Il protocollo centrale per la gestione dei casi e dei contatti sul territorio nazionale

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1 Il protocollo centrale per la gestione dei casi e dei contatti sul territorio nazionale Maria Grazia Pompa Ministero della Salute Loredana Vellucci Ministero della Salute

2 Il protocollo centrale per la gestione di casi e dei contatti sul territorio nazionale Misure di sanità pubblica ai punti di ingresso internazionali Loredana Vellucci Ministero della Salute Direzione Generale della Prevenzione Ufficio 03

3 Misure di sanità pubblica ai punti di ingresso internazionali Interference with international travel or trade = YES Travel measures exceeding the IHR Temporary recommendations have been adopted by many States at their points of entry including travel and trade restrictions as control measures to interrupt EVD transmission. However, WHO continues to advises against the implementation of any travel or trade restrictions on Guinea, Liberia, Nigeria, Senegal and Sierra Leone. WHO continues to monitor reports of measures implemented at points of entry. Raccomandazioni temporanee dell 8 agosto, del 22 settembre e del 23 ottobre 2014 Stati con trasmissione intensa di MVE Screening in uscita in aeroporti, porti, confini terrestri di tutte le persone per malattie febbrili non altrimenti spiegabili compatibili con Ebola: Questionario, misurazione della temperatura, in caso di febbre valutazione del rischio Ebola Tutti gli Stati Informazioni ai viaggiatori diretti verso, o provenienti da, aree affette da Ebola, sui rischi e misure preventive, consigli per gestire una possibile esposizione Informazioni accurate al pubblico in generale sull epidemia di Ebola e sulle misure per ridurre il rischio di esposizione Preparazione per individuare, indagare, gestire casi di Ebola, incluso l accesso a laboratori qualificati per la diagnosi di MVE e, quando appropriato, capacità di gestire viaggiatori provenienti da aree affette in arrivo presso aeroporti internazionali o confini terrestri con sindromi febbrili non spiegabili Preparazione per facilitare l evacuazione medica o il rimpatrio di connazionali (operatori sanitari) esposti a virus Ebola.

4 Misure di sanità pubblica ai punti di ingresso Interference with international travel or trade = YES Travel measures exceeding the IHR Temporary recommendations have been adopted by many States at their points of entry including travel and trade restrictions as control measures to interrupt EVD transmission. However, WHO continues to advises against the implementation of any travel or trade restrictions on Guinea, Liberia, Nigeria, Senegal and Sierra Leone. WHO continues to monitor reports of measures implemented at points of entry. IN ITALIA Circolari del 4 e dell 8 aprile 2014 Disposizioni per il rafforzamento delle misure di sorveglianza nei punti di ingresso internazionali (porti e aeroporti ) presidiati dagli Uffici di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera USMAF) PORTI: rilascio della libera pratica sanitaria alle navi che nei 21 giorni precedenti abbiano toccato uno dei porti dei Paesi colpiti solo dopo verifica a bordo da parte USMAF della dichiarazione marittima di sanità e della situazione sanitaria delle persone imbarcate

5 Misure di sanità pubblica ai punti di ingresso internazionali IN ITALIA Circolari del 4 e dell 8 aprile 2014 Disposizioni per il rafforzamento delle misure di sorveglianza nei punti di ingresso internazionali (porti e aeroporti) presidiati dagli Uffici di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera USMAF) AEROPORTI: richiamo ad applicazione della Circolare ENAC EAL 10A (21 settembre 2012) ed utilizzo Parte Sanitaria Dichiarazione Aeromobile (Annex 9 IHR ICAO) per immediata segnalazione casi sospetti e dirottamento di aeromobili interessati su aeroporti sanitari di Fiumicino o di Malpensa Circolari del 22 agosto 2014 e del 15 ottobre 2014 AEROPORTI e VETTORI AEREI: disposizioni per conservazione liste passeggeri di voli diretti e indiretti da aree interessate per 21 giorni; presenza a bordo di Passenger Locator Card in numero adeguato al numero di passeggeri trasportati Obbligo del primo scalo di qualsiasi volo diretto (cargo, commerciali, aviazione generale, voli VIP) da aree affette su Aeroporti sanitari di Fiumicino o di Malpensa, o in caso di voli militari, Pratica di Mare Ordinanze Aeroportuali USMAF Fiumicino e Malpensa

