VALUTAZIONE E TRATTAMENTO DELLE ABILITA NUMERICHE IN PERSONE CON DEFICIT COGNITIVO IN ETA PRESCOLARE
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- Gilberto Vaccaro
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1 1 VALUTAZIONE E TRATTAMENTO DELLE ABILITA NUMERICHE IN PERSONE CON DEFICIT COGNITIVO IN ETA PRESCOLARE Cristina Caciolo & Luigi Marotta Dipartimento di Neuroscienze Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - Roma
2 2 IL BAMBINO CON DISABILITA E I PRIMI APPRENDIMENTI CURRICULARI. Momento importante per il bambino e la sua famiglia -timori - aspettative - differente organizzazione scolastica - differente organizzazione quotidiana
3 3 Criticità Atteggiamenti discordanti tra - Operatori scolastici - Operatori sanitari su - Modalità di alfabetizzazione (anche numerica) - Progetto di vita
4 4 Criticità Percorsi educativi/abilitativi - Aspecifici - Rigidi - Non condivisi
5 5 Criticità Percorsi riabilitativi - pochi studi - non specifici - non sistematici - senza follow-up
6 6 Cause Profilo neuropsicologico molto eterogeneo: - alcuni bambini non incontrano particolari difficoltà - altri non raggiungono un livello minimo di autonomia
7 7 Cause Popolazioni altamente selezionate sulla base di capacità omogenee: - prestazioni di persone non sempre rappresentative della popolazione generale
8 8 Cause Confronto con bambini con sviluppo cognitivo tipico di pari età mentale - i due gruppi presentano età cronologiche profondamente diverse e diversa esposizione agli apprendimenti formali
9 9 Studi presenti gli studi presenti generalmente valutano la capacità di utilizzare i cinque principi del conteggio numerico proposti da Gelman e Gallistel (1978), ovvero la capacità di rispettare alcune regole proprie del sistema del numero
10 10 Studi presenti Baroody (1988), Biancardi (1995) e Howling, Davies e Udwin (1998) identificano nel QI e nella difficoltà di astrazione il limite maggiore per l acquisizione di concetti di tipo aritmetico da parte di bambini con DI.
11 11 Studi presenti Janssen e colleghi (1999), in uno studio su bambini di 6 e 7 anni con DI, hanno attribuito in particolare alla working memory, il deficit relativo alle abilità numerico-aritmetiche e di calcolo.
12 12 Studi presenti Menghini e coll. (2004), così come Marotta et al (2006), sottolineano la grandissima variabilità interindividuale, nonché differenze di prestazione anche all interno di uno stesso dominio cognitivo, dovute a profili neuropsicologici differente.
13 13 Studi presenti Paterson et al, (2006), Vianello (2007) sottolineano inoltre la presenza di differenti traiettorie evolutive (a parità di QI) tra individui appartenenti a categorie sindromiche diverse, ma anche un differente ruolo giocato dal linguaggio nell acquisizione di queste abilità.
14 14 Studi presenti Rarissimi, inoltre, gli studi sulla modificabilità delle abilità scolastiche nelle persone con DI a seguito di specifici interventi o con approccio prevalentemente pedagogico (Nye et al, 2005).
15 15 Considerazioni In tutti questi studi, rispetto all Intelligenza Numerica, la codifica semantica appare essere l area di maggior debolezza, essendo direttamente legata alle risorse cognitive individuali.
16 16 Considerazioni Per quanto riguarda, invece, la capacità di Calcolo, le maggiori difficoltà appaiono in compiti ad alto carico di working memory e di funzioni esecutive in particolare, quali il calcolo a mente e l esecuzioni di calcoli scritti.
17 17 Considerazioni Sono presenti frequenti dissociazioni sia all interno dei profili neuropsicologici individuali, sia all interno di gruppi omogenei per sindrome (vedi ad esempio tra persone con SW e SD)
18 18 Considerazioni Praticamente inesistenti i contributi in letteratura sulle ripercussioni che i deficit in queste abilità determinano nella vita di ogni giorno, nonostante il loro altissimo valore adattivo.
19 19 La nostra esperienza Interpretazioni così diverse delle difficoltà che le persone con DI incontrano nei compiti che implicano tali competenze possono essere fuorvianti nel momento in cui il riabilitatore si trovi a proporre un intervento.
20 20 La nostra esperienza Grande importanza, in particolare nei bambini più piccoli, assume quindi l osservazione organizzata delle specifiche risorse presenti, indispensabile per poter valutare le aree di forza e di debolezza di ogni singolo individuo con deficit cognitivo.
21 21 La nostra esperienza La DI è estremamente eterogenea e variabile; perciò, prima di affrontare qualsiasi programma riabilitativo e stabilire gli obiettivi terapeutici, diventa fondamentale effettuare un accurata e precisa valutazione, che va poi ripetuta nel tempo.
22 22 Un nuovo studio. WS e.c. mesi e.m. mesi N= 15 M=137 (Range ) M=70 (Range 49-98) Collaborazione: Università Val D Aosta G. Balboni 17/10/
23 VINELAND ADAPTIVE BEHAVIOR SCALE 23 Comunicazione: Ricezione, Espressione Scrittura Vivere quotidiano: Personale, Domestico, Comunità Socializzazione: Relazioni Interpersonali, Gioco e Tempo Libero, Regole Sociali Abilità Motorie: Grossolane, Fini.
24 24 COMUNICAZIONE Ricezione: ciò che il soggetto comprende; Espressione: ciò che il soggetto dice; Scrittura: ciò che il soggetto legge e scrive.
25 25 ABILITÀ QUOTIDIANE Personale: come il soggetto mangia, si veste e cura l'igiene personale; Domestico: quali lavori domestici il soggetto compie; Comunità: come il soggetto usa tempo, denaro, telefono e proprie capacità lavorative.
26 26 SOCIALIZZAZIONE Relazioni interpersonali: come il soggetto interagisce con gli altri; Gioco e tempo libero: come il soggetto gioca e impiega il tempo libero; Regole sociali: come il soggetto manifesta senso di responsabilità e sensibilità verso gli altri.
27 27 ABILITÀ MOTORIE Grossolane: come il soggetto usa braccia e gambe per il movimento e la coordinazione; Fini: come il soggetto usa mani e dita per manipolare oggetti.
28 28 Primi dati Dominio Etàadattivamesi Comunicazione 76 Vita Quotidiana 63 Socializzazione 61 Abilità Motoria 45
29 DOMINIO ETÀ ADATTIVA Ricezione Espressione Scrittura Comunicazione Personale Domestico Comunità Abilità Quotidiane Relazioni interpersonali Gioco e tempo libero Regole sociali Socializzazione Grossolane Fini Abilità Motorie
30 30
31 31
32 32
33 33
34 34
35 35
36 Proposte operative 36
37 37 Proposte operative Indispensabile investire maggiori risorse per studi più sistematici e di follow-up per pianificare interventi basati su evidenze scientifiche di efficacia.
38 38 Proposte operative Training precoci sui principi del conteggio, in particolare: Ordine stabile Corrispondenza Cardinalità non solo prerequisiti per lo sviluppo delle abilità di conta alla base della maggior parte delle attività sui numeri (Gelman e Meck, 1983; Geary, 2004; Stock, 2009)
39 39 UNA NOSTRA ESPERIENZA. Programma multibase Numicom
40 Numicom com Project Peg plate Number line
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