SOCIETA ITALIANA DI IGIENE Sezioni Liguria-Piemonte/Valle d Aosta-Sardegna. 2 CONGRESSO NAZIONALE 12 marzo 2010 Galata Eventi, Museo del Mare - Genova
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1 SOCIETA ITALIANA DI IGIENE Sezioni Liguria-Piemonte/Valle d Aosta-Sardegna 2 CONGRESSO NAZIONALE 12 marzo 2010 Galata Eventi, Museo del Mare - Genova Bridging the Gap Esperienze regionali: lo screening del carcinoma mammario Emanuela Anghinoni - Dipartimento di Prevenzione Medica ASL di Mantova - Regione Lombardia ASL Mantova
2 IL CONTESTO NORMATIVO Piano Nazionale della Prevenzione Il ruolo centrale del CCM nel panorama della sanità pubblica italiana è stato riconosciuto anche a livello istituzionale con l Intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005, che gli ha affidato il coordinamento del Piano Nazionale di Prevenzione che include attività di prevenzione sulle seguenti aree: rischio cardiovascolare recidive degli accidenti cardiovascolari complicanze del diabete obesità screening oncologici vaccinazioni incidenti stradali infortuni sul lavoro incidenti domestici. Il mandato al CCM è di fornire alle Regioni assistenza tecnica, valutazione e certificazione dei risultati ottenuti. Si tratta di un processo innovativo per la sanità pubblica italiana, in quanto è stata definita e attuata una metodologia di lavoro per progetti, univoca per tutte le Regioni, con l'obiettivo di mettere in moto una dinamica virtuosa, mirata al raggiungimento di obiettivi di salute uniformi su tutto il territorio nazionale.
3 LA LEGISLAZIONE VIGENTE, QUINDI : 1) Considera i programmi di screening nei L.E.A. 2) Definisce la sequenza degli atti tecnico professionali (linee-guida della conferenza stato regioni) 3) Programma interventi speciali per la loro diffusione Programmi di screening mammografico attivi nel Paese Verde anno 2007 Rosso anno 2008
4 IL GOVERNO REGIONALE Piani Oncologici Regionali : avvio e potenziamento dei programmi di screening Linee guida specifiche: 2001: Linee d indirizzo per garantire approccio omogeneo Finanziamento: Dal 2005 prevista contrattazione con Aziende Ospedaliere ed esplicitazione dei volumi di attività richiesti Dal 2009 remunerazione extrabudget sia per il test di screening che per alcune prestazioni di secondo livello, esplicitando i volumi le restanti prestazioni (=quota protetta di attività ambulatoriale specialistica) Obiettivi di sistema per i direttori generali: estensione effettiva > 90%; adesione > 60% e rispetto degli intervalli di round Qualità: Qualità dei programmi di screening in Regione Lombardia raccomandazioni (ddgsan 7248/2007) standardizzazione requisiti e cruscotto indicatori
5 IL GOVERNO REGIONALE chi fa che cosa DG SANITA : indirizzi tecnico-scientifici Finanziamento; definizione e monitoraggio obiettivi; Formazione Aziende Sanitarie Locali (ASL) Organizzazione, finanziamento nell ambito della contrattazione; Monitoraggio, valutazione Strutture Accreditate (ospedali pubblici e privati) erogazione delle prestazioni
6 L ORGANIZZAZIONE : Avvio nel 2000 Avviati in tutta la Regione dal 2006 Target Donne tra anni (circa ) Programmi 15 ( TUTTE LE ASL DELLA REGIONE ) Test di screening Invito / sollecito/ esito negativo Esito positivo Mammografia bilaterale in doppia proiezione con lettura in doppio Lettera spedita a casa comunicazione telefonica da parte del personale Centri di lettura 100 Radiologi lettori ( di cui certificati ) Sistema informatico Flusso informativo 200 (156) 1600 mammografie/anno Software gestionali a record individuali Prestazioni nell ambito della specialistica ambulatoriale reportistica annuale seconde regole ONS
7 DISLOCAZIONE GEOGRAFICA DELLE RADIOLOGIE COINVOLTE NEI PROGRAMMI DI SCREENING 4 2 (VC) 8 8 MI1 10 MIC 9 6 MzBz MI
8 Estensione dei programmi nella Regione POPOLAZIONE BERSAGLIO: donne anni N donne invitate/anno atteso: circa Regione Lombardia - screening mammografico - estensione 120,0 100,0 80,0 60,0 40,0 estensione effettiva 20,0 0,
9 Percentuale di adesione allo screening: 4 programmi sotto il livello di accettabilità
10 Prevenzione in regime di screening o spontanea: La scelta al cittadino amb spontanea screening tot % screening copertura ,2 52, ,4 53, ,1 61, ,5 67, ,1 70, ,3 74, ,9 76,6
11 Tasso di approfondimento diagnostico: a quante donne è chiesto di fare di più? Regione Lombardia - screening mammografico - trend approfondimento - primi esami e s uccessivi 10,0 % Titolo asse 8,0 6,0 4,0 2,0 primi esami successivi 0, Per i primi esami valori fuori standard per tutto il periodo ( <7 %- <5%) Meglio per i test successivi (<5%-<3%)
