LABORATORI TERRITORIALI: CORSO DI FORMAZIONE REGIONALE BULLISMO E CYBERBULLISMO 1 INCONTRO-13 NOVEMBRE 2017

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1 LABORATORI TERRITORIALI: CORSO DI FORMAZIONE REGIONALE BULLISMO E CYBERBULLISMO 1 INCONTRO-13 NOVEMBRE 2017 Modelli psicopedagogici e didattici per la rilevazione e intervento. LIVELLO INDIVIDUALE: definire un modello di istituto di griglia di osservazione per la rilevazione dei segni precursori di disagio/comportamenti a rischio. ATTIVITÀ GRUPPO INTRODUZIONE:Breve riflessione e condivisione di griglie o strumenti di osservazione già esistenti e utilizzati negli istituti ATTIVITÀ 1: COSTRUZIONE DELLA GRIGLIA Completare la tabella inserendo le descrizioni comportamentali corrispondenti all area di indagine indicata. VITTIMA AREA RISCHIO Area di indagine Descrizione comportamenti MAI A VOLTE SPESSO SEMPRE Regolazione emotiva (Non regolazione, tono di umore basso) Piange se un compagno lo provoca Attacchi di panico Esplosioni di ira Apatia Estraneità Auto percezione (bassa autostima, auto svalutazione, stile attributivo esterno) Uso di frasi come Non sono capace Dà la colpa agli altri Chiede continue conferme E sempre colpa mia Farsi carico di colpe altrui Sono grasso troppo magro..sono basso troppo alto Non riconosce le proprie doti (psico-fisiche) Relazione con i pari (Ridotte e rigide) Parla solo con il suo compagno di banco Non partecipa ai giochi di gruppo competitivi Si isola in momenti sociali destrutturati (ricreazione) 1

2 Non frequenta compagni /amici fuori dalla scuola Comportamento sociale (abilità sociali ridotte) Si innervosisce se perde a un gioco Accetta passivamente le regole Non applica le regole Non è interessato alle esperienze altrui AREA BULLISMO Area di indagine Descrizione comportamenti MAI A VOLTE SPESSO SEMPRE Isolamento sociale È l ultimo scelto dai compagni nelle attività di gruppo Scuola, studio e apprendimento Ha avuto un calo nel rendimento scolastico Disturbi psicosomatici (malesseri e comportamenti particolari) Lamenta mal di pancia/testa in occasioni di confronto tra pari Relazione con l adulto (insegnante) Fatica a sostenere lo sguardo Elementi prepotenze subite (sulla persona e sulle sue cose) Presenta segni di botte (lividi, graffi ) 2

3 BULLO AREA RISCHIO Area di indagine Descrizione comportamenti MAI A VOLTE SPESSO SEMPRE Regolazione emotiva (Scarsa empatia) Appare divertito se un suo compagno è in difficoltà Relazione con i pari È cercato dai compagni in occasioni di attività di gruppo Comportamento sociale (abilità relazionali, ammissione rapporti di forza, atteggiamento favorevole alla prepotenza e all aggressività nelle relazioni) Tende a sottomettere gli altri AREA BULLISMO Area di indagine Descrizione comportamenti MAI A VOLTE SPESSO SEMPRE Relazione con l adulto (insegnante) Tende a giustificare i suoi comportamenti prepotenti minimizzandoli Elementi di prepotenze agite DIRETTE Picchia, spinge, aggredisce fisicamente Elementi di prepotenze agite INDIRETTE Umilia i compagni Elementi di prepotenze agite IN RETE Invia messaggi in rete offensivi e/o di minaccia 3

4 4

5 ATTIVITÀ 2: QUANDO OSSERVARE Indicare i momenti/luoghi più sensibili ai quali prestare maggiore attenzione (tre o più) a) b) c) d) e) f) g) h) 5

6 ATTIVITÀ 3: E BULLISMO OPPURE NO? A partire dalle tre caratteristiche principali del bullismo, indicare alcune domande guida per definire con maggiore chiarezza la situazione osservata. Sistematicità = il comportamento è persistente e duraturo nel tempo Aspetti salienti da evidenziare: Continuità nel tempo La vittima è sempre la stessa persona Asimmetria = sussiste una differenza di forza tra bullo e vittima, può essere di natura psicologica, relazionale o sociale. Aspetti salienti da evidenziare: Differenza sul piano fisico Differenza sul piano personale, relazionale e sociale Disparità numerica tra chi agisce e chi subisce Intenzionalità = il comportamento è stato messo in atto con lo scopo di ferire o dominare l altra persona SISTEMATICITA Domande guida SI NO ASIMMETRIA INTENZIONALITA 6

7 ATTIVITÀ 4: APPLICAZIONE DELLA GRIGLIA DI OSSERVAZIONE Applicare la griglia di osservazione costruita per analizzare se nelle seguenti storie ci sono indicatori significativi della presenza di bullismo. STORIA DI CASO MICHELA, 13 ANNI Michela frequenta la terza media e nel suo percorso scolastico ha sempre avuto un rendimento scolastico nella norma. E descritta dai suoi insegnanti come una ragazza timida e riservata, ma poco partecipe alla vita di classe. In particolare quest anno, mostra difficoltà a parlare in classe e dà l impressione di essere ansiosa e insicura prima delle verifiche e delle interrogazioni; inoltre passa sempre l intervallo da sola. Al rientro da un periodo di assenza per malattia riferisce all insegnante, con evidente imbarazzo, di non aver recuperato i compiti perché nessuno dei suoi compagni, si è dimostrato disponibile a passarglieli. Da quel momento anche i suoi voti hanno cominciato a calare. Gli insegnanti sono preoccupati anche perché, ultimamente, durante l ora di mensa, Michela sostiene spesso di avere poco appetito e senso di nausea, chiedendo loro di poter tornare a casa. INDICATORI COMPORTAMENTALI DI RISCHIO RILEVABILI DAGLI INSEGNANTI: 1). 2).. 3).. QUALI INDICATORI COMPORTAMENTALI DI ALLARME BULLISMO RILEVATE? 1). 2). In questa situazione, ci sono elementi che potrebbero far pensare a episodi di bullismo? Perché? 7

8 STORIA DI CASO STEFANO, 9 ANNI Stefano è un bambino molto vivace che non perde occasione per esprimere le sue idee, interrompendo spesso maestri e compagni. Anche nel gioco manifesta la sua vivacità prediligendo attività fisiche e di movimento. Spesso il suo temperamento lo porta però ad essere in contrasto con alcuni compagni poiché difficilmente accetta il compromesso sulle regole del gioco. Inoltre fatica ad accettare punti di vista diversi dal suo, per cui anche nei lavori di gruppo in classe è evitato dai compagni che preferiscono altri amici a lui. QUALI INDICATORI COMPORTAMENTALI DI RISCHIO RILEVATE? 1). 2).. In questa situazione, ci sono elementi che potrebbero far pensare a episodi di bullismo? Perché? 8

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