. Didattica e pedagogia speciale. Docente Elena Bortolotti

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download ". Didattica e pedagogia speciale. Docente Elena Bortolotti"

Transcript

1 . Didattica e pedagogia speciale Docente Elena Bortolotti ebortolotti@units.it

2 I nostri incontri la pedagogia speciale La didattica speciale Il lavoro con la disabilità

3 I temi che affronteremo La disabilità Inquadramento culturale Inquadramento legislativo Esperienze Progetti Criticità Approfondimenti

4 Quale società? Basata su diritti partecipazione opportunità qualità della vita

5 Quale società? Temi legati alla coesione sociale esaminano: la tutela sociale le pari opportunità la non discriminazione l istruzione e la formazione professionale i diritti dei cittadini, dei lavoratori l occupazione la salute la casa

6 Nei servizi educativi che hanno come obiettivo l inclusione, poniamo attenzione a modelli concettuali di riferimento Modelli culturali, diritti, concettualizzazioni I destinatari dei nostri interventi Bambini, giovani, adulti, anziani con disabilità Famiglie, società le competenze che vengono richieste Programmazione, intervento, comunicazione, relazione, valutazione

7 Processi inclusivi e teoria bioecologica dello sviluppo umano

8 Modello ecologico Lo sviluppo è definito come il fenomeno di continuità e cambiamento delle caratteristiche bio-psicologiche degli esseri umani come singoli e come gruppi. Questo fenomeno copre tutto il corso della vita, si estende a generazioni diverse e attraversa il tempo passato fino al presente. l ambiente ecologico non è limitato ad una unica situazione ambientale immediata comprende le interconnessioni tra le diverse situazioni ambientali e i diversi meccanismi relazionali e istituzionali che ne definiscono il funzionamento e l organizzazione

9 Modello ecologico processo-persona-contesto-tempo (PPGT) Il modello integra quattro componenti: a) Il processo evolutivo che comprende al suo interno la relazione dinamica tra individuo e contesto b) La persona, con il suo repertorio individuale di caratteristiche biologiche, cognitive, emotive e comportamentali c) Il contesto dello sviluppo umano, concepito come livelli inseriti l uno nell altro d) Il tempo, inteso come elemento che comprende diverse dimensioni della temporalità, ad es. il tempo ontogenetico, quello familiare, quello storico

10 Teoria bioecologica dello sviluppo umano (Urie Bronfenbrenner) Tre aspetti importanti della definizione di ecologia dello sviluppo umano: 1. L individuo non è considerato come una tabula rasa che l ambiente modifica a suo piacimento. L individuo cresce e si muove, dinamicamente, in esso ristrutturandolo. 2. L interazione tra individuo e ambiente è bidimensionale, l uno modifica e influenza l altro. Questo prende il nome di reciprocità. 3. L ambiente ecologico è visto sotto forma topologica, e cioè come una serie ordinata di strutture concentriche incluse l una nell altra. Queste strutture prendono il nome di: microsistema, mesosistema, esositema e macrosistema.

11 IL MICROSISTEMA «Un microsistema è uno schema di attività, ruoli, e relazioni interpersonali di cui l individuo in via di sviluppo ha esperienza in un determinato contesto, e che hanno particolari caratteristiche fisiche e concrete» (Bronfenbrenner, p.60, 1986). Esempi di microsistema sono: la casa, l asilo nido Le tre caratteristiche fondamentali del microsistema sono: attività, le operazioni o i compiti nei quali un individuo si vede impegnato o vede impegnati gli altri le relazioni interpersonali, le relazioni che i vari individui hanno tra loro in quanto membri di un gruppo impegnato in attività comuni il ruolo, insieme di comportamenti e di aspettative strettamente connesse alla posizione che si occupa all interno della società come ad esempio: madre, padre, figlio, amico, insegnante etc.

12 Un mesosistema comprende le interrelazioni tra due o più situazioni ambientali alle quali l individuo, in via di sviluppo, partecipi attivamente Ad es. per un bambino, le relazioni tra casa, scuola e gruppo di coetanei che abitano nelle vicinanze di casa sua; per un adulto, quelle tra famiglia, lavoro e vita sociale (Bronfenbrenner, 1986).

13 L esosistema Un esosistema è costituito da una o più situazioni ambientali di cui l individuo in via di sviluppo non è un partecipante attivo, ma in cui si verificano degli eventi che determinano, o sono determinati da ciò che accade nella situazione ambientale che comprende l individuo stesso. Nel caso del bambino piccolo esempi di esosistema potrebbero essere il posto di lavoro dei genitori, le loro amicizie, la classe frequentata dal fratello più grande, le attività del consiglio scolastico locale e così via.

14 Il macrosistema consiste delle congruenze di forma e di contenuto dei sistemi di livello più basso (micro- meso- ed esosistema) che si danno, o si potrebbero dare, a livello di subcultura o di cultura considerate come un tutto, nonché di ogni sistema di credenze o di ideologie che sottostanno a tali congruenze. Esempio: in una data società (es. in Francia), un asilo nido, una classe scolastica, un giardino pubblico, un caffè o un ufficio postale appaiono e funzionano in maniera molto simile, ma differiscono tutti dai loro corrispettivi statunitensi. Tali differenze non si ravvisano solo tra diverse società e culture ma anche all interno di una stessa società, come ad es. a seconda delle classi sociali considerate

15 Ragionare in ottica sistemica Appoggio per aumentare la qualità della vita percepita a livello personale Opportunità di partecipare al processo complessivo della propria vita tramite aumento dell integrazione, equità, possibilità di scelta, autodeterminazione Collaborazione tra utenti e servizi, erogatori di servizi Incremento della formazione al benessere che sta diventando una direttiva forte nei servizi e nell erogazione dei sostegni

Psicologia dello sviluppo e delle relazioni familiari. Prof. Rosalba Larcan

Psicologia dello sviluppo e delle relazioni familiari. Prof. Rosalba Larcan Psicologia dello sviluppo e delle relazioni familiari Prof. Rosalba Larcan Obiettivi del corso Approfondimento delle conoscenze teoricometodologiche su alcuni temi principali della psicologia dello sviluppo

