IL RAPPORTO CON SE STESSO E CON GLI ALTRI NEL BAMBINO CON ADHD
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- Michele Fabiani
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1 IL RAPPORTO CON SE STESSO E CON GLI ALTRI NEL BAMBINO CON ADHD CHIARA DE CANDIA chiaradecandia@libero.it 1
2 IL CONCETTO DI SE È la rappresentazione delle proprie caratteristiche e capacità in relazione agli altri L immagine di sé dipende da un processo di valutazione che si basa su due prospettive: PERSONALE Cosa penso di me stesso RELAZIONALE Cosa gli altri pensano di me Bruce e Bracken,
3 Per confermare il valore di sé, la propria competenza il bambino piccolo inizialmente si basa su CRITERI ESTERNI un bambino, quando viene al mondo, non ha né un passato né esperienze da cui trarre indicazioni per gestire se stesso, nessuna scala grazie a cui giudicare le sue capacità. Deve basarsi sulle esperienze che ha con le persone che gli stanno intorno e sui messaggi che esse gli inviano riguardo al suo valore come persona (Virginia Satir, 1972) 3
4 I genitori e gli insegnanti sono gli adulti di riferimento significativi per dimostrargli AMORE ed APPROVAZIONE Se riconoscono il negativo verificano il mio scarso valore, le mie incapacità e le mie mancanze reazioni: PASSIVE = subisco ATTIVE = reagisco 4
5 Harter (1978, 1982) se il bambino trova il sostegno dell adulto nei suoi primi tentativi di padronanza ottiene rinforzi positivi ed approvazione, interiorizza un sistema di autogratificazione che lo porta a cercare sempre meno l approvazione esterna dell adulto e a rinforzare da solo i propri tentativi di padronanza 5
6 6
7 NON STAI FERMO UN ATTIMO! COMPORTATI BENE, COMBINI SEMPRE GUAI! VAI VIA, CON TE NON GIOCHIAMO! SEI UN TERREMOTO! SMETTILA DI DISTURBARE! 7
8 L AUTOSTIMA E la percezione del valore di sé e riguarda diversi ambiti della vita (sociale, scolastico, sportivo, ecc.). E strettamente legata alle abilità di autoregolazione e autocontrollo comportamentale che regolano il divario tra SE IDEALE (ciò a cui si aspira) E SE REALE (come si è effettivamente) 8
9 Nel bambino con ADHD il divario tra sé ideale e sé reale è sempre più ampio, si istaura un circolo vizioso: DIFFICOLTA AUTOREGOLATIVE NUMEROSI INSUCCESSI DISAPPROVAZIONE DALL ADULTO PERCEZIONE DI UN BASSO SENSO DI COMPETENZA PERCEZIONE DI UN BASSO VALORE DI SE SE REALE SE IDEALE 9
10 Masi (2005) VISSUTI DI SOLITUDINE ED ABBANDONO DEMORALIZZAZIONE SCARSA AUTOSTIMA SCARSA FIDUCIA IN SE STESSI CONTINUI RIMPROVERI 10
11 DISTURBO TUTTI SONO UN DISASTRO!!! LA MAMMA SI VERGOGNA DI ME NON VOGLIONO GIOCARE CON ME 11
12 DEFICIT DI INTROSPEZIONE Scarsa capacità di cogliere i pensieri automatici e i ragionamenti interni I bambini con ADHD hanno una scarsa abilità di riconoscimento sia delle proprie che delle altrui emozioni e per questo sperimentano reazioni emotive estreme (Ricard e Kamberk-Kilicci, 1995) Comportamenti A PRESA DIRETTA che denotano scarsa mentalizzazione 12
13 COSA DICE LA LETTERATURA DEI BAMBINI ADHD: RICEVONO RICEVONO MINORI MINORI APPREZZAMENTI APPREZZAMENTI E MAGGIORI MAGGIORI RIFIUTI RIFIUTI DAI DAI LORO LORO COMPAGNI COMPAGNI DI DI SCUOLA SCUOLA O DI DI GIOCO GIOCO 13
14 PRONUNCIANO UN NUMERO DI FRASI NEGATIVE NEI CONFRONTI DEI LORO COMPAGNI DIECI VOLTE SUPERIORE RISPETTO AGLI ALTRI 14
15 PRESENTANO UN COMPORTAMENTO AGGRESSIVO TRE VOLTE SUPERIORE AGLI ALTRI 15
16 LA REGOLAZIONE DELLE EMOZIONI le emozioni, una volta elicitate, vengono moderate o regolate dalle azioni esecutive autodirette (Russell Barkley, 1997) Il deficit di inibizione comportamentale determina una difficoltà di regolazione delle emozioni nei bambini ADHD che comporta: 16
17 CALO DELL EMPATIA Empatia richiede (Feshbach, 1978): Abilità di discriminare ed identificare gli stati emotivi delle altre persone Capacità di assumere il ruolo e la prospettiva altrui Evocazione di risposte affettive condivise AUMENTO DELLA REATTIVITA EMOZIONALE nei confronti di situazioni sgradevoli Shea e Fisher (1996) Bambini con elevati livelli di impulsività: Emozioni negative più intense e più frequenti Maggiore fluttuazione emotiva 17
