Il ripostiglio. Saki h Cinzia Ghigliano

Transcript

1 Il ripostiglio Saki h Cinzia Ghigliano

2

3 Il ripostiglio

4 h Saki Il ripostiglio Cinzia Ghigliano h Traduzione di Damiano Abeni 2018 orecchio acerbo s.r.l. viale Aurelio Saffi, Roma Titolo originale: The Lumber Room da Beasts and Super-Beasts, 1914 Traduzione dall inglese di Damiano Abeni 2018 Cinzia Ghigliano (illustrazioni) Stampa: Grafiche AZ s.r.l. Verona Finito di stampare nel mese di febbraio 2018

5 Come regalo fuori dal comune si era deciso di portare i bambini in carrozza al mare, sulla spiaggia di Jagborough. h Ma Nicholas no: era in castigo. h Quella mattina si era rifiutato di far colazione con la sua sana tazza di pane e latte inventandosi la scusa ridicola che dentro c era una rana.

6 Gli adulti, gente più saggia e avveduta di lui, avevano asserito categoricamente che una rana nel latte era impossibile e che la smettesse di dire stupidaggini! h Lui però insisteva comunque a straparlare, descrivendo nei minimi particolari il colore e i geroglifici sulla pelle della presunta ranocchia. h Ma ecco il colpo di scena: nella tazza di latte di Nicholas c era davvero una rana. h Dato che ce l aveva messa lui, si sentiva autorizzato a parlarne da esperto. h La colpa di catturare una rana in giardino per ficcarla in una tazza di rispettabilissimo latte venne ingigantita a dismisura; ma il dato di fatto più nitido dell intera faccenda, secondo il punto di vista di Nicholas, era che gli adulti, tanto più saggi e tanto migliori di lui, che si erano pronunciati con tale granitica certezza, avevano preso un granchio grosso come una casa.

7 «Avete giurato che una rana nel mio latte era impossibile; ma nel mio latte la rana c era eccome» ripeteva, con la caparbietà di un navigato condottiero che mai e poi mai si sarebbe ritirato da un avamposto strategico. h Il risultato fu che quel pomeriggio suo cugino, sua cugina, nonché il suo oltremodo stucchevole fratello piccolo, sarebbero stati portati sulla spiaggia di Jagborough, mentre lui doveva starsene a casa. h La zia del cugino che, non si sa come le fosse mai venuto in mente, pretendeva di atteggiarsi anche a zia sua, aveva escogitato la spedizione a Jagborough all ultimo momento, con l intenzione di imprimere su Nicholas il marchio delle meraviglie di cui doveva giustamente privarsi per via della vergognosa scenata a colazione.

8 Immancabilmente, quando uno dei bambini cadeva in disgrazia, costei si inventava qualcosa di divertente da cui il colpevole sarebbe stato impietosamente escluso. h Se i bambini combinavano qualche monelleria tutti insieme, ad esempio, si veniva di punto in bianco a sapere che nel paese vicino era arrivato un circo, un circo dalla reputazione stellare e con elefanti a bizzeffe. h Non fosse stato per le loro nefandezze, ce li avrebbe portati proprio quel giorno.

9 Ci si aspettava che Nicholas versasse qualche lacrima contrita all avvicinarsi della partenza della spedizione. h A voler essere sinceri, però, si sentiva piangere solo la cuginetta che, arrancando per salire in carrozza, si era malamente sbucciata un ginocchio sulla predella. h «Come starnazza!» esclamò Nicholas tutto allegro, mentre la combriccola si metteva in viaggio senza nemmeno l ombra del buonumore che ci si sarebbe aspettati. h «Le passa subito» sentenziò la sedicente zia. «È un pomeriggio perfetto per correre su quella spiaggia stupenda. Si divertiranno da matti!» h «Bobby non si divertirà molto, secondo me, e neanche correrà mica tanto» disse Nicholas con un risolino sardonico. «Gli fanno male i polacchini. Sono troppo stretti.» h «Perché non me l hai detto prima che gli fanno male?» chiese la zia in tono acido. h «Due volte te l ho detto, ma tu non mi hai dato retta. Non dai retta quasi mai quando ti diciamo le cose importanti.»