Approfondimenti scientifici
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- Virginio Nobile
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1 Approfondimenti scientifici 8
2 Introduzione () Negli ultimi decenni, con l endoscopia gastrointestinale, i ricercatori e i clinici hanno avuto la precedentemente esclusa possibilità dell accesso diretto al lume degli organi dell apparato digerente, nonché ai dotti epatici e pancreatici. L analisi diretta della superficie mucosale ha consentito di ottenere informazioni di gran lunga maggiori rispetto a quelle ottenibili in precedenza con le metodiche radiografiche. Inoltre, la diagnostica endoscopica e il trattamento attraverso questa via di particolari stati patologici hanno soppiantato molte procedure chirurgiche invasive. Efficacia di lansoprazolo nella cicatrizzazione delle lesioni esofagee nell esofagite da reflusso: confronto con esomeprazolo () Con l obiettivo di comparare l efficacia di due inibitori di pompa protonica, lansoprazolo ed esomeprazolo, sotto la supervisione della Divisione di Gastroenterologia ed Epatologia della Northwestern University Medical School di Chicago, è stato condotto uno studio clinico multicentrico con disegno randomizzato in doppio cieco. Venivano arruolati pazienti con esofagite erosiva, accertata endoscopicamente, di grado pari almeno al livello della stadiazione riportata in Tabella I. I pazienti arruolati, 8 in totale, che non avevano ricevuto alcuna terapia antiacida nell anno precedente lo studio, venivano randomizzati a un trattamento con lansoprazolo 30 mg/die o con esomeprazolo 0 mg/die per una durata di settimane; a questo time point, veniva eseguita una endoscopia di controllo; se il paziente risultava guarito (gradi 0-) usciva dallo studio, in caso contrario il trattamento veniva continuato per altre settimane e l EGDS ripetuta a fine trattamento. L endpoint primario dello studio era la percentuale di cicatrizzazione ottenuta all ottava settimana. Endpoint secondari, endoscopici, erano rappresentati dalla percentuale di cicatrizzazione ottenuta alla quarta settimana e dalla percentuale di cicatrizzazione associata al miglioramento di gradi dell esofagite erosiva. Ovviamente, nello studio si valutava anche il miglioramento della sintomatologia: altri endpoint secondari erano rappresentati, infatti, dalla risoluzione della pirosi diurna e notturna dopo, 3 e 7 giorni di trattamento. A settimane, il tasso di cicatrizzazione risultava sovrapponibile nei due bracci di trattamento con valori di 77,0% e di 78,3%, rispettivamente, nei gruppi lansoprazolo ed esomeprazolo. A 8 settimane, come riportato in Figura, si dimostrava una sostanziale equivalenza tra trattamenti; tuttavia, con lansoprazolo il tasso di cicatrizzazione superava il 90%, restava inferiore invece con esomeprazolo. Tabella I. Stadiazione dell esofagite. () Grado Descrizione 0 Mucosa normale Edema, iperemia o friabilità della mucosa Una o più erosioni/ulcere in <0% nei cm distali dell esofago 3 Erosioni/ulcere nel 0-0% nei cm distali dell esofago o ulcera di ϕ 3- mm Erosioni/ulcere in >0% nei cm distali dell esofago o ulcera di ϕ > mm Modificata da Tabella I, Rif.