Dettagli

AMBITO DI APPLICAZIONE

AMBITO DI APPLICAZIONE FONDAMENTI DELLA PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO PROF.SSA ANNA MARIA DI NOCERA Indice 1 AMBITO DI APPLICAZIONE --------------------------------------------------------------------------------------------- 3

Dettagli

Psicologia dello Sviluppo

Psicologia dello Sviluppo Psicologia dello Sviluppo Definizione Un po di storia: i grandi temi della Psicologia dello sviluppo Cosa è cambiato Che cos è oggi la Psicologia dello Sviluppo? Lo studio scientifico dei cambiamenti sistematici

Dettagli

Un approccio ecologico alla questione di genere. Prof. Barbara Pojaghi

Un approccio ecologico alla questione di genere. Prof. Barbara Pojaghi Un approccio ecologico alla questione di genere Prof. Barbara Pojaghi Dipartimento di scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali Università di Macerata La composizione dell

Dettagli

Psicologia dello sviluppo Corso I Z C. di L. in Scienze e Tecniche Psicologiche. Dott.ssa Paola Cerratti

Psicologia dello sviluppo Corso I Z C. di L. in Scienze e Tecniche Psicologiche. Dott.ssa Paola Cerratti Psicologia dello sviluppo Corso I Z C. di L. in Scienze e Tecniche Psicologiche Dott.ssa Paola Cerratti cerratti.psy@hotmail.it Capitolo 4: Creare relazioni - L importanza delle relazioni - Lo sviluppo

Dettagli

Fondamenti di Psicologia dello sviluppo

Fondamenti di Psicologia dello sviluppo Fondamenti di Psicologia dello sviluppo Prof. Rosalba Larcan A-L Prof. Francesca Cuzzocrea M-Z Psicologia dello Sviluppo Definizione Un po di storia: i grandi temi della Psicologia dello sviluppo Cosa

Dettagli

Che cos è la Psicologia sociale? Dott.ssa Daniela Cipollone

Che cos è la Psicologia sociale? Dott.ssa Daniela Cipollone Che cos è la Psicologia sociale? Dott.ssa Daniela Cipollone Difficoltà ad identificare una definizione sufficientemente articolata e sintetica: - complessità del campo di pertinenza della psicologia sociale;

Dettagli

«Il gioco di squadra»

«Il gioco di squadra» GENITORI MISSION IMPOSSIBLE?! «Il gioco di squadra» Dott.ssa Alessia Colombo - 351 5157108 Dott.ssa Alice Contrino - 328 7919505 spazioempatia@gmail.com CHI GIOCA NELLA SQUADRA? «Nessun uomo è un isola»,

Dettagli

TRA TEORIA E PRATICA. Quando la prassi educativa promuove l essere adulto

TRA TEORIA E PRATICA. Quando la prassi educativa promuove l essere adulto TRA TEORIA E PRATICA Quando la prassi educativa promuove l essere adulto Dalla pratica Il Laboratorio Sociale nasce nel 1977: - Risposta alle richieste delle famiglie - Convinzione che il «fare» sia terapeutico

Dettagli

LA PROMOZIONE DEL BENESSERE NELLA PERSONA CON DISABILITÀ IL PEI E IL CONCETTO DI QUALITÀ DELLA VITA

LA PROMOZIONE DEL BENESSERE NELLA PERSONA CON DISABILITÀ IL PEI E IL CONCETTO DI QUALITÀ DELLA VITA LA PROMOZIONE DEL BENESSERE NELLA PERSONA CON DISABILITÀ IL PEI E IL CONCETTO DI QUALITÀ DELLA VITA L INCLUSIONE SOCIALE SI REALIZZA QUANDO: tutti gli individui e i gruppi godono degli standard essenziali

Dettagli

PROGETTO DI RETE AD-AGIO a.s SERVIZIO DI CONSULENZA PSICOPEDAGOGICA PER ALUNNI, INSEGNATI E GENITORI

PROGETTO DI RETE AD-AGIO a.s SERVIZIO DI CONSULENZA PSICOPEDAGOGICA PER ALUNNI, INSEGNATI E GENITORI PROGETTO DI RETE AD-AGIO a.s. 2010-20011 SERVIZIO DI CONSULENZA PSICOPEDAGOGICA PER ALUNNI, INSEGNATI E GENITORI STAR BENE A SCUOLA PER FAR BENE A SCUOLA PROGETTO D INTERVENTO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO

Dettagli

Alleanza scuola - famiglia. (a cura di Annalisa Misuri, Gruppo Promotore SZ)

Alleanza scuola - famiglia. (a cura di Annalisa Misuri, Gruppo Promotore SZ) Alleanza scuola - famiglia (a cura di Annalisa Misuri, Gruppo Promotore SZ) LA PARTECIPAZIONE DEI GENITORI La nostra Costituzione assegna alla famiglia e alla scuola la responsabilità di educare i giovani.

Dettagli

Capitolo 4 ECOLOGIA DELLO SVILUPPO

Capitolo 4 ECOLOGIA DELLO SVILUPPO Capitolo 4 ECOLOGIA DELLO SVILUPPO LA TEORIA DI BRONFENBRENNER Prospettiva teorica ampia convergenza tra biologia, psicologia e scienze sociali, genetica comportamentale Sviluppo in rapporto ai diversi

Dettagli

Gestione del sostegno e approccio ICF. IC De Andreis

Gestione del sostegno e approccio ICF. IC De Andreis Gestione del sostegno e approccio ICF Elementi costitutivi del sistema ICIDH Menomazione Disabilità Handicap perdita o anomalia di una struttura di una funzione corporea, sul piano anatomico, fisiologico

Dettagli

Nodi teorici attuali e Modelli di lettura dello sviluppo

Nodi teorici attuali e Modelli di lettura dello sviluppo Facoltà di Scienze della Formazione Cattedra di Tecniche di Osservazione del Comportamento Infantile Prof.ssa G. Perricone Concezioni dello Sviluppo: Nodi teorici attuali e Modelli di lettura dello sviluppo

