Le sfide del nuovo Welfare:
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- Marta Franchini
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1 8-12 maggio Fiera di Roma Le sfide del nuovo Welfare: quali politiche socio sanitarie per la tutela della popolazione anziana e della non autosufficienza Giovanni Daverio
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3 Italia 2011
4 Italia 2051
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6 L Italia in Europa
7 Tasso di fertilità (2000/2004) fonte:istat ANNO Numero medio figli x donna , , , , ,33 (stima)
8 Tasso di fertilità per aree geografiche fonte:istat ITALIA 1,33 NORD 1,32 CENTRO 1,28 MEZZOGIORNO 1,35
9 Incremento grado d invecchiamento fonte:istat INDICE DI VECCHIAIA (rapporto tra la popolazione 65+ e quella - 15) 1 gennaio 2005: 137,7% ANNI PRECEDENTI 2001 = 129,3% = 131,4 % 2003 = 133,8 % 2004 = 135,9 %
10 Struttura della popolazione fonte:istat Incremento grado di invecchiamento AREE GEOGRAFICHE NORD 157,9 % CENTRO 160,7 % SUD 106,6 % eccedenza di giovani rispetto agli anziani Campania (84,8 %) Provincia autonoma di Bolzano (95,8% )
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12 Le persone non autosufficienti fonte:istat le persone con disabilità sono 2milioni 615mila, pari al 5% circa della popolazione di età superiore a 6 anni che vive in famiglia **Stima basata su criterio molto restrittivo: totale mancanza di autonomia per almeno una funzione essenziale della vita quotidiana
13 Le persone non autosufficienti fonte:istat 6 Differenze territoriali % nord est nord ovest sud isole centro
14 Le persone non autosufficienti fonte:istat la stima sale a 6milioni 980mila persone, pari al 13% della popolazione Criterio più ampio : apprezzabile difficoltà nello svolgimento di una o più di queste funzioni
15 Le persone non autosufficienti fonte:istat Il 19,3% tra le persone di 65 anni è disabile Il 47,7% tra le persone di 80 anni e più = 38,7% gli uomini 52% le donne
16 Le persone non autosufficienti fonte:istat Il 66% delle persone con disabilità è donna Solo il 34% sono uomini Più del 79% delle donne con disabilità ha 65 anni o più
17 Le persone che vivono sole fonte:istat sono oltre 5 milioni pari al 25,3 % nel 2003 erano prossime al 20% nel 1990 oltre la metà di età dai 65 anni in poi, con una forte percentuale di donne molto anziane vedove. Sono 11,9% del totale della popolazione adulta Si è così notevolmente innalzata l attenzione da parte del governo, delle regioni e istituzioni locali per la definizione di misure finalizzate al riconoscimento e potenziamento del lavoro di cura formale, soprattutto da parte di cittadini extra comunitari.