12 Rapporto diagnosi istologiche B/M dopo intervento: Quante lesioni benigne operate per trovare un cancro?
13 Lesioni identificate: focus sul 2007
14 Commenti e prospettive Govervare i programmi di screening significa poter documentare ciò che accade durante le attività Conoscere nel dettaglio ( o quasi) quanto e cosa troviamo i porta a chiederci: Cosa e quanto perdiamo? Cosa accade fuori dai programmi? Conoscere i punti di forza e di debolezza è il primo passo per le azioni di miglioramento: si migliora solo ciò che si misura
15 DDGSAN7248/2007 Regione Lombardia Cosa e quanto perdiamo
16 I programmi che rilevano in maniera attiva i carcinomi di intervallo 8/15 : Como, Lodi, Città di Milano, Milano 1, Milano 2, Pavia, Sondrio, Vallecamonica I programmi che effettuano revisione radiologica della casistica 4/15 Como, Città Milano, Milano 1, Sondrio ( di cui tre con supervisore esterno)..e Mantova.
17 I programmi di screening attivi presso la ASL di Mantova assistiti sono interessati ad almeno un programma programma di screening popolazione obiettivo Tipo di test intervallo tra due esami negativi N assistiti coinvolti per la mammella donne anni mammografia 2 anni per la cervice uterina donne anni Pap-test 3 anni per il colon-retto donne e uomini anni Ricerca del sangue occulto nelle feci (SOF) 2 anni
18 COSA OFFRE LO SCREENING? TANTI PUNTI DI ACCESSO AL TEST DISTRIBUITI SUL TERRITORIO PER FAVORIRE L ADESIONE E ACCENTRAMENTO DELLE ATTIVITA DI APPROFONDIMENTO PER GARANTIRE ESPERTISE
19 DISTRIBUZIONE DEI CENTRI SCREENING MAMMOGRAFICO SUL TERRITORIO MANTOVANO OSP. SAN PELLEGRINO P.O. ASOLA A.O. C. POMA CLINICA SAN CLEMENTE OSP. OGLIO PO P.O. PIEVE DI CORIANO OSP. MONTECCHI
20 SEDI PER APPROFONDIMENTO DIAGNOSTICO SCREENING MAMMOGRAFICO A.O. C. POMA OSP. OGLIO PO
21 CALL-CENTER ASL DAL LUNEDI AL VENERDI DALLE 8.30 ALLE (informazioni, dubbi, quesiti sanitari, modifica data invito esame) MEDIA GIORNALIERA TELEFONATE : 105
22 Solo qualche numero.. Screening mammografico ASL di Mantova Survey anno 2009 in pillole MANTOVA INDICATORE GISMa Tasso di adesione all invito 70,1% 59,6% (>75%RACC.) N casi totali tumore maligno screen detected 57 Tasso di identificazione dei tumori (DRX1.000 DONNE SCREENATE) 3,7 3,98 (RILEVATO) % Tumori in situ (8 casi ) 14% 10-20% N casi benigni operati 7 rapporto B/M 0,14 0,25:1 % trattamenti chir conservativi 89% % trattamenti chir conservativi per tum<2cm 100%
23 PER LO SCREENING MAMMOGRAFICO : DA FARE.. Aumento della compliance Continuità nell adesione all invito nel tempo Monitoraggio dei Cancri d intervallo Implementazione della piattaforma tecnologica
24 PIATTAFORMA TECNOLOGICA SCREENING MAMMOGRAFICO PROVINCIA DI MANTOVA
25 PIATTAFORMA TECNOLOGICA SCREENING MAMMOGRAFICO PROVINCIA DI MANTOVA PARTENZA.. SERVER ASL ARRIVO
26 Grazie per l attenzione Posta elettronica: emanuela.anghinoni@aslmn.it
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