3 Figura. Endpoint primario: tasso di cicatrizzazione esofagea a 8 settimane. () IC 9%: 8,-9, , IC 9%: 8,7-93,8 89, Il tasso di cicatrizzazione o il miglioramento di almeno gradi dell esofagite risultava inversamente proporzionale alla gravità della patologia al basale. Come riportato in Figura, i risultati migliori (9-9%) si ottenevano nei pazienti meno gravi, cioè Figura elaborata da dati riportati nel testo, Rif. con esofagite erosiva di grado al basale; per livelli di gravità superiori (gradi 3 e ) con lansoprazolo si ottenevano percentuali sempre maggiori del 90%, a differenza di esomeprazolo con il quale la percentuale di risposta risultava inferiore. Figura. Endpoint secondario: tasso di cicatrizzazione + miglioramento di gradi dal basale a 8 settimane. Stratificazione per gravità dell esofagite erosiva al basale. () ,3 9, ,7 90, ,6 8 8,8 80 Grado Grado 3 Grado Figura elaborata da dati riportati in Tabella III, Rif. 3
4 Come citato nell introduzione, la valutazione sintomatologica, meno accurata da un punto di vista scientifico rispetto all indagine endoscopica, riveste tuttavia un significato clinico altrettanto importante, essendo strettamente associabile al gradimento del paziente per la terapia in atto. L analisi degli endpoint secondari di tipo sintomatologico ha evidenziato che una percentuale consistentemente maggiore di pazienti trattati con lansoprazolo riferiva la completa assenza di pirosi in prima giornata (,% dei pazienti trattati con lansoprazolo rispetto a 3,% di quelli del gruppo esomeprazolo); 7,9% e,7%, rispettivamente, erano le percentuali relative all assenza di pirosi notturna. Questi dati depongono per una più rapida inibizione della secrezione acida da parte di lansoprazolo rispetto a esomeprazolo, che si traduce, clinicamente, in un più rapido controllo della sintomatologia associata al reflusso acido. Con il proseguimento della terapia il miglioramento sintomatologico aumentava progressivamente nei due bracci di trattamento e rimaneva a valori sempre più favorevoli nel gruppo lansoprazolo rispetto a esomeprazolo. I due farmaci risultavano ben tollerati con una incidenza di eventi avversi possibilmente, probabilmente o certamente correlati al trattamento pari a 6,% nel gruppo lansoprazolo e a 9,% nel gruppo esomeprazolo. Nella Figura 3 è mostrata l incidenza degli eventi avversi più comuni, cioè quelli riportati in ogni gruppo di trattamento da almeno il % dei pazienti. Figura 3. Eventi avversi riportati da % dei pazienti nei due bracci di trattamento. () Diarrea Cefalea Eruttazione Dolore addominale Flatulenza Nausea Figura elaborata da dati riportati nel testo, Rif.
5 Conclusioni I risultati di questo studio randomizzato confermano l alta efficacia dei due inibitori di pompa protonica nel determinare la guarigione, accertata per via endoscopica, delle lesioni esofagee secondarie a MRGE, con trattamenti di -8 settimane. La cicatrizzazione viene garantita sia nelle forme lievi, caratterizzate da erosioni o eventualmente da ulcere di limitata estensione, sia nelle forme gravi, in cui l esofago distale è gravemente eroso o ulcerato dai succhi gastrici reflui. Relativamente alla superiore rapidità d azione sulla pirosi esercitata da lansoprazolo, efficace già in prima giornata in oltre il 0% dei casi, è pensabile che questa sia da attribuire al diverso profilo farmacocinetico delle due molecole: lansoprazolo, Bibliografia. ASGE: American Society for Gastrointestinal Endoscopy. Appropriate use of gastrointestinal endoscopy. Gastrointestinal Endoscopy 000; : dopo somministrazione della prima dose, ha una biodisponibilità di 83-86% mentre esomeprazolo, al pari del racemo omeprazolo, ha una biodisponibilità inferiore, 6% circa, che solo dopo giorni di somministrazione continuativa raggiunge il valore di 89%. Pertanto, la superiore azione sui sintomi con lansoprazolo viene rilevata anche nei primi 3 giorni e nella prima settimana di trattamento. () Quindi, nella pratica clinica quotidiana, il dato endoscopico ottenuto con metodiche obiettive e validate con gli studi clinici controllati assicura il medico sulla validità del trattamento per ottenere la cura della malattia; il dato sintomatologico, invece, deve indirizzare la scelta terapeutica nell ottica del benessere del paziente; un più rapido sollievo sintomatologico incide sia sull adesione e sulla continuità della cura, sia sulla qualità di vita quotidiana.. Howden CW, et al. Evidence for therapeutic equivalence of lansoprazole 30 mg and esomeprazole 0 mg in the treatment of erosive oesophagitis. Clin Drug Invest 00; : Depositato presso AIFA in data 8/0/03. Materiale distribuito unitamente al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto
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