Dettagli

Per una scuola inclusiva. Il punto di vista della Didattica

Per una scuola inclusiva. Il punto di vista della Didattica Per una scuola inclusiva. Il punto di vista della Didattica "è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini,

Dettagli

Interventi precoci nei primi anni di vita

Interventi precoci nei primi anni di vita LA MUSICA COME STRUMENTO PER LO SVILUPPO DEL BAMBINO Stefano Gorini, Pediatra di famiglia, Rimini Coordinamento nazionale Nati per la Musica Modena 15 marzo 2014 Interventi precoci nei primi anni di vita

Dettagli

Scaricare Bambini e ragazzi ad alto potenziale. Una guida per educatori e famiglie - M. A. Zanetti SCARICARE

Scaricare Bambini e ragazzi ad alto potenziale. Una guida per educatori e famiglie - M. A. Zanetti SCARICARE Scaricare Bambini e ragazzi ad alto potenziale. Una guida per educatori e famiglie - M. A. Zanetti SCARICARE Autore: M. A. Zanetti ISBN: 8874667655 Formati: PDF Peso: 29.22 Mb Descrizione del librola plusdotazione

Dettagli

ICF E SCUOLA (verso una didattica inclusiva)

ICF E SCUOLA (verso una didattica inclusiva) CORSO DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI SPECIALIZZATI SUL SOSTEGNO ICF E SCUOLA (verso una didattica inclusiva) Dott. Mauro Spezzi Docente di Scienze Umane Specializzato in Pedagogia Clinica maurospezzi@gmail.com

Dettagli

PROGETTO. Edizione Introduzione p Oggetto e struttura dell iniziativa p Sedi e orari di svolgimento dei corsi p.

PROGETTO. Edizione Introduzione p Oggetto e struttura dell iniziativa p Sedi e orari di svolgimento dei corsi p. in collaborazione con PROGETTO Edizione 2017-2018 INDICE 1. Introduzione p. 2 2. Oggetto e struttura dell iniziativa p. 2 3. Sedi e orari di svolgimento dei corsi p. 3 4. Enti ammissibili p. 3 5. Criteri

Dettagli

Psicologia Sociale. Riferimenti 05/03/2012. Alberto Massimo Crescentini Su Skype: alberto_crescentini

Psicologia Sociale. Riferimenti 05/03/2012. Alberto Massimo Crescentini Su Skype: alberto_crescentini Psicologia Sociale Riferimenti Alberto Massimo Crescentini 3358747610 albertomassimo.crescentini@univr.it Su Skype: alberto_crescentini Aula T3 Orario Lunedì 11.50-13.30 Martedì 8.30-10.00 11.50-13.30

Dettagli

Analisi dei punti di forza e di criticità

Analisi dei punti di forza e di criticità ITIS J.Von Neumann Via Pollenza, 115 Roma Piano Annuale per l Inclusione Anno Scolastico Analisi dei punti di forza e di criticità 1. RILEVAZIONE DEI BES PRESENTI: N 1. DISABILITA Minorati della vista

Dettagli

I FABBISOGNI FORMATIVI di DIRIGENTI SCOLASTICI e DOCENTI: RISULTATI DI UNA RILEVAZIONE

I FABBISOGNI FORMATIVI di DIRIGENTI SCOLASTICI e DOCENTI: RISULTATI DI UNA RILEVAZIONE TAVOLO TECNICO TERRITORIALE PER L ORIENTAMENTO, LA PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE E LA PROMOZIONE DEL SUCCESSO FORMATIVO Scegli con noi il tuo domani 13 febbraio 2014 I FABBISOGNI FORMATIVI di DIRIGENTI

Dettagli

LA RETE Abilità comunicative e relazionali a scuola

LA RETE Abilità comunicative e relazionali a scuola CORSO UST- AMBITO TERRITORIALE TORINO RUOLO E FUNZIONE DELL INSEGNANTE DI SOSTEGNO PER PROMUOVERE L INCLUSIONE ATTRAVERSO LA PROGETTAZIONE IN ICF MARIA EMILIA SEIRA OZINO LA RETE Abilità comunicative e

Dettagli

Roma, 3 e 4 marzo 2006 DAL MODELLO MEDICO AL MODELLO SOCIALE

Roma, 3 e 4 marzo 2006 DAL MODELLO MEDICO AL MODELLO SOCIALE Roma, 3 e 4 marzo 2006 DAL MODELLO MEDICO AL MODELLO SOCIALE L obiettivo è di riconoscere le connessioni tra individuo e contesto di vita, in un ottica emancipatoria e non puramente riparativa. Il passaggio

Dettagli

Percorso di formazione 8 moduli (150 ore)

Percorso di formazione 8 moduli (150 ore) Percorso di formazione 8 moduli (150 ore) «LO SVILUPPO DI COMPETENZE PER UNA SCUOLA INCLUSIVA» Un percorso di co-costruzione condivisa per l inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali INTRODUZIONE

Dettagli

INSEGNANTI E GENITORI insieme per un'alleanza educativa

INSEGNANTI E GENITORI insieme per un'alleanza educativa INSEGNANTI E GENITORI insieme per un'alleanza educativa Prospettiva sistemica e livelli di collaborazione: - cooperazione tra dirigenza ed insegnanti - relazioni tra insegnanti - relazioni tra insegnanti

Dettagli

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: Il Giardino d Inverno SETTORE e Area di Intervento: A. Assistenza 2. Minori OBIETTIVI DEL PROGETTO ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO Bisogno - Carenza di interventi di sostegno alla

Dettagli

La teoria dello sviluppo sociocognitivo di Vygotskij

La teoria dello sviluppo sociocognitivo di Vygotskij La teoria dello sviluppo sociocognitivo di Vygotskij Lëv Semenovich Vygotskij (1896-1934) Nato in Russia lo stesso anno di Piaget. I suoi interessi iniziali sono rivolti alla letteratura, ma ben presto

