottobre 2010 pag. 1/6

ALLEGATOZ alla Dgr n del 14 ottobre 2010 pag. 1/6 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOZ alla Dgr n. 2400 del 14 ottobre 2010 pag. 1/6 Progetto Accordo Stato-Regioni rep. atti 76/CSR del 8 luglio 2010 per l utilizzo delle risorse vincolate per la realizzazione

Dettagli

COPERTURE VACCINALI NELL ASL 22 DELLA REGIONE VENETO ANNO Come noto, la somministrazione

COPERTURE VACCINALI NELL ASL 22 DELLA REGIONE VENETO ANNO Come noto, la somministrazione Data: Aprile 2003 Anno 4 Numero 6 COPERTURE VACCINALI NELL ASL 22 DELLA REGIONE VENETO ANNO 2002 SOMMARIO Premessa 1 Difterite - Tetano - Polio - Epatite B 2 Pertosse 3 Morbillo - Rosolia - Parotite 4

Dettagli

Piano Nazionale per l Eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita. I risultati nell Azienda Sanitaria ULSS 22 della Regione Veneto

Piano Nazionale per l Eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita. I risultati nell Azienda Sanitaria ULSS 22 della Regione Veneto Piano Nazionale per l Eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita I risultati nell Azienda Sanitaria ULSS 22 della Regione Veneto Il morbillo rappresenta oggi, con 875.000 decessi all anno nel

Dettagli

L offerta formativa in Veneto Il pacchetto formativo Venezia 30 marzo 2015 Maria Rosa Valetto

L offerta formativa in Veneto Il pacchetto formativo Venezia 30 marzo 2015 Maria Rosa Valetto L offerta formativa in Veneto Il pacchetto formativo 2015-2016 Venezia 30 marzo 2015 Maria Rosa Valetto valetto@zadig.it Obiettivi aumentare le conoscenze degli operatori sanitari sulle vaccinazioni e

Dettagli

LE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA SANITARIA

LE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA SANITARIA LE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA SANITARIA Sara Tedeschi U.O. Malattie Infettive Policlinico Sant Orsola Malpighi, Bologna MALATTIE INFETTIVE Affezioni causate da microrganismi patogeni capaci di

Dettagli

Epidemiologia. Studia la distribuzione delle malattie nelle popolazioni ed i fattori che ne influenzano l insorgere e la diffusione.

Epidemiologia. Studia la distribuzione delle malattie nelle popolazioni ed i fattori che ne influenzano l insorgere e la diffusione. Epidemiologia Studia la distribuzione delle malattie nelle popolazioni ed i fattori che ne influenzano l insorgere e la diffusione. Epidemiologia descrittiva comprende gli strumenti metodologici necessari

Dettagli

ASL MILANO 1 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICA U. O.C. Igiene e Sanità Pubblica Area tematica Malattie Infettive e strutture sanitarie

ASL MILANO 1 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICA U. O.C. Igiene e Sanità Pubblica Area tematica Malattie Infettive e strutture sanitarie ASL MILANO 1 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICA U. O.C. Igiene e Sanità Pubblica Area tematica Malattie Infettive e strutture sanitarie Morbillo: situazione nel territorio dell Asl Milano 1 al 30 giugno

Dettagli

Corrado De Vito. Vaccini. IGIENE PER SCIENZE GEOGRAFICHE Igiene generale ed epidemiologia

Corrado De Vito. Vaccini. IGIENE PER SCIENZE GEOGRAFICHE Igiene generale ed epidemiologia IGIENE PER SCIENZE GEOGRAFICHE Igiene generale ed epidemiologia Corrado De Vito Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive corrado.devito@uniroma1.it Vaccini COS È UN VACCINO? Un prodotto costituito

Dettagli

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 06-10-2014 (punto N 21 ) Delibera N 823 del 06-10-2014 Proponente LUIGI MARRONI DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE

Dettagli

La selezione genetica come strumento di controllo in ambito sanitario

La selezione genetica come strumento di controllo in ambito sanitario La selezione genetica come strumento di controllo in ambito sanitario Francesca Baldinelli Il progetto pilota per la selezione genetica degli ovini in provincia di Siena: una praticabile prospettiva strategica

Dettagli

Regione Veneto: risultati dell attività di vaccinazione nell anno 2005

Regione Veneto: risultati dell attività di vaccinazione nell anno 2005 Regione Veneto: risultati dell attività di vaccinazione nell anno I livelli di copertura vaccinale medi raggiunti nel nella Regione del Veneto sono elevati: in particolare per poliomielite, difterite-tetano,