18 I costi Long Term Care - FSN Dal 2001 al 2050 : dallo 0,7%PIL Essa aumenta di mezzo punto percentuale di PIL, all 1,1% con un incremento percentuale più che doppio rispetto alla componente acute. Le ragioni sono di natura demografica. Il ricorso alle prestazioni sanitarie di tipo long term care è molto più concentrato nelle età elevate rispetto alla componente acute e, quindi, la spesa è maggiormente sensibile all aumento numero degli anziani. Il differenziale di crescita porta il peso della spesa per la long term care dall 11% al 15% del totale nel periodo
19 Spesa dei comuni Spesa impegnata dai comuni capoluogo di regione per area di intervento valori percentuali fonte:istat
20 Fasi e strumenti dell indagine Anziani non autosufficienti e family friends 1^ Interpretazione TEORIA Formulazione del problema: quali servizi per gli anziani non autosufficienti e le loro famiglie? articolazione in 2 fasi successive 220 ASL e 25 Comuni Osservatorio REALTA = RELAZIONE SOCIALE Fenomeni sociali VERIFICA IPOTESI Riformulazione del problema Indagine empirica 1^ fase: scheda di rilevazione preliminare rispondono: 2^ fase: interviste 85 Asl semistrutt. 12 Comuni Analisi Elaborazione del contenuto dei dati 3^ 2^ Interpretazione Qualitativa Quantitativa e qualitativa
21 I SERVIZI ANALIZZATI Anziani non autosufficienti e servizi family friendly Focus sull anziano e sulla casa (domus oriented) AD - Associazione Seneca (MI) AD - Comune di Milano ADI - Ausl Reggio Emilia Assegno di Cura - Comune di Torino Alloggi protetti Comune di Trento e Genova Ospedale a domicilio - ULSS Legnago (VR) Albo delle badanti - Comune di Milano Ospedale di comunità - Asl Cuneo Affido residenziale dell anziano - Comune di Torino e Milano Agenzia per la Domiciliarità Comune di Genova Serdom Comune di Modena Focus sul nucleo familiare (family centred) Gruppi di sostegno ai familiari Asl Provincia Milano Servizio di Respite care - Cooperativa Il Melo (VA) Sportello telefonico di ascolto e orientamento gestito da familiari Asl Provincia Milano Focus sulle reti allargate (community oriented) Gruppi di volontariato di anziani per gli anziani - ANTEA Centri Diurni Integrati Comune di Varese e Brescia, Asl Provincia di Milano Casa Famiglia - Brescia Attività intergenerazionali - Cooperativa Il Melo (VA) Portierato sociale Comune di Milano Progetto care giver Comune di Torino Solidarietà di Vicinato Comune di Torino
22 BUONE PRASSI NEI SERVIZI A FAVORE DI ANZIANI E FAMIGLIE luogo sociale e fisico di incontro tra le generazioni vs isolamento/separazione supporto alle relazioni tra le generazioni vs incremento dell individualismo supporto al senso profondo del legame tra passato, presente, futuro vs perdita della memoria reciprocità vs consumo delle relazioni valorizzazione delle competenze specifiche «di cura» dei contesti comunitari come risorsa vs indifferenza, abbandono
23 Focus sulle reti allargate (community oriented) PROMUOVERE LO SVILUPPO DI UNA COMUNITA ESPERTA NEI CONFRONTI DEI PROPRI ANZIANI Mettere gli anziani nella condizione di vivere nelle proprie case/ in ambienti familiari nella comunità locale; Sostenere tutte le abilità dell anziano e il suo potenziale di vita; organizzare una rete di sostegno per anziani e familiari; praticare un attivo aiuto nei confronti degli informals carers.
24 ASSEGNO SERVIZI-COMUNE DI GENOVA TIPO DI SOSTEGNO A DOMICILIO Modalità erogazione dei titoli di acquisto dei servizi sociali La misura ha l obiettivo di supportare gli anziani e le loro famiglie nell attività complessiva di assistenza ANZIANO COINVOLGIMENTO DELLA FAMIGLIA Le famiglie sono fruitori del servizio BUONA PRASSI Favorisce la domiciliarità Supporta gli informals carers
25 Verso un ridisegno del sistema di welfare Sussidiarietà, solidarietà e empowerment comunitario, come possibilità per politiche sociali che si orientino verso una famiglia, non più intesa in senso generico, ma osservata nei suoi compiti di cura. Per realizzare servizi che operino in vista di accrescere la capacità di autonomia culturale e organizzativa delle famiglie stesse nel risolvere i problemi di accudimento e cura dei propri membri anziani non autosufficienti, senza scaricarne tutto il peso sulla famiglia. Due conseguenze tra loro strettamente integrate. A livello micro fa vedere che la strada da seguire è quella che indicano gli stessi soggetti in situazione di bisogno: la domanda di cura è sempre legata alla speranza di poter essere aiutati dalle persone care, nel proprio ambiente di vita. A livello macro significa privilegiare una prossimità sia territoriale che di senso.
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