6 Misure di sanità pubblica ai punti di ingresso internazionali IN ITALIA Circolare dell 8 agosto 2014 Raccomandazioni per i viaggiatori VIAGGI INTERNAZIONALI CONNAZIONALI ALL ESTERO Indicazioni per differimento di viaggi non essenziali verso aree affette Censimento connazionali presenti temporaneamente nelle aree affette Operatori ONG impegnati nelle aree affette preavviso del rientro a MAE e Ministero Salute DG Prevenzione compilazione di dichiarazione sanitaria attestante il livello di esposizione/rischio Valutazione all arrivo da parte del personale USMAF Segnalazione alla ASL competente per domicilio per sorveglianza sanitaria (monitoraggio attivo, isolamento domiciliare, isolamento ospedaliero a seconda dei casi

7 Misure di sanità pubblica ai punti di ingresso internazionali Area Rossa: interno aereo Area Gialla: piazzola aereo (APRON) Area Verde: zona limitrofa alla zona gialla (distanza 20 metri dall area gialla/piazzola/apron) AREA ROSSA - accesso personale con idonei DPI SETTORE 1: zona dell aereo dove è presente il caso sospetto/i Medico USMAF Personale INMI Spallanzani Personale CRI Personale P.S. A.D.R. (intervento su richiesta da parte del Medico USMAF) SETTORE 2: zona dell aereo dove sono presenti gli eventuali contatti Medico USMAF Personale INMI Spallanzani Personale CRI Le procedure dell USMAF Fiumicino VOLO CON CASO SOSPETTO MVE A BORDO AEROMOBILE PROCEDURA SOTTO BORDO - AEREO IN PIAZZOLA (APRON) Personale P.S. A.D.R. (intervento su richiesta da parte del Medico USMAF) SETTORE 3: zona in prossimità del portello di uscita per Passeggeri/Equipaggio. Tecnico/i USMAF

8 Misure di sanità pubblica ai punti di ingresso internazionali Le procedure dell USMAF Fiumicino VOLO CON CASO SOSPETTO MVE A BORDO AEROMOBILE PROCEDURA SOTTO BORDO AEREO IN PIAZZOLA (APRON ) SETTORE 1 Medico USMAF richiede informazioni, se possibile, al Passeggero se sull aereo sono presenti conviventi e/o contatti stretti; approccio clinico anamnestico del caso sospetto. Personale P.S. A.D.R. interviene per eventuali terapie (l intervento del P.S. A.D.R. viene richiesto da parte del Medico USMAF) Personale INMI Spallanzani: approccio clinico anamnestico del caso sospetto con successivo trasporto del Paziente all ambulanza ad alto biocontenimento presente in piazzola.

9 Misure di sanità pubblica ai punti di ingresso internazionali Le procedure dell USMAF Fiumicino VOLO CON CASO SOSPETTO MVE A BORDO AEROMOBILE PROCEDURA SOTTO BORDO PROCEDURA AEREO IN PIAZZOLA (APRON) SETTORE 2 Medico USMAF: approccio clinico anamnestico Personale CRI: trasporto del contatto/i, convivente/i al pulmino CRI ad alto biocontenimento presente in piazzola. Personale P.S. A.D.R.: interviene per eventuali terapie (l intervento del P.S. A.D.R. viene richiesto da parte del Medico USMAF).

10 Misure di sanità pubblica ai punti di ingresso internazionali PROCEDURA AEREO IN PIAZZOLA (APRON) SETTORE 3: Le procedure dell USMAF Fiumicino VOLO CON CASO SOSPETTO MVE A BORDO PROCEDURA SOTTO BORDO Il Personale USMAF (1Tecnico) controlla la TC dei Passeggeri asintomatici e l avvenuta compilazione della PLC. Controllo TC negativo: invio del passeggero al canale sanitario con cobus interpista Controllo TC positivo: il Passeggero rientra nella categoria dei casi sospetti e rimane a bordo). SBARCO PASSEGGERI L attivazione dello sbarco dei Passeggeri viene decisa e comunicata dal Medico USMAF. Per primi sbarcano tutti i Passeggeri asintomatici che hanno compilato la PLC e sono risultati negativi al controllo della TC a bordo dell aereo. Vengono inviati al canale sanitario con cobus interpista per la consegna della PLC al personale tecnico. Dopo la consegna della PLC i Passeggeri rientrano nelle operazioni di routine in ambito aeroportuale (controllo passaporti, consegna bagaglio, controllo Dogana/GDF, imbarco su volo successivo, altro).