Dettagli

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE PAOLO BOSELLI ISTITUTO TECNICO PER IL TURISMO - ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI COMMERCIALI E SOCIO-SANITARI

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE PAOLO BOSELLI ISTITUTO TECNICO PER IL TURISMO - ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI COMMERCIALI E SOCIO-SANITARI Prot. 2270/B3 Ai Dirigenti delle Istituzioni Scolastiche Statali di ogni ordine e grado di Torino e Città Metropolitana Ai docenti Referenti dell inclusione Istituti scolastici di Torino e Città Metropolitana

Dettagli

Investire nella qualità delle relazioni valorizzando le differenze. Barbara Pojaghi Università di Macerata 22.03.2014

Investire nella qualità delle relazioni valorizzando le differenze. Barbara Pojaghi Università di Macerata 22.03.2014 Investire nella qualità delle relazioni valorizzando le differenze Barbara Pojaghi Università di Macerata 22.03.2014 La premessa L approccio di cui parleremo va applicato a qualsiasi classe, che abbia

Dettagli

LA PROSPETTIVA ECOLOGICA DELLO SVILUPPO: DA LEWIN A BRONFENBRENNER. Kurt Lewin Urie Bronfenbrenner

LA PROSPETTIVA ECOLOGICA DELLO SVILUPPO: DA LEWIN A BRONFENBRENNER. Kurt Lewin Urie Bronfenbrenner LA PROSPETTIVA ECOLOGICA DELLO SVILUPPO: DA LEWIN A BRONFENBRENNER Kurt Lewin Urie Bronfenbrenner è Da Lewin a Bronfenbrenner è Il modello cronosistemico è Il modello bioecologico è Dal microsistema al

Dettagli

EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE

EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE QUANTE EDUCAZIONI NELLA SCUOLA ITALIANA? Alla legalità Alle pari opportunità Alla differenza di genere Alla pace Alla salute (droghe, fumo ) Alla mondialità Alla cooperazione

Dettagli

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) Tipologie e normativa: come orientarsi?

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) Tipologie e normativa: come orientarsi? I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) Tipologie e normativa: come orientarsi? TIPOLOGIA Un bambino con Bisogni Educativi Speciali (S.E.N.) è quello che: ha una difficoltà di apprendimento che richiede interventi

Dettagli

L EVOLUZIONE DELLA PEDAGOGIA SPECIALE DA PEDAGOGIA EMENDATIVA A PEDAGOGIA DELL INTEGRAZIONE

L EVOLUZIONE DELLA PEDAGOGIA SPECIALE DA PEDAGOGIA EMENDATIVA A PEDAGOGIA DELL INTEGRAZIONE L EVOLUZIONE DELLA PEDAGOGIA SPECIALE DA PEDAGOGIA EMENDATIVA A PEDAGOGIA DELL INTEGRAZIONE 1 STORIA DELLA PEDAGOGIA E STORIA DELL HANDICAP Oggi la pedagogia speciale è essenzialmente pedagogia dell integrazione,

Dettagli

Metodologie e tecnologie della didattica inclusiva. Macerata, 12 marzo 2019 Prof.ssa Catia Giaconi Università degli Studi di Macerata

Metodologie e tecnologie della didattica inclusiva. Macerata, 12 marzo 2019 Prof.ssa Catia Giaconi Università degli Studi di Macerata Metodologie e tecnologie della didattica inclusiva Macerata, 12 marzo 2019 Prof.ssa Catia Giaconi Università degli Studi di Macerata Programma Giaconi C. (2015). Qualità della Vita e Adulti con Disabilità.

Dettagli

LA CORNICE RELAZIONALE NELLE DINAMICHE DI INSEGNAMENTO- APPRENDIMENTO

LA CORNICE RELAZIONALE NELLE DINAMICHE DI INSEGNAMENTO- APPRENDIMENTO LA CORNICE RELAZIONALE NELLE DINAMICHE DI INSEGNAMENTO- APPRENDIMENTO LE 4 DIMENSIONI LE 4 DIMENSIONI L insegnante deve muoversi sempre su questi 4 piani: La relazione con l alunno La dimensione affettiva

Dettagli

INFORMAZIONI PERSONALI

INFORMAZIONI PERSONALI CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome PAOLA DAMIANI Anno di nascita 1964 Inquadramento attuale Docente comandato presso Professore a contratto Università Torino Sede di servizio Ufficio Scolastico

Dettagli

Piano Annuale per l Inclusione

Piano Annuale per l Inclusione Scuola: Primaria a.s. 2018/19 Pia Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 10 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi

Dettagli

INSEGNANTI E GENITORI insieme per un'alleanza educativa

INSEGNANTI E GENITORI insieme per un'alleanza educativa INSEGNANTI E GENITORI insieme per un'alleanza educativa La scuola dopo la famiglia, è uno dei microsistemi che favoriscono la socializzazione. È il luogo nel quale si sperimentano i primi confronti sociali

Dettagli

AI PRESIDENTI DEI COMITATI DI GESTIONE A TUTTI I GENITORI

AI PRESIDENTI DEI COMITATI DI GESTIONE A TUTTI I GENITORI Torino, Prot. n AI PRESIDENTI DEI COMITATI DI GESTIONE A TUTTI I GENITORI NIDO Cari genitori, il nido d infanzia frequentato dai vostri bambini è coinvolto in un processo continuo di miglioramento organizzativo

Dettagli

1. NORMATIVA DI RIFERIMENTO E FINALITÀ GENERALE

1. NORMATIVA DI RIFERIMENTO E FINALITÀ GENERALE 1. NORMATIVA DI RIFERIMENTO E FINALITÀ GENERALE Il 27 dicembre 2012 è stata firmata la Direttiva concernente gli Strumenti d intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale

Dettagli

CAPPUCCETTO ROSSO (Voto medio)