18 Un indebolimento della capacita di PREVISIONE DELLE REAZIONI EMOTIVE AGLI EVENTI FUTURI UNA RIDUZIONE DEL FUNZIONAMENTO REGOLATORIO ED INIBITORIO DEGLI STATI EMOTIVI DURANTE LO SVOLGIMENTO DI COMPORTAMENTI FINALIZZATI UNA MAGGIOR DIPENDENZA DEGLI STIMOLI ESTERNI, che fornisce la motivazione e l attivazione necessarie a proseguire e portare a termine le azioni dirette a un fine. 18
19 In terapia : B. Certe volte vado fuori controllo e poi ho tirato un sasso, non so perché non era successo niente. T. come ti sei sentito ad andare fuori controllo? B. Cattivo T. ma io ti conosco e tu non sei un bambino cattivo B. ma faccio cose cattive tipo fare del male ma poi gli chiedo scusa dai basta parlare sennò mi viene da vomitare dai vieni a giocare 19
20 LE RELAZIONI CON I PARI Il fattore che influenza maggiormente le relazioni con i pari non è l iperattività, la loquacità o l impulsività ma piuttosto la LIMITATA RECIPROCITA (Tironi e Marzocchi, 2009) 20
21 Insufficiente conoscenza di approcci sociali adeguati Scarsa capacità di prestare attenzione agli indizi sociali ed emozionali forniti da altre persone Insensibilità ai bisogni degli altri Mancanza di considerazione per gli stati emotivi altrui Inadeguata consapevolezza degli effetti del proprio comportamento a breve e a lungo termine Difficoltà nell adottare la prospettiva altrui Difficoltà nel valutare le intenzioni degli altri 21
22 l inversione di ruolo in terapia: T. non riesco proprio ma qui che pezzo ci devo mettere? B. impegnati che puoi farcela, conto su di te, se ti concentri ci puoi riuscire. Stai diventando brava come me! 22
23 Barkley, 1998 CHE DIFFICILE AVERE AMICI! si tratta di bambini poco popolari, non particolarmente antipatici agli altri, ma che non vengono cercati dai coetanei. altri invece sono in grado di farsi amicizie ma non riescono a mantenerle a causa della loro impulsività, nel gioco tentano di imporsi aggressivamente sugli altri Di Pietro e Galletti, 1992 Generalmente gli altri bambini li evitano e li escludono dai giochi. 23
24 fanno fatica a comprendere l impatto che il loro comportamento ha sugli altri Cosa differenzia i bambini iperattivi che hanno degli amici da quelli che non li hanno? Goldstein e Goldstein, ABILITA DI PARTECIPARE IN MODO ADEGUATO A DIVERSE ATTIVITA 2. ABILITA DI FARE RICHIESTE IN MODO CORRETTO 3. ABILITA DI FARE COMPLIMENTI 24
25 Hinshaw e Melnick, 1995 ESCLUSIONE DAI GIOCHI IMPORSI SUGLI ALTRI FRUSTRAZIONE AGGRESSIVITA 25
26 E POSSIBILE PER UN BAMBINO IPERATTIVO FARSI PIU AMICI? I bambini iperattivi possono acquisire le abilità necessarie per delle buone relazioni sociali attraverso strategie di modeling (Bandura, 1977) e di gestione delle contingenze (Di Pietro, Bassi e Floriano, 2001) 26
27 QUALI ABILITA SOCIALI PUO MIGLIORARE UN BAMBINO IPERATTIVO? COMPRENDERE GLI EFFETTI DEL PROPRIO COMPORTAMENTO SUGLI ALTRI Il bambino iperattivo è poco consapevole che le reazioni degli altri sono influenzate da come lui si comporta con loro ABILITA DA ACQUISIRE Pensare a come gli altri si possono sentire in conseguenza ad in suo comportamento Pensare a cosa gli altri potrebbero dire o fare in seguito ad un certo comportamento 27
28 ASCOLTARE GLI ALTRI Il bambino iperattivo spesso non ascolta fino in fondo ciò che gli viene detto e per questo non sempre comprende i messaggi che gli vengono trasmessi ABILITA DA ACQUISIRE Guardare la persona con cui si sta parlando e mantenere il contatto oculare Non parlare mentre stanno parlando altre persone Rispettare i tempi della comunicazione e l alternanza dei turni. 28
29 ABILITA DI INZIARE UNA CONVERSAZIONE Il bambino iperattivo spesso non comprende qual è il momento giusto in cui iniziare una conversazione e qual è il modo più corretto in cui farlo. ABILITA DA ACQUISIRE Decidere a chi parlare Intervenire nel momento opportuno Intervenire in modo pertinente all argomento in questione Ascoltare quello che l altra persona dice. 29