11 Misure di sanità pubblica ai punti di ingresso internazionali GRAZIE

12 Misure di Sanità Pubblica RIFERIMENTI ISTITUZIONALI 1) Nota circolare 1 Ottobre 2014 Malattia da Virus Ebola (MVE) Protocollo centrale per la gestione dei casi e dei contatti sul territorio nazionale 2) AGGIORNAMENTO ED ERRATA CORRIGE nota circolare pr del 1/10/14 Malattia da Virus Ebola (MVE) Protocollo centrale per la gestione dei casi e dei contatti sul territorio nazionale. Per stabilire un protocollo centrale della gestione dei casi sospetti/probabili/confermati (S/P/C) di MVE, nonché dei contatti, cui fare riferimento nell organizzazione della preparazione e della risposta al verificarsi degli stessi.

13 Misure di Sanità Pubblica Periodo di incubazione Il periodo di incubazione è mediamente di 8-10 giorni con un range di 2-21 giorni.al momento non è possibile identificate i pazienti infetti durante il periodo di incubazione (ovvero prima dell inizio dei sintomi), neanche con i test molecolari. Inizio e durata della contagiosità Durante il periodo di incubazione le persone non sono considerate a rischio di trasmettere l infezione. Il paziente diventa contagioso tramite secrezioni quando comincia a manifestare sintomi, e si mantiene contagioso fino a quando il virus è rilevabile nel sangue. L eliminazione del virus tramite allattamento e per via sessuale può proseguire anche dopo la guarigione clinica. In particolare, la permanenza del virus nello sperma può verificarsi fino a 7 settimane dopo la guarigione e, in casi eccezionali, anche oltre (fino a 12 settimane).

14 Misure di Sanità Pubblica Modalità di trasmissione il contatto diretto (per via cutanea o mucosale) con sangue o altri liquidi/materiali biologici, quali saliva, feci, vomito, sperma, incluse le secrezioni salivari (droplets); il contatto indiretto (per via cutanea o mucosale), con oggetti contaminati con sangue o altri liquidi biologici (ad esempio aghi). Non vi sono evidenze di trasmissione del virus per via aerea. La probabilità di trasmissione del virus cambia nel corso della malattia con l evolversi delle manifestazioni cliniche

15 Misure di Sanità Pubblica CRITERI PER LA DEFINIZIONI DI CASO a) Criterio clinico: Il paziente presenta (o ha presentato prima del decesso) febbre [>38,6 C] o storia di febbre nelle ultime 24 ore E almeno uno dei seguenti sintomi: mal di testa intenso vomito, diarrea, dolore addominale manifestazioni emorragiche di vario tipo non spiegabili insufficienza multiorgano oppure una persona deceduta improvvisamente ed inspiegabilmente. + b) Criterio epidemiologico: Il paziente 1) ha soggiornato in un area affetta [1] da MVE nei precedenti 21 giorni oppure 2) ha avuto contatto con un caso confermato o probabile di MVE nei precedenti 21 giorni. Stratificazione del criterio epidemiologico in base al rischio di esposizione Basso rischio Alto rischio c) Criterio di laboratorio: La positività ai test

16 Misure di Sanità Pubblica CLASSIFICAZIONE DEI CASI PAZIENTE da VALUTARE ( CASO SOSPETTO ) Una persona che presenti il criterio clinico E quello epidemiologico oppure che presenti almeno 1 sintomo tra quelli elencati (inclusa la febbre di qualsiasi grado) E il criterio epidemiologico con alto rischio di esposizione. CASO PROBABILE Una persona che presenti il criterio clinico E quello epidemiologico con alto rischio di esposizione CASO CONFERMATO Un caso confermato in laboratorio

17 Misure di Sanità Pubblica ALGORITMO DECISIONALE - 1 Misure da adottare nelle diverse fasi del percorso assistenziale ad un paziente con malattia di Ebola sospetta o accertata - 1 Paziente con febbre >38,6 C o storia di febbre nelle ultime 24 ore che si rivolge ad una qualsiasi articolazione del SSR Solo febbre e non necessita di assistenza Febbre + diarrea, sanguinamento, vomito o tosse Necessita di assistenza indifferibile - Durante la raccolta dell anamnesi, mantenere una distanza di 1 metro e non toccare il paziente - Indossare i DPI raccomandati - Prestare l assistenza necessaria - Raccogliere l anamnesi per valutazione caso - Consultare l infettivologo di riferimento SE paziente con febbre >38,6 C o storia di febbre nelle ultime 24 ore che risponde al criterio epidemiologico (visita in area affetta o esposizione a un caso nei precedenti 21 giorni) fornire al paziente una mascherina chirurgica e gel alcolico; disporre l isolamento del paziente nel luogo in cui si trova al momento della segnalazione; informare il paziente sulle misure precauzionali che verranno messe in atto; mettersi in contatto telefonico con il reparto di malattie infettive di riferimento territoriale per comunicare l arrivo del paziente; attivare il 118 per il trasferimento in sicurezza del paziente verso il reparto di malattie infettive; contattare il Dipartimento di Sanità Pubblica territorialmente competente per segnalare il caso sospetto e concordare l identificazione e le modalità di presa in carico dei contatti. continua