CAPPUCCETTO ROSSO (Voto medio) Domande: 1 - Semplicità e chiarezza delle informazioni ricevute all atto di iscrizione 2 - Informazioni ricevute dal Servizio Educativo sulle attività proposte 3 - Attenzione educativo-didattica del personale

Dettagli

01 MODULO INTRODUTTIVO

01 MODULO INTRODUTTIVO 01 MODULO INTRODUTTIVO Lezione 02 Percorso di formazione Attività di tirocinio Profilo del docente specializzato Avvio all auto-riflessione, attraverso la scrittura Avvio all interazione con gli altri,

Dettagli

Corso di formazione sul COUNSELING AD INDIRIZZO SISTEMICO

Corso di formazione sul COUNSELING AD INDIRIZZO SISTEMICO Centro Siciliano di Terapia della Famiglia Corso di formazione sul COUNSELING AD INDIRIZZO SISTEMICO Moduli teorici 1 2 3 anno 1 Anno 160 ore 1 MODULO Il Centro Milanese di Terapia della Famiglia. La nascita

Dettagli

Presupposti per una didattica inclusiva

Presupposti per una didattica inclusiva Presupposti per una didattica inclusiva Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012: Strumenti d intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l inclusione scolastica

Dettagli

Università Telematica Pegaso Urie Bronfenbrenner e l approccio ecologico - Seconda parte. Indice

Università Telematica Pegaso Urie Bronfenbrenner e l approccio ecologico - Seconda parte. Indice URIE BRONFENBRENNER E L APPROCCIO ECOLOGICO - SECONDA PARTE PROF. BARBARA DE CANALE Indice 1 RELAZIONI INTERPERSONALI E RUOLI ----------------------------------------------------------------------------

Dettagli

EDUCAZIONE ALLA SALUTE: PROGETTO GENITORI

EDUCAZIONE ALLA SALUTE: PROGETTO GENITORI DIREZIONE DIDATTICA STATALE SENIGALLIA SUD Via Marche 42, 60019 Senigallia (AN) tel. 071/7924522 fax 071/7912480 e.mail sensud.dsga@tuttupmi.it EDUCAZIONE ALLA SALUTE: PROGETTO GENITORI Allevare i figli

Dettagli

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO a.s.

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO a.s. Centro Risorse Interculturali di Territorio Centro di erogazione II CPIA di Altamura Istituto Comprensivo G. Modugno G. Galilei Via Europa Libera, 3 70043 Monopoli Tel: 080/4136144 Fax: 080/4136294 Scuola

Dettagli

PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE. Istituto Comprensivo "Paolo Borsellino" ALLEGATO N. 6

PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE. Istituto Comprensivo Paolo Borsellino ALLEGATO N. 6 Istituto Comprensivo "Paolo Borsellino" Via Pastore 32, 56023 Navacchio (PI) Tel: 050 776155 - Fa 050 778888 e-mail: piic840002@istruzione.it PEC: piic840002@pec.istruzione.it ALLEGATO N. 6 PIA ANNUALE

Dettagli

per una didattica emotivamente inclusiva

per una didattica emotivamente inclusiva Simposio: I Bisogni Educativi Speciali, opportunità per ripensare in senso inclusivo le pratiche didattiche per una didattica emotivamente inclusiva Antonella D Amico antonella.damico@unipa.it DIPARTIMENTO

Dettagli

L integrazione scolastica dei sordi: tra partecipazione e promozione dei legami sociali

L integrazione scolastica dei sordi: tra partecipazione e promozione dei legami sociali La sordità infantile: aspetti clinici, terapeutici e psicopedagogici Brescia 27 Ottobre 2012 L integrazione scolastica dei sordi: tra partecipazione e promozione dei legami sociali Ettore De Angeli 1 Introduzione

Dettagli

IC Brescia Centro 3 Via dei Mille, 4b - Brescia Novembre 2012

IC Brescia Centro 3 Via dei Mille, 4b - Brescia Novembre 2012 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Provinciale di Brescia GLIP di Brescia CTRH DI Brescia Incontri di formazione sul Piano Educativo Individualizzato IC Brescia

Dettagli

Pedagogia Speciale CORSO DI LAUREA IN FORMAZIONE PRIMARIA A.A Dott. Simone Visentin. Verona, 11 maggio 2011

Pedagogia Speciale CORSO DI LAUREA IN FORMAZIONE PRIMARIA A.A Dott. Simone Visentin. Verona, 11 maggio 2011 Pedagogia Speciale CORSO DI LAUREA IN FORMAZIONE PRIMARIA A.A. 2010-2011 Dott. Simone Visentin Mail: simone.visentin@unipd.it it Verona, 11 maggio 2011 Odg Seminario i 24/5: dalle 16 alle 18.30 Prova in

Dettagli

PROPOSTA DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE PER LA SCUOLA ANNO SCOLASTICO

PROPOSTA DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE PER LA SCUOLA ANNO SCOLASTICO A COME AMICIZIA, B COME BAMBINI, C COME CLASSE, D COME DAI PARLIAMONE INSIEME Le dinamiche affettivo - relazionali nel gruppo classe Il progetto è rivolto agli alunni e insegnanti delle classi quinte elementari

Dettagli

Scuola: IIS Leonardo da Vinci Maccarese (Fiumicino) a.s. 2013/2014. Piano Annuale per l Inclusione

Scuola: IIS Leonardo da Vinci Maccarese (Fiumicino) a.s. 2013/2014. Piano Annuale per l Inclusione Scuola: IIS Leonardo da Vinci Maccarese (Fiumici) a.s. 2013/2014 Pia Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 1. disabilità certificate

Dettagli

«BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE»

«BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE» Percorso di formazione (130 ore) «BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE» INTRODUZIONE Una società si qualifica per come investe nel proprio futuro attraverso percorsi di formazione qualificati e qualificanti

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO APPROCCIO ICF

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO APPROCCIO ICF Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto a.s. 20 / 20 PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO APPROCCIO ICF Alunn Sezione Plesso Dati personali Luogo di nascita Data di nascita Residenza:

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA Istituto Comprensivo Leonardo Sciascia

REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA Istituto Comprensivo Leonardo Sciascia REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA Istituto Comprensivo Leonardo Sciascia Via Francesco De Gobbis, 13-90146 - Palermo Tel. 091/244310 Fax 091/6791363 c.m. PAIC870004 E-mail: PAIC870004@istruzione.it

Dettagli

RESILIENZA. Elementi chiave: condizione di avversità, manifestazione di adattamento positivo

RESILIENZA. Elementi chiave: condizione di avversità, manifestazione di adattamento positivo E VULNERABILITÀ In fisica indica la proprietà dei materiali di riprendere la forma originaria dopo aver subito un colpo. In psicologia indica la capacità di un individuo o di un gruppo sociale di riuscire

Dettagli

ATTIVITA FORMATIVE Corso di Specializzazione sul Sostegno a.a. 2018/2019 -SCUOLA PRIMARIA -

ATTIVITA FORMATIVE Corso di Specializzazione sul Sostegno a.a. 2018/2019 -SCUOLA PRIMARIA - Allegato n. 2 ATTIVITA FORMATIVE Corso di Specializzazione sul Sostegno a.a. 2018/2019 -SCUOLA PRIMARIA - SSD Settori Scientifico disciplinari IUS/09 (comune al Gruppo A e al gruppo B) Insegnamenti ai

Dettagli

PROGETTO: PSICOMOTORICITA

PROGETTO: PSICOMOTORICITA Alla Cortese Attenzione Del Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo CassanoD Adda Dott.ssa Valentina Marcassa PROGETTO: PSICOMOTORICITA AMBITO DISCIPLINARE: PSICOMOTRICITA CLASSI COINVOLTE: SEZ. 4 ANNI

Dettagli

La progettazione di interventi utilizzando Matrici ecologiche: primi passi verso il territorio Anffas onlus Massa Carrara Dr.

La progettazione di interventi utilizzando Matrici ecologiche: primi passi verso il territorio Anffas onlus Massa Carrara Dr. Palacongressi di Rimini 02-03 Dicembre 2016 La progettazione di interventi utilizzando Matrici ecologiche: primi passi verso il territorio Anffas onlus Massa Carrara Dr.ssa Chiara Canali Matrici ecologiche

Dettagli

I BES NELLA PROSPETTIVA DELL ICF

I BES NELLA PROSPETTIVA DELL ICF GRUPPO TECNICO BES I BES NELLA PROSPETTIVA DELL ICF VERSO UNA PROSPETTIVA INCLUSIVA... Il sapere pedagogico sulla disabilità ha visto un concreto ed effettivo mutamento sotto tre punti di vista: SEMANTICO:

Dettagli

chiede l'iscrizione alla Sezione della Scuola dell Infanzia di PALAZZAGO per l anno scolastico 2018/2019. Cell. Padre

chiede l'iscrizione alla Sezione della Scuola dell Infanzia di PALAZZAGO per l anno scolastico 2018/2019. Cell. Padre DOMANDA DI ISCRIZIONE ALLA SCUOLA DELL INFANZIA Alla Dirigente Scolastica dell Istituto Comprensivo L. Angelini di Almenno San Bartolomeo ( Bg ) Il/La sottoscritto/a in qualità di padre madre tutore chiede

Dettagli

Docente: Collino Elena

Docente: Collino Elena Docente: Collino Elena I.I.S. SELLA - A.ALTO - LAGRANGE Sede Lagrange PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Polis 1 socio-sanitario serale MATERIA: SCIENZE UMANE E SOCIALI Libri di testo consigliati: Elisabetta Clemente,

Dettagli

Lo sviluppo psicologico dall'adolescenza all'età adulta: fattori di protezione e di rischio. L'autonomia emotiva in adolescenza

Lo sviluppo psicologico dall'adolescenza all'età adulta: fattori di protezione e di rischio. L'autonomia emotiva in adolescenza Lo sviluppo psicologico dall'adolescenza all'età adulta: fattori di protezione e di rischio L'autonomia emotiva in adolescenza Autonomia adolescenziale e gruppo dei pari Nel passaggio dall'esclusiva appartenenza

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO RONCOFERRARO a.s. 2015/2016

ISTITUTO COMPRENSIVO RONCOFERRARO a.s. 2015/2016 ISTITUTO COMPRENSIVO RONCOFERRARO a.s. 2015/2016 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei Bes presenti: n 1. disabilità certificate (Legge 104/92

Dettagli

SEZIONE C: LE UNITA' FORMATIVE

SEZIONE C: LE UNITA' FORMATIVE SEZIONE C: LE UNITA' FORMATIVE UNITA' FORMATIVA 2 (utilizzare 1 foglio Ecel per ciascuna unità formativa) 1.TITOLO: "INCLUSIONE E GESTIONE DEL COMPORTAMENTO" 2. BREVE DESCRIZIONE DELL'UNITA' FORMATIVA

Dettagli

PROGETTO Azione "Prendere il volo" Progetto continuità per il passaggio dall'asilo Nido alla Scuola dell'infanzia Asti Sud(catalogo)

PROGETTO Azione Prendere il volo Progetto continuità per il passaggio dall'asilo Nido alla Scuola dell'infanzia Asti Sud(catalogo) PROGETTO Azione 1.3.1 "Prendere il volo" Progetto continuità per il passaggio dall'asilo Nido alla Scuola dell'infanzia Asti Sud(catalogo) Regione Piemonte gruppo ASL Asti Progetto avviato nell'anno 2010

Dettagli

Scuola: ISTITUTO COMPRENSIVO BETULLE a.s Piano Annuale per l Inclusione

Scuola: ISTITUTO COMPRENSIVO BETULLE a.s Piano Annuale per l Inclusione Scuola: ISTITUTO COMPRENSIVO BETULLE a.s. 2017-2018 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 1. disabilità certificate (Legge

Dettagli

Ben-essere a scuola: l insegnante come base sicura. Rosalinda Cassibba Università degli Studi di Bari

Ben-essere a scuola: l insegnante come base sicura. Rosalinda Cassibba Università degli Studi di Bari Ben-essere a scuola: l insegnante come base sicura Rosalinda Cassibba Università degli Studi di Bari Teoria dell attaccamento Legame emotivo con adulti significativi Radice di uno sviluppo psicologico

Dettagli

Piano Annuale per l Inclusione

Piano Annuale per l Inclusione ISTITUTO COMPRENSIVO IVREA II 10015 IVREA (TO) - VIA DORA BALTEA, 1 Tel. 0125 641088 Fa 44824 toic8ab00n@istruzione.it Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A.