30 ABILITA DI TERMINARE UNA CONVERSAZIONE Il bambino iperattivo spesso ha la tendenza a non terminare le cose che ha iniziato, questo accade anche per le conversazioni, i giochi ed altre interazioni sociali. ABILITA DA ACQUISIRE Decidere perché è il momento che una conversazione finisca Scegliere le parole adatte per farlo con gentilezza Attendere che l altra persona abbia finito di parlare 30
31 ABILITA DI CHIEDERE QUALCOSA Il bambino iperattivo spesso chiede aiuto impulsivamente e bruscamente. ABILITA DA ACQUISIRE Decidere a chi chiedere Individuare il momento opportuno Formulare la richiesta in modo gentile. 31
32 ABILITA DI SEGUIRE LE ISTRUZIONI Il bambino iperattivo spesso incontra difficoltà nel seguire le istruzioni perché non sta attento abbastanza a lungo da avere a disposizione tutte le informazioni necessarie. Questa difficoltà conduce spesso a conseguenze negative nel gioco. ABILITA DA ACQUISIRE Ascoltare quello che viene detto Chiedere quello che non si è capito Ripetersi le istruzioni. 32
33 ABILITA DI CONDIVIDERE CON GLI ALTRI Il bambino iperattivo spesso ha difficoltà a condividere qualcosa con gli altri a causa del suo bisogno di ricevere gratificazione immediata. La neccessità di soddisfare le proprie esigenze è superiore rispetto alla capacità di comprendere che anche gli altri hanno lo stesso diritto. ABILITA DA ACQUISIRE Capire se si ha qualcosa che può essere condiviso Decidere con chi condividere Condividere senza aspettarsi qualcosa in cambio 33
34 ABILITA DI COMPRENDERE IL LINGUAGGIO NON VERBALE Il bambino iperattivo spesso non presta attenzione al linguaggio non verbale proprio perché presta poca attenzione all altro. ABILITA DA ACQUISIRE Guardare in faccia l altra persona Cercare di capire come si sente l altro a partire dalla sua espressione, dai suoi movimenti e dalla postura. 34
35 ABILITA DI PARTECIPARE AD UN GIOCO Il bambino iperattivo spesso fa fatica a rispettare le regole e ad attendere la conclusione del gioco. ABILITA DA ACQUISIRE Comprendere e rispettare le regole del gioco Aspettare il proprio turno Accettare la sconfitta 35
36 ABILITA DI PROPORRE UN ATTIVITA Il bambino iperattivo spesso ha buone idee da proporre agli altri ma, sfortunatamente, lo fa con modalità inadeguate, nel momento non opportuno, con irruenza. ABILITA DA ACQUISIRE Decidere con chi si potrebbe svolgere l attività Decidere che cosa dire Decidere il momento più opportuno Essere disposti al compromesso. 36
37 ABILITA DI OFFRIRE IL PROPRIO AIUTO Il bambino iperattivo spesso è talmente concentrato su se stesso e sul soddisfacimento del proprio bisogno da non riconoscere il bisogno dell altro. ABILITA DA ACQUISIRE Capire quando qualcuno ha bisogno di aiuto Capire se l altro desidera essere aiutato Scegliere il momento più opportuno per aiutare Accettare la risposta dell altro. 37
38 ABILITA DI RINGRAZIARE GLI ALTRI Il bambino iperattivo spesso è orientato ai suoi bisogni e fatica a considerare la gratitudine nella reciprocità. ABILITA DA ACQUISIRE Saper riconoscere quando ringraziare Scegliere il modo migliore per ringraziare Scegliere il momento più adatto per farlo. 38
39 ABILITA DI SCUSARSI CON QUALCUNO Il bambino iperattivo spesso ha poca consapevolezza dell impatto che il suo comportamento ha sull altro, a causa dell impulsività e della poca attenzione che presta a quanto gli accade attorno. ABILITA DA ACQUISIRE Capire se un dato comportamento richiede delle scuse Scegliere il modo migliore per scusarsi Scegliere il momento giusto per farlo. 39
40 Molti bambini iperattivi dimostrano un adeguata padronanza di queste abilità sociali e sanno metterle in pratica in SITUAZIONI CONTROLLATE, TRANQUILLE, NEL RAPPORTO UNO AD UNO. E in tali situazioni che il bambino viene rinforzato, sperimenta il successo, rinforza l autostima ma è poi necessario che tali abilità vengano allenate nel contesto di gruppo (dove è necessaria una migliore autoregolazione) 40
41 Grazie per l attenzione! 41
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