18 Misure di Sanità Pubblica ALGORITMO DECISIONALE - 2 Misure da adottare nelle diverse fasi del percorso assistenziale ad un paziente con malattia di Ebola sospetta o accertata Trasporto del caso sospetto - Accertarsi che il paziente indossi la mascherina - Indossare i DPI raccomandati - Decontaminare il mezzo al termine Ricovero del caso sospetto in struttura per Malattie Infettive di riferimento - Prima valutazione clinica anche consultando l INMI L. Spallanzani e l AO L. Sacco - Segnalazione al Dipartimento di Sanità Pubblica - Isolamento del paziente e adozione DPI raccomandati - Precauzioni di sicurezza nell esecuzione dei prelievi - Gestione dei campioni in laboratorio - Invio campioni per la diagnosi MVE al laboratorio di riferimento regionale e a quello nazionale dell INMI L. Spallanzani Caso confermato Trasferimento del paziente verso una delle strutture cliniche nazionali di riferimento (INMI L. Spallanzani di Roma e AO L. Sacco di Milano) applicando le indicazioni per il trasporto in alto biocontenimento.

19 Misure di Sanità Pubblica CLASSIFICAZIONE DEI CONTATTI Per i contatti si identificano tre livelli di rischio: a) Contatti a basso rischio ( contatti casuali ai sensi della Circolare Ministero della Salute 16/10/2006) Persone che hanno condiviso spazi confinati (stesso mezzo di trasporto, stesso albergo, ecc) con il caso, senza contatto diretto con sangue o materiali biologici. Ad es. il personale sanitario che ha gestito un caso, adeguatamente protetto, o ha manipolato campioni biologici con le adeguate protezioni. b) Contatti a rischio intermedio ( contatti stretti ) I conviventi; coloro che hanno assistito un caso probabile o confermato, o lo hanno toccato, o ne hanno toccato gli abiti, o hanno manipolato campioni biologici, senza le dovute protezioni. c) Contatti a rischio elevato ( contatti stretti ad alto rischio ) Esposizione diretta di cute (anche integra) o mucose a materiali biologici del paziente; contatto viso a viso, rapporto sessuale, punture o altre ferite penetranti con materiale potenzialmente contaminato, manipolazione o ricomposizione della salma senza adeguata protezione.

20 Misure di Sanità Pubblica MISURE DI PROFILASSI DEI CONTATTI a) Contatti a basso rischio: nessuna misura aggiuntiva. b) Contatti a rischio intermedio: - quarantena, possibilmente domiciliare; - auto-misurazione (se possibile) della temperatura ogni 12 ore; - sorveglianza sanitaria attiva telefonica da parte degli operatori del Dipartimento di Prevenzione per monitorare temperatura ed eventuale insorgenza di altri sintomi; - se compare febbre >38,6 C o altri sintomi, il contatto viene riclassificato come caso sospetto e devono essere messe in atto le relative misure. c) Contatti a rischio elevato: - quarantena in regime di ricovero ospedaliero; - sorveglianza sanitaria con misurazione della temperatura ogni 12 ore - in caso insorga febbre o qualsiasi sintomo, il paziente dovrà essere isolato secondo le precauzioni raccomandate per i casi sospetti/probabili. La quarantena e la sorveglianza sanitaria adottate per i contatti a rischio intermedio o elevato vengono interrotte dopo 21 giorni dall ultima esposizione a rischio, o anticipatamente se si tratta di un contatto di caso sospetto che venga declassato a non caso, a seguito di esclusione dell infezione da Ebola mediante test di laboratorio.

21 Misure di Sanità Pubblica MISURE PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO DI TRASMISSIONE LE PRECAUZIONI DI ISOLAMENTO IGIENE DELLE MANI UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE DECONTAMINAZIONE AMBIENTALE SMALTIMENTO DEI RIFIUTI

22 Misure di Sanità Pubblica 19 Ottobre 2014: la Nigeria è dichiarata indenne dalla MVE e non è più area affetta. ULTERIORI INFORMAZIONI E AGGIORNAMENTI SU

23 Il protocollo centrale per la gestione dei casi e dei contatti sul territorio nazionale Maria Grazia Pompa Ministero della Salute Loredana Vellucci Ministero della Salute

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