Dettagli

CORSO DI ALTA FORMAZIONE IN TUTOR DELL APPRENDIMENTO

CORSO DI ALTA FORMAZIONE IN TUTOR DELL APPRENDIMENTO CORSO DI ALTA FORMAZIONE IN TUTOR DELL APPRENDIMENTO Obiettivi generali Il corso ha come obiettivo quello di formare figure professionali consapevoli del proprio ruolo e del ruolo fondamentale della promozione

Dettagli

PERCORSO 24 CFU PROGRAMMI D ESAME A.A

PERCORSO 24 CFU PROGRAMMI D ESAME A.A PERCORSO 24 CFU PROGRAMMI D ESAME A.A. 2018-2019 AMBITO A) M-PED/01 M-PED/02 STORIA DELLA SCUOLA E PEDAGOGIA GENERALE (6 CFU 36 ore) MODULO 1 STORIA DELLA SCUOLA E DELLE TEORIE PEDAGOGICHE PROF. MARCO

Dettagli

Presentazione del Patto per la Scuola alle famiglie. Novi di Modena,15 aprile 2019

Presentazione del Patto per la Scuola alle famiglie. Novi di Modena,15 aprile 2019 Presentazione del Patto per la Scuola alle famiglie Novi di Modena,15 aprile 2019 Cos è? Il Patto per la Scuola dell UNIONE TERRE D ARGINE è l accordo che regola i rapporti tra l'ente Locale, le Istituzioni

Dettagli

PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO

PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO TRACCIA PER LA COMPILAZIONE DEL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO a favore dell alunno/a nato a provincia di il residente a via n. telefonico Scuola e classe di provenienza:

Dettagli

SISTEMI DI REFERENZIAZIONE. Servizi socio-sanitari

SISTEMI DI REFERENZIAZIONE. Servizi socio-sanitari ALLEGATO 9 [S1.4] OPERATORE EDUCATIVO PER L AUTONOMIA E LA COMUNICAZIONE Descrizione sintetica: L Operatore educativo per l autonomia e la comunicazione è una figura funzionale ai processi di apprendimento

Dettagli

Un approccio ecologico. comunità per minori. Alcuni dati di ricerca

Un approccio ecologico. comunità per minori. Alcuni dati di ricerca Un approccio ecologico alla valutazione delle comunità per minori. Alcuni dati di ricerca Palareti Laura HAPPENING del TERZO SETTORE AGRIGENTO 2007 9 Novembre Il progetto Obiettivi: 1. Esplorare una realtà

Dettagli

Attività propedeutiche per la stesura del PEI

Attività propedeutiche per la stesura del PEI Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto a.s. 20 / 20 Attività propedeutiche per la stesura del PEI Profilo Di Funzionamento (Profilo Iniziale) Per delineare il Profilo di funzionamento

Dettagli

Scritto da ReporterScuola Venerdì 06 Aprile :00 - Ultimo aggiornamento Venerdì 06 Aprile :12

Scritto da ReporterScuola Venerdì 06 Aprile :00 - Ultimo aggiornamento Venerdì 06 Aprile :12 Il decreto sulla Gazzetta Ufficiale N. 78 del 2 Aprile 2012. Documentazione disponibile >>> MIUR, DM 30 settembre 2011 G.U., 2 Aprile 2012, N. 78 Gazzetta Ufficiale N. 78 del 2 Aprile 2012 MINISTERO DELL'ISTRUZIONE,

Dettagli

Corso di Formazione su :

Corso di Formazione su : Ente accreditato dal MIUR con Direttiva 170/2016, nell'elenco dei Soggetti accreditati/qualificati per la Formazione del personale della Scuola. Corso di Formazione su : Disturbo dell Attenzione e Iperattività

Dettagli

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc. Scuola _Secondaria di I a.s. 2016/17 Pia Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi

Dettagli

1- CRITERI PER L ACCOGLIMENTO DEGLI ALUNNI NELLA SCUOLA DELL INFANZIA ARCOBALENO.

1- CRITERI PER L ACCOGLIMENTO DEGLI ALUNNI NELLA SCUOLA DELL INFANZIA ARCOBALENO. ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI MONTEGROTTO TERME Via Claudiana, 5-35036 Montegrotto Terme (PD) Tel. 049/793487 049/8911673 - Fax 049/793420 Cod. Fisc.: 80018840282 - Cod. Scuola: PD IC 866008 - e-mail:

Dettagli

La scuola di fronte all Universo Famiglia

La scuola di fronte all Universo Famiglia La scuola di fronte all Universo Famiglia 18 novembre 2017 Ombretta Zanon LabRIEF (Laboratorio di Ricerca e Intervento in Educazione Familiare) Dipartimento FISPPA Università di Padova Alcuni pensieri

Dettagli

Piano Annuale per l Inclusione

Piano Annuale per l Inclusione ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ARTURO BENEDETTI MICHELANGELI Via Dante Alighieri, 10 20084 LACCHIARELLA (MI) Cod. Meccanografico MIIC88200 Cod. Fiscale 80124710155 02/9008096-02/90030428 MIIC88200@pec.iclacchiarella.it

Dettagli

Introduzione. nella sua funzione di sostegno del benessere familiare. rischi a cui la famiglia va incontro, impongono, infatti, un attenzione

