FIRENZE L ECOBILANCIO ATAF

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4 TRASPORTO PUBBLICO FIRENZE L ECOBILANCIO ATAF L azienda trasporti dell area fiorentina ha messo a punto un ecobilancio della propria attività che è di fatto il resoconto di una serie di iniziative sviluppate da alcuni anni per ridurre il proprio impatto sull ambiente, sia attraverso la limitazione delle emissioni tossiche dei mezzi e degli impianti che attraverso un uso razionale delle fonti di energia Fra le molte iniziative per la riduzione dell impatto ambientale varate dall Ataf negli ultimi anni si segnalano, fra l altro: l utilizzazione di gasolio a basso tenore di zolfo (a partire dal giugno 1987); un programma appropriato per la manutenzione degli autobus; la sperimentazione e la messa in servizio di veicoli funzionanti con combustibili alternativi; il monitoraggio e la conseguente razionalizzazione dei carichi energetici del deposito di Peretola (energia elettrica e metano); la razionalizzazione dei carichi energetici degli impianti; l affidamento di service per la gestione dei rifiuti speciali; l attivazione di programmi di ricerca a livello europeo (programmi Thermie e Save) e nazionale (Piano triennale dell ambiente). L Ecobilancio 1994 (e ne seguiranno altri, ogni anno), ne è il primo concreto resoconto, ed è frutto di una sensibilità verso i problemi energetici e ambientali già presente da tempo, che ha avuto una spinta significativa anche in seguito alla partecipazione di Firenze al progetto Jupiter, uno dei tre progetti pilota finanziato dalla cee nell ambito del programma Thermie, finalizzato appunto al risparmio energetico in ambito urbano, e tramite sistemi integrati di gestione del traffico potenziare il mezzo pubblico limitando quello privato. L ecobilancio esprime poi una concezione dell azienda di trasporto pubblico come sistema aperto, dove è possibile valutare sistematicamente e scientificamente l insieme delle attività e ogni singolo aspetto di esse: le entrate, le uscite e gli effetti conseguenti, per poi identificare i risparmi ottenibili, in tutti i sensi, specie in termini di minori consumi energetici e di emissioni. Lo scopo primario dichiarato è, ancora una volta, essenzialmente interno all azienda, cioé quello di ottenere una panoramica delle proprie attività e mettere a fuoco i termini delle problematiche energetiche e ambientali, così da portare a un cambiamento di mentalità generalizzato, una cultura di fondo che coinvolga tutta l azienda e i suoi operatori. Azione tanto più importante se si considera che una azienda di tra- KINEO

5 FIRENZE TRASPORTO PUBBLICO COMMITTENZA Ataf Azienda Trasporti Area Fiorentina PROGETTO Servizio Impianti Ataf. Responsabile: Marcello Turrini. Collaborazione: Michele Basta, Patrizio Masini, Servizio materiale rotabile Ataf, Servizio movimento Ataf, Marco Raugei. sporto pubblico non è generalmente orientata verso questo tipo di mentalità. In effetti l operazione non è stata semplice. Trattandosi della prima volta che veniva effettuato un bilancio di questo tipo si sono incontrate notevoli difficoltà nella raccolta e nell elaborazione delle informazioni, così come nell individuazione di una metodologia che potesse essere valida anche in futuro. Ad esempio, per quanto riguarda i dati, alcuni derivano da fonti contabili, mentre altri sono il risultato di elaborazioni basate sia su misurazioni che su dati teorici/sperimentali; al primo tipo appartengono ad esempio i rifiuti, i consumi di energia primaria e di acqua, mentre il secondo è relativo agli inquinanti emessi in atmosfera dai veicoli e dagli impianti, la cui stima è in funzione delle quantità accertate di combustibile e delle emissioni specifiche, note dalla letteratura sull argomento o dal prelevamento di campioni dalle ciminiere. METODOLOGIA E DATI. Nello specifico, l analisi ha preso in considerazione diversi fattori: - i consumi energetici totali dell azienda, che nel 1994 appaiono inferiori al 1993, sia in conseguenza di un minor numero di chilometri percorsi (per la diminuzione delle concessioni da parte dei comuni del consorzio), ma anche a seguito degli interventi effettuati per il contenimento dei consumi e a un uso più razionale dell energia; - le emissioni in atmosfera dei mezzi e delle centrali termiche dei depositi, sostanzialmente diminuite, specie di quelle delle centrali termiche adibite al riscaldamento e alla produzione di acqua calda (circa il 6 per cento Pianta delle tre linee del centro storico di Firenze servite con minibus elettrici. Vista e, in alto, pianta e prospetto di un minibus elettrico in funzione nel capoluogo toscano. Dall alto, e da sinistra a destra, raffronti dei consumi chilometrici ed energetici, emissioni autobus e veicoli di servizio, emissioni centrali termiche, rifiuti prodotti, investimenti, spese correnti, consumo di acqua, incidentalità. KINEO

6 TRASPORTO PUBBLICO FIRENZE in meno) - alimentate a metano dalla metà degli anni Ottanta - ma anche grazie a un minor consumo di combustibile, riconducibile a un più attento sistema di controllo e manutenzione dei mezzi; - i rifiuti, dove quelli solidi urbani risultano stazionari rispetto al 1993, mentre quelli speciali (cioé filtri aria e olio, contenitori, carta filtrante, fanghi di autolavaggio, emulsioni oleose, olio minerale esausto, oli grassi vegetali) sono diminuiti dell 1,5 per cento e i rifiuti tossiconocivi (accumulatori al piombo, vernici) del 78 per cento, diminuzioni dovute anche a un contratto di global service che ha contribuito a una migliore gestione e a una significativa diminuzione dei costi; - il consumo d acqua, necessaria per l uso industriale delle officine e il lavaggio degli autobus, ridotti del 20 per cento a seguito di un più attento monitoraggio e una più accurata manutenzione della rete idrica interna (ricerca e all eliminazione delle dispersioni); - la sicurezza dei mezzi e la relativa incidentalità, ridottasi, anche se non necessariamente a seguito dell attività di sensibilizzazione e formazione del personale portata avanti recentemente; - le spese correnti (acquisto gasolio a basso tenore di zolfo, misurazione e controllo delle emissioni, trattamento delle acque di depurazione nei depositi, smaltimento rifiuti, formazione del personale); - gli investimenti per la riduzione dei fattori inquinanti (progetto di barriere acustiche nei depositi, nuovi depuratori nei depositi, apparecchiature per la razionalizzazione dei carichi energetici) e nella ricerca (progetti Cee Thermie-Jupiter e Save- Slam); - le attività dei tre depositi (Peretola, Cure e Aretina) e delle altri sedi, dove l attenzione ai consumi è a tutto campo: dall illuminazione ai sistemi di riscaldamento e condizionamento, fino agli impianti di lavaggio e alle delle diverse lavorazioni sui mezzi, ottimizzate nel loro complesso, così come le fornitura di elettricità, regolata da appositi terminali di controllo e ottimizzazione dei consumi (sistema Dot). Vista dell autoarticolato diesel Breda Menarini, lungo 18 metri, ultimo acquisto dell azienda trasporti fiorentina In alto, uno degli strumenti utilizzati dall Ataf per il rilevamento dei dati dell ecobilancio Dall alto, e da sinistra a destra, raffronti delle emissioni atmosferiche, smaltimento dei rifiuti e consumo acqua dei depositi di Peretola e Cure, ed emissioni atmosferiche, e smaltimento rifiuti del deposito Aretina. KINEO

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