Dettagli

Piano Regionale di Prevenzione Piano Attuativo Aziendale

Piano Regionale di Prevenzione Piano Attuativo Aziendale Dipartimento di Prevenzione Direzione Via dell Imbrecciato, 73 00149 Roma Tel. 06 56485325/326 Fax 06 56485324 Piano Regionale di Prevenzione 2010-12 Piano Attuativo Aziendale 1)TITOLO DEL PROGETTO Progetto

Dettagli

Vaccinazioni Antonio Ferro

Vaccinazioni Antonio Ferro Vaccinazioni Antonio Ferro Servizio Sanità Pubblica e Screening Direzione Prevenzione Regione del Veneto Coperture vaccinali in alcuni paesi industrializzati e nel Veneto - anno 2003 Rank 3 dosi di Polio

Dettagli

CALENDARIO REGIONALE DELLE VACCINAZIONI

CALENDARIO REGIONALE DELLE VACCINAZIONI Parere n. 7/1999 CALENDARIO REGIONALE DELLE VACCINAZIONI 1. PREMESSA La Giunta regionale con deliberazione n.221 del 26 febbraio 1996 ha approvato il Calendario delle vaccinazioni da applicarsi sul territorio

Dettagli

LE VACCINAZIONI. Assistente Sanitario Alberto Canciani

LE VACCINAZIONI. Assistente Sanitario Alberto Canciani LE VACCINAZIONI STORIA DELLA VACCINAZIONE Le vaccinazioni in Italia furono introdotte verso la fine del 1800 sulla spinta delle esperienze acquisite in Europa e nel nostro Paese con il vaccino contro il

Dettagli

Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro

Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO IGIENE E SCIENZE INFORMATICHE E STATISTICHE (10 CFU) AREA DI APPRENDIMENTO PREVENZIONE: INFORMAZIONE

Dettagli

LEGGE SUI REGISTRI TUMORI quali prospettive

LEGGE SUI REGISTRI TUMORI quali prospettive LEGGE SUI REGISTRI TUMORI quali prospettive Dott Susanna Busco UOC Epidemiologia Registro tumori di Latina ASL -Latina Sistema di sorveglianza dello stato di salute John Snow Lavorando su una mappa della

Dettagli

Audizione formale, nell ambito dell esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 73 del 2017

Audizione formale, nell ambito dell esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 73 del 2017 Commissione Igiene e Sanità Roma, 20 giugno 2017 Audizione formale, nell ambito dell esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 73 del 2017 Maurizio Bonati Dipartimento di Salute Pubblica

Dettagli

MALATTIE INFETTIVE E VACCINAZIONI

MALATTIE INFETTIVE E VACCINAZIONI MALATTIE INFETTIVE E VACCINAZIONI Il ruolo del medico competente tra prevenzione e promozione SEMINARIO 21 maggio 2018 Sala 20 maggio 2012, ore 9.00-18.00 Viale della Fiera 8, Bologna PRESENTAZIONE I vaccini

Dettagli

Il caso delle vaccinazioni: la visione del Ministero della Salute. R. Guerra DG Prevenzione sanitaria Ministero della Salute

Il caso delle vaccinazioni: la visione del Ministero della Salute. R. Guerra DG Prevenzione sanitaria Ministero della Salute Il caso delle vaccinazioni: la visione del Ministero della Salute R. Guerra DG Prevenzione sanitaria Ministero della Salute Polio L ultimo caso autoctono di poliomielite risale al 1983, mentre nel 1984

Dettagli

Vaccinare per obbligo o per scelta? Il punto di vista di una operatrice del Sud

Vaccinare per obbligo o per scelta? Il punto di vista di una operatrice del Sud Vaccinare per obbligo o per scelta? Il punto di vista di una operatrice del Sud Roma, 14 Settembre 2007 Teresa Magurno Centro Vaccinale Salerno Ȋ Superamento dell obbligo Il superamento dell obbligo vaccinale

Dettagli

Il Piano provinciale della prevenzione

Il Piano provinciale della prevenzione Il Piano provinciale della prevenzione 2015-2018 Pirous Fateh Moghadam 1, Mariagrazia Zuccali 1,2, Alessandra Schiavuzzi 1 Coordinamento provinciale del Piano della prevenzione 1 - Dipartimento salute

Dettagli

Consigli pratici di prevenzione vaccinale nella terza età. ATS di Milano Città Metropolitana SS Prevenzione Distretto 7 dr.ssa Antonella Palumbo

Consigli pratici di prevenzione vaccinale nella terza età. ATS di Milano Città Metropolitana SS Prevenzione Distretto 7 dr.ssa Antonella Palumbo Consigli pratici di prevenzione vaccinale nella terza età ATS di Milano Città Metropolitana SS Prevenzione dr.ssa Antonella Palumbo Gli adulti e gli anziani di oggi Invecchiano in salute a casa e sul luogo

Dettagli

Andamento della vaccinazione HPV in Italia alla luce del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale

Andamento della vaccinazione HPV in Italia alla luce del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale Convegno «Settimana Europea delle Vaccinazioni 2013.» Il punto sull eliminazione del morbillo e della rosolia congenita, la vaccinazione HPV e l accesso alle vaccinazioni nelle popolazioni migranti Roma

Dettagli

Delibera della Giunta Regionale n. 2 del 09/01/2015

Delibera della Giunta Regionale n. 2 del 09/01/2015 Delibera della Giunta Regionale n. 2 del 09/01/2015 Dipartimento 52 - Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali Direzione Generale 4 - Direzione Generale Tutela salute e coor.to del Sistema Sanitario

Dettagli

Il Pediatra e la cultura delle vaccinazioni

Il Pediatra e la cultura delle vaccinazioni Il Pediatra e la cultura delle vaccinazioni I vaccini hanno cambiato la storia della medicina e si sono affermati come strumento fondamentale per la riduzione della mortalità e morbosità, modificando profondamente

Dettagli

28-NOV-2016 da pag. 9 foglio 1

28-NOV-2016 da pag. 9 foglio 1 Tiratura: n.d. Diffusione 12/2013: 7.762 Lettori Ed. I 2015: 137.000 Quotidiano - Ed. Napoli Dir. Resp.: Enzo d Errico da pag. 9 foglio 1 Tiratura: n.d. Diffusione 12/2013: 8.350 Lettori Ed. I 2015: 108.000

Dettagli

Giornata Mondiale delle Epatiti Celebrazione nazionale 29 novembre 2012. Ministero della Salute

Giornata Mondiale delle Epatiti Celebrazione nazionale 29 novembre 2012. Ministero della Salute Giornata Mondiale delle Epatiti Celebrazione nazionale 29 novembre 2012 Ministero della Salute Epatite B - circa 2 miliardi di persone infettate, - più di 240 milioni di persone con un infezione cronica,

Dettagli

II CONVEGNO MoRoNet La Rete Nazionale dei Laboratori di Riferimento per il Morbillo e la Rosolia Roma, 4 Aprile 2019

II CONVEGNO MoRoNet La Rete Nazionale dei Laboratori di Riferimento per il Morbillo e la Rosolia Roma, 4 Aprile 2019 II CONVEGNO MoRoNet La Rete Nazionale dei Laboratori di Riferimento per il Morbillo e la Rosolia Roma, 4 Aprile 2019 Stefania Iannazzo S1 Programmi di vaccinazione, AMR E ICA Ufficio Prevenzione delle

Dettagli

AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO IN EMILIA-ROMAGNA 1 GENNAIO 31 MAGGIO 2014

AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO IN EMILIA-ROMAGNA 1 GENNAIO 31 MAGGIO 2014 AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO IN EMILIA-ROMAGNA 1 GENNAIO 31 MAGGIO 2014 MORBILLO Il presente rapporto mostra i risultati del Sistema di Sorveglianza Integrata del Morbillo e della Rosolia

Dettagli

Bollettino Epidemiologico n.63 Servizio Epidemiologia e Prevenzione FAX

Bollettino Epidemiologico n.63 Servizio Epidemiologia e Prevenzione FAX Dipartimento di Prevenzione ASL - Benevento Bollettino Epidemiologico n.63 Servizio Epidemiologia e Prevenzione 0824-322240 FAX 0824-23154 e-mail: sep@aslbenevento1.it Sulla Strada dell Eliminazione del

Dettagli

Interazione di un agente biologico (microrganismo) e un ospite recettivo (uomo, animale). Implica la replicazione dell agente nell ospite.

Interazione di un agente biologico (microrganismo) e un ospite recettivo (uomo, animale). Implica la replicazione dell agente nell ospite. Infezione Interazione di un agente biologico (microrganismo) e un ospite recettivo (uomo, animale). Implica la replicazione dell agente nell ospite. Malattia Infettiva È l espressione clinica dell infezione.

Dettagli

PERCORSO NASCITA: ASPETTI SOCIALI. Dott.ssa Angela Germano Assistente Sociale Specialista Consultorio Familiare Policoro

PERCORSO NASCITA: ASPETTI SOCIALI. Dott.ssa Angela Germano Assistente Sociale Specialista Consultorio Familiare Policoro PERCORSO NASCITA: ASPETTI SOCIALI Dott.ssa Angela Germano Assistente Sociale Specialista Consultorio Familiare Policoro 1 SALUTE P.O.M.I EMPOWERMENT PERCORSO NASCITA CONSULTORIO La sanità pubblica ha ragione

Dettagli

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 04-08-2014 (punto N 43 ) Delibera N 677 del 04-08-2014 Proponente LUIGI MARRONI DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE

Dettagli