Introduzione. nella sua funzione di sostegno del benessere familiare. rischi a cui la famiglia va incontro, impongono, infatti, un attenzione Introduzione Oggetto di studio della presente tesi è l analisi della genitorialità nella sua funzione di sostegno del benessere familiare. Le nuove configurazioni familiari, la complessità sociale e i

Dettagli

1. La Carta dei servizi finalità e principi

1. La Carta dei servizi finalità e principi 1. La Carta dei servizi finalità e principi 1. La Carta dei servizi finalità e principi La Carta dei servizi educativi 0-3, realizzata attraverso un percorso di costruzione partecipata tra genitori, educatori,

Dettagli

Scienze e tecniche psicologiche PSICOLOGIA

Scienze e tecniche psicologiche PSICOLOGIA Scienze e tecniche psicologiche PSICOLOGIA PSICOLOGIA CORSO DI LAUREA Scienze e Tecniche Psicologiche CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Psicologia COR Via Sant Agostino, 8 27100 PAVIA - Tel. +39 0382 984218 -

Dettagli

ISTITUTO DI TERAPIA FAMILIARE DI BOLOGNA Direttore: Tullia Toscani e.mail: - sito internet:

ISTITUTO DI TERAPIA FAMILIARE DI BOLOGNA Direttore: Tullia Toscani e.mail: - sito internet: CORSO ANNUALE PER PSICOLOGO SCOLASTICO AD ORIENTAMENTO SISTEMICO - RELAZIONALE La psicologia scolastica è un campo in espansione ed il settore scolastico rappresenta uno degli ambito disciplinari che nei

Dettagli

INTERVENTI NEL CONTESTO SCOLASTICO PREVENZIONE E POSSIBILI STRATEGIE. Prof. Franco Farris: Docente di sostegno I.I.S. Azuni, sede di Pula

INTERVENTI NEL CONTESTO SCOLASTICO PREVENZIONE E POSSIBILI STRATEGIE. Prof. Franco Farris: Docente di sostegno I.I.S. Azuni, sede di Pula INTERVENTI NEL CONTESTO SCOLASTICO PREVENZIONE E POSSIBILI STRATEGIE Prof. Franco Farris: Docente di sostegno I.I.S. Azuni, sede di Pula Perché è importante sapere e riflettere sull aggressività La violenza

Dettagli

Ore attività frontale (lezione, esercitazioni, laboratorio ecc ) 4 (7,5 h x 4CFU) 30 M- PED/03. 4 (7,5 h x 4CFU) 30 M- PED/03

Ore attività frontale (lezione, esercitazioni, laboratorio ecc ) 4 (7,5 h x 4CFU) 30 M- PED/03. 4 (7,5 h x 4CFU) 30 M- PED/03 Allegato n.1 Corso di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno, ai sensi degli artt. 5 e 13 del decreto 10 settembre 2010, n. 249 Percorso Formativo - Scuola dell

Dettagli

Scuola ISTITUTO TECNICO G. CARLI CASAL DI PRINCIPE a.s. 2016/2017. Piano Annuale per l Inclusione

Scuola ISTITUTO TECNICO G. CARLI CASAL DI PRINCIPE a.s. 2016/2017. Piano Annuale per l Inclusione Scuola ISTITUTO TECNICO G. CARLI CASAL DI PRINCIPE a.s. 2016/2017 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 1. disabilità certificate

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO GRUPPO DISCIPLINARE SCIENZE UMANE A.S. 2015/2016

PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO GRUPPO DISCIPLINARE SCIENZE UMANE A.S. 2015/2016 ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE Enrico Mattei ISTITUTO TECNICO ECONOMICO LICEO SCIENTIFICO LICEO delle SCIENZE UMANE Via delle Rimembranze, 26 40068 San Lazzaro di Savena BO Tel. 051 464510 464545 fax

Dettagli

ATTIVITA FORMATIVE Corso di Specializzazione sul Sostegno a.a. 2018/2019 -SCUOLA DELL INFANZIA -

ATTIVITA FORMATIVE Corso di Specializzazione sul Sostegno a.a. 2018/2019 -SCUOLA DELL INFANZIA - Allegato n. 1 ATTIVITA FORMATIVE Corso di Specializzazione sul Sostegno a.a. 2018/2019 -SCUOLA DELL INFANZIA - SSD Settori Scientifico disciplinari Insegnamenti ai sensi del D.M. 30.09.2011 (Allegato B

Dettagli

A.S SCUOLA DI FORMAZIONE INSEGNANTI E TECNICI CORSI DI FORMAZIONE

A.S SCUOLA DI FORMAZIONE INSEGNANTI E TECNICI CORSI DI FORMAZIONE A.S. 2017-2018 SCUOLA DI FORMAZIONE INSEGNANTI E TECNICI CORSI DI FORMAZIONE MAURIZIO GERMANO DIRETTORE DIDATTICO SALVATORE SASSO DIRETTORE SCIENTIFICO Imparare ed insegnare. Bisogni innati dell essere

Dettagli

Coordinatore generale è l ONG FOCSIV di Roma

Coordinatore generale è l ONG FOCSIV di Roma TITOLO ENTE COORDINATORE CONTATTI IL TEATRO A DIFESA DEI DIRITTI UMANI Coordinatore generale è l ONG FOCSIV di Roma https://www.focsiv.it/progetti-focsiv/generiamo-una-nuova-italia/ CVM è ente attuatore

Dettagli

A.S SCUOLA DI FORMAZIONE INSEGNANTI E TECNICI CORSI DI FORMAZIONE

A.S SCUOLA DI FORMAZIONE INSEGNANTI E TECNICI CORSI DI FORMAZIONE A.S. 2017-2018 SCUOLA DI FORMAZIONE INSEGNANTI E TECNICI CORSI DI FORMAZIONE MAURIZIO GERMANO DIRETTORE DIDATTICO SALVATORE SASSO DIRETTORE SCIENTIFICO Imparare ed insegnare. Bisogni innati dell essere

Dettagli

Piano Annuale per l Inclusione

Piano Annuale per l Inclusione Scuola _Secondaria di I a.s. 2017/18 Pia Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